
Libro 12
La
provvidenza del Pacifico
Capitolo
IV
Le
civiltà oceaniche dal punto di vista della provvidenza di Dio
Sezione 2. Il significato
della civiltà insulare
2.1. La Gran Bretagna, la
più grande nazione insulare oceanica
Le antiche civiltà sono
sorte sui continenti. La civiltà umana, che veniva dalle rive del fiume Nilo in
Egitto, si spostò sulle penisole e stabilì la sfera della civiltà mediterranea
in Grecia e sulla penisola italiana. La civiltà si trasferì poi dalla penisola
su un’isola, creando così la sfera della civiltà atlantica, con al centro la
Gran Bretagna, una nazione insulare. Poi la civiltà insulare dell’Inghilterra
attraversò l’Atlantico e stabilì il miracolo della civiltà moderna nel
continente americano, creando così la sfera della civiltà del Pacifico. Il
flusso della storia non si è fermato lì.
Il flusso della storia non
si fermerà sul continente nord americano.
Sono pienamente consapevole
che la volontà di Dio è che questa civiltà attraversi l’oceano Pacifico,
fiorisca in una nuova civiltà insulare in Giappone - una nazione insulare
paragonabile alla Gran Bretagna - e poi stabilisca qui sulla penisola coreana,
che corrisponde alla penisola italiana, una civiltà umana integrata
paragonabile a quella dell’antica Roma. Questa diventerà una nuova sfera di
civiltà unificata, adiacente al continente asiatico, che guiderà alla creazione
di un mondo unito in armonia. (78-254, 7.6.1975)
Dio spostò la sfera della
civiltà mondiale dal continente occidentale, attraverso il mar Mediterraneo con
al centro il fiume Nilo, a Roma e poi in Inghilterra, per formare la civiltà
continentale dell’America, e successivamente nella sfera della civiltà del
Pacifico. Per far questo Dio doveva raggruppare le civiltà insulari e poi aveva
bisogno di una nazione peninsulare. In altre parole, Dio aveva bisogno di una
regione peninsulare corrispondente a quella di Roma, che aveva influenzato la
sfera culturale attorno al mar Mediterraneo. Dovete sapere che questa nazione è
la Corea. Gli ultimi frutti della civiltà occidentale, assieme agli ultimi
frutti della civiltà asiatica, devono fiorire sulla penisola coreana ed essere
offerti a Dio. (79-75, 1.6.1975)
Poiché il popolo ebreo non
riuscì a realizzare la sua missione, il piano di Dio per il continente - di
controllare il mondo facendo capo alla penisola italiana - fu frustrato. Dio
cercò di fare la stessa cosa sulla base della civiltà insulare della Gran Bretagna,
ma ancora una volta questo tentativo si concluse in un fallimento. Poi fu la
volta del continente americano di realizzare questa missione, ma andando in
senso opposto. Deve passare attraverso l’indennizzo. Deve essere pagato un
indennizzo con al centro le nazioni insulari e anche le nazioni peninsulari.
Senza far questo la missione non può andare sul continente. (80-255,
24.10.1975)
Il territorio della
provvidenza viaggiò da Roma, l’Italia e la penisola iberica, e poi si spostò
dalla civiltà insulare a quella continentale. Quello che ebbe inizio sul
continente asiatico con al centro Gesù passò attraverso la penisola, proseguì
sull’isola e ritornò sul continente. La penisola romana fallì, la nazione
insulare della Gran Bretagna fallì e l’America fallì. Tutto si concluse in un
fallimento. Cosa dobbiamo fare di questo? (227-67, 10.2.1992)
Se osservate la corrente
dello sviluppo della civiltà nella storia umana, vedrete che l’antica civiltà
continentale sorta nella valle fluviale si spostò nella civiltà peninsulare
della Grecia, di Roma e dell’Iberia. Questa civiltà peninsulare si trasferì poi
nella civiltà insulare che faceva capo alla Gran Bretagna e questa civiltà
insulare passò attraverso la civiltà continentale centrata sull’America per
ritornare alla civiltà insulare del Giappone. Questa visione provvidenziale
mostra che la peregrinazione delle civiltà ora deve giungere al culmine e
portare frutto nella civiltà peninsulare della Corea. (279-208, 20.8.1996)
Se osservate il mondo
occidentale, l’America è nata dalla Gran Bretagna, e così è come un suo figlio.
Ma l’America, che è come un figlio, domina la Gran Bretagna. Questo evento
indica la fine del mondo occidentale. Ecco come vedo la cosa. Questa è la
ragione per cui queste tre nazioni - l’America, la Gran Bretagna, che è la più
grande potenza insulare oceanica, e la Francia, la nazione arcangelo - si
dovevano unire. A quel tempo, la potenza oceanica, assieme all’America,
attirarono la nazione di tipo arcangelo, e presero la barra del timone per
occupare la terra. Dovete capire che questo fu il motivo della seconda guerra
mondiale. La nazione Adamo, non la nazione Eva, deve controllare la nazione Eva
e la nazione arcangelo. Solo allora la provvidenza di Dio può avanzare
veramente e occupare il continente.
Quando la Gran Bretagna e
la Francia si allearono per unirsi con al centro l’America, avrebbero dovuto
andare verso il continente. La seconda guerra mondiale scoppiò per occupare il
continente. Dovete essere consapevoli del fatto che durante la seconda guerra
mondiale fu stabilita una base che permise alla sfera vittoriosa, con al centro
l’America, la Gran Bretagna e la Francia, di controllare il mondo intero.
(119-241, 13.9.1982)
La restaurazione è
completata quando tre popoli e tre nazioni che sono stati divisi si uniscono.
Questo è il punto di vista del Principio. Questo tipo di teoria si può
applicare dappertutto. Dov’è la nazione Adamo rispetto all’Europa? Rispetto a
tutto il mondo libero è l’America. Perché? Perché è nata dall’Inghilterra.
L’Inghilterra prosperò durante l’era della regina. Nel sedicesimo secolo,
durante il regno della regina Elisabetta, l’Inghilterra costruì delle città
marittime e cominciò a controllare gli oceani del mondo portando alla
colonizzazione dell’America.
In che modo la Gran Bretagna
ottenne il controllo dei diritti oceanici del mondo? La Gran Bretagna, una
nazione oceanica, era la nazione Eva. Poiché era una nazione femminile e una
nazione insulare, aprì e controllò gli oceani del mondo. È in questo modo che
fece dell’America una sua colonia. Poiché l’America è come un figlio per la
Gran Bretagna, Eva deve essere quella che dà nascita a un marito ideale.
Altrimenti un marito ideale non può nascere. (119-241, 13.9.1982)
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