La nostra vita e la
dimensione spirituale
Capitolo I
Il corso della vita
Sezione 2. La giusta
comprensione della morte
2.1. La morte è la
conclusione inevitabile della vita terrena
Ci sono molte
persone che sono vissute fino ad oggi pensando che la morte sia la fine della
vita, dicendo: «Se vivo settanta o ottanta anni, sono contento. E se muoio,
così sia!» Nel corso della storia, ci sono state molte persone che hanno
pensato profondamente a come vivere per sempre. Si sono chieste se esisteva un
modo per vivere al di là della morte. Più si aggrappavano a questo ideale, più
pensavano e si chiedevano: «Qual è il significato della vita? Perché nasciamo e
perché percorriamo il nostro cammino come dei vagabondi?» C’è chi ha detto: «La
vita è un oceano di amarezza» o «La vita è fugace come la rugiada sull’erba». Tuttavia,
se fosse possibile vivere per sempre, non ci sarebbe alcuna ragione di
preoccuparsi di queste cose. (39-229, 15.1.1971)
Numerosi saggi,
sapienti e fondatori di religioni si sono fermati nel corso della loro vita,
hanno interrotto le preoccupazioni della loro mente e le inclinazioni del loro
cuore e si sono chiesti: «Dove sto andando?» Hanno lottato per rispondere a
questa domanda. Queste persone si sono prefisse di risolvere questa domanda, ma
nessuno finora ha potuto dichiarare con fiducia: «Il mio corpo, la mia mente,
il mio cuore, la mia vita e i miei ideali si dirigono velocemente verso la
destinazione ideale; perciò tutte le persone e tutti gli esseri che esistono in
cielo e sulla terra devono seguirmi in quel luogo». (8-194, 20.12.1959)
Vorreste vivere per
sempre qui sulla terra, o preferireste vivere eternamente in un luogo dove
potete essere un’incarnazione d’amore senza un corpo fisico? Quando Dio vi
vuole mostrare il mondo infinito della Sua creazione, potete seguirLo con il
vostro corpo? Per questo, avete bisogno del vostro essere spirituale. È una
realtà, non una fantasia. Se Dio fosse al centro della spiritualità e avesse
bisogno di un essere con cui stabilire un rapporto, vorrebbe portare con Sé gli
esseri umani, mostrare loro il dominio eterno e ideale della Sua creazione
nella sua totalità e donarlo a loro. (111-112, 1.2.1981)
Supponete di avere
un solo vestito da indossare. Se qualcuno cercasse di prendervelo con la forza,
resistereste disperatamente. Diciamo che avete degli abiti per ciascuna delle
quattro stagioni - primavera, estate, autunno e inverno. Supponiamo che fosse
primavera e qualcuno indossasse degli abiti invernali. Potreste andare da
questa persona e dirle: «Questi sono abiti invernali. Perché non te li togli?»
Dovreste portarle degli abiti primaverili. Dovreste portare degli abiti estivi
a una persona che in estate indossa abiti primaverili, e dirle di cambiarsi. È
possibile che questa persona non si sia resa conto della necessità di
cambiarsi. Il problema della morte è lo stesso. La gente non sa che esiste una
vita futura. Le persone non sanno che c’è qualcosa di più prezioso di questa
vita fisica. (200-91, 24.2.1990)
Dio ha fatto
un’infinità di sforzi per guidare quelli che vivono sulla terra con delle
speranze secolari e umanistiche a vivere con una nuova speranza, che può
superare la valle della morte desiderando ardentemente il mondo eterno. Perciò,
coloro che hanno vissuto una vita di fede hanno insegnato che non dobbiamo
vivere con una speranza limitata a questa terra, ma piuttosto abbracciare una
speranza che supera la morte e sogna un mondo di speranza eterna. (6-44,
22.3.1959)
Un giorno andrete
tutti nel mondo spirituale. È un solo regno o due? È un solo mondo. Allora,
come sarà la vita in quel mondo? Ci avete mai pensato? I pesci non possono
sopravvivere fuori dal mondo dell’acqua in cui vivono. L’acqua è assolutamente
vitale per la loro esistenza. I pesci che vivono nel fiume non dovrebbero
vivere solo nelle acque di fiume, ma anche entrare e uscire dal mare. Perché
dovrebbero vivere in quel modo? Alcuni pesci d’acqua dolce non possono
procreare senza assaggiare l’acqua che si collega all’acqua del mare. Dovete
saperlo. Alcuni pesci del mare devono andare nell’acqua dolce e assaggiarla per
potersi riprodurre. Devono sperimentare i due mondi. Allo stesso modo, voi
dovete sperimentare sia il mondo fisico che il mondo spirituale, che
corrispondono alla mente e al corpo. (210-128, 17.12.1990)
Non ci sono amici
sulla via della morte. È una strada che imboccate da soli senza i vostri
genitori, senza i vostri amati fratelli, senza il vostro amato coniuge e senza
i vostri amati figli. È una strada che dovete percorrere da soli. È una strada
sulla quale non si può ripassare e dalla quale non si può ritornare. Una volta
che prendete questo cammino non potete tornare indietro. Che tipo di cuore
avrete quando prenderete questa strada? Se non avete una speranza che vi
permette di superare la morte nel momento che ve la troverete di fronte, sarà
la vostra fine. (6-53, 22.1.1959)
Se uno muore di
vecchiaia, in coreano diciamo che questa persona “è ritornata”. Quando qualcuno
ci domanda dei nostri nonni che sono morti, diciamo: «Sono ritornati». Dove
sono ritornati? Sono ritornati nel mondo spirituale. Poiché originariamente
veniamo dal Dio immateriale, il mondo immateriale è la nostra patria originale.
Dal mondo immateriale veniamo nel mondo materiale, prosperiamo su questa terra
e poi ritorniamo nel mondo immateriale. Ritorniamo nel mondo spirituale in
questo modo. Abbiamo origine dal Padre incorporeo e poi nasciamo attraverso il
nostro padre naturale che presta il suo corpo e viviamo nel mondo fisico. In
seguito, abbandoniamo il nostro corpo fisico e ritorniamo nel mondo spirituale
nella nostra forma originale. (242-166, 1.1.1993)
Gli esseri umani,
uomini e donne allo stesso modo, hanno cinque organi di senso. Tra i cinque
sensi, quattro si trovano nella nostra testa. Gli occhi, il naso, la bocca, le
orecchie e le mani costituiscono i nostri cinque sensi. I più importanti si
possono trovare nella testa. I quattro organi di senso della testa
simboleggiano il mondo spirituale centrato su Dio. È un mondo separato dal
corpo. La testa si può muovere liberamente. La ragione per cui si muove è per
vedere, sentire, annusare e parlare in tutte e quattro le direzioni. Cosa
succederebbe se la nostra testa non si potesse muovere? Sarebbe un grosso
inconveniente. (228-125, 27.3.1992)
Le persone sulla
terra devono ritornare nel mondo originale, il terzo stadio, dopo la loro vita
fisica. Per diventare una persona che può andare a vivere nel mondo dell’amore,
dobbiamo prepararci con gli organi per respirare in quel mondo d’amore. Andiamo
in quel mondo quando il nostro corpo fisico cessa di funzionare, come un
neonato rompe e distrugge il sacco amniotico per poter nascere. Ecco perché la
madre prova i dolori del parto. Allo stesso modo, la morte è come una seconda
serie di dolori del parto.
Per che cosa ci
dobbiamo preparare durante la nostra vita in questo corpo fisico? Durante il
periodo nel ventre materno i nostri polmoni si formano per prepararci a
respirare l’aria. Allo stesso modo, durante la nostra vita fisica dobbiamo
prepararci a respirare con l’organo che respira l’amore nel mondo spirituale.
Così, dopo aver lasciato il vostro corpo fisico, dovete respirare con il vostro
organo che respira l’amore, superare l’ambiente limitato della vostra vita
passata e vivere come una persona con una libertà illimitata. (274-104,
29.10.1995)
Gli esseri umani
vogliono assomigliare a Dio e se sono i Suoi figli o le Sue figlie, Dio dovrà
inevitabilmente avere l’idea di permettere che assomiglino a Lui. Io voglio
somigliare a Dio e Dio vuole prendermi con Sé. Quindi, Dio cercherà il modo per
rendere questo possibile. Perciò giungiamo alla conclusione che gli esseri
umani devono nascere in una forma attraverso la quale possono assomigliare a
Dio. Dio aspetta il giorno di quella nascita. Anche gli uomini attendono quel
giorno. Abbiamo bisogno di un giorno in cui nasceremo con quel corpo oppure no?
Quel giorno sarà il giorno della nostra morte fisica.
Allora, gli esseri
umani devono dare il benvenuto alla morte oppure no? Quando ci chiedono qual è
lo scopo della morte, dovremmo dire: «Moriamo per il vero amore di Dio». La
ragione per cui lasciamo il nostro corpo fisico è per partecipare attivamente
all’opera d’amore infinito di Dio e per il mondo d’amore di Dio. (116-172,
1.1.1982)
Morire significa
nascere nell’amore di Dio, ma nel mondo umano la gente fa tante storie,
dicendo: “Oh, muoio”! Vedendo questo, Dio riderà allegramente o esclamerà: «Oh,
no!»? Quando Dio guarda le persone che
piangono in questo modo nel mondo umano, prova dispiacere o gioia? Lasciando il
regno dell’amore limitato, entriamo nel regno gioioso dell’amore infinito. La
morte non è forse il momento di accogliere questa gioia? Passare attraverso il
corso della morte, in effetti, non è il momento di una seconda nascita?
Se è così, Dio sarà
contento il giorno in cui il vostro corpo fisico se ne andrà? Sarà gioioso
quando qualcuno nasce come un figlio o una figlia che può agire per amore nel
secondo mondo, che si estende all’infinito? Perché parlo di queste cose? Non
potete stabilire un rapporto con Dio senza liberarvi della paura della morte.
Parlo di questo perché dovete capire questa realtà. (116-172, 1.1.1982)
Tra il numero
infinito di stelle, pensate che ci sia un mondo di stelle di diamanti oppure
no? Pensateci. Volete avere dei diamanti, vero? Non potete dire che non c’è una
stella fatta soltanto d’oro. È possibile. Quanto è ricco Dio, nostro Padre! Ci
avete mai pensato? Possiamo percorrere questo universo infinito in un attimo.
Vi interessa? Vi interessa veramente? Se è così, quello che dobbiamo fare è
osservare le leggi conformi ai comandi di Dio: «Non fare questo» o «Fai
questo»! Questo è possibile solo quando osservate quello che Dio dice di fare o
di non fare. È logico che ciò diventa impossibile se vivete secondo i vostri
desideri egoistici.
Potete rispettare
quello che dice Dio di fare o di non fare? Poiché gli esseri umani sono esseri
di dualità, sono costituiti dalla mente e dal corpo. Poiché la mente è in
posizione soggettiva e il corpo in posizione oggettiva, la mente e il corpo
devono essere uniti. È giusto o sbagliato? (116-174, 1.1.1982)
Qual è stata la
profonda angoscia di Dio? Ha avuto origine dal fatto che Dio non ha potuto
educare i Suoi veri figli a diventare delle persone dal cuore perfetto, non ha
potuto educarli sul cuore fraterno e sul cuore di marito e moglie. Dio non li
ha potuti educare nel livello di cuore che dice come deve essere una coppia
sulla terra. Non li ha potuti educare a diventare una coppia e ad essere dei
genitori. Questa educazione avrebbe dovuto costituire il manuale per la vita
umana. Tuttavia, l’umanità ha perso questo manuale e si è trovata a condurre
una vita egocentrica. Perciò, quando una persona così va nel mondo spirituale,
va all’inferno. Ma anche quando vanno all’inferno, le persone non vanno in un
solo posto. Nell’inferno ci sono tanti tipi di gruppi che vagano. Adamo ed Eva
avrebbero dovuto assumere la responsabilità di questa educazione del cuore, ma
a causa della loro ignoranza caddero senza poter realizzare la loro perfezione.
Di conseguenza, il
Dio onnisciente dovette assumersi la responsabilità di questo. Chi ha iniziato
la provvidenza di salvezza? Dio. Dio ha dato inizio alla provvidenza di
restaurazione e ha anche iniziato la provvidenza di ricreazione. (228-268,
5.7.1992)
... Dal mondo immateriale veniamo nel mondo materiale, prosperiamo su questa terra e poi ritorniamo nel mondo immateriale. Ritorniamo nel mondo spirituale in questo modo. Abbiamo origine dal Padre incorporeo e poi nasciamo attraverso il nostro padre naturale che presta il suo corpo e viviamo nel mondo fisico. In seguito, abbandoniamo il nostro corpo fisico e ritorniamo nel mondo spirituale nella nostra forma originale. (242-166, 1.1.1993)
RispondiEliminaPer che cosa ci dobbiamo preparare durante la nostra vita in questo corpo fisico? Durante il periodo nel ventre materno i nostri polmoni si formano per prepararci a respirare l’aria. Allo stesso modo, durante la nostra vita fisica dobbiamo prepararci a respirare con l’organo che respira l’amore nel mondo spirituale. Così, dopo aver lasciato il vostro corpo fisico, dovete respirare con il vostro organo che respira l’amore, superare l’ambiente limitato della vostra vita passata e vivere come una persona con una libertà illimitata. (274-104, 29.10.1995)
RispondiEliminaQual è stata la profonda angoscia di Dio?
RispondiEliminaHa avuto origine dal fatto che Dio non ha potuto educare i Suoi veri figli a diventare delle persone dal cuore perfetto.
Questa educazione avrebbe dovuto costituire il manuale per la vita umana. Tuttavia, l’umanità ha perso questo manuale e si è trovata a condurre una vita egocentrica.