domenica 22 marzo 2020

La penisola coreana è un concentrato del mondo

Libro 12

La provvidenza del Pacifico

Capitolo V

Tutte le civiltà si realizzeranno sulla penisola

Sezione 2. La missione provvidenziale della penisola coreana

2.1. La penisola coreana è un concentrato del mondo

Sulla penisola coreana, la Repubblica di Corea è destinata a combattere e a sconfiggere il comunismo. Quando lo farà, la Repubblica di Corea svolgerà un ruolo attivo nel mondo. Tuttavia, se sarà sconfitta dal comunismo, la Repubblica di Corea scomparirà senza lasciare traccia. La guerra del Vietnam è un esempio lampante del tragico destino che segue la sconfitta. La Corea del Nord rappresenta il male, mentre la Repubblica di Corea rappresenta il bene. Il diavolo controlla la Corea del Nord mentre Dio è dalla parte della Repubblica di Corea. In questo modo, la penisola coreana sta diventando una regione in cui il bene e il male si affrontano nello scontro più aspro del mondo. Tutto il male del mondo perirà quando il bene prevarrà sul male e lo sconfiggerà in questa regione. Nel corso della storia provvidenziale, Dio ha atteso ansiosamente che il popolo coreano e i popoli liberi del mondo si uniscano e ottengano la vittoria totale. (129-331, 14.12.1983)

Come popolo con una storia culturale di cinquemila anni, sin dai tempi antichi i coreani hanno condotto una ricca vita spirituale, immersa in una tradizione che rispetta il cielo. I nostri antenati accettarono il buddismo e il confucianesimo e diedero nascita ad una splendida cultura. Anche se l’introduzione del cristianesimo è recente, la Corea è diventata una nazione cristiana molto devota che rappresenta il mondo, sia di nome che di fatto. Inoltre tante delle religioni più importanti si sono fuse nella cultura spirituale del nostro popolo. Permettere la coesistenza di tante religioni diverse è un aspetto unico della nostra cultura che ha esercitato un’influenza positiva sulla cultura e ha creato armonia. Se penso alla natura originale del popolo coreano, con la forte tradizione innata di onorare il cielo, non credo che il comunismo ateo metterà radici sulla penisola coreana. Se c’è un Dio vivente, sono convinto che mostrerà al mondo l’esempio di sconfiggere il comunismo attraverso il popolo coreano. (130-13, 18.12.1983)

Le tribolazioni del popolo coreano sono volute dalla provvidenza e hanno un significato che va ben oltre la nazione. Dio aspetta ansiosamente che questo popolo superi queste tribolazioni. Si può dire che gli elementi della storia mondiale si combinano nella penisola coreana. È il luogo dove est e ovest, nord e sud s’incontrano e dove il confronto fra spirito e materia, fra idealismo e materialismo diventa acuto e confuso. Il vortice su questa penisola è simile alle contrazioni di una donna in travaglio che porta nel suo grembo una nuova era.

Le difficoltà che il popolo coreano e la Corea stanno affrontando adesso, non possono essere risolte a prescindere dalla volontà e dalla provvidenza di Dio. Io credo che possono essere risolte in relazione al mondo, piuttosto che dalla Corea per conto suo. I coreani devono aprire gli occhi alla volontà di Dio e superare le difficoltà seguendo colui che è stato mandato da Dio a guidare le sfere spirituali del mondo. (135-238, 11.12.1985)

Di conseguenza, in questo tempo della storia, le potenti nazioni limitrofe che hanno un interesse nella penisola coreana sono state riunite insieme dalla Chiesa dell’Unificazione. È il caso dell’Unione Sovietica, degli Stati Uniti, del Giappone e della Cina. Si sono tutte riunite e in futuro questo gruppo di nazioni potrà essere utilizzato. Un alfiere della civiltà cristiana, che può collegare il mondo alla volontà di Dio, deve apparire in questo luogo e dar inizio a un movimento per unire e legare insieme il cristianesimo. Il mio intento era di conquistare il cristianesimo nel giro di sette anni. (135-317, 15.12.1985)

2.2. Una sfera culturale unificata con al centro la penisola coreana

Proprio come tutte le civiltà europee si unirono facendo capo a Roma, oggi la Corea è in una posizione simile; così la situazione di Roma si riprodurrà sulla penisola coreana. Ecco perché, senza collegare la Corea, il Giappone e gli Stati Uniti, questa questione mondiale non può essere risolta. Ecco dove siamo attualmente. (166-294, 14.6.1987)

Dovete tutti amare la Corea. Lo scopo di Dio nell’elevare la Corea deve essere realizzato e la Corea deve diventare la nostra patria. In futuro tutta la penisola coreana deve diventare una terra santa. Non dobbiamo recuperare la penisola di Liaotung in Manciuria che un tempo era territorio coreano? Il popolo di Israele vendette Gesù e poi riconquistò la sua nazione. Allora non pensate che io, che vivo con il titolo di Signore del Secondo Avvento, sarei capace di riconquistare la nostra terra natale? Anche se l’Unione Sovietica dovesse sbarrarmi la strada, mi spingerei dritto in avanti. Penso che dovremmo intavolare dei negoziati per riprendere le parti della nostra terra natale che ci appartenevano durante l’antica dinastia Sung e che ci sono state portate via dall’Unione Sovietica. (168-49, 30.8.1978)

La Corea del Nord è situata esattamente trenta miglia a nord di questo posto. La democrazia e il liberalismo classico si scontrano con il regime comunista nord-coreano di Kim Il-sung. È la società più chiusa del mondo. In questo territorio diviso, un lato afferma Dio, mentre l’altro prende la posizione esattamente opposta negando l’esistenza di Dio. Non esiste un altro luogo, a parte la penisola coreana, che manifesta in modo più chiaro e distinto le differenze di questi due mondi che sono ai poli opposti. La penisola coreana è un concentrato di tutto il mondo, dove la libertà e la dittatura, il bene e il male, la democrazia e il comunismo sono in conflitto. (168-234, 21.9.1987)

Se osservate le nazioni che oggi circondano la Corea e considerate la situazione del mondo, vedrete che non sarebbe favorevole per le nazioni potenti se dovesse scoppiare una guerra sulla penisola coreana. In particolare la Cina comunista ha bisogno di rafforzarsi per stimolare lo sviluppo della sua scienza e della sua tecnologia ed essere annoverata tra le fila delle nazioni sviluppate. Se la Corea del Nord dovesse invadere la Corea del Sud, causerebbe alla Cina dei grossi problemi.

La Cina comunista pensa di associarsi alla Corea da ora in poi. Io sono pienamente consapevole di questo. E perché non al Giappone? Dal momento che il Giappone all’inizio di questo secolo ha invaso la Cina, i cinesi credono che il Giappone invaderà la loro economia. Considerando questa situazione, in cui la Cina comunista sta cercando di collegarsi alla Corea, un’invasione del Sud da parte della Corea del Nord non è qualcosa che la Cina potrebbe tollerare. E il Giappone? Allo stesso modo i giapponesi non vogliono questo. Anche loro desiderano avere degli scambi con la Corea. (170-212, 15.11.1987)

La Cina ha una popolazione di circa 1 miliardo e duecentomila abitanti contro i 240 milioni degli Stati Uniti e i 270 milioni dell’Unione Sovietica. Ci sono molte nazioni sviluppate e prospere che guidano il mondo, ma in confronto a loro, com’è stata disgraziata la Corea fino ad ora. La Corea era una nazione debole e miserabile, anzi, più che miserabile. Tuttavia, durante i suoi cinquemila anni di storia, la Corea possedeva vaste parti dell’attuale territorio cinese.

Ai coreani non piacciono i conflitti. Sono un popolo amante della pace. Non ci sono dei dati storici sulla razza Balhae? Finora non è stato un argomento di discussione nei circoli accademici? Erano chiamati il popolo dei Dongi e si diceva che erano affluiti sulla penisola coreana. Erano un popolo che, stanco della vita sulle aride pianure della Cina continentale, dove numerose tribù erano in lotta tra loro, cercarono rifugio sulla penisola coreana attraversando il fiume Tumen e il fiume Yalu. (172-279, 24.1.1988)

In nome dei popoli virtuosi del passato, assisterete alla riunificazione della Corea del Nord e del Sud per organizzare la tribù, il popolo e la nazione attorno alla base della famiglia ideale che avete tanto desiderato. Così, dovete essere consapevoli del fatto straordinario che nel giorno in cui sboccerà il fiore della liberazione, arriverà sulla penisola coreana un tempo glorioso della storia! Sarà un tempo in cui la bandiera dell’unificazione potrà essere issata più in alto della vetta dell’Himalaya in tutte le nazioni. Se non siete coscienti di questo, i risultati che ho accumulato verranno a maledirvi e a giudicarvi. Che cosa vi giudicherà? L’amaro risentimento intriso di lacrime di sangue che è sorto oltre la valle della morte, si intreccia qui come un cristallo con le imprese della storia. Ecco cosa vi giudicherà. (173-115, 7.2.1988)

Dal punto di vista geopolitico il Giappone è una nazione insulare. Alla fine le nazioni insulari non possono vivere isolate. Per questo il Giappone ha bisogno di stabilire dei legami con il continente. Attualmente il Giappone sta mantenendo un legame con il continente americano attraverso l’oceano Pacifico. Quarant’anni fa, durante la seconda guerra mondiale, queste due nazioni erano nemiche. La straordinarietà di questi popoli è che si sono combattuti come nemici. Ma dove andrà il Giappone? Deve attraversare l’oceano Pacifico ed essere portato sulle spalle dagli Stati Uniti, oppure si deve collegare al continente asiatico? Questo è il punto.

La strada più breve è passare attraverso la penisola coreana. Il Giappone non si deve collegare alla Siberia o direttamente alla Cina comunista. Il Giappone non può entrare nella Cina comunista e assorbire il caos che c’è lì. Non può digerire la popolazione di un miliardo e duecento milioni della Cina comunista. Il Giappone non è neanche in grado di digerire l’Unione Sovietica, che è la nazione dominante del vasto mondo comunista. Da questo punto di vista, il Giappone non ha altra alternativa che collegarsi alla Corea, attraverso gli Stati Uniti. (177-14, 15.5.1988)

Come tutti ben sapete, la guerra russo-giapponese scoppiò a causa delle penisola coreana. Vale la stessa cosa per la guerra sino-giapponese. Se cercate le origini della grande guerra d’Asia nei tempi moderni, vedrete che ha avuto inizio dall’incidente avvenuto al ponte di Marco Polo. La causa dello scompiglio in Asia nei tempi moderni si può trovare interamente in Corea, che è il punto focale degli eventi. Anche la Cina aveva bisogno della Corea. La Corea è situata in un posto molto interessante, ambito sia dal Giappone che dall’Unione Sovietica. Il Giappone non aveva alcun modo di espandere il suo dominio politico nel mondo senza prima collegarsi al continente.

Considerato questo, se la Corea del Nord, appoggiata dall’Unione Sovietica, dovesse insistere sulle elezioni comuni fra il Sud e il Nord e se la Corea del Sud rispondesse chiedendo l’abolizione del trentottesimo parallelo, l’Unione Sovietica sarebbe davvero soddisfatta! Di che cosa ha bisogno l’Unione Sovietica? Ha bisogno della penisola coreana come un bastione sul Pacifico. Se l’Unione Sovietica può occupare la penisola coreana, allora può prendere il Giappone per il collo e potrà anche puntare il fucile contro la Cina. (178-12, 27.5.1988)

Ora siamo entrati nella fase in cui possiamo recuperare la nazione. Ecco perché il partito al governo non è il padrone e non lo è nemmeno il partito di opposizione. Circondata da quattro nazioni potenti, la penisola coreana è diventata emarginata a causa di questi quattro padroni. Il centro di questa nazione è la Chiesa dell’Unificazione. Non sono stato io il primo a incoraggiare la riunificazione della Corea del Nord e del Sud? Noi ci battiamo per la riunificazione della Corea del Nord e del Sud. Chiediamo la creazione di un governo unificato tra la Corea del Nord e del Sud. A questo proposito è necessaria la capacità di assorbire queste quattro potenti nazioni, se si vuole realizzare la riunificazione delle due Coree. Finora io ho fatto questo in America e in Giappone e anche nella Cina comunista e nell’Unione Sovietica. Ora stiamo entrando nell’era in cui possiamo unirci, basta che io sollevi i paesi che erano stati legati al suolo. (178-231, 4.6.1988)

Quando parliamo di pulsazione di energia nella penisola coreana, questa pulsazione è collegata al fato e al destino della Corea. È collegata alla fortuna celeste e persino al destino nazionale. Che cos’è il destino nazionale? Io considero il destino della nazione, la direzione che la nazione sta prendendo. La direzione che prende la Corea per la sua sopravvivenza permetterà alla Repubblica di Corea di prosperare quando il suo polso batterà con vigore e sarà ben collegato. La Repubblica di Corea deve creare un mondo unito, unendosi alla fortuna celeste e alla pulsazione del mondo e attirando il sostegno della fortuna. (178-265, 8.6.1988)

Il comunismo deve crollare. Anche il mondo democratico deve crollare. Il mondo democratico è basato sull’umanesimo, mentre il mondo comunista è basato sul materialismo. Tutti e due hanno messo da parte Dio. Il Vaticano di Roma cercò di portare l’unificazione del mondo sulla base del teismo, e di stabilire un potere sovrano ideale, ma a causa dei suoi errori la provvidenza è ritornata qui e quegli errori devono essere superati attraverso l’indennizzo.

L’indennizzo doveva essere pagato in Gran Bretagna, facendo capo al continente, e gli errori del Vaticano a Roma sulla penisola italiana devono essere portati in Asia e restaurati lì. Di conseguenza in Asia deve essere restaurata una penisola come quella italiana. Questa penisola è la Corea. (188-315, 1.3.1989)

Poiché la curia di Roma sulla penisola italiana non riuscì a unificare il mondo, oggi l’unificazione deve avvenire attraverso una penisola. Satana sapeva che la penisola coreana doveva diventare il luogo che avrebbe portato l’unificazione ed è per questo che, per indennizzare quattromila anni, il Giappone entrò in un’era in cui dominò la Corea per quaranta anni. Dovete capire che il paese che fu sotto questo dominio per quaranta anni è la nazione ideale dove il Signore del Secondo Avvento, in posizione di Adamo, poteva apparire. La base logica per cui il Signore del Secondo Avvento viene sulla penisola coreana si può capire osservando la corrente dello sviluppo della storia e considerando i principi della restaurazione tramite indennizzo. La Gran Bretagna, l’America e la Francia quale nazione devono cercare unendo insieme i loro sforzi? Devono cercare la nazione Adamo. Devono cercare la nazione padre. Devono cercare il padre. Devono cercare la nazione padre. Devono cercare la nazione Adamo. (189-93, 19.3.1989)

Questo non è un mio pensiero personale. È la visione del Principio Divino. L’unificazione della penisola coreana si realizzerà automaticamente. La Corea deve abbracciare Eva ed essi si uniranno. Solo allora gli arcangeli si dedicheranno completamente ad Adamo ed Eva. Questo è il punto di vista del Principio. (189-104, 19.3.1989)

La civiltà del Pacifico è la cultura preparata per creare la sfera d’influenza per l’ideologia centrata sul padre. Questo è il luogo dove nasce la sfera culturale unificata per realizzare un’unica cultura consolidata. Di conseguenza, l’unificazione delle lingue, delle culture e delle nazioni avrà inizio con al centro la cultura dei genitori. È giunto questo tempo. Questo si svilupperà nella penisola coreana. (193-225, 4.10.1989)

Dal punto di vista geopolitico la Corea è in una posizione delicata. Sin dal suo lontano passato, la Corea ha pagato un sacrificio storico perché occupava una posizione importante per le nazioni potenti che volevano espandere la loro influenza. La nostra patria ha sperimentato tutta una serie di tribolazioni durante l’era del bipolarismo fra est ed ovest. Solo perché siamo entrati in un’era pluralistica di armonia, non vuol dire che i nostri interessi nazionali sono assicurati o che i nostri problemi nazionali sono risolti. Le quattro nazioni potenti che circondano la Corea, in altre parole gli Stati Uniti, il Giappone, l’Unione Sovietica e la Cina, sono interconnesse, anche se ognuna di loro ha i propri interessi e obiettivi importanti per la penisola coreana. Dal punto di vista provvidenziale di Dio, io vedo la situazione della Corea come un concentrato del mondo e della storia. Per questa ragione tutte le situazioni storiche e i problemi attuali del mondo sono collegati, direttamente o indirettamente, alla penisola coreana. Per questo motivo la Corea è un concentrato dei problemi del mondo. Di conseguenza la soluzione dei problemi mondiali è legata indissolubilmente alla soluzione dei problemi della Corea. (193-317, 12.10.1989)

Se la madre è all’estremità occidentale, il padre non deve apparire dall’occidente. Se la donna è all’estremità occidentale, l’uomo deve essere all’estremità orientale. Sotto questo aspetto l’espressione “estremo oriente” è significativa. La penisola coreana è dove l’uomo e la donna sono collegati. Se la terra simboleggia l’uomo, l’oceano simboleggia la donna.

Per questa ragione, i popoli insulari hanno sempre un grande desiderio della terra. Quando sbarcano in cerca della terra, arrivano sempre nella penisola. Ecco perché, anche se sono passati mille anni di storia, la penisola italiana continua ad esercitare autorità come il centro della sfera culturale cristiana mondiale, sulla base dei suoi rapporti tradizionali. Allo stesso modo, all’altro capo del mondo, la penisola sta assumendo una posizione di preminenza in Estremo Oriente. (196-162, 1.1.1990)

Dove deve ritornare il Giappone adesso? Deve ritornare in un posto simile alla penisola di Roma. In questo modo deve collegarsi al continente. Il punto centrale che le permette di far questo è la penisola coreana. Non è la penisola dell’Indocina o la penisola malese e nemmeno Singapore. C’è un’unica regione nell’Estremo Oriente, e questa non può essere che la penisola della Corea.

La storia di questa penisola deve essere simile a quella della nazione di Israele. Questo perché il cristianesimo è un’estensione del giudaismo. Come un gruppo etnico omogeneo con una lunga storia, la Corea deve passare attraverso tribolazioni e versare tanto sangue. Deve essere un popolo retto. Quanto sangue è stato sparso nel corso delle ere a causa di sudditi sleali? È stato così nei cinque o seicento anni della dinastia Chosun. Il numero sei deve essere indennizzato. Poiché siamo in questa era, durante quel periodo il sangue di tante persone buone ha dovuto essere sparso. (204-161, 8.7.1990)

Per quaranta anni, ho percorso la strada del destino miserabile della Chiesa dell’Unificazione, ma non sono morto. Perché? Perché sapevo che questo è il tipo di modello di famiglia che desideravo, il modo in cui deve essere la nazione dei miei desideri, il mondo dei miei desideri e il Dio dei miei desideri. Sapevo che le cose che io desideravo erano quelle che desiderava anche Dio.

Perciò se investite, investite e continuate a investire, quello che avete investito farà un giro e si stabilirà sicuramente attorno a un certo asse, dove potrà iniziare un luogo in cui la storia mondiale si potrà stabilire. Se possibile, il mio desiderio è che questo si realizzi attorno al trentottesimo parallelo sulla penisola coreana. Inoltre penso di stabilire questo sulla base del mio paese natale e così sto avanzando verso la terra patria. (208-226, 18.11.1990)

Mi sono battuto su questo campo di battaglia che è sorto tra la Corea del Nord e del Sud, desiderando ardentemente il giorno dell’indipendenza della Corea. Per poter nascere come il nuovo figlio prediletto, la penisola coreana deve affrontare un destino tragico di divisione nella posizione di dover attraversare i dolori del parto là dove la Corea del Nord e del Sud si incontrano, e dove la nazione diventa un avamposto rappresentando il mondo democratico e il mondo comunista.

Chi si deve assumere questa responsabilità? Deve prenderla sulle sue spalle il popolo coreano. I coreani devono assumersi questa responsabilità, ma non dev’essere un gruppo che ignora la strada che la Corea deve prendere in futuro. Altrimenti questa tragedia avrebbe potuto essere già superata attraverso la storia tradizionale della Corea. Ci sono stati tanti pensatori e patrioti che hanno cercato di risolvere questa situazione tragica, ma il fatto che non sono riusciti a farlo significa che la situazione miserabile della penisola coreana non era qualcosa che poteva essere risolto solo dagli sforzi umani. Sapendo questo, come qualcuno che era consapevole della storia provvidenziale della penisola coreana, guidata dalla volontà del cielo, non avevo altra scelta che prepararmi ad avanzare diritto su una strada inesplorata. (211-135, 30.12.1990)

La Corea del Sud e il Giappone devono lavorare insieme in prima linea per la riunificazione della Corea del Nord e del Sud influenzando la Corea del Nord, altrimenti la penisola coreana e il Giappone non si potranno unire. (212-140, 2.1.1991)


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