lunedì 23 marzo 2020

Attraverso una vita dedicata al prossimo

Libro 16

Le vere famiglie e la Promessa della famiglia

Capitolo II

Spiegazione della Promessa della Famiglia

Sezione 7. Spiegazione del settimo punto della Promessa della Famiglia

La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore promette solennemente di portare a compimento il mondo della cultura del cuore connesso al lignaggio originale, attraverso una vita dedicata al prossimo.

7.2 Attraverso una vita dedicata al prossimo

Il paragrafo numero sette della Promessa della Famiglia dice: 

«... promette solennemente di portare a compimento il mondo della cultura del cuore connesso al lignaggio originale». C’è qualcosa da aggiungere: «attraverso una vita dedicata al prossimo». Vivendo per gli altri possiamo portare a completezza il mondo basato sulla cultura del cuore, connesso al lignaggio originale. Dobbiamo aggiungere la frase “attraverso una vita dedicata al prossimo”. “Vivere per gli altri” e basta può essere un po’ vago. Quindi, dobbiamo portare alla perfezione il mondo basato sulla cultura del cuore vivendo per gli altri nella nostra vita concreta di tutti i giorni: vita individuale, famigliare e vita nella società. (297-209, 20.11.1998)

«Attraverso una vita dedicata al prossimo... focalizzandosi sul vero amore». Parliamo di un amore rivolto verso gli altri. Dovete essere in grado di sentire l’amore. È qualcosa di santo. Dovete essere in grado di governare l’amore. Non dovete fare le cose come vi piacciono. Vogliamo costruire un mondo basato sulla cultura del cuore vivendo per il bene degli altri. Cos’è il mondo basato sulla cultura del cuore? È il mondo basato sulla cultura dell’amore di Dio; noi stiamo perseguendo il mondo della cultura originale. È il mondo della cultura in cui non esiste alcun amore al quale il vero amore non sia correlato. (304-273, 9.11.1999)

So che molti di voi non desiderano essere sotto il dominio di qualcun altro, a qualunque costo. Tuttavia, fino ad oggi, le persone non sono state in grado di immaginare, nemmeno in sogno, quanto sarebbero felici di vivere sotto il dominio di qualcuno che esiste per il bene degli altri. Se esaminiamo la struttura del mondo spirituale, Dio, il grande Maestro del cielo e della terra, è il centro di tutti gli esseri nell’universo intero, ed esiste per il bene degli altri. Per questo motivo, saremmo estremamente felici se fossimo governati da Lui, ma la gente non lo capisce. Sapendo che la sfera ideale dell’unità, nella quale saremo eternamente grati, si realizza in quell’ambiente, Dio ha stabilito per l’eternità il principio del vivere per il bene degli altri. (75-322, 16.1.1975)

Siate una persona che vive per il bene degli altri. Questa è la base della generazione e della formazione del cosmo. Dio esiste per il bene degli altri. Nulla in cielo e in terra va contro questo principio. La persona che in questo modo è stata nella posizione di un partner soggetto, della fonte della generazione [la generazione del cosmo], dell’essenza centrale e del nucleo è accolta dal cielo e dalla terra e persino da Dio. Io sono questo tipo di persona. Voi non lo sapete, e non potete rendervene direttamente conto. Tuttavia, anche il mondo spirituale si muove con me come centro. Voi non conoscete questo mondo, vero? Ecco perché vivete in modo disimpegnato! (255-176, 10.3.1994)

Non potete realizzare l’amore se siete soli. Da dove viene l’amore? Non viene da noi, ma dal nostro partner oggetto. Dal momento che viene dal nostro partner oggetto, dobbiamo inchinarci e servire il nostro partner. È da qui che deriva il principio celeste “vivere per il bene degli altri”. Se qualcosa di estremamente prezioso mi si avvicina, devo vivere per gli altri ed esaltarli per poterlo ricevere. Possiamo ricevere l’amore solo quando abbiamo realizzato la filosofia del vivere per il bene degli altri. (143-277, 20.3.1986)

Coloro che vivono per il bene degli altri, centrati sul vero amore, sono i benvenuti dappertutto nell’universo, sia di giorno che di notte. Dovunque arrivino, gli saranno dedicate delle mostre nella galleria del mondo spirituale. Il mondo spirituale è un luogo nel quale sono esposte le vite degli esseri umani. È un luogo in cui sono immediatamente esposte le vite che sono state vissute in terra. 

Volete essere l’ultimo in quel luogo, o colui che tutti lodano? Da che parte volete stare? Voi volete diventare la persona più lodata, vero? Perché ciò avvenga, dovete vivere nel modo che vi dico. E vi sto dicendo che, prima di cercare di essere lodati più di tutti, dovete vivere per il bene degli altri al massimo grado. Questo tipo di persona diverrà certamente il tipo di persona centrale. (255-179, 10.3.1994)

Per quanto riguarda il concetto di eternità, questa è un’idea impossibile se vivete solo per voi stessi. Quando guardate alle cose in movimento, maggiori sono le forze di attrazione e repulsione, più velocemente queste si muovono. Il motivo di ciò è che Dio, il Re della saggezza, ha stabilito la legge del vivere per il bene degli altri per rendere possibile l’eternità. (75-318, 16.1.1975)

Colui che vive per il bene degli altri non perisce. Inoltre, colui che vive per il bene degli altri continuerà la sua crescita grazie all’aiuto del mondo spirituale. Il mondo spirituale lo aiuterà a stabilire rapporti con nuove cose. Dal momento che stabilisce rapporti con nuove cose, diverrà naturalmente famoso e conosciuto in tutto il mondo. (292-26, 27.3.1998)

Dov’è la via che conduce all’unità, la strada che può condurci al punto di partenza della pace? Doveva essere stabilito il principio che non solo Dio, ma anche i veri uomini vivono per il bene degli altri. Di conseguenza l’amore, il vero ideale, la vera pace e la vera felicità si raggiungono solo vivendo per il bene degli altri; non possono essere trovati altrove. Noi esseri umani non sapevamo che questa è la radice della creazione del cielo e della terra. (75-320, 16.1.1975)

Molti si chiedono spesso: «Ma allora, cos’è la vita?» Il problema qui è definire una visione della vita, del mondo e del cosmo. Come possiamo definire queste visioni? La questione più seria consiste nel chiedersi come possiamo ordinare tutto sistematicamente per collegare tra loro queste dimensioni. Il punto di vista del principio del vivere per il bene degli altri, la visione più nobile della vita, ci mette in grado di essere felici mentre esistiamo per il bene di tutta l’umanità, per il bene di tutto il mondo, per il bene della nostra nazione, società, famiglia, coniuge e figli. Non vi è una visione della vita più elevata di questa. (75-324, 16.1.1975)

Quando siete entrati nella Chiesa dell’Unificazione, non siete stati incoraggiati a vivere una vita ricca e confortevole. Tuttavia, anche se avete vissuto nella miseria e nella sofferenza, e morite e cadete per strada in modo miserabile, e nemmeno i cani vi degnano di attenzione, verrà il giorno in cui nel luogo dove siete morti sbocceranno dei fiori. In quel luogo si raduneranno tutte le persone sante per costruirvi una città. Il mio desiderio è portare i membri della Chiesa dell’Unificazione a vivere terribili sofferenze per il bene della nazione e del mondo, e farli crescere come figli di pietà filiale e patrioti. Darò del filo da torcere a chi rifiuterà di andare. Io dovrò aiutarvi a superare le difficoltà e la miseria attuale anche prendendovi a calci. Questo è amore. (49-303, 17.10.1971)

Continua:

Portare a compimento il mondo della cultura del cuore



 

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