Libro 16
Le vere famiglie e la Promessa della famiglia
Capitolo II
Spiegazione della Promessa della Famiglia
Sezione 7. Spiegazione del settimo punto della Promessa della Famiglia
La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore promette solennemente di portare a compimento il mondo della cultura del cuore connesso al lignaggio originale, attraverso una vita dedicata al prossimo.
7.2 Attraverso una vita dedicata al prossimo
Il paragrafo numero sette della Promessa della Famiglia dice:
«... promette solennemente di portare a compimento il
mondo della cultura del cuore connesso al lignaggio originale». C’è qualcosa da
aggiungere: «attraverso una vita dedicata al prossimo». Vivendo per gli altri
possiamo portare a completezza il mondo basato sulla cultura del cuore,
connesso al lignaggio originale. Dobbiamo aggiungere la frase “attraverso una
vita dedicata al prossimo”. “Vivere per gli altri” e basta può essere un po’
vago. Quindi, dobbiamo portare alla perfezione il mondo basato sulla cultura
del cuore vivendo per gli altri nella nostra vita concreta di tutti i giorni:
vita individuale, famigliare e vita nella società. (297-209, 20.11.1998)
«Attraverso una vita dedicata al prossimo...
focalizzandosi sul vero amore». Parliamo di un amore rivolto verso gli altri.
Dovete essere in grado di sentire l’amore. È qualcosa di santo. Dovete essere
in grado di governare l’amore. Non dovete fare le cose come vi piacciono.
Vogliamo costruire un mondo basato sulla cultura del cuore vivendo per il bene
degli altri. Cos’è il mondo basato sulla cultura del cuore? È il mondo basato
sulla cultura dell’amore di Dio; noi stiamo perseguendo il mondo della cultura
originale. È il mondo della cultura in cui non esiste alcun amore al quale il
vero amore non sia correlato. (304-273, 9.11.1999)
So che molti di voi non desiderano essere
sotto il dominio di qualcun altro, a qualunque costo. Tuttavia, fino ad oggi,
le persone non sono state in grado di immaginare, nemmeno in sogno, quanto
sarebbero felici di vivere sotto il dominio di qualcuno che esiste per il bene
degli altri. Se esaminiamo la struttura del mondo spirituale, Dio, il grande
Maestro del cielo e della terra, è il centro di tutti gli esseri nell’universo
intero, ed esiste per il bene degli altri. Per questo motivo, saremmo
estremamente felici se fossimo governati da Lui, ma la gente non lo capisce.
Sapendo che la sfera ideale dell’unità, nella quale saremo eternamente grati,
si realizza in quell’ambiente, Dio ha stabilito per l’eternità il principio del
vivere per il bene degli altri. (75-322, 16.1.1975)
Siate una persona che vive per il bene degli
altri. Questa è la base della generazione e della formazione del cosmo. Dio
esiste per il bene degli altri. Nulla in cielo e in terra va contro questo
principio. La persona che in questo modo è stata nella posizione di un partner
soggetto, della fonte della generazione [la generazione del cosmo],
dell’essenza centrale e del nucleo è accolta dal cielo e dalla terra e persino
da Dio. Io sono questo tipo di persona. Voi non lo sapete, e non potete
rendervene direttamente conto. Tuttavia, anche il mondo spirituale si muove con
me come centro. Voi non conoscete questo mondo, vero? Ecco perché vivete in
modo disimpegnato! (255-176, 10.3.1994)
Non potete realizzare l’amore se siete soli.
Da dove viene l’amore? Non viene da noi, ma dal nostro partner oggetto. Dal
momento che viene dal nostro partner oggetto, dobbiamo inchinarci e servire il
nostro partner. È da qui che deriva il principio celeste “vivere per il bene
degli altri”. Se qualcosa di estremamente prezioso mi si avvicina, devo vivere
per gli altri ed esaltarli per poterlo ricevere. Possiamo ricevere l’amore solo
quando abbiamo realizzato la filosofia del vivere per il bene degli altri.
(143-277, 20.3.1986)
Coloro che vivono per il bene degli altri, centrati sul vero amore, sono i benvenuti dappertutto nell’universo, sia di giorno che di notte. Dovunque arrivino, gli saranno dedicate delle mostre nella galleria del mondo spirituale. Il mondo spirituale è un luogo nel quale sono esposte le vite degli esseri umani. È un luogo in cui sono immediatamente esposte le vite che sono state vissute in terra.
Volete essere l’ultimo in quel
luogo, o colui che tutti lodano? Da che parte volete stare? Voi volete
diventare la persona più lodata, vero? Perché ciò avvenga, dovete vivere nel
modo che vi dico. E vi sto dicendo che, prima di cercare di essere lodati più
di tutti, dovete vivere per il bene degli altri al massimo grado. Questo tipo
di persona diverrà certamente il tipo di persona centrale. (255-179, 10.3.1994)
Per quanto riguarda il concetto di eternità,
questa è un’idea impossibile se vivete solo per voi stessi. Quando guardate
alle cose in movimento, maggiori sono le forze di attrazione e repulsione, più
velocemente queste si muovono. Il motivo di ciò è che Dio, il Re della
saggezza, ha stabilito la legge del vivere per il bene degli altri per rendere
possibile l’eternità. (75-318, 16.1.1975)
Colui che vive per il bene degli altri non
perisce. Inoltre, colui che vive per il bene degli altri continuerà la sua
crescita grazie all’aiuto del mondo spirituale. Il mondo spirituale lo aiuterà
a stabilire rapporti con nuove cose. Dal momento che stabilisce rapporti con
nuove cose, diverrà naturalmente famoso e conosciuto in tutto il mondo.
(292-26, 27.3.1998)
Dov’è la via che conduce all’unità, la strada
che può condurci al punto di partenza della pace? Doveva essere stabilito il
principio che non solo Dio, ma anche i veri uomini vivono per il bene degli
altri. Di conseguenza l’amore, il vero ideale, la vera pace e la vera felicità
si raggiungono solo vivendo per il bene degli altri; non possono essere trovati
altrove. Noi esseri umani non sapevamo che questa è la radice della creazione
del cielo e della terra. (75-320, 16.1.1975)
Molti si chiedono spesso: «Ma allora, cos’è
la vita?» Il problema qui è definire una visione della vita, del mondo e del
cosmo. Come possiamo definire queste visioni? La questione più seria consiste
nel chiedersi come possiamo ordinare tutto sistematicamente per collegare tra
loro queste dimensioni. Il punto di vista del principio del vivere per il bene
degli altri, la visione più nobile della vita, ci mette in grado di essere
felici mentre esistiamo per il bene di tutta l’umanità, per il bene di tutto il
mondo, per il bene della nostra nazione, società, famiglia, coniuge e figli.
Non vi è una visione della vita più elevata di questa. (75-324, 16.1.1975)
Quando siete entrati nella Chiesa
dell’Unificazione, non siete stati incoraggiati a vivere una vita ricca e
confortevole. Tuttavia, anche se avete vissuto nella miseria e nella
sofferenza, e morite e cadete per strada in modo miserabile, e nemmeno i cani
vi degnano di attenzione, verrà il giorno in cui nel luogo dove siete morti
sbocceranno dei fiori. In quel luogo si raduneranno tutte le persone sante per
costruirvi una città. Il mio desiderio è portare i membri della Chiesa
dell’Unificazione a vivere terribili sofferenze per il bene della nazione e del
mondo, e farli crescere come figli di pietà filiale e patrioti. Darò del filo
da torcere a chi rifiuterà di andare. Io dovrò aiutarvi a superare le
difficoltà e la miseria attuale anche prendendovi a calci. Questo è amore.
(49-303, 17.10.1971)
Continua:
Portare a compimento il mondo della cultura del cuore
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