lunedì 23 marzo 2020

Creare il Regno dei Cieli attraverso il servizio

Libro 16

Le vere famiglie e la Promessa della famiglia

Capitolo I

La Promessa della Famiglia: dichiarazione e precondizioni

Sezione 3. La Promessa della Famiglia e la tradizione delle famiglie benedette

3.1. Dobbiamo creare il Regno dei Cieli attraverso il servizio

Dio non è un qualche essere che esiste nella nostra fantasia o nella nostra immaginazione. Dio non è astratto; vive con noi nella vita di tutti i giorni come il signore della nostra vita. Dio non esiste solo per essere servito. Egli vive in un rapporto di amore reciproco con le persone, assieme a loro, come parte della comunità. È una realtà incredibile. (168-111, 13.9.1987)

Dovete sapere che la vostra coscienza, la vostra intuizione e i vostri sensi appartengono tutti a Dio. Dovete capire che tutto ciò che sentite e di cui siete consapevoli, appartiene a Lui. Se non credete profondamente in questo, non potrete possedere Dio, il quale opera attraverso il cuore. Dovete capirlo chiaramente. (8-294, 14.2.1960)

Dobbiamo servire Dio dalla nostra mente e il nostro cuore. Se non realizziamo la fondazione di unità completa di mente e corpo, non saremo in grado di sradicare il male dal mondo. Questa è l’era del servizio, l’era della salvezza attraverso il servizio. Le persone possono essere salvate attraverso il servizio. 

Dio non vive da qualche parte lassù in aria, distante dalla nostra vita. Dobbiamo servire Dio come nostro partner soggetto nell’ambito della nostra vita quotidiana. (144-274, 25.4.1986)

Quante volte al giorno sperimentate l’esistenza di Dio? Quante volte, durante le ventiquattro ore di una giornata, sentite la Sua presenza? Se davvero volete essere salvati servendo Dio e gli altri, allora servire Dio solo per una o due ore al giorno su ventiquattro può essere sufficiente? Dovete sentire il bisogno di Dio più disperatamente di quanto sentiate il bisogno dell’aria. Avete bisogno di Dio più disperatamente che dell’acqua. Dio è più prezioso del cibo. Ma sentite veramente questo? (33-230, 16.8.1970)

Da ora in avanti, dovete vivere una vita di servizio. Le persone finora hanno creduto di poter essere salvate avendo fede. Questa è l’era della salvezza tramite il servizio. (161-218, 15.2.1987)

Se i nostri antenati non fossero caduti, avremmo vissuto la nostra vita servendo Dio. Dovete servire Dio con il vostro cuore, e durante la vostra vita quotidiana. (150-213, 15.4.1961)

Dovete vivere una vita di servizio. Avete accolto il Regno dei Cieli di speranza, ma non avete ancora accolto il cielo in cui potete praticare il servizio e vivere attraverso il servizio. Ciò vuol dire che non siete giunti a conoscere Dio, l’essere soggetto, nella vostra vita di ogni giorno. (6-226, 17.5.1959)

Dal momento che Dio è l’essere centrale del cielo e della terra, più siete dominati da Lui, più vorrete essere dominati da Lui per migliaia o anche decine di migliaia di anni. Dal momento che i principi del servizio incentrati su Dio operano in questo modo, nessuno può essere più felice di colui che è dominato da Dio. Fino ad oggi, non abbiamo mai nemmeno pensato a questo fatto. (77-328, 30.3.1975)

Dovete vivere una vita di servizio. Perché dovete vivere così? Perché questo è il modo per essere amati da Dio. Quindi dovete servire prima di tutto Dio. Dovete servire Dio. (78-30, 1.5.1975)

Nelle ventiquattro ore della nostra vita di tutti i giorni, per chi dobbiamo vedere, ascoltare e sentire? Per Dio. Dobbiamo vedere e ascoltare per Dio, e dobbiamo sentire per Lui. Anche se viviamo sulla terra, dobbiamo sempre collegare la nostra vita a quella del mondo celeste. (35-284, 25.10.1970)

Coloro che sono in grado di sentire la gioia e il dolore di Dio non possono assolutamente diventare malvagi o contravvenire alla legge celeste. Una persona di questo tipo non può mai essere sedotta, nemmeno dalla più bella donna del mondo. Non vi è alcun modo in cui possa essere trascinata da quel livello di tentazione. (40-297, 7.2.1971)

Perché così tanti giovani oggi rompono i rapporti con le loro famiglie? Perché nelle loro famiglie manca l’amore, che è tutt’uno con la legge celeste. Questo è il motivo per cui i Veri Genitori del cielo e della terra, che possono rendere Dio una realtà vivente in quelle famiglie, devono venire sulla terra. (21-155, 17.11.1968)


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