lunedì 23 marzo 2020

La vera lealtà richiede sacrificio della propria vita

Libro 14

Una vita di vera pietà filiale

Capitolo III

La via della lealtà e della pietà filiale

Sezione 1. La vera lealtà e pietà filiale richiedono il sacrificio della propria vita

Una moglie che sacrifica la propria vita per il marito è definita una donna virtuosa. Un figlio di pietà filiale sacrifica la propria vita per i genitori. Un patriota sacrifica la propria vita per il suo paese. Tuttavia, secondo il criterio del cielo, la lealtà e la pietà filiale si realizzano quando offrite la vostra vita eterna. Il nostro corpo muore, ma una donna può stabilire un modello di virtù celeste solo quando offre la sua vita eterna a Dio, al marito e ai genitori. Dovete dedicare tutta la vostra vita a Dio.

È per questo che la Bibbia ci insegna ad amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima e con tutta la nostra mente. Ma qual è il modello di questo “tutto”? Dovete essere migliori di tutti gli altri patrioti, di tutti gli altri figli di pietà filiale e di tutte le donne virtuose del mondo, altrimenti la dignità di Dio non potrà essere stabilita. Persino nel mondo satanico finora ci sono stati tanti patrioti e donne di virtù. Tuttavia la dignità di Dio non si può stabilire se il criterio per essere un patriota e una donna di virtù è uguale a quello del mondo satanico. (9-108, 24.4.1960)

Nel corso della storia umana ci sono stati tanti figli di pietà filiale. Così, se volessimo scegliere il figlio più devoto di tutta la storia, chi potremmo considerare come il figlio più esemplare o di maggiore pietà filiale?

Un giovane che mostra più pietà filiale di una persona anziana è più prezioso. Ci sono figli di pietà filiale di tutte le forme e le misure. La pietà filiale è praticata in tutti i livelli sociali, dai poveri e dai ricchi, dagli operai e dai mendicanti. Una persona che è ancora viva non può essere veramente un figlio di pietà filiale. Una persona che ancora viva non può essere annoverata fra le fila di quelli che definiamo figli di pietà filiale. Ci sono tante persone che sono morte per assolvere i loro doveri filiali; quindi quelli che sono stati insigniti della medaglia della pietà filiale durante la loro vita saranno accusati da tutti quelli che sono morti a causa della pietà filiale.

Tra quelli che sono morti, ci saranno quelli che sono morti cercando di adempiere al loro dovere di pietà filiale. Ci saranno quelli che sono morti nel tentativo di procurare una medicina a un genitore ammalato, e persino tra loro ci saranno quelli che hanno pagato con i propri soldi e quelli che se li sono fatti prestare. Più la situazione è difficile, più il valore è grande. Allo stesso modo, un patriota non diventa un patriota prima di morire. (49-279, 17.10.1971)

In che posizione vi dovete mettere per diventare un figlio di pietà filiale? Dovete prendere la posizione in cui potete assumere la responsabilità per la via della morte, la via della sofferenza più grande. Allora, qual è la strada che devono percorrere i figli di pietà filiale? I genitori diranno: «Amate i vostri fratelli e sorelle più di noi. Vivete per i vostri fratelli nello stesso modo in cui vivete per noi». Realizzare questo è la strada di un figlio di pietà filiale. I genitori probabilmente diranno che questa è la loro volontà. (62-37, 10.9.1972).

Tra tutti i figli di pietà filiale che tipo di persona è il vero figlio di pietà filiale? Chi possiamo considerare più devoto: il figlio che si prende cura dei suoi genitori per tutta la vita con spirito di sacrificio, anche quando ha settanta o ottanta anni, oppure quello che perde la sua vita sacrificandosi per loro da giovane? Anche se un figlio serve i suoi genitori sacrificandosi fino all’età di settanta o ottanta anni, non può competere con un figlio che sacrifica la propria vita per i genitori quando è giovane. È per questo che il titolo di patriota viene conferito dopo la morte. Da numerosi esempi storici, sappiamo che la vera pietà filiale è determinata quando si passa dalla vita alla morte. (48-65, 5.9.1971)

Anche i cosiddetti patrioti devono vivere per il cielo prima di poter ricevere dal cielo il titolo di patrioti. La via del figlio di pietà filiale è la stessa cosa. Così potete capire quanto valore ha e com’è preziosa. Tutto ciò che facciamo, che sia mangiare, dormire, parlare o agire, deve essere per questo scopo.

Dobbiamo capire che abbiamo la responsabilità di realizzare il nostro dovere di figli di pietà filiale e patrioti, anche se questo implica percorrere la via della sofferenza e delle lacrime al posto di Dio, il Signore del cielo. Persino se crolliamo mentre cerchiamo di impedire a Dio di percorrere la via delle lacrime, dobbiamo riprenderci e seguire questo cammino al posto Suo. I doveri della lealtà e della pietà filiale devono essere realizzati da questa posizione. (41-157, 14.2.1971)

I figli di pietà filiale e i patrioti non possono veramente essere considerati tali se non camminano a fianco della morte fino al giorno del loro ultimo respiro. Nessuno è veramente un patriota prima di morire. Non importa quanto una persona abbia sofferto, una parola detta oggi con rammarico, annulla tutto ciò che può far di lei un patriota. Tutta la lealtà che può aver dimostrato è cancellata da un solo attimo di tradimento. Solo quando una persona ha superato il culmine della morte è possibile determinare se ha pienamente assolto i suoi doveri di lealtà e di pietà filiale.

Perciò la lealtà e la pietà filiale fanno parte integrante di una vita pubblica. Le persone che donano la vita per il loro paese sono chiamate patrioti, e i figli che donano la vita per i loro genitori sono chiamati figli di pietà filiale. Considerate il caso di due figli: uno è stato pieno di devozione mentre l’altro è stato ingrato fino al giorno della morte dei loro genitori, ma nel momento della loro morte il figlio di pietà filiale diventa ingrato, mentre il fratello si pente e diventa devoto; in quel momento le loro posizioni si invertiranno. In tal caso, il suo comportamento in quell’ultimo giorno gli permetterà di elevarsi e di ricevere il titolo di figlio di pietà filiale. Quelli che perseguono la loro meta senza deviare fino alla fine dei loro giorni erediteranno la gloria. (64-75, 24.10.1972)

Io sono più commosso da una persona caduta che è pronta a mettere da parte tutti suoi timori della morte e del pericolo per affrontare dei gravi problemi mondiali con serietà e sincerità che da qualcuno che ha lavorato faticosamente e incessantemente per un lungo periodo di tempo. Chiunque conclude la sua vita per Dio in questo modo è sicuro di andare in un posto meraviglioso nel mondo spirituale. (18-280, 12.6.1967)

I genitori devono offrire ai figli un’educazione che consenta loro di progredire attraverso gli stadi di figli di pietà filiale, patrioti, santi e figli divini. Devono insegnare loro a realizzare la via dei figli di pietà filiale, dei patrioti, dei santi e dei figli divini fino a raggiungere Dio. Se c’è un genitore che impartisce questi insegnamenti, non credete che Dio penserà: «Santo cielo! Quel genitore sta facendo quello che deve fare un vero genitore. Sta facendo quello che deve fare un vero insegnante. Sta facendo quello che deve fare un vero leader!»?

Quando Dio dice: «Tu sei qualificato ad essere un vero genitore. Sei qualificato ad essere un insegnante», allora diventate un padre che ha la qualifica di un leader o, meglio ancora, di un re. Oggi nella cultura occidentale il concetto della pietà filiale non esiste quasi più. L’ idea di diventare un patriota o un santo non esiste. Il concetto di diventare dei figli e delle figlie divini non esiste. Ecco perché le culture periranno.

Dio vuole che diventiate tutti dei figli e delle figlie divini. Allora, chi desidera che diventiate un santo? Lo desidera il mondo. La nazione vuole che siate un patriota e la famiglia vuole che diventiate un figlio di pietà filiale. Questa è la via della verità assoluta. (285-218, 19.5.1997)

Un vero genitore non dirà mai a suo figlio: «Sei diventato un figlio di pietà filiale, perciò non hai bisogno di diventare un patriota. Non seguire la strada del patriota!» Un vero genitore deve insegnare a quel figlio devoto: «Devi sacrificare la tua famiglia e percorrere la via del patriota. Devi servire il tuo paese, compiere il dovere di un santo e sacrificare il tuo dovere di santo per seguire la via desiderata dal cielo. E al di là di questo, devi sacrificare il cielo e la terra per trovare Dio».

Gli individui diventano figli di pietà filiale solo sacrificandosi per le loro famiglie. Inoltre, per diventare dei patrioti, devono essere disposti a sacrificare tutta la loro famiglia per salvare la loro nazione. Solo in questo modo possono diventare dei patrioti.

I santi sono persone che sono disposte a sacrificare il proprio paese per salvare il mondo. I figli divini devono essere disposti a sacrificare il mondo per realizzare la nazione e la terra di Dio, il Regno dei Cieli sulla terra. L’umanità ignora questa verità. Dovete investire voi stessi e sacrificarvi, altrimenti l’ideale di un mondo o di una nazione non si realizzerà mai. (285-218, 19.5.1997)

Non importa quanti cristiani ci siano. Dio vuole delle persone che sono pronte ad andare da qualunque parte e in qualunque momento dietro Suo ordine - delle persone che attendono i Suoi comandi con un cuore gioioso. Nel mondo ci sono milioni di cristiani. Sono orgogliosi di essere così numerosi, ma quanti di loro sono questo tipo di persone? Se a qualcuno, con la spada puntata, venisse chiesto di essere pronto a sacrificarsi sull’altare di Dio ma rifiutasse di farlo, non sarebbe nulla. In questo tempo c’è bisogno di persone con un cuore che arde dal desiderio di compiere il proprio dovere filiale. C’è bisogno di persone che rischino la loro vita per il cielo e si battano per il cielo. Io penso che queste persone saranno chiamate i soldati celesti rivoluzionari degli Ultimi Giorni.

Dio andrà alla ricerca di individui, famiglie, popoli e nazioni che sono uniti alla Sua ideologia e cercano di realizzare la loro responsabilità nei confronti del mondo. Dio ha cercato a lungo delle persone del genere. Questi individui devono confortare il Suo cuore, mostrare lealtà e pietà filiale davanti al cielo e risolvere tutte le situazioni del cielo e della terra. Quindi dovete diventare qualcuno a cui Dio potrà dire: «Tu sei la persona che può assumersi la responsabilità di questa era. Quando ti vedo, ho speranza per il domani. Tu puoi riportare la vittoria nella battaglia di oggi». Questo tipo di individuo è assolutamente essenziale.

Dio deve poter dire a questa persona: «Tu sei veramente le ossa delle mie ossa, la carne della mia carne e il cuore del mio cuore». Non importa quanti antenati abbiamo e non importa quante persone ci sono in questa epoca, se non appare sulla terra una persona della quale Dio può dire dal profondo del Suo cuore: «Tu sei l’antenato più grande, che non ha eguali nella storia umana», allora l’umanità non potrà sfuggire alla tristezza causata dalla caduta dei primi antenati dell’umanità. Noi, che siamo nati in questa situazione, dobbiamo servire dei nuovi genitori. (15-216, 10.10.1965)

La volontà e l’amore di Dio per il mondo devono essere tramandati. Questa dev’essere l’eredità che lascerete anche se morite. Quello che dovete capire è che le persone che dedicano la loro vita a tramandare questa tradizione diventeranno figli di pietà filiale e patrioti. Non abbiamo bisogno di un figlio di pietà filiale per un giorno o di un patriota per un giorno. Anche il più malvagio dei ladri può diventare un figlio di pietà filiale per un giorno e qualsiasi persona può diventare un patriota per un giorno. Se vi pentite immediatamente, potete ancora diventare dei figli devoti e dei patrioti. Dio vuole delle persone che vivono come figli di pietà filiale e patrioti dal momento in cui nascono al giorno in cui muoiono.

Se vi paragonate a me, probabilmente io sono un figlio di pietà filiale per Dio più di voi. La ragione è che per tutta la vita sono vissuto nel modo in cui Dio desidera. Tuttavia, non mi sognerei neanche di presumere di aver realizzato pienamente i miei doveri filiali. In effetti col passare del tempo mi sento ancora più inadeguato. Quando le persone pensano di aver assolto pienamente i loro doveri di pietà filiale e di lealtà, in effetti smettono di diventare dei figli di pietà filiale e dei patrioti.

La persona che si lamenta dicendo: «Io sono un figlio devoto. Sono un patriota. Perché non mi riconoscete?» è quella che sta cominciando a ritirarsi. Dovete capire che un figlio di pietà filiale e un patriota del cielo è qualcuno che si rende conto, man mano che il tempo passa, di quanto ancora gli rimane da realizzare la sua pietà filiale. Allora rinnova il suo impegno e il suo obiettivo per assolvere il suo dovere filiale come sua filosofia di vita. (35-341, 1.11.1970)

Non sto suggerendo che ora dobbiamo conoscere un Dio che è in uno stato di felicità. Potete volerlo fare oppure no. Non ha importanza. Innanzitutto quello che dobbiamo sapere è che dobbiamo diventare dei figli di pietà filiale, dei patrioti e delle donne di virtù. La persona che dà prova di pietà filiale si rivela nelle difficoltà. La lealtà non si manifesta quando un paese è in una posizione comoda. La lealtà non si realizza quando un paese vive nella prosperità e il suo popolo è ricco. Si può dire che una persona è un patriota solo quando, nel più grande momento di crisi della sua nazione, nel pericolo più grave, chiede: «Morirai tu o morirò io? Tutto il paese perirà o sopravvivrà?» Se in quel momento questa persona dona se stessa con tutto il suo cuore, rischia la propria vita, compie il suo dovere e riesce a cambiare il destino del suo paese, allora può essere chiamata un patriota. I documenti storici mostrano che è nei momenti di difficoltà che appaiono le grandi figure. Queste persone leali, filiali e virtuose sono ricordate per sempre. (151-219, 15.12.1962)

Anziché volgere lo sguardo verso vostra moglie, dovete pensare di più al vostro paese, che è diviso fra il nord e il sud. Dovete tutti pensare alla divisione fra il mondo democratico e il mondo comunista. Dovete unificare il nord e il sud, poi unire il mondo libero e il mondo comunista. Dopodiché, dovete ancora unire il mondo fisico e il mondo spirituale che sono separati. Dovete sapere che il dovere dei figli di pietà filiale, dopo aver realizzato tutto ciò, è liberare Dio. (115-160, 8.11.1981)

Quindi, per progredire sulla via dei figli di pietà filiale, dovete sopportare la persecuzione e tanti momenti di prova. Dovete diventare delle persone ottimiste, in grado di superare tutte le difficoltà. Anziché ritornare sulla via dell’amarezza e del dolore, pensando di tirarvi indietro, dovete diventare delle persone che superano con determinazione le difficoltà e le avversità dei tempi. Dovete saper distinguere fra la via della vita e della morte, e spingervi avanti facendo un nuovo inizio pieno di speranza per il futuro. Dovete sapere che questo è ciò che Dio e la storia si aspettano da voi. (174-43, 23.2.1988)


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