
Libro 14
Capitolo III
La via della lealtà e della
pietà filiale
Sezione 1. La vera lealtà e
pietà filiale richiedono il sacrificio della propria vita
Una moglie che sacrifica la
propria vita per il marito è definita una donna virtuosa. Un figlio di pietà
filiale sacrifica la propria vita per i genitori. Un patriota sacrifica la
propria vita per il suo paese. Tuttavia, secondo il criterio del cielo, la lealtà
e la pietà filiale si realizzano quando offrite la vostra vita eterna. Il
nostro corpo muore, ma una donna può stabilire un modello di virtù celeste solo
quando offre la sua vita eterna a Dio, al marito e ai genitori. Dovete dedicare
tutta la vostra vita a Dio.
È per questo che la Bibbia
ci insegna ad amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima e
con tutta la nostra mente. Ma qual è il modello di questo “tutto”? Dovete
essere migliori di tutti gli altri patrioti, di tutti gli altri figli di pietà
filiale e di tutte le donne virtuose del mondo, altrimenti la dignità di Dio
non potrà essere stabilita. Persino nel mondo satanico finora ci sono stati
tanti patrioti e donne di virtù. Tuttavia la dignità di Dio non si può
stabilire se il criterio per essere un patriota e una donna di virtù è uguale a
quello del mondo satanico. (9-108, 24.4.1960)
Nel corso della storia umana
ci sono stati tanti figli di pietà filiale. Così, se volessimo scegliere il
figlio più devoto di tutta la storia, chi potremmo considerare come il figlio
più esemplare o di maggiore pietà filiale?
Un giovane che mostra più
pietà filiale di una persona anziana è più prezioso. Ci sono figli di pietà
filiale di tutte le forme e le misure. La pietà filiale è praticata in tutti i
livelli sociali, dai poveri e dai ricchi, dagli operai e dai mendicanti. Una
persona che è ancora viva non può essere veramente un figlio di pietà filiale.
Una persona che ancora viva non può essere annoverata fra le fila di quelli che
definiamo figli di pietà filiale. Ci sono tante persone che sono morte per
assolvere i loro doveri filiali; quindi quelli che sono stati insigniti della
medaglia della pietà filiale durante la loro vita saranno accusati da tutti
quelli che sono morti a causa della pietà filiale.
Tra quelli che sono morti,
ci saranno quelli che sono morti cercando di adempiere al loro dovere di pietà
filiale. Ci saranno quelli che sono morti nel tentativo di procurare una
medicina a un genitore ammalato, e persino tra loro ci saranno quelli che hanno
pagato con i propri soldi e quelli che se li sono fatti prestare. Più la
situazione è difficile, più il valore è grande. Allo stesso modo, un patriota
non diventa un patriota prima di morire. (49-279, 17.10.1971)
In che posizione vi dovete
mettere per diventare un figlio di pietà filiale? Dovete prendere la posizione
in cui potete assumere la responsabilità per la via della morte, la via della
sofferenza più grande. Allora, qual è la strada che devono percorrere i figli
di pietà filiale? I genitori diranno: «Amate i vostri fratelli e sorelle più di
noi. Vivete per i vostri fratelli nello stesso modo in cui vivete per noi».
Realizzare questo è la strada di un figlio di pietà filiale. I genitori
probabilmente diranno che questa è la loro volontà. (62-37, 10.9.1972).
Tra tutti i figli di pietà
filiale che tipo di persona è il vero figlio di pietà filiale? Chi possiamo
considerare più devoto: il figlio che si prende cura dei suoi genitori per
tutta la vita con spirito di sacrificio, anche quando ha settanta o ottanta
anni, oppure quello che perde la sua vita sacrificandosi per loro da giovane?
Anche se un figlio serve i suoi genitori sacrificandosi fino all’età di
settanta o ottanta anni, non può competere con un figlio che sacrifica la
propria vita per i genitori quando è giovane. È per questo che il titolo di
patriota viene conferito dopo la morte. Da numerosi esempi storici, sappiamo
che la vera pietà filiale è determinata quando si passa dalla vita alla morte.
(48-65, 5.9.1971)
Anche i cosiddetti patrioti
devono vivere per il cielo prima di poter ricevere dal cielo il titolo di
patrioti. La via del figlio di pietà filiale è la stessa cosa. Così potete
capire quanto valore ha e com’è preziosa. Tutto ciò che facciamo, che sia
mangiare, dormire, parlare o agire, deve essere per questo scopo.
Dobbiamo capire che abbiamo
la responsabilità di realizzare il nostro dovere di figli di pietà filiale e
patrioti, anche se questo implica percorrere la via della sofferenza e delle
lacrime al posto di Dio, il Signore del cielo. Persino se crolliamo mentre
cerchiamo di impedire a Dio di percorrere la via delle lacrime, dobbiamo
riprenderci e seguire questo cammino al posto Suo. I doveri della lealtà e
della pietà filiale devono essere realizzati da questa posizione. (41-157,
14.2.1971)
I figli di pietà filiale e i
patrioti non possono veramente essere considerati tali se non camminano a
fianco della morte fino al giorno del loro ultimo respiro. Nessuno è veramente
un patriota prima di morire. Non importa quanto una persona abbia sofferto, una
parola detta oggi con rammarico, annulla tutto ciò che può far di lei un
patriota. Tutta la lealtà che può aver dimostrato è cancellata da un solo
attimo di tradimento. Solo quando una persona ha superato il culmine della
morte è possibile determinare se ha pienamente assolto i suoi doveri di lealtà
e di pietà filiale.
Perciò la lealtà e la pietà
filiale fanno parte integrante di una vita pubblica. Le persone che donano la
vita per il loro paese sono chiamate patrioti, e i figli che donano la vita per
i loro genitori sono chiamati figli di pietà filiale. Considerate il caso di
due figli: uno è stato pieno di devozione mentre l’altro è stato ingrato fino
al giorno della morte dei loro genitori, ma nel momento della loro morte il
figlio di pietà filiale diventa ingrato, mentre il fratello si pente e diventa
devoto; in quel momento le loro posizioni si invertiranno. In tal caso, il suo
comportamento in quell’ultimo giorno gli permetterà di elevarsi e di ricevere
il titolo di figlio di pietà filiale. Quelli che perseguono la loro meta senza
deviare fino alla fine dei loro giorni erediteranno la gloria. (64-75,
24.10.1972)
Io sono più commosso da una
persona caduta che è pronta a mettere da parte tutti suoi timori della morte e
del pericolo per affrontare dei gravi problemi mondiali con serietà e sincerità
che da qualcuno che ha lavorato faticosamente e incessantemente per un lungo
periodo di tempo. Chiunque conclude la sua vita per Dio in questo modo è sicuro
di andare in un posto meraviglioso nel mondo spirituale. (18-280, 12.6.1967)
I genitori devono offrire ai
figli un’educazione che consenta loro di progredire attraverso gli stadi di
figli di pietà filiale, patrioti, santi e figli divini. Devono insegnare loro a
realizzare la via dei figli di pietà filiale, dei patrioti, dei santi e dei
figli divini fino a raggiungere Dio. Se c’è un genitore che impartisce questi
insegnamenti, non credete che Dio penserà: «Santo cielo! Quel genitore sta
facendo quello che deve fare un vero genitore. Sta facendo quello che deve fare
un vero insegnante. Sta facendo quello che deve fare un vero leader!»?
Quando Dio dice: «Tu sei
qualificato ad essere un vero genitore. Sei qualificato ad essere un
insegnante», allora diventate un padre che ha la qualifica di un leader o,
meglio ancora, di un re. Oggi nella cultura occidentale il concetto della pietà
filiale non esiste quasi più. L’ idea di diventare un patriota o un santo non
esiste. Il concetto di diventare dei figli e delle figlie divini non esiste.
Ecco perché le culture periranno.
Dio vuole che diventiate
tutti dei figli e delle figlie divini. Allora, chi desidera che diventiate un
santo? Lo desidera il mondo. La nazione vuole che siate un patriota e la
famiglia vuole che diventiate un figlio di pietà filiale. Questa è la via della
verità assoluta. (285-218, 19.5.1997)
Un vero genitore non dirà
mai a suo figlio: «Sei diventato un figlio di pietà filiale, perciò non hai
bisogno di diventare un patriota. Non seguire la strada del patriota!» Un vero
genitore deve insegnare a quel figlio devoto: «Devi sacrificare la tua famiglia
e percorrere la via del patriota. Devi servire il tuo paese, compiere il dovere
di un santo e sacrificare il tuo dovere di santo per seguire la via desiderata
dal cielo. E al di là di questo, devi sacrificare il cielo e la terra per
trovare Dio».
Gli individui diventano
figli di pietà filiale solo sacrificandosi per le loro famiglie. Inoltre, per
diventare dei patrioti, devono essere disposti a sacrificare tutta la loro
famiglia per salvare la loro nazione. Solo in questo modo possono diventare dei
patrioti.
I santi sono persone che
sono disposte a sacrificare il proprio paese per salvare il mondo. I figli
divini devono essere disposti a sacrificare il mondo per realizzare la nazione
e la terra di Dio, il Regno dei Cieli sulla terra. L’umanità ignora questa
verità. Dovete investire voi stessi e sacrificarvi, altrimenti l’ideale di un
mondo o di una nazione non si realizzerà mai. (285-218, 19.5.1997)
Non importa quanti cristiani
ci siano. Dio vuole delle persone che sono pronte ad andare da qualunque parte
e in qualunque momento dietro Suo ordine - delle persone che attendono i Suoi
comandi con un cuore gioioso. Nel mondo ci sono milioni di cristiani. Sono
orgogliosi di essere così numerosi, ma quanti di loro sono questo tipo di
persone? Se a qualcuno, con la spada puntata, venisse chiesto di essere pronto
a sacrificarsi sull’altare di Dio ma rifiutasse di farlo, non sarebbe nulla. In
questo tempo c’è bisogno di persone con un cuore che arde dal desiderio di
compiere il proprio dovere filiale. C’è bisogno di persone che rischino la loro
vita per il cielo e si battano per il cielo. Io penso che queste persone
saranno chiamate i soldati celesti rivoluzionari degli Ultimi Giorni.
Dio andrà alla ricerca di
individui, famiglie, popoli e nazioni che sono uniti alla Sua ideologia e
cercano di realizzare la loro responsabilità nei confronti del mondo. Dio ha
cercato a lungo delle persone del genere. Questi individui devono confortare il
Suo cuore, mostrare lealtà e pietà filiale davanti al cielo e risolvere tutte
le situazioni del cielo e della terra. Quindi dovete diventare qualcuno a cui
Dio potrà dire: «Tu sei la persona che può assumersi la responsabilità di
questa era. Quando ti vedo, ho speranza per il domani. Tu puoi riportare la
vittoria nella battaglia di oggi». Questo tipo di individuo è assolutamente
essenziale.
Dio deve poter dire a questa
persona: «Tu sei veramente le ossa delle mie ossa, la carne della mia carne e
il cuore del mio cuore». Non importa quanti antenati abbiamo e non importa
quante persone ci sono in questa epoca, se non appare sulla terra una persona
della quale Dio può dire dal profondo del Suo cuore: «Tu sei l’antenato più
grande, che non ha eguali nella storia umana», allora l’umanità non potrà
sfuggire alla tristezza causata dalla caduta dei primi antenati dell’umanità.
Noi, che siamo nati in questa situazione, dobbiamo servire dei nuovi genitori.
(15-216, 10.10.1965)
La volontà e l’amore di Dio
per il mondo devono essere tramandati. Questa dev’essere l’eredità che
lascerete anche se morite. Quello che dovete capire è che le persone che
dedicano la loro vita a tramandare questa tradizione diventeranno figli di
pietà filiale e patrioti. Non abbiamo bisogno di un figlio di pietà filiale per
un giorno o di un patriota per un giorno. Anche il più malvagio dei ladri può
diventare un figlio di pietà filiale per un giorno e qualsiasi persona può
diventare un patriota per un giorno. Se vi pentite immediatamente, potete
ancora diventare dei figli devoti e dei patrioti. Dio vuole delle persone che
vivono come figli di pietà filiale e patrioti dal momento in cui nascono al
giorno in cui muoiono.
Se vi paragonate a me,
probabilmente io sono un figlio di pietà filiale per Dio più di voi. La ragione
è che per tutta la vita sono vissuto nel modo in cui Dio desidera. Tuttavia,
non mi sognerei neanche di presumere di aver realizzato pienamente i miei
doveri filiali. In effetti col passare del tempo mi sento ancora più
inadeguato. Quando le persone pensano di aver assolto pienamente i loro doveri
di pietà filiale e di lealtà, in effetti smettono di diventare dei figli di
pietà filiale e dei patrioti.
La persona che si lamenta
dicendo: «Io sono un figlio devoto. Sono un patriota. Perché non mi
riconoscete?» è quella che sta cominciando a ritirarsi. Dovete capire che un
figlio di pietà filiale e un patriota del cielo è qualcuno che si rende conto,
man mano che il tempo passa, di quanto ancora gli rimane da realizzare la sua
pietà filiale. Allora rinnova il suo impegno e il suo obiettivo per assolvere
il suo dovere filiale come sua filosofia di vita. (35-341, 1.11.1970)
Non sto suggerendo che ora
dobbiamo conoscere un Dio che è in uno stato di felicità. Potete volerlo fare
oppure no. Non ha importanza. Innanzitutto quello che dobbiamo sapere è che
dobbiamo diventare dei figli di pietà filiale, dei patrioti e delle donne di
virtù. La persona che dà prova di pietà filiale si rivela nelle difficoltà. La
lealtà non si manifesta quando un paese è in una posizione comoda. La lealtà
non si realizza quando un paese vive nella prosperità e il suo popolo è ricco.
Si può dire che una persona è un patriota solo quando, nel più grande momento
di crisi della sua nazione, nel pericolo più grave, chiede: «Morirai tu o
morirò io? Tutto il paese perirà o sopravvivrà?» Se in quel momento questa
persona dona se stessa con tutto il suo cuore, rischia la propria vita, compie
il suo dovere e riesce a cambiare il destino del suo paese, allora può essere
chiamata un patriota. I documenti storici mostrano che è nei momenti di
difficoltà che appaiono le grandi figure. Queste persone leali, filiali e
virtuose sono ricordate per sempre. (151-219, 15.12.1962)
Anziché volgere lo sguardo
verso vostra moglie, dovete pensare di più al vostro paese, che è diviso fra il
nord e il sud. Dovete tutti pensare alla divisione fra il mondo democratico e
il mondo comunista. Dovete unificare il nord e il sud, poi unire il mondo
libero e il mondo comunista. Dopodiché, dovete ancora unire il mondo fisico e
il mondo spirituale che sono separati. Dovete sapere che il dovere dei figli di
pietà filiale, dopo aver realizzato tutto ciò, è liberare Dio. (115-160, 8.11.1981)
Quindi, per progredire sulla via dei figli di pietà filiale, dovete sopportare la persecuzione e tanti momenti di prova. Dovete diventare delle persone ottimiste, in grado di superare tutte le difficoltà. Anziché ritornare sulla via dell’amarezza e del dolore, pensando di tirarvi indietro, dovete diventare delle persone che superano con determinazione le difficoltà e le avversità dei tempi. Dovete saper distinguere fra la via della vita e della morte, e spingervi avanti facendo un nuovo inizio pieno di speranza per il futuro. Dovete sapere che questo è ciò che Dio e la storia si aspettano da voi. (174-43, 23.2.1988)
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