martedì 17 marzo 2020

Lo scopo di Dio nel creare l’umanità

La Vita sulla Terra e il Mondo Spirituale
Capitolo I
Sezione 2. La condizione degli esseri umani e il loro carattere
2.1. Lo scopo di Dio nel creare l’umanità
Perché Dio creò l’umanità? In primo luogo per essere nella posizione del Genitore. Il Genitore, tuttavia, è invisibile anche nel mondo spirituale. Non c’è nessun modello. Per questo, per diventare il genitore degli esseri umani che hanno una forma, Dio deve avere una forma, altrimenti non può essere il centro.
In secondo luogo, una linea verticale ha solo una dimensione e non genera nessuna superficie; nel mondo spirituale non ci può essere riproduzione. Un’area o uno spazio più grande si può sviluppare solo sul piano orizzonte, sulla base di un asse verticale con una rotazione perpendicolare di 360 gradi.
In terzo luogo, era per rendere eterna la dimensione del partner d’amore. Adamo ed Eva non erano gli unici ad essere i partner di Dio. I figli di Adamo ed Eva sarebbero stati nella posizione di partner di Dio, proprio come i loro genitori. Per questo Dio creò gli esseri umani, per perpetuare eternamente la loro posizione di partner di Dio.
Sia Adamo che Eva chiamavano Dio “Padre”. Allora i loro figli Lo avrebbero chiamato zio o nonno? L’avrebbero chiamato Padre. La parola partner implica eguaglianza. Dobbiamo moltiplicare l’amore di Dio sul piano orizzontale e realizzare perfettamente il Suo valore. Il valore dell’amore perfetto è uno solo. Questa è eguaglianza.
Ricapitolando, innanzitutto Dio aveva bisogno di una forma o di una figura, ossia quella di un genitore, e acquisì questa forma per manifestarsi spiritualmente come il padre di Adamo. In secondo luogo Dio aveva bisogno di un centro di produzione per i cittadini del Regno dei Cieli. In questo senso i mariti e le moglie sono come delle fabbriche. Se si usa questa analogia, sarebbe meglio impegnarsi in una produzione di massa o in una produzione su piccola scala? È meglio la produzione di massa. Attraverso l’automazione quelle fabbriche potevano decisamente produrre in massa e riempire il Regno dei Cieli fino all’orlo. Ecco perché le donne sono state create per mettere al mondo tanti figli. (222-337, 7.1.1991)
2.2. Gli esseri umani, mediatori fra il mondo spirituale e il mondo fisico
Dio creò tutte le cose e l’umanità. Tutto ebbe inizio con Dio come punto centrale. Creando gli esseri umani Dio voleva vedere Se stesso unito all’umanità e a tutte le cose in una posizione di equilibrio; questa era la Sua volontà per la creazione. C’era Dio e c’era il creato, e l’umanità era nel mezzo. Come tali, gli esseri umani fungono da mediatori fra il mondo spirituale e il mondo fisico. (67-143, 1.6.1973)
2.3. Il corpo e la mente, e il sé spirituale
L’universo in cui viviamo oggi ha due assi: un asse visibile e un asse invisibile, che creano una struttura duale. Gli oggetti ruotano attorno a un soggetto il quale, a sua volta, ruota in modo simile all’azione di dare e ricevere fra la mente e il corpo. Tutti gli esseri esistono secondo questo principio. Allo stesso modo, nel mondo caduto di oggi, questo asse deve essere rimesso in sesto allineandolo alla via della restaurazione.
Qual è il centro del corpo di una persona? È la mente. Il corpo ruota attorno alla mente e si muove secondo i suoi ordini. Quando la mente dice al corpo di andare verso est, il corpo la deve seguire, e deve fare la stessa cosa nella direzione opposta. Il corpo non può muoversi secondo le sue idee e i suoi capricci. (136-13, 20.12.1985)
Noi abbiamo sia la mente che il corpo. Al di sopra della nostra mente c’è il nostro spirito e al di sopra del nostro spirito c’è Dio. Possiamo raggiungere la perfezione solo unendoci completamente a Dio. Pur essendo delle entità così limitate, rappresentiamo tutta la storia e tutti i destini del futuro, e perciò possediamo un valore cosmico. (4-267, 3.8.1958)
Le persone devono dare ascolto alla loro mente cercando la loro destinazione. Questa è la legge celeste; Dio colpisce quelli che disobbediscono agli ordini della loro mente. Nel corso della storia, Dio ci ha insegnato a vivere in accordo alla coscienza e a non lasciarci sedurre dai mali del materialismo. Allora la nostra coscienza riflette la legge celeste al cento per cento? No, a causa delle innumerevoli barriere che la bloccano. Prima delle porte del cielo ci sono  porte che conducono a un labirinto di sfide. In termini cristiani, sono le porte del giudizio. L’attuale corrente di pensiero sta introducendo un tempo di paura, d’incertezza e di caos. È un tempo in cui le persone, per quanto si sforzino, non riescono a rimanere aggrappate al centro. Non dobbiamo lasciarci ostacolare dalle cose materiali. Perché? Quando Dio creò l’umanità con un fisico e uno spirito, lo spirito era il centro. (4-269, 3.8.1958)
2.4. Movimento e risonanza perfetti
Essere in risonanza significa vibrare con la stessa frequenza. Il nostro io interiore, che vive per l’eternità, e il nostro io esteriore, che vive nel Regno dei Cieli sulla terra, devono poter risuonare centrati sull’amore. Se sono in risonanza le onde sonore coincidono e si intrecciano, oscillando tutto il tempo attorno al nucleo. Analogamente, quando lo spirito e il fisico si armonizzano tra loro e con l’amore di Dio, le cellule spirituali e le cellule fisiche creano insieme un movimento perfetto.
Per questo, quando i nostri occhi lavorano perfettamente, possono vedere ogni cosa in cielo e sulla terra, perché sono impegnati in un movimento perfetto. Un microfono non funziona forse alla stessa maniera? Se è di buona qualità risuonerà al cento per cento. In modo simile, una volta che il nostro fisico e il nostro spirito si uniscono e raggiungono uno stato esplosivo di unità attraverso la forza dell’amore, anche il cielo e la terra, Dio e tutte le altre cose devono risuonare in armonia. (171-102, 13.12.1987)
La divisione mente-corpo si applica tanto agli uomini che alle donne. Considerando che sia l’uomo che la donna hanno un sé spirituale e un sé fisico, in effetti insieme rappresentano quattro entità. Divisi diventano quattro persone. E in che modo si uniscono queste quattro entità separate? Perché Dio ha creato quattro persone in questo modo? Con il vero amore di Dio come punto centrale, possono raggiungere la perfetta unità.
Tutti voi possedete uno spirito, che nella Chiesa dell’Unificazione chiamiamo il sé spirituale e il sé fisico. Il sé spirituale, benché invisibile ai nostri occhi, esiste realmente. Allora, quando il sé spirituale e il sé fisico si uniscono? Questo è il problema. È la stessa cosa di un diapason: quando colpite una delle sue forcelle, l’altra vibra con la stessa frequenza.
In maniera analoga, quando l’amore di Dio agisce sulla nostra mente, il nostro corpo automaticamente risponde. Se le cose stanno così, non è la saggezza, il potere o la potenza di Dio che porta la mente e il corpo ad essere in completa risonanza, ma solo il Suo amore. Qual è il punto centrale, il punto di riferimento ideale che i vostri cinque sensi spirituali e i vostri cinque sensi fisici desiderano ardentemente raggiungere? Non è né la potenza di Dio, né la Sua saggezza. Il punto di focalizzazione e di riferimento per tutte le cose è il Suo amore. (138-254, 24.1.1968)

2 commenti:

  1. La divisione mente-corpo si applica tanto agli uomini che alle donne. Considerando che sia l’uomo che la donna hanno un sé spirituale e un sé fisico, in effetti insieme rappresentano quattro entità. Divisi diventano quattro persone. E in che modo si uniscono queste quattro entità separate? Perché Dio ha creato quattro persone in questo modo? Con il vero amore di Dio come punto centrale, possono raggiungere la perfetta unità.

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  2. ... quando l’amore di Dio agisce sulla nostra mente, il nostro corpo automaticamente risponde. Se le cose stanno così, non è la saggezza, il potere o la potenza di Dio che porta la mente e il corpo ad essere in completa risonanza, ma solo il Suo amore. Qual è il punto centrale, il punto di riferimento ideale che i vostri cinque sensi spirituali e i vostri cinque sensi fisici desiderano ardentemente raggiungere? Non è né la potenza di Dio, né la Sua saggezza. Il punto di focalizzazione e di riferimento per tutte le cose è il Suo amore. (138-254, 24.1.1968)

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