
Libro 13
La restaurazione della
patria del Vero Dio
Capitolo IV
Siate attivi come messia
tribali
Sezione 5. Il nostro
compito in questo periodo di tempo
5.3. Organizziamo dei
revival per le nostre tribù
In futuro ci devono essere
dei revival per la famiglia. Questi revival familiari devono svolgersi sulla
base della vostra famiglia. Rappresentano l’intera tribù. Dovete pensare che
gli incontri di revival rappresentano non solo una tribù coreana ma una tribù
che collega numerose famiglie benedette di tutto il mondo. Tutte le persone del
mondo parteciperanno a questi revival.
Oggi la Chiesa
dell’Unificazione in Corea può tenere dei revival in rappresentanza del mondo,
con al centro la fondazione tribale, e come base la Corea. Voi non sapete che
benedizione sia questa. Perciò, è buono uccidere una mucca per il banchetto di
questi incontri. Dipende tutto da voi. Se preferite mangiare il pollo, allora
uccidete dei polli; riceverete benedizioni in base al numero dei polli che
avete macellato. Se per il banchetto avete ucciso delle mucche, sarete
benedetti in proporzione al numero di queste mucche: una benedizione di cento
mucche se avete abbattuto cento mucche. Tutto dipende dai vostri sforzi e da
quanto pensate agli altri. La liberazione dei vostri antenati avverrà in
proporzione ai vostri sforzi. (185-141, 3.1.1989)
Siamo entrati nel periodo
di tempo in cui l’unificazione della Corea è possibile. Tutto è possibile. Ora,
se farete un servizio di risveglio spirituale per la vostra tribù dopo aver
trovato la vostra terra natale, allora quel revival sarà storico. È un evento
più straordinario che le grida di mansei nel Movimento d’Indipendenza del 1919,
quando i coreani cercavano di riprendersi la loro nazione. Ora c’è un ambiente
accogliente in cui la legge del cielo può lavorare. Dovreste morire di vergogna
se non riuscite a mobilitare la vostra tribù in questo ambiente. (186-232,
5.2.1989)
La storia è un cammino alla
ricerca della verità. La verità deve mostrare la strada che un vero individuo e
una vera famiglia devono seguire e che una vera società, una vera nazione e un
vero mondo devono stabilire. Perciò la perfezione del mondo, della nazione,
della tribù, della famiglia e dell’individuo sono possibili quando l’obiettivo
su cui concentrarsi, dal livello individuale a quello mondiale, è lo stesso. La
persona che porta queste parole logiche e fondamentali - in altri termini la
verità - è il Vero Genitore, e questa verità è il vero amore di Dio. (20-25,
31.3.1968).
Tutte le persone del mondo ora devono fare attenzione. L’insegnamento del Reverendo Moon della Chiesa dell’Unificazione è la verità per la salvezza del mondo. Sono le parole di vita e di vero amore di cui l’umanità ha bisogno per tutta l’eternità. Se il Salvatore viene per salvare il mondo non deve giudicare l’umanità con una verga di ferro. Non potete far arrendere nemmeno una persona colpendola.
L’amore sacrificale di
una madre, con le mani rugose come il dorso di un rospo e le dita che si sono
piegate lavorando duramente per i figli così tanto da non potersi raddrizzare,
può avere il potere di far pentire un figlio disobbediente e farlo ritornare
sulla giusta strada. Il bastone non funzionerà. Persino per Dio, che è il re
potente del giudizio che guida il cielo e la terra secondo la Sua volontà,
l’unificazione cosmica è impossibile senza il vero amore. Nel vero amore le
difficoltà non rappresentano un ostacolo. Nel vero amore c’è la forza di andare
avanti sacrificando la propria vita. (201-339, 30.4.1990)
Non avremo successo se la
gente dirà: «Nella Chiesa dell’Unificazione le parole sono buone, ma le persone
sono cattive». Io vi ho dato solo delle parole? No, non ho parlato soltanto.
Tutte le cose che vi sto insegnando adesso, le ho fatte. Perciò non ci devono
essere dubbi su questo. Io insegno creando un sistema di pensiero senza
incoerenze e contraddizioni sia nell’aspetto intellettuale che pratico. Nessuno
può avere nulla da ridire a questo riguardo. Sia Satana che Dio danno la loro
approvazione. (24-108, 13.7.1969)
Dio ci sta chiamando con le
Sue parole. Perciò dobbiamo procedere in accordo alle Sue parole. Qual è il
modo in cui i Veri Genitori e i veri figli si possono incontrare? È attraverso
le parole. Quelle parole sono le mie parole. Voi non potete essere dei figli
senza conoscere le mie parole. Le mie parole sono assolute e vere. Non vi
stancherete mai, anche se ascoltate le stesse parole per mille o diecimila
anni. Non vi stancherete mai. Dobbiamo cercare queste parole. Ma trovare delle
parole che sono logiche non basta. È un principio fondamentale che queste
parole possono dare la vita persino dopo che uno le ascolta ripetutamente per
l’eternità. Le dovete cercare. (10-30, 18.9.1960)
Le parole dei Veri Genitori
sono eterne; trascendono il tempo e lo spazio. Quindi le parole di Dio
trascendono la storia. Trascendono i periodi di tempo, i principi e le
ideologie. Sono più preziose delle parole di qualsiasi persona. Queste parole,
che le ascoltiate di notte o durante il giorno, o che le leggiate di notte o
durante il giorno, scorrono nel vostro cuore all’infinito. Le dovete cercare.
(10-130, 18.9.1960)
Qual è il mio profondo rammarico?
Io non sono riuscito a realizzare il mio dovere di figlio di pietà
filiale; avrei dovuto piangere e supplicare i miei genitori di entrare nella
Chiesa dell’Unificazione. Sto cercando di risolvere questo attraverso di voi.
Io non ho potuto neanche testimoniare alla mia famiglia. Avevo otto fratelli e
sorelle, ma non ho potuto dire loro una sola parola del Principio Divino. Mio
fratello maggiore mi obbediva assolutamente ogni volta che gli dicevo qualcosa.
Ho restaurato completamente Caino. Se gli dicevo di vendere la casa, lui la
vendeva, e se gli dicevo di vendere la mucca, lui la vendeva. Mia madre e mio
padre non potevano essere come lui. A questo fratello maggiore non ho potuto
parlare del Principio Divino nemmeno una volta. (208-183, 24.6.1990)
Ora dovete ritornare nella
vostra città natale e costruire un faro. Che cos’è un faro? Illumina
l’oscurità. Qual è lo scopo di questo faro? Vi dico di essere una luce per
l’unificazione del nord e del sud e l’unificazione dell’est e dell’ovest. Da
ora in poi dovete accendere la luce in modo che la luce della terra benedetta
non si spegnerà mai. (181-296, 3.10.1988)
Da ora in poi, non state zitti. Quando la gente si riunisce, cercate di insegnare per sette anni come ho insegnato io per sette anni durante gli anni 1950, senza dormire più di due ore per notte. Non avete bisogno di fare questo per sette anni. Non ci vorranno neanche quattro anni. Sarà tutto fatto nel giro di quattro mesi. Quando tornerò nel mio paese natale, lo unirò in un istante.
Perciò dovete insegnare bene ai
vostri genitori. Dovete insegnare questo da soli, senza l’aiuto degli altri,
col vostro sudore e sangue. Diventerete “gli zii, i fratelli e sorelle minori,
le sorelle maggiori e i figli preziosi” quando i vostri genitori, i vostri
fratelli e sorelle maggiori, i vostri fratelli e sorelle minori e i vostri
nipoti seguiranno il modello del sentimento sincero che avete quando insegnate.
(185-116, 3.1.1989)
Da ora in poi dovete
proclamare queste parole. A partire da questo momento dovete proclamare il
Principio ai vostri vicini per otto ore al giorno o di più, persino stando
alzati di notte come ho fatto io per sette anni. Dovete fare così. Non ci
vorranno sette anni; probabilmente la restaurazione si realizzerà in sette
mesi. Quando questo succederà, posso caricare un camion di regali e venirvi a
trovare. Sono sicuro che le vostre famiglie mi inviteranno e mi accoglieranno.
(185-250, 8.1.1989)
Per sette anni ho dormito
solo due ore per notte. Anche voi dovete fare la stessa cosa. Per tre anni e
mezzo ho fatto insegnare Mr. Eu, il presidente nazionale della nostra chiesa,
per sedici ore al giorno. Mi si stringe il mio cuore quando penso che ho detto
a Mr. Eu quando si sentiva stanco: «Chi stai cercando di uccidere sdraiandoti?
Ti sdrai senza neppure chiedermelo?» A Mr. Eu piaceva il pesce. Ricordo ancora
chiaramente come era solito mangiare con gusto un tipo di minuscolo gamberetto
al quale io non potevo neanche avvicinarmi per via del suo odore. Ora potrei
dargli bistecche di manzo a dozzine, ma mi si spezza il cuore pensando a quei
giorni miserabili. Perché vivevamo in quel modo? Vivevamo così per stabilire la
tradizione. (185-250, 8.1.1989)
Una bella frase: L’amore sacrificale di una madre, con le mani rugose come il dorso di un rospo e le dita che si sono piegate lavorando duramente per i figli così tanto da non potersi raddrizzare, può avere il potere di far pentire un figlio disobbediente e farlo ritornare sulla giusta strada. Il bastone non funzionerà. Persino per Dio, che è il re potente del giudizio che guida il cielo e la terra secondo la Sua volontà, l’unificazione cosmica è impossibile senza il vero amore. Nel vero amore le difficoltà non rappresentano un ostacolo. Nel vero amore c’è la forza di andare avanti sacrificando la propria vita. (201-339, 30.4.1990)
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