Libro 13
La restaurazione della
patria del Vero Dio
Capitolo V
Il nostro atteggiamento per
un nuovo inizio
Sezione 4. Piantate la
radice dell’amore nel vostro paese natale
Fino ad oggi siete vissuti come vi faceva comodo. Ora, però, la situazione è seria. Se perdete o vincete la responsabilità è vostra. Questa responsabilità non spetta a me, ma a voi. Ritornerete nel vostro paese natale col titolo di perdenti o con la gloria dei vincitori? Quale dei due? Dovete ritornare con la fondazione vittoriosa di Dio e dei Veri Genitori. In questo modo potete avanzare verso il vostro paese natale.
Poiché la vostra città natale è un concentrato del mondo e un riflesso
della mia famiglia, dovete pensare alla storia di indennizzo di Dio e dei Veri
Genitori, mentre lavorate per realizzare la vostra responsabilità e accogliere
tra le lacrime le persone che vengono da voi. Quando qualcuno vi viene a
trovare dovete avere un cuore tale da poter parlare con questa persona per
tutta la notte senza stancarvi. (178-116, 1.6.1988)
Proprio come gli israeliti andarono in Egitto e vissero lì per 400 anni, noi abbiamo fatto questo per quarantatré anni. Ora dobbiamo tornare nella nostra città natale e piantare la radice dell’amore. Dobbiamo amare Dio, i nostri genitori e i nostri fratelli e sorelle. Perciò dobbiamo estinguere la fonte attraverso la quale Satana, che lavora a livello mondiale, ci può accusare.
Poiché gli israeliti non riuscirono a farlo, non poterono costruire il Regno dei Cieli ideale nella terra di Canaan. Quindi non aspettatevi nulla dal mondo satanico.
Noi siamo i migliori,
anche se dobbiamo portare in giro le nostre valigie. Siamo i migliori, anche se
siamo maledetti e i cani del villaggio abbaiano contro di noi. Con orgoglio
dovete mettervi al lavoro per conquistare l’intero villaggio con un grido
d’amore e andare avanti con coraggio. Spero che ricorderete questo mentre
continuate a lottare. (178-139, 1.6.1988)
Quando ritornate nel vostro paese natale, dovete poter dire: «Ah, questo è il dono che Dio mi ha fatto» mentre guardate le sue montagne e i suoi fiumi.
Guardando i nonni alberi che sono più vecchi di voi, i sassolini nel fiume che sono più vecchi di voi, e i campi, dovete dire: «Come state?» Questo è amore. Dovete saper amare la natura e le persone. Dovete farlo di nuovo. Questa è restaurazione. Dovete amare tutto il creato perché Adamo ed Eva non riuscirono a farlo. Dovete tornare nel vostro paese natale e amare la natura.
Amate tutto ciò che è lì, l’erba, le montagne,
i fiumi, gli alberi, gli animali, e poi su questa base amate gli esseri umani.
Le persone devono essere amate dopo che sono state restaurate tutte le cose.
(175-31, 6.4.1988)
Quando amiamo le persone dobbiamo amare la gente più misera; iniziando prima dai bambini, poi passando alle persone di mezza età. Fra la gente povera del mondo ci sono tante persone di coscienza.
Le famiglie della Chiesa dell’Unificazione devono amare le
persone più povere del mondo. Anche se le persone povere vivono nel mondo del
diavolo, tra loro ci sarà qualcuno che può ereditare la fortuna celeste.
(175-31, 6.4.1988)
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