mercoledì 18 marzo 2020

Siamo noi a scegliere di andare in cielo o all’inferno

La nostra vita e la dimensione spirituale
Capitolo II
Che tipo di luogo è il mondo spirituale?
2.6. Siamo noi a scegliere di andare in cielo o all’inferno.
Siete voi a decidere se andare in cielo o all’inferno. Non lo decido io. Non lo decide Dio. Siete voi quelli che decidono. Se vi lamentate, è l’inferno. Se andate con un cuore grato nei luoghi dove vi sareste lamentati, è il cielo. (96-122, 2.1.1978)
Dio non ha creato l’inferno per gelosia o per invidia. Poiché sono apparse delle persone false, l’inferno è diventato il deposito per occuparsi di loro. La gente compera forse un bidone della spazzatura prima di costruire una casa? Ad esempio, se comprate un cavolo per fare del kimchi, e mentre lo state preparando vi accorgete che le foglie esterne sono state mangiate dai vermi, lo getterete nel bidone della spazzatura. La caduta è stata commessa dagli antenati dell’umanità. Perciò, per poter indennizzare ed eliminare il peccato, deve apparire qualcuno con la qualifica dei veri genitori. (20-118, 1.5.1968)
Fino ad oggi, tutte le persone nate in questo mondo erano destinate all’inferno, perché non esisteva nessuna condizione che permetteva a Dio di salvarle. È come se fossero divorate dagli insetti e dai vermi. Poiché queste persone sono buone solo come mangime per i maiali o qualcosa del genere, Dio non può far altro che metterle nell’inferno. L’inferno e il paradiso esistono veramente. Alla luce di questo, capite cosa intendo dire quando affermo che il cielo è vuoto. (135-118, 4.10.1985)
Dalla comparsa dell’umanità fino ad oggi, le persone sono nate da un lignaggio caduto e non c’è stato mai nemmeno un momento in cui tutta l’umanità ha servito Dio con tutto il suo cuore. Prima di cadere, Adamo ed Eva crescevano in accordo all’ideale di creazione, ma non hanno mai servito Dio con un rapporto di cuore. (8-290, 14.2.1960)
Che cos’è l’inferno? L’inferno è un luogo che non ha nessun rapporto con Dio o con il Suo amore, la Sua vita e il Suo lignaggio. Non importa quanti sforzi facciate o come agiate bene in questa vita sulla terra, il mondo fisico è diventato tale che non potete stabilire un rapporto con il Cielo, il regno di Dio. Questa è la situazione triste e tragica che troviamo sulla terra. (201-97, 11.3.1990)
Qual è l’amaro dolore di Dio? Consiste nel fatto che gli esseri umani, che sono stati creati per servire Dio con tutto il loro cuore, sono caduti nella posizione di non poterlo fare. In altre parole Dio, che avrebbe dovuto essere servito con amore, è stato abbandonato. La profonda angoscia di Dio non è dovuta al fatto che non c’era nessuno che credeva in Lui o che Lo conosceva. L’amarezza e il dolore del cielo e della terra è che nessuno ha servito Dio e ha avuto un rapporto di cuore con Lui. (8-290, 14.2.1960)
Dovete odiare il vostro io caduto. Dovete odiare il vostro corpo. Il sangue del nemico scorre nelle vostre vene. Dovete capire che non potete bruciarlo o tagliarlo con un coltello. Dovete comprendere la vostra situazione miserabile: siete diventati una fabbrica di rifiuti che consuma e digerisce le cose della creazione e siete in una posizione in cui non potete ricevere la protezione di Dio. (214-285, 3.2.1991)
Cos’è che determina la divisione fra il cielo e l’inferno? Non è deciso dal fatto di conoscere o predicare bene la Bibbia. È deciso dai risultati e dal cuore. Alla fine, la linea di divisione fra il cielo e l’inferno è determinata dalla linea di confine del cuore e dei risultati. (32-231, 19.7.1970)
Nell’altro mondo, se vi manca la disciplina per perseverare in accordo all’ideale dell’amore, si sviluppa una reazione contro di voi. Nessuno vi dice di andare all’inferno. Per questo la Bibbia insegna: «Ama i tuoi nemici!» L’amore autentico esercita la sua influenza sul nemico. Se quest’amore va dal nemico una, due, tre, quattro volte, il nemico sparirà sicuramente. È perché l’amore ha questo grande potere che Gesù disse: «Ama i tuoi nemici!» (121-173, 24.10.1982)
Vedendo l’umanità che muore nell’inferno, Dio si dispera per cercare di dare loro la vita eterna. Solo allora la Sua responsabilità di genitore del cielo sarà realizzata. Se dicesse: «Va bene, eliminiamo tutto!», non potrebbe stare nella posizione di genitore. Perciò, questo stabilisce la logica che Dio deve liberare persino l’inferno. Quando un figlio vede i suoi genitori che cercano disperatamente di salvarlo, dirà: «Mia madre e mio padre hanno fatto così tanto per me!» e si pentirà migliaia di volte dei suoi peccati. Se c’è una madre e un padre del genere, il figlio si pentirà finché le sue ossa si sciolgono e la sua carne cade a brandelli. Grazie al cuore dei genitori, si può aprire questa strada. (62-51, 10.9.1972) 
Nemmeno Satana può accusare Dio per il Suo amore nel cercare di salvare l’umanità. Non c’è nessuna legge che impedisce il perdono per chi si pente attraverso l’amore dei suoi genitori. Anche l’inferno dev’essere liberato con questo tipo di cuore. Questa è la via di un vero figlio devoto, non è così? Perciò, la Chiesa dell’Unificazione crede che dev’essere liberato perfino l’inferno. Perché? Perché Dio ha questo cuore di genitore. (62-51, 10.9.1972)
L’inferno è un luogo da cui non potrete mai scappare una volta che siete intrappolati. Malgrado ciò, non vi rendete conto che vostra madre, vostro padre e i vostri parenti stanno andando all’inferno. Pensate soltanto: «In qualche modo tutto si sistemerà». Invece, pensate seriamente che i vostri amati genitori stanno andando davvero all’inferno. Se i vostri genitori dovessero andare in prigione, la natura umana è tale che piangereste e fareste qualunque cosa per farli rilasciare. Allora, quanto più, se sentite che i vostri figli, genitori, parenti e fratelli e sorelle - con cui avete dei legami creati in cielo - stanno andando in una prigione dalla quale non saranno mai più liberati, come potete prendere la cosa così alla leggera? (34-266, 13.9.1970)

4 commenti:

  1. Siamo noi a scegliere di andare in cielo o all’inferno.
    Siete voi a decidere se andare in cielo o all’inferno. Non lo decido io. Non lo decide Dio. Siete voi quelli che decidono. Se vi lamentate, è l’inferno. Se andate con un cuore grato nei luoghi dove vi sareste lamentati, è il cielo. (96-122, 2.1.1978)

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  2. Qual è l’amaro dolore di Dio? Consiste nel fatto che gli esseri umani, che sono stati creati per servire Dio con tutto il loro cuore, sono caduti nella posizione di non poterlo fare. In altre parole Dio, che avrebbe dovuto essere servito con amore, è stato abbandonato. La profonda angoscia di Dio non è dovuta al fatto che non c’era nessuno che credeva in Lui o che Lo conosceva. L’amarezza e il dolore del cielo e della terra è che nessuno ha servito Dio e ha avuto un rapporto di cuore con Lui. (8-290, 14.2.1960)

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  3. Cos’è che determina la divisione fra il cielo e l’inferno? Non è deciso dal fatto di conoscere o predicare bene la Bibbia. È deciso dai risultati e dal cuore. Alla fine, la linea di divisione fra il cielo e l’inferno è determinata dalla linea di confine del cuore e dei risultati. (32-231, 19.7.1970)

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  4. Nemmeno Satana può accusare Dio per il Suo amore nel cercare di salvare l’umanità. Non c’è nessuna legge che impedisce il perdono per chi si pente attraverso l’amore dei suoi genitori. Anche l’inferno dev’essere liberato con questo tipo di cuore. Questa è la via di un vero figlio devoto, non è così? Perciò, la Chiesa dell’Unificazione crede che dev’essere liberato perfino l’inferno. Perché? Perché Dio ha questo cuore di genitore. (62-51, 10.9.1972)

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