Il vero Dio
Capitolo I
L’Essere originale di Dio
Sezione 1. Dio è il partner soggetto incorporeo
1.2. In origine dovevamo conoscere Dio in modo naturale
Se l’umanità non fosse caduta e noi fossimo nati attraverso
genitori di bontà originale, non ci sarebbe alcun bisogno di discutere se Dio
esiste. Le persone lo saprebbero naturalmente sin dalla nascita. I bambini
cominciano a succhiare il latte appena nascono, quando sentono il seno della
mamma davanti a loro. Hanno bisogno di imparare a succhiare mentre sono
nell’utero? Sanno automaticamente cosa fare.
Se gli esseri umani non fossero caduti, riconoscerebbero e
coltiverebbero in modo naturale il loro rapporto con Dio, e capirebbero
automaticamente che la loro posizione è andare verso di Lui. Ma la caduta ha
fatto dimenticare tutto alle persone. Ecco perché il mondo dubita
dell’esistenza di Dio. Questa è una tragica realtà. (20-306, 14.7.1968)
Gli esseri umani sono il capolavoro tra le creature dell’universo.
Che grande capolavoro sono? Sono stupendi aldilà dell’immaginazione. Se è così,
quando il Dio assoluto li ha creati, avrebbe dovuti crearli in modo che non
sappiano quello che Lui dice, vede o sente? (53-51, 8.2.1972)
Se Adamo ed Eva, che assomigliavano a Dio, fossero diventati i
genitori dell’umanità, avrebbero riconosciuto la presenza costante di Dio in
loro attraverso le Sue opere. Se questo fosse successo, non ci sarebbero dubbi
su Dio. Se non ci fosse stata la caduta, potremmo percepire la presenza di Dio
in qualunque momento, ed Egli apparirebbe immediatamente ogni volta che Lo
chiamiamo. Se raggiungeremo quel livello, chi negherà la Sua esistenza?
Nessuno. (La famiglia benedetta - 307)
L’esistenza di Dio non è una semplice questione di parole. Dal
punto di vista del rapporto tra partner soggetto e oggetto nel Principio, non
abbiamo bisogno di dimostrare che Dio esiste. Piuttosto la posizione che
dobbiamo adottare è che Dio esisteva prima che noi Lo conoscessimo e che Egli
domina tutti i nostri sensi e tutto ciò ci riguarda.
Essere consapevoli di questo è più importante di qualunque altra
cosa. La regola fondamentale è che la consapevolezza precede la conoscenza, non
il contrario. Quando abbiamo freddo, sentiamo freddo prima di pensare: «Ho
freddo». Non pensiamo: «Ho freddo» prima di sentire freddo. Non è così? Allo
stesso modo, poiché Dio esiste, dovete essere in grado di percepire la Sua
esistenza con le vostre cellule. Raggiungere quello stato è ciò che conta. In
altre parole, il punto è come raggiungiamo lo stato in cui possiamo
sperimentare queste cose. (58-291, 25.6.1972)
Dovreste poter gridare «Padre!» persino nel vostro sonno e anche
quando siete da soli. Quando nella vostra vita quotidiana vi dimenticate di
mangiare o di dormire ed esclamate «Padre!» con un ardente desiderio, potrete
tenere la Sua mano. Succederanno cose magiche. Quando invocherete «Padre!» Egli
vi abbraccerà.
Dovete sapere che nella vostra vita di fede, la cosa più preziosa
è come attingete ai sentimenti che vi portano delle esperienze profonde. Il
grado e la quantità delle vostre esperienze e dei vostri sentimenti possono
essere la misura della vostra fede. Se avete un cuore d’amore così, quando
deciderete: «Devo realizzare questo», Dio sarà già lì ad aiutarvi ancor prima
che Gli chiediate: «Padre Celeste, per favore sii con me». Sentendo il Suo
appoggio, direte: «Grazie, Dio!» (58-299, 25.6.1972)
Il Principio dell’Unificazione insegna che Dio è il Signore
assoluto e invisibile con caratteristiche duali in armonia. Come un essere
dalle caratteristiche duali, Dio creò Adamo ed Eva quali manifestazioni della
Sua dualità. Egli intendeva essere il loro centro verticale quando crescevano e
si collegavano orizzontalmente attraverso l’amore. In altre parole, quando
Adamo ed Eva avessero raggiunto la maturità, le caratteristiche maschili di Dio
sarebbero entrate nella mente di Adamo e le caratteristiche femminili di Dio
sarebbero entrate allo stesso modo nella mente di Eva.
Questo non significa che Dio è diviso. Dio può essere presente
nella mente di Adamo ed Eva perché Lui è il Signore con caratteristiche duali.
(138-245, 24.1.1986)
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