sabato 23 febbraio 2019

L’era del Nuovo Testamento è l’era del figlio adottivo

Il Vero Dio
Capito III
Sezione 3. La visione di Dio portata da Gesù si fonda sul rapporto genitore-figlio
3.1. L’era del Nuovo Testamento è l’era del figlio adottivo
Quando Giacobbe trionfò guadagnandosi il nome di Israele, non trionfò come figlio di Dio ma come servo di Dio. In questo modo le persone furono restaurate dalla posizione di servi dei servi alla posizione di servi e poi, nell’era del Nuovo Testamento, dalla posizione di servi a quella di figli adottivi. Romani 8:23 dice: «… ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo». Dicevano che attendevano con ansia di essere figli adottivi che potevano chiamare Dio “Abba, Padre”. Persino le persone di fede più devote dell’era del Nuovo Testamento, non importa se erano ministri, anziani, dottori della legge etc., sono tutti figli adottivi davanti a Dio. Vi  parlo francamente. Il desiderio dei cristiani è di essere dei figli adottivi. I figli adottivi hanno una linea di sangue diversa. (154-257, 3.10.1964)
A che livello fu elevato Gesù? Dopo che l’umanità cadde sulla terra, gli antenati scomparvero. Perciò, quando Gesù fu elevato alla posizione di antenato, gli Israeliti poterono essere innestati come figli adottivi e ricevere il diritto all’eredità. Ecco perché il Capitolo 8 dei Romani dice: «....ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo». E anche: «Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: ‘Abba! Padre!’…». Potevano diventare solo dei figli adottivi. I cristiani di oggi sono dei figli adottivi. I figli adottivi hanno una linea di sangue diversa. (154-337, 5.10.1964)
Il figlio adottivo è diverso dal figlio di discendenza diretta. Ogni volta che viene il figlio di discendenza diretta, il figlio adottivo deve essere capace di dargli tutto ciò che possiede, senza esitazione, di giorno o di notte. Le proprietà non appartengono a lui. Così, anche se è nella posizione di un figlio adottivo o è stato scelto come un figlio adottivo, quando nasce il figlio di discendenza diretta, non deve dire: «Perché è nato questo disgraziato?». Questa è la natura satanica. Quando Dio creò Adamo, l’arcangelo avrebbe dovuto essere felice di vedere Adamo. Quindi non può dire: «Perché è nato?». Il figlio adottivo deve sapere che deve proteggere il figlio. Quando il figlio di discendenza diretta è nel grembo della madre, il figlio adottivo non deve dire: «Oh, vorrei che non nascesse». (49-135, 9.10.1971)
Cosa dovete fare per essere un figlio adottivo? Dovete essere migliori dei servi dal lato di Dio e migliori di Satana. Perché dovete essere così? Satana originariamente era un arcangelo, un servo, e solo qualcuno che è migliore del servo può essere un figlio adottivo. Questo è in accordo al Principio. Allora, che tipo di figlio adottivo dovete essere? Dovete essere un figlio adottivo la cui filosofia impone che, anche se avete ricevuto l’eredità di Dio, non dovete tenerla per voi, ma restituirla ai Suoi figli e alle Sue figlie originali. Ecco come devono essere allevati i figli adottivi. Il figlio adottivo deve offrire la sua vita per amore dei figli e delle figlie che verranno. Deve sperare di vedere la nascita dei figli e delle figlie di discendenza diretta desiderati da Dio, anche se per questo può essere necessario che sacrifichi tutto quello che ha; deve prepararsi nel cuore per loro. Senza conquistarvi la qualifica di figli adottivi, non avete nessun rapporto con il figlio. Dovete ricordare che colui che nasce come un essere intermedio, un gradino al di sopra dell’arcangelo, è il figlio adottivo. (89-203, 22.11.1976)
Un figlio adottivo ha una linea di sangue diversa. Originariamente, la persona designata per essere un figlio adottivo all’inizio del Nuovo Testamento era Giovanni Battista. Giovanni Battista rappresentava l’arcangelo. Era stato designato come rappresentante sulla terra del lato dell’arcangelo, che poteva servire Adamo fino alla fine, a differenza dell’arcangelo che si era opposto al figlio di Dio, Adamo. Ma la storia finì in modo tragico, perché Giovanni Battista non servì Gesù e non si unì a lui. (48-92, 5.9.1971)
Dovete sapere che l’era dell’Antico Testamento e l’era del Nuovo Testamento sono collegate attraverso la storia. Come servi, i credenti dell’era dell’Antico Testamento desideravano ricevere il beneficio di essere dei figli adottivi, e questo è il motivo per cui aspettavano la venuta del Messia. In altre parole, desideravano superare le circostanze dolorose del servo e avanzare, attraverso il Messia, alla posizione di figli adottivi. La posizione del figlio adottivo ha il diritto di ricevere l’eredità dei genitori in assenza di un figlio o di una figlia di discendenza diretta. Così la volontà di Dio, che dirigeva l’era dell’Antico Testamento a livello del servo, guidò le persone in modo che potessero mantenere il desiderio di trascendere la posizione del servo e ricevere i meriti di accogliere la volontà di Dio. Ecco perché hanno continuato a desiderare il privilegio di abbandonare la sorte del servo e ricevere l’eredità di Dio. Questa è la filosofia dell’eletto di Dio in Israele. (42-281, 27.3.1971)
Dovete essere restaurati ed elevarvi, partendo da tutte le cose, attraverso la sfera vittoriosa del figlio adottivo e la sfera vittoriosa del figlio, alla posizione di genitori. Ma per quanto possiate essere devoti, nell’era del Nuovo Testamento non potete assolutamente essere un figlio di Dio. (48-95, 5.9.1971)
Se guardiamo la storia, nell’era dell’Antico Testamento tutte le cose della creazione erano usate come offerte in sacrificio. Venivano sacrificate le cose della creazione. Lo scopo di sacrificare tutte le cose era liberare gli esseri umani e aiutare la resurrezione dell’umanità. Le cose della creazione erano sacrificate per restaurare le persone, per riconquistare i figli di Dio. Nell’era dell’Antico Testamento le cose della creazione erano usate come offerta, mentre nell’era del Nuovo Testamento i figli di Dio versarono il loro sangue avanzando verso la sfera della resurrezione di questo mondo. Questa è stata la storia fondata sul Cristianesimo. Nella storia cristiana, Gesù e tutti gli individui, le famiglie, i popoli e le nazioni che seguivano Gesù, sono stati sacrificati come offerte fino ad oggi. (166-276, 14.6.1987)
Al tempo dell’Antico Testamento, Dio fece testimoniare a Mosè la Sua potenza. Le persone che non credevano in Lui come il Dio di potenza erano punite. Poi, l’era di Gesù introdusse il Dio di compassione. I malati erano guariti…. Se Gesù non avesse guarito gli ammalati, non sarebbe stato ucciso. Le persone muoiono di malattia per pagare il prezzo del peccato dei loro antenati. Allora perché Gesù li riportava in vita? Il Rev. Moon della Chiesa dell’Unificazione avrebbe potuto curare centinaia di migliaia di malati se avesse provato. Anche senza che qualcuno curi la loro malattia, i lebbrosi possono essere guariti se ascoltano le nostre parole e ne gioiscono. Possono essere curati tutti i tipi di malattie. (194-334, 30.10.1989)
3.2. Il figlio adottivo può invocare il “padre”
Lasciando l’era dell’Antico Testamento e dando il benvenuto al nuovo mattino dell’era del Nuovo Testamento, Gesù presentò Dio come Padre ed elevò le persone cadute alla posizione di figli adottivi per portarle a stabilire un rapporto di genitore-figlio con Dio. I figli adottivi vengono da una discendenza diversa, ma attraverso l’avvento del Signore furono innestati e così poterono chiamare Dio “Padre” con il titolo di figli. Dovete sapere che stabilire un rapporto genitore-figlio con Dio era un segreto celeste che non poteva essere realizzato da nessuno, a parte Gesù. Quando Gesù chiamò Dio “Padre”, i sacerdoti e i farisei, che erano chiusi nei concetti dell’Antico Testamento di quel tempo, la considerarono una parola presuntuosa, che bestemmiava Dio. Dovete sapere che la visione che Gesù aveva di Dio come Padre era davvero rivoluzionaria. Gesù salì un gradino più in alto e introdusse l’amore di Dio. Nell’era dell’Antico Testamento, Mosè introdusse solo il Dio di autorità, il Dio di potenza e il Dio di giudizio, senza poter introdurre il Dio d’amore, ma Gesù introdusse l’amore. Anche se introdusse il Dio d’amore e se stesso come amore, la gente del suo tempo non l’accettò. (35-276, 25.10.1970)
Poiché l’era dell’Antico Testamento era l’era del servo, era l’era in cui Dio non poteva rivelare la Sua forma reale. Dio è il Padre e un essere d’amore. Poiché Dio è l’amore stesso,  è il Padre d’amore che perdona tutti i peccati. La legge dell’Antico Testamento che dice “occhio per occhio, dente per dente” scomparve. Attraverso Gesù, Dio rivelò la Sua vera forma d’amore che ama i Suoi nemici e perdona le colpe del fratello non solo sette volte ma addirittura settanta volte sette. Come potrebbe un padre non perdonare le colpe del proprio figlio? Dio non è qualcuno che potete vedere; in Gesù il Dio invisibile apparve come il Dio visibile. Questo è il motivo per cui Gesù proclamò la sua unità con Dio dicendo nel Vangelo di Giovanni: «Io sono nel Padre e il Padre è in me. Perciò, se avete visto me avete visto il Padre. Come potete dire: ‘Mostraci il Padre’?». Questo è anche il motivo per cui Paolo disse: «Io sono infatti persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né presente, né avvenire, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore». (Rom. 8: 38-39) Gesù venne per l’amore di Dio. (4-296, 5.10.1958)
Dovete sapere che dal battesimo di Gesù nel fiume Giordano, quando il cielo si aprì, alla sua ascensione, intercorse un breve periodo di tre anni. Dovete sapere che anche se Gesù portò la visione di Dio basata sul rapporto genitore-figlio, se ne andò senza averne potuto spiegare i particolari. Venne come il Messia del Giudaismo e morì mentre apriva come pioniere la strada del corso messianico a livello mondiale. Cosa accadde allora al Giudaismo? Il Dio che fino a quel momento era stato servito come un Dio che ha che fare solo con il Giudaismo non era possibile.
Cos’era venuto a insegnare Gesù qui sulla terra? Non doveva insegnare Dio esattamene nello stesso modo in cui si insegnava nell’era dell’Antico Testamento. Doveva insegnare il Dio dell’era del Nuovo Testamento. La missione di Gesù, venuto come il Messia nazionale di Israele, era insegnare dicendo: «Ora che stiamo superando l’era del livello nazionale per entrare nell’era del livello mondiale, dobbiamo porre la base sforzandoci intensamente perché il mondo la assorba». In questo modo doveva dedicare tutta la sua vita a conquistare l’autorità e il prestigio del Messia a livello mondiale. Ecco cosa doveva realizzare durante la sua vita. (105-213, 26.10.1979)

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