sabato 21 marzo 2020

Dio è l’Essere con caratteristiche duali unificate

Libro 11

L’origine dell’universo

Capitolo I

L’ordine fondamentale dell’universo

Sezione 1. La manifestazione delle caratteristiche duali di Dio

Dio è l’Essere Originale con caratteristiche duali unificate

Dio creò le persone come esseri che posso realizzare l’amore. (293-158, 25.5.1998)

Dio creò gli esseri umani per realizzare la Sua volontà sulla base dell’amore. Li creò perché diventassero i Suoi figli, assomigliando a Lui in ogni aspetto e manifestando in modo naturale tutto ciò che è dentro di Lui. Così le caratteristiche duali di cui parla la Chiesa dell’Unificazione sono un contenuto straordinario, di cui non si era mai sentito parlare. Che cosa s’intende per “Soggetto con caratteristiche duali unificate in armonia?” Comprende tutti i principi del cielo e della terra. (144-236, 25.4.1986)

Persino l’amore non può nascere quando si è soli. L’amore opera per elevare due persone ad una posizione più alta attraverso la loro unione armoniosa. Questo è il potere dell’amore. Ogni cosa dell’universo è fatta per armonizzarsi con l’ideale dell’amore, perché l’amore non può agire senza il ponte delle coppie, senza due parti. Dovete sapere che per realizzare il Suo ideale d’amore, Dio ha dovuto creare tutto in coppia; da qui il termine “caratteristiche duali”. (177-271, 20.5.1988)

Quando prendiamo in considerazione tutte le cose del mondo per trovare un principio fondamentale che dirige l’insieme, possiamo vedere che tutti gli esseri sono occupati a stabilire dei rapporti soggetto-oggetto che generano l’esistenza e la funzione. In parole povere, l’esistenza e l’azione sono generate dai partner soggetto e oggetto. La Chiesa dell’Unificazione comprende il concetto delle caratteristiche duali alla luce di questo.

Allora le caratteristiche duali rimangono così come sono? Sono a riposo o sono in movimento? E se sono in movimento, per quale scopo? Perché saranno in movimento? Sarà per subire una perdita o per trarre qualche vantaggio? Se ci fosse un principio che stabilisce che l’azione e il movimento hanno luogo per andare incontro ad una perdita, allora le nostre azioni per realizzare l’ideale o per avanzare verso il nostro sogno sarebbero vane. Se si andasse incontro ad una perdita, queste azioni gradualmente diminuirebbero. Se invece fossero messe in movimento mentre sono piccole con l’idea di raccogliere qualche beneficio, col tempo diventerebbero più grandi. (125-72, 13.3.1983)

Dio è una sola entità. Poiché esiste come il Soggetto delle caratteristiche duali, forse pensa di poter amare all’interno delle Sue stesse caratteristiche duali e dire: «Questa parte di me è in posizione di partner soggetto maschile, quest’altra parte è in posizione di partner oggetto femminile», e può avere qualche sentimento d’amore nella Sua mente. Ma nella posizione dell’uomo e della donna che sono stati separati non potrà sentire nessun impatto stimolante.

Quindi, se Dio vede Adamo ed Eva che fanno l’amore appassionatamente anche senza prenderLo in considerazione, Lui, come Soggetto dell’amore, non è risentito per questo. Perché? Perché Dio è l’essere soggetto, che prova gioia dai Suoi oggetti nel luogo dove si uniscono e diventano una cosa sola, e più prezioso è l’amore che sentono i Suoi oggetti, più Dio sarà felice. Non è forse questa la prima legge dell’amore basata sulla Sua creazione dell’umanità? Perciò le persone non possono raggiungere quello stato senza ricevere un’educazione su questo amore. (51-173, 21.11.1971)

Attraverso l’azione, una forza essenzialmente diminuisce, ma il potere dell’amore con l’azione diventa più forte. Ciò che è espanso all’infinito possiede dentro di sé un’energia concentrata all’infinito e così attira gli altri verso di sé. Di conseguenza possiede l’energia interiore del movimento circolare. Questa logica si può applicare qui; anzi, la logica delle caratteristiche duali insegnata dalla Chiesa dell’Unificazione si può applicare dappertutto. Con la mia saggezza, ho capito tutte queste cose. (164-87, 26.4.1987)

Com’è meraviglioso il vero amore! Dio stesso è nato per l’amore. È venuto ad esistere a causa dell’amore. Non vi dà una bella sensazione questo? «Bene, il Reverendo Moon dice che Dio è nato a causa dell’amore!» AfferrateLo e cercate di analizzarLo! Io ho analizzato Dio fin nelle Sue caratteristiche duali. Non ci sono delle caratteristiche duali anche all’interno stesso delle caratteristiche duali? Il vostro corpo non secerne forse degli ormoni maschili e femminili? Se non siete sicuri andate a farvi vedere all’ospedale. Questa è la ragione per cui potete stabilire un rapporto fra voi. (222-179, 3.11.1991)

Dopo aver continuato a investigare per sapere per quale motivo le caratteristiche duali fanno parte del Principio di creazione e quali sono i punti fondamentali riguardanti il soggetto e l’oggetto, si giunge a un punto in cui non è più possibile investigare e bisogna ritornare indietro. Per quanto vi siate immersi nella ricerca, dovete fare dietro front e tornare indietro. Dopo che questo processo si è ripetuto per decine di migliaia di anni, non avete altra scelta che arrendervi e dire: «Oh! Questa è l’unica via che esiste. Non serve a nulla cercare di trovarne un’altra». Con queste parole il Principio Divino sarà stabilito, ed è per questo che è immutabile. (173-127, 14.2.1988)

1.3. L’amore è il motivo per cui Dio creò l’universo

Se pensiamo che il cielo e la terra non sono venuti ad esistere di loro volontà, ma sono stati creati sulla base di una certa fonte di potere, ne consegue logicamente che a un livello più alto deve esistere un Essere soggettivo centrale che può muovere il cielo e la terra, ossia un essere di causa originale con un potere creativo. Chiamiamo l’essere che è in questa posizione Dio. Poiché proveniamo da popoli diversi con lingue diverse, Gli diamo dei nomi diversi, ma questo non ha importanza. In ogni caso in questo universo deve esserci un centro. Deve esistere un essere centrale che rimane stazionario per miliardi di anni al centro del mondo della reciprocità che è in movimento, un essere che, anche se tutte le altre cose possono essere in movimento e in azione, non si muove mai insieme a loro. (154-298, 5.10.1964)

Quando si ricerca profondamente l’origine dell’universo, la domanda fondamentale che sorge è perché è venuto ad esistere Dio. Perché? Per quale motivo è venuto ad esistere? Che cosa fa Dio? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre. L’era della fede cieca del cristianesimo è passata; è finita l’era di credere ciecamente in Dio. Dopo essere arrivati a questa conclusione attraverso il ragionamento, dobbiamo considerare la natura interiore di Dio, il Suo rapporto con il mondo in relazione alla Sua volontà e il rapporto fra la Sua natura interiore e la Sua forma esteriore, perché questi rapporti sono aperti alla discussione. (191-13, 24.6.1989)

Gli esseri umani non possono essere la prima forma di esistenza. Non importa quanto possiamo essere grandi, non possiamo essere l’essere di causa. Saremo sempre la seconda forma di esistenza, ossia degli esseri di risultato. Allora, quale sarà l’essere che è la causa dell’universo? Poiché Dio esiste, sarà l’essere di causa ed anche l’Essere assoluto. Che cosa vorrà per Sé questo essere assoluto? Sulla base di cosa cercherà di instaurare un rapporto con l’umanità o con la creazione? Questa è la domanda fondamentale, la questione importante che deve essere affrontata dalla teologia e dalla filosofia. La domanda che bisogna porsi è: cosa può legare Dio e l’umanità, la causa e l’effetto? (198-283, 5.2.1990)

Perché e in che modo è venuto ad esistere Dio? È venuto ad esistere a causa dell’amore. Come si è realizzata l’origine dell’universo? Il seme dell’amore è stato assimilato con al centro il partner oggetto, col risultato che Dio stesso è venuto a possedere la natura interiore e la forma esteriore. Sulla base di cosa si è realizzato questo? Sulla base dell’amore. La stessa cosa vale per voi. Attraverso l’amore di vostra madre e di vostro padre, vi è stato dato il seme della vita, la cellula che è cresciuta diventando quello che siete oggi; in modo simile Dio è diventato l’essere che è oggi. I Suoi occhi, il Suo naso e tutti i Suoi lineamenti si sono formati in questo modo, esattamente come è stato per noi. (207-27, 21.10.1990)

Il vero amore inizia dal luogo più profondo. Allora qual è l’origine del vero amore? È Dio. La parola inglese per Dio “God” si pronuncia come la parola coreana gad che significa il cappello a cilindro usato dai nobili nei tempi antichi. I cappelli si portano in cima alla testa, e così questa parola ha lo stesso significato della parola inglese. Resta la domanda su come la forma esteriore e la natura interiore di Dio si sono divise. Dov’è l’origine dell’universo, e come è venuto ad esistere? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre: come è venuto ad esistere Dio? Avete mai visto Dio? Com’è venuto ad esistere? E come voi avete avuto origine? Voi siete gli esseri che sono nati dalla sintesi degli estratti di tutti gli elementi che compongono l’universo. (207-24, 21.10.1990)

Chi sarà il centro dell’amore? Deve essere Dio. Dio è l’essere unico, eterno e immutabile che esisteva prima che si formasse l’universo. L’amore fluisce dal cuore; è la manifestazione del cuore interiore che fluisce in modo concreto. Quindi l’essenza di Dio è il cuore. Questo Dio è l’essere unificato che è la causa fondamentale della formazione dell’universo di cui si parla nell’ontologia. Sento che non c’è nemmeno bisogno di dire che la formazione dell’universo si riferisce esattamente al processo di creazione di Dio.

Allora, in che modo Dio ha potuto creare l’universo e gli esseri umani? Ha potuto farlo perché ha il cuore. La vita nasce solo dove c’è il cuore, e dove c’è la vita può aver luogo il processo di generazione (creazione). Dietro l’opera della creazione ci deve essere uno scopo, per il semplice motivo che, per sua natura, il cuore tende sempre a cercarne uno. Perciò ne consegue che lo scopo della creazione è portare la gioia che soddisferà il cuore di Dio. Questa gioia deriva dalla creazione, specialmente dagli esseri umani quando assomigliano a Lui.

Dio voleva dunque creare dei popoli e delle nazioni che riflettono il Suo amore e la Sua creatività. Questo si può facilmente dedurre dal fatto che anche l’umanità è alla ricerca di queste cose, perché l’ideale universale non è altro che l’ardente aspirazione a perseguire un mondo che avremmo dovuto giustamente godere. (65-258, 26.11.1972)

Qual è l’origine dell’universo? Che cosa c’era prima che nascesse questo universo? Dio? Dio era l’unico ad esistere? L’amore è visibile? Visto che l’amore non ha una forma sostanziale, dov’è? L’amore è un concetto. Persino per Dio l’amore è un concetto. Dovete capire che è un concetto persino per Lui. (293-132, 26.5.1998)

Perchè Dio ha intrapreso l’opera della creazione? È stato per l’amore. L’amore non può essere realizzato da una persona sola, ha bisogno di un partner. L’amore di Dio da solo, essendo un amore verticale, non ha elementi che vanno verso l’orizzontale. (193-303, 8.10.1989)

Essendo il Creatore assoluto, Dio che cosa desiderava così ardentemente da indurLo a creare gli esseri umani? Che cosa occorreva al Dio onnipotente e onnisciente - Lui che non aveva nessun bisogno di oro o di conoscenza e a cui non mancava nulla - da spingerlo a creare gli esseri umani? In parole povere, qual è il motivo fondamentale per la creazione? Non era il potere, la conoscenza o la ricchezza. Era perché Dio non aveva un partner d’amore sostanziale, ossia non poteva realizzare l’amore da solo. Così, il motivo fondamentale dietro la creazione dell’universo è l’amore. (149-149, 21.11.1986)

Perché Dio creò il cielo e la terra? Che cos’è che l’essere onnipotente e assoluto non aveva, tanto da sentire il bisogno di creare gli esseri umani? Dio creò l’umanità a causa dell’amore. L’amore non può nascere senza un partner. Se si mettesse in moto senza un partner, subirebbe solo una perdita. Tutte le cose sono fatte per proteggersi; nulla si muove se tutto quello che ci si può aspettare è solo una perdita. Anche se apparentemente l’amore non c’è, non appena appare un partner, ecco che viene fuori subito. L’amore esiste soprattutto in Dio, ma quando il Dio maschile è da solo, non compare. Il partner che può far venire fuori l’amore di Dio è l’umanità. (60-76, 6.8.1972)

Cosa mancava al Dio onnisciente, onnipotente e onnipresente tanto da indurLo a creare l’umanità? Aveva bisogno di soldi, di lingotti d’oro o di diamanti? Ne aveva in abbondanza. Allora aveva bisogno di conoscenza? Dio ha tutta la conoscenza che può desiderare; dopo tutto è il Re della conoscenza. Era perché aveva bisogno di potere? Non avrebbe fatto nessuna differenza per Lui avere il potere o no. Quello che Gli mancava era l’amore.

L’amore si può stabilire solo in un rapporto reciproco. Senza il bisogno d’amore, nemmeno Dio può stabilire un rapporto con il mondo della creazione e con gli esseri umani. Così la conclusione che possiamo trarre è che Dio non può instaurare un rapporto con il mondo esistente se non Lo avvicina con l’amore, ed è per questa ragione che deve stabilire l’amore come standard. (121-100, 24.10.1982)

Perché Dio creò il cielo e la terra? Perché persino l’Essere Assoluto non può sperimentare la gioia da Se stesso. Anche se Dio potesse essere gioioso, non sarebbe qualcosa di stimolante per Lui. Per quanto l’Essere Assoluto possa affermare: «Io sono l’Essere Assoluto, io sono il Signore dell’amore e della vita», non può sentire lo stimolo dell’amore da solo, e non può sentire in tutto il cielo e la terra lo stimolo della vita che esiste dentro di Lui. (38-152, 3.1.1971)

Se Dio avesse pensato solo a Se stesso avrebbe creato l’universo? L’atto della creazione richiedeva un enorme investimento di energia. Qualsiasi artista ha il desiderio di creare il più grande capolavoro, e non risparmia nessuna fatica mettendo tutto ciò che ha nel crearlo. Il capolavoro perfetto può essere creato solo quando l’artista ha investito tutto se stesso nel suo lavoro. Il processo di creazione inizia ed è possibile solo attraverso un’immissione di energia. Non si può fare nulla senza impiegare dell’energia. Tenendo in considerazione il principio per cui la controparte perfetta è creata da un apporto completo di energia, Dio investì tutto ciò che aveva come Soggetto per creare il Suo partner oggetto. Attraverso l’atto della creazione, iniziò ad esistere non per Se stesso ma per il Suo oggetto. (78-111, 6.5.1975)

La creazione comporta l’immissione di energia. E nel far questo, quanto si dovrà investire? Forse penserete che quando Dio creò dicendo: «Sia questo… Sia quello…» fu come il gioco di un bambino. Ma non fu affatto così. Dio investì totalmente la vera vita, il vero amore e il vero ideale. Neanche noi possiamo amare qualcosa senza dedicare uno sforzo da parte nostra o senza investire la nostra carne e il nostro sangue. (78-111, 6.5.1975)

La situazione prima e dopo la creazione era diversa. Prima di creare un oggetto, pensate solo a voi stessi, ma non appena iniziate a stabilire dei rapporti d’amore, cominciate a vivere per il vostro oggetto, perché è allora che cominciate a pensare che esistete per il suo bene e per il bene dei vostri figli e figlie, non di voi stessi. (69-81, 20.10.1973)

Nel creare gli esseri umani Dio voleva dare la possibilità al Suo oggetto d’amore di diventare più grande di Lui, ed è per questo che continuò a investire per dare completamente una forma concreta a tutti i Suoi elementi invisibili. Ciò significa che possiamo trovare l’origine del vero amore solo nel punto in cui investiamo e poi dimentichiamo. È molto semplice. Questo è il principio fondamentale dell’universo. (203-231, 26.6.1990)

Per possedere l’amore, occorre dare in continuazione e dimenticare. Perché bisogna possedere questo amore? Perché l’amore più è in movimento, più aumenta anziché diminuire. In termini scientifici, qualunque fenomeno fisico più si muove ed è in azione più diminuisce, non è vero? Nel mondo fisico, più una cosa è in movimento e consuma energia, più si svuota, ma nel mondo del vero amore, più una cosa si muove, più diventa grande. Conoscendo questa realtà, Dio ha potuto iniziare la Sua opera di creazione sulla base del vero amore. (237-127, 13.11.1992)

Come ha avuto inizio l’universo? Dal punto di vista di Dio, ogni cosa è iniziata dal principio di vivere per gli altri; Dio ha investito completamente Se stesso consumandosi. Che cosa cercava di realizzare consumando Se stesso per creare il Suo oggetto? Quando il partner soggetto e il partner oggetto si consumano l’uno per l’altro, il risultato è l’amore. Pur di possedere l’amore, non si preoccupano di quanto si consumano. L’amore si basa su questo concetto, ed è per questo che Dio iniziò la Sua opera di creazione. Dio finì per non perdere niente. Perché Dio avrebbe investito Se stesso se sapeva di finire in perdita? Nell’amore c’è un’energia capace di riempire più che ogni cosa; perciò, anche se Dio consumò e investì Se stesso, in cambio ricevette l’amore. Il vero amore è qualcosa che non diminuisce quando è investito, anzi, più si muove più diventa grande. Se non fosse così, e il principio sostenesse che il vero amore si consuma, investendo Se stesso Dio si sarebbe consumato. Invece fu proprio il contrario, perché la realtà è che più donate il vero amore, più esso cresce. (237-124, 13.11.1992)

L’amore ha in sé la capacità creativa e perciò non si può esaurire. Quando avete un cuore d’amore, per quanta energia investiate e consumiate, avrete ancora dentro di voi il potere dell’amore che è in grado di compensarla, e perciò non si può esaurire. Così, anche se quella strada può essere difficile e faticosa, non arriverete mai a detestarla. Sulla via dell’amore, non potete mai avere una mente piena di odio. Sulla via dell’amore non c’è mai posto per una mente piena di odio. L’essenza di Dio non include il concetto di nemici o di male perché è circondata dal vero amore. (237-130, 13.11.1992)

L’ideale di creazione di Dio richiede che investiate continuamente e continuiate a investire. L’investimento crea un movimento circolare. Nel caso dell’aria, ad esempio, se ci sono delle zone di alta e di bassa pressione atmosferica, si formerà tra loro un’area di pressione atmosferica intermedia. Il cielo scende senza essere chiamato. Così quelli che desiderano dare più del 100 per cento saranno riempiti da Dio. Queste sono le leggi dell’universo. Il processo di donarsi completamente e di dimenticare stabilisce un’azione eterna e su questa base può nascere la logica della vita eterna.

Da dove altro, se non dall’immortalità e dalla vita eterna, potrebbe derivare il principio dell’unificazione? Quando vivete per gli altri non si forma forse un movimento circolare? Mentre ruotate velocemente dove siete diretti? Se mentre ruotate vi doveste espandere, scendereste giù, ma poiché la vostra rotazione diventa più concentrata, vi dirigete verso l’alto. Ascendete. Poiché gradualmente salite, Dio senz’altro poserà automaticamente i Suoi due piedi sulle spalle di Adamo ed Eva che stanno salendo. (205-95, 7.7.1990)

Perché esiste Dio? Per quale scopo? Per l’amore. Quindi Dio aveva bisogno del partner oggetto del Suo amore. Ecco perché il Dio onnipotente e onnisciente dovette creare il Suo partner d’amore. Finora l’ideale essenziale della creazione, ossia che il processo di creazione ha avuto inizio a causa dell’amore, non si conosceva. Tutto il mondo della creazione è venuto ad esistere a causa dell’amore. (208-235, 20.11.1990)

Il desiderio di Dio è avere una base globale che Gli permetta di dare completamente. Dio desidera ardentemente un regno di libertà, di pace e di felicità dove nessuno potrà accusarLo di dare e dove non sarà necessario stabilire nessuna condizione per ricevere. Lo scopo che Gli sta a cuore è espandere quel regno a livello globale e che fare in modo che tutta l’umanità viva lì felicemente. (13-249, 12.4.1964)

Cosa viene prima, l’amore o la vita? Viene prima l’amore. Anche se la terra ha avuto origine attraverso la vita di Dio, la fonte originale della vita, noi non pensiamo che la vita sia venuta prima. (86-79, 7.3.1976)

Anche se Dio ha creato il cielo e la terra dalla Sua vita, la fonte e la motivazione di quella esistenza è l’amore. La vita è nata a causa dell’amore. (86-82, 7.3.1976)

Qual è la cosa migliore del mondo? Dio è il migliore. Dobbiamo salire a quella dimensione. E cosa faremo quando arriveremo là? Ci impadroniremo dell’universo attraverso il Suo amore. Non avete tutti la stessa ambizione dentro di voi? Non potete appagare quell’ambizione e quel desiderio attraverso la conoscenza, il potere o i soldi. Solo l’amore sarà in grado di farlo. Questa è l’essenza del Principio Divino della Chiesa dell’Unificazione e la base della nostra filosofia di vita. Finora non l’avete capito, ma è molto semplice. (144-132, 12.4.1986)


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