Libro 11
L’origine dell’universo
Capitolo I
L’ordine fondamentale
dell’universo
Sezione 1. La manifestazione
delle caratteristiche duali di Dio
Dio è l’Essere Originale con
caratteristiche duali unificate
Dio creò le persone come
esseri che posso realizzare l’amore. (293-158, 25.5.1998)
Dio creò gli esseri umani
per realizzare la Sua volontà sulla base dell’amore. Li creò perché
diventassero i Suoi figli, assomigliando a Lui in ogni aspetto e manifestando
in modo naturale tutto ciò che è dentro di Lui. Così le caratteristiche duali
di cui parla la Chiesa dell’Unificazione sono un contenuto straordinario, di
cui non si era mai sentito parlare. Che cosa s’intende per “Soggetto con
caratteristiche duali unificate in armonia?” Comprende tutti i principi del
cielo e della terra. (144-236, 25.4.1986)
Persino l’amore non può
nascere quando si è soli. L’amore opera per elevare due persone ad una
posizione più alta attraverso la loro unione armoniosa. Questo è il potere
dell’amore. Ogni cosa dell’universo è fatta per armonizzarsi con l’ideale
dell’amore, perché l’amore non può agire senza il ponte delle coppie, senza due
parti. Dovete sapere che per realizzare il Suo ideale d’amore, Dio ha dovuto
creare tutto in coppia; da qui il termine “caratteristiche duali”. (177-271,
20.5.1988)
Quando prendiamo in
considerazione tutte le cose del mondo per trovare un principio fondamentale
che dirige l’insieme, possiamo vedere che tutti gli esseri sono occupati a
stabilire dei rapporti soggetto-oggetto che generano l’esistenza e la funzione.
In parole povere, l’esistenza e l’azione sono generate dai partner soggetto e
oggetto. La Chiesa dell’Unificazione comprende il concetto delle
caratteristiche duali alla luce di questo.
Allora le caratteristiche
duali rimangono così come sono? Sono a riposo o sono in movimento? E se sono in
movimento, per quale scopo? Perché saranno in movimento? Sarà per subire una
perdita o per trarre qualche vantaggio? Se ci fosse un principio che stabilisce
che l’azione e il movimento hanno luogo per andare incontro ad una perdita,
allora le nostre azioni per realizzare l’ideale o per avanzare verso il nostro
sogno sarebbero vane. Se si andasse incontro ad una perdita, queste azioni
gradualmente diminuirebbero. Se invece fossero messe in movimento mentre sono
piccole con l’idea di raccogliere qualche beneficio, col tempo diventerebbero
più grandi. (125-72, 13.3.1983)
Dio è una sola entità.
Poiché esiste come il Soggetto delle caratteristiche duali, forse pensa di
poter amare all’interno delle Sue stesse caratteristiche duali e dire: «Questa
parte di me è in posizione di partner soggetto maschile, quest’altra parte è in
posizione di partner oggetto femminile», e può avere qualche sentimento d’amore
nella Sua mente. Ma nella posizione dell’uomo e della donna che sono stati separati
non potrà sentire nessun impatto stimolante.
Quindi, se Dio vede Adamo ed
Eva che fanno l’amore appassionatamente anche senza prenderLo in
considerazione, Lui, come Soggetto dell’amore, non è risentito per questo.
Perché? Perché Dio è l’essere soggetto, che prova gioia dai Suoi oggetti nel
luogo dove si uniscono e diventano una cosa sola, e più prezioso è l’amore che
sentono i Suoi oggetti, più Dio sarà felice. Non è forse questa la prima legge
dell’amore basata sulla Sua creazione dell’umanità? Perciò le persone non
possono raggiungere quello stato senza ricevere un’educazione su questo amore.
(51-173, 21.11.1971)
Attraverso l’azione, una
forza essenzialmente diminuisce, ma il potere dell’amore con l’azione diventa
più forte. Ciò che è espanso all’infinito possiede dentro di sé un’energia
concentrata all’infinito e così attira gli altri verso di sé. Di conseguenza
possiede l’energia interiore del movimento circolare. Questa logica si può
applicare qui; anzi, la logica delle caratteristiche duali insegnata dalla
Chiesa dell’Unificazione si può applicare dappertutto. Con la mia saggezza, ho
capito tutte queste cose. (164-87, 26.4.1987)
Com’è meraviglioso il vero
amore! Dio stesso è nato per l’amore. È venuto ad esistere a causa dell’amore.
Non vi dà una bella sensazione questo? «Bene, il Reverendo Moon dice che Dio è
nato a causa dell’amore!» AfferrateLo e cercate di analizzarLo! Io ho
analizzato Dio fin nelle Sue caratteristiche duali. Non ci sono delle
caratteristiche duali anche all’interno stesso delle caratteristiche duali? Il
vostro corpo non secerne forse degli ormoni maschili e femminili? Se non siete
sicuri andate a farvi vedere all’ospedale. Questa è la ragione per cui potete
stabilire un rapporto fra voi. (222-179, 3.11.1991)
Dopo aver continuato a
investigare per sapere per quale motivo le caratteristiche duali fanno parte
del Principio di creazione e quali sono i punti fondamentali riguardanti il
soggetto e l’oggetto, si giunge a un punto in cui non è più possibile investigare
e bisogna ritornare indietro. Per quanto vi siate immersi nella ricerca, dovete
fare dietro front e tornare indietro. Dopo che questo processo si è ripetuto
per decine di migliaia di anni, non avete altra scelta che arrendervi e dire:
«Oh! Questa è l’unica via che esiste. Non serve a nulla cercare di trovarne
un’altra». Con queste parole il Principio Divino sarà stabilito, ed è per
questo che è immutabile. (173-127, 14.2.1988)
1.3. L’amore è il motivo per
cui Dio creò l’universo
Se pensiamo che il cielo e
la terra non sono venuti ad esistere di loro volontà, ma sono stati creati
sulla base di una certa fonte di potere, ne consegue logicamente che a un
livello più alto deve esistere un Essere soggettivo centrale che può muovere il
cielo e la terra, ossia un essere di causa originale con un potere creativo.
Chiamiamo l’essere che è in questa posizione Dio. Poiché proveniamo da popoli
diversi con lingue diverse, Gli diamo dei nomi diversi, ma questo non ha
importanza. In ogni caso in questo universo deve esserci un centro. Deve
esistere un essere centrale che rimane stazionario per miliardi di anni al
centro del mondo della reciprocità che è in movimento, un essere che, anche se
tutte le altre cose possono essere in movimento e in azione, non si muove mai
insieme a loro. (154-298, 5.10.1964)
Quando si ricerca
profondamente l’origine dell’universo, la domanda fondamentale che sorge è
perché è venuto ad esistere Dio. Perché? Per quale motivo è venuto ad esistere?
Che cosa fa Dio? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre. L’era della fede
cieca del cristianesimo è passata; è finita l’era di credere ciecamente in Dio.
Dopo essere arrivati a questa conclusione attraverso il ragionamento, dobbiamo
considerare la natura interiore di Dio, il Suo rapporto con il mondo in
relazione alla Sua volontà e il rapporto fra la Sua natura interiore e la Sua
forma esteriore, perché questi rapporti sono aperti alla discussione. (191-13,
24.6.1989)
Gli esseri umani non possono
essere la prima forma di esistenza. Non importa quanto possiamo essere grandi,
non possiamo essere l’essere di causa. Saremo sempre la seconda forma di
esistenza, ossia degli esseri di risultato. Allora, quale sarà l’essere che è
la causa dell’universo? Poiché Dio esiste, sarà l’essere di causa ed anche l’Essere
assoluto. Che cosa vorrà per Sé questo essere assoluto? Sulla base di cosa
cercherà di instaurare un rapporto con l’umanità o con la creazione? Questa è
la domanda fondamentale, la questione importante che deve essere affrontata
dalla teologia e dalla filosofia. La domanda che bisogna porsi è: cosa può
legare Dio e l’umanità, la causa e l’effetto? (198-283, 5.2.1990)
Perché e in che modo è
venuto ad esistere Dio? È venuto ad esistere a causa dell’amore. Come si è
realizzata l’origine dell’universo? Il seme dell’amore è stato assimilato con
al centro il partner oggetto, col risultato che Dio stesso è venuto a possedere
la natura interiore e la forma esteriore. Sulla base di cosa si è realizzato
questo? Sulla base dell’amore. La stessa cosa vale per voi. Attraverso l’amore
di vostra madre e di vostro padre, vi è stato dato il seme della vita, la
cellula che è cresciuta diventando quello che siete oggi; in modo simile Dio è
diventato l’essere che è oggi. I Suoi occhi, il Suo naso e tutti i Suoi
lineamenti si sono formati in questo modo, esattamente come è stato per noi.
(207-27, 21.10.1990)
Il vero amore inizia dal
luogo più profondo. Allora qual è l’origine del vero amore? È Dio. La parola
inglese per Dio “God” si pronuncia come la parola coreana gad che significa il
cappello a cilindro usato dai nobili nei tempi antichi. I cappelli si portano
in cima alla testa, e così questa parola ha lo stesso significato della parola
inglese. Resta la domanda su come la forma esteriore e la natura interiore di
Dio si sono divise. Dov’è l’origine dell’universo, e come è venuto ad esistere?
Questa è la domanda che ci dobbiamo porre: come è venuto ad esistere Dio? Avete
mai visto Dio? Com’è venuto ad esistere? E come voi avete avuto origine? Voi
siete gli esseri che sono nati dalla sintesi degli estratti di tutti gli
elementi che compongono l’universo. (207-24, 21.10.1990)
Chi sarà il centro
dell’amore? Deve essere Dio. Dio è l’essere unico, eterno e immutabile che
esisteva prima che si formasse l’universo. L’amore fluisce dal cuore; è la
manifestazione del cuore interiore che fluisce in modo concreto. Quindi
l’essenza di Dio è il cuore. Questo Dio è l’essere unificato che è la causa
fondamentale della formazione dell’universo di cui si parla nell’ontologia.
Sento che non c’è nemmeno bisogno di dire che la formazione dell’universo si
riferisce esattamente al processo di creazione di Dio.
Allora, in che modo Dio ha
potuto creare l’universo e gli esseri umani? Ha potuto farlo perché ha il
cuore. La vita nasce solo dove c’è il cuore, e dove c’è la vita può aver luogo
il processo di generazione (creazione). Dietro l’opera della creazione ci deve
essere uno scopo, per il semplice motivo che, per sua natura, il cuore tende
sempre a cercarne uno. Perciò ne consegue che lo scopo della creazione è
portare la gioia che soddisferà il cuore di Dio. Questa gioia deriva dalla
creazione, specialmente dagli esseri umani quando assomigliano a Lui.
Dio voleva dunque creare dei
popoli e delle nazioni che riflettono il Suo amore e la Sua creatività. Questo
si può facilmente dedurre dal fatto che anche l’umanità è alla ricerca di
queste cose, perché l’ideale universale non è altro che l’ardente aspirazione a
perseguire un mondo che avremmo dovuto giustamente godere. (65-258, 26.11.1972)
Qual è l’origine
dell’universo? Che cosa c’era prima che nascesse questo universo? Dio? Dio era
l’unico ad esistere? L’amore è visibile? Visto che l’amore non ha una forma
sostanziale, dov’è? L’amore è un concetto. Persino per Dio l’amore è un
concetto. Dovete capire che è un concetto persino per Lui. (293-132, 26.5.1998)
Perchè Dio ha intrapreso
l’opera della creazione? È stato per l’amore. L’amore non può essere realizzato
da una persona sola, ha bisogno di un partner. L’amore di Dio da solo, essendo
un amore verticale, non ha elementi che vanno verso l’orizzontale. (193-303,
8.10.1989)
Essendo il Creatore
assoluto, Dio che cosa desiderava così ardentemente da indurLo a creare gli
esseri umani? Che cosa occorreva al Dio onnipotente e onnisciente - Lui che non
aveva nessun bisogno di oro o di conoscenza e a cui non mancava nulla - da
spingerlo a creare gli esseri umani? In parole povere, qual è il motivo
fondamentale per la creazione? Non era il potere, la conoscenza o la ricchezza.
Era perché Dio non aveva un partner d’amore sostanziale, ossia non poteva
realizzare l’amore da solo. Così, il motivo fondamentale dietro la creazione
dell’universo è l’amore. (149-149, 21.11.1986)
Perché Dio creò il cielo e
la terra? Che cos’è che l’essere onnipotente e assoluto non aveva, tanto da
sentire il bisogno di creare gli esseri umani? Dio creò l’umanità a causa
dell’amore. L’amore non può nascere senza un partner. Se si mettesse in moto
senza un partner, subirebbe solo una perdita. Tutte le cose sono fatte per
proteggersi; nulla si muove se tutto quello che ci si può aspettare è solo una
perdita. Anche se apparentemente l’amore non c’è, non appena appare un partner,
ecco che viene fuori subito. L’amore esiste soprattutto in Dio, ma quando il
Dio maschile è da solo, non compare. Il partner che può far venire fuori
l’amore di Dio è l’umanità. (60-76, 6.8.1972)
Cosa mancava al Dio
onnisciente, onnipotente e onnipresente tanto da indurLo a creare l’umanità?
Aveva bisogno di soldi, di lingotti d’oro o di diamanti? Ne aveva in
abbondanza. Allora aveva bisogno di conoscenza? Dio ha tutta la conoscenza che
può desiderare; dopo tutto è il Re della conoscenza. Era perché aveva bisogno
di potere? Non avrebbe fatto nessuna differenza per Lui avere il potere o no.
Quello che Gli mancava era l’amore.
L’amore si può stabilire
solo in un rapporto reciproco. Senza il bisogno d’amore, nemmeno Dio può
stabilire un rapporto con il mondo della creazione e con gli esseri umani. Così
la conclusione che possiamo trarre è che Dio non può instaurare un rapporto con
il mondo esistente se non Lo avvicina con l’amore, ed è per questa ragione che
deve stabilire l’amore come standard. (121-100, 24.10.1982)
Perché Dio creò il cielo e
la terra? Perché persino l’Essere Assoluto non può sperimentare la gioia da Se
stesso. Anche se Dio potesse essere gioioso, non sarebbe qualcosa di stimolante
per Lui. Per quanto l’Essere Assoluto possa affermare: «Io sono l’Essere
Assoluto, io sono il Signore dell’amore e della vita», non può sentire lo
stimolo dell’amore da solo, e non può sentire in tutto il cielo e la terra lo
stimolo della vita che esiste dentro di Lui. (38-152, 3.1.1971)
Se Dio avesse pensato solo a
Se stesso avrebbe creato l’universo? L’atto della creazione richiedeva un
enorme investimento di energia. Qualsiasi artista ha il desiderio di creare il
più grande capolavoro, e non risparmia nessuna fatica mettendo tutto ciò che ha
nel crearlo. Il capolavoro perfetto può essere creato solo quando l’artista ha
investito tutto se stesso nel suo lavoro. Il processo di creazione inizia ed è
possibile solo attraverso un’immissione di energia. Non si può fare nulla senza
impiegare dell’energia. Tenendo in considerazione il principio per cui la
controparte perfetta è creata da un apporto completo di energia, Dio investì
tutto ciò che aveva come Soggetto per creare il Suo partner oggetto. Attraverso
l’atto della creazione, iniziò ad esistere non per Se stesso ma per il Suo
oggetto. (78-111, 6.5.1975)
La creazione comporta
l’immissione di energia. E nel far questo, quanto si dovrà investire? Forse
penserete che quando Dio creò dicendo: «Sia questo… Sia quello…» fu come il
gioco di un bambino. Ma non fu affatto così. Dio investì totalmente la vera
vita, il vero amore e il vero ideale. Neanche noi possiamo amare qualcosa senza
dedicare uno sforzo da parte nostra o senza investire la nostra carne e il
nostro sangue. (78-111, 6.5.1975)
La situazione prima e dopo
la creazione era diversa. Prima di creare un oggetto, pensate solo a voi
stessi, ma non appena iniziate a stabilire dei rapporti d’amore, cominciate a
vivere per il vostro oggetto, perché è allora che cominciate a pensare che
esistete per il suo bene e per il bene dei vostri figli e figlie, non di voi
stessi. (69-81, 20.10.1973)
Nel creare gli esseri umani
Dio voleva dare la possibilità al Suo oggetto d’amore di diventare più grande
di Lui, ed è per questo che continuò a investire per dare completamente una
forma concreta a tutti i Suoi elementi invisibili. Ciò significa che possiamo
trovare l’origine del vero amore solo nel punto in cui investiamo e poi
dimentichiamo. È molto semplice. Questo è il principio fondamentale
dell’universo. (203-231, 26.6.1990)
Per possedere l’amore,
occorre dare in continuazione e dimenticare. Perché bisogna possedere questo
amore? Perché l’amore più è in movimento, più aumenta anziché diminuire. In
termini scientifici, qualunque fenomeno fisico più si muove ed è in azione più
diminuisce, non è vero? Nel mondo fisico, più una cosa è in movimento e consuma
energia, più si svuota, ma nel mondo del vero amore, più una cosa si muove, più
diventa grande. Conoscendo questa realtà, Dio ha potuto iniziare la Sua opera
di creazione sulla base del vero amore. (237-127, 13.11.1992)
Come ha avuto inizio
l’universo? Dal punto di vista di Dio, ogni cosa è iniziata dal principio di
vivere per gli altri; Dio ha investito completamente Se stesso consumandosi.
Che cosa cercava di realizzare consumando Se stesso per creare il Suo oggetto? Quando
il partner soggetto e il partner oggetto si consumano l’uno per l’altro, il
risultato è l’amore. Pur di possedere l’amore, non si preoccupano di quanto si
consumano. L’amore si basa su questo concetto, ed è per questo che Dio iniziò
la Sua opera di creazione. Dio finì per non perdere niente. Perché Dio avrebbe
investito Se stesso se sapeva di finire in perdita? Nell’amore c’è un’energia
capace di riempire più che ogni cosa; perciò, anche se Dio consumò e investì Se
stesso, in cambio ricevette l’amore. Il vero amore è qualcosa che non
diminuisce quando è investito, anzi, più si muove più diventa grande. Se non
fosse così, e il principio sostenesse che il vero amore si consuma, investendo
Se stesso Dio si sarebbe consumato. Invece fu proprio il contrario, perché la
realtà è che più donate il vero amore, più esso cresce. (237-124, 13.11.1992)
L’amore ha in sé la capacità
creativa e perciò non si può esaurire. Quando avete un cuore d’amore, per
quanta energia investiate e consumiate, avrete ancora dentro di voi il potere
dell’amore che è in grado di compensarla, e perciò non si può esaurire. Così,
anche se quella strada può essere difficile e faticosa, non arriverete mai a
detestarla. Sulla via dell’amore, non potete mai avere una mente piena di odio.
Sulla via dell’amore non c’è mai posto per una mente piena di odio. L’essenza
di Dio non include il concetto di nemici o di male perché è circondata dal vero
amore. (237-130, 13.11.1992)
L’ideale di creazione di Dio
richiede che investiate continuamente e continuiate a investire. L’investimento
crea un movimento circolare. Nel caso dell’aria, ad esempio, se ci sono delle
zone di alta e di bassa pressione atmosferica, si formerà tra loro un’area di
pressione atmosferica intermedia. Il cielo scende senza essere chiamato. Così
quelli che desiderano dare più del 100 per cento saranno riempiti da Dio.
Queste sono le leggi dell’universo. Il processo di donarsi completamente e di
dimenticare stabilisce un’azione eterna e su questa base può nascere la logica
della vita eterna.
Da dove altro, se non
dall’immortalità e dalla vita eterna, potrebbe derivare il principio
dell’unificazione? Quando vivete per gli altri non si forma forse un movimento
circolare? Mentre ruotate velocemente dove siete diretti? Se mentre ruotate vi
doveste espandere, scendereste giù, ma poiché la vostra rotazione diventa più
concentrata, vi dirigete verso l’alto. Ascendete. Poiché gradualmente salite,
Dio senz’altro poserà automaticamente i Suoi due piedi sulle spalle di Adamo ed
Eva che stanno salendo. (205-95, 7.7.1990)
Perché esiste Dio? Per quale
scopo? Per l’amore. Quindi Dio aveva bisogno del partner oggetto del Suo amore.
Ecco perché il Dio onnipotente e onnisciente dovette creare il Suo partner
d’amore. Finora l’ideale essenziale della creazione, ossia che il processo di
creazione ha avuto inizio a causa dell’amore, non si conosceva. Tutto il mondo
della creazione è venuto ad esistere a causa dell’amore. (208-235, 20.11.1990)
Il desiderio di Dio è avere
una base globale che Gli permetta di dare completamente. Dio desidera
ardentemente un regno di libertà, di pace e di felicità dove nessuno potrà
accusarLo di dare e dove non sarà necessario stabilire nessuna condizione per
ricevere. Lo scopo che Gli sta a cuore è espandere quel regno a livello globale
e che fare in modo che tutta l’umanità viva lì felicemente. (13-249, 12.4.1964)
Cosa viene prima, l’amore o
la vita? Viene prima l’amore. Anche se la terra ha avuto origine attraverso la
vita di Dio, la fonte originale della vita, noi non pensiamo che la vita sia
venuta prima. (86-79, 7.3.1976)
Anche se Dio ha creato il
cielo e la terra dalla Sua vita, la fonte e la motivazione di quella esistenza
è l’amore. La vita è nata a causa dell’amore. (86-82, 7.3.1976)
Qual è la cosa migliore del
mondo? Dio è il migliore. Dobbiamo salire a quella dimensione. E cosa faremo
quando arriveremo là? Ci impadroniremo dell’universo attraverso il Suo amore.
Non avete tutti la stessa ambizione dentro di voi? Non potete appagare
quell’ambizione e quel desiderio attraverso la conoscenza, il potere o i soldi.
Solo l’amore sarà in grado di farlo. Questa è l’essenza del Principio Divino
della Chiesa dell’Unificazione e la base della nostra filosofia di vita. Finora
non l’avete capito, ma è molto semplice. (144-132, 12.4.1986)
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