sabato 21 marzo 2020

La manifestazione delle caratteristiche duali di Dio

Libro 11

L’origine dell’universo

Capitolo I

L’ordine fondamentale dell’universo

Sezione 1. La manifestazione delle caratteristiche duali di Dio

Dio è l’Essere Originale con caratteristiche duali unificate

1.1.1. Dio è l’essere originale dell’amore unificato

Se osserviamo l’universo, vediamo che tutto esiste attraverso un rapporto reciproco stabilito tra le caratteristiche duali di positività e negatività. Questo principio si applica a tutti i livelli, a partire da quello dei minerali. La molecola si forma attraverso l’unione degli ioni positivi e negativi. Nel caso delle piante, la sopravvivenza e la riproduzione dipendono dall’unione delle parti maschili e femminili, lo stame e il pistillo. Queste caratteristiche duali sono ancora più accentuate nel caso degli animali. Tutti gli animali, compresi i pesci, gli uccelli e i mammiferi, esistono nella forma maschile e femminile. Infine noi esseri umani, la creazione più grande di Dio, siamo divisi in uomini e donne. Il primo uomo, Adamo, e la prima donna, Eva, sono i progenitori del genere umano. A che scopo esistono le caratteristiche maschili e femminili? Perché Dio ha creato in questo modo?  (201-204, 9.4.1990)

Che cosa voleva fare Dio creando l’uomo e la donna? Voleva guardarli. Dio è femminile o maschile? È sia maschile che femminile. Se Dio fosse solo maschile, guarderebbe solo la donna e Adamo vivrebbe nell’ombra. Ne consegue che in Dio coesistono le nature di entrambi i sessi, in modo che può trovare gioia guardando sia l’uomo che la donna. Così concludiamo che Dio è un essere in posizione verticale, nel quale esistono le caratteristiche duali armonizzate che Gli fanno provare amore sia verso l’uomo che verso la donna. Ecco chi è Dio. Dio ha bisogno sia dell’uomo che della donna e dovunque va è sempre nella posizione del partner soggetto, cioè ha lo stato di partner soggetto. Quindi Dio unisce in Sé un carattere maschile soggettivo verticale ed un carattere femminile orizzontale. (188-92, 19.2.1989)

C’è un solo Dio o ce ne sono due? Ce n’è solo uno. Se Dio è uno solo, allora come può entrare contemporaneamente in due persone? Andrà dentro ognuna di loro a turno, prima in una persona e poi in un’altra, e così via? Inoltre, se si pensa che nel mondo esistono tante persone, come entrerà e uscirà da tutte loro? Questo è il problema. Il Principio Divino della Chiesa dell’Unificazione insegna che Dio è un essere con caratteristiche duali unificate. Questo è il Principio. Dio è un essere che è l’unione armoniosa delle caratteristiche duali. Questa è una conclusione davvero stupenda. (41-290, 17.2.1971)

Dio è il soggetto con caratteristiche duali ed è in posizione maschile. Allora a chi assomiglia? È come noi, come voi e come me. È uguale a noi. Di conseguenza la posizione del partner soggetto presuppone quella di un partner oggetto. Ha in sé questo significato. È nata dal bisogno di questo partner reciproco. (124-83, 30.1.1983)

In una lezione sul Principio di creazione si afferma semplicemente: «Dio è il soggetto che incarna le caratteristiche duali ed è l’unione armoniosa della mascolinità e della femminilità». Quando diciamo che è il soggetto armonioso, che cosa significa? Standosene seduto lì, che piacere potrebbe trarre Dio dall’avere un’unione armoniosa tra la mascolinità e la femminilità nella posizione di soggetto? Che cosa ci deve essere al centro di questa armonia? Dovete sapere che Dio è un essere di armonia centrato sull’amore. (193-153, 3.10.1989)

Che cosa vuole Dio? Cosa voleva fare attraverso la creazione e la perfezione dell’ideale di creazione? Voleva realizzare l’amore. Dio, cosa potrebbe volere per Se stesso? Nella terminologia del Principio è un essere con caratteristiche duali armonizzate. È un essere in posizione di soggetto. In sintesi è l’essere soggetto maschile [per tutta la creazione]. (149-9, 1.11.1986)

Qual è la fonte dell’unità? Cosa permetterà a Dio, così solo com’è, di essere in una posizione gioiosa di unità? Secondo il Principio, Dio è l’essere in posizione maschile con caratteristiche duali in armonia. Dobbiamo capire cosa significa questa posizione. Colui che è nella posizione maschile è il partner soggetto e il più, ma il più non può stare senza un meno. Considerando questo, perché Dio deve essere nella posizione di più? Deve esserlo a causa dell’amore. Persino il Dio assoluto desidera obbedire al vero amore in modo assoluto. Se nell’amore non c’è il desiderio di sottomettersi e unirsi in modo assoluto, non ci può essere unità, armonia o accordo. Al contrario, senza questa origine, tutto si disperderà. (195-20, 1.11.1989)

Dal momento che gli esseri umani sono stati creati da Dio, che cosa devono fare? Dio ha creato i partner oggetto del Suo amore allo scopo di provare gioia. E attraverso cosa proverà gioia? Attraverso l’amore. Persino Dio, l’Essere Assoluto, ha bisogno dell’amore. Non è così? Dio esiste come Soggetto, ma pur con le Sue caratteristiche duali, ha inevitabilmente bisogno di un partner oggetto del Suo amore; è per questo che ha creato tutte le cose dell’universo. (223-300, 17.11.1991)

L’uomo e la donna non bastano per realizzare l’amore. Sono solo due esseri. Collegarli insieme non è sufficiente per realizzare l’amore. L’amore è ciò che li unisce ed è in movimento nel centro. Allora, se un uomo e una donna si uniscono armoniosamente, e si muovono con al centro l’amore, da dove ha inizio questo? Ha origine dalle caratteristiche duali di Dio. L’unione della mascolinità e della femminilità che esiste in Dio, si è sviluppata e manifestata nei rapporti reciproci della creazione. Così Dio desidera che il Suo partner d’amore sia migliore di Lui. (210-317, 27.12.1990)

Poiché io, il Reverendo Moon della Chiesa dell’Unificazione, sono un uomo saggio, ho potuto trarre una conclusione precisa: Dio è l’Essere Soggetto che possiede le caratteristiche duali armonizzate. Visto dal lato destro appare come un uomo, visto dal lato sinistro appare come una donna. Le caratteristiche duali non significano forse questo? Se di profilo è così, allora dall’alto può apparire come un uomo e dal basso come una donna. Solo allora sia l’uomo che la donna saranno soddisfatti e diranno: «Molto bene!» (139-56, 26.1.1986)

A meno che non si presenti una persona religiosa con una logica che offre una chiara spiegazione scientifica della causa, del processo e del risultato, il mondo religioso non può essere salvato. Il Principio Divino della Chiesa dell’Unificazione ha questa logica che abbiamo appena descritto. La conclusione che propone si adatta a tutto: che Dio esiste con le caratteristiche duali, che gli esseri dell’universo sono partner soggetto e oggetto e che perciò Dio è il partner soggetto dell’amore e l’umanità è stata creata come il partner oggetto del Suo amore. Questo rapporto fondamentale si è perpetuato attraverso il potere dell’amore che lo lega al mondo eterno trascendendo la storia. Questa azione d’amore è perdurata nel corso di migliaia di anni, e mentre col passare del tempo altre forme di potere sono diventate sempre più deboli, questo potere dell’amore è rimasto forte. (219-178, 29.8.1991)

Persino Dio crea unità sulla base dell’amore. Anche la Chiesa dell’Unificazione ha questo concetto, ed è in questo modo che può unire il mondo. Per il cristianesimo, tuttavia, non è così. Il cristianesimo insegna che Dio è un Dio assoluto e onnipotente. Può fare qualunque cosa. Questa idea è sbagliata. Anche se Dio può fare qualunque cosa, secondo il principio originale, l’amore deve comunque essere realizzato da due esseri. Così, lo scopo è che le due caratteristiche duali si uniscano, e l’amore è possibile solo quando si realizza questa condizione. (224-155, 24.11.1991)

Poiché Dio è un essere con caratteristiche duali in armonia, quale sarà il centro di questo essere armonioso di dualità? Sarà l’amore. Anche Dio ha basato la Sua esistenza sul vero amore. (193-303, 8.10.1989)

Che tipo di essere è Dio? Come è spiegato nel Principio Divino, Dio è il soggetto con caratteristiche duali unite in armonia. L’essenza di questo essere soggetto è l’amore, l’amore assoluto. (136-37, 20.12.1985)

Il Principio Divino in che modo raffigura Dio? Dio è il soggetto con caratteristiche duali unite in armonia, ed è anche il soggetto dell’amore. La parola amore deve senz’altro essere aggiunta a questa descrizione. (223-160, 10.11.1991)

Dio, per poter diventare l’essere di armonia le cui caratteristiche duali sono rappresentate separatamente nella forma di Adamo ed Eva, che Egli ha creato, attorno a cosa si deve centrare? Questa entità deve essere centrata sull’amore ed essere nella posizione maschile del Soggetto in rapporto a tutta la creazione. (194-64, 15.10.1989)

Perché Dio creò gli esseri umani? Prima bisogna rispondere alla domanda fondamentale: «Perché sono nato?» Dio è il soggetto dell’amore. Il Principio Divino non si riferisce forse a Dio come ad un essere che è l’unione armoniosa delle caratteristiche duali? Tuttavia, finora non è stato rivelato che è anche un essere unito sulla base dell’amore, che mantiene uno stato di armonia. Perciò, alla Sua descrizione bisogna aggiungere che è l’essere di unità basato sull’amore. (223-268, 12.11.1991)

Dov’è l’origine dell’amore e della vita dell’uomo? È Dio, non è vero? Dio è l’essere Soggetto con caratteristiche duali in armonia e nello stesso tempo è la fonte dell’amore. Si deve aggiungere al Principio Divino che Dio è la fonte del vero amore. Dobbiamo aggiungere che Dio è l’origine del vero amore. Deve essere chiaro che nessuno, a parte me, può modificare il Principio Divino. (224-228, 24.11.1991)

Il punto di partenza è la domanda se Dio esiste oppure no. Se Dio esiste veramente, che rapporto ha con l’umanità? Per poter avere un rapporto con gli esseri umani, deve essere un Dio personale. Abbiamo preso pienamente coscienza di questo fatto. Per essere un Dio personale, deve essere come noi. Proprio come gli esseri umani hanno una natura interiore e una forma esteriore come parte delle loro caratteristiche, Dio, che li ha creati, se è l’Essere originale che condivide uno scopo comune con loro, deve assomigliare a loro. Il concetto delle caratteristiche duali nasce da qui. (167-243, 21.7.1987)

Se Dio è un Dio personale, a chi assomiglierà? È la forma combinata di Adamo ed Eva. Dio è il soggetto delle caratteristiche duali. Non è una combinazione pasticciata di maschio e femmina. Pur essendo la forma combinata, occupa ugualmente la posizione del partner soggetto. Di fronte al Dio incorporeo che è l’essere Soggetto, e rappresentando quell’essere Soggetto, un uomo e una donna che diventano una cosa sola, unendo insieme i due aspetti di Dio, sono la realizzazione dell’ideale di Dio per la Sua creazione e l’ideale dell’umanità, Adamo ed Eva. (166-208, 7.6.1987)

La filosofia orientale non ha il concetto di un Dio personale. Ignora la Sua esistenza. Si parla di yin e di yang, ma questi termini così vaghi non bastano per descrivere l’Origine personale. Tutto deve essere capito chiaramente dalle radici. Deve essere la radice che illustra le caratteristiche sia dell’uomo che della donna per spiegare in che modo gli esseri umani hanno finito per essere quello che sono oggi. Da questo punto di vista, la logica delle caratteristiche duali insegnata dalla Chiesa dell’Unificazione è veramente grandiosa. (145-196, 4.5.1986)

1.2 L’universo fu creato a immagine delle caratteristiche duali

Sulla base della nostra comprensione di Dio come l’origine dell’universo, nasce l’immagine di un essere con il concetto di partner soggetto e oggetto. Quindi arriviamo alla conclusione che le caratteristiche duali di cui si parla nel Principio Divino della Chiesa dell’Unificazione sono veramente delle parole meravigliose. Là dove il partner soggetto e il partner oggetto iniziano a interagire fra loro, si genera e si mantiene l’esistenza. Comincia la riproduzione. Poiché l’universo è stato creato sulla base di questa origine, tutte le cose dell’universo esistono nella dualità e interagiscono attraverso uno scambio di dare e ricevere. (106-296, 13.1.1980)

Il mondo della creazione riflette le caratteristiche di Dio. Noi capiamo che tutte le cose del creato esistono come forme divise delle caratteristiche duali e che sono collegate ai loro partner in un rapporto soggetto e oggetto nonché in un rapporto di sopra e sotto, davanti e dietro, sinistra e destra. Quale sarà lo scopo alla base di questi rapporti nel sistema ambientale? Il mondo della creazione si muove avendo come scopo l’amore. (106-57, 9.12.1979)

Da dove vengono i partner soggetto e oggetto? Ci deve essere una base per la loro esistenza. Nella Chiesa dell’Unificazione chiamiamo questa base le “caratteristiche duali”. Poiché i partner soggetto e oggetto non sono stati creati dagli stessi esseri umani, ci deve essere un’altra origine per questo. Questa origine è quella delle caratteristiche duali, che incorporano la natura interiore originale e la forma esteriore originale. (33-36, 2.8.1970)

L’energia non può essere generata senza un’interazione fra partner soggetto e partner oggetto. L’energia non si genera da sola, ha bisogno degli elementi soggetto e oggetto. Come oggetto, quando vi sentite male, avete bisogno di avere un partner soggetto, e quando vi sentite bene, dovete avere un partner soggetto che sentite che è buono; da qui il termine “caratteristiche duali” del Principio Divino della Chiesa dell’Unificazione. (21-334, 1.1.1969)

Secondo il Principio Divino, Dio è il soggetto con caratteristiche duali in armonia fra loro. Su quale base poggia la Sua posizione di soggetto? È stabilita sulla base dell’amore e quindi è necessario un fondamento orizzontale. Il desiderio di Dio di avere una base stimolante in tante direzioni porta all’espansione e allo sviluppo del creato. (193-217, 4.10.1989)

Tutti i semi sono costituiti da due metà racchiuse in uno strato esterno. Anche i fagioli sono divisi in due metà. Poiché Dio è l’origine dell’universo, se non assomigliano a Lui nella forma, non possono essere i semi originali. (53-232, 28.2.1972)

Il seme della vita è sempre formato da due metà. Questo è un principio del cielo e della terra. Dio esiste come un essere, una personalità, con caratteristiche duali, che simboleggiano l’essenza originale del seme. Dentro il seme c’è un germe, una parte del quale formerà le radici, il germoglio. Tutto quello che è necessario per sviluppare la sua esistenza è contenuto dentro il seme; è fatto in modo che, anche se è lasciato a se stesso, può crescere in una forma sostanziale perfetta. (262-147, 23.7.1994)

Poiché Dio ha caratteristiche duali, anche noi esseri umani le abbiamo. Anche tutte le forme della creazione possiedono le caratteristiche duali di più e meno. Quando Dio, l’umanità e tutte le creature sono riunite insieme e collegate, si ottiene il numero sette. Ci sono tre stadi verticali ed espandendoli orizzontalmente si forma la base delle quattro posizioni. Quando il numero tre e il numero quattro si uniscono insieme in armonia, formano il numero sette. Il numero sette è il numero della perfezione nello scopo della creazione. (26-187, 25.10.1969)

Ogni cosa dell’universo è costituita da “più” e “meno”. Lo possiamo vedere guardando una molecola. È formata da ioni positivi e negativi. Tutto esiste in rapporti reciproci. L’atomo contiene i protoni e gli elettroni e questo indica la base per la formazione dell’universo. Nelle piante ci sono gli stami e i pistilli, negli animali ci sono i maschi e le femmine e negli esseri umani ci sono gli uomini e le donne. Tutto esiste in un rapporto di reciprocità e come tale deve essere ordinato in un unico sistema. Poiché Dio è il soggetto, tutto deve essere messo sotto il Suo controllo. Se non si stabilisce una sfera relazionale unificata, determinata dalla Sua volontà, Dio non può avere nessuna gioia dalla creazione. (247-183, 9.5.1933)

La spiegazione del Principio Divino presentata dalla Chiesa dell’Unificazione, che Dio è il soggetto con caratteristiche duali in armonia, è in linea con la verità innegabile che risulta dall’analisi scientifica. Quando i partner soggetto e oggetto sono completamente uniti, il potere di Dio sarà eternamente con loro. Il potere non può esistere dove non c’è un soggetto o un oggetto. Allora come esiste Dio? Dio può esistere eternamente perché dentro di Lui c’è il potere che viene da un rapporto perpetuo di dare e avere fra i partner soggetto e oggetto. (39-166, 10.1.1971)

Il Principio parla delle caratteristiche duali. Perché sono necessarie? Senza di loro l’opera della creazione non può aver luogo. Grazie alla loro esistenza, possono instaurare fra loro un rapporto di dare e ricevere; uno è come le ossa e l’altro come la carne. Avendo un scambio reciproco, possono dar nascita ad una nuova forma. Poiché Dio ha le caratteristiche duali originali, nascerà inevitabilmente il mondo dei partner oggetto di Dio. In questo modo, le caratteristiche duali sono essenziali per realizzare la suprema bellezza del creato. (27-340, 1.1.1970)

Secondo il Principio, è la forza prima universale che collega insieme ogni cosa. Le caratteristiche duali di Dio sono presenti in tutte le cose; tutto è dotato della forza prima universale. Questo principio essenziale è sempre lo stesso. (293-11, 1.5.1998)

Nell’uomo è latente una natura femminile, e poiché nella donna è latente una natura maschile in lei c’è uno spazio che permette all’uomo di vivere. Poiché Dio possiede le caratteristiche duali, può dimorare nella donna così come nell’uomo. In modo simile, poiché il marito, che ha l’aspetto maschile, ha gli elementi delle caratteristiche duali di sua moglie, può dimorare nel petto di sua moglie. Anche la donna può dimorare nel cuore dell’uomo. Sono uniti e inseparabili. (256-58, 12.3.1994)

Adamo è l’antenato di tutti i maschi ed Eva è l’antenata di tutte le femmine. In altre parole, sono i semi dell’uomo e della donna. Sono due metà. Ogni cosa è composta da due metà racchiuse in un unico guscio, che simboleggia Dio e l’universo. Nel Dio unificato ci sono le caratteristiche duali, e al loro interno ci sono l’embrione, il seme e il nucleo. (253-249, 30.1.1994)

Poiché Dio è il soggetto incorporeo, è logico concludere che ha senz’altro bisogno della dimensione sostanziale - degli esseri corporei assoluti nella sostanza. Dio ha le caratteristiche duali e di conseguenza l’atto di creazione Gli ha permesso di esprimere la Sua natura incorporea interiore in una forma corporea esteriore. Quando consideriamo l’universo creato da questa prospettiva, possiamo vedere che persino il mondo minerale funziona grazie al rapporto fra partner soggetto e oggetto. Nel caso delle molecole, gli ioni positivi e negativi manifestano questo rapporto soggetto-oggetto e in modo simile, nel caso dell’atomo, ci sono i protoni e gli elettroni. (228-140, 27.3.1992)

Il fatto che Dio possieda sia la mascolinità che la femminilità fa di Lui un essere dalle caratteristiche duali. Dio ha raggruppato tutti gli attributi maschili che sono dentro di Lui per creare l’uomo e tutti gli attributi femminili per creare la donna. In questo modo, le figure soggetto e oggetto si sono automaticamente separate. Quando esse hanno uno scambio di dare e ricevere reciproco formano un’unione per dar vita ad un processo - ossia l’azione di origine-divisione-unione, come è esposto nel Principio Divino della Chiesa dell’Unificazione. Questo Principio meraviglioso un giorno diventerà uno dei principali temi di discussione della filosofia e della religione. (41-290, 17.2.1971)


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