La nostra vita e la
dimensione spirituale
Capitolo II
Sezione 5. Dobbiamo
conoscere il mondo spirituale
La ragione per cui ho detto
a quella equipe speciale di portare avanti una ricerca è perché ora la scienza
è molto avanzata. Ho chiesto di fare una ricerca sulla frequenza che permette
il contatto con il mondo spirituale. I movimenti nel mondo spirituale sono
tutti fatti di vibrazioni. Li ho incaricati di fare questa ricerca perché siamo
entrati in un’era dove l’esistenza del mondo spirituale può essere provata
scientificamente. Lo si può fare scoprendo la frequenza delle vibrazioni usata
dagli spiritualisti quando entrano in contatto con il mondo spirituale. Dopo
che ho dato loro una spiegazione completa del mondo spirituale, i loro occhi erano
spalancati per la sorpresa.
Ecco perché ieri ho spiegato
in che modo il processo psicologico è collegato al mondo spirituale e al mondo
fisico. Si dice che la psiche mette in azione una forza assoluta. Le persone
conoscono solo un aspetto del motivo per cui è così. L’elettricità è creata
dall’interazione tra più e meno. La gente non sa che si tratta dello stesso
fenomeno, quando la forza è manifestata dal più e dal meno nell’ambito di quel
rapporto. Perciò, se approfondiremo questa area, troveremo un mondo di nuove
dimensioni. Quando entreremo nell’era in cui il mondo spirituale sconosciuto
potrà essere capito razionalmente, l’era della religione giungerà a termine.
Sarà un’era dove l’umanità crederà in Dio anche se le dicessero di non credere.
Questo è un compito grandioso. (134-239, 20.7.1985)
Sezione 6. Il giudizio
6.1. Dio non ha nessun
concetto di nemico
Perché Dio ha creato
l’umanità? Dio sarebbe contento di essere solo? Sarebbe felice o si sentirebbe
solo? Oggi la religione non può neanche rispondere a queste domande. I
cristiani dicono: «Dio è il grande Signore del giudizio, il Giudice che manda i
cattivi all’inferno e i buoni in cielo». Se Dio è il giudice supremo, è
qualificato per essere Dio? Sarebbe un giudice severo. Nessuno vorrebbe avere a
che fare con un Dio del genere. Quello che Dio voleva diventare era il Dio del
vero amore per l’umanità. (278-197, 24.5.1996)
Il concetto che Dio è il
Signore del giudizio in Dio non esiste. Se Dio covasse l’idea di cercare la
vendetta, il Suo mondo ideale non potrebbe emergere. Ecco perché l’idea di un
giudizio con un fuoco letterale, in Dio non esiste. Poiché il concetto di
nemico Gli è estraneo, Dio educò Abele perché portasse Caino a sottomettersi
attraverso dei mezzi naturali, non con la forza. (233-228, 1.8.1992)
Persino in questo mondo, se
il giudice supremo emette una sentenza capitale più di cinque volte, durante la
notte fa dei sogni terribili. Se Dio avesse giudicato milioni e miliardi di
persone e le avesse mandate all’inferno, questi spiriti all’inferno se ne
starebbero tranquilli? Andrebbero alla ricerca di questo Dio. E allora come
sarebbero orribili i sogni di Dio? In realtà non sarà così, ma quello che ho
detto ha un senso. (221-113, 23.10.1991)
L’idealismo non si può trovare
là dove il Dio onnisciente e onnipotente giudica a Suo piacimento, mandando i
cristiani in cielo e i non credenti all’inferno. Ciò che è l’ideale dev’essere
valido universalmente. Dev’essere uguale in qualsiasi luogo e in qualunque
momento, nel passato, nel presente e nel futuro. La ragione per cui possiamo
dire che l’acqua di mare è ideale nei suoi attributi immutabili, è perché
riempie sempre i luoghi profondi, mentre la sua superficie rimane sempre
orizzontale. Non c’è nessun cambiamento. Se c’è un cambiamento, diventa
dualismo o trialismo. (219-39, 25.8.1991)
Dio non può distruggere
nessuno. Dio ha creato con l’ideale dell’amore. Dio, che desidera praticare
l’ideale dell’amore, non può giudicare con la Sua verga di ferro. Non può
farlo. Perché? Perché ha creato con l’ideale dell’amore. Perciò, anche se
quell’ideale non si è realizzato, Dio non può colpire. Se colpisse e lasciasse
dietro di Sé la tradizione e l’abitudine di colpire, non ci sarebbe nessun modo
di risolvere questa situazione. Oggigiorno c’è il cosiddetto termine
“abitudinario”, non è vero? Alla luce di ciò, il Dio assoluto deve essere in
grado di portare un’illuminazione assoluta, anche senza colpire. (213-11,
13.1.1991)
Nel corso della storia, la
strategia di Dio nelle Sue battaglie è stata quella di essere colpito per primo
e poi di riprendere ciò che Gli appartiene. Dio non può colpire per primo. Se
fosse stabilito che Dio può colpire per primo, allora verrebbe fuori la logica
che Dio ha fissato delle regole che Gli permettono di giudicare. Se dicessimo
che Dio ha la responsabilità di giudicare il bene e il male, allora verrebbe
fuori logicamente che Dio aveva in Sé i concetti di bene e di male. Questo
porterebbe al dualismo. Per questa ragione Dio non può colpire. (242-108,
1.1.1993)
Quando chiedete ai
cristiani: «Come passa Dio la Sua vita?» la loro risposta sarà: «Siede sul Suo
trono e manda le persone cattive all’inferno e le persone buone in cielo». È
questo quello che Dio fa? Dovreste provare a fare il giudice della corte suprema
per cinque anni. Potreste farlo? Immaginate di dover giudicare i vostri figli,
infliggendo la pena di morte a vostra moglie o a vostra madre. Sareste capaci
di dormire dopo aver condannato a morte vostra madre e vostro padre? Chi
potrebbe alleviare il dolore del vostro cuore angosciato? Né una nazione né il
mondo intero potrebbero togliervi questa pena. È una contraddizione in sé
servire Dio come il signore della pace mondiale da questo punto di vista
unilaterale che mette Dio in una posizione così miserabile. Questo tipo di
cristianesimo deve declinare. (204-100, 1.7.1990)
Forse non conoscete bene il
mondo spirituale ma quando andrete lì, Dio non diventa il giudice di giustizia
che dice: «Via! Vattene all’inferno!» Questo non succede mai. Come può Dio
essere così? Potrebbe Dio, il Padre dell’umanità e il grande sovrano della
bontà, aver creato l’inferno per mandarci le persone? Quelli che parlano di
predestinazione e cose del genere sono pazzi. Secondo voi, quanto conosco il
mondo spirituale? Conosco ogni cosa, perfino i segreti di Gesù. Ecco perché ho
decifrato i segreti della Bibbia e creato un sistema coerente di pensiero
basato sulla realtà oscura della Bibbia che fino ad oggi nessuno conosceva. Chi
è veramente il grande insegnante? Non è forse la persona tanto perseguitata, e
che pure sta davanti a voi? (201-273, 29.4.1990)
Un genitore non può essere
felice quando il suo amato figlio si ammala. Se Dio non prova dolore nel Suo
cuore per la condizione degli esseri umani che sono diventati la causa della
rovina nazionale e che stanno andando dritti all’inferno, e invece è contento e
dice: «Bene! Avete avuto quello che vi meritate e ora perirete», allora un Dio
del genere dovrebbe essere colpito da un fulmine.
Essendo un Dio ideale che
rappresenta la posizione del genitore, non se ne sta seduto a guardare quella
situazione. Quando pensiamo al cuore nascosto dei genitori che ignorerebbero le
leggi della loro nazione pur di salvare i propri figli, sappiamo che per Dio è
la stessa cosa.
Se non fosse per Satana, Dio
perdonerebbe l’umanità e la salverebbe. Nonostante il Suo desiderio, poiché Dio
non può evitare le accuse di Satana, è costretto, con tremendo rammarico, ad
accettare quelle accuse. Chi comprende la posizione difficile ed estenuante di
Dio? Noi dobbiamo liberarLo da questa situazione. Per far questo, ci devono
essere dei figli e delle figlie che possono affrontare Satana e salvare quelli
che sono all’inferno. Senza far questo è impossibile. (210-218, 23.12.1990)
Come se non fosse già
abbastanza difficile trascinare un vagone vuoto, Dio deve trascinare l’umanità
in senso inverso. Non è un percorso facile. Dio ci sta trascinando
all’indietro. Poiché deve andare nella direzione opposta, ci trascina a ritroso.
Oggi le persone religiose non immaginano neanche che Dio possa fare queste
cose.
Nel pensiero buddista e
cristiano, si dice che Dio è onnisciente e onnipotente, è libero di dare e di
togliere la vita, e può giudicare dando punizioni e benedizioni. Non potrebbero
sbagliarsi così tanto. Da questo punto di vista, tra tutte le religioni la
Chiesa dell’Unificazione abbraccia insegnamenti di una dimensione più elevata.
Senza dubbio è una religione che lavora intensamente per trovare delle
soluzioni. Quindi è una religione di dimensione più alta. A parte la Chiesa
dell’Unificazione, non c’è mai stata una religione che si propone di liberare
Dio. (233-270, 2.8.1992)
Oggi i cristiani dicono che
Dio esiste come il Signore del giudizio che giudica le ingiustizie, ma un Dio
del genere potrebbe essere a Suo agio? Qualcuno di voi ha mai fatto il giudice
prima? Quando un criminale condannato a morte viene giustiziato, il giudice
dev’essere presente sul luogo dell’esecuzione. Non c’è una persona più
miserabile del giudice. Vorreste essere il giudice supremo? Come volete
guadagnarvi da vivere? Come un giudice supremo? Quanti giorni potreste vivere
nell’ambiente giudiziario, anche se diventate una persona autorevole e tutto
ciò di cui vi occupate fila liscio proprio come desiderate, secondo i vostri
ordini? Dopo un mese di quella vita vi rifiutereste di continuare. Ne avreste
la nausea.
Perfino un cibo prelibato
diventa ripugnante se mangiate tutti i giorni lo stesso piatto. Anche l’odore
del gas che vi lasciate sfuggire dopo aver mangiato quel cibo peggiorerebbe. Le
persone sono fatte per vivere in una varietà di circostanze: alto e basso, davanti
e dietro, sinistra e destra. (199-327, 21.2.1990)
Se chiedete a Dio: «Cosa
vorresti fare della Tua vita?» Io sono una persona che Glie l’ha chiesto e ha
ricevuto una risposta. Dio non è un giudice. Non è neanche l’avvocato
difensore, né il pubblico ministero. Dio risponderà: «Ma che domanda è questa?
Io voglio vivere in un’estasi d’amore». La Sua risposta sarà semplice. Dio, da
che cosa vuole vivere inebriato? Dio vuole vivere inebriato dall’amore. Quando
siete in un’estasi d’amore, i vostri occhi vanno verso un certo luogo, il
vostro naso col senso dell’olfatto andrà verso quel luogo, le labbra che usate
per parlare andranno verso quel luogo, le orecchie che usate per ascoltare
andranno verso quel luogo; tutto andrà in quella direzione. Qual è l’elemento
stimolante che ci permette di unire completamente i nostri cinque sensi? È
l’amore. (199-266, 20.2.1990)
Oggi i cristiani dicono:
«Dio è un essere santo, onnisciente e onnipotente, è il giudice che siede sul
Suo trono come il giusto Signore del Giudizio e giudica tutte le persone». Ma
vi piace fare il giudice? Se fate il giudice per dieci anni, vi ammalerete e
morirete, o per lo meno vi ammalerete gravemente. Se non vi ammalate siete
falsi. A volte i giudici emettono la sentenza capitale, eppure i loro verdetti
possono non essere assolutamente giusti. Ci sono molti modi diversi di vedere
la situazione, e tuttavia i loro giudizi decidono se una persona vivrà o
morirà. Questo è un problema serio. Le leggi non possono essere assolute alla
luce della legge universale. Per questa ragione, una persona comune si ammalerà
dopo aver fatto il giudice per dieci anni. (198-285, 5.2.1990)
Alla maniera dei cristiani,
diremmo: «Dio siede sul Suo trono in cielo come il Signore giusto del Giudizio.
Giudica il bene e il male, e manda i buoni in cielo e i cattivi all’inferno.
Questo è il passatempo della Sua vita!» Amen o no-men? Un giudice è costretto a
far questo, ma dopo aver emesso la sentenza, il giudice supremo di notte non
riesce a dormire. Soffre indipendentemente se la sua decisione era giusta o
sbagliata. C’è soltanto un giudice. Se questo è il modo in cui siamo, e se
assomigliamo a Dio, Dio sarà contento di essere il giudice o lo detesterà?
(197-145, 13.1.1990)
I cristiani non sapevano che
Dio è un Dio di sofferenza e un Dio di dolore. Dio esiste come il Re Santo e il
Signore del Giudizio? Dio che cosa potrebbe desiderare così tanto da spingerlo
a voler essere il Signore del Giudizio? A causa della caduta, Dio è costretto a
fare da giudice, ma nessuno sa come mettere a posto questa situazione. Non c’è
nessuno, neanche nei circoli religiosi, che lo sa. L’unico posto che lo sa è la
Chiesa dell’Unificazione. (196-172, 1.1.1990)
Ecco perché ieri ho spiegato in che modo il processo psicologico è collegato al mondo spirituale e al mondo fisico. Si dice che la psiche mette in azione una forza assoluta. Le persone conoscono solo un aspetto del motivo per cui è così. L’elettricità è creata dall’interazione tra più e meno. La gente non sa che si tratta dello stesso fenomeno, quando la forza è manifestata dal più e dal meno nell’ambito di quel rapporto. Perciò, se approfondiremo questa area, troveremo un mondo di nuove dimensioni. Quando entreremo nell’era in cui il mondo spirituale sconosciuto potrà essere capito razionalmente, l’era della religione giungerà a termine. Sarà un’era dove l’umanità crederà in Dio anche se le dicessero di non credere. Questo è un compito grandioso. (134-239, 20.7.1985)
RispondiEliminaDio non può distruggere nessuno. Dio ha creato con l’ideale dell’amore. Dio, che desidera praticare l’ideale dell’amore, non può giudicare con la Sua verga di ferro. Non può farlo. Perché? Perché ha creato con l’ideale dell’amore. Perciò, anche se quell’ideale non si è realizzato, Dio non può colpire. Se colpisse e lasciasse dietro di Sé la tradizione e l’abitudine di colpire, non ci sarebbe nessun modo di risolvere questa situazione. Oggigiorno c’è il cosiddetto termine “abitudinario”, non è vero? Alla luce di ciò, il Dio assoluto deve essere in grado di portare un’illuminazione assoluta, anche senza colpire. (213-11, 13.1.1991)
RispondiEliminaNel corso della storia, la strategia di Dio nelle Sue battaglie è stata quella di essere colpito per primo e poi di riprendere ciò che Gli appartiene. Dio non può colpire per primo. Se fosse stabilito che Dio può colpire per primo, allora verrebbe fuori la logica che Dio ha fissato delle regole che Gli permettono di giudicare. Se dicessimo che Dio ha la responsabilità di giudicare il bene e il male, allora verrebbe fuori logicamente che Dio aveva in Sé i concetti di bene e di male. Questo porterebbe al dualismo. Per questa ragione Dio non può colpire. (242-108, 1.1.1993)
RispondiEliminaForse non conoscete bene il mondo spirituale ma quando andrete lì, Dio non diventa il giudice di giustizia che dice: «Via! Vattene all’inferno!» Questo non succede mai. Come può Dio essere così? Potrebbe Dio, il Padre dell’umanità e il grande sovrano della bontà, aver creato l’inferno per mandarci le persone? Quelli che parlano di predestinazione e cose del genere sono pazzi. Secondo voi, quanto conosco il mondo spirituale? Conosco ogni cosa, perfino i segreti di Gesù. Ecco perché ho decifrato i segreti della Bibbia e creato un sistema coerente di pensiero basato sulla realtà oscura della Bibbia che fino ad oggi nessuno conosceva. Chi è veramente il grande insegnante? Non è forse la persona tanto perseguitata, e che pure sta davanti a voi? (201-273, 29.4.1990)
RispondiEliminaSe chiedete a Dio: «Cosa vorresti fare della Tua vita?» Io sono una persona che Glie l’ha chiesto e ha ricevuto una risposta. Dio non è un giudice. Non è neanche l’avvocato difensore, né il pubblico ministero. Dio risponderà: «Ma che domanda è questa? Io voglio vivere in un’estasi d’amore». La Sua risposta sarà semplice. Dio, da che cosa vuole vivere inebriato? Dio vuole vivere inebriato dall’amore. Quando siete in un’estasi d’amore, i vostri occhi vanno verso un certo luogo, il vostro naso col senso dell’olfatto andrà verso quel luogo, le labbra che usate per parlare andranno verso quel luogo, le orecchie che usate per ascoltare andranno verso quel luogo; tutto andrà in quella direzione. Qual è l’elemento stimolante che ci permette di unire completamente i nostri cinque sensi? È l’amore. (199-266, 20.2.1990)
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