
Libro 13
La restaurazione della
patria del Vero Dio
Capitolo I
La restaurazione della
patria del Vero Dio
Sezione 4. I soldati per
l’indipendenza della nostra patria
Che cosa dovete essere tutti
determinati a fare? Dovete determinarvi ad accogliere il giorno della
restaurazione della nostra patria. Il popolo della Corea festeggia il 15 agosto
come il Giorno dell’Indipendenza, il giorno della liberazione. Tanti popoli
piccoli e umili hanno celebrato l’indipendenza e la liberazione dei loro paesi
dopo la seconda guerra mondiale, ma quando verrà il giorno di festa in cui
celebreremo la restaurazione e la liberazione del cielo e della terra, la
patria di Dio? Ci avete mai pensato? Quel giorno deve venire. (155-223,
30.10.1965)
Alla fine dell’occupazione
giapponese, ho combattuto insieme a un movimento clandestino cercando di
restaurare l’indipendenza della mia patria, la Corea. Quel ricordo è ancora
vivo nella mia memoria. Ero sul punto di vomitare sangue e di crollare perché
mi mancava il respiro, e lottavo pensando: «Nel nome di Dio devo portare
l’impero giapponese a sottomettersi». Dio in quelle circostanze era con me.
Quando sono andato nella Corea del Nord è stata la stessa cosa. Sono stato
gettato in prigione, ma in quella situazione sono andato avanti nel nome di
Dio. Quando sono andato in prigione nel nome di Dio, Dio mi ha seguito lì.
(166-159, 5.6.1987)
Possiamo concludere che
tutti i popoli del nostro tempo e le nazioni che li guidano si trovano ad
affrontare il destino di dover negare il mondo attuale in cui vivono. Perciò le
persone e le nazioni della terra devono inevitabilmente superare insieme la cima
della collina. Dovete capire che se mantenete le tradizioni del passato, la
vera patria ideale che Dio desidera non può essere restaurata e stabilita.
(172-9, 3.1.1988)
Quando capiremo che la
restaurazione della patria di Dio si può trovare proprio sotto i nostri occhi,
e ci renderemo conto del fatto straordinario che la base per restaurare la
patria di Dio è la terra della Corea, allora i coreani riusciranno a dormire di
notte? Potranno continuare semplicemente a mangiare e a divertirsi, facendo
quello che vogliono? Anche se gli diceste di non farlo, investirebbero la loro
vita, notte e giorno. Il destino personale non è il problema. Non c’è dubbio
che la Repubblica di Corea sentirà la responsabilità nazionale di realizzare
questo scopo, anche se i coreani devono offrire i loro figli e le loro mogli,
così come tutto loro stessi e l’intera Corea del Sud. Se questo succederà, la
Corea del Nord e del Sud si unificheranno oppure no? Dovete capire queste cose.
(172-41, 3.1.1988)
Allora dov’è quella base? È
il vicinato. Se la gente del vostro vicinato vi chiede: «Hai restaurato la
patria?» potete rispondere: «Sì. Sono stato nella patria originale che Dio
amava, e sono stato nella patria che le generazioni successive dei nostri
antenati hanno amato. Sono stato nel posto che le generazioni dei nostri
antenati desideravano vedere. Di conseguenza sono un essere risorto della
patria di Dio il cui centro è l’amore. Sono un essere risorto dei miei genitori
e di numerose generazioni che hanno tutte desiderato ardentemente la
restaurazione della patria. Sono stato nella posizione di un essere
rappresentativo, risorto per tutte le persone del mondo che hanno anche loro
bramato la restaurazione della nostra patria». Dovete avere questo tipo di
orgoglio. (173-184, 14.2.1988)
Finora la Chiesa
dell’Unificazione non ha costruito neanche un edificio. Perché non l’abbiamo
costruito anche se avremmo potuto farlo? Quando la nostra chiesa ha fatto
domanda per costruire la sua sede centrale a Yoido, il governo non ci ha dato
il permesso. Così dovremmo costruire una chiesa regionale più piccola se non
abbiamo neanche potuto costruire la chiesa centrale? Dobbiamo partire dal punto
di costruire un santuario in cui possiamo onorare l’unico Dio in modo da
poterci assumere il compito di restaurare l’indipendenza della nostra patria e
restaurare tutti i suoi cittadini. I membri della comunità unificazionista non
devono stabilirsi o vivere nell’opulenza. (174-172, 28.2.1988)
A partire dal Giorno dei
Genitori, tutti i giorni devono essere una dichiarazione per la restaurazione
della patria e ogni nazione sotto il cielo deve unirsi al punto d’inizio di
questa tradizione. Dobbiamo combattere questo tipo di lotta. Questo è ciò che è
stato perduto. È l’esca di Satana. Allora, chi è la persona che ha stabilito la
base per questo? Tutti, che si tratti di Satana o di chiunque altro, devono
dire: «Il Reverendo Moon è il più grande!» Come figura centrale dell’amore,
avendo la vita del cielo, nella nazione del Padre, la nazione dell’amato
Salvatore, io ho ereditato il lignaggio di Dio e sono apparso qui come il vero
albero di olivo. Di conseguenza alla fine è emersa la Chiesa dell’Unificazione,
come uno strumento per guidare i nostri membri. Sulla base di questi membri ho
dunque separato le dottrine delle cristiane ufficiali e innestato la loro
gente. Ma loro protestano a gran voce contro questo innesto. Gridano perché la
loro radice è recisa. Non è vero? Ma se non facciamo così, periranno. (191-263,
25.6.1989)
Quando i giapponesi cercano
la vendetta, investono tutta la loro vita per vendicare la morte della loro
madre o di uno dei loro fratelli o sorelle. Alla luce di questo, come
dev’essere amara la sofferenza del re e del popolo di una nazione che
sperimentano una tale tragedia mentre percorrono il corso della provvidenza di
restaurazione della patria! Dio, che osserva le sofferenze di queste persone
ignare di tutte queste cose, soffre ancora di più. (200-68, 23.2.1990)
Tutte le cose appartengono a
Dio, ma sono state rubate attraverso l’amore falso. Perciò tutto deve essere
restituito a Dio. Queste cose, tuttavia, non possono semplicemente tornare
indietro. Deve essere fatta restituzione, ossia deve essere pagato indennizzo.
Allora chi intraprenderà questo compito? Per migliaia di anni è stato
realizzato attraverso la religione. Così ora i cristiani d’America devono
proteggere la Corea come nazione Adamo. Lavorando insieme alla Gran Bretagna,
alla Francia, al Giappone, alla Germania e all’Italia, devono realizzare la
restaurazione della nostra patria. Devono creare la nazione padre e a questo
scopo hanno bisogno di un’obbedienza assoluta. In questo modo tutti possono
essere innestati nell’albero di olivo vero. (200-301, 26.2.1990)
La strada che percorre la
Madre non deve assolutamente essere difficile come la mia. L’opposizione da
parte degli uomini non rappresenta nessun problema per me nel mio corso come
vero Padre, ma non ci deve essere nessuna donna che si oppone alla Madre nel
suo corso. Per la liberazione è necessario che tutte le donne sostengano il corso
della Madre per formare un ponte su cui la Madre può passare e percorrere
rapidamente la strada per restaurare l’indipendenza della patria, liberare il
cielo e la terra e liberare Dio. (222-279, 3.11.1991)
Tutti voi membri che siete
qui avete abbandonato i vostri paesi per venire qui. Avete buttato via la
vostra patria. Perché? L’avete fatto per il territorio della patria che Dio
desiderava in origine e per la restaurazione di quella patria. Non importa
quanto l’America sia grande, se non mi darà ascolto, perirà. Può darsi che il
mio giudizio sia categorico, ma la persona che sta dicendo queste cose non è un
semplice ospite di passaggio che fa qualche commento. Lo dico perché ho
realizzato tutte queste cose. Non sono uno sbruffone. Sono venuto qui dopo aver
completato tutto. (233-330, 2.8.1992)
È giunto il tempo in cui le
persone del passato, del presente e del futuro e persino le persone che sono
morte e sono andate nel mondo spirituale, possono cooperare a restaurare la
patria. Ecco perché tanti antenati scendono dai loro discendenti. Se questi
discendenti scelti non rispondono alla Chiesa dell’Unificazione, i loro
antenati causano loro delle malattie e dei problemi, ma nello stesso tempo
offrono le medicine e le soluzioni. Questo non sta succedendo attraverso il mio
potere. Dio e gli antenati si stanno unendo; il mondo angelico e gli antenati
si stanno unendo. Mettono il mondo terreno con le spalle al muro, dove nessuno
può risolvere i problemi - specialmente i problemi della famiglia. Solo io ho
la piena autorità e posso lavorare in questo modo. Quando il popolo di questa
nazione accetterà questo fatto straordinario come la speranza suprema e il
fondamento della loro nazione e della loro patria, allora questo paese
diventerà una nazione invincibile sotto il cielo. (290-172, 18.2.1998)
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