
Libro 12
La
provvidenza del Pacifico
Capitolo
III
L’era
del bacino del Pacifico e l’inaugurazione della Federazione delle Nazioni
Insulari
Sezione 3. La provvidenza
dell’oceano basata sulle Hawaii
3.1. Il Giappone e le Hawaii
Sappiamo dalla storia che
gli americani stabilirono la loro nazione migrando da est ad ovest, e diedero
nascita ad una nuova civiltà. In questo modo consolidarono un punto d’appoggio
dal quale influenzare la sfera dell’oceano Pacifico, avendo come base le
Hawaii. (79-72, 1.6.1975)
Il motivo per cui il
Giappone attaccò Pearl Harbor nelle Hawaii è che era giunto alla conclusione
che non avrebbe potuto difendere la sua posizione in Cina o in Corea senza
colpire gli Stati Uniti, che erano dietro le quinte. Dovete essere consapevoli
di questo. Dovete capire che il Giappone colpì Pearl Harbor per difendere la
sua posizione dominante in Corea e in Cina. Gli storici in America non sapevano
questo. Io sono sicuro di queste cose. (11-313, 9.3.1981)
Non è stata la piccola
nazione del Giappone a cominciare la grande guerra in Asia? Sapete perché il
Giappone attaccò le Hawaii? Gli studenti giapponesi, che studiavano all’estero,
non erano trattati come esseri umani. Così pensavano: «Aspettate e vedrete.
Aspettate dieci, venti anni. Ve la farò pagare!» E in seguito, passarono al
contrattacco. Poiché questi studenti stranieri pensavano in quel modo, Dio li
aiutò così.
Gli studenti che avevano
studiato per dieci anni, passavano tutto il tempo a pensare: «Ve la farò
pagare». E quelli che avevano studiato per venti anni, rimuginavano in
continuazione: «Vi schiaccerò». (293-292, 7.6.1998)
I giapponesi presero la
decisione di attaccare l’America, non è vero? Ecco perché attaccarono
illegalmente Pearl Harbor. Questo punto di vista non è stato esplorato nei
libri di storia americani o giapponesi. Dovete capire com’è venuta fuori la
decisione del Giappone dal punto di vista della provvidenza. Questo è un fatto
sicuro. Il Giappone non compì semplicemente un attacco illegittimo contro gli
Stati Uniti a Pearl Harbor. Aveva motivi sufficienti per farlo. Allora, cosa
facevano i missionari? Guidavano l’aspetto politico delle cose. (111-153,
10.2.1981)
L’America non era forse il
territorio degli indiani? Quando sono andato alle Hawaii ho pensato: «Wow, non
ho mai visto nel mondo un posto simile!» Il trenta percento della popolazione è
composta da giapponesi e solo il ventinove percento sono bianchi. Ecco perché
dicono che i bianchi sono perseguitati. Quando ho sentito questo, non mi sono
dispiaciuto tanto. Se avessi detto: «Hei, voi giapponesi! Fate in modo che sia
pagato l’indennizzo per l’opposizione che ho ricevuto in America!» allora
avrebbero provveduto efficacemente a questo. Ma ho capito che avrebbero espulso
tutti i bianchi che erano lì, e così ho pensato: «Questo non va bene». Ho
subito concluso: «Se sposo i figli di queste famiglie che formano il trenta
percento della popolazione con i figli delle famiglie che appartengono al
ventinove percento della popolazione, si uniranno completamente». Ho capito
anche come sarebbe semplice la provvidenza di restaurazione se tutto fosse
trasferito sul continente americano. Ecco perché sto costruendo dei centri
operativi, comperando delle barche e facendo preparativi per vivere alle
Hawaii. Intendo andare alle Hawaii. Credetemi, la civiltà del Pacifico sta
arrivando! (216-275, 7.4.1991)
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