Libro 13
La restaurazione della
patria del Vero Dio
Capitolo I
La restaurazione della
patria del Vero Dio
Sezione 6. La convinzione e
l’atteggiamento necessari per restaurare la nostra patria
Ora siamo entrati in una
nuova era. Che tipo di atteggiamento dobbiamo avere? Nel vostro cuore, più di
ogni altra cosa, deve ardere la convinzione di restaurare l’indipendenza della
nostra patria. In altre parole, dovete diventare i portabandiera per costruire
la patria che Dio ha atteso impazientemente negli ultimi seimila anni. Dovete
essere orgogliosi di essere dei pionieri nelle forze speciali inviate a
combattere come avamposti per rivendicare la terra e prendere responsabilità
per questa incredibile missione.
Tante persone che si sono
succedute nel corso del tempo volevano avere questa missione e nutrivano questa
speranza. Ma pur desiderandola, non l’hanno potuta avere. Questa è una missione
speciale, che può essere realizzata soltanto una volta, in questo tempo della
storia. Richiede un alto senso di responsabilità. Mangiare, dormire, i vostri
movimenti, ogni aspetto del vostro modo di vita devono avere come scopo la
creazione della patria.
Quanto tempo pensate che Dio
abbia aspettato con impazienza, che voi, come emissari segreti inviati da Lui,
vi facciate avanti decisi a realizzare questa missione con uno spirito
intrepido e con grande entusiasmo?
Finora siamo stati
scacciati. La volontà del cielo non ha avuto mai, neanche una volta, la
possibilità di conquistare una base d’appoggio in una nazione e manifestare
pienamente la sua sostanza. Dobbiamo realizzare la volontà di Dio di creare una
patria. Finora questa volontà non è stata realizzata neanche una volta. Ora
possiamo stabilire questo tipo di patria. In quella patria ci saranno una sovranità,
un territorio e un popolo. Inoltre, la linea di sangue lega le persone come un
popolo unito in quella nazione, dando loro una storia che gli altri popoli non
possono avere. Dobbiamo compiere la nostra missione di ambasciatori per
restaurare l’indipendenza di una simile patria. Più presto questa missione sarà
completata, più presto potremo porre la fondazione per restaurare la nostra
patria. Pagando un prezzo attraverso la nostra sofferenza di oggi, si affretta
il giorno in cui arriverà la restaurazione della nostra patria. Pensando a
questo, dovete andare avanti con la determinazione di completare la vostra
missione di emissari speciali, altrimenti non potremo avere la benedizione
mondiale e la fortuna celeste che Dio ci può donare in questa era. (29-40,
16.2.1970)
Dovete lasciare ai vostri
discendenti un testamento che dice: «Dio è il nostro Dio. Noi siamo i Suoi
figli e le Sue figlie. Finora siamo vissuti per restaurare la nostra patria.
Anche se il mondo ci dà la caccia e ci manda via, noi non periremo e vedremo il
giorno della ricompensa prima di morire. Anche se io morirò e non riuscirò a
realizzare questo, voi vedrete quel giorno prima della vostra morte!» Questo è
esattamente ciò che pensavano gli israeliti. (18-231, 11.6.1967)
Ora dobbiamo mettere la
Repubblica di Corea sulla prima linea della volontà di Dio e restaurare la
patria che Dio desidera. Dobbiamo restaurare una nuova patria per l’umanità. Da
questa prospettiva, se esaminiamo tranquillamente la realizzazione delle nostre
responsabilità, non possiamo fare a meno di riflettere sul significato della
nostra vita e sul nostro atteggiamento fino a questo punto. (29-35, 16.2.1970)
Che tipo di essere è Dio?
Dio è il Re degli emissari segreti. È il Re degli emissari segreti, il
comandante supremo che appare in questo mondo satanico per restaurare la
patria. Ma c’è mai stato un tempo, negli ultimi seimila anni, in cui questo Dio
ha potuto dire alla terra: «Io sono Dio. Questa è la verità che vi posso
insegnare»? No, non c’è stato. Ma nonostante questo, Dio ha lavorato duramente
per istruirci attraverso le nostre coscienze pure e creare un legame con noi. I
seimila anni di storia della provvidenza di restaurazione sono stati lo sforzo
di Dio per allargare la base del nostro cuore e guidarci verso un mondo libero
che può unirsi a Lui. (29-48, 16.2.1970)
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