La Vita sulla Terra e il Mondo Spirituale
Capitolo VI
La realtà del mondo spirituale e noi
Sezione 3. La registrazione nel mondo spirituale
3.1. La libertà goduta dai cittadini del Regno dei Cieli
Le donne che nascono belle hanno la tendenza a ricercare le cose
esteriori. Le donne dall’aspetto più modesto sicuramente non cercheranno le
cose esteriori, ma quelle interiori.
Più le persone perseguono le cose esteriori, più diventano lo
zimbello di Satana, ma se ricercano le cose interiori si avvicinano al lato di
Dio. Quelli che sanno cercare l’aspetto interiore possono andare liberamente
verso l’esteriore, ma quelli che perseguono l’esteriore non possono mai andare
verso l’interiore.
Allora, che tipo di persone diventeranno i membri della Chiesa
dell’Unificazione? Idealmente diventeranno delle persone che sanno entrare nel
mondo interiore e uscire nel mondo esteriore; sanno entrare ed uscire e sono
anche capaci di viaggiare a nord, a sud, ad est e ad ovest. Stiamo cercando di
creare delle persone che permettano al mondo interiore di diventare il
soggetto, mettendole in grado di dominare il mondo esteriore.
Poiché il mondo esteriore è stato invaso dal male, se seguite la
via esteriore finirete per andare all’inferno. Se invece andate nel mondo
interiore, finirete in un mondo spirituale buono - il Regno dei Cieli. Quando
potete viaggiare liberamente sia nel mondo esteriore che in quello interiore,
potete andare sia all’inferno che in cielo. Conoscendo questa realtà, io dico
che dobbiamo diventare delle persone che possono essere accolte da tutti,
dovunque vanno. Questo è ciò che afferma anche Dio. Dio può visitare
liberamente l’inferno. Per farlo non passa attraverso nessuna procedura e non
segue nessuna trafila per andare nel Suo palazzo. Va dovunque vuole. (116-177,
1.1.1982)
3.2. I doni speciali che si possono portare nel mondo spirituale
Che dono porterete con voi quando andrete da Dio nel mondo
spirituale? Non i soldi, né il prestigio di un titolo accademico, né l’amore
per uno sposo, né una vita felice. Queste cose non possono essere dei doni. In
quel luogo dovete portare con voi il vostro amore per Dio e per il mondo.
Questo è ciò che rimane. In Giovanni 3:16 è scritto: «Dio ha tanto amato il
mondo…» Afferma che Dio ama il mondo e per questo ha mandato il Suo figlio
unigenito. Il figlio unigenito è la persona che è venuta per amare il mondo.
Per questa ragione se la vostra fede è fondata sull’amore, non
perirete. Sarete salvati. Poiché il Signore ama il mondo, anche noi dobbiamo
fare la stessa cosa. Il cristianesimo si è diviso in tanti gruppi diversi. Ci
sono dei cristiani che non pensano nemmeno al mondo o a Dio. Stanno andando in
rovina, mentre amano solo la loro confessione e la loro nazione; dobbiamo amare
il mondo e Dio, trascendendo i nostri settarismi e le nostre nazioni. (98-329,
13.8.1978)
Persino un giudice non può fare nulla contro un assassino senza
avere delle prove. Se l’assassino protesta dicendo: «Quando mi hai visto
commettere il delitto?» il giudice non gli può fare nulla. Però, quando è messo
di fronte alle prove, l’assassino non può protestare. Se non avete nessuna
prova, dovete cercarla. C’è il verso di un inno che dice: «Gesù mi ama, questo
lo so, perché me lo dice la Bibbia». Ma avete modo di dimostrarlo? Alcune
persone vanno fuori a testimoniare e si vantano di aver ricevuto la prova da
Dio, ma vantarsi è una vera prova? Cosa farete di questa prova? Non ha nulla a
che fare con voi se non rimane nessuna persona dagli sforzi che avete fatto per
testimoniare.
Avete un dono da portare con voi quando andrete in cielo? Quando
andrete nel mondo spirituale i martiri si metteranno in fila di fronte a voi.
Potrete aprire davanti a loro il fagotto che avrete portato con voi? Pensate di
poter srotolare qualcosa che è simile allo straccio che un mendicante usa per
fasciarsi i piedi? Che sofferenze avete attraversato voi e la
Chiesa dell’Unificazione? Come potete dire di essere vissuti per la
nazione e per il mondo senza aver sopportato queste difficoltà? Io ho sofferto,
ma non la considero una sofferenza. Certo, abbiamo ancora tanta strada da fare.
Al vostro arrivo nel mondo spirituale dovete poter aprire il vostro fagotto e
dire: «Ecco il dono che ho preparato nel corso della mia vita; vi prego,
accettatelo». Se una sposa deve portare una dote quando si trasferisce nella
casa dei suoceri, voi come potete andare in cielo a mani vuote?
Come membri della Chiesa dell’Unificazione, quale missione avete
ricevuto da Dio? Come truppe scelte di Dio, come Suoi figli e figlie, quando vi
sposate dovete ereditare il lignaggio di quella famiglia. Per far questo, vi
occupate delle faccende domestiche della vostra famiglia e sviluppate la vostra
indipendenza. Avete ricevuto una missione così sacra. Perciò, anche se siete
separati da me e non potete vivere fisicamente insieme a me ogni giorno, e
anche se Dio non può sempre insegnarvi direttamente, non dimenticate mai che
siete quelli che hanno ricevuto una missione sotto la Sua sfera di
dominio.
Consideratevi assoluti. Siate determinati ad ottenere una
garanzia eterna per il frutto che cresce dai valori assoluti. Questi tesori
appartengono a tutta l’umanità, alle generazioni future e al mondo spirituale.
Questa è la responsabilità affidata a coloro che sono stati nominati da Dio, e
chi non la realizzerà sarà più misero di un mendicante. I mendicanti almeno
possono sfamarsi elemosinando il cibo quando arriva l’ora di mangiare, ma
quelli che non realizzano la loro responsabilità, all’ora del pranzo non
potranno mangiare nemmeno una zuppa d’avena.
Se Dio vi ha dato dieci anni per realizzare questa
responsabilità, durante quei dieci anni dovete offrire tutta la vostra lealtà e
devozione. Come potete accorciare il periodo per restaurare il corso dei figli
che può illuminare la storia e trasformarla in un corso prezioso? Per ridurre
il periodo di dieci anni previsto da Dio ad un corso di sette anni, dovete
investire sangue, sudore, impegno e fatica; senza esercitare uno sforzo
quantitativamente e qualitativamente più grande non potete avere il dominio della
nazione e del mondo. I membri della Chiesa dell’Unificazione devono diventare
delle persone capaci di portare a termine questa responsabilità.
È arrivato questo tempo. La base è già stata stabilita e il
lavoro all’esterno è stato completato; ora è il tempo della decorazione
interiore. Poiché la decorazione interiore richiede il tocco personale del
proprietario, io non posso essere assente. Cose come i muri esterni non sono
importanti per questo, ma per rimettere a posto quello che è necessario, occorre
sicuramente fare le cose per gradi nel corso del tempo. Quindi c’è un periodo
di preparazione, un tempo di messa in pratica e un tempo di realizzazione.
Dobbiamo fare dei piani appropriati per ciascuna fase della
nostra vita. Dobbiamo impegnare tutto il nostro sforzo a fare i preparativi
durante il periodo di preparazione, mettere in pratica durante il periodo di
esecuzione e portare a termine durante il periodo di realizzazione. Solo così
la decorazione interiore riuscirà bene. Allora, chiunque vedrà la decorazione
interiore si complimenterà per la sua qualità squisita e per l’alto livello
dello sforzo investito.
Verrà un tempo di preparazione. Vi sarà affidata una certa
responsabilità e voi dovete fare i preparativi mentre vivete per la volontà di
Dio. Poi verrà il tempo della messa in pratica. In quel periodo dovete mettere
in pratica, anche se perdete il conto della notte e del giorno. Infine verrà il
tempo della realizzazione, la stagione in cui la speranza si realizza. (32-71,
21.6.1970)
3.3. Il Regno dei Cieli creato attraverso il principio dei tre
grandi soggetti
La mente sta al posto di Dio. La vostra mente rappresenta i
vostri predecessori, i vostri antenati. Rappresenta l’insegnante, così come il
sovrano. Per quanto tempo la mente è stata umiliata e disprezzata? La mente
rappresenta l’essere che, in quanto centro dell’universo, è nella posizione del
vero genitore, del vero maestro e del vero signore. Esiste come il soggetto del
vero amore. Quanto la mente è stata sacrificata per mantenerci in ordine sulla
terra?
Anche se è trattata con disprezzo e trascinata di qua e di là,
quando avete dei pensieri cattivi e all’alba commettete un furto, la vostra mente
protesta contro di voi e continua a dirvi: «Ehi, disgraziato!» Quanto tempo ci
siamo trastullati con questa mente? La mente sta al posto del genitore,
dell’insegnante e del signore. Nel mondo della mente non c’è bisogno di nessun
giudizio. Sapete le cose voi stessi meglio di chiunque altro. Non è necessaria
una terza persona o un testimone.
Non possiamo presentarci con orgoglio ai nostri genitori,
proviamo vergogna davanti ai nostri insegnanti e ai governanti della nostra
nazione, e ci vergogniamo di fronte a Dio. Per questo dobbiamo pentirci. Per
ritornare alla nostra patria originale, ci dobbiamo pentire. Nella patria
originale dobbiamo servire Dio come nostro Re. Egli è il re dell’universo,
della nazione, della tribù e della famiglia. Dio è il Maestro dell’universo,
della nazione, della tribù e della famiglia. È anche il loro Signore. Questo è
il pensiero dei tre grandi soggetti. Poiché contiene l’essenza dell’amore che
vive per gli altri e si dimentica di averlo fatto, questo pensiero dei tre
grandi soggetti rappresenta la nazione celeste.
Se potessimo realizzare tutto il pensiero dei tre grandi
soggetti, sarebbe l’ideale, ma anche se non lo facciamo, quando siamo nella
posizione di veri genitori, gli insegnanti staranno a destra e i signori a
sinistra. Perciò la cosa migliore sarebbe poter occupare una di queste tre
posizioni. Se diventate dei veri genitori, dei veri insegnanti o dei veri
signori - se siete in almeno una di queste posizioni - registrarvi nel Regno
dei Cieli non sarà un problema. (209-154, 28.11.1990)
I doni speciali che si possono portare nel mondo spirituale
RispondiEliminaChe dono porterete con voi quando andrete da Dio nel mondo spirituale? Non i soldi, né il prestigio di un titolo accademico, né l’amore per uno sposo, né una vita felice. Queste cose non possono essere dei doni. In quel luogo dovete portare con voi il vostro amore per Dio e per il mondo. Questo è ciò che rimane. In Giovanni 3:16 è scritto: «Dio ha tanto amato il mondo…» Afferma che Dio ama il mondo e per questo ha mandato il Suo figlio unigenito. Il figlio unigenito è la persona che è venuta per amare il mondo.
Per questa ragione se la vostra fede è fondata sull’amore, non perirete. Sarete salvati. Poiché il Signore ama il mondo, anche noi dobbiamo fare la stessa cosa. Il cristianesimo si è diviso in tanti gruppi diversi. Ci sono dei cristiani che non pensano nemmeno al mondo o a Dio. Stanno andando in rovina, mentre amano solo la loro confessione e la loro nazione; dobbiamo amare il mondo e Dio, trascendendo i nostri settarismi e le nostre nazioni. (98-329, 13.8.1978)
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