sabato 21 marzo 2020

La Promessa della Famiglia

Libro 10
Capitolo II
La visione della famiglia
Sezione 5. La Promessa della Famiglia
5.1. Quelli che possono recitare la Promessa della Famiglia
Le famiglie che recitano la Promessa della Famiglia devono realizzare l’unità fra la mente e il corpo. In linea di principio non potreste recitarla se non unite la mente e il corpo. Dovete eliminare tutto quello che non risponde al suo criterio e sviluppare tutto ciò che gli è conforme, recitando la Promessa e pregando ogni giorno. In questo modo potrete realizzare una completa unità fra la mente e il corpo. In realtà dovreste recitare la Promessa della Famiglia solo dopo aver raggiunto quel livello. (261-143, 9.6.1994)
L’era del Completo Testamento si deve sviluppare in accordo alla Promessa della Famiglia. La frase più importante è : «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore». Questo ci dice che abbiamo superato il dominio caduto. Significa che tutto quello che era stato diviso attraverso l’amore falso, la vita falsa e il lignaggio falso dei genitori falsi ora è stato unito.
Quando recitate «…focalizzandosi sul vero amore», dovete farlo in uno stato di completa unità fra la mente e il corpo. Dovete anche essere in uno stato in cui la mente e il corpo, il marito e la moglie, i figli e le figlie sono uniti. Attraverso i vostri figli dovete risolvere il blocco storico causato dallo spargimento del sangue di Abele per mano di Caino. La Promessa della Famiglia deve essere recitata sulla base dell’unità fra la mente e il corpo, fra marito e moglie, e fra i figli, in modo che tutti si siano uniti. (264-192, 9.10.1994)
Chi può recitare la Promessa della Famiglia? Quelli che hanno ereditato l’amore falso e la vita falsa attraverso i genitori falsi del mondo satanico non sono qualificati per recitarla. Solo quelli che sono ritornati al mondo così come era inteso in origine, che si sono uniti a Dio e ai Veri Genitori e attraverso il vero amore hanno raggiunto l’unità fra la mente e il corpo, l’unità fra marito e moglie e l’unità fra i figli possono recitare la Promessa della Famiglia. (264-213, 3.11.1994)
Chi può entrare in cielo? Il cielo non è un luogo dove può entrare chiunque. È un luogo riservato a quelli che hanno realizzato l’unità fra la mente e il corpo, fra marito e moglie e fra i figli, e che hanno stabilito la base delle quattro posizioni nel corso di tre generazioni. Ecco perché per entrare in cielo, tutta la famiglia, che è la base fondamentale, deve essere completamente unita. La Promessa della Famiglia è solo per coloro che riescono a realizzare questa unità.
Perciò dovete riflettere ad ogni pasto - a colazione, a pranzo e a cena - e anche quando vi svegliate al mattino e andate a letto la sera, se siete finiti ancora una volta nella posizione di incoraggiare un rapporto con Satana, attraverso la disunità della vostra mente e del vostro corpo.
Il conflitto fra marito e moglie non deve esistere. Causa solo problemi. Finora avete vissuto come volevate, ma in futuro verrà un tempo in cui le dispute familiari saranno soggette alla legge celeste. Queste leggi saranno severe; non ci sarà nessun perdono. Soprattutto le donne devono stare attente. Le donne cadute devono controllare la loro lingua. Devono stare attente a quello che dicono. Le donne hanno una responsabilità importante sulle loro spalle, perché tutta la responsabilità ricadrà su di loro. (264-214, 3.11.1994)
La Promessa della Famiglia non è per il pubblico in generale. Non è fatta per essere recitata da qualsiasi persona. Gli otto paragrafi della Promessa della Famiglia iniziano con una premessa: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore». Questa frase può essere recitata soltanto su una base che non ha nessun rapporto con il mondo satanico. (263-195, 4.10.1994)
5.2. Il contenuto della Promessa della Famiglia
1. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di ritrovare la propria terra di origine e stabilire l’ideale di creazione originale, il Regno di Dio in terra e in cielo.
Il primo paragrafo della Promessa dice: «La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di ritrovare la propria terra di origine e stabilire l’ideale di creazione originale, il Regno di Dio in terra e in cielo». Più semplicemente queste parole vogliono dire che noi siamo quelli che costruiranno il Regno di Dio in terra e in cielo. Significa che dobbiamo formare delle famiglie centrate su Dio, dal momento che la famiglia è stata perduta.
Vuol dire che la nostra famiglia, attraverso il vero amore e la nostra patria originale, costruirà il Regno di Dio sulla terra e in cielo, che è l’ideale originale della creazione. La patria originale è basata sulla famiglia, non sulla nazione. Ecco perché avete bisogno di ritornare nella vostra città natale. La vostra famiglia deve ritornare nella vostra città natale per stabilire il Regno di Dio sulla terra e in cielo. Una volta che avrete restaurato la città natale, la nazione e tutto il mondo si uniranno automaticamente. Non c’è nulla di cui preoccuparsi. Il Regno di Dio sulla terra e in cielo emergerà automaticamente. Tutto ha inizio dalla famiglia. (260-157, 2.5.1994)
Qual è il primo paragrafo della Promessa? Contiene le parole: «… focalizzandosi sul vero amore …ritrovare la propria terra di origine», quindi abbiamo bisogno di ricercare quella terra di origine. Promettiamo solennemente di stabilire «l’ideale di creazione di Dio, il Regno di Dio in terra e in cielo». Lo dobbiamo costruire con le nostre stesse mani. Dobbiamo reclamarlo dal mondo del diavolo. Dobbiamo trasformare completamente il mondo satanico, capite? Ecco perché non parliamo di completare, ma di stabilire. (261-88, 22.5.1994)
Il primo paragrafo della Promessa si riferisce a ricercare la nostra terra di origine e stabilire l’ideale originale della creazione, il Regno di Dio in terra e in cielo. Poiché il regno è stato perduto, è necessario restaurarlo. Dio non lo stabilirà per noi. Dobbiamo farlo noi stessi. (263-148, 21.8.1994)
2. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di servire Dio e i Veri Genitori, di diventare una famiglia centrale che rappresenta il cosmo e di completare il proprio corso come figli devoti per la famiglia, cittadini leali per la nazione, santi per il mondo e una famiglia di figli sacri per il cielo e la terra.
Anche il secondo paragrafo della Promessa della Famiglia contiene la frase: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore». Questo significa che senza il vero amore non si può realizzare nulla. La frase successiva è: «La nostra famiglia promette solennemente di servire Dio e i Veri Genitori, di diventare una famiglia centrale che rappresenta il cosmo e di completare il proprio corso come figli devoti per la famiglia». Questo significa che il padre deve praticare la via della pietà filiale allo stesso modo dei figli. In realtà, tutti i membri della famiglia devono fare la stessa cosa. Devono ereditare la tradizione della pietà filiale. Il secondo punto della Promessa prosegue dicendo. «…promette solennemente di completare il proprio corso come cittadini leali per la nazione, santi per il mondo e figli sacri per il cielo e la terra».
Così tutto il secondo paragrafo della Promessa asserisce: «La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di servire Dio e i Veri Genitori, di diventare una famiglia centrale che rappresenta il cosmo e di completare il proprio corso come figli devoti per la famiglia, cittadini leali per la nazione, santi per il mondo e una famiglia di figli sacri per il cielo e la terra». Questo significa che dovete diventare dei genitori e allevare bene i vostri figli. Le parole “figli sacri” si riferiscono ai figli che osservano la legge del Regno di Dio e del Suo palazzo, sia nel mondo spirituale che nel mondo fisico.
In questi due mondi, la sovranità e i cittadini del Regno di Dio devono osservare la Sua legge. La sovranità è il partner soggetto e i cittadini sono i partner oggetto che esistono nei due mondi. (260-157, 2.5.1994)
Il secondo punto della Promessa significa che la nostra famiglia promette solennemente di diventare una famiglia centrale che rappresenta il cielo servendo Dio e i Veri Genitori, di realizzare la via dei figli e delle figlie di pietà filiale nella nostra famiglia, dei patrioti per la nostra nazione, dei santi per il mondo e dei figli sacri per il cielo e la terra. Questo vuol dire che completeremo tutto ciò che Dio desidera nella nostra famiglia. Attraverso questo, come genitori, ci impegniamo ad educare i figli della nostra famiglia, i cittadini della nostra nazione e le persone che vivono nel mondo e in cielo e sulla terra, in modo che possano qualificarsi per diventare membri della famiglia del Regno di Dio. (260-190, 8.5.1994)
Di che cosa parla il secondo punto della Promessa? Parla di una famiglia rappresentativa. Perciò dovete promettere solennemente di «servire Dio e i Veri Genitori, di diventare una famiglia centrale che rappresenta il cosmo e di completare il proprio corso come figli devoti per la famiglia, cittadini leali per la nazione, santi per il mondo e una famiglia di figli sacri per il cielo e la terra».
Dobbiamo liberare il mondo da ogni cosa o persona che nel corso della storia è stata sleale, empia e traditrice nei confronti di Dio. In passato ci sono state tante persone del genere nelle famiglie, nelle nazioni, nel mondo e persino nel mondo spirituale. Ma per quanto esse siano numerose, quali loro rappresentanti, voi vi dovete unire ai Veri Genitori e realizzare la famiglia descritta nella Promessa. (261-88, 22.5.1994)
Dovete realizzare il corso dei figli devoti, dei patrioti, dei santi e dei figli sacri sulla base dell’amore. La vostra famiglia rappresenta Adamo ed Eva, la famiglia che occupa il vertice. Poiché siete stati benedetti da una posizione così alta, vi potete stabilire sulla terra. Una volta che vi siete stabiliti sulla base dell’amore celeste, diventate una famiglia centrale. Questa sarà una famiglia di figli e figlie divini, di santi, di patrioti e di figli di pietà filiale. Una simile famiglia sarà per sempre il seme per le generazioni future. La stessa cosa vale per il suo frutto. Diventando delle persone che basano la loro vita su questo principio per un’infinità di generazioni a venire, diventerete senza dubbio i cittadini del Regno di Dio. (263-149, 21.8.1994)
3. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di realizzare i quattro grandi regni del cuore, le tre grandi sovranità e la dimensione della famiglia reale.
Il terzo punto della Promessa dice: «La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di realizzare i quattro grandi regni del cuore, le tre grandi sovranità e la dimensione della famiglia reale». Voi sapete cosa sono i quattro grandi regni del cuore e le tre grandi sovranità. Se Adamo ed Eva non fossero caduti, ma avessero raggiunto la perfezione, sarebbero diventati la famiglia reale di Dio. Perciò questa parte della Promessa significa che per entrare nel regno di Dio bisogna diventare una famiglia reale restaurata. Le famiglie benedette devono realizzare questo.
Per ricevere amore l’uno dall’altra, l’uomo e la donna devono essere in questa posizione, altrimenti non possono amarsi reciprocamente. L’amore coniugale deve aver luogo solo sulla base dei quattro grandi regni del cuore e delle tre grandi sovranità. Queste dimensioni e sovranità non si possono realizzare senza l’amore. È per questo che l’uomo è assolutamente necessario per la donna e viceversa. Ogni giorno le famiglie benedette devono impegnarsi a raggiungere questo obiettivo. Si tratta di una questione pratica, che è proprio sotto i vostri occhi. (260-190, 8.5.1994)
Il terzo punto della Promessa dice: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di realizzare i quattro grandi regni del cuore, le tre grandi sovranità e la dimensione di famiglia reale». Poiché Adamo ed Eva non riuscirono a realizzare queste cose attraverso il loro primo amore, noi le dobbiamo realizzare così come erano intese in origine. Il termine “figli sacri” nel secondo paragrafo della Promessa implica il significato di restaurazione. Perciò dobbiamo realizzare il terzo punto della Promessa sulla base di aver realizzato il contenuto del secondo.
Questo punto della Promessa richiede di: «realizzare i quattro grandi regni del cuore, le tre grandi sovranità e la dimensione della famiglia reale». Dimensione della famiglia reale significa che i discendenti diretti del Signore del Secondo Avvento non hanno nessuna condizione di indennizzo da realizzare. Queste condizioni non li riguardano. Queste condizioni si applicano ancora alla donna e al figlio nella sfera Caino, ma non ai loro discendenti diretti. Questo è esattamente ciò che avvenuto con la Vera Madre, la madre di Sung-jin e Sung-jin stesso.
Per dirla in parole più chiare, essere inclusi nella sfera della famiglia reale di Dio significa riconoscere la sfera Caino. Mettendoli nella posizione del fratello minore restaurato e trattandoli come la famiglia reale, Satana non avrà nessuna base per accusare. Satana li dovrà riconoscere, perché non avrà nessuna condizione per poterli rivendicare come suoi figli. Se la sfera di Caino non fosse inclusa, vorrebbe dire che dentro il dominio satanico ci sono quelli che non fanno parte della famiglia reale, e così Satana manterrebbe ancora la sua esistenza caduta. Invece, riconoscendo la sfera di Caino come parte della famiglia reale, Satana si dovrà ritirare. Questo è estremamente importante. (260-158, 2.5.1994)
I quattro grandi regni del cuore e le tre grandi sovranità devono essere realizzati. Il nonno è al posto di Dio. Il Padre è il centro della seconda generazione e quindi sarà il re delle famiglie del mondo. Per questo dovete servire vostro padre e vostra madre come il re e la regina, e vostro nonno come Dio. Ricevendo il duplice amore della madre e del padre nel nome di Dio, possiamo entrare nell’era dei nipoti e successivamente avanzare verso l’universo che sarà la manifestazione del Regno di Dio sulla terra e in cielo. (264-195, 9.10.1994)
Vivendo una vita basata sul terzo punto della Promessa, realizzerete finalmente il modello ideale secondo l’intenzione originale di Dio, il modello originale di Adamo che non era caduto, ossia i quattro grandi regni del cuore e le tre grandi sovranità. «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di realizzare i quattro grandi regni del cuore, le tre grandi sovranità e la dimensione della famiglia reale»! Solo le famiglie che hanno realizzato questo possono avanzare verso il luogo della perfezione. Servendo Dio e i Veri Genitori dovete essere nella posizione di rappresentanti del mondo in una posizione perfetta, simile a Gesù. Nel momento in cui comincerete a servire Dio da quella posizione, il vostro legame con Satana sarà completamente troncato.
Finora le persone del mondo sono state nella posizione del figlio primogenito e hanno agito come nemici uccidendo Abele dal lato di Dio, ma ora non possono più farlo. Quando la verità su questo punto è stata chiarita, è venuto fuori che il fratello minore in realtà era il “fratello maggiore”. Le loro posizioni si sono invertite, ma sono ugualmente due fratelli. Ecco perché le persone che vivono nel mondo devono essere trattate come parte della famiglia reale.
La Chiesa dell’Unificazione è la famiglia reale di tipo Abele e il mondo satanico è la famiglia reale di tipo Caino. I membri della nostra chiesa non possono entrare in cielo se non hanno portato questi membri della famiglia reale di tipo Caino ad unirsi. Dovete realizzare questo lavoro seguendo le direttive dei Veri Genitori. Unendovi a loro non incontrerete nessuna opposizione e il mondo vi seguirà automaticamente. (251-88, 22.5.1994)
4. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di realizzare l’ideale della creazione originale di Dio, di un’unica grande famiglia universale, e di portare a compimento il mondo di libertà, pace, unità e felicità.
Il quarto paragrafo della Promessa dice: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di realizzare l’ideale della creazione originale di Dio, di un’unica grande famiglia universale, e di portare a compimento il mondo di libertà, pace, unità e felicità». La frase “La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore” ha lo stesso significato in ogni parte della Promessa. Qui è seguito dalla frase “realizzare la grande famiglia universale”. Per quanto una famiglia sia grande, è pur sempre una famiglia. Quando andrete nel mondo spirituale vi troverete a far parte di una grande famiglia. L’ultima parte di questa promessa è: “portare a compimento il mondo di libertà, pace, unità e felicità”. Significa che costruendo la grande famiglia universale, realizzeremo un mondo in cui regnano la libertà universale, la pace universale e la felicità universale. (260-158, 2.5.1994)
La frase “La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di realizzare l’ideale della creazione originale di Dio, di un’unica grande famiglia universale” indica che l’ideale di Dio è che tutto il mondo diventi una famiglia estesa, una grande famiglia. Poiché è il luogo per quelli che hanno portato a compimento i quattro grandi regni del cuore e le tre grandi sovranità, tutti appartengono a un’unica famiglia globale - non due - centrata su Dio. Costruendo la famiglia universale, che è l’ideale di creazione di Dio in cielo e in terra, trasformeremo tutto il mondo in una grande famiglia estesa. (260-191, 8.5.1994)
Consideriamo la parte della Promessa che dice: «La nostra famiglia… promette solennemente di realizzare l’ideale della creazione originale di Dio, di un’unica grande famiglia universale, e di portare a compimento il mondo di libertà, pace, unità e felicità». Qui la libertà a cui si fa riferimento non è quella dell’individuo, ma quella delle persone che appartengono ad un’unica grande famiglia globale. La stessa cosa vale per la pace e la felicità. Questo vuol dire che tutta l’umanità troverà la felicità. (260-192, 8.5.1994)
Di che cosa parla il quarto punto della Promessa? Cosa dovete fare focalizzandovi sul vero amore di Dio? «Realizzare l’ideale della creazione originale di Dio, di un’unica grande famiglia universale, e portare a compimento il mondo di libertà, pace, unità e felicità».
L’ideale di creazione di Dio è creare su questa fondazione una famiglia estesa, secondo i Suoi desideri. Il mondo di Caino e Abele sono destinati ad essere un’unica grande famiglia. Nel luogo dove è stato stabilito l’ideale originale, cioè i quattro grandi regni del cuore e le tre grandi sovranità, si realizzerà l’ideale di un’unica famiglia globale. Noi promettiamo solennemente di portare a compimento un mondo di libertà, pace e felicità da quella posizione. Tutto deve essere realizzato secondo un certo ordine. (261-89, 22.5.1994)
5. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di impegnarsi ogni giorno per lo sviluppo dell’unificazione tra il mondo spirituale soggetto e il mondo fisico oggetto.
Il quinto punto della Promessa dice: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di impegnarsi ogni giorno per lo sviluppo dell’unificazione tra il mondo spirituale soggetto e il mondo fisico oggetto». Lo sviluppo di cui si parla in questa parte della Promessa si riferisce allo sviluppo progressivo che ha luogo quotidianamente. Non si deve interrompere. Se si fermasse, tutto si collegherebbe all’inferno. Perciò deve avvenire uno sviluppo progressivo. Dobbiamo impegnarci per questo.
Ogni giorno la nostra vita religiosa ha a che fare con Dio e il mondo spirituale. I membri della Chiesa dell’Unificazione devono vivere quotidianamente in sintonia con il mondo spirituale, ma il problema è che non tanti lo fanno. Tendono a pensare al mondo fisico prima di preoccuparsi delle questioni spirituali, mentre dovrebbe essere il contrario.
Le famiglie benedette devono unirsi con al centro il vero amore, impegnandosi ogni giorno a far progredire l’unificazione del mondo spirituale e del mondo fisico, come partner soggetto e oggetto. Non bisogna mai fermarsi lungo il cammino, solo progredire continuamente. Anzi, dobbiamo accelerare questo processo. Tutto ciò che si ferma porta all’inferno, e tutto ciò che continua a crescere porta alla prosperità e al Regno di Dio. Non abbiamo nessun bisogno della parola “stop”.
All’inizio, quando siete entrati a far parte della chiesa, eravate sopraffatti dalla gioia, ma ora che sono passati uno o due decenni, come vi sentite? Se vi fermate, andrete soltanto giù. Fermarsi porta all’inferno, mentre crescere porta in cielo. Fermarsi è la cosa che Satana desidera di più. Perciò ogni giorno avete bisogno di aggiungere qualcosa a voi stessi. Queste sono parole importanti. Le persone del mondo lottano ogni giorno per mettere da parte più soldi, ma noi ogni giorno lottiamo per salvare più vite. (260-159, 2.5.1994)
Le famiglie benedette devono capire che esiste un immenso mondo spirituale che è il partner soggetto del mondo fisico. Il mondo spirituale è il “più”. È come la mente che è il più. Il corpo rappresenta il mondo fisico, mentre la mente rappresenta il mondo spirituale. La mente è come il “più” e il corpo è come il “meno”. Di conseguenza, se non riuscirete a riconoscere il mondo della mente come il soggetto nella vostra vita quotidiana, finirete all’inferno. Il corpo ha negato la mente infliggendole un grosso colpo e diventando il soggetto, ma avrebbe dovuto essere il contrario.
Come dice il quinto punto della Promessa, abbiamo bisogno di «impegnarci ogni giorno per lo sviluppo dell’unificazione tra il mondo spirituale soggetto e il mondo fisico oggetto». I due mondi si devono unire. Nella frase «impegnarsi ogni giorno per lo sviluppo dell’unificazione» il progresso è sempre continuo. «La nostra famiglia… promette solennemente di impegnarsi ogni giorno per lo sviluppo dell’unificazione…» Dobbiamo sforzarci di accelerare il processo, ossia dobbiamo cercare di realizzare questo progresso il più rapidamente possibile. Non ci possiamo fermare. Se ci fermeremo rimarremo solo indietro. Fermarsi porta all’inferno e alla morte. Fermarsi vi mette solo sulla strada dell’inferno, ma sforzarsi di andare avanti porta allo sviluppo. Sforzandoci di proseguire, dobbiamo accelerare il processo. Dormire e bighellonare, mangiare e divertirsi, non contribuiscono alla provvidenza. Dovete vivere una vita molto attiva. La vita è breve. Anche se l’universo può essere vasto, ha comunque un solo asse centrale e se quest’asse ruotasse una volta, anche tutto l’universo ruoterebbe una volta. Deve fare la stessa cosa. Perciò, bisogna che vi allineiate all’asse centrale.
Ecco perché questa parte della Promessa dice: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di impegnarsi ogni giorno per lo sviluppo dell’unificazione tra il mondo spirituale soggetto e il mondo fisico oggetto». Dovete correre senza sosta, proprio come il Padre. Dovete andare avanti persino senza dormire. Se lo farete, non pensate che riuscirete a costruire il mondo che avete immaginato? Non potrete creare un mondo a cui non avete mai pensato. Perciò dovete pensare ai due mondi come a dei partner reciproci. (260-194, 8.5.1994)
Il quinto punto della Promessa della Famiglia dice: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di impegnarsi ogni giorno per lo sviluppo dell’unificazione tra il mondo spirituale soggetto e il mondo fisico oggetto». Questo significa che tutto il mondo è una famiglia estesa. Il mondo spirituale e il mondo fisico devono unirsi come il partner oggetto del partner soggetto che è il Regno di Dio. Non dobbiamo semplicemente unirci, dobbiamo liberare questo mondo infernale sulla terra, il dominio satanico, lottando per affrettare l’unificazione. Non abbiamo tempo da perdere. (264-202, 9.10.1994)
6. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di perfezionarsi come famiglia che, rappresentando Dio e i Veri Genitori, mobilita la grazia divina e convoglia la Benedizione del cielo alla propria comunità.
Il sesto punto della Promessa dice: «La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di perfezionarsi come famiglia che, rappresentando Dio e i Veri Genitori, mobilita la grazia divina e convoglia la benedizione del cielo alla propria comunità». In breve non dovete cercare di vivere bene da voi stessi. La frase «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore… rappresentando Dio e i Veri Genitori» mostra che la fortuna del cielo risiede in Dio e nei Veri Genitori. Perciò questa parte della Promessa significa che cercherete di realizzare una famiglia che segue la via del cielo, attira la fortuna celeste e convoglia le benedizioni del cielo alla vostra comunità. Questo significa che dovunque andranno, le nostre famiglie benedette diventeranno le famiglie centrali che dispensano benedizioni agli altri. (260-160, 2.5.1994)
Il sesto punto della Promessa comincia con: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente…» Sapete che cos’è il vero amore, non è vero? Dovete tenerlo a mente tutto il tempo. La frase «rappresentando Dio e i Veri Genitori» significa che le famiglie benedette sono rappresentanti di Dio e dei Veri Genitori. La vostra famiglia rappresenta Dio e i Veri Genitori, e come tale mobilita la grazia divina e convoglia la benedizione di Dio alla vostra comunità. «La nostra famiglia promette solennemente di perfezionarsi come famiglia che… convoglia la benedizione del cielo alla propria comunità».
Le famiglie benedette non devono cercare solo di ricevere le benedizioni per loro stesse e vivere nell’abbondanza. Devono diventare parte della famiglia reale e aiutare a restaurare tutte le persone del mondo in modo che diventino cittadini del Regno di Dio.
La famiglia benedetta promette solennemente di rappresentare Dio e i Veri Genitori e come tale diventa una famiglia che attira la fortuna del cielo, centrandosi sul vero amore. Questo vuol dire che la famiglia che rappresenta Dio e i Veri Genitori può muovere la grazia del cielo. Questa parte della Promessa dice: «La nostra famiglia promette solennemente di perfezionarsi come famiglia che… convoglia la benedizione del cielo alla propria comunità». Attraverso queste parole, vi impegnate a diventare un canale della benedizione, distribuendo tutte le benedizioni che vengono da Dio in modo uguale a tutte le persone del mondo. Dio e la famiglia dei Veri Genitori sono una cosa sola. Anche se c’è un solo esemplare di Veri Genitori, ci sono tante famiglie benedette che li rappresentano e che possono diffondersi in tutto il mondo e diventare dei canali che distribuiscono le benedizioni in loro nome. Dovete impegnarvi a diventare una famiglia del genere. (260-195, 8.5.1994)
Il sesto punto della Promessa parla di mobilitare la grazia divina, non è vero? Qui promettete solennemente di «…perfezionarvi come una famiglia che, rappresentando Dio e i Veri Genitori, mobilita la grazia divina».
Le prove che i Veri Genitori hanno attraversato non erano per il loro beneficio personale. Ogni cosa era per la liberazione di tutta l’umanità e per convogliare e distribuire in mezzo agli uomini la grazia del cielo. La grazia celeste che viene con i Veri Genitori deve essere distribuita. In poche parole, dovete diventare i canali della benedizione. Capite? Non importa quanti progressi avete fatto e come vi siete uniti, non dovete cercare di ricevere le benedizioni per il vostro beneficio personale mentre siete sulla terra. Compiendo azioni meritevoli sulla terra dovete ricevere i grandi benefici della grazia celeste, che non devono essere tenuti per voi stessi, ma trasmessi agli altri in modo che tutti possano essere soddisfatti.
Finora io ho percorso la via dell’opposizione per collegare tutta l’umanità alla fortuna celeste e stabilire la volontà del Genitore in un ambiente di felicità e di libertà. In questo modo ognuno sarà in grado di mobilitare il cielo e la terra e ricevere le benedizioni di Dio. Come rappresentanti della famiglia dei Veri Genitori, anche le coppie benedette devono diventare delle famiglie che distribuiscono agli altri la grazia divina, perchè solo allora possono avere il diritto di seguire i passi dei Veri Genitori nel Regno di Dio, e vivere lì insieme a loro. (261-91, 22.5.1994)
«La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore promette solennemente di perfezionarsi come famiglia che, rappresentando Dio e i Veri Genitori, mobilita la grazia divina e convoglia la benedizione del cielo alla propria comunità». Queste parole vogliono dire semplicemente che dovete diventare delle istituzioni di benedizioni. Solo allora potete diventare dei canali che possono dispensare le benedizioni di Dio come famiglie che possono unire il cielo e la terra. Capite? Dovete diventare una sorgente di benedizioni. (264-202, 9.10.1994)
7. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di portare a compimento il mondo della cultura del cuore, connesso al lignaggio originale, attraverso una vita dedicata al prossimo.
Il settimo punto della Promessa della Famiglia dice: «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di portare a compimento il mondo della cultura del cuore, connesso al lignaggio originale, attraverso una vita dedicata al prossimo». L’espressione «La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore… connesso al lignaggio originale», mette l’accento sulle parole “lignaggio originale”. Il lignaggio è molto importante. Non deve essere né cambiato, né profanato. Questa parte della Promessa ci dice di creare un mondo basato sulla cultura del cuore. Cultura del cuore significa vivere la nostra vita di ogni giorno come un’espressione del principio di vivere per gli altri con il vero amore. Il mondo basato sulla cultura del cuore si riferisce ad un grande recinto che abbraccia tutto - ossia la tribù del regno del cuore. (260-160, 2.5.1994)
Riuscite a capire cosa s’intende per “mondo della cultura del cuore?” In parole semplici significa che il mondo del cuore di Dio e del cuore dei Veri Genitori, il mondo spirituale e il mondo fisico, sono una cosa sola. Ecco perché diciamo che la nostra famiglia promette solennemente di costruire un mondo basato sulla cultura del cuore. Questo è il nostro ideale. Ci può essere un solo mondo della cultura del cuore, non due. Il mondo caduto è popolato da un’infinità di culture. Solo quando le avremo unite insieme potremo accogliere il Regno dei Cieli a livello individuale, familiare, tribale, popolare, nazionale, mondiale e cosmico. Senza questo tipo di cuore, l’individuo, la famiglia e la tribù non si possono collegare. Senza il mondo basato sulla cultura del cuore, non si potrà mai realizzare l’unità a tutti i livelli, dall’individuo fino a raggiungere il cosmo. (260-196, 8.5.1994)
Il mondo di Dio è un mondo basato sulla cultura del cuore. È una grande famiglia estesa e unificata, fondata sull’amore di Dio. Per questo, le cinque razze devono vivere come una grande famiglia, senza che nessuno sia al di sopra o al di sotto degli altri. Sta arrivando un tempo del genere. Se le persone che vivono nel mondo si unissero nel desiderio di creare un modo di vita uguale per tutti, come si potrebbe fare? Su quale nazione dovrebbe essere basato questo modo di vita? Per fare questa scelta, dobbiamo basare la nostra decisione sulla nazione più povera del mondo. Ad esempio, se la Corea del Nord fosse la nazione più povera, dovremmo basare la nostra decisione su questo paese, non sull’Africa o sul Giappone. In rapporto alla nazione Adamo, dovremmo prendere come standard il paese più povero. (261-93, 22.5.1994)
Il mondo fondato sulla cultura del cuore è il mondo della cultura originale di Dio, un mondo basato sulla cultura dell’Adamo perfetto che non è caduto. Non ci possono essere due culture, ce ne può essere soltanto una. Perciò in futuro il mondo sarà unificato e ci sarà una sola lingua e un solo insieme di costumi e tradizioni. Solo in questa situazione Dio può dimorare in mezzo agli individui e alle famiglie. (261-95, 22.5.1994)
«La nostra famiglia… focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di portare a compimento il mondo della cultura del cuore, connesso al lignaggio originale». Questa parte della Promessa parla del mondo del cuore, il mondo dove si manifesta il vero amore. Il mondo deve diventare un luogo tale che, dovunque andrete, troverete delle famiglie che aspettano di accogliervi come loro ospiti. Ogni volta che avranno qualcosa di buono da mangiare, le famiglie inviteranno degli ospiti, col cuore che desidera condividere quel cibo con gli altri fratelli e sorelle di tutto il mondo. Entreremo in un’era in cui ogni famiglia vorrà servire le altre famiglie del mondo come loro fratelli e sorelle, condividendo il cibo e tutto ciò che ha.
Inaugurando l’era in cui manifesteremo il regno del cuore a livello globale, stabiliremo un mondo basato su una cultura del cuore unificata, il mondo di un’unica cultura. In quel mondo non ci saranno né guerre né conflitti, e il Regno di Dio si realizzerà sulla terra e in cielo. Una volta che il mondo della cultura del cuore sarà stabilito, la provvidenza di restaurazione di Dio giungerà a termine. (264-202, 9.10.1994)
8. La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di portare a compimento l’ideale di Dio e dell’umanità uniti nell’amore, attraverso la fede assoluta, l’amore assoluto e l’obbedienza assoluta, e di completare la sfera della liberazione e della totale libertà nel Regno di Dio in terra e in cielo, ora che siamo entrati nell’era del Completo Testamento.
Di che cosa parla l’ottavo punto della Promessa? «La nostra famiglia, proprietaria della Cheon il Guk, focalizzandosi sul vero amore, promette solennemente di portare a compimento l’ideale di Dio e dell’umanità uniti nell’amore, attraverso la fede assoluta, l’amore assoluto e l’obbedienza assoluta, e di completare la sfera della liberazione e della totale libertà nel Regno di Dio in terra e in cielo, ora che siamo entrati nell’era del Completo Testamento». Questo paragrafo descrive il tempo della creazione, quando Dio creò il giardino di Eden.
Ora che siamo entrati nell’era del Completo Testamento, attraverso la fede assoluta, l’amore assoluto e l’assoluta cosa? - l’obbedienza assoluta. Dovete realizzare l’ideale dell’unità d’amore fra Dio e l’umanità, e l’unità del Regno di Dio sulla terra e in cielo. Allora potrete agire liberamente in tutti gli angoli della terra, con i diritti dei figli di Dio. Solo allora potrete pensare di liberare Dio e completare la sfera della liberazione del Regno di Dio sulla terra e in cielo. (301-85, 16.4.1999)
Al tempo della creazione, Dio era nella posizione di aver esercitato assoluta fede, assoluto amore e assoluta obbedienza, ma gli esseri umani, non avendo formato delle famiglie che potevano essere nella posizione di Suoi partner oggetto, andarono a finire all’inferno. Ora viviamo in un tempo in cui tutto quello che fu perduto nella famiglia di Adamo può essere restaurato a livello mondiale con la fede, l’amore e l’obbedienza assoluta, sulla base unificata della sfera vittoriosa dei Veri Genitori. Perciò i membri della Chiesa dell’Unificazione devono ereditare e praticare la fede assoluta, l’amore assoluto e l’obbedienza assoluta centrandosi sui Veri Genitori. I Veri Genitori hanno ereditato queste tradizioni assolute da Dio, perciò voi, a vostra volta, le dovete ereditare da loro. Capite? Allora la Benedizione di Dio sarà con voi. (3.11.1996)
Creare un rapporto di unità fra padre e figlio è il nostro compito inevitabile stabilito dal destino, ma su che cosa si deve basare questa unità? Partendo dal midollo osseo e dal seme, l’unità deve essere centrata sul vero amore. Solo quando nasce in questo modo, un bambino può maturare nel cuore e nel corpo così da abbracciare il mondo intero e unirsi al padre e alla madre. I figli devono seguire i loro genitori con fede assoluta, amore assoluto e obbedienza assoluta, proprio come il padre e il figlio devono seguire il nonno con fede assoluta, amore assoluto e obbedienza assoluta. Queste qualità saranno tramandate come una tradizione eterna. Il compito che ci è stato assegnato è realizzare la liberazione. Solo allora potremo realizzare l’ottavo punto della Promessa, cioè realizzare l’ideale di Dio e dell’umanità uniti nell’amore attraverso la fede assoluta, l’amore assoluto e l’obbedienza assoluta, nell’era del Completo Testamento. Solo quando avremo raggiunto questo stato di unità, potremo portare a compimento la liberazione del Regno di Dio in terra e in cielo. (295-167, 28.8.1998)

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