sabato 21 marzo 2020

La nazione e il mondo ricercati dall’umanità

Libro 10
Capitolo III
La visione della nazione e del mondo
Sezione 1
La nazione e il mondo ricercati dall’umanità
1.1. L’ideologia centrata su Adamo, la nazione di Adamo e il mondo di Adamo 
Cosa sarebbe successo se Adamo ed Eva, gli antenati originali dell’umanità, non fossero caduti? Nella famiglia di Adamo, Adamo sarebbe diventato il leader della sua tribù e nello stesso tempo sarebbe diventato anche il leader del suo popolo. Inoltre, come rappresentante della nazione, Adamo sarebbe diventato il re. Così il mondo si sarebbe unito sotto un’unica filosofia basata su Adamo. Tutte le filosofie e le dottrine insignificanti e senza valore sarebbero state messe da parte. Un’infinità di dottrine generano una grande confusione nel mondo. Devono essere scalzate alla radice ed eliminate. Il sistema di pensiero dell’umanità avrebbe dovuto essere basato sulla cultura di Adamo. Anche la lingua doveva essere la lingua di Adamo, la cultura doveva essere la cultura di Adamo, la tradizione doveva essere quella di Adamo, il modo di vita doveva essere quello di Adamo e i sistemi amministrativi dovevano essere quelli di Adamo. Tutto doveva conformarsi al sistema di pensiero della nazione di Adamo. L’ideologia centrata sul vero Adamo è il Dioismo. Tutti si devono unire a Dio, con al centro il Suo cuore. Questo è ciò che chiamiamo il Dioismo. (20-123, 1.5.1968)
La famiglia formata da Adamo ed Eva, se non fossero caduti, sarebbe stata una famiglia solo per loro due o una famiglia che avrebbe rappresentato l’universo? Allora a chi sarebbe appartenuta la nazione stabilita da loro? Sarebbe stata la nazione di Dio o la nazione di Adamo ed Eva? Sarebbe stata la nazione di Adamo ed Eva con Dio al centro, che avrebbe condiviso con Lui uno scopo comune. La versione estesa di questa nazione sarebbe stato il mondo, e anche quel mondo sarebbe stato centrato su Dio. Dovete capirlo. (161-243, 22.2.1987)
Dove siamo diretti? Siamo in cammino verso il Regno di Dio, partendo dal regno a livello familiare per arrivare a quello tribale, mondiale e infine universale. Questa è la nostra meta finale. Quelli che, mentre sono sulla terra, pensano al mondo come al loro paese e a tutte le persone che lo abitano come ai loro fratelli e sorelle, ed ereditano le tradizioni che abbracciano questo mondo, andranno senza dubbio nel luogo più vicino al Regno di Dio. È semplicemente logico. (161-225, 15.2.1987)
Riguardo il cielo, non pensate tra voi: «Porterò con me i miei genitori e i miei figli». Invece, dovete cercare di portare con voi tutta la nazione. Non servirà abbandonare la vostra nazione e preoccuparvi soltanto della vostra famiglia, pensando in cuor vostro: «Oh, i miei figli!» Dovete portare con voi la vostra nazione. Nella nazione sono inclusi i vostri figli e tutto il vostro popolo. Quanto a me, nel mio cuore ho deciso così: «Quando entrerò in cielo porterò con me il mondo intero». Ho lavorato, dormito, mangiato e vissuto la mia vita con in mente questo pensiero. Poiché ho vissuto la mia vita in questo modo, posso andare nel luogo centrale nel mondo spirituale. Questo modo di pensare non viene forse da Dio, dai veri genitori e dai veri figli? (161-225, 15.2.1987)
In un mondo creato da Dio non ci possono essere confini nazionali. Non ci può essere nessuna discriminazione razziale fra bianchi e neri. Non ci può essere nessun motivo di conflitto, perché in quel mondo prevale solo la bontà. Nonostante ciò, vediamo che il mondo cui viviamo è diviso in nazioni separate da frontiere. Non solo fra le razze, ma persino all’interno di una famiglia possono sorgere discordia e disunità fra marito e moglie o fra genitori e figli. Le persone buone lottano con quelle malvagie. Considerando l’attuale situazione del mondo, si può vedere chiaramente che il Signore che viene deve unire il mondo, trasformandolo in un luogo senza discriminazioni razziali né confini fra le nazioni. Deve riunire tutte le famiglie disgregate e stabilire un regno di pace in questo mondo dove persino ora, mentre stiamo parlando, il bene è in conflitto col male. (53-72, 9.2.1972)
Una volta che le persone sono assolutamente certe dell’esistenza di Dio, non possono fare a meno di seguire la Sua volontà. Che cos’è la Sua volontà? È creare un mondo ideale, trasformando la gente di questo mondo nelle persone che Lui ama, e questa terra nel Suo amato dominio, e riunendole insieme come una nazione sovrana. (56-192, 14.5.1972)
Avete una nazione del genere? Poiché non l’avete, non c’è bisogno di stabilirne una? Come sarà questa nazione? Sarà una nazione ideale, una nazione unificata. Sarà una nazione in cui tutti e tutto possono entrare. Nessuno è escluso dalla responsabilità di costruire una simile nazione. Le famiglie, le tribù, le nazioni e il mondo devono contribuire a stabilirla. È così che gli individui, le famiglie, le tribù, le razze, le nazioni e il mondo intero si possono unire. (18-213, 8.6.1967)
Ognuno ha bisogno di avere la propria nazione. Questa è la condizione assoluta che tutti gli esseri umani devono realizzare. Tutti, senza eccezione, hanno bisogno di vivere una vita ricca di significato, piena di speranza per questa nazione e con questo giusto scopo. Nel loro cuore hanno bisogno di raffigurarsi l’utopia e impegnarsi a vivere per la loro nazione e lo scopo finale stabilendo delle leggi giuste e rispettandole. (18-213, 8.6.1967)
Generalmente parlando, globalismo significa vedere il mondo come un’unica nazione e tutti gli uomini come compatrioti, ma il globalismo della Chiesa dell’Unificazione si riferisce a trascendere tutte le barriere partendo dal livello familiare. È un globalismo per tutta l’umanità per stabilire un unico mondo con un unico Dio come nostro Genitore e tutta l’umanità come fratelli e sorelle. Com’è affascinante questo nostro globalismo! (La famiglia benedetta - 844)
Che aspetto avrebbe il cielo? Come sarebbe il Regno di Dio sulla terra? Sarebbe il luogo dove le persone di tutto il mondo vivrebbero come i membri della Chiesa dell’Unificazione. Il Regno di Dio sulla terra sarebbe il luogo dove ogni persona ha adottato il nostro modo di vita. E che aspetto avrebbe quel mondo? Sarebbe un mondo dove tutti vivrebbero insieme a Dio e nessuno direbbe che Dio non esiste o avrebbero dei dubbi su di Lui. Sarebbe un mondo dove tutti si unirebbero insieme sotto Dio come il nostro Padre Celeste. Non ci sarebbero tentazioni da parte di Satana, perché Satana non esisterebbe. Il mondo governato da Dio sarebbe il Suo regno sulla terra, dove Dio dimorerebbe insieme a noi. (79-304, 21.9.1975)
Senza capire la caduta dell’uomo attraverso il Principio Divino, non possiamo risolvere i problemi fondamentali del mondo e sistemare tutti i problemi dell’umanità. Senza il Principio Divino, non si può porre rimedio ai problemi dell’uomo perché le difficoltà che affrontiamo fanno parte dei fenomeni finali di disperazione degli Ultimi Giorni, che mettono fine alla storia causata da Satana dopo che ha tradito Dio. Questi conflitti sono la strategia di Satana per rovinare e distruggere l’umanità. Se non si trovano delle soluzioni, la storia non può essere risolta. Senza risolvere il passato, non possiamo aspettarci di mettere a posto il presente. Perciò, prima abbiamo bisogno di presentare delle proposte alternative in rapporto alla creazione e agli ideali di Dio e su questa base ritornare al Dioismo, e alla via del vero amore, che non sono egocentrici ma altruisti. In breve, devono essere creati degli oggetti d’amore. Non esiste un altro modo per risolvere questi problemi. (219-266, 11.10.1991)
Qual è lo scopo del matrimonio? È unire un uomo e una donna centrati sull’amore di Dio in Sua presenza. Questa unione è l’origine della pace e dell’universo stesso. L’essenza del vero amore sta nel padre che vive per la madre e viceversa, nel fratello maggiore che vive per il fratello minore e viceversa, e così via. Una famiglia i cui membri sono legati strettamente da un amore che apprezza gli altri è il luogo dove l’amore di Dio può dimorare eternamente e dove una famiglia eterna e una nazione eterna possono avere inizio. (221-212, 24.10.1991)

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