Libro 16
Le vere
famiglie e la Promessa della famiglia
Capitolo
II
Spiegazione della Promessa
della Famiglia
Sezione 1. Spiegazione del
primo punto della Promessa della Famiglia
1.2. “Focalizzandosi sul
vero amore”
1.2.3. La vera famiglia è
la base del vero amore
La dimora originale del
vero amore è una vera famiglia. Una vera famiglia! In essa trovate un vero
padre, una vera madre, un vero marito, una vera moglie, e veri figli. Quella è
la base di una famiglia di vero amore. (215-243, 20.2.1991)
In una famiglia, vi sono
un uomo e una donna. Che tipo di uomo e di donna sono? Dal punto di vista
dell’ideale di creazione, l’uomo e la donna devono corrispondere alle norme del
processo di ri-creazione. Essi devono unire mente e corpo. La stessa cosa deve
avvenire per tutto il resto. Mente e corpo devono essere uniti. Una volta
che la mente e il corpo di un uomo sono uniti, egli diventa un soggetto, il
più, e desidera diventare uno con la donna, il meno, la cui mente e il cui
corpo sono uniti. In questo modo, la coppia diviene sia un grande più che un
grande meno, e cerca di diventare una cosa sola con i suoi figli. Seguendo
questo principio nella famiglia, l’uomo e la donna diventano un’unità come
soggetto e oggetto. L’unità di questo più e di questo meno diventa i genitori,
e in un terzo stadio i fratelli cercano di unirsi come più o meno, e
quell’intera unione è la famiglia. (268-13, 7.2.1995)
Qual è la forza che mette
in grado mente e corpo, marito e moglie, e genitore e figlio, di essere uniti?
È il potere dell’amore. È il potere del vero amore. Da dove inizia il potere
del vero amore? Quando vi sposate, desiderate che il vostro coniuge sia 100
volte, 1000 volte, 10000 volte, e anche infinite volte, più meraviglioso di
voi. Infinite volte. Da dove deriva questo cuore? Deriva da Dio. Proprio come
gli esseri umani, anche Dio desidera che il proprio partner oggetto abbia un
valore infinito. Il Suo desiderio è che l’amore del Suo oggetto sia assoluto,
eterno ed unico. Il potere di quell’amore vuole aumentare continuamente. Vuole
iniziare piccolo e diventare grande. Solo il vero amore può diventare grande.
Solo attraverso questo amore possiamo connetterci all’intero universo. La
stessa formula funziona per ogni cosa. (268-13, 7.2.1995)
Perché siamo nati? Per
amare. Per il vero amore. Ma cos’è in realtà il vero amore? Esso ha un valore
tale che non può essere ottenuto nemmeno in cambio dell’intero universo. Se
afferrate l’amore, potete afferrare Dio stesso. Potete aggrapparvi a Dio
stesso. Il matrimonio è perciò qualcosa di magnifico; non è un concetto vago. È
la realizzazione della perfezione del verticale e dell’orizzontale, ed è il
diventare uno con Dio. La perfezione del verticale e dell’orizzontale, la
perfezione di davanti e dietro - di tutto - si compie lì. (249-294, 10.10.1993)
Siete diventati una vera
persona? Avete veri figli? I genitori devono investire, dimenticare quanto
hanno dato e investire ancora per il bene dei loro figli. I mariti devono
investire per il bene delle loro mogli e dimenticare ciò che hanno investito e
viceversa. Anche tra fratelli e sorelle, dovete creare lo standard
dell’investire e dimenticare. Questo era il punto iniziale ideale che Dio
desiderava, incentrato sull’amore dell’ideale di creazione. (253-66, 1994)
I genitori sono il re e la
regina della famiglia. Il centro di una tribù è il suo re; anche il centro di
un popolo è il suo re. Il centro del mondo è il re del mondo. Adamo ed Eva
avrebbero dovuto costituire quel centro. Poiché Dio è il partner soggetto, gli
esseri umani sono i partner oggetto; quindi, se una persona diviene re a
livello famigliare, o re a tutti i livelli, anche Dio diviene re a quel
livello. Dio è il più ed è il soggetto. Nonostante la Sua grandezza, anche Dio
deve seguire questa formula. (268-13, 7.2.1995)
Dio creò l’universo per il
Suo partner oggetto. Se è solo, anche Dio sente la solitudine. Non vi sentite
soli se nessuno è con voi? È per questo che avete bisogno di un partner
oggetto. Dovete essere in partnership con qualcuno. Che tipo di partnership?
Una partnership d’amore. Dio, che è il soggetto dell’amore, ha iniziato tutto
sulla base dell’investire e dimenticare, investendo infinitamente e
dimenticando quanto aveva investito. Di conseguenza, anche il Suo partner deve
essere un partner oggetto che può investire in modo infinito, dare in modo
infinito e stimolare così Dio. In conclusione, l’amore di Dio contiene il
concetto di investire e dimenticare. Grazie al fatto che questo concetto
esiste, l’intero universo ha iniziato ad emergere sulla base dello spirito di
sacrificio e di servizio che brucia in Dio stesso. Questo è il modo in cui
l’universo ha iniziato la sua esistenza eterna. Dio ha bisogno del Suo partner
in amore. Anche voi avete bisogno del vostro partner d’amore, vero? Poiché Dio
è il vero Dio, Egli desidera stabilirsi sulla terra, dove può amare il proprio
partner con vero amore. Ecco come inizia a stabilirsi. La fondazione per questo
stabilirsi è la famiglia. Questa è la base, l’unità fondamentale. Questa
formula collega ogni cosa, unità per unità. Qual è il punto iniziale dello
stabilirsi nel quale Dio può provare gioia, danzare, sorridere, cantare? Non è
una nazione, né il mondo, né un qualunque essere umano. Non è un singolo essere
umano. È una famiglia, nella quale un uomo e una donna si uniscono e possono
stabilirsi come oggetto di Dio. Tutto inizia da lì. Tutti gli ideali, la
libertà e la felicità iniziano da lì. La stessa formula funziona con tutto.
(268-13, 7.2.1995)
Dovete condividere il vero
amore. Dovete recitare la Promessa della Famiglia sulla base dell’unità tra
mente e corpo, dell’unità tra marito e moglie, e dell’unità tra i figli. Il
falso amore ha avuto come effetto la separazione tra mente e corpo. Anche
marito e moglie, e fratelli e sorelle, si sono separati. Di conseguenza, voi
potete connettervi al Regno di Dio in terra e in cielo ristabilendo il punto
nel quale mente e corpo possono unirsi, nel quale marito e moglie possono
unirsi, e in cui i fratelli e le sorelle possono unirsi, al fine di ritrovare
la famiglia che può essere unita sulla base del principio di restaurazione
tramite indennizzo. (260-317, 19.5.1994)
Nessun commento:
Posta un commento