lunedì 23 marzo 2020

Il vero amore è l’amore collegato solo a Dio

Libro 16

Le vere famiglie e la Promessa della famiglia

Capitolo II

Spiegazione della Promessa della Famiglia

Sezione 1. Spiegazione del primo punto della Promessa della Famiglia

1.2. “Focalizzandosi sul vero amore”

1.2.2. Il vero amore è l’amore collegato solo a Dio

La Chiesa dell’Unificazione è il luogo che unisce Dio e l’umanità, e unisce la mente e il corpo attraverso l’ideale del vero amore. Dio possiede il vero amore, la vera vita e la vera linea di sangue, e noi veniamo da Lui. Di conseguenza, anche noi dobbiamo possedere il vero amore, la vera vita, e la vera linea di sangue. Poiché l’umanità è nata da un rapporto di unità tra genitore e figlio, incentrato sul vero amore di Dio, la mente e il corpo di ogni persona dovrebbero essere uniti in modo naturale, proprio come la mente e il corpo di Dio sono uniti in modo naturale nel vero amore. Gli esseri umani invece lottano continuamente, stando sulla linea del fronte, col corpo dalla parte di Satana collegato all’amore, alla vita e alla linea di sangue di Satana, e la mente dalla parte di Dio. (201-354, 30.4.1990)

Dio, che è l’origine del vero amore, voleva trasmettere il vero amore assoluto e immutabile agli esseri umani dalla posizione di Padre. Nel vero amore si raggiungono la perfetta armonia e unificazione; in questo modo il vero amore di Dio viene trasmesso pienamente ai Suoi partner, gli esseri umani. Inoltre, dagli attributi del vero amore derivano naturalmente il diritto all’eredità, il diritto a vivere insieme, e il diritto alla partecipazione. Questo è il motivo per cui gli esseri umani, quali figli di Dio, erano destinati ad agire e a lavorare insieme a Lui. Inoltre, anche tra gli esseri umani esiste in modo naturale il diritto all’eredità, il diritto a vivere insieme e il diritto alla partecipazione, centrati sul vero amore. Perciò, nel mondo originale della creazione, ciascuna persona avrebbe avuto i propri ideali e la propria felicità, con al centro il vero amore di Dio, e questi avrebbero dovuto essere trasmessi dagli antenati ai discendenti. (205-156, 16.8.1990)

Gli esseri umani, così come erano stati creati in origine, avrebbero dovuto vivere con il vero amore di Dio nella loro mente e nel loro corpo, e così avrebbero dovuto rispondere direttamente al Suo amore. In altre parole, la mente avrebbe risposto a Dio centrata sul vero amore, e il corpo avrebbe automaticamente risuonato con la mente. La vera unità in cui la mente e il corpo non sono in conflitto inizia ereditando e sperimentando il vero amore di Dio così com’è. Gli ideali delle persone che hanno la mente e il corpo unito si possono realizzare quando riescono a possedere completamente il vero amore di Dio. Quando la mente e il corpo sono uniti con al centro il vero amore, può aver inizio l’ideale di un’autentica pace e libertà. Sulla base dell’unità tra la mente e il corpo, possono essere stabiliti individui, famiglie, tribù, popoli, nazioni, e un mondo di libertà e di pace. (234-270, 2.9.1990)

Il vero amore è collegato eternamente a Dio. La radice del vero non è collegata alla tribù o all’universo centrato su se stesso. È collegata fondamentalmente a Dio. Poiché Dio è un essere eterno, quando ci colleghiamo al vero amore, possiamo automaticamente diventare degli esseri eterni. Tutto ciò è molto logico. (229-45, 9.4.1992)

Da dove viene il vero amore? Il vero amore viene ad esistere quando uno serve gli altri, non quando uno desidera essere servito dagli altri. Perché? La base fondamentale per la creazione del cielo e della terra, all’inizio, non è stata l’azione di attirare le cose verso di sé. Afferrare qualcosa e tirarla verso di sé può creare solo un’entità. Ogni cosa in questo mondo si basa sul dono di se stessi. L’asse per la creazione dell’universo appartiene a Dio, che ha cercato l’ideale dell’amore. Non ha avuto inizio attirando o trascinando le cose verso di sé, ma investendo. Dovete capire che la via del vero amore si trova donando persino la vostra vita, ed essendo capaci di dimenticarsene. (284-71, 15.4.1997)

Cos’è il vero amore? È dare e continuare a dare, investendo anche la propria vita, e di nuovo dare se stessi. Il vero amore inizia solo quando una persona può dare e continuare a dare, e dimenticare cosa ha già dato. Il vero amore può compenetrare il cielo e la terra. Può anche giungere fino al mondo della morte. Nel mondo della vita, può passare attraverso qualunque cosa, può anche sciogliere un cuore duro. Non vi è alcun luogo nel quale l’amore non può penetrare. L’amore può entrare anche nei luoghi più segreti. (256-179, 13.3.1994)

Cos’è il vero amore? Il vero amore è dare e dimenticare ciò che avete dato, dare e dimenticare di nuovo. Che tipo di genitori sono i bravi genitori? Sono quelli che investono, investono ancora e poi dimenticano. Se dei genitori registrassero le spese affrontate, preparassero un conto e dicessero alla fine ai figli: «Vi abbiamo fatto studiare all’università, perciò ci dovete ripagare prendendovi cura di noi quando saremo vecchi», sarebbero dei falsi genitori. Questi genitori non sono come Dio, e non potranno avere figli ideali di pietà filiale. (239-62, 23.11.1992)

Cosa fa il vero amore? Cosa fa davvero il vero amore? Può unificare le menti e i corpi che sono in conflitto. Il motivo per cui la vostra mente e il vostro corpo finora non si sono potuti unire è perché non avevate il vero amore. Il mondo è dominato dal falso amore, e l’unità può essere realizzata solo grazie al vero amore. La caduta si è verificata a causa del falso amore; di conseguenza, non possiamo creare l’unità senza il vero amore. (259-292, 17.4.1994)

Cos’è il vero amore? È investire ogni cosa, poi investire ancora, e determinarsi ad investire di nuovo tutto. Donando tutto incessantemente, trovate la via per unirvi con il vero partner di vero amore nel centro. (268-13, 7.2.1995)

Il vero amore esiste al fine di stabilire la via celeste. Quindi, l’amore deve essere basato sull’insegnamento del Principio. Ma l’amore è al di sopra del Principio, vero? Anche la libertà è al di sopra del Principio, trascende il regno del Principio, ma non rinnega il Principio. (303-165, 17.8.1999)


3 commenti:

  1. Gli esseri umani, così come erano stati creati in origine, avrebbero dovuto vivere con il vero amore di Dio nella loro mente e nel loro corpo, e così avrebbero dovuto rispondere direttamente al Suo amore. In altre parole, la mente avrebbe risposto a Dio centrata sul vero amore, e il corpo avrebbe automaticamente risuonato con la mente. La vera unità in cui la mente e il corpo non sono in conflitto inizia ereditando e sperimentando il vero amore di Dio così com’è. Gli ideali delle persone che hanno la mente e il corpo unito si possono realizzare quando riescono a possedere completamente il vero amore di Dio. Quando la mente e il corpo sono uniti con al centro il vero amore, può aver inizio l’ideale di un’autentica pace e libertà. Sulla base dell’unità tra la mente e il corpo, possono essere stabiliti individui, famiglie, tribù, popoli, nazioni, e un mondo di libertà e di pace. (234-270, 2.9.1990)

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  2. Il vero amore è collegato eternamente a Dio. La radice del vero non è collegata alla tribù o all’universo centrato su se stesso. È collegata fondamentalmente a Dio. Poiché Dio è un essere eterno, quando ci colleghiamo al vero amore, possiamo automaticamente diventare degli esseri eterni. Tutto ciò è molto logico. (229-45, 9.4.1992)

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  3. Da dove viene il vero amore? Il vero amore viene ad esistere quando uno serve gli altri, non quando uno desidera essere servito dagli altri. Perché? La base fondamentale per la creazione del cielo e della terra, all’inizio, non è stata l’azione di attirare le cose verso di sé. Afferrare qualcosa e tirarla verso di sé può creare solo un’entità. Ogni cosa in questo mondo si basa sul dono di se stessi. L’asse per la creazione dell’universo appartiene a Dio, che ha cercato l’ideale dell’amore. Non ha avuto inizio attirando o trascinando le cose verso di sé, ma investendo. Dovete capire che la via del vero amore si trova donando persino la vostra vita, ed essendo capaci di dimenticarsene. (284-71, 15.4.1997)

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