martedì 17 marzo 2020

L’amore dei genitori sacrifica tutto

La Vera Famiglia
Capitolo VIII
Il vero amore dei genitori
Sezione 4. L’amore dei genitori sacrifica tutto
L’amore non si può realizzare da soli. Senza investire la propria vita, l’amore non può essere realizzato. Se consideriamo la relazione d’amore fra un genitore e un figlio, c’è un chiaro legame di vita. Così, fintanto che rimane un legame di vita, e fino a quando in quel legame c’è una speranza, l’amore sicuramente rimarrà. Non si può formare nessun legame d’amore al di fuori di un legame di vita. Quindi l’amore richiede un investimento attraverso un legame di vita, e la misura in cui investirete la vostra vita determinerà il valore che sentirete. (32-14, 14.6.1970)
L’amore dei genitori per i loro figli non è basato semplicemente sul loro rapporto quotidiano; anzi, è un amore che viene dal midollo delle loro ossa. I genitori hanno un cuore d’amore che non può essere dimenticato o interrotto, non importa quanto proviate a farlo. Ecco perché i genitori amano i loro figli fino al loro ultimo respiro. Non appena i genitori sentono di avere un legame di vita con i propri figli, un cuore d’amore sgorgherà naturalmente dentro di loro. I genitori non amano i figli semplicemente per un loro deliberato proposito, perché sono i loro figli. I genitori non possono fare a meno di amarli al di là di qualsiasi intenzione o legame personale, a causa della forza di vita che li unisce. Queste cose si avvertono molto chiaramente nella nostra vita familiare. (32-14, 14.6.1970)
Che tipo di essere è Dio? Dio è un essere con un cuore che desidera dare all’infinito, e questo è anche il motivo per cui noi Lo cerchiamo. Se Dio fosse solo un commerciante che dice: «Ehi, questo costa tanti dollari e tanti centesimi», noi non andremmo alla ricerca di un simile Dio. Perché tutti dovrebbero amare Dio e seguirLo? Perché Dio ci dovrebbe piacere? Perché Dio dona continuamente tutto a tutti, e prova lo stesso vergogna dicendo: «Posso darti solo questo, ma aspetta un po’ e ti darò cento o addirittura mille volte di più». Dio non si accontenta di quello che ha dato finora. Il Suo cuore cerca di dare abbondantemente, e nello stesso tempo promette di dare delle cose persino migliori in futuro. Stando insieme a un essere del genere, possiamo sentirci felici anche in uno stato di povertà. Quando ci troviamo nella situazione di patire la fame, sperimentiamo con grande sorpresa lo stimolo di una speranza futura nell’ambito della realtà presente.
Vuol dire che attraverso quella speranza possiamo prendere una nuova risoluzione. Quando una madre è dispiaciuta perché non può dare abbastanza, se il suo bambino l’abbraccia e dice: «Mamma!» sarà solo un abbraccio fisico? Come sarà grata! È un momento per versare lacrime consolandosi a vicenda e pensare al futuro. Non è un’occasione per disperarsi, ma un luogo di crescita esplosiva dove possono cogliere la speranza del domani come uno stimolo per il presente, prendere insieme una risoluzione e incoraggiarsi a vicenda. Perciò, non è un’esperienza triste. Solo in quella sfera d’amore si può trovare lo stimolo per guardare al futuro e celebrare il suo valore nella dimensione della realtà. Quindi possiamo concludere che quelli che vivono in quel regno d’amore sono al riparo da ogni sventura. (36-290, 13.12.1970)
I genitori vogliono sacrificare tutto per amore dei figli. È come Dio. Che cosa significa? Dio non investe Se stesso per il proprio bene. Allo stesso modo i genitori vogliono vivere per gli altri anziché per loro stessi; vogliono essere nella posizione di Dio che vive per gli altri. Se Dio dicesse che esiste solo per Se stesso, il Suo non sarebbe vero amore. L’amore, la vita e la speranza si realizzano quando i genitori si sacrificano completamente per il bene dei figli legandosi a loro. (69-61, 10.9.1973).
Sezione 5. L’amore dei genitori per i loro figli è assoluto
Da bambino, osservavo spesso i nidi degli uccelli. Una volta mi arrampicai su un albero per guardare dentro un nido e l’uccello madre incominciò a beccarmi. Era disperata ed era pronta a morire per proteggere il suo nido, e non solo una volta. Quando la scacciavo, lei volava via ma poi ritornava. Vedendo questo, non possiamo negare il forte istinto degli animali a trascendere la propria vita per proteggere la loro prole. È la stessa cosa per gli esseri umani. Dovete essere capaci di donare la vostra vita per amore. Questa è la strada di una persona vera. Chi sono le persone veramente buone? Sono quelle che stabiliscono l’amore come loro fondamento e cercano di proteggere le persone che amano anche a costo della loro vita. È qui che inizia la bontà e si stabilisce la base per la bontà reciproca. Questo è qualcosa che non cambia mai. (186-15, 14.1.1989)
Quando ero nella prigione di Danbury, assistetti ad una cosa interessante. Stavano spianando una collinetta per trasformarla in un campo da tennis. Tuttavia, quando venne la stagione delle piogge, il lavoro dovette essere interrotto per alcune settimane finché il tempo non si schiarì. Durante quell’intervallo, un uccello acquatico costruì il suo nido a soli tre metri dal percorso che i detenuti usavano per fare ginnastica. L’uccello acquatico non si notava facilmente perché i suoi colori gli permettevano di confondersi nello sfondo. Perciò, mentre faceva la guardia alle sue uova, nessuno si accorse della sua presenza, anche se i detenuti gli passavano accanto continuamente. Quando l’uccello era accovacciato, di profilo sembrava una pietra nera, ma quando le sue uova si dischiusero e gli uccellini incominciarono ad essere imbeccati, essendo piuttosto rumorosi, rivelarono la loro presenza. Diversi detenuti cercarono di dare fastidio all’uccello acquatico, ma lei si dimostrò capace di proteggere i suoi piccoli. Quando ritornava con il cibo non atterrava mai vicino al nido ma sceglieva dei posti diversi; poi, strisciando lentamente, raggiungeva i suoi piccoli. Ogni giorno si avvicinava da una direzione diversa per proteggere i suoi uccellini. È così che li proteggeva. Man mano che gli uccellini crescevano, la madre faceva un sacco di rumore e beccava qualsiasi detenuto si avvicinasse troppo. Li avvertiva chiaramente di stare alla larga. Chi aveva insegnato a quell’uccello a comportarsi così? La forza dell’universo. Tutte le cose del creato sono su un piano orizzontale, con al centro l’amore di Dio come loro asse. Possono occupare una posizione diversa su quel piano, ma il livello del loro amore e della loro cura è lo stesso. (136-23, 20.12.1985)
Quando un’ape succhia il nettare mentre visita i fiori, si attacca con le zampette e succhia con l’addome che le spunta fuori. Io conoscono molto bene le api. Se con una pinzetta tirate un’ape mentre succhia il nettare, non mollerà la presa, anche se il suo addome si strappa. L’amore vero è così. Potreste addirittura rinunciare alla vostra vita. Il vero amore non si basa sul beneficio che può ricavare. Essere capaci di abbandonare o ignorare la propria vita è la via del vero amore ed è la strada che seguono i genitori. Considerate il caso dei genitori che amano i loro figli: se un figlio è in pericolo di morte, i genitori moriranno volentieri al suo posto. Il cuore di un genitore è pronto a percorrere la via della morte per amore. Questo è vero amore. (144-209, 24.4.1986)
Supponiamo che un uomo diventi estremamente ricco attraverso il suo lavoro, il suo sudore e le sue lacrime, tanto che potrebbe vantarsi dei suoi risultati in tutto il mondo. Ma se suo figlio si trova tra la vita e la morte, le cose materiali non gli importeranno più e sacrificherà tutte le sue ricchezze e persino la sua vita per salvarlo. (34-160, 6.9.1970)

3 commenti:

  1. Che tipo di essere è Dio? Dio è un essere con un cuore che desidera dare all’infinito, e questo è anche il motivo per cui noi Lo cerchiamo. Se Dio fosse solo un commerciante che dice: «Ehi, questo costa tanti dollari e tanti centesimi», noi non andremmo alla ricerca di un simile Dio. Perché tutti dovrebbero amare Dio e seguirLo? Perché Dio ci dovrebbe piacere? Perché Dio dona continuamente tutto a tutti, e prova lo stesso vergogna dicendo: «Posso darti solo questo, ma aspetta un po’ e ti darò cento o addirittura mille volte di più». Dio non si accontenta di quello che ha dato finora. Il Suo cuore cerca di dare abbondantemente, e nello stesso tempo promette di dare delle cose persino migliori in futuro. Stando insieme a un essere del genere, possiamo sentirci felici anche in uno stato di povertà. Quando ci troviamo nella situazione di patire la fame, sperimentiamo con grande sorpresa lo stimolo di una speranza futura nell’ambito della realtà presente.

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  2. I genitori vogliono sacrificare tutto per amore dei figli. È come Dio. Che cosa significa? Dio non investe Se stesso per il proprio bene. Allo stesso modo i genitori vogliono vivere per gli altri anziché per loro stessi; vogliono essere nella posizione di Dio che vive per gli altri. Se Dio dicesse che esiste solo per Se stesso, il Suo non sarebbe vero amore. L’amore, la vita e la speranza si realizzano quando i genitori si sacrificano completamente per il bene dei figli legandosi a loro. (69-61, 10.9.1973).

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  3. L’amore dei genitori per i loro figli è assoluto
    Da bambino, osservavo spesso i nidi degli uccelli. Una volta mi arrampicai su un albero per guardare dentro un nido e l’uccello madre incominciò a beccarmi. Era disperata ed era pronta a morire per proteggere il suo nido, e non solo una volta. Quando la scacciavo, lei volava via ma poi ritornava. Vedendo questo, non possiamo negare il forte istinto degli animali a trascendere la propria vita per proteggere la loro prole. È la stessa cosa per gli esseri umani. Dovete essere capaci di donare la vostra vita per amore. Questa è la strada di una persona vera. Chi sono le persone veramente buone? Sono quelle che stabiliscono l’amore come loro fondamento e cercano di proteggere le persone che amano anche a costo della loro vita. È qui che inizia la bontà e si stabilisce la base per la bontà reciproca. Questo è qualcosa che non cambia mai. (186-15, 14.1.1989)

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