sabato 21 marzo 2020

Lo scopo finale è realizzare l’ideale della vera famiglia

Libro 11

L’origine dell’universo

Capitolo III

La caduta dell’uomo e la restaurazione

Sezione 3. I Veri Genitori e la restaurazione fondamentale

3.4. Lo scopo finale è realizzare l’ideale della vera famiglia

Per le persone il vero amore è la cosa più sacra e più preziosa. Il vero amore non compare se siete da soli o se siete egocentrici. Il vero amore si manifesta quando cercate di creare unità con gli altri vivendo per loro, dando senza limiti, senza ricordare quello che avete dato. In questo modo l’amore può abbracciare tutto. Non può essere la proprietà di un solo individuo. Una volta ereditato, appartiene all’individuo così come a tutte le persone e all’universo.

Dio desidera realizzare il vero amore assieme all’umanità. Vuole condividere eternamente le gioie del vero amore e la felicità con i Suoi figli, l’umanità - la creazione più nobile e preziosa di tutte nel mondo del cuore. (294-63, 11.6.1998)

Se nel mondo umano si realizzasse il vero amore, quali problemi ci potrebbero essere dal punto di vista politico, economico, culturale ed ecologico? In un mondo di vero amore non c’è nessun problema che non possa essere risolto. È un mondo pieno di gioia e di ideali, dove la libertà, la pace e la felicità si estendono all’infinito e per l’eternità. I problemi difficili che l’umanità sta affrontando oggi possono essere risolti essenzialmente attraverso il vero amore. (294-65, 11.6.1998)

La vera famiglia dove regna il vero amore è la base dello scopo di creazione di Dio e nello stesso tempo il desiderio dell’umanità. Solo attraverso una personalità di vero amore che si può creare in questa vera famiglia si possono realizzare una vera società, una vera nazione e un vero mondo e si possono realizzare tutti gli ideali creativi dell’ambiente. Io ho sempre messo l’accento sul cielo della vera famiglia; se questo si realizzerà, allora si realizzerà il Regno di Dio sulla terra. Un carattere di vero amore, realizzato perfettamente nel cielo della famiglia si espanderà alla società, alla nazione e al mondo; non scenderà a compromessi con la giustizia, ma diventerà un individuo vero, che realizzerà l’armonia e l’unità attraverso una vera famiglia vivendo sempre per il bene del prossimo. (294-65, 11.6.1998)

L’ideale di Dio che si doveva realizzare attraverso gli antenati dell’umanità era creare una famiglia ideale unendo insieme un uomo e una donna. Così, il centro di una famiglia ideale non è né l’uomo né la donna. La famiglia è un’unità costituita dai genitori e dai figli e dall’unione di marito e moglie. Il centro di questo nucleo familiare non è altro che l’amore di Dio. Possiamo concludere che la volontà di Dio era realizzare la perfezione di una famiglia centrata sul Suo amore. (La Benedizione - 298)

La famiglia è il punto di partenza da cui l’ideale di Dio si può realizzare e la felicità umana si può manifestare. È il punto dove tutto il lavoro umano si conclude e dove Dio porta a compimento ogni cosa. Perché la famiglia è buona? Perché facendo capo all’amore dei Genitori può diventare una base di attività libera. (La famiglia benedetta - 930)

In una famiglia ci devono sempre essere i genitori, il marito e la moglie e i figli; solo così può diventare la base della felicità. Non c’è dubbio che lo scopo per cui Dio cerca l’umanità deve essere anche per la Sua stessa felicità. Se è così, perché Dio possa stabilire la base della Sua felicità, questo ideale non può essere in una posizione separata dall’umanità. Quel punto di unione si può ottenere solo attraverso un rapporto con gli esseri umani. Proprio come noi siamo felici in una situazione dove tutti i nostri bisogni emotivi sono appagati nelle nostre famiglie, anche Dio sarà felice in quella situazione. (32-197, 15.7.1970)

Il vero amore nel rapporto genitore-figlio è verticale, il vero amore tra coniugi è orizzontale, il vero amore tra fratelli e sorelle è come il rapporto fra davanti e dietro. Dio desiderava l’ideale del vero amore che è sferico. In altre parole verticalmente c’è il livello superiore e il livello inferiore, orizzontalmente ci sono la metà sinistra e la metà destra, e per quanto riguarda il davanti e dietro c’è la metà anteriore e la metà posteriore. L’unità si realizza nell’unico punto centrale in cui tutte queste dimensioni si collegano. Quel punto è il punto centrale della sfera. Quando le quattro dimensioni del cuore, l’amore filiale, l’amore fraterno, l’amore coniugale e l’amore dei genitori, realizzano la perfetta unità - ossia quando le persone si sposano e si uniscono nel loro primo amore attorno a Dio - quella posizione diventa il centro, il punto che porta il frutto di tutta la perfezione.

Il matrimonio dunque è l’armonia unificata del cielo, della terra e dell’umanità e realizza la perfezione del verticale e dell’orizzontale, della sinistra e della destra e del davanti e dietro. Il matrimonio è il luogo perfetto del vero amore che porta a compimento gli ideali dei veri figli, dei veri fratelli e sorelle, dei veri coniugi e dei veri genitori. (259-42, 27.3.1994)

Dov’è il centro dell’universo? È nella famiglia. Dov’è la base in cui si può stabilire il vero amore? È la famiglia in cui vivete. Perciò la famiglia originale si impadronisce dell’amore universale, sperimentando gli aspetti della protezione universale ed espandendo il regno di questo amore; deve trascendere se stessa per seguire la via dei patrioti che amano la loro nazione e poi andare al di là della razza e della nazione amando il mondo. Quelli che amano veramente le loro famiglie sono chiamati figli devoti, e se quelli che amano con fervore la propria nazione sono chiamati patrioti, allora chi sono le persone che amano con spirito di sacrificio tutta l’umanità? Non possono che essere chiamati santi. (La famiglia benedetta I -  924)

Se, nel regno dell’amore di Dio, Adamo ed Eva avessero stabilito una famiglia e una tribù ideale, avessero formato un popolo e una nazione e si fossero espansi da lì, avrebbero creato un mondo ideale che manifestava l’ideale di Adamo. Proprio come la radice, il tronco e le foglie di un albero sono collegati come un unico corpo vivente, gli esseri umani, centrati sull’amore, servendo Dio come loro Padre in un rapporto verticale, e servendosi gli uni gli altri come fratelli e sorelle, uniti in un corpo vivente, si trasformano in esseri d’amore e stabiliscono un mondo eterno e ideale con Dio al centro. Questa è veramente la visione del mondo dal punto di vista della volontà di Dio.

Le persone che vivono in questo mondo non hanno bisogno della salvezza o del Messia perché sono i figli di bontà di Dio. (110-213, 18.11.1980)


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