Libro 11
L’origine
dell’universo
Capitolo
III
La caduta dell’uomo e la
restaurazione
Sezione
3. I Veri Genitori e la restaurazione fondamentale
3.4. Lo
scopo finale è realizzare l’ideale della vera famiglia
Per le persone il vero
amore è la cosa più sacra e più preziosa. Il vero amore non compare se siete da
soli o se siete egocentrici. Il vero amore si manifesta quando cercate di
creare unità con gli altri vivendo per loro, dando senza limiti, senza
ricordare quello che avete dato. In questo modo l’amore può abbracciare tutto.
Non può essere la proprietà di un solo individuo. Una volta ereditato,
appartiene all’individuo così come a tutte le persone e all’universo.
Dio desidera realizzare il
vero amore assieme all’umanità. Vuole condividere eternamente le gioie del vero
amore e la felicità con i Suoi figli, l’umanità - la creazione più nobile e
preziosa di tutte nel mondo del cuore. (294-63, 11.6.1998)
Se nel mondo umano si
realizzasse il vero amore, quali problemi ci potrebbero essere dal punto di
vista politico, economico, culturale ed ecologico? In un mondo di vero amore
non c’è nessun problema che non possa essere risolto. È un mondo pieno di gioia
e di ideali, dove la libertà, la pace e la felicità si estendono all’infinito e
per l’eternità. I problemi difficili che l’umanità sta affrontando oggi possono
essere risolti essenzialmente attraverso il vero amore. (294-65, 11.6.1998)
La vera famiglia dove regna
il vero amore è la base dello scopo di creazione di Dio e nello stesso tempo il
desiderio dell’umanità. Solo attraverso una personalità di vero amore che si
può creare in questa vera famiglia si possono realizzare una vera società, una
vera nazione e un vero mondo e si possono realizzare tutti gli ideali creativi
dell’ambiente. Io ho sempre messo l’accento sul cielo della vera famiglia; se
questo si realizzerà, allora si realizzerà il Regno di Dio sulla terra. Un
carattere di vero amore, realizzato perfettamente nel cielo della famiglia si
espanderà alla società, alla nazione e al mondo; non scenderà a compromessi con
la giustizia, ma diventerà un individuo vero, che realizzerà l’armonia e
l’unità attraverso una vera famiglia vivendo sempre per il bene del prossimo.
(294-65, 11.6.1998)
L’ideale di Dio che si
doveva realizzare attraverso gli antenati dell’umanità era creare una famiglia
ideale unendo insieme un uomo e una donna. Così, il centro di una famiglia
ideale non è né l’uomo né la donna. La famiglia è un’unità costituita dai genitori
e dai figli e dall’unione di marito e moglie. Il centro di questo nucleo
familiare non è altro che l’amore di Dio. Possiamo concludere che la volontà di
Dio era realizzare la perfezione di una famiglia centrata sul Suo amore. (La
Benedizione - 298)
La famiglia è il punto di
partenza da cui l’ideale di Dio si può realizzare e la felicità umana si può
manifestare. È il punto dove tutto il lavoro umano si conclude e dove Dio porta
a compimento ogni cosa. Perché la famiglia è buona? Perché facendo capo all’amore
dei Genitori può diventare una base di attività libera. (La famiglia benedetta
- 930)
In una famiglia ci devono
sempre essere i genitori, il marito e la moglie e i figli; solo così può
diventare la base della felicità. Non c’è dubbio che lo scopo per cui Dio cerca
l’umanità deve essere anche per la Sua stessa felicità. Se è così, perché Dio
possa stabilire la base della Sua felicità, questo ideale non può essere in una
posizione separata dall’umanità. Quel punto di unione si può ottenere solo attraverso
un rapporto con gli esseri umani. Proprio come noi siamo felici in una
situazione dove tutti i nostri bisogni emotivi sono appagati nelle nostre
famiglie, anche Dio sarà felice in quella situazione. (32-197, 15.7.1970)
Il vero amore nel rapporto
genitore-figlio è verticale, il vero amore tra coniugi è orizzontale, il vero
amore tra fratelli e sorelle è come il rapporto fra davanti e dietro. Dio
desiderava l’ideale del vero amore che è sferico. In altre parole verticalmente
c’è il livello superiore e il livello inferiore, orizzontalmente ci sono la
metà sinistra e la metà destra, e per quanto riguarda il davanti e dietro c’è
la metà anteriore e la metà posteriore. L’unità si realizza nell’unico punto
centrale in cui tutte queste dimensioni si collegano. Quel punto è il punto
centrale della sfera. Quando le quattro dimensioni del cuore, l’amore filiale,
l’amore fraterno, l’amore coniugale e l’amore dei genitori, realizzano la
perfetta unità - ossia quando le persone si sposano e si uniscono nel loro primo
amore attorno a Dio - quella posizione diventa il centro, il punto che porta il
frutto di tutta la perfezione.
Il matrimonio dunque è
l’armonia unificata del cielo, della terra e dell’umanità e realizza la
perfezione del verticale e dell’orizzontale, della sinistra e della destra e
del davanti e dietro. Il matrimonio è il luogo perfetto del vero amore che
porta a compimento gli ideali dei veri figli, dei veri fratelli e sorelle, dei
veri coniugi e dei veri genitori. (259-42, 27.3.1994)
Dov’è il centro dell’universo?
È nella famiglia. Dov’è la base in cui si può stabilire il vero amore? È la
famiglia in cui vivete. Perciò la famiglia originale si impadronisce dell’amore
universale, sperimentando gli aspetti della protezione universale ed espandendo
il regno di questo amore; deve trascendere se stessa per seguire la via dei
patrioti che amano la loro nazione e poi andare al di là della razza e della
nazione amando il mondo. Quelli che amano veramente le loro famiglie sono
chiamati figli devoti, e se quelli che amano con fervore la propria nazione
sono chiamati patrioti, allora chi sono le persone che amano con spirito di
sacrificio tutta l’umanità? Non possono che essere chiamati santi. (La famiglia
benedetta I - 924)
Se, nel regno dell’amore di
Dio, Adamo ed Eva avessero stabilito una famiglia e una tribù ideale, avessero
formato un popolo e una nazione e si fossero espansi da lì, avrebbero creato un
mondo ideale che manifestava l’ideale di Adamo. Proprio come la radice, il
tronco e le foglie di un albero sono collegati come un unico corpo vivente, gli
esseri umani, centrati sull’amore, servendo Dio come loro Padre in un rapporto
verticale, e servendosi gli uni gli altri come fratelli e sorelle, uniti in un
corpo vivente, si trasformano in esseri d’amore e stabiliscono un mondo eterno
e ideale con Dio al centro. Questa è veramente la visione del mondo dal punto
di vista della volontà di Dio.
Le persone che vivono in
questo mondo non hanno bisogno della salvezza o del Messia perché sono i figli
di bontà di Dio. (110-213, 18.11.1980)
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