Il Vero Dio
Capitolo 1
Sezione 5. L’onniscienza e
l’onnipotenza di Dio sono dentro la legge
5.2. Solo l’amore è il
criterio assoluto
C’è una cosa che paralizza
Dio. Egli non è forse onnisciente e onnipotente? Ma nonostante la Sua
onniscienza e onnipotenza, c’è una cosa che Dio non può fare come vuole.
Secondo voi di cosa si tratta? Non è capace di creare oro o diamanti? Gli manca
il potere? C’è una cosa che questo essere onnisciente e onnipotente non può
fare come vuole. Che cos’è? Ė l’amore. L’amore. Pensate che c’è amore nel mio
cuore? C’è amore nel vostro cuore? Fondamentalmente sì. Ma se doveste andare in
giro dicendo continuamente a voi stessi: «Amore mio, amore mio, amore mio!»
sareste dei pazzi. (142-269, 13.3.1986)
Pensate che Dio possa
realizzare l’amore da Se stesso? Il Dio onnisciente, onnipotente e unico dirà:
«Oh, mi sento così bene!» tutto da solo? Allora dovremmo dire che anche Dio è
diventato matto. Inoltre, se io dovessi dire: «Oh sono così felice, Oh amore
mio!» basandomi solo su un sentimento d’amore, le persone direbbero che sono
pazzo, vero? Ma se qualcuno prende anche solo un pezzetto di carta o un
fazzoletto come suo oggetto e dice: «Oh mio amato fazzoletto!» chi parlerebbe
male di questa persona? Il valore e l’autorità di un partner oggetto che può
rappresentare l’universo è possibile solo nel mondo dell’amore. (142-31,
3.3.1986)
Sto dicendo che nemmeno il
Dio assoluto può avere l’amore da Se stesso. Poiché l’amore si trova solo in un
rapporto reciproco, non importa quanto Dio possa essere onnisciente o
onnipotente, non può possedere l’amore tutto da solo. Naturalmente Egli ha la
potenzialità di amare, ma i segni e lo stimolo dell’amore possono venire
soltanto attraverso un altro, non quando Dio è da solo. Questo è l’amore, il
potere dell’amore. (138-245, 24.1.1986)
Noi abbiamo compassione
delle vedove e dei vedovi, ma perché proviamo compassione? Perché, anche se
dentro di loro c’è l’amore, non hanno nulla per metterlo in movimento. Per
quanto Dio possa essere onnisciente, onnipotente e onnipresente, l’amore non
agisce quando non c’è un partner. Dio, il Creatore del cielo e della terra, con
chi desidera avere un rapporto? Vuole stabilire un rapporto d’amore con Adamo
ed Eva. (130-21, 11.12.1983)
A Dio piace l’amore. Che
tipo di amore piace di più a Dio? Il vero amore. Ma cos’è il vero amore? Dove
diremmo che il vero amore ha la sua radice? La sua radice non si trova in Dio.
Questo suona strano, vero? Il Dio onnisciente e onnipotente è il Signore del
vero amore, eppure non vuole che la radice di questo amore parta da Lui. Dio
pensa di piantare la radice in una persona che può essere l’oggetto di questo
amore. (177-269, 20.5.1988)
Dio, per chi ha creato il
cielo e la terra - per Se stesso o per le Sue creature come Suoi partner?
Naturalmente possiamo dire che Dio li ha creati per Se stesso, ma dobbiamo
sapere che Egli attribuisce una grande importanza al partner oggetto e questo è
lo standard per tutta la creazione. Il soggetto fra tutti gli oggetti è
l’umanità. I pensieri di Dio erano focalizzati sull’umanità e sulla felicità di
tutte le persone. Quanto a Dio, è un essere onnisciente e onnipotente, non è
vero? (109-268, 2.11.1980)
Dio è assoluto, onnisciente,
onnipotente e onnipresente. Allora, può anche amare come vuole? No. Anche Dio è
sotto il dominio dell’amore. Allora cosa possiamo dire di Dio? Dio non è
onnisciente e onnipotente? Se Gli chiediamo: «Dio, Tu non sei onnipotente?» Dio
risponderà: «Sono onnipotente, ma non quando si tratta dell’amore». Perché Dio
è così? (98-38, 8.4.1978)
Dio non può essere Dio da Se
stesso. Che divertimento sarebbe? Si preoccuperebbe del cibo? Si preoccuperebbe
del sonno? Si preoccuperebbe dei vestiti? Può procurarsi queste cose in
qualunque quantità desidera. Può aver voglia di salire su un aeroplano e andare
in giro volando, ma in un’ora si annoierebbe. Non importa quanto Dio possa
essere onnisciente e onnipotente, e non importa quanto si vanti di essere così
speciale, non lo troverebbe soddisfacente. Dio è proprio come noi. Non ha altra
scelta. Deve trovare la gioia che deriva dal vedere qualcosa di valore che ha
creato con uno sforzo. (161-116, 11.1.1987)
Qual è il vivo desiderio che
ha portato Dio a creare? Sto chiedendo che cos’era che l’Essere Assoluto
desiderava così tanto al punto da indurLo a creare? Dio è un essere onnisciente
e onnipotente, che non ha bisogno né di oro né di conoscenza. Non Gli manca
nulla e così vi chiedo quale necessità lo ha spinto a creare gli esseri umani.
Qual era la motivazione
fondamentale di Dio per creare? Non era il potere, la conoscenza o i
possedimenti. Che cosa mancava a Dio? A Dio mancava la base per l’amore. Anche
Dio non è in grado di realizzare l’amore da Se stesso. Ecco perché l’amore è
l’origine, l’alfa - la motivazione per la creazione del cielo e della terra.
(149-149, 21.11.1986)
Di che tipo di amore ha
bisogno Dio? Dio ha l’amore ma può amare solo quando c’è un partner. Tutti voi
che siete qui, avete l’amore? Ma vi piace dire: «Oh, che meraviglia! Oh amore
mio!» da soli? L’amore lavora soltanto quando avete un partner. Questa è la
regola fondamentale dell’universo. Non importa quanto Dio possa essere
onnisciente e onnipotente, senza un partner è un Dio solitario e triste.
(94-262, 1.10.1977)
Non importa quanto Dio possa
essere meraviglioso, assoluto, onnisciente e onnipotente, le cose buone non
possono succedere quando Dio è solo. Le parole “felicità” o “questo è bello”
non hanno nessun senso quando siete soli; potete parlare di gioia e di felicità
solo dove c’è un rapporto con un partner oggetto. Non importa quanto Dio possa
essere onnisciente e onnipotente, non può essere felice quando se ne sta da
solo senza far nulla. Supponiamo che un bravo cantante canti una canzone da
solo. Questo lo renderà felice? Ha bisogno di qualcuno che ascolti la sua
canzone. Per sentirci bene abbiamo bisogno di avere uno scambio di dare e
avere. Allo stesso modo Dio non può sentirsi bene da solo. (65-20, 13.11.1972)
Qual è l’origine dalla quale
Dio ha cominciato ad esistere? Da cosa potrebbe essere venuto Dio? Qual è Suo
il punto di inizio? Ė l’onniscienza e l’onnipotenza o l’autorità assoluta? A
che serve l’autorità assoluta? Quando Dio è solo, a che serve avere autorità assoluta?
Non c’è nessun altro, comunque. Se Dio, come l’Essere Assoluto, è da solo, a
cosa serve la conoscenza? La domanda importante si riferisce all’essenza di
Dio. Questo è l’amore: non un amore che cerca di essere servito, ma un amore
che cerca di servire. (218-263, 19.8.1991)
Persino il Dio onnisciente e
onnipotente si arrende di fronte al vero amore. Non importa quanto il
Presidente della Corea possa essere grande, anche lui si arrende impotente di
fronte al vero amore. Quando amate veramente vostra moglie, vorreste o no
inchinarvi davanti a lei? Fareste di più che semplicemente inchinarvi.
Pensereste: «Da che parte dell’universo è venuta mia moglie? Non posso fare a
meno di amarla così sinceramente». Il pensiero di essere senza di lei vi
paralizzerebbe le membra. Vi addolora pensare che lei non c’è. Come vi fa
felice la sua presenza! Persino il presidente dirà felice: «Mia cara, ti prego
amami; io ti amo!» mentre si inchina a terra. In quel momento quella piccola
signora seduta di fronte a lui si sentirà bene o no? (211-83, 29.12.1991)
Non importa quanto Dio sia
onnisciente e onnipotente, non può amare da solo come gli pare. Potete dire che
Dio può amare come gli pare perché è onnisciente e onnipotente, ma questo
pensiero crea un grosso problema perché porta a sostenere che non è necessario
un oggetto d’amore. Per questa ragione affinché Dio, come l’essere assoluto e
centrale, provi lo stimolo e la gioia del Suo stesso amore, ha bisogno di un
partner d’amore. (208-233, 20.11.1990)
Persino Dio ha bisogno di un
partner. Non può neanche realizzare l’amore da Se stesso. Se io dovessi
esclamare con entusiasmo: «Oh, oggi mi sento così bene», quando non c’è
nessuno, la gente direbbe che sono pazzo, vero? Ma quando c’è un partner, anche
se parlassi con entusiasmo avrebbe un senso e sarebbe adatto alle circostanze.
Tuttavia, per quanto Dio sia onnisciente e onnipotente, che senso avrebbe se
danzasse da solo dicendo: «Che bello, che bello; oh, mi piace il mio amore»?
Dovete capire questo. Neanche Dio può realizzare l’amore da solo. Può sentire
lo stimolo dell’amore soltanto quando ha un partner. Questo è il punto.
(141-106, 19.2.1986)
Fra le cose che esistono nel
mondo non c’è nessun potere che può competere con quello di Dio perché Dio è
onnisciente, onnipotente e assoluto. Dio è anche eterno, immortale e
auto-esistente. Ma Dio, cos’è che desidera? Non sono i soldi, la conoscenza o
il potere; allora che cosa desidera? C’è solo una cosa di cui Dio ha
assolutamente bisogno, una cosa che è assolutamente necessaria sia per Dio che
per l’umanità: il vero amore. (La famiglia benedetta - 302)
5.3. Persino Dio obbedisce
assolutamente all’amore
Poiché a Dio piace l’amore,
può impazzire per l’amore? Il Dio onnisciente, onnipotente e meraviglioso, che
ha creato il cielo e la terra, può impazzire per l’amore? Ci sono delle volte
in cui un nonno che di solito domina come una tigre si sottomette docilmente al
controllo della piccola nonna. Cos’è che gli fa fare questo? Lo fa perché è
preso dal gancio dell’amore. L’amore ha un grande potere. Ecco perché Dio si
arrende impotente di fronte all’amore. (137-84, 24.12.1985)
Se il Dio competente,
onnisciente e onnipotente esiste, che tipo di cose gli piaceranno? La
conclusione più logica è che, siccome Dio è migliore degli esseri umani,
sicuramente gli piacerà l’amore. Allora, che cos’è mai l’amore di Dio? Anche
prima dell’inizio del tempo, Dio aveva l’amore che viveva continuamente per gli
altri e cercava di praticare questo tipo di amore. (90-86, 19.12.1976)
Dovete essere figli di Dio.
Nell’essere figli di Dio che strada volete prendere? La strada dei soldi? Dio
dirà: «Io sono onnisciente e onnipotente e sulla base del mio grande potere
dovete instaurare il rapporto genitore–figlio»? Che dire della conoscenza?
Queste sono delle questioni marginali. Dio si vuole focalizzare sull’amore e
dice: «Io devo unirmi a quell’amore». Dovreste dire: «Solo quell’amore è il
migliore». Quando vi sarete impadroniti completamente di quell’amore,
persino il potente Dio di questo universo, dirà: «Sì, sì!» (69-181, 12.11.1973)
Per quanto possa essere
onnisciente e onnipotente, Dio può ordinare agli uomini e alle donne di
obbedire assolutamente al vero amore? Per avere una presenza dominante come
Padre, Dio dovrebbe ordinare: «Anch’io obbedisco assolutamente al vero amore,
quindi obbedite al vero amore come faccio io». Se Dio dicesse ai Suoi figli e
alle Sue figlie di obbedire assolutamente al vero amore senza farlo Egli
stesso, avrebbe senso?
Dio, che è padrone del vero
amore, diventerebbe un dittatore. Solo quando Dio dice: «Proprio come io
obbedisco eternamente e assolutamente al vero amore, voi figli e figlie dovete
obbedire eternamente al vero amore», essi diranno: «Amen!», altrimenti si
faranno beffe dicendo: «Il Padre vive come gli pare e noi non abbiamo altro da
fare che obbedire? Puh!». Ci saranno dei problemi. Quindi dobbiamo stabilire
l’idea che anche Dio obbedisce assolutamente al vero amore. (211-84,
29.12.1990)
Per quanto possa essere
onnisciente e onnipotente, Dio obbedisce assolutamente al vero amore. Questa
cosa sembra, una cosa buona o cattiva? Questo vero amore sarebbe buono quando è
sentito da est e cattivo quanto è sentito da ovest? Ė buono che lo sentiate da
ovest, da sud, da nord, da sopra o da sotto. Giorno e notte, per tutte e
quattro le stagioni, e oltre il tempo della nostra giovinezza e vecchiaia, per
tutta l’eternità sarà piacevole sentire il suono del vero amore. (211-75,
29.12.1990)
Dio, che asserisce il potere
assoluto, sta anche cercando un posto dove l’amore si può stabilire, un posto
dove l’amore può stare. Anche a Dio piace assolutamente l’amore. E quanto Gli
piace? Più della Sua assolutezza, onniscienza, onnipotenza e onnipresenza. Dio
obbedirà assolutamente alle leggi del vero amore anche se abbandona ogni altra
cosa. Solo allora tutto avrà un senso.
Noi diciamo che Dio è il
Padre dell’umanità, vero? Allora, questo Padre può dire ai Suoi figli e alle
Sue figlie di obbedire assolutamente al vero amore se la Sua stessa vita non è
centrata sull’amore? Questo principio fondamentale è indispensabile. Perciò,
solo quando Dio stesso vive obbedendo assolutamente all’amore può educare i
Suoi figli dicendo: «Dovete vivere così perché io stesso vivo in questo modo».
(207-261, 11.11.1990)
Il Dio assoluto pensa anche:
«Pur essendo assoluto, onnisciente e onnipresente e pur avendo tutto,
voglio anch’io vivere obbedendo a qualcosa di assoluto». Anche Dio ha il desiderio
di vivere per gli altri. Poiché Dio è così, il Suo amore non chiede che gli
altri Lo servano. Non deve amare in un modo che chiede di essere servito.
(201-115, 27.3.1990)
Su quale base si realizzerà
l’unità? Poiché Dio è onnisciente e onnipotente, l’unità verrà sulla base della
Sua onniscienza? O sulla conoscenza? No. Allora cosa? Il potere? Neanche il
potere funzionerà.
Non importa quanto la
primavera sia potente, non può essere altro che una stagione in cui sbocciano i
fiori. Anche se si può dire che l’estate è potente, non può essere altro che
una stagione in cui gli alberi si infoltiscono di foglie. In autunno
appassiranno tutte e cadranno. Anche se si dice che l’autunno è la stagione del
raccolto, non può superare l’inverno. Per superare queste limitazioni, le
stagioni hanno bisogno di servire sempre il sole come il loro centro. In questo
modo, servendo il centro, le quattro stagioni trionfano tutte; non possono
unirsi in nessun altro modo.
Cosa significa questo?
Quando Dio, con la tradizione del Genitore, assiste a una scenata dove i figli,
le figlie, le sorelle e i fratelli si litigano, si mette nel mezzo e dice:
«Fate in questo modo», non pensate che essi si uniranno? Quelli che affermano
qualcosa di diverso sono fuori di senno. (221-190, 24.10.1991)
La teologia moderna è votata
alla rovina perché dice che, dal momento che Dio è onnisciente e onnipotente,
può anche amare come vuole. Posso amare come mi pare da solo, senza la mia cara
moglie? Posso? Quelli che dicono di poterlo fare sono pazzi. Allora, Dio può
amare da solo? (209-81, 27.11.1990)
Dio è onnisciente e
onnipotente. Come sarebbe il mondo se ci fosse un altro essere onnisciente e
onnipotente come Dio e i due arrivassero ad amarsi? Non sarebbero in
equilibrio, anzi scapperebbero l’uno dall’altro. Qualunque cosa si venisse a
trovare incastrata in mezzo a loro non sarebbe capace di andare avanti e
indietro e scivolerebbe da una parte.
Il debole gravita verso il
forte, e il forte verso il debole; solo allora si adatteranno esattamente nel
centro, inchiodati insieme. Il debole desidera il forte e il forte desidera il
debole.
Le donne a cui piacciono gli
uomini effeminati possono pure morire. Lo stesso vale per le donne che vogliono
amare gli uomini effeminati. Quando una donna tocca la mano di un’altra donna,
si sente bene? Quando le donne si tengono per mano, si sentono bene? Quando la
mano delicata di una donna tiene un’altra mano delicata, che brutta sensazione
dev’essere quella! Come dev’essere brutta la sensazione delle due mani morbide!
È peggio che morire. Così possiamo dire che è come morire. (167-300, 20.8.1987)
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