giovedì 14 febbraio 2019

Solo l’amore è il criterio assoluto

Il Vero Dio
Capitolo 1
Sezione 5. L’onniscienza e l’onnipotenza di Dio sono dentro la legge
5.2. Solo l’amore è il criterio assoluto
C’è una cosa che paralizza Dio. Egli non è forse onnisciente e onnipotente? Ma nonostante la Sua onniscienza e onnipotenza, c’è una cosa che Dio non può fare come vuole. Secondo voi di cosa si tratta? Non è capace di creare oro o diamanti? Gli manca il potere? C’è una cosa che questo essere onnisciente e onnipotente non può fare come vuole. Che cos’è? Ė l’amore. L’amore. Pensate che c’è amore nel mio cuore? C’è amore nel vostro cuore? Fondamentalmente sì. Ma se doveste andare in giro dicendo continuamente a voi stessi: «Amore mio, amore mio, amore mio!» sareste dei pazzi. (142-269, 13.3.1986)
Pensate che Dio possa realizzare l’amore da Se stesso? Il Dio onnisciente, onnipotente e unico dirà: «Oh, mi sento così bene!» tutto da solo? Allora dovremmo dire che anche Dio è diventato matto. Inoltre, se io dovessi dire: «Oh sono così felice, Oh amore mio!» basandomi solo su un sentimento d’amore, le persone direbbero che sono pazzo, vero? Ma se qualcuno prende anche solo un pezzetto di carta o un fazzoletto come suo oggetto e dice: «Oh mio amato fazzoletto!» chi parlerebbe male di questa persona? Il valore e l’autorità di un partner oggetto che può rappresentare l’universo è possibile solo nel mondo dell’amore. (142-31, 3.3.1986)
Sto dicendo che nemmeno il Dio assoluto può avere l’amore da Se stesso. Poiché l’amore si trova solo in un rapporto reciproco, non importa quanto Dio possa essere onnisciente o onnipotente, non può possedere l’amore tutto da solo. Naturalmente Egli ha la potenzialità di amare, ma i segni e lo stimolo dell’amore possono venire soltanto attraverso un altro, non quando Dio è da solo. Questo è l’amore, il potere dell’amore. (138-245, 24.1.1986)
Noi abbiamo compassione delle vedove e dei vedovi, ma perché proviamo compassione? Perché, anche se dentro di loro c’è l’amore, non hanno nulla per metterlo in movimento. Per quanto Dio possa essere onnisciente, onnipotente e onnipresente, l’amore non agisce quando non c’è un partner. Dio, il Creatore del cielo e della terra, con chi desidera avere un rapporto? Vuole stabilire un rapporto d’amore con Adamo ed Eva. (130-21, 11.12.1983)
A Dio piace l’amore. Che tipo di amore piace di più a Dio? Il vero amore. Ma cos’è il vero amore? Dove diremmo che il vero amore ha la sua radice? La sua radice non si trova in Dio. Questo suona strano, vero? Il Dio onnisciente e onnipotente è il Signore del vero amore, eppure non vuole che la radice di questo amore parta da Lui. Dio pensa di piantare la radice in una persona che può essere l’oggetto di questo amore. (177-269, 20.5.1988)
Dio, per chi ha creato il cielo e la terra - per Se stesso o per le Sue creature come Suoi partner? Naturalmente possiamo dire che Dio li ha creati per Se stesso, ma dobbiamo sapere che Egli attribuisce una grande importanza al partner oggetto e questo è lo standard per tutta la creazione. Il soggetto fra tutti gli oggetti è l’umanità. I pensieri di Dio erano focalizzati sull’umanità e sulla felicità di tutte le persone. Quanto a Dio, è un essere onnisciente e onnipotente, non è vero? (109-268, 2.11.1980)
Dio è assoluto, onnisciente, onnipotente e onnipresente. Allora, può anche amare come vuole? No. Anche Dio è sotto il dominio dell’amore. Allora cosa possiamo dire di Dio? Dio non è onnisciente e onnipotente? Se Gli chiediamo: «Dio, Tu non sei onnipotente?» Dio risponderà: «Sono onnipotente, ma non quando si tratta dell’amore». Perché Dio è così? (98-38, 8.4.1978)
Dio non può essere Dio da Se stesso. Che divertimento sarebbe? Si preoccuperebbe del cibo? Si preoccuperebbe del sonno? Si preoccuperebbe dei vestiti? Può procurarsi queste cose in qualunque quantità desidera. Può aver voglia di salire su un aeroplano e andare in giro volando, ma in un’ora si annoierebbe. Non importa quanto Dio possa essere onnisciente e onnipotente, e non importa quanto si vanti di essere così speciale, non lo troverebbe soddisfacente. Dio è proprio come noi. Non ha altra scelta. Deve trovare la gioia che deriva dal vedere qualcosa di valore che ha creato con uno sforzo. (161-116, 11.1.1987)
Qual è il vivo desiderio che ha portato Dio a creare? Sto chiedendo che cos’era che l’Essere Assoluto desiderava così tanto al punto da indurLo a creare? Dio è un essere onnisciente e onnipotente, che non ha bisogno né di oro né di conoscenza. Non Gli manca nulla e così vi chiedo quale necessità lo ha spinto a creare gli esseri umani.
Qual era la motivazione fondamentale di Dio per creare? Non era il potere, la conoscenza o i possedimenti. Che cosa mancava a Dio? A Dio mancava la base per l’amore. Anche Dio non è in grado di realizzare l’amore da Se stesso. Ecco perché l’amore è l’origine, l’alfa - la motivazione per la creazione del cielo e della terra. (149-149, 21.11.1986)
Di che tipo di amore ha bisogno Dio? Dio ha l’amore ma può amare solo quando c’è un partner. Tutti voi che siete qui, avete l’amore? Ma vi piace dire: «Oh, che meraviglia! Oh amore mio!» da soli? L’amore lavora soltanto quando avete un partner. Questa è la regola fondamentale dell’universo. Non importa quanto Dio possa essere onnisciente e onnipotente, senza un partner è un Dio solitario e triste. (94-262, 1.10.1977)
Non importa quanto Dio possa essere meraviglioso, assoluto, onnisciente e onnipotente, le cose buone non possono succedere quando Dio è solo. Le parole “felicità” o “questo è bello” non hanno nessun senso quando siete soli; potete parlare di gioia e di felicità solo dove c’è un rapporto con un partner oggetto. Non importa quanto Dio possa essere onnisciente e onnipotente, non può essere felice quando se ne sta da solo senza far nulla. Supponiamo che un bravo cantante canti una canzone da solo. Questo lo renderà felice? Ha bisogno di qualcuno che ascolti la sua canzone. Per sentirci bene abbiamo bisogno di avere uno scambio di dare e avere. Allo stesso modo Dio non può sentirsi bene da solo. (65-20, 13.11.1972)
Qual è l’origine dalla quale Dio ha cominciato ad esistere? Da cosa potrebbe essere venuto Dio? Qual è Suo il punto di inizio? Ė l’onniscienza e l’onnipotenza o l’autorità assoluta? A che serve l’autorità assoluta? Quando Dio è solo, a che serve avere autorità assoluta? Non c’è nessun altro, comunque. Se Dio, come l’Essere Assoluto, è da solo, a cosa serve la conoscenza? La domanda importante si riferisce all’essenza di Dio. Questo è l’amore: non un amore che cerca di essere servito, ma un amore che cerca di servire. (218-263, 19.8.1991)
Persino il Dio onnisciente e onnipotente si arrende di fronte al vero amore. Non importa quanto il Presidente della Corea possa essere grande, anche lui si arrende impotente di fronte al vero amore. Quando amate veramente vostra moglie, vorreste o no inchinarvi davanti a lei? Fareste di più che semplicemente inchinarvi. Pensereste: «Da che parte dell’universo è venuta mia moglie? Non posso fare a meno di amarla così sinceramente». Il pensiero di essere senza di lei vi paralizzerebbe le membra. Vi addolora pensare che lei non c’è. Come vi fa felice la sua presenza! Persino il presidente dirà felice: «Mia cara, ti prego amami; io ti amo!» mentre si inchina a terra. In quel momento quella piccola signora seduta di fronte a lui si sentirà bene o no? (211-83, 29.12.1991)
Non importa quanto Dio sia onnisciente e onnipotente, non può amare da solo come gli pare. Potete dire che Dio può amare come gli pare perché è onnisciente e onnipotente, ma questo pensiero crea un grosso problema perché porta a sostenere che non è necessario un oggetto d’amore. Per questa ragione affinché Dio, come l’essere assoluto e centrale, provi lo stimolo e la gioia del Suo stesso amore, ha bisogno di un partner d’amore. (208-233, 20.11.1990)
Persino Dio ha bisogno di un partner. Non può neanche realizzare l’amore da Se stesso. Se io dovessi esclamare con entusiasmo: «Oh, oggi mi sento così bene», quando non c’è nessuno, la gente direbbe che sono pazzo, vero? Ma quando c’è un partner, anche se parlassi con entusiasmo avrebbe un senso e sarebbe adatto alle circostanze. Tuttavia, per quanto Dio sia onnisciente e onnipotente, che senso avrebbe se danzasse da solo dicendo: «Che bello, che bello; oh, mi piace il mio amore»? Dovete capire questo. Neanche Dio può realizzare l’amore da solo. Può sentire lo stimolo dell’amore soltanto quando ha un partner. Questo è il punto. (141-106, 19.2.1986)
Fra le cose che esistono nel mondo non c’è nessun potere che può competere con quello di Dio perché Dio è onnisciente, onnipotente e assoluto. Dio è anche eterno, immortale e auto-esistente. Ma Dio, cos’è che desidera? Non sono i soldi, la conoscenza o il potere; allora che cosa desidera? C’è solo una cosa di cui Dio ha assolutamente bisogno, una cosa che è assolutamente necessaria sia per Dio che per l’umanità: il vero amore. (La famiglia benedetta - 302)
5.3. Persino Dio obbedisce assolutamente all’amore
Poiché a Dio piace l’amore, può impazzire per l’amore? Il Dio onnisciente, onnipotente e meraviglioso, che ha creato il cielo e la terra, può impazzire per l’amore? Ci sono delle volte in cui un nonno che di solito domina come una tigre si sottomette docilmente al controllo della piccola nonna. Cos’è che gli fa fare questo? Lo fa perché è preso dal gancio dell’amore. L’amore ha un grande potere. Ecco perché Dio si arrende impotente di fronte all’amore. (137-84, 24.12.1985)
Se il Dio competente, onnisciente e onnipotente esiste, che tipo di cose gli piaceranno? La conclusione più logica è che, siccome Dio è migliore degli esseri umani, sicuramente gli piacerà l’amore. Allora, che cos’è mai l’amore di Dio? Anche prima dell’inizio del tempo, Dio aveva l’amore che viveva continuamente per gli altri e cercava di praticare questo tipo di amore. (90-86, 19.12.1976)
Dovete essere figli di Dio. Nell’essere figli di Dio che strada volete prendere? La strada dei soldi? Dio dirà: «Io sono onnisciente e onnipotente e sulla base del mio grande potere dovete instaurare il rapporto genitore–figlio»? Che dire della conoscenza? Queste sono delle questioni marginali. Dio si vuole focalizzare sull’amore e dice: «Io devo unirmi a quell’amore». Dovreste dire: «Solo quell’amore è il migliore». Quando vi sarete impadroniti  completamente di quell’amore, persino il potente Dio di questo universo, dirà: «Sì, sì!» (69-181, 12.11.1973)
Per quanto possa essere onnisciente e onnipotente, Dio può ordinare agli uomini e alle donne di obbedire assolutamente al vero amore? Per avere una presenza dominante come Padre, Dio dovrebbe ordinare: «Anch’io obbedisco assolutamente al vero amore, quindi obbedite al vero amore come faccio io». Se Dio dicesse ai Suoi figli e alle Sue figlie di obbedire assolutamente al vero amore senza farlo Egli stesso, avrebbe senso?
Dio, che è padrone del vero amore, diventerebbe un dittatore. Solo quando Dio dice: «Proprio come io obbedisco eternamente e assolutamente al vero amore, voi figli e figlie dovete obbedire eternamente al vero amore», essi diranno: «Amen!», altrimenti si faranno beffe dicendo: «Il Padre vive come gli pare e noi non abbiamo altro da fare che obbedire? Puh!». Ci saranno dei problemi. Quindi dobbiamo stabilire l’idea che anche Dio obbedisce assolutamente al vero amore. (211-84, 29.12.1990)
Per quanto possa essere onnisciente e onnipotente, Dio obbedisce assolutamente al vero amore. Questa cosa sembra, una cosa buona o cattiva? Questo vero amore sarebbe buono quando è sentito da est e cattivo quanto è sentito da ovest? Ė buono che lo sentiate da ovest, da sud, da nord, da sopra o da sotto. Giorno e notte, per tutte e quattro le stagioni, e oltre il tempo della nostra giovinezza e vecchiaia, per tutta l’eternità sarà piacevole sentire il suono del vero amore. (211-75, 29.12.1990)
Dio, che asserisce il potere assoluto, sta anche cercando un posto dove l’amore si può stabilire, un posto dove l’amore può stare. Anche a Dio piace assolutamente l’amore. E quanto Gli piace? Più della Sua assolutezza, onniscienza, onnipotenza e onnipresenza. Dio obbedirà assolutamente alle leggi del vero amore anche se abbandona ogni altra cosa. Solo allora tutto avrà un senso.
Noi diciamo che Dio è il Padre dell’umanità, vero? Allora, questo Padre può dire ai Suoi figli e alle Sue figlie di obbedire assolutamente al vero amore se la Sua stessa vita non è centrata sull’amore? Questo principio fondamentale è indispensabile. Perciò, solo quando Dio stesso vive obbedendo assolutamente all’amore può educare i Suoi figli dicendo: «Dovete vivere così perché io stesso vivo in questo modo». (207-261, 11.11.1990)
Il Dio assoluto pensa anche: «Pur essendo assoluto, onnisciente e onnipresente e pur avendo  tutto, voglio anch’io vivere obbedendo a qualcosa di assoluto». Anche Dio ha il desiderio di vivere per gli altri. Poiché Dio è così, il Suo amore non chiede che gli altri Lo servano. Non deve amare in un modo che chiede di essere servito. (201-115, 27.3.1990)
Su quale base si realizzerà l’unità? Poiché Dio è onnisciente e onnipotente, l’unità verrà sulla base della Sua onniscienza? O sulla conoscenza? No. Allora cosa? Il potere? Neanche il potere funzionerà.
Non importa quanto la primavera sia potente, non può essere altro che una stagione in cui sbocciano i fiori. Anche se si può dire che l’estate è potente, non può essere altro che una stagione in cui gli alberi si infoltiscono di foglie. In autunno appassiranno tutte e cadranno. Anche se si dice che l’autunno è la stagione del raccolto, non può superare l’inverno. Per superare queste limitazioni, le stagioni hanno bisogno di servire sempre il sole come il loro centro. In questo modo, servendo il centro, le quattro stagioni trionfano tutte; non possono unirsi in nessun altro modo.
Cosa significa questo? Quando Dio, con la tradizione del Genitore, assiste a una scenata dove i figli, le figlie, le sorelle e i fratelli si litigano, si mette nel mezzo e dice: «Fate in questo modo», non pensate che essi si uniranno? Quelli che affermano qualcosa di diverso sono fuori di senno. (221-190, 24.10.1991)
La teologia moderna è votata alla rovina perché dice che, dal momento che Dio è onnisciente e onnipotente, può anche amare come vuole. Posso amare come mi pare da solo, senza la mia cara moglie? Posso? Quelli che dicono di poterlo fare sono pazzi. Allora, Dio può amare da solo? (209-81, 27.11.1990)
Dio è onnisciente e onnipotente. Come sarebbe il mondo se ci fosse un altro essere onnisciente e onnipotente come Dio e i due arrivassero ad amarsi? Non sarebbero in equilibrio, anzi scapperebbero l’uno dall’altro. Qualunque cosa si venisse a trovare incastrata in mezzo a loro non sarebbe capace di andare avanti e indietro e scivolerebbe da una parte.
Il debole gravita verso il forte, e il forte verso il debole; solo allora si adatteranno esattamente nel centro, inchiodati insieme. Il debole desidera il forte e il forte desidera il debole.
Le donne a cui piacciono gli uomini effeminati possono pure morire. Lo stesso vale per le donne che vogliono amare gli uomini effeminati. Quando una donna tocca la mano di un’altra donna, si sente bene? Quando le donne si tengono per mano, si sentono bene? Quando la mano delicata di una donna tiene un’altra mano delicata, che brutta sensazione dev’essere quella! Come dev’essere brutta la sensazione delle due mani morbide! È peggio che morire. Così possiamo dire che è come morire. (167-300, 20.8.1987)

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