sabato 21 marzo 2020

Spiegare l’unione fra Dio e l’umanità

Libro 11

L’origine dell’universo

Capitolo II

La creazione dell’umanità e la perfezione dell’ideale dell’amore

Sezione 3. L’unità tra Dio e gli esseri umani e la perfezione dell’ideale dell’amore

3.2. Il principio fondamentale dell’unione ideale d’amore fra Dio e l’umanità

3.2.1. Spiegare l’unione fra Dio e l’umanità

Qual è la cosa su cui mi sono tormentato di più? Come riuscire a realizzare l’unità d’amore fra Dio e l’umanità e come spiegarla in modo logico. Senza questo chiarimento, questa teoria non può mettere radice. Se queste circostanze fondamentali dell’amore per gli esseri umani non saranno stabilite, andrà tutto storto. (249-223, 10.10.1993)

L’amore di Dio e l’amore dell’umanità diventano la questione importante. Se l’amore di Dio e l’amore degli esseri umani hanno lo stesso colore o colori diversi, è un grosso problema. Dov’è che questi due amori alla fine si stabiliscono insieme? Se alla fine non si stabiliscono insieme e non pongono la base per l’unità tra Dio e l’umanità nell’amore, né Dio né gli uomini possono arrivare a stabilirsi. Se Dio gioisce e anche gli uomini gioiscono attraverso l’amore, ma il posto dove lo fanno è diverso, sarà un problema serio. (257-58, 13.3.1994)

Mentre indagavo sui problemi fondamentali, ho pensato tanto a dove si può trovare la sfera di unità fra Dio e gli uomini. Questa è una domanda molto importante. Se non si trova la risposta, il punto di partenza e la destinazione finale non concorderanno. Mentre cercavo di rispondere a questa domanda, ho avuto un’illuminazione, come un colpo di fulmine: il vero amore passa per la strada più breve. Questa intuizione ha risolto tutto. Se il cielo e la terra fossero collegati attraverso l’amore, sarebbe la via più breve. In altre parole c’è solo una linea perpendicolare che forma sempre un angolo di 90 gradi con la linea orizzontale. Questa è la via più breve. (250-153, 14.10.1993)

Perché ci sposiamo? Ci sposiamo per rendere perfetto l’amore. Se, sul piano orizzontale, la destra e la sinistra, l’est e l’ovest sono l’uomo e la donna, allora il loro vero ideale prenderà la strada più breve e così ci sarà un solo punto nel centro che è alla distanza più breve dall’amore orizzontale. Questo può essere solo un angolo di novanta gradi. Se quell’angolo diventa più grande, la forma che si creerà sarà ovale, e questo non va bene. Non c’è un altro angolo uguale. È solo l’angolo di novanta gradi che permette a tutte le cose di stare nella stessa posizione di eguaglianza sulla stessa base. Perciò, il punto d’incontro dell’amore attraverso l’unione di Dio e dell’umanità può essere situato solo ad un angolo di novanta gradi. (224-167, 24.11.1991)

Il concetto di Dio come Padre verticale ha fatto la sua apparizione. Sulla base del vero amore, Dio è il Genitore verticale e Adamo ed Eva sono i genitori orizzontali. Il verticale e l’orizzontale si incontrano a novanta gradi. Queste sono le basi dell’universo. In ultima analisi Dio creò gli esseri umani in modo da poter avere il Suo matrimonio. Li creò per il Suo amore. Con questa spiegazione, tutte le difficili domande fondamentali possono trovare una soluzione. (252-319, 5.1.1993)

Il punto su cui mi sono tormentato di più, mentre esploravo le verità fondamentali dell’universo era la questione di come l’amore si muove e si stabilisce. Scoprendo il fatto che l’amore prende la via più breve, tutto ha potuto essere risolto. Se l’amore venisse dall’alto, dato che il cielo è sopra e la terra è sotto, quale strada prenderebbe il vero amore per andare dalla terra al cielo? Prenderebbe la via più breve possibile. E quale sarebbe? Quella perpendicolare, non è vero? C’è solo una linea perpendicolare. È la distanza più breve. Dato che l’amore prende la via più breve e più rapida, tra il mondo celeste e il mondo terrestre ci può essere solo un punto d’incontro. Non ce ne sono due. Ce n’è assolutamente uno solo. (211-77, 29.12.1990)

Adamo ed Eva hanno avuto origine dalle caratteristiche duali invisibili di Dio. Queste due caratteristiche formano un unico essere, Dio, e sono in armonia sulla base del vero amore. In quello stato Dio è nella posizione maschile e ha creato Suo figlio e Sua figlia per essere in posizione di oggetto. Così, quando crescono e sono diventati marito e moglie con al centro l’amore, Dio dall’alto può scendere da loro. Sarà nella posizione del Genitore invisibile e loro, come genitori visibili, si dovranno unire attraverso l’amore. (222-317, 6.11.1991)

Quando le persone raggiungono la perfezione, acquisiscono una natura divina, diventano perfette come il nostro Padre in cielo e possiedono un valore divino. Anche se Dio è l’Essere Assoluto, non può realizzare l’ideale del vero amore da solo, perché per questo è necessario un partner. A questo punto dobbiamo capire qual è il rapporto fra l’inizio e la perfezione del vero amore di Dio e del vero amore degli esseri umani. Se Dio non avesse stabilito gli esseri umani come oggetti assoluti del vero amore, ma all’inizio avesse cercato di realizzare la perfezione del Suo vero amore senza di loro, cosa sarebbe successo? La motivazione dell’ideale del vero amore di Dio e del vero amore dell’umanità sarebbe stata diversa, e di conseguenza la direzione e lo scopo dei due amori sarebbero stati diversi. (282-209, 13.3.1997)

Chi sono Adamo ed Eva? Sono nella posizione in cui deve avvenire l’armonizzazione dell’umanità sulla base del loro ideale d’amore orizzontale, dove dev’essere stabilito l’angolo retto e il punto di focalizzazione. In quel punto si intersecheranno le linee tracciate dall’alto verso il basso, da sinistra a destra, e da davanti a dietro. Cosa significa? Poiché Dio, il Soggetto con caratteristiche duali, entrerà nella mente di Adamo ed Eva quando si conformano al punto focale dell’amore, le loro nozze, come antenati dell’umanità che non sono caduti, saranno anche le Sue nozze. (223-267, 12.11.1991)

Dov’è il punto d’inizio della perfezione umana? È qualcosa di estremamente prezioso per Dio e per gli esseri umani, la base per la continuità dell’universo. È l’origine di tutti gli elementi al tempo della creazione. È l’amore. Siamo nati per l’amore. Ma di che amore si tratta? Del vero amore. Né gli occhi, né la bocca, né i cinque organi di senso possono separarsi da quel vero amore. Sono fatti per ruotargli intorno, per andare e venire in accordo ad esso, per salire solo quando lui sale e scendere solo quando lui scende. Che cos’è che permette questo? Non sono i soldi, la conoscenza o il potere. Non è altro che il vero amore. (210-317, 27.12.1990)

Dove si devono unire il verticale e l’orizzontale? Dove deve avvenire l’unione del cielo e della terra? Avviene sulla linea perpendicolare. La via seguita dall’amore è la strada più breve. Risolvere la domanda dove si deve stabilire mi è costata uno sforzo indescrivibile.

Nel chiarire i principi fondamentali dell’universo, ho capito che esistono sia l’amore verticale che l’amore orizzontale. Come sono arrivato a questo? Non possiamo elevarci perpendicolarmente in un istante. Se questo fosse possibile, dovremmo stare sul posto senza muoverci di un millimetro. Inoltre, se dovessimo amare verticalmente, dovremmo essere diversi. In quello stato dove e come ruoteremmo? Non sarebbe possibile. Se esiste l’ amore sia in cielo che sulla terra, la domanda più seria relativa al modo in cui questi due amori si collegano è in che modo si unirebbero insieme. L’unica cosa che so per certo è che l’amore segue la via più breve. (214-232, 2.2.1991)

Ciò che Dio desidera è unirsi all’umanità attraverso il vero amore. L’unità di Dio e dell’umanità! Questo significa la sfera di unità fra Dio e gli esseri umani. Se il modello dell’ideale che dà gioia a Dio fosse in contraddizione con quello desiderato dall’umanità, la situazione sarebbe terribile. Si devono unire completamente.

È necessario che si uniscano in senso orizzontale e verticale. Quando queste linee tra il davanti e il dietro, la sinistra e la destra, incontrano la linea verticale formando un angolo di novanta gradi, l’emisfero superiore ed inferiore, l’emisfero destro e sinistro, e tutte le dodici direzioni combaceranno tutte a novanta gradi, dovunque siano collocati gli emisferi. (223-346, 20.11.1991)

Finora nessuno ha saputo spiegare logicamente dove si uniscono l’amore Dio e l’amore dell’umanità. Senza conoscere questo, il termine “Padre Celeste” non avrebbe nessun fondamento, sarebbe completamente irrilevante. Adamo ed Eva dovevano essere il corpo di Dio. Cosa significa che tutte le cose saranno come Adamo ed Eva le hanno chiamate? Significa che Dio entra nel loro corpo e dà i nomi insieme a loro.

Una volta raggiunta la perfezione, la natura interiore di Dio entrerà nella mente dell’uomo e la Sua forma esteriore entrerà nella mente della donna. La cerimonia sostanziale delle nozze di Adamo ed Eva sarà anche il matrimonio di Dio. Lo capirete chiaramente quando andrete nel mondo spirituale. Queste teorie incomprensibili avranno tutte un senso. Così, solo quando avrete occupato completamente l’amore di Dio, il vostro desiderio sarà totalmente soddisfatto e dichiarerete: «Ora tutto è compiuto!» (252-119, 14.11.1993)

Dio è l’origine dell’amore, della vita, del lignaggio e anche l’origine del Suo regno sulla terra e in cielo. Al tempo delle nozze di Adamo ed Eva, Dio entra nella loro mente e realizza l’amore che nasce attraverso l’unità. Dio è il Vero Genitore verticale, e Adamo ed Eva sono i veri genitori orizzontali. Poiché nasciamo ricevendo la carne e il sangue da questi genitori, la mente è il nostro io verticale, mentre il corpo è il nostro io orizzontale.

Quelli che hanno raggiunto la perfetta unità d’amore fra la mente e il corpo unendosi a Dio nell’amore diventano i Suoi figli e le Sue figlie. Una volta che diventano i Suoi principi e le Sue principesse, stabiliscono con Lui un rapporto di padre-figlio e così possono ereditare ogni cosa da Lui. Quando questi figli realizzano l’unità coniugale sulla base del vero amore, formano una famiglia che serve Dio e il punto d’inizio della pace e dell’ideale.

L’uomo e la donna, essendo ognuno una metà dell’insieme, si uniscono e portano a compimento l’amore ideale di Dio come Suoi partner. Vale a dire, sulla base del vero amore, Dio renderà perfetti gli uomini come esseri che hanno un valore infinito. Attraverso la perfezione del vero amore Dio realizzerà il mondo dell’ideale di creazione che è la dimora dell’amore ideale eterno. (254-106, 1.2.1994)

Dio, il Soggetto del vero amore, creò gli esseri umani come oggetti del vero amore. Il Suo ideale d’amore si può realizzare solo attraverso di loro. Il Suo scopo di creazione è il mondo dell’ideale d’amore assoluto attraverso l’unione di Dio e dell’umanità nell’amore. Dio creò gli esseri umani come i migliori e i supremi partner oggetto del Suo amore. Di conseguenza, fra tutte le forme della creazione, gli esseri umani sono i partner oggetto di Dio che incarnano la Sua immagine in modo unico. Nascono come esseri visibili di fronte al Dio invisibile e quando raggiungono la perfezione diventano il tempio di Dio. Sono gli esseri corporei in cui Dio può liberamente e comodamente andare ad abitare in qualunque momento. L’ideale d’insieme dell’amore vero e assoluto di Dio si realizza e si completa solo attraverso gli esseri umani nella forma del rapporto verticale genitore-figlio. (277-198, 16.4.1996)

 


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