Libro 7
Capitolo IV
Sezione 11. Una vita di santificazione
11.1. Il sale benedetto
Il sale benedetto fu creato e usato la prima volta il 16
marzo 1960 (calendario lunare) in occasione del santo matrimonio dei Veri
Genitori. Da quel giorno in poi, tutte le famiglie cominciarono ad usare il
sale benedetto per santificare le cose usate nella loro vita e nel loro
ambiente.
Il sale benedetto è come il lievito. Di norma, quando
comperate le cose, le dovete santificare con il sale benedetto e quando tornate
a casa dovete santificare anche voi stessi con il sale benedetto sulla porta.
(9-78, 11.4.1960)
Quello che è stato santificato con il sale benedetto non
deve essere restituito al mondo satanico. Tuttavia, se questo non si può
evitare, dovete darlo con la mano sinistra. (9-78, 11.4.1960)
Quando usate il sale benedetto dovete pregare: «Nel nome
del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, dei Veri Genitori e nel mio nome» e
poi spargere il sale benedetto in forma di croce. (Secondo l’ordine: nord, sud,
est e ovest). (9-78, 11.4.1960)
Come regola generale, quando dovete vendere un immobile
che era stato santificato, dovreste farlo gradualmente dopo aver ricevuto l’approvazione.
(9-78, 11.4.1960)
I nostri membri devono occupare a poco a poco sempre più
terra santificando l’area in cui si trasferiscono. (9-78, 11.4.1960)
Quando visitate un posto, spargete il sale benedetto
prima di sedervi? Se non lo fate, dovete stabilire una condizione per cui
interiormente soffiate per tre volte ‘fu, fu, fu’ prima di mettervi a sedere.
Quando vedete un bell’uomo nel mondo satanico invece di pensare: «Vorrei vivere
con quest’uomo», dovete essere capaci di farlo volare via da voi, anche se vi
tiene per la mano. Dovete spargere il sale benedetto, ossia, interiormente,
soffiare tre volte, ‘fu, fu, fu.’ Dovete spargere il sale benedetto tre volte.
(170-233, 21.11.1987)
I membri della nostra chiesa devono santificare tutto.
Nella maggior parte dei casi usare il sale benedetto per santificare le cose
non è un problema, ma quando mangiamo il riso o una zuppa, o beviamo
dell’acqua, cosa dobbiamo fare con il sale benedetto? Cosa dobbiamo fare da ora
in poi? Dobbiamo fare come ordinò Gesù dopo la sua resurrezione, cioè ricevere
lo Spirito Santo soffiando. È la stessa cosa di quando Dio generò una nuova
vita soffiando nelle narici di Adamo. Da ora in poi, stando nella posizione di
un’entità di vita sostanziale, dovete soffiare sulle cose prima di mangiarle o
di berle.
I costumi coreani sono sorprendenti. Quando i coreani
bevono dell’acqua, prima ci soffiano sopra, e prima di sedersi, soffiano sul
posto. Dio deve avere ispirato la coscienza naturale di questo popolo in modo
che questa potesse essere una delle loro usanze. Non è stata una coincidenza.
Ecco perché, nel nostro cuore, dobbiamo sempre
santificare la nostra vita in questo modo. Per santificare la lunga storia di
6.000 anni che è stata contaminata mentre procedeva in tre stadi - formazione,
crescita e completezza - dovete soffiare tre volte prima di mangiare. Ovunque
andate, persino quando andate al gabinetto, dovete fare la stessa cosa. Dovete
farlo dovunque andate. (150-222, 15.4.1961)
11.2. Le candele benedette
11.2.1 La candela Shimjung
La candela Shimjung fu creata il 5 gennaio 1961 e fu data
alle famiglie benedette. La candela Shimjung simboleggia i Veri Genitori e
perciò è usata quando uno prega per confortare il cuore di Dio e dedicare se
stesso a realizzare la volontà di Dio.
«Dopo la caduta, Adamo perse la fonte della sua vera vita
e del suo vero amore, il cuore (shimjung). L’umanità ha continuato a deluderTi
nel cuore. A causa di questo fallimento, Tu ti sei dovuto impegnare a
restaurare gli uomini caduti. Ricordando le Tue fatiche ognuno di noi è vissuto
con la speranza di elevarsi alla posizione di Adamo restaurato. Per favore
rafforzaci nella nostra determinazione a restaurare tutte le cose. Ogni volta
che queste candele Shimjung saranno accese, possa la fiamma che producono
confortare il Tuo cuore e ricordarTi la nostra dedizione a realizzare la Tua
volontà. Ogni volta che le accendiamo e preghiamo, fa’ che possiamo rafforzare ancora
di più la nostra determinazione in questo tempo di restaurazione».
11.2.2. Le candele della nascita
Le candele della nascita hanno avuto origine al tempo
della nascita di Ye-jin nim [la prima figlia dei Veri Genitori]. Dopo che le 36
coppie iniziarono la loro vita matrimoniale, il Vero Padre diede una candela
della nascita a ciascuna famiglia.
«Ora vorrei trasmettere ad ogni famiglia le tradizionali
candele della nascita che i Veri Genitori hanno trasmesso alle 36 coppie. La
candela della nascita che ho adesso sarà usata simboleggiando la candela della
nascita che i Veri Genitori hanno usato originariamente. Fa’ che queste
famiglie ricevano la candela della nascita e l’abbiano cara, con lo stesso
cuore. Io prego nel Tuo nome e con la Tua Gloria che quando questa candela sarà
accesa durante la nascita di un bambino possa santificare l’atmosfera
spirituale e impedire completamente a Satana di avvicinarsi».
11.2.3. La candela Ae Cheon (candela dell’amore di Dio)
I Veri Genitori crearono le candele Ae Cheon il 16 maggio
1984 e le trasmisero alle coppie benedette il 20 maggio. Le candele Ae Cheon
significano l’amore per l’umanità e sono usate in coppia.
La candela si sacrifica per effondere la luce. In questo
modo simboleggia la necessità di sacrificarsi per unire l’umanità attorno a
Dio. Non è né la candela né lo stoppino che accende la fiamma. Quando la
candela e lo stoppino sono uniti insieme, il fuoco si accende ed irradia la sua
luce. Allo stesso modo, quando i partner soggetto e oggetto, marito e moglie,
si sacrificano l’uno per l’altro, questo simboleggia l’effusione della luce. In
quel luogo Satana non può esistere. (132-104, 20.5.1984)
Dobbiamo essere completamente uniti alla sfera del cuore
unificato con al centro la candela Ae Cheon. Allora tutto sarà messo in ordine.
(132-107, 27.5.1984)
«Amato Dio! Il segno della vittoria che indica la
designazione del Giorno dell’amore di Dio (Ae Cheon Il) è stato rappresentato
dalla luce perenne di questa candela. Possano l’amore dei Veri Genitori e
l’amore di Dio essere in questa candela. Che la pace risieda là dove brilla la
luce di questa candela e nella famiglia che si unisce a questa luce. Fa’ che
sia collegata al Tuo dominio d’amore per bloccare le forze del male e tutte le
condizioni di ingiustizia. Fa’ che diventi una candela divina di vittoria, che
ripara dalla fonte della discordia. Effondi il Tuo amore; preghiamo
specialmente che Tu e i Veri Genitori possiate essere con ogni persona in ogni
luogo di preghiera. Preghiamo che Tu possa venire con il Tuo potere sovrano a
proteggere tutto il mondo spirituale e il mondo fisico.
Che la Tua gloria sia con la candela Ae Cheon, che
acquista vita da questo momento in poi, in modo che possa continuare nel corso
della storia per l’eternità. Benedicila, così che possa continuare finché il
cielo non è realizzato. Questo prego e proclamo nel nome dei Veri Genitori.
Amen». (132-105, 20.5.1984)
11.2.4. La candela dell’Unificazione
La candela dell’Unificazione ebbe origine dalla
condizione di preghiera speciale di 120 giorni che la Vera Madre e i Veri Figli
offrirono dal 5 settembre 1995 al 2 gennaio 1996. Durante questo periodo, essi
pregavano ogni giorno a mezzanotte con la candela dell’Unificazione.
Il Vero Padre farà un giro di discorsi in America a
partire dal 5 settembre ed io ho già parlato in Giappone. Prima di lasciare la
casa, ho riunito i figli che erano lì e ho discusso con loro di questo. «Il
Padre sta andando in prima linea a parlare all’America per avvicinare di nuovo
a sé l’umanità. Perciò anche noi dovremmo offrire devozione insieme». Sono
stati tutti d’accordo senza una parola di obiezione. Tutti i figli vivono
separati a causa dei loro studi, ma non importa in che tipo di ambiente si
trovano, a mezzanotte accendono la candela per pregare. Abbiamo deciso di
offrire una condizione di 120 giorni fino al 2 gennaio dell’anno prossimo.
(Parole della Vera Madre - 1995)
Oggi ho portato con me una candela. Ve la voglio trasmettere.
Dopo aver ricevuto questa candela dovete tutti diventare dei figli e delle
figlie fieri davanti ai Veri Genitori, dei figli che possono portare dei frutti
sulla terra. Così facendo, spero di arrivare in cielo con tutti voi. Per
favore, oggi espandete la base della vostra devozione, in modo che possa essere
la condizione di offrire devozione insieme alla famiglia dei figli dei Veri
Genitori. Anche se avrete delle difficoltà, io prego che possiate realizzare la
vostra responsabilità con un cuore di partecipazione durante questa condizione.
Anche se si tratta di una sola candela, è composta da tre
candele diverse. In questa candela risiede l’amore dei Veri Figli. (Famiglia -
novembre 1995)
«Mostriamo la nostra lealtà e il nostro cuore d’amore
davanti a Te dopo esserci collegati alla candela dell’Unificazione, con un
cuore che arde con una fiamma che durerà per l’eternità. Fa’ che questo sia il
tempo di dedicare noi stessi e di promettere il nostro cuore d’amore immutabile
finché tutta l’umanità sarà purificata da queste fiamme. Padre, per favore,
incoraggiaci e proteggici perché possiamo vivere tutti la nostra vita in questo
modo. Ancora una volta chiediamo le Tue benedizioni in modo da poter diventare
delle persone di valore che possono promettere solennemente di offrire la loro
vita per realizzare la loro lealtà verso di Te. Preghiamo questo nel nome dei
Veri Genitori. Amen».
«Mostriamo la nostra lealtà e il nostro cuore d’amore davanti a Te dopo esserci collegati alla candela dell’Unificazione, con un cuore che arde con una fiamma che durerà per l’eternità. Fa’ che questo sia il tempo di dedicare noi stessi e di promettere il nostro cuore d’amore immutabile finché tutta l’umanità sarà purificata da queste fiamme. Padre, per favore, incoraggiaci e proteggici perché possiamo vivere tutti la nostra vita in questo modo. Ancora una volta chiediamo le Tue benedizioni in modo da poter diventare delle persone di valore che possono promettere solennemente di offrire la loro vita per realizzare la loro lealtà verso di Te. Preghiamo questo nel nome dei Veri Genitori. Amen».
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