mercoledì 18 marzo 2020

Vita e morte un processo che collega tre mondi

La nostra vita e la dimensione spirituale
Capitolo I
Il corso della vita
2.2. La vita e la morte sono un processo che collega tre mondi
La nostra vita è costituita da un periodo di nove mesi nel grembo materno, un periodo di cento anni nel mondo fisico e l’eternità nel mondo spirituale. Nel nostro volto ci sono tre stadi: la bocca, il naso e gli occhi, che rappresentano i tre periodi della vita umana. La bocca simboleggia il periodo nell’utero nel mondo materiale. Il naso rappresenta il periodo terrestre nel mondo umano e gli occhi rappresentano il periodo del cielo nel mondo spirituale. (298-304, 17.1.1999)
Quando una persona nasce, nasce dal luogo più profondo, l’acqua. Il periodo nel grembo materno è l’età dell’acqua. Il bambino dentro il grembo della madre galleggia nell’acqua. Vedendo questo, possiamo pensare che il bambino faccia fatica a respirare nel grembo materno, ma per il bambino l’utero è l’universo. Anche se vive nell’acqua, quel mondo è il suo l’universo dove lui è libero. Non è naturale per il bambino assorbire ed espellere l’acqua durante la sua vita nell’acqua? Per far questo i feti nell’utero vivono grazie al cordone ombelicale collegato alla loro pancia. (299-69, 4.2.1999)
La vita di una persona passa attraverso tre mondi: il mondo dello stadio di formazione, il mondo dello stadio di crescita e il mondo dello stadio di completezza. Viviamo in un mondo di acqua nel grembo di nostra madre, poi in questo mondo terreno e infine nel mondo etereo nel regno spirituale. Passiamo cioè attraverso tre fasi: il mondo acqueo nell’utero, seguito da cento anni sulla terra dopo la nostra nascita e dal mondo etereo dove possiamo volare.
Mentre un bambino è nell’utero, cerca forse di scappare nel mondo esterno o vuole rimanere lì? Quando deve passare attraverso un buco così piccolo dice: «Oh, no»! oppure: «Oh, è meraviglioso!»? Supponete che al bambino sia stato detto: «Se vuoi uscire, questa casa in cui vivi sarà distrutta e la fonte e il valore del nutrimento dove sei saranno tutti distrutti. La tua testa e il tuo corpo si dovranno gonfiare». Pensate che il bambino avrebbe ancora voglia di uscire? Direbbe di sì o di no? Appena prima del momento del parto, la madre spinge disperatamente e il bimbo dice: «Oh, no»! fino al momento della nascita; ma alla fine la madre spinge fuori il bambino. A quel punto, un mondo scompare completamente e il neonato inizia a respirare in un altro mondo. (116-174, 1.1.1982)
La terra è come l’utero della madre. Dovete esserne sicuri. Attraverso cosa mangiate e respirate durante il periodo in cui siete nel grembo materno? Respirate con la bocca? Respirate con il naso? Con che cosa respirate? Mangiate e respirate attraverso il cordone ombelicale, non è vero? Poiché fate tutto questo per mezzo del cordone ombelicale, non avete bisogno di una bocca per mangiare e di un naso per respirare. Avete bisogno di un organo di senso per vedere, oppure no? Perché avere degli organi di senso quando nell’utero non ce n’è bisogno? Si sviluppano in modo che li possiate usare dopo che sarete usciti dall’utero. (295-321, 24.9.1998)
Usate i vostri cinque organi di senso durante il periodo che trascorrete nell’utero? Non avete bisogno di utilizzarli. Non urinate, non defecate. Tutti gli organi sono assopiti. Non è misterioso come passate nove mesi in quel modo? Anche l’urina e gli escrementi non possono precedere il vero amore. L’urina e gli escrementi non possono emergere prima della persona. Solo dopo che è nato, Adamo inizia queste funzioni, non prima. Tutto è fatto in questo modo. (297-12, 15.11.1998)
Gli esseri umani devono assorbire acqua durante il loro periodo nel ventre materno. Il corpo umano è costituito per tre quarti di acqua. Questo mondo terreno è il mondo dell’aria. Perciò, non avete alcuna necessità degli occhi, delle orecchie, del naso e degli altri organi di senso quando siete nell’acqua del ventre materno. Siete ancora con gli occhi chiusi perché non avete bisogno di utilizzare i vostri cinque organi di senso. Avete mai visto un neonato respirare con il naso durante i nove mesi che trascorre crescendo nell’utero? Il neonato morirebbe se provasse a respirare con il naso. Sarebbe la sua fine. (302-166 13.6.1999)
Allora perché un feto nell’utero ha bisogno di un naso? È stato fatto in preparazione per il mondo successivo. Quando questo a poco a poco si sviluppa per diventare un organo di respirazione il neonato deve uscire, distruggendo tutto ciò che lo circonda. Deve separarsi dalla madre e distruggere il sacco amniotico per uscire fuori. Questo significa che l’ambiente del bambino - il sacco amniotico e la placenta - sono completamente distrutti. Significa la morte. È come annunciare la distruzione e la fine del mondo dell’acqua e l’inizio di una nuova vita. (122-327, 27.3.1982)
Il cordone ombelicale va usato di nuovo oppure bisogna reciderlo? Lo dobbiamo tagliare. Potete dire: «Quel cordone è la linea della vita di un individuo. Come potete staccare la linea della vita che collega una persona a un’altra? Perché dovremmo tagliarlo?». Quando il neonato capisce che sta uscendo, piange, pensando che sta per morire, ma nel vedere questo Dio ride o piange? La situazione è esattamente la stessa nel mondo dell’aria. Il sé spirituale è collegato al sé fisico come l’embrione nell’utero. Quando il corpo fisico invecchia e il sé spirituale prova a liberarsene espellendolo, il corpo fisico può dire: «Oh no, non voglio morire! Non morirò!» Vedendo questo, Dio sorride, prova simpatia, oppure dice: «Che stupido!»?
Quando un bambino nasce nel mondo fisico, può diventare il partner oggetto dell’amore di sua madre e di suo padre, e alla fine diventare l’amico affettuoso dei suoi genitori. I bambini nascono in questo mondo terreno, dove possono condividere l’amore con i loro genitori. Allo stesso modo dovete rinascere nel mondo spirituale dove potete condividere l’amore con Dio, che è il Genitore eterno collegato al mondo spirituale infinito. (116-174, 1.1.1982)
Quelli che respirano l’amore sulla terra non sono morti, sono vivi. Quando un bambino respira nell’utero, vive attraverso un cordone che lo collega al mondo futuro dell’aria. Il bambino vive per mezzo di questo cordone ombelicale, ma quando distrugge la placenta ed esce nel nuovo mondo di una dimensione più alta, quanto cambia la sua situazione? Le sue necessità sono soddisfatte a un livello più alto. Il bambino esce fuori ed è rifornito di aria. Dopo aver lasciato il grembo, come si svilupperà? Attraverso l’amore. Riceverà elementi d’amore. Non deve mangiare solo cibo. La parte fisica del sé, che mangia, è in cammino verso la morte. Questo corpo che assorbe acqua per vivere è già incamminato verso la morte. Con che cosa e a quale scopo dovete alimentare voi stessi durante il periodo sulla terra? Durante questo periodo, dovete coltivare una personalità d’amore. (139-214, 31.1.1986)
Quando uscite dall’utero per entrare nel mondo dell’aria, distruggete le cose della vostra vita nel grembo, come il cordone ombelicale e il sacco amniotico. Il cordone ombelicale e la placenta sono distrutti e muoiono. Cosa appare nello stesso momento della morte di questi organi? Un neonato fa la sua apparizione nell’universo, sulla madre terra. Da quel momento, il neonato vive rifornendosi degli elementi che ingerisce attraverso la bocca. (139-212, 31.1.1986)
Prima di trasformarsi in una cicala, la larva dirà: «Voglio rimanere una larva. Non voglio sbarazzarmi del mio bozzolo». Ma una volta che si libera del bozzolo, usa le ali e vola. Pensate che la larva abbia voglia di abbandonare la sua pelle quando diventa una cicala? Dirà forse: «Oh, detesto tutto, la terra, l’aria, ogni cosa»? Oppure pensate che dirà: «Bene, via da me questa pelle»? Non penserà di volare. Le libellule nuotano nell’acqua durante la loro fase larvale, poi escono sulla terra e strisciano per un po’ di tempo. Poi volano liberamente di qua e di là. Molti insetti si sviluppano attraverso tre stadi di vita. La maggior parte degli insetti ha le ali, non è vero? Come abbiamo visto, gli insetti vivono nell’acqua, sulla terra e nell’aria. E noi esseri umani, quali signori della creazione, dovremmo vivere solo sulla terra? (116-176, 1.1.1982)
Forse non date il benvenuto alla morte, ma tutti, una volta che morite e vi liberate della carne, potete volare liberamente. Siete contrari a questo? È la realtà. Dovete sapere che questa è la pura verità, non è una bugia. Dovete capire che gli esseri umani passano attraverso gli stessi tre stadi della vita e che la morte per noi è la porta benedetta verso la nostra seconda nascita. (49-286, 17.10.1971)
Gli insetti e gli uccelli sanno volare. Anche una persona non dovrebbe saper volare? Persino i semi volano quando soffia il vento. Parlo dei semi del dente di leone. Sono fatti per volare naturalmente. Sono fatti per volare. In questo modo, gli uccelli, gli insetti e i semi delle piante volano. Non dovrebbero volare anche gli esseri umani, che sono i signori di tutta la creazione? Dovremmo solo stare seduti ad aspettare Dio? Non avreste voglia di protestare e di dire: «Oh, Dio, tutte le altre cose possono volare; perché a me non hai dato la capacità di volare»? E Dio dirà: «Aspetta un po’. Fra qualche decennio, anche tu diventerai in quel modo, aspetta solo un po’». Allora potete dire: «Ah! Capisco. È così». Che cosa farete fino a quel momento? Dovete allenarvi mentre siete sulla terra in modo da potervi adattare all’altro mondo, quando andrete là. Solo quando potete apprezzare vostra madre e vostro padre potete trovare gioia in Dio. Solo quando vi piace il vostro coniuge potrete apprezzare Dio, quando andrete nell’altro mondo. Il mondo fisico è il terreno di addestramento per il mondo spirituale. Potete ricevere quello che desiderate senza morire? È possibile senza la morte? È possibile senza liberarsi di questo corpo fisico? Avete o non avete bisogno di abbandonare questo corpo fisico? (116-176, 1.1.1982)
Avete vissuto nel mondo dell’acqua e nel mondo della terra, non è vero? Allora, vorreste fare l’esperienza di vivere nel mondo dell’aria oppure no? Quando eravate sul punto di nascere uscendo dall’utero, avevate dei pensieri del genere: «Andrò nel mondo della terra e mangerò il miele, i dolci di riso, il riso, il manzo e ogni altra cosa con questa bocca»? Pensate che vi siano venute in mente queste cose? Respiravate attraverso il cordone ombelicale e pensavate che sareste morti, se foste usciti dall’utero. Se riflettiamo sulla vita nell’utero, come sembrerà limitata! Se ci pensiamo adesso ci sembra opprimente. Malgrado ciò, quando un bambino sta per uscire dal grembo materno, inevitabilmente dice: «Oh, non voglio uscire». Anche se dice di non voler uscire, quando arriva il momento, tutto viene espulso con violenza. Viene fuori naturalmente con la fuoriuscita del liquido amniotico. In questo modo, il bambino nasce attraverso un processo sicuro e naturale. (49-286, 17.10.1971)
Durante il nostro periodo sulla terra, abbiamo “la madre universo” o “la madre creazione”. Questa è la terra. Il pianeta terra è la madre. Vi fornisce gli elementi, non è vero? La terra è la madre che vi fornisce elementi ad un livello diverso da quello di vostra madre. Quando vi sviluppate nel grembo materno, come respirate nell’utero? Respirate attraverso il cordone ombelicale, non è vero? Questo è il vostro legame col corpo di vostra madre. Dovete ricordarlo.
Quando lasciate il grembo di vostra madre, sapete che siete collegati al secondo regno, il mondo dell’aria. Quando uscite dall’utero dopo aver concluso la vostra vita lì, il vostro vecchio ambiente è distrutto. A cosa vi collegate nel momento del vostro primo pianto? Vi collegate al mondo dell’aria, dove respirate l’aria attraverso il vostro apparato respiratorio. Quando siete collegati al mondo dell’aria, le vostre narici diventano la linea di approvvigionamento assoluta. (139-212, 3.1.1986)
L’acqua simboleggia il periodo dell’utero. Il vostro naso simboleggia il periodo dell’aria e dopo essere usciti dal grembo di vostra madre vivete nel periodo dell’aria. Poi diventa il periodo degli occhi, il periodo del sole e il periodo della luce. L’amore è anche chiamato luce. Si dice che l’amore illumina ogni cosa, non è vero? È il mondo della luce.
La vita passa attraverso tre stadi. Persino una libellula passa del tempo nell’acqua, poi sulla terra e poi, dopo essersi liberata del suo involucro, vola di qua e di là nutrendosi di altri insetti. Passa attraverso tre stadi. È la stessa cosa per gli esseri umani, i signori della creazione. Dopo il periodo nell’utero, quando uscite dal grembo di vostra madre, venite fuori con le braccia piene di articoli casalinghi, oppure venite fuori distruggendo e tagliando via tutto? Sorgerebbero dei grossi problemi se usciste fuori anche solo con un oggetto.
Eravate abituati a mangiare e a respirare attraverso il cordone ombelicale. Non vi aspettereste di morire se lo tagliate? Eppure avete bisogno di tagliarlo per uscire dal grembo materno. Dovete tagliarlo senza pietà. Dovete distruggere tutto mentre venite fuori. (299-37, 1.2.1999)
Qual è il significato della morte? Vivere sulla terra, nell’ambiente dell’aria, è come nuotare nel grembo materno. Viviamo all’interno di un involucro d’aria. Non è così? Allora che cos’è la morte? La morte di per sé non è niente di speciale, è solo la rinascita nel terzo stadio della vita. È quel momento di transizione che chiamiamo morte. Se vedete le cose in questo modo, vi sentite meglio, non è vero? (49-286, 17.10.1971)
Adesso, cosa dovrebbe fare il nostro corpo? Mentre “respiravate” attraverso il cordone ombelicale nell’utero, preparavate anche le narici attraverso le quali respirare più tardi. Allora, nel momento in cui uscite dal ventre, cambiate l’organo che usate e cominciate a respirare. Allo stesso modo, ciò di cui avete bisogno una volta nati è sperimentare l’amore nel più profondo del vostro essere. Dovete respirare l’atmosfera dell’amore che viene da vostra madre e vostro padre. Dovete passare attraverso ogni aspetto della vita alimentati dall’aria dell’amore.
Una volta che siete nati come bambino in una famiglia, salite lungo una curva di sviluppo, invecchiate e alla fine sparite fisicamente. Dopo essere nati come un bambino, vi sviluppate e alla fine vi disintegrate. Nascete come un bambino e tornate ad essere un bambino nel mondo spirituale. Quando questo avviene, dovete staccarvi dal mondo del secondo grembo e collegarvi alla sfera dove potete respirare gli elementi dell’amore nel terzo stadio. Lasciate l’amore dei genitori e l’amore dei fratelli sulla terra ed entrate nel mondo dell’amore che è in totale armonia con l’Essere Originale del grande cosmo, Dio.
Il mondo spirituale è costituito dall’aria dell’amore. È pieno dell’aria dell’amore. Perciò, mentre vivete nel mondo terreno, dovete preparare un dispositivo per respirare l’amore. Perciò dovete avere delle esperienze del mondo spirituale. Potete essere immortali solo quando diventate una persona che può percepire l’amore spirituale e respirare l’aria dell’amore. (139-212, 31.1.1986)
Un giorno dovremo tutti sbarazzarci del nostro corpo fisico e andare nel mondo spirituale. Così, come esseri umani che vivono sulla terra, dobbiamo essere preparati per la morte. Dobbiamo lavorare duramente per formare il nostro io buono, il nostro secondo io che sarà quello che vivrà nel mondo eterno.
Possiamo nascere come un bambino buono e in buona salute solo se riceviamo una buona influenza prenatale nel grembo di nostra madre. La nostra vita sulla terra è simile alla nostra vita nell’utero. Perciò, dobbiamo crescere riflettendo l’immagine Dio, il Suo cuore e la Sua natura divina. Una volta cresciuti, dobbiamo mettere in gioco la nostra vita e superare tutti gli ostacoli col nostro amore. (14-17, 19.4.1964)

2 commenti:

  1. La vita di una persona passa attraverso tre mondi: il mondo dello stadio di formazione, il mondo dello stadio di crescita e il mondo dello stadio di completezza. Viviamo in un mondo di acqua nel grembo di nostra madre, poi in questo mondo terreno e infine nel mondo etereo nel regno spirituale. Passiamo cioè attraverso tre fasi: il mondo acqueo nell’utero, seguito da cento anni sulla terra dopo la nostra nascita e dal mondo etereo dove possiamo volare.
    Mentre un bambino è nell’utero, cerca forse di scappare nel mondo esterno o vuole rimanere lì? Quando deve passare attraverso un buco così piccolo dice: «Oh, no»! oppure: «Oh, è meraviglioso!»? Supponete che al bambino sia stato detto: «Se vuoi uscire, questa casa in cui vivi sarà distrutta e la fonte e il valore del nutrimento dove sei saranno tutti distrutti. La tua testa e il tuo corpo si dovranno gonfiare». Pensate che il bambino avrebbe ancora voglia di uscire? Direbbe di sì o di no? Appena prima del momento del parto, la madre spinge disperatamente e il bimbo dice: «Oh, no»! fino al momento della nascita; ma alla fine la madre spinge fuori il bambino. A quel punto, un mondo scompare completamente e il neonato inizia a respirare in un altro mondo. (116-174, 1.1.1982)

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  2. Il cordone ombelicale va usato di nuovo oppure bisogna reciderlo? Lo dobbiamo tagliare. Potete dire: «Quel cordone è la linea della vita di un individuo. Come potete staccare la linea della vita che collega una persona a un’altra? Perché dovremmo tagliarlo?». Quando il neonato capisce che sta uscendo, piange, pensando che sta per morire, ma nel vedere questo Dio ride o piange? La situazione è esattamente la stessa nel mondo dell’aria. Il sé spirituale è collegato al sé fisico come l’embrione nell’utero. Quando il corpo fisico invecchia e il sé spirituale prova a liberarsene espellendolo, il corpo fisico può dire: «Oh no, non voglio morire! Non morirò!» Vedendo questo, Dio sorride, prova simpatia, oppure dice: «Che stupido!»?

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