mercoledì 18 marzo 2020

La morte è la transizione verso un mondo migliore

La nostra vita e la dimensione spirituale
Capitolo I
Il corso della vita
2.3. La morte è la transizione verso un mondo migliore
Quando le persone vedono le cose dal loro punto di vista, sembra che abbiano speranza, ma non hanno lo stesso la speranza necessaria per attraversare la valle della morte. Le persone muoiono senza avere questo tipo di speranza. Il nostro è un modello di vita in cui dobbiamo morire senza avere speranza? Oppure cercheremo una speranza particolare con cui possiamo disprezzare la morte e conquistarla, e vivere ancora nutrendo questa speranza? Questa è una questione molto importante a cui le persone che oggi vivono sulla terra devono pensare. (6-45, 22.3.1959)
Alla fine dove siamo destinati ad andare? Andremo nel mondo spirituale. Che cosa vuol dire? Di solito si intende il mondo dopo la morte, ma questo non è esatto. Perché non dovrebbe essere considerato come il mondo dopo la morte? Perché il mondo spirituale è direttamente collegato all’amore. Poiché quel mondo è collegato all’amore, non è realmente il mondo dopo la morte. Il mondo spirituale comincia sulla base del vero amore. Così, quando siamo dentro il dominio del vero amore, quel luogo è proprio il mondo spirituale. Il mondo spirituale e il mondo fisico - questi due mondi - si uniscono nell’amore. Ecco perché l’amore è così stupendo. (144-199, 24.4.1986)
I vostri primi genitori sono i genitori che vi hanno messo al mondo. Il vostro secondo genitore è il nostro pianeta terra. Il suo suolo vi fornisce tutti gli elementi essenziali per il vostro sviluppo fisico. La terra è il secondo genitore del vostro corpo fisico. Dopo aver vissuto con il vostro secondo genitore, la vostra morte fisica vi permette di entrare nel regno eterno del terzo genitore. Tuttavia, non potete andare dal terzo genitore così come siete. Per ritornare al terzo genitore dovete assomigliare a Dio, che è il Genitore originale. (138-98, 19.1.1986)
Avete mai pensato almeno una volta: «Seguirò questa strada anche quando raggiungerò l’età di settanta anni»? Avete mai pensato: «Continuerò questo modo di vita anche quando avrò ottanta anni e starò per morire»? Anche quando morite, dovete essere in grado di dimostrare che potete fare queste cose nel futuro, dicendo: «Ho illuminato la storia in questo modo e ho fatto queste cose nella mia vita». Non dovete dire questo solo a parole. Non dovrebbero essere solo delle parole. Dopo che una persona del genere muore, la gente dovrebbe aggrapparsi a lei per questa ragione, dicendo tra le lacrime: «Hai vissuto nel modo giusto!» (73-114, 16.8.1974)
Dobbiamo dedicare il corso della nostra vita alla ricerca del Dio d’amore infinito. Anche se dobbiamo attraversare la valle della morte dieci o cento volte, dobbiamo cercare il Suo amore. La strada più bella che possiamo prendere nella nostra vita è quella di cercare costantemente questo amore, persino nella morte. (39-210, 10.1.1971)
C’è una meta che le persone devono realizzare durante la loro vita. Devono vivere focalizzandosi su quell’obiettivo per 10, 20, 30, 70 anni, e per tutta la loro vita. Più grande è la meta, più forte dev’essere il loro impegno interiore. Se non lo fanno, non possono raggiungere quell’obiettivo. Le persone non possono realizzare le loro mete se non mantengono una determinazione interiore ancora più grande per il periodo di tempo necessario. (31-149, 24.5.1971)
Qual è la destinazione finale della mente? In altre parole, qual è la destinazione finale dei nostri desideri? È dove possiamo impadronirci dell’amore di Dio. Anche se possedete Dio, senza conquistare il Suo amore, che è la cosa più preziosa, Dio non può essere vostro. Perciò, dovete impadronirvi dell’amore di Dio. Se vi impossessate del Suo amore, tutto va bene anche se Dio non c’è.
Quando le cose che appartengono a Dio diventano mie e le cose che sono mie diventano di Dio, l’interiore e l’esteriore possono unirsi per la prima volta. Questo tipo di nazione diventerà la patria ideale dove non ci sono classi basse e classi alte.
Quando siete in quello stato, tutti gli esseri che esistono nell’universo sembreranno buoni e sentirete che esistono per voi. Se quello è il regno dell’amore di Dio, che genere di luogo è il mondo spirituale, o il cielo, dove tutte le persone che vivono oggi devono andare? È un luogo pieno d’amore. (39-210, 10.1.1971)
Anche io, il maestro della Chiesa dell’Unificazione, morirò, ma in che tipo di contesto morirò? Abbraccerò il popolo e la nazione della Corea e morirò per il mondo. Se i coreani si uniscono e sacrificano la loro vita per il bene del mondo, questo aprirà la strada che permette di vivere insieme al mondo. Ecco perché io cerco quella strada. (34-192, 6.9.1970)
Il corso modello per la vita eterna è universale. Si applica ai nonni e alle nonne, così come ai discendenti migliaia di anni dopo, e persino a quelli che ora sono nel mondo spirituale. C’è una porta che solo coloro che hanno vissuto con altruismo possono attraversare, e dovete sapere che là ci sono dei guardiani. Per favore capite bene, che qualunque cosa vi chiedo è per aiutarvi ad essere abilitati a superare quella porta. (203-193, 24.6.1990)
2.4. La morte è un’ascensione (Seunghwa) verso una dimensione più alta
Se gli esseri umani non fossero caduti, la morte di una persona sarebbe stata un’occasione di gioia. Ecco perché ho insegnato alla Chiesa dell’Unificazione a non accogliere la morte con dolore. Per questo noi chiamiamo la morte Seunghwa (ascensione). (199-353, 21.2.1990)
Forse a nessuno di voi piace l’idea di sbarazzarsi della propria carne e di morire, ma una volta che morite e vi liberate del corpo, diventate una persona in spirito che può volare velocemente per varcare le porte benedette della seconda nascita. (297-261, 19.12.1998)
All’inizio, siamo collegati alla placenta e al cordone ombelicale nel ventre di nostra madre. Siamo allevati in questa placenta che ci avvolge come un panno. Nasciamo eliminando e respingendo ogni cosa mentre usciamo da quell’involucro. Allo stesso modo, il nostro corpo fisico è come un panno che avvolge il nostro essere spirituale. Così, ce ne liberiamo e voliamo via. Perciò attraversiamo il mondo dell’acqua, il mondo della terra e il mondo etereo della luce per vivere alla fine nel mondo eterno del vero amore. (298-311, 17.1.1999)
Nella Chiesa dell’Unificazione, quando una persona muore, non celebriamo i funerali nella maniera consueta. Al posto di questo, abbiamo la cerimonia Seunghwa. C’è qualcosa da temere in questo mondo? C’è qualcosa da temere nell’universo?
Da questo mondo di peccato e di caos dobbiamo prendere la forma di un centro autonomo, che risponde ai criteri del cielo e della terra, e così assumere una posizione verticale nel regno dell’amore di Dio. Perché è necessario presentarci in posizione verticale? Perché non si crea nessuna ombra. Si può trovare un’ombra nella posizione verticale? Tutto è perfetto. Di conseguenza, quando avviene la rotazione, tutto l’ambiente si allinea verticalmente. (198-124, 25.1.1990)
Nel giorno in cui morirete, la vostra sfida sarà come ascendere e salire in cielo con un angolo di 90 gradi. Non potete raggiungere il cielo se rimanete ad un angolo di 45 gradi. Solo salendo con un angolo di 90 gradi potete diventare il partner oggetto dell’amore di Dio. L’amore di Dio prende la via più breve. Quindi, non c’è altra strada che l’angolo di 90 gradi. C’è solo la via verticale. (215-109, 6.2.1991)
Nella Chiesa dell’Unificazione il funerale è chiamato cerimonia Seunghwa. Lo spirito di una persona morta si lamenterà se vede che la gente si aggrappa al suo cadavere e piange. Penserà: «L’ignoranza di queste persone è una corda che mi lega e mi impedisce di andare per la mia strada». Poiché conosce queste cose, la Chiesa dell’Unificazione dà alla morte il nome di Seunghwa. Seunghwa significa elevarsi gloriosamente verso il cielo. Con la forza dell’amore dovete spingere la persona. Non trattenetela, anzi spingetela. (199-130, 16.2.1990)
Cos’è la cerimonia Seunghwa? Significa trasformarsi e ascendere ad un altro stadio. (196-55, 24.12.1989)
Oggi la gente non sa cosa significa morire. Non è un evento doloroso. Non è un’occasione triste. Dovete vederla come il passaggio da un mondo di dimensione inferiore a un mondo di dimensione superiore, attraverso il ponte dell’amore. Ecco perché la Chiesa dell’Unificazione si riferisce alla morte come ad una Seunghwa. Morire è ascendere ad una dimensione più elevata. Questo è possibile soltanto attraverso l’amore. (137-316, 5.1.1986)
Per chi esiste Dio? Dio, il soggetto dell’amore, esiste allo scopo di cercare ed educare un partner d’amore. Con che cosa lo farà? Lo farà basandosi sul vero amore. L’amore vero è vivere e investire se stessi per gli altri dimenticando di avere investito. La vita eterna si può trovare qui. Il mondo intero è fatto in questo modo. Io stesso sono così. Poiché conosco il valore della vita eterna, affrontare il patibolo non è un problema. Non c’è nulla da temere. Ecco perché la Chiesa dell’Unificazione si riferisce alla morte come alla Seunghwa e ai funerali come alla cerimonia Seunghwa.
I membri della Chiesa dell’Unificazione vivono in comunicazione con i loro coniugi nel mondo spirituale. Il fatto che oggi il mondo ignori il mondo spirituale mi lascia senza parole. Pensate che la vita spirituale si possa comperare con il denaro? (209-160, 28.11.1990)
La cerimonia Seunghwa è iniziata con la morte di mio figlio, Heung-jin. È stata istituita a quel tempo. All’ospedale ho dovuto autorizzare la rimozione della maschera dell’ossigeno. Ho dovuto preparargli la strada per andare nel mondo spirituale. In questo modo, è stato liberato dal dominio caduto. Ecco perché, quando Heung-jin è ritornato nello spirito, ha detto che non sapeva come ripagarmi. Era il primo nella famiglia dei Veri Genitori ad andare nel mondo spirituale nel pieno della giovinezza. Heung-jin è andato nel mondo spirituale come Messia nella stessa posizione del Secondo Avvento. Unendovi a lui potete andare in un luogo elevato del mondo spirituale. (225-136, 5.1.1992)
La nostra partenza per il mondo spirituale non è un evento triste. Innalzate la bandiera del cielo al suono della tromba della liberazione. Andate con coraggio, senza lasciarvi abbattere. Innalzate la bandiera annunciando il vostro glorioso ritorno a casa. Questa è la strada che vi permette di entrare con orgoglio nella vostra terra natale originale, dove la nazione e tutta l’umanità vi accoglieranno con acclamazioni di gioia. Non è un momento triste. Noi non versiamo lacrime nella Chiesa dell’Unificazione in questa occasione. Come la chiamiamo? La chiamiamo cerimonia Seunghwa. L’ascensione di Heung-jin ha abbattuto i muri della morte. Ecco perché è chiamata cerimonia Seunghwa. (227-260, 17.2.1992)
La morte non deve suscitare abbattimento o disperazione. Non è un inabissamento ma un balzo. È un’ascensione. Per questo motivo i membri della Chiesa dell’Unificazione non devono avere nessuna paura della morte. La morte viene seguendo l’ordine naturale delle cose. È semplicemente il processo di transizione verso un mondo migliore. (196-270, 2.1.1990)
L’amore ha conquistato tutti i regni della morte. Il vero amore vince il regno della morte! Questo è il principio della creazione. Ecco perché ho dichiarato il Giorno della Vittoria dell’Amore. Con l’ascensione di Heung-jin nel mondo spirituale, Satana non ha nessuna base per accusare nessuno dei figli delle famiglie della Chiesa dell’Unificazione, quando fanno la cerimonia Seunghwa. Perfino quando salirete a bordo della barca che vi porta sull’altra riva, tutte le persone giuste del mondo spirituale verranno a darvi il benvenuto. È tempo di collegarsi a quella grande dimensione rivoluzionaria che crea la storia. (242-278, 2.1.1993)
Qual è il significato del Giorno della Vittoria dell’Amore? È qualcosa che dovete sapere. Dal momento del decesso di Heung-jin fino a quando l’ho mandato nel mondo spirituale non ho versato neanche una lacrima. Il regno della morte doveva essere conquistato. Senza la dichiarazione che l’amore aveva vinto la morte, la cerimonia Seunghwa non avrebbe potuto essere stabilita.
La cerimonia Seunghwa è iniziata con Heung-jin, non è vero? Qual è il significato della “vittoria dell’amore” nel Giorno della Vittoria dell’Amore? Significa la vittoria sulla morte. Se fosse stata un’altra persona, la madre sarebbe stata straziata dal dolore, piangendo e lamentandosi dal profondo del suo cuore. La Madre, tuttavia, non poteva versare neanche una lacrima. Dovevamo fare questa cerimonia entro tre giorni. Dovevo proclamare che la morte era stata vinta.
È così che abbiamo incominciato a celebrare la cerimonia Seunghwa nella Chiesa dell’Unificazione. È una cerimonia che va oltre la morte e va verso la gioia. Coloro che passano attraverso la cerimonia Seunghwa possono facilmente superare tutte le valli del mondo spirituale. Naturalmente, ci sarà qualcuno che non riesce a farlo e rimane nel mezzo. Dovete capire questo. La cerimonia Seunghwa è cominciata con Heung-jin. (212-96, 2.1.1991)
Nella Chiesa dell’Unificazione quando una persona muore facciamo la cerimonia Seunghwa, non è vero? È il momento di fare un salto e passare in un mondo separato. Perciò dovete esultare di gioia. Il mondo spirituale si rivela agli occhi della persona che muore quando arriva là. Non andrete in un luogo di pianto, ma vi trasferirete in un luogo di gioia. Noi ignoravamo questo fatto perché i nostri occhi erano completamene ciechi a causa della caduta. (255-294, 11.3.1994)
L’infermità mentale inizia quando la coscienza di una persona diventa insensibile a questo mondo e si focalizza sul corpo. Si sviluppa quando la sua coscienza diventa paralizzata e comunica con lo spirito delle persone nell’inferno. Attraverso gli spiriti buoni dovete far sì che questa persona ricordi l’ideale del cielo, in modo che gradualmente potete permetterle di purificarsi e salire in cielo. (258-136, 17.3.1994)
La nascita, il matrimonio e la morte di ciascuna persona sono registrati nel registro di famiglia, non è vero? Anche noi dobbiamo fare la stessa cosa, ma non abbiamo la nazione di Dio. Se abbiamo una nazione, dobbiamo registrare la nostra nascita, il nostro matrimonio e la nostra ascensione. Quando morirete, entrerete tutti nel mondo spirituale come americani. Là il custode vi domanderà da dove venite. Risponderete: «Vengo dall’America». Vi chiederà anche: «Vuoi entrare in cielo»? Quando vi chiederà: «Da dove vieni?» non ci sarà nessun problema ad entrare in cielo se potete rispondere: «Vengo dal Regno dei Cieli sulla terra dove servivo i Veri Genitori». Questo è un dato di fatto, non una semplice teoria. (278-36, 28.4.1996)

4 commenti:

  1. Alla fine dove siamo destinati ad andare? Andremo nel mondo spirituale. Che cosa vuol dire? Di solito si intende il mondo dopo la morte, ma questo non è esatto. Perché non dovrebbe essere considerato come il mondo dopo la morte? Perché il mondo spirituale è direttamente collegato all’amore. Poiché quel mondo è collegato all’amore, non è realmente il mondo dopo la morte. Il mondo spirituale comincia sulla base del vero amore. Così, quando siamo dentro il dominio del vero amore, quel luogo è proprio il mondo spirituale. Il mondo spirituale e il mondo fisico - questi due mondi - si uniscono nell’amore. Ecco perché l’amore è così stupendo. (144-199, 24.4.1986)

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  2. I vostri primi genitori sono i genitori che vi hanno messo al mondo. Il vostro secondo genitore è il nostro pianeta terra. Il suo suolo vi fornisce tutti gli elementi essenziali per il vostro sviluppo fisico. La terra è il secondo genitore del vostro corpo fisico. Dopo aver vissuto con il vostro secondo genitore, la vostra morte fisica vi permette di entrare nel regno eterno del terzo genitore. Tuttavia, non potete andare dal terzo genitore così come siete. Per ritornare al terzo genitore dovete assomigliare a Dio, che è il Genitore originale. (138-98, 19.1.1986)

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  3. Qual è la destinazione finale della mente? In altre parole, qual è la destinazione finale dei nostri desideri? È dove possiamo impadronirci dell’amore di Dio. Anche se possedete Dio, senza conquistare il Suo amore, che è la cosa più preziosa, Dio non può essere vostro. Perciò, dovete impadronirvi dell’amore di Dio. Se vi impossessate del Suo amore, tutto va bene anche se Dio non c’è.

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  4. La morte è un’ascensione (Seung Hwa) verso una dimensione più alta
    All’inizio, siamo collegati alla placenta e al cordone ombelicale nel ventre di nostra madre. Siamo allevati in questa placenta che ci avvolge come un panno. Nasciamo eliminando e respingendo ogni cosa mentre usciamo da quell’involucro. Allo stesso modo, il nostro corpo fisico è come un panno che avvolge il nostro essere spirituale. Così, ce ne liberiamo e voliamo via. Perciò attraversiamo il mondo dell’acqua, il mondo della terra e il mondo etereo della luce per vivere alla fine nel mondo eterno del vero amore. (298-311, 17.1.1999)

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