La restaurazione della
patria del Vero Dio
Capitolo I
La restaurazione della
patria del Vero Dio
Sezione 2. Dobbiamo trovare
la nostra patria
Noi desideriamo ardentemente
la nazione di Dio perché è un luogo d’amore. È un luogo dove, invece dell’amore
temporaneo, l’amore eterno che trascende il tempo può esistere continuamente. È
anche un luogo dove vi potete elevare e il vostro valore può essere
riconosciuto al cento per cento. È il luogo dove siete eternamente felici. Ecco
perché tutti aspirano alla nazione celeste. (25-284, 5.10.1969)
Se non restaurerete una
nazione su questa terra durante la vostra vita, quando andrete nel mondo
spirituale non potrete avere il valore di una persona che appartiene alla
nazione celeste. Dovete andare nel mondo spirituale solo dopo aver portato dei
risultati concreti nel dominio della sovranità di Dio sulla terra. Questo è il
criterio originale della creazione. (40-131, 30.1.1971)
La meta della nostra fede è
diventare cittadini della nazione di Dio. Se non diventerete cittadini del
paese di Dio, non avrete nessuna possibilità come figli e figlie di ricevere
liberamente l’ammirazione e l’amore del popolo di quella nazione o di tutte le
cose del creato. Una persona senza una nazione subisce sempre degli attacchi. È
in una posizione miserabile. Spesso può sentirsi disperata dopo aver subito un
affronto. Ecco perché il problema è dove possiamo trovare la nazione che Dio
desidera. Qual è la nazione che può diventare la roccaforte di Dio? Questo è il
punto. (55-79, 23.4.1972)
Il sangue e il sudore che
abbiamo versato per questo popolo e per questo paese in definitiva è per
stabilire il regno eterno di Dio. È per creare la terra benedetta che potrà
essere lodata dai nostri discendenti nelle migliaia di anni e di generazioni a
venire. (14-193, 3.10.1964)
Il paese di Dio è dove i
Suoi discendenti diretti ricevono gli ordini del cielo e, nel Suo nome,
governano sotto la Sua sovranità. Non ci saranno né il comunismo né la
democrazia. Una volta stabilita, questa nazione rimarrà per sempre. Quando
pensiamo ad una nazione del genere, dobbiamo sentirci mortificati di non poter
essere i cittadini di quel paese. Dobbiamo lamentarci di non poter essere una
persona simile, che vive in quella nazione. Dobbiamo deplorare il fatto che non
abbiamo questa sovranità immutabile. (72-292, 1.9.1974)
Per stabilire delle
sovranità, delle nazioni e dei territori, l’umanità ha stabilito degli stati sovrani.
Ricordatevi che in questo processo sono morte tante persone, è stata
sacrificata tanta gente, sono cadute tante nazioni e tante sovranità hanno
cambiato proprietario. Non pensate che tutti quelli dal lato di Dio che hanno
fatto quei sacrifici, e tutte le persone tristi nel mondo spirituale che hanno
sacrificato la loro vita per questa volontà, desideravano stabilire un giorno
una nazione e un mondo del genere? (72-292, 1.9.1974)
Dio ha mandato i Suoi
adorati figli a stabilire una nazione assoluta, ma fino ad ora non ha potuto
preparare le basi per restaurare una nazione. Questo ogni volta è fallito. Così
l’impegno di Dio nel corso della storia è stato di mandare il Suo popolo sulla
terra per guidare, far avanzare e portare a termine questo lavoro. (30-10,
14.3.1970)
È triste essere i cittadini
di un paese senza sovranità. Gesù era molto preoccupato di questo e disse: «Non
affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa
indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro
celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il Regno di Dio e la sua
giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta». (Mt. 6:31-33).
Cosa disse Gesù, di salvare prima vostro figlio o prima la vostra nazione?
Disse di salvare la nazione che Dio sta cercando. (34-337, 20.9.1970)
Gesù sta aspettando in
paradiso. Il paradiso è la sala d’aspetto per andare nel Regno dei Cieli. Gesù
non stabilì una sovranità nazionale di fronte a Dio che aveva il potere di
comunicare direttamente fra il cielo e la terra. Così non poté stare di fronte
a Dio su quella base. Vi prego di capire che questo è il motivo per cui Gesù
non poté stare davanti al trono del cielo. Inoltre, neanche voi potete andare
in cielo da soli. In origine il cielo era stato ideato come il luogo dove Adamo
ed Eva, se non fossero caduti, sarebbero andati a vivere insieme, come
famiglia, con i loro figli e figlie. Se non ci andate come famiglia, non ci
potete andare. (56-201, 14.5.1972)
Finora, perché è stato così
difficile per le persone religiose preservare la loro vita? Perché non c’era
nessuna famiglia, società o nazione ad aiutarle. Sono state un popolo senza una
nazione. Se avessero avuto una nazione, anche se avessero incontrato
l’opposizione di una tribù, sarebbero state lo stesso protette nell’ambito
della nazione. Perché le persone religiose hanno dovuto percorrere la via della
persecuzione e del sacrificio cruento dovunque andavano? Perché non avevano
nessuna nazione. Se solo ci fosse stata una nazione con un leader sovrano che
si fosse alzato in piedi e avesse gridato: «Ehi! Buoni a nulla! Questa è la
strada giusta!» Allora la gente avrebbe risposto: «Sissignore!» Ma una nazione
così non c’era, ed è per questo che sono successi questi problemi. Erano un
popolo senza una nazione. (56-159, 14.5.1972)
Senza una nazione, non
importa quanto sia buona o felice la vostra famiglia, la gente cattiva può
distruggerla. Ecco perché abbiamo bisogno di trovare una nazione. Le persone
religiose non l’hanno capito. Dobbiamo trovare una nazione di bontà. Questo è
lo scopo della religione. (57-260, 4.6.1972)
Se non avete nessuna nazione
non avete nessuna nazionalità. Senza una nazione, non c’è nessuna base su cui
registrarsi. Dobbiamo fare una nuova registrazione dopo essere diventati un
popolo. Dobbiamo stabilire una nazione del cielo sulla terra. Poi, come figli e
figlie vittoriosi che sono i cittadini di quella nazione, che amano quel paese
e il suo popolo, e che hanno ricevuto il lignaggio dei genitori di bontà,
dobbiamo vivere insieme e curarci delle nostre famiglie e dei nostri clan. In
questo modo possiamo entrare in cielo nel mondo spirituale. Questa è la via del
Principio. (58-145, 22.5.1972)
Solo con una nazione, la
nostra tradizione e tutti i nostri sforzi attraverso i quali sono stati versati
sudore e sangue, possono essere tramandati per la prima volta ai nostri
discendenti per migliaia di generazioni a venire. Un monumento che commemora
gli sforzi del cielo e tutta la sua gloria sarà eretto su questo suolo. Ma se
non c’è questa nazione, i nostri sforzi saranno tutti invano. Se non appare il
paese ricercato da Dio, il mondo cristiano e tutte le civiltà saranno gettati
nel fiume e ridotti in cenere. Dovete capire che sono tutti caduti nella rete
di Satana. Perciò dovete comprendere che qui il punto in questione è la
nazione. (55-339, 9.5.1972)
La patria che dobbiamo
trovare non è una delle nazioni che esistono sulla terra, che hanno già le loro
tradizioni e culture stabilite. La nazione che stiamo cercando è di un’essenza fondamentalmente
diversa. Per essere qualificati ad ereditare questa nazione dobbiamo
abbracciare l’ideologia che ci permette di assumere correttamente il ruolo
soggettivo. Il pensiero fondamentale di questa ideologia basata sul soggetto
deve essere perfettamente in linea con il pensiero assoluto del creatore. Dio,
l’Essere Assoluto, desidera una nazione i cui cittadini hanno il desiderio di
unirsi sotto la Sua sovranità. Ogni cittadino deve avere queste caratteristiche
e incarnare la forma e la struttura di quella nazione. (49-93, 9.10.1971)
Per formare una nazione sono
necessari un territorio, un popolo e una sovranità. Che cos’è la sovranità? È
creare un rapporto con il Dio originale. Anche se il popolo della nazione
dorme, la leadership di quel paese deve stabilire un legame con Dio e poi
condurre gli affari dello stato. Il sovrano regnante deve unirsi completamente
ai cittadini di quella nazione. Unendosi al suo popolo, il leader sovrano non
può più pensare a nulla come se fosse solo per se stesso, invece deve vedere
tutto in funzione del bene della nazione. Quando questo si realizzerà, quella
nazione prospererà e fiorirà. (30-88, 17.3.1970)
Per formare una nazione
celeste, come per costruire qualsiasi nazione, c’è bisogno di una sovranità, di
un popolo e di un territorio. I genitori sono al posto della sovranità, i figli
e le figlie sono al posto del popolo, e al posto del territorio c’è la nazione.
È un principio assoluto che tutti questi elementi debbano essere presenti.
(35-279, 25.10.1970)
Per stabilire una nazione ci
deve essere la sovranità. Perciò, quando si realizzerà la nazione del cielo
sulla terra, la domanda sarà chi è il signore del cielo e chi è il sovrano che
governa? Senza dubbio, il sovrano è Dio. Allora chi è il popolo? Sono compresi
tutti. E dov’è il territorio? Quel territorio è il pianeta terra. (96-15,
1.1.1978)
Dovete vivere con lo spirito
che tutti i vostri movimenti servono a restaurare la nazione e a restaurare
l’indipendenza di quella patria. Dovete vivere pensando che siete stati mandati
dal cielo come agenti segreti in questo mondo di male e ogni giorno svolgete
delle attività con la missione di diventare i patrioti fondatori di quella
nazione. Se non avete questa disposizione d’animo, non potrete stabilire la
dignità e l’orgoglio di cittadini di quella nazione. (50-255, 7.11.1971)
Pensate che Satana, dopo
aver causato problemi a Dio per seimila anni, dirà semplicemente: «Mamma mia,
sto perdendo terreno», farà dietro front, abbasserà il capo e se ne tornerà a
casa? Voi pensate che sia uno spreco gettare via un vecchio straccio per
pulire, non è vero? Probabilmente prima di buttarlo via lo girate dall’altra
parte e controllate l’odore. Satana non ha intenzione di ritirarsi tanto
facilmente. Lotterà con tenacia fino alla fine. Ecco perché dobbiamo rimanere
focalizzati sul punto centrale. Se io, il Reverendo Moon della Chiesa
dell’Unificazione, devierò dal centro, sarò perduto. Se non stabilirete la
direzione giusta, non potrà esserci nessuno sviluppo. (57-276, 4.6.1972)
Gli unificazionisti devono
uscire a piedi scalzi, se necessario, per creare la patria. Gli avanzi delle
vostre risorse non bastano per salvare questa nazione. Non potete salvare
questo paese se vi concentrate a pensare a cosa mangiare, quali vestiti
indossare e che macchina guidare. Nella Chiesa dell’Unificazione, decidiamo di
fare i pionieri a mani nude e a piedi scalzi. Questo è il tipo di lavoro che
sta facendo la nostra chiesa. (14-201, 7.10.1964)
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