domenica 22 marzo 2020

Dobbiamo trovare la nostra patria

Libro 13

La restaurazione della patria del Vero Dio        

Capitolo I

La restaurazione della patria del Vero Dio

Sezione 2. Dobbiamo trovare la nostra patria

Noi desideriamo ardentemente la nazione di Dio perché è un luogo d’amore. È un luogo dove, invece dell’amore temporaneo, l’amore eterno che trascende il tempo può esistere continuamente. È anche un luogo dove vi potete elevare e il vostro valore può essere riconosciuto al cento per cento. È il luogo dove siete eternamente felici. Ecco perché tutti aspirano alla nazione celeste. (25-284, 5.10.1969)

Se non restaurerete una nazione su questa terra durante la vostra vita, quando andrete nel mondo spirituale non potrete avere il valore di una persona che appartiene alla nazione celeste. Dovete andare nel mondo spirituale solo dopo aver portato dei risultati concreti nel dominio della sovranità di Dio sulla terra. Questo è il criterio originale della creazione. (40-131, 30.1.1971)

La meta della nostra fede è diventare cittadini della nazione di Dio. Se non diventerete cittadini del paese di Dio, non avrete nessuna possibilità come figli e figlie di ricevere liberamente l’ammirazione e l’amore del popolo di quella nazione o di tutte le cose del creato. Una persona senza una nazione subisce sempre degli attacchi. È in una posizione miserabile. Spesso può sentirsi disperata dopo aver subito un affronto. Ecco perché il problema è dove possiamo trovare la nazione che Dio desidera. Qual è la nazione che può diventare la roccaforte di Dio? Questo è il punto. (55-79, 23.4.1972)

Il sangue e il sudore che abbiamo versato per questo popolo e per questo paese in definitiva è per stabilire il regno eterno di Dio. È per creare la terra benedetta che potrà essere lodata dai nostri discendenti nelle migliaia di anni e di generazioni a venire. (14-193, 3.10.1964)

Il paese di Dio è dove i Suoi discendenti diretti ricevono gli ordini del cielo e, nel Suo nome, governano sotto la Sua sovranità. Non ci saranno né il comunismo né la democrazia. Una volta stabilita, questa nazione rimarrà per sempre. Quando pensiamo ad una nazione del genere, dobbiamo sentirci mortificati di non poter essere i cittadini di quel paese. Dobbiamo lamentarci di non poter essere una persona simile, che vive in quella nazione. Dobbiamo deplorare il fatto che non abbiamo questa sovranità immutabile. (72-292, 1.9.1974)

Per stabilire delle sovranità, delle nazioni e dei territori, l’umanità ha stabilito degli stati sovrani. Ricordatevi che in questo processo sono morte tante persone, è stata sacrificata tanta gente, sono cadute tante nazioni e tante sovranità hanno cambiato proprietario. Non pensate che tutti quelli dal lato di Dio che hanno fatto quei sacrifici, e tutte le persone tristi nel mondo spirituale che hanno sacrificato la loro vita per questa volontà, desideravano stabilire un giorno una nazione e un mondo del genere? (72-292, 1.9.1974)

Dio ha mandato i Suoi adorati figli a stabilire una nazione assoluta, ma fino ad ora non ha potuto preparare le basi per restaurare una nazione. Questo ogni volta è fallito. Così l’impegno di Dio nel corso della storia è stato di mandare il Suo popolo sulla terra per guidare, far avanzare e portare a termine questo lavoro. (30-10, 14.3.1970)

È triste essere i cittadini di un paese senza sovranità. Gesù era molto preoccupato di questo e disse: «Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta». (Mt. 6:31-33). Cosa disse Gesù, di salvare prima vostro figlio o prima la vostra nazione? Disse di salvare la nazione che Dio sta cercando. (34-337, 20.9.1970)

Gesù sta aspettando in paradiso. Il paradiso è la sala d’aspetto per andare nel Regno dei Cieli. Gesù non stabilì una sovranità nazionale di fronte a Dio che aveva il potere di comunicare direttamente fra il cielo e la terra. Così non poté stare di fronte a Dio su quella base. Vi prego di capire che questo è il motivo per cui Gesù non poté stare davanti al trono del cielo. Inoltre, neanche voi potete andare in cielo da soli. In origine il cielo era stato ideato come il luogo dove Adamo ed Eva, se non fossero caduti, sarebbero andati a vivere insieme, come famiglia, con i loro figli e figlie. Se non ci andate come famiglia, non ci potete andare. (56-201, 14.5.1972)

Finora, perché è stato così difficile per le persone religiose preservare la loro vita? Perché non c’era nessuna famiglia, società o nazione ad aiutarle. Sono state un popolo senza una nazione. Se avessero avuto una nazione, anche se avessero incontrato l’opposizione di una tribù, sarebbero state lo stesso protette nell’ambito della nazione. Perché le persone religiose hanno dovuto percorrere la via della persecuzione e del sacrificio cruento dovunque andavano? Perché non avevano nessuna nazione. Se solo ci fosse stata una nazione con un leader sovrano che si fosse alzato in piedi e avesse gridato: «Ehi! Buoni a nulla! Questa è la strada giusta!» Allora la gente avrebbe risposto: «Sissignore!» Ma una nazione così non c’era, ed è per questo che sono successi questi problemi. Erano un popolo senza una nazione. (56-159, 14.5.1972)

Senza una nazione, non importa quanto sia buona o felice la vostra famiglia, la gente cattiva può distruggerla. Ecco perché abbiamo bisogno di trovare una nazione. Le persone religiose non l’hanno capito. Dobbiamo trovare una nazione di bontà. Questo è lo scopo della religione. (57-260, 4.6.1972)

Se non avete nessuna nazione non avete nessuna nazionalità. Senza una nazione, non c’è nessuna base su cui registrarsi. Dobbiamo fare una nuova registrazione dopo essere diventati un popolo. Dobbiamo stabilire una nazione del cielo sulla terra. Poi, come figli e figlie vittoriosi che sono i cittadini di quella nazione, che amano quel paese e il suo popolo, e che hanno ricevuto il lignaggio dei genitori di bontà, dobbiamo vivere insieme e curarci delle nostre famiglie e dei nostri clan. In questo modo possiamo entrare in cielo nel mondo spirituale. Questa è la via del Principio. (58-145, 22.5.1972)

Solo con una nazione, la nostra tradizione e tutti i nostri sforzi attraverso i quali sono stati versati sudore e sangue, possono essere tramandati per la prima volta ai nostri discendenti per migliaia di generazioni a venire. Un monumento che commemora gli sforzi del cielo e tutta la sua gloria sarà eretto su questo suolo. Ma se non c’è questa nazione, i nostri sforzi saranno tutti invano. Se non appare il paese ricercato da Dio, il mondo cristiano e tutte le civiltà saranno gettati nel fiume e ridotti in cenere. Dovete capire che sono tutti caduti nella rete di Satana. Perciò dovete comprendere che qui il punto in questione è la nazione. (55-339, 9.5.1972)

La patria che dobbiamo trovare non è una delle nazioni che esistono sulla terra, che hanno già le loro tradizioni e culture stabilite. La nazione che stiamo cercando è di un’essenza fondamentalmente diversa. Per essere qualificati ad ereditare questa nazione dobbiamo abbracciare l’ideologia che ci permette di assumere correttamente il ruolo soggettivo. Il pensiero fondamentale di questa ideologia basata sul soggetto deve essere perfettamente in linea con il pensiero assoluto del creatore. Dio, l’Essere Assoluto, desidera una nazione i cui cittadini hanno il desiderio di unirsi sotto la Sua sovranità. Ogni cittadino deve avere queste caratteristiche e incarnare la forma e la struttura di quella nazione. (49-93, 9.10.1971)

Per formare una nazione sono necessari un territorio, un popolo e una sovranità. Che cos’è la sovranità? È creare un rapporto con il Dio originale. Anche se il popolo della nazione dorme, la leadership di quel paese deve stabilire un legame con Dio e poi condurre gli affari dello stato. Il sovrano regnante deve unirsi completamente ai cittadini di quella nazione. Unendosi al suo popolo, il leader sovrano non può più pensare a nulla come se fosse solo per se stesso, invece deve vedere tutto in funzione del bene della nazione. Quando questo si realizzerà, quella nazione prospererà e fiorirà. (30-88, 17.3.1970)

Per formare una nazione celeste, come per costruire qualsiasi nazione, c’è bisogno di una sovranità, di un popolo e di un territorio. I genitori sono al posto della sovranità, i figli e le figlie sono al posto del popolo, e al posto del territorio c’è la nazione. È un principio assoluto che tutti questi elementi debbano essere presenti. (35-279, 25.10.1970)

Per stabilire una nazione ci deve essere la sovranità. Perciò, quando si realizzerà la nazione del cielo sulla terra, la domanda sarà chi è il signore del cielo e chi è il sovrano che governa? Senza dubbio, il sovrano è Dio. Allora chi è il popolo? Sono compresi tutti. E dov’è il territorio? Quel territorio è il pianeta terra. (96-15, 1.1.1978)

Dovete vivere con lo spirito che tutti i vostri movimenti servono a restaurare la nazione e a restaurare l’indipendenza di quella patria. Dovete vivere pensando che siete stati mandati dal cielo come agenti segreti in questo mondo di male e ogni giorno svolgete delle attività con la missione di diventare i patrioti fondatori di quella nazione. Se non avete questa disposizione d’animo, non potrete stabilire la dignità e l’orgoglio di cittadini di quella nazione. (50-255, 7.11.1971)

Pensate che Satana, dopo aver causato problemi a Dio per seimila anni, dirà semplicemente: «Mamma mia, sto perdendo terreno», farà dietro front, abbasserà il capo e se ne tornerà a casa? Voi pensate che sia uno spreco gettare via un vecchio straccio per pulire, non è vero? Probabilmente prima di buttarlo via lo girate dall’altra parte e controllate l’odore. Satana non ha intenzione di ritirarsi tanto facilmente. Lotterà con tenacia fino alla fine. Ecco perché dobbiamo rimanere focalizzati sul punto centrale. Se io, il Reverendo Moon della Chiesa dell’Unificazione, devierò dal centro, sarò perduto. Se non stabilirete la direzione giusta, non potrà esserci nessuno sviluppo. (57-276, 4.6.1972)

Gli unificazionisti devono uscire a piedi scalzi, se necessario, per creare la patria. Gli avanzi delle vostre risorse non bastano per salvare questa nazione. Non potete salvare questo paese se vi concentrate a pensare a cosa mangiare, quali vestiti indossare e che macchina guidare. Nella Chiesa dell’Unificazione, decidiamo di fare i pionieri a mani nude e a piedi scalzi. Questo è il tipo di lavoro che sta facendo la nostra chiesa. (14-201, 7.10.1964)


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