martedì 12 febbraio 2019

Dio e gli esseri umani, un rapporto genitore-figlio

Il vero Dio
Capitolo I
Sezione 4. Dio è nostro Padre
4.1. Dio e gli esseri umani hanno un rapporto genitore-figlio
Dio e gli esseri umani hanno un rapporto genitore-figlio, ma come ha avuto origine questo rapporto? Se entrate in uno stato mistico e chiedete qual è il centro dell’universo, riceverete la risposta che è il rapporto genitore-figlio. Che cos’è il centro dell’universo? In breve è il rapporto genitore-figlio. (48-208, 19.9.1971)
Se pregate Dio e Gli chiedete: «Cos’è il centro del cielo e della terra, e qual è l’origine dell’universo?», Egli dirà che è il rapporto fra un padre e i suoi figli, il rapporto genitore-figlio. Le persone che ignorano questo penseranno che si riferisca al rapporto fra un padre e una madre fisici e i loro figli e figlie, ma noi stiamo parlando del rapporto fondamentale con Dio. (19-158, 1.1.1968)
Dio creò gli esseri umani perché essere soli non porta nessuno stimolo. La gioia nasce attraverso un rapporto. Da soli non potete ricevere lo stimolo della gioia. Quando siamo nella posizione di partner di Dio, possiamo finalmente ricevere l’amore supremo, e la natura interiore di Dio diventa sostanziale. Se Dio è addolorato, l’umanità sarà inevitabilmente addolorata. Per questa ragione il rapporto fra Dio e gli esseri umani è un rapporto stabilito dal destino che non può essere spezzato. Non importa quante ricerche facciate, questa sarà la vostra conclusione. (La volontà di Dio - 279)
Ho detto che Dio e gli esseri umani hanno tra loro un rapporto genitore-figlio, ma cosa c’è di speciale in questo rapporto genitore-figlio? Il luogo più alto dove il padre e il figlio si possono incontrare è il punto centrale dove il loro amore, la loro vita e i loro ideali si incrociano. Allora l’amore, la vita e gli ideali sono in un unico posto. In quel luogo Dio è amore, e anche noi lo siamo; Dio è vita e anche noi lo siamo; e gli ideali di Dio sono i nostri ideali. Il primo luogo dove possono essere stabilite queste cose è il rapporto genitore-figlio. (69-78, 20.10.1973)
Quando Dio ci dà amore, quanto ce ne vorrebbe dare? L’amore di Dio non ha un limite stabilito, vuole dare all’infinito. Persino dopo aver dato tutto, Dio dice ancora: «Per te, voglio vivere in te». Qual è l’elemento essenziale che rende possibile questo? Ė l’amore. Dio sarebbe felice di vivere come un servo se quella vita fosse all’interno dell’amore. Un padre potrebbe provare gioia persino se vedesse il suo amato figlio defecare sul tavolo da pranzo. L’amore trascende la legge.
Dio ha elargito continuamente il Suo amore alle persone, ma questo non vuol dire che si lamenterà dicendo: «Io vi ho dato tutto senza riserve. Perché non restituite niente? Come potete essere così?» Il Dio d’amore assoluto si sente ancora frustrato per non essere riuscito a dare tutto l’amore che vuole dare. Dio assolutamente non può imporsi nella nostra vita. Se lo scopo di Dio nel creare l’uomo era dare un amore perfetto, Dio vorrà ancora riversare il Suo amore sul mondo umano anche se finora Gli è stato impedito di farlo. Più pensiamo a Dio come a un essere che dà in modo così incondizionato, più ci sentiamo bene. Se Dio fosse qualcuno che dice: «Io ho dato tutto, ora tocca a voi restituire», non avremmo bisogno di Lui. (36-77, 15.11.1970)
Dio è il padre degli esseri umani e gli esseri umani sono i figli e le figlie di Dio. Dio li ha creati investendo in loro l’essenza delle Sue ossa, l’essenza della Sua carne e l’essenza del Suo midollo. Se loro Lo tirano, Dio non può fare a meno di seguirli. (20-207, 9.6.1968)
Dio ha creato per amore. Ecco perché a Dio piace vedere un uomo e una donna che si amano. Per questo motivo Dio appare nel mondo dell’esistenza come l’essenza dell’amore. (86-82, 7.3.1976)
Il figlio è il frutto e la manifestazione dell’amore dei genitori, un’estensione della loro vita e l’incarnazione dei loro ideali. I figli nascono sulla base dell’amore, della vita e degli ideali dei genitori; così, più i genitori li vedono e più diventano amabili, più diventano persone ideali con cui stabilire un rapporto e più la vita diventa dinamica. (69-78, 20.10.1973)
Gli esseri umani nascono attraverso il rapporto d’amore come partner assoluti di Dio. Ė qui che Dio diventa il Padre e noi i figli e le figlie. Se c’è un luogo più alto di questo, il desiderio dell’uomo vorrà occupare quella posizione. Poiché il desiderio umano ricerca il meglio, se c’è qualcosa di migliore, Dio ce lo deve dare. Da questo punto di vista, Dio è sicuramente il Padre dell’umanità e gli esseri umani sono i Suoi figli le Sue figlie. (48-205, 19.9.1971)
È chiaro che Dio non ci ha creato senza valore. Se l’avesse fatto, sarebbe un Dio strano. Poiché Dio è un essere assoluto, conosce tutto; se ci avesse creato senza sapere queste cose, sarebbe un Dio imperfetto. Ma Dio è l’Essere Assoluto e così ci ha creato come Suoi partner assoluti. (54-87, 20.3.1972)
Che tipo di essere è Dio, il Creatore del cielo e della terra? Ė un essere di bontà assoluta, l’origine di tutte le cose e il Signore dell’amore. Perciò, dopo aver creato il cielo e la terra, voleva dare all’umanità tutte le cose preziose dell’intero universo.
Se c’è qualcuno in cui Dio può veramente credere, che può amare e a cui può affidare tutto, vorrà trasmettere a questa persona le cose più preziose nella loro totalità. (13-247, 12.4.1964)
Se Dio è nostro Padre, non può averci voluto creare come creature mediocri o incompetenti. Poiché ci ha creato per essere in una posizione uguale, allo stesso livello del Dio onnisciente e onnipotente, la nostra coscienza cerca quello che c’è di più alto e di migliore. (53-224, 28.2.1972)
Se Dio è l’Essere Assoluto, perché questo essere assoluto ha creato gli esseri umani? Non era per amore dei soldi, della conoscenza o del potere. Dio creò l’uomo perché questo era l’unico modo in cui poteva provare amore. Da questo punto di vista, Dio come Padre e gli esseri umani come Suoi figli e figlie, formano un asse. Se si formano i collegamenti a questo asse, nulla può assolutamente spezzare il rapporto di unità e di amore fra Dio e l’umanità. (137-57, 18.12.1985)
Nel creare gli esseri umani, Dio investì completamente Se stesso per modellarli nella forma più preziosa, ideale e perfetta. Dio creò Adamo ed Eva, desiderando esistere per loro, non per Se stesso. Il tempo in cui Dio viveva per Se stesso cedette il posto al tempo in cui esisteva per il Suo partner oggetto. Un essere ideale non vive per se stesso; un essere ideale vive per il bene degli altri, per amore del suo partner oggetto. Questo principio è l’essenza fondamentale dell’universo. (69-81, 20.10.1973)
Non importa quanto Dio possa essere grande, assoluto, onnisciente e onnipotente, non può essere felice da solo. Le parole “felicità” ed “è buono” non hanno senso quando siete soli. Potete dire che è buono o che siete felici solo quando avete un rapporto con un partner. C’è qualcuno che dice che è felice quando è da solo? Non importa quanto possa essere onnisciente e onnipotente, Dio non è felice quando è solo. Supponiamo che un bravo cantante canti una canzone tutto da solo. Sarà felice? Ha bisogno di qualcuno che ascolti la sua canzone. Sarà gioioso solo quando esisterà quello scambio di dare e avere. Allo stesso modo anche Dio ha bisogno di un partner oggetto per sperimentare la gioia.
(65-20, 13.11.1972)
Dio creò il Suo oggetto d’amore investendo completamente Se stesso perché aveva bisogno di un oggetto d’amore. Non potete amare da soli. Anche un essere assoluto non può amare senza un oggetto d’amore. Così Dio creò gli esseri umani come questi oggetti d’amore. Perciò non li creò con negligenza. La Bibbia rivela che li creò attraverso la Parola, ma mentre lavorava non era rilassato. Li creò investendo Se stesso al 120 percento, centinaia e centinaia di volte, con un lavoro estremamente duro e difficile. (197-164, 13.1.1990)
Quando alcuni cristiani pensano alla creazione di Dio del cielo e della terra, si concentrano sull’onniscienza e l’onnipotenza di Dio e quindi credono semplicemente che Dio creò con le Sue parole. La creazione, tuttavia, non prese forma per un atto di magia. Dio creò i Suoi figli e le Sue figlie investendo tutto il Suo essere con un cuore sincero. (65-20, 13.11.1972)
Ecco perché Lo amiamo. Se vogliamo fare un paragone, non potremo amare totalmente una cosa per cui non abbiamo investito tutti i nostri sforzi e dato il nostro sangue e la nostra carne. Facciamo di qualcosa l’oggetto della nostra speranza più sincera perché abbiamo investito in questa cosa l’essenza delle nostre ossa, l’essenza della nostra carne, l’essenza del nostro pensiero e l’essenza di tutto il nostro essere.
Dio, dove ha messo il punto d’inizio ideale della creazione? Lui non ci dice di dare tutto per amore Suo. Anziché cercare di assorbirci dicendo, «Vieni e attaccati a me», Dio investe Se stesso. Non è un “attaccati a me”, ma un investimento. In altre parole, Dio ha messo il punto d’inizio dell’ideale nel principio di esistere per il bene degli altri. Ecco perché Dio ha investito Se stesso per il bene dell’umanità. Dio stesso esiste per amore dell’umanità. (78-111, 6.5.1975)
Cosa intendeva Dio quando disse: «Io sono l’amore»? Ci insegnava ad avere a cuore l’amore giorno e notte, mentre lavoriamo, ci riposiamo, danziamo o piangiamo. In questo modo ha detto: «Io ho l’amore, ho la pienezza dell’amore». Avere la pienezza dell’amore significa che in esso è compreso tutto. Colui a cui sta a cuore l’amore più di tutti è Dio. Egli ha tutto quell'amore, e una volta che l’abbiamo assaporato, non siamo capaci di lasciarlo andare neanche morendo. (44-188, 7.5.1971)
Come essere onnisciente, onnipotente e onnipresente, non c’è nulla che Dio vuole trattenere per Se stesso; non Gli manca nulla. Anche se Dio ha tutto, se c’è una cosa a cui dà più valore e della quale è orgoglioso più di tutto, è l’amore. Non c’è nulla di cui ha bisogno a parte l’amore. (108-223, 16.10. 1980)
Da dove inizia la realizzazione dell’ideale di creazione? Non inizia da Dio ma dagli esseri umani. Inizia dalle cose della creazione perché l’ideale di creazione le ha destinate a questo. L’umanità è al centro della creazione. Per questa ragione, senza la perfezione dell’uomo, non c’è nessuna perfezione per Dio. Questo perché Dio e l’umanità sono una cosa sola. (149-9, 2.11.1986)
Cos’è che ci unisce a Dio e alla Sua volontà? Cos’è che si può unire all’essenza centrale della Volontà che è stata completata anziché alla Volontà che è in via di realizzazione? Ė l’onnipotenza di Dio? L’onnipotenza non funzionerà. Ė la Sua autorità assoluta? No. Allora è la Sua onnipresenza? Ancora una volta no. Allora che cosa deve essere? Dio è vivo e dimora nel mondo spirituale, trascendendo il tempo e lo spazio. Qual è il centro della Sua vita? Non è la Sua infinita potenza, onnipresenza, autorità assoluta o qualunque cosa del genere. Dio vive con l’amore come Suo punto centrale. Ecco come la penso. Dio è vissuto focalizzandosi sull’amore dall’inizio, per tutto il Suo corso presente, e lo farà per l’eternità. Questo perché Dio prova gioia quando ha un vero oggetto del Suo amore. (126-223, 24.4.1983)
Poiché Dio è assoluto, onnisciente e onnipotente, ha un magazzino d’amore che continua a riempirsi anche dopo che Egli dà e dà. Se dovessimo rubare un sacco di amore dal magazzino di Dio e distribuirlo giorno e notte, Dio ci punirebbe dicendo: «Mascalzone, ladro d’amore!»? Poiché Dio è onnisciente e onnipotente, dirà invece: «Okay, fai pure! Ė una cosa buona. Prendine quanto ne vuoi. Continua a farlo per sempre. Anche dopo che sei stato nel mio magazzino, ce ne rimane ancora un po’. Ecco perché io sono Dio. Ecco perché sono il Soggetto!» Dirà: «Io sono il partner soggetto e il partner soggetto deve avere più di quello che può dare al partner oggetto. Come partner soggetto io devo avere più di quello che posso dare a voi miei partner oggetto, altrimenti non sarei Dio. Ecco come sono!» Dirà ancora: «Se vuoi rubarmi l’amore e distribuirlo come la mia centrale d’amore, io te ne fornirò quanto ne hai bisogno.» Se poi voi direte: «Quando l’avrò esaurito, vorrò prenderne dell’altro, allora cosa dici se mi collego alla Tua conduttura d’amore?» Dio dirà: «Se vuoi, fallo pure!» (116-240, 1.1.1982)

2 commenti:

  1. Se pregate Dio e Gli chiedete: «Cos’è il centro del cielo e della terra, e qual è l’origine dell’universo?», Egli dirà che è il rapporto fra un padre e i suoi figli, il rapporto genitore-figlio. Le persone che ignorano questo penseranno che si riferisca al rapporto fra un padre e una madre fisici e i loro figli e figlie, ma noi stiamo parlando del rapporto fondamentale con Dio

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  2. Nel creare gli esseri umani, Dio investì completamente Se stesso per modellarli nella forma più preziosa, ideale e perfetta. Dio creò Adamo ed Eva, desiderando esistere per loro, non per Se stesso. Il tempo in cui Dio viveva per Se stesso cedette il posto al tempo in cui esisteva per il Suo partner oggetto. Un essere ideale non vive per se stesso; un essere ideale vive per il bene degli altri, per amore del suo partner oggetto. Questo principio è l’essenza fondamentale dell’universo.

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