sabato 28 settembre 2019

Il significato del termine Veri Genitori

I Veri Genitori

Capitolo I

Che cos’è un vero genitore?

Sezione 1. Il significato del termine “Veri Genitori”

Le parole Veri Genitori sono fra quelle più comunemente usate dai nostri membri della Chiesa dell’Unificazione. Anche se sono parole semplici, rappresentano una realtà straordinaria. Questo termine non compare in nessun libro della storia. Nonostante la sua semplicità, l’espressione Veri Genitori è riconosciuta e usata solo dai membri della Chiesa dell’Unificazione.

Poiché nel corso dei suoi duemila anni di storia, il cristianesimo ha insegnato che i primi antenati dell’umanità caddero, avrebbe dovuto capire subito che i genitori caduti sono dei genitori cattivi e falsi, e che i genitori non caduti sono dei genitori buoni e veri; tuttavia, fino ad oggi non è stato in grado di chiarirlo. L’umanità ha aspettato il tempo in cui poteva essere data questa informazione.

In qualche epoca storica del passato può darsi che ci siano state delle persone che hanno pensato al termine Veri Genitori, ma non avevano alcun modo di capire che cosa c’era dietro questa parola. Poiché la questione non poteva essere risolta senza capire il contenuto vasto e profondo del Principio Divino, nessuno altro ha potuto parlare semplicemente dei Veri Genitori. Ė un fatto straordinario che abbiamo potuto rivelare il contenuto del Principio, la visione della storia della Chiesa dell’Unificazione e la verità sull’origine dell’umanità.

Cosa possiamo concludere dopo aver capito chiaramente il termine Veri Genitori? Possiamo concludere che la caduta dei nostri primi antenati è avvenuta attraverso un rapporto sessuale illecito. Come conseguenza si è formato un legame di sangue che non ha nulla a che fare con Dio o con i Veri Genitori, che dovevano essere stabiliti come l’ideale della creazione. In altre parole ci siamo trovati ad ereditare una linea di sangue falsa.

Per questa ragione le parole Veri Genitori in riferimento alla volontà di Dio significano in primo luogo che tutti, compresi i nostri primi antenati, saranno separati dalla linea di sangue falsa e, in secondo luogo, che avranno inizio una vita, un amore e una linea di sangue collegati a Dio e alla nuova radice originale. Queste sono parole veramente straordinarie. (201-60, 1.3.1990)

Sezione 2. L’origine del “vero”

2.1. Qual è il significato di “vero”

Se c’è un essere vero in cielo e sulla terra, chi sarà? Sarà l’Essere Assoluto. Nella lingua coreana moderna quando ci riferiamo all’Essere Assoluto diciamo “il solo e unico Signore”. Lo abbreviamo in Hana-nim [Dio]. Il solo e unico Signore è Dio.

Allora che tipo di essere è Dio? A Dio piacciono sia le persone buone che le persone cattive sulla terra. Persino un criminale condannato, andando sul luogo della sua esecuzione prima di morire grida: «Dio, abbi pietà di me». Dinanzi a Dio, persino quelli che affrontano la pena di morte per i loro crimini decidono di diventare di nuovo buoni e di fare un nuovo inizio pieno di speranza. Perché fanno questo? Perché vogliono offrire il loro servizio migliore a Dio, affidarsi a Lui e stare con Lui? Perché, nel più profondo del loro cuore, le persone lasciano volentieri i loro genitori e i loro fratelli e sorelle, desiderando essere più vicine a Dio per condividere con Lui le loro preoccupazioni personali? Perché Dio è vero.

Una persona vera non deve amare solo quelli che la amano. Deve amare anche i suoi nemici che le augurano la morte. La persona vera deve essere qualcuno a cui tutti possono affidare ogni cosa e a cui possono raccontare tutto. Deve essere qualcuno in cui la gente può riporre tutte le sue speranze.

Mentre crescevate, probabilmente c’era qualcuno che detestavate. Una persona che ne odia un’altra è una persona vera o una persona falsa? Sicuramente è falsa. In questo mondo ci sono tante persone false.

Chi desidera essere una persona vera deve equilibrare i due lati. Se ci sono dei membri della Chiesa dell’Unificazione a cui piacciono veramente le persone che li amano, ma che odiano profondamente quelli che li odiano, sono un gruppo buono o un gruppo cattivo? Sono un gruppo cattivo.

Perciò, amiamo anche quelli che ci odiano. Se amate qualcuno che vi detesta, anche questa persona finirà per amarvi. Se vi comportate gentilmente tre o più volte nei confronti di qualcuno che vi odia, questa persona abbasserà il capo. Trattate bene questa persona per tre volte e la conquisterete. Provate da voi stessi e vedete se ho ragione o no. Le persone hanno una coscienza, che dice loro se fanno il bene o il male. (39-302, 16.1.1971)

Nel nostro paese ci sono tante persone buone e ci sono tante persone meravigliose nel mondo. Ci sono anche tante persone famose. Allora, chi sono i grandi personaggi della Corea? In Corea, quando parliamo di un grande personaggio, di solito parliamo dell’Ammiraglio Yi Sun-shin. È un grande uomo. A tutti voi piace l’Ammiraglio Yi, ma pensate che sia una persona vera? Noi non lo sappiamo, comunque lo ammiriamo lo stesso. Io, però, non lo ammiro così tanto. Quando dico questo, forse penserete: «Ė strano. Perché fa così? Non gli piace uno dei nostri patrioti nazionali! Allora, il Reverendo Moon è un comunista oppure un traditore del nostro popolo?». In risposta vi dirò perché non ammiro l’Ammiraglio Yi. Tutti i coreani conoscono l’Ammiraglio Yi come un patriota, ma i giapponesi pensano a lui come a un nemico. Questo è menzionato persino nei libri di storia giapponesi. L’Ammiraglio Yi per i giapponesi è un nemico, e per i coreani è un patriota. Ecco perché non mi piace.

Quello che è vero deve essere vero dappertutto, in Gran Bretagna, in Germania, in America, in Corea, in Africa e anche in Giappone. Una cosa che è vera non ha nemici.

Non c’è nessuno a cui non piace qualcosa di vero. Se una cosa è amata da un lato ma non dall’altro, non può essere perfettamente vera.

Se l’Ammiraglio Yi fosse una persona autenticamente vera, i giapponesi e i coreani, lo onorerebbero allo stesso modo come un grande uomo, una persona vera. Ma secondo il criterio della persona vera, l’Ammiraglio Yi non è una persona perfettamente vera, anche se può esserlo in un grado minore. Ė una persona vera in Corea, ma non in Giappone. Sono sicuro che su questo non ci sono obiezioni. Poiché desidero vedere una persona vera, non mi piace qualcuno che è meno vero come l’Ammiraglio Yi.

Allora, in questo mondo, che tipo di persona è una persona vera? Come ho già detto è qualcuno che piace sia alle persone cattive che alle persone buone. Se piace tantissimo alle persone buone, le persone cattive dovrebbero odiarlo di più? Deve piacere tantissimo anche alle persone cattive. Anche se qui c’è un miscuglio di persone buone e cattive, tutti desiderano le cose migliori. Se diciamo che una cosa piace a tutti, vogliamo dire che non piace solo alle persone buone, ma anche a quelle cattive. Quindi, se a qualcuno che è considerato cattivo una certa cosa non piace, significa che non è una cosa vera. Le cose vere sono quelle che devono piacere tantissimo non solo ai buoni, ma anche ai cattivi. Questa è la definizione di una persona vera. La persona vera è una persona amata immensamente sia dalle persone cattive che dalle persone buone. Una persona così è una persona vera. (39-300, 16.1.1971)

2.2. L’origine del vero

Il “vero” non è limitato agli individui. Si applica anche al di là dell’insieme e cerca di formare dei collegamenti di valore. Poiché il vero è amato e ricercato da tutti, deve trovarsi dappertutto. (63-88, 8.10.1972)

Noi non ci siamo riuniti qui per i nostri scopi individuali, ma per lo scopo dell’insieme. Così dobbiamo servire la nostra famiglia prima di noi stessi, il nostro popolo prima della nostra famiglia, la nostra nazione prima del nostro popolo e il nostro mondo prima della nostra nazione. Inoltre, prima che noi, a livello individuale, diventiamo veri, le nostre famiglie devono essere vere, e anche le nostre nazioni e il mondo devono essere veri.

Gli esseri umani sono impegnati nel corso della restaurazione quindi, come individui, non possono essere la fonte originaria di ogni benedizione. Allora, qual è la fonte della motivazione? Ė il “vero”. Per realizzare il loro vero io, gli esseri umani devono avere un rapporto con Dio, che è la fonte della vita, della morte, dell’avversità e della benedizione. Senza formare questo rapporto, non possono realizzare la loro vera identità come individui.

Il vero deve essere centrato su Dio. Ecco perché il vero si realizza quando si raggiunge la base sicura su cui l’umanità può essere messa in ordine e governata nella sua totalità. Dovete sapere che, senza questo fondamento, non è possibile stabilire la verità. Dio è la fonte del vero. Il vero è stabilito perché esiste Dio. Quando Dio se ne va, se ne va anche il vero. Allora apparirà l’origine del male piuttosto che il vero.

Possiamo avere dei risultati veri solo quando c’è il vero. In altre parole il desiderio di Dio può essere realizzato perché Dio esiste. Quindi i concetti come la verità e la bontà sono stabiliti principalmente da Dio piuttosto che dagli uomini.

Da questo punto di vista, possiamo capire che il vero non è qualcosa che gli uomini possono definire come vogliono. In altre parole, il vero non è soggetto al dominio arbitrario delle persone cadute. Anzi, il vero deve dominare le persone cadute. Quindi dobbiamo sempre sottometterci a ciò che è vero. Dobbiamo esaltare il vero e seguirlo umilmente.

Persino guardando la vostra realtà quotidiana o la vostra coscienza, è impossibile negare che il vero appartiene completamente al cielo. (24-315, 14.9.1969)

Quando preghiamo, spesso diciamo: “Il nostro Dio vero, il nostro Dio santo, che è in cielo” solo in modo vago, per abitudine. Tuttavia, finora il vero non è esistito in senso autentico. Poiché non è esistito, la sua origine non si può trovare nella storia dell’umanità, ma deve trovarsi al di là della storia. Trascende la storia. In altre parole, poiché questa origine deve essere ricercata in un luogo che trascende le nostre circostanze attuali, nella religione la fede di una persona non deve essere basata su un unico individuo come punto centrale.

Certo, ci sono delle persone che considerano il fondatore della loro religione come il modello della loro fede, ma ci sono anche delle persone che trascendono questo punto e perseguono il “vero” introducendo Dio. Alla luce di questo, possiamo dire che nel corso della storia tante persone non sono state capaci di comprendere la fonte del vero nella loro vita o nella società circostante. Qualsiasi situazione che collega soltanto le persone tra loro non può rappresentare una fonte di verità.

Il vero è il criterio assoluto. Quindi è necessario che Dio, l’Essere Assoluto o divino, faccia qui la Sua apparizione. Perché? Perché finora non c’è stata nessuna persona vera sulla terra. Così, la persona che vive cercando il vero non può essere essa stessa la fonte originale del vero. Questa fonte di motivazione deve essere Dio. Nella religione o nella storia, Dio appare inevitabilmente quando la situazione dell’umanità arriva ad una svolta finale e cruciale. Allora sorge definitivamente il bisogno dell’Essere Assoluto.

Persino quando cercate il valore dell’esistenza, che è lo scopo finale della filosofia, o indagate sull’origine dell’esistenza che è lo scopo finale della vera conoscenza, questa ricerca coinvolgerà inevitabilmente Dio, l’Essere trascendente o l’Essere Assoluto. Perché? Perché senza costruire un rapporto con l’Essere Assoluto, le domande sull’origine della conoscenza o sul valore dell’esistenza non possono trovare una risposta. Ecco perché le persone in situazioni serie hanno sempre cercato di risolvere i problemi attraverso ciò che è vero. Questo è un fatto innegabile.

Quindi gli esseri umani da soli non possono essere la fonte del vero. Deve essere coinvolto Dio, l’Essere Assoluto. Una religione che proclama il vero senza Dio è impensabile. La moralità umana, che mette l’accento su ciò che è vero, non può negare Dio.

Ecco perché Confucio disse: «Quelli che seguono il Cielo prospereranno e quelli che vanno contro il Cielo periranno». Queste sono parole centrate sul Cielo. Il cielo deve essere senz’altro coinvolto. Dicono che la prosperità, il crollo, il progresso e il declino non sono determinati dalle persone ma dal Cielo. Considerando queste cose, poiché il vero non si può raggiungere senza un punto di origine la cui motivazione viene dal cielo, sorge la domanda: «Dov’è la persona vera tra le persone che vivono sulla terra?».

Dov’è il luogo dove può dimorare il vero? Dio vorrà stabilire un luogo di verità sulla terra, che ha origine dal Cielo. Questo è il Suo desiderio. Così la domanda è: «Dove mai potrà risiedere sulla terra?» Starà in prossimità della nostra vita quotidiana. Questo è il motivo per cui Gesù disse: «Il Regno di Dio è in mezzo a voi». Il Regno dei Cieli, che è la vera nazione, è nella mente. Si è assicurato il suo posto in una valle molto, molto profonda, dove non c’è nessun egoismo.

Gli aspetti fondamentali della nostra mente sono l’intelletto, l’emozione e la volontà. Fra questi, dove dimorerà il regno? Tra l’intelletto, l’emozione e la volontà, qual è l’aspetto più fondamentale? Non è né la volontà né l’intelletto. Ė l’emozione.

Se avete una cosa che per voi è estremamente preziosa, dove vorrete custodirla? Vorrete tenerla in un posto che conoscete solo voi, un posto dove nessun altro la può toccare o si può intromettere. Sarà un luogo dove la potete controllare solo voi. Dov’è questo luogo? Ė nella parte più profonda del vostro cuore. La seppellite profondamente nel vostro cuore, e così potete dire: «Qui è al sicuro, mi posso rilassare». In altre parole, la mettete in un posto simile ad uno scrigno dove le persone generalmente custodiscono i loro oggetti di valore. Da questo punto di vista, il luogo dove può stare il vero è la parte più profonda del vostro cuore. (24-317, 14.9.1969)


3 commenti:

  1. In qualche epoca storica del passato può darsi che ci siano state delle persone che hanno pensato al termine Veri Genitori, ma non avevano alcun modo di capire che cosa c’era dietro questa parola. Poiché la questione non poteva essere risolta senza capire il contenuto vasto e profondo del Principio Divino, nessuno altro ha potuto parlare semplicemente dei Veri Genitori. Ė un fatto straordinario che abbiamo potuto rivelare il contenuto del Principio, la visione della storia della Chiesa dell’Unificazione e la verità sull’origine dell’umanità.

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  2. L’origine del “vero”
    Qual è il significato di “vero”
    Se c’è un essere vero in cielo e sulla terra, chi sarà? Sarà l’Essere Assoluto. Nella lingua coreana moderna quando ci riferiamo all’Essere Assoluto diciamo “il solo e unico Signore”. Lo abbreviamo in Hana-nim [Dio]. Il solo e unico Signore è Dio.

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  3. Una persona vera non deve amare solo quelli che la amano. Deve amare anche i suoi nemici che le augurano la morte. La persona vera deve essere qualcuno a cui tutti possono affidare ogni cosa e a cui possono raccontare tutto. Deve essere qualcuno in cui la gente può riporre tutte le sue speranze.

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