giovedì 21 febbraio 2019

Lo scopo per cui furono create tutte le cose

Il Vero Dio
Capitolo II
Sezione 5. La volontà di Dio nel creare tutte le cose
5.1. Lo scopo per cui furono create tutte le cose
Sin dall’origine Dio non creò tutte le cose del cielo e della terra come un gingillo o un passatempo. Non le creò senza uno scopo, una direzione o una precisa filosofia. Piuttosto le creò con un grande scopo, basato sulla filosofia del grande universo. Quindi non possiamo negare che la filosofia basata sul cuore di Dio si trova in tutte le cose esistenti, dalle creature più insignificanti all’intero universo. Allora, per quale scopo Dio le creò con questa filosofia? Il Suo fine, indubbiamente, era vedere un mondo ideale basato sul Suo amore, cioè un mondo dove comunichiamo, gioiamo, viviamo e moriamo nell’amore. Quando ci svegliamo e apriamo gli occhi, vediamo tutto ciò che ci sta davanti. Da tutte le cose che vediamo di fronte a noi, riceviamo un’impressione vaga, che non può essere espressa facilmente, e attraverso il modo in cui reagiamo, stimoliamo i nostri sensi per la nostra vita quotidiana.
Persino le creature più piccole che ci circondano sono sicuramente collegate a noi e hanno un rapporto con noi. Anche se forse le ignoriamo, queste creature insignificanti creano un legame con l’umanità, rivelando ogni giorno il valore della loro esistenza secondo l’ideale del principio celeste. Questo perché, dal punto di vista dello scopo dell’esistenza, dalla creatura più piccola agli esseri umani - che sono chiamati i signori del creato e possono dominare tutte le cose - ogni cosa dimora nel regno dell’ideale d’amore dove può abbracciare l’ideale di Dio per questo immenso universo. Così, realizzando lo scopo dell’universo, si sviluppa un movimento, man mano che le cose piccole sono assorbite da quelle che dominano una sfera più grande. Le cose piccole sono assorbite dalle cose grandi, diventando una parte della loro forma materiale e dei loro elementi. Questo porta alla realizzazione di un unico scopo basato su un unico grande ideale.
Non è possibile negare che la storia è andata avanti in questo modo e che il mondo dell’esistenza si è mosso seguendo la via del principio celeste per amore di quell’unico scopo. (9-163, 8.5.1960)
Perché Dio creò tutte le cose? Fu per avere un oggetto d’amore, un partner, e per creare un rapporto d’amore. Egli voleva che le persone potessero vivere e poi ritornare nel mondo originale e dimorare nella patria originale d’amore del Dio eterno. (142-76, 1.3.1986)
La Bibbia descrive la creazione di Dio del cielo e della terra in termini semplici, dicendo che Dio creò il cielo e la terra attraverso la Parola. Apparvero le stelle quando Dio disse: «Siano le stelle», e apparve la terra quando Dio disse: «Sia la terra». Ma dovete essere consapevoli che in questo processo Dio mantenne il principio della progressione, sviluppando le cose piccole in cose grandi secondo un ordine e una legge senza limiti. In base a questo principio, dopo aver creato tutte le cose, Dio creò i nostri antenati, Adamo ed Eva, concentrando l’essenza di tutte le cose dell’universo. (65-21, 13.11.1972)
Oggi i cristiani affermano che, siccome Dio è onnisciente e onnipotente, tutte le cose sono venute ad esistere semplicemente perché Lui disse: «Siano il cielo e la terra». Ma non è così. Dio investì ogni cosa, tutta l’energia che aveva. Investendo completamente la forza del Suo amore, Dio creò tutte le cose come un dono per i Suoi futuri beneamati figli e figlie e la Sua futura famiglia. Ogni cosa fu creata così. Perciò dovremmo guardare tutte le cose pensando a questo. (112-306, 25.4.1981)
Con che cosa creò Dio? In principio c’erano la volontà e il pensiero di Dio. Insieme al pensiero di Dio c’era un piano. Possiamo vedere che c’erano la volontà e il piano originale di Dio per costruire un certo tipo di mondo umano dopo la creazione degli esseri umani. (76-91, 1.2.1975)
Una cosa che dovete sapere è che, quando creò il mondo, Dio creò prima l’ambiente. Questo è il mondo che è risultato dai rapporti tra partner soggetto e oggetto. Il mondo della natura si è sviluppato come un mondo di fenomeni dove i partner soggetto e oggetto agiscono unendosi fra loro. (131-217, 4.5.1984)

Quando consideriamo i principi impiegati nella creazione del cielo e della terra, vediamo che Dio non creò gli esseri centrali e poi il loro ambiente; piuttosto, prima di creare gli esseri umani, Dio preparò un ambiente basato su dei rapporti. Per creare gli esseri umani, prima creò la terra. Dio stabilì l’interiore sulla base dell’esteriore. Questo è il principio con cui furono creati il cielo e la terra. Cose che un tempo esistevano, hanno lasciato il posto a delle cose più grandi, e cose che non avevano valore hanno dato nascita a delle cose di valore. Questo è il principio alla base della creazione del cielo e della terra. Nel creare gli esseri umani, Dio fece prima il corpo e poi lo spirito. (152-319, 18.8.1963)
Allorché Dio vide tutte le cose che aveva creato durante i sei giorni, fu pieno di orgoglio e voleva mostrarle con fierezza. La Sua gioia era infinita mentre guardava la Sua creazione. Quando Dio continuava a dire, con tanta gioia nel cuore: «Ė buono, è buono», a chi stava parlando? Stava parlando a tutte le cose della creazione. Dobbiamo capire che si rivolgeva a tutte le cose con un cuore così pieno di entusiasmo. (5-238, 8.2.1959)
Quando Dio creò il mondo, c’era gioia. Dopo averlo creato, Dio disse che era buono da guardare. Provò gioia. Che cos’è la gioia? Ė ciò che sentite quando realizzate un certo scopo. Dio provò gioia per tutte le cose che aveva creato perché il senso del Suo scopo era racchiuso in loro.
Allora, che tipo di mondo è il mondo restaurato? Detto in parole povere, è un mondo popolato da persone che hanno dei legami di cuore a vari livelli, attraverso i quali possono lodare Dio mentre osservano ogni singola creatura dell’universo. Dal punto di vista del Cielo, è qui che si trova il valore del carattere. Perciò la storia che San Francesco predicava agli animali e agli uccelli non è una bugia. Sembra un sogno, ma è la realtà. (9-168, 8.5.1960)
Sebbene esista anche quando siete soli, l’amore non può entrare in azione finché non avete un partner. Nemmeno Dio può amare senza un partner. Anche se l’amore è ciò che piace a Dio più di tutto, questo amore non si può manifestare quando Lui è solo. Quando uno è solo non può sentire né la gioia né l’impulso dell’amore. Ė per questo motivo che Dio creò l’universo come un partner con cui può condividere l’amore e la gioia. Dopo aver creato l’universo, Dio creò Adamo ed Eva come Suoi proprietari. (143-81, 16.3.1986)
5.2. La dimensione e la struttura dell’universo misterioso
Ogni cosa del creato è preparata come un manuale in modo che gli adorati figli e figlie di Dio possano ricercare l’ideale dell’amore. Ecco perché tutto esiste in un sistema di coppia. Il regno minerale opera attraverso il rapporto tra partner soggetto e oggetto. Anche negli atomi i protoni e gli elettroni interagiscono attraverso il rapporto tra i partner soggetto e oggetto. Senza questa interazione non possono continuare ad esistere. Senza movimento non ci può essere nessuna esistenza eterna. Quindi l’universo è centrato sull’umanità, ed è la sfera creata per permetterle di raggiungere il punto centrale. (137-59, 18.12.1985)
Che cos’è l’universo? Ė come il corpo visibile di Dio. Ė un’estensione dell’esistenza di Dio. Per questo motivo nasce l’idea che possiamo amare veramente; in altre parole amare l’universo è un’esperienza molto reale. Voi vi passate una mano sui capelli in questo modo, non è vero? Quando sui vostri vestiti c’è un po’ di sporcizia, la spazzolate via, giusto? Perché lo fate? Perché fanno parte di voi. Poiché sono uniti a voi, vi comportate così. Da ora in poi, dovete portare Dio nel centro del vostro cuore e costruire un mondo unificato dove la mente e il corpo sono uniti, e tutte le cose sono unite. (86-174, 28.3.1976)
Se lo volete sapere, l’universo ha un’estensione di molti miliardi di anni luce. La luce viaggia percorrendo 300.000 chilometri al secondo e 300.000 chilometri sono sette volte e mezzo la circonferenza della terra. In astronomia la distanza che la luce percorre in un anno si chiama anno luce. L’universo è talmente vasto che la luce che si muove secondo questa unità di misura dell’anno luce non può raggiungere la sua destinazione finale nemmeno dopo che sono passati miliardi di anni. (127-213, 8.5.1983)
Finora l’Osservatorio di Greenwich ha scoperto delle stelle che distano dieci miliardi di anni luce ed ora è giunto il tempo in cui possiamo vedere delle stelle che sono distanti quindici miliardi di anni luce e anche di più. La dimensione di questo universo è un numero basato sul principio – ha un’estensione di 21 miliardi di anni luce. La luce viaggia alla velocità di 300 milioni di metri al secondo. Questo significa che in un secondo fa sette volte e mezzo il giro della terra.
Se pensaste a questa luce con una velocità così alta, immaginandola viaggiare anche solo per un giorno, vi raggomitolereste e la vostra mente non riuscirebbe ad afferrarla. Direste: «Per me è inconcepibile». Invece la luce viaggia veloce non solo per cento anni, ma per miliardi di anni. Cento milioni sono cento volte un milione, ma persino dopo che sono passati cento milioni di anni da quando è partita, la luce è ancora in viaggio. Se una persona vive cento anni, durante quel periodo sono vissute e morte un milione di persone. In altre parole cento milioni di anni luce significa che la luce sta ancora viaggiando persino dopo che ogni persona è vissuta cento anni dall’inizio alla fine, e questo è andato avanti per un milione di persone. Allora, quanto sono lunghi 21 miliardi di anni? Ogni persona deve vivere cento anni dall’inizio alla fine, e questo deve continuare per 210 milioni di persone e più. La luce non percorre una distanza così lunga viaggiando in linea retta, viaggia in cerchi. Questo è il nostro universo. (181-195, 3.10.1988)
Cosa intendiamo per perfezione dell’universo? Per realizzare la perfezione dell’universo ognuno di noi deve diventare perfetto. Non importa quanto l’universo possa essere perfetto, non ha niente a che fare con voi se non siete perfetti. Sappiamo che per quanto il mondo possa essere meraviglioso, e anche se il mondo là fuori danza di gioia, se avete un grosso dolore, tutte le situazioni gioiose del mondo esterno non hanno nulla a che fare con voi. (166-210, 7.6.1987)
La perfezione dell’universo deve dare gioia al vostro io interiore così come al mondo esteriore. Tutti e due, la vostra mente e il vostro corpo, devono gioire in un luogo di felicità. Tutte le vostre cellule, ad esempio, devono gioire. Le cellule degli occhi e quelle delle piante dei piedi sono diverse, non è vero? Ma anche se sono diverse, le cellule delle mani e tutte le vostre cellule devono essere felici, insieme a tutte le parti del corpo e della mente. Senza escludere nulla, tutto deve poter gioire; anziché rimanere separate si devono unire insieme. Solo quando avremo un mondo del genere, che può sperimentare la gioia risonante dell’amore fondata sulla realtà di questo corpo interconnesso, l’universo diventerà perfetto. (166-210, 7.6.1987)
5.3. La natura è un manuale che insegna l’ideale dell’amore
Alcune persone che pregano hanno chiamato la natura la prima Bibbia. Non è al secondo posto. La Bibbia che descrive la storia di Israele non sempre dà un messaggio chiaro. Sapete quanto ho scosso la testa mentre la leggevo? Può essere molto ambigua; le persone capiscono quello che vogliono dalla Bibbia, proprio come se fosse una chiromante che predice la loro fortuna. Per alcuni è un modo per sfuggire dalla realtà. Così, il mondo della natura creato da Dio è meglio della Bibbia a realizzare il difficile compito di giudicare i fatti e chiarire ogni cosa dall’inizio alla fine. (20-270, 7.7.1968)
I collegamenti si fanno cominciando dalle cose estremamente piccole. Anche voi siete un corpo vivente composto da 400 trilioni di cellule collegate insieme. Fra tutti gli esseri del mondo ideale della creazione centrato sull’amore di Dio, cioè il grande universo, non ce n’è neanche uno che abbia origine al di fuori del cuore di Dio. Un poeta che riesce a percepire questo deve essere un grande poeta. Se ci fosse un poeta capace di sentire e di esprimere il cuore del cosmo vedendo tremare una foglia, dovrebbe essere un poeta dell’universo.
Non abbiamo pensato a come tutte le cose del cielo e della terra, che si manifestano intorno a noi senza che ce ne accorgiamo, esistono con l’amore di Dio. Quando entrate in uno stato mistico, potete vedere che il principio dell’universo è contenuto persino in un granello di sabbia e che l’armonia infinita e inesauribile dell’universo è racchiusa in un atomo. Non possiamo negare che ogni essere esistente è il risultato di qualche forza complessa, anche se sconosciuta. Al di là delle molecole ci sono gli atomi, e al di là degli atomi ci sono le particelle elementari. Queste forme non esistono inconsciamente, ma con una determinata coscienza e scopo. Perciò, dovete assolutamente capire che tutti gli esseri esistenti hanno avuto origine attraverso le mani amorevoli di Dio e sono inevitabilmente collegati al Suo cuore. (9-166, 8.5.1960)
Che tipo di persona è un maestro spirituale? È colui che ha un cuore così profondo che lo fa esclamare «Dio!» mentre stringe un semplice filo d’erba, e sa riconoscere che quel filo d’erba ha un valore uguale al suo. Questa persona è il maestro spirituale più grande. Una persona capace di celebrare quel valore in questo modo sarà l’artista più grande. Chi sa scoprire i diversi incanti dell’amore e del cuore di Dio in tutti i vari aspetti del creato, in tutte le sue forme e i suoi colori, può fare amicizia con loro e gioire insieme a loro, è una persona che può rappresentare l’intero l’universo. Se c’è qualcuno ogni cui singola cellula è mossa da questo sentimento, deve essere colui che rappresenta l’intero universo. Costui è un signore della creazione. Ma una persona che non sa far altro che mangiare, può diventare il signore della creazione? (9-166, 8.5.1960)
Se osservate attentamente i bambini, vedete che amano soprattutto le creature vivaci come i cagnolini, gli insetti, gli uccelli e gli animali selvatici. Perché? Le persone sono fondamentalmente così. Che cosa significa? I loro interessi si risvegliano quando vedono il mondo della natura e la terra in movimento. Anche se, naturalmente, possono esserci diversi livelli di partner, le persone si divertono e trovano interesse a contemplare queste cose. In questo modo imparano tutte le caratteristiche dell’amore che sono dentro di loro. Se osserviamo come vivono gli insetti e gli animali, constatiamo che esistono tutti in coppie. Considerando questo, la natura è un museo di manuali costruiti per educare gli esseri umani, come partner d’amore di Dio, sull’ideale dei rapporti reciproci. (137-211, 1.3.1986)
Dio creò l’universo ed ogni cosa che esso contiene come un manuale per aiutare i Suoi adorati figli e figlie a trovare l’ideale dell’amore. Ecco perché tutto esiste in un sistema di coppia. Il regno minerale opera attraverso il rapporto tra partner soggetto e oggetto. Negli atomi, che sono le unità strutturali della materia, gli elettroni e i protoni interagiscono in un rapporto tra partner soggetto e oggetto. Senza questa interazione non possono esistere. Senza movimento non ci può essere nessuna esistenza eterna. Ecco perché devono interagire.
Le persone osservano la natura e man mano che crescono imparano. Imparano le cose e dicono: «Ecco com’è il mondo degli insetti!» Quando in una notte d’autunno con la luna splendente e le stelle scintillanti ascoltate attentamente, i suoni degli insetti sembrano un’orchestra. Perché emettono quei suoni? Cantano il loro ideale mentre cercano i loro partner. Sussurrano l’amore. Gli uccelli e tutti gli altri animali seguono lo stesso denominatore comune dell’amore quando emettono i loro suoni tristi o felici. Sono in basso sulla scala e lontani dall’asse, però girano intorno all’asse sullo stesso piano orizzontale. Ecco come sono tutti gli esseri esistenti. (137-59, 18.12.1985)
Ci sono tre tipi di canti di uccelli: primo, c’è un canto che esprime la fame; secondo c’è un canto per esprimere l’amore per il proprio compagno; e terzo, c’è un canto che si canta nei momenti di pericolo. Sono tutti diversi. Noi, persone comuni, non lo sappiamo, ma loro nel loro mondo lo sanno. Quando gridano per la fame, tutti gli altri uccelli capiscono. Ma attorno a cosa ruota la loro vita di ogni giorno? La fame si risolve semplicemente mangiando, e non affrontano neanche pericoli tutti i giorni. La maggior parte del loro canto va avanti e indietro nel rapporto di dare e avere con il loro partner d’amore. (137-211, 3.1.1986)
Gli esseri umani sono stati creati come partner soggetto e oggetto, cioè come una coppia. Anche il mondo di tutte le cose, che esiste per il bene dell’umanità, crea armonia seguendo il principio dell’amore e realizza il suo scopo di vita e il suo ideale attraverso l’amore dell’umanità. Per le persone - e soprattutto per Adamo ed Eva che stanno maturando - il mondo di tutte le cose è un manuale d’amore e un museo che esibisce senza fine l’essenza dell’amore. (135-12, 20.8.1985)
Tutti gli uccelli e gli animali esistono in coppie e si armonizzano tra loro nell’amore. I fiori e le farfalle stabiliscono un rapporto da due poli opposti, ma creano armonia tra loro. Questo riflette il rapporto armonioso tra il cielo e la terra. I poli opposti dell’universo si armonizzano attraverso l’amore. È la stessa cosa per gli uccelli migratori. Gli uccelli del sud volano a nord e gli uccelli del nord volano a sud, amandosi tra loro mentre attraversano le regioni avanti e indietro. Nel far questo ruotano eternamente attorno all’amore. Le persone imparano l’amore attraverso i manuali del museo che Dio ha creato. Quando Dio e l’umanità si ameranno nella gioia, tutte le cose in cielo e sulla terra seguiranno quel ritmo e si armonizzeranno attorno a loro. Se Dio amerà una cosa e la gradirà, sarà gradita anche al mondo angelico. Piacerà anche a tutto il mondo della creazione, che offrirà lodi e applausi. Gli uccelli canori canteranno le loro lodi e i bei fiori offriranno un encomio attraverso i loro profumi. Il creato esiste per espandere la fragrante atmosfera in cui gli esseri umani, in posizione centrale, con l’amore più alto, possono essere felici. Persino i brutti rospi gracidano «cra, cra, cra», quando fanno l’amore. Com’è incantevole! Scalciano con le zampe e si muovono in su e in giù mentre fanno l’amore. Che scena deliziosa! Questa è arte suprema. (142-273, 13.3.1986)
Maturando Adamo ed Eva arriveranno a capire e diranno: «Ah, ecco come si fa l’amore». Dio ha disposto il mondo di tutte le cose come un manuale per guidare l’ideale dell’amore umano a raggiungere la maturità. Così continuando a imparare, man mano che crescono, arriveranno a provare dei sentimenti diversi l’uno per l’altro e diranno: «Ah, in passato eravamo come un fratello e una sorella, ma ora sembra che….» Impareranno dicendo: «Ah, è così che stanno le cose». Così andranno avanti dritti lungo delle linee parallele, poi si scontreranno e diranno: «Tu ed io dobbiamo incontrarci persino a rischio della morte. Non possiamo andare da nessun’altra parte». (137-59, 18.12.1985)
Adamo ed Eva, nati come i primi figli di Dio, dovevano crescere dall’infanzia alla maturità nella sfera di protezione di Dio. Poiché il loro intelletto doveva svilupparsi attraverso questo processo, sarebbero arrivati a capire perché Dio aveva creato il mondo, e Dio li avrebbe educati attraverso il mondo della creazione. Il creato, dove ogni cosa è in movimento, era un manuale per insegnare ad Adamo ed Eva tutto ciò che avevano bisogno di sapere su come vivere. Essi dovevano essere i nostri primi antenati originali. Dovete capire che, siccome Adamo ed Eva non erano perfetti, il mondo della creazione era un modello e un museo che mostrava loro come condurre una vita ideale. (137-126, 1.1.1986)
5.4. Il nostro atteggiamento verso la natura
Quando al mattino aprite gli occhi e guardate la natura, essa si collega sottilmente alla vostra natura originale e ispira dei sentimenti verso un nuovo ideale che può sbocciare. D’altro canto, sapete molto bene che, più guardate il mondo umano, più suscita nel vostro cuore disperazione e dolore. Se il mondo fosse popolato da persone originali che non sono cadute, il valore degli esseri umani non susciterebbe dolore nel cuore di chi lo osserva. Gli esseri umani non sono stati creati semplicemente per avere il valore di un filo d’erba, di un fiore o di un tronco d’albero. Dovevano essere delle creature nobili, che non potevano essere scambiate per nessuna cosa nel mondo della creazione. Dovevano farsi avanti rappresentando il Cielo con un valore incomparabile. (9-97, 24.4.1960)
Dovete avere una mente che contempla la natura permeata dall’amore di Dio e dice: «Qualsiasi cosa preziosa posseduta da un re di questo mondo o da una persona famosa potrebbe reggere al confronto con questo? Qualche manufatto antico potrebbe essere paragonato a questo? L’abito sontuoso indossato da una signora famosa potrebbe essere paragonato a questo?» Senza questo tipo di cuore commettiamo un peccato davanti al mondo della natura, anche senza saperlo. Se c’è qualcuno che può guardare un essere vivente e dire: «Qualcosa prodotto dalle mani dell’uomo può essere paragonato a questo? Non importa quanto uno possa essere grande, potrebbe essere più grande di Dio?» e apprezza sommamente tutte le cose create attraverso il lavoro faticoso di Dio, dev’essere senz’altro un Suo figlio. Questa persona non ha bisogno di pregare. Vive con Dio. Dio guida le persone verso questa posizione. (9-174, 8.5.1960)
Le persone proveranno piacere e gioia per qualsiasi cosa appartiene a qualcuno che amano. Tuttavia non sanno allietarsi delle cose create da Dio, che dovrebbero amare più di tutto. Queste persone possono diventare dei figli e delle figlie di Dio? Poiché avete la responsabilità di liberare dal dolore la creazione che sospira e si lamenta, dovreste sperimentare profondamente il cuore e la cura che Dio ha investito nel creare anche solo un albero o una pianta 6.000 anni fa. Dovreste avere un cuore tale da poter versare lacrime persino alla vista di un filo d’erba lungo la strada, o stringendovi a un albero, e dire: «Come devi essere solo avendo perso il tuo padrone!» Io stesso ho versato tante lacrime. Ho pianto a non finire mentre mi aggrappavo ad una roccia; ho pianto sentendo soffiare il vento. Ora, avendo ascoltato le mie parole, capite perché. (9-176, 8.5.1960)
Ho percorso questa strada dicendo a me stesso: «Le cose preziose della creazione, che Dio ha creato e che hanno formato un collegamento eterno con Lui, non sono tenute in così gran conto come i tesori nazionali o gli oggetti preziosi di qualche regno di oggi. Io capirò quel dolore; io solo devo capire». Se avete un cuore che dice: «Io capirò, anche se tutte le persone che vivono sulla terra possono ignorarlo», il vostro popolo diventerà un popolo nuovo che in futuro potrà dominare l’umanità. Questo non è un concetto, è una realtà. Dove sono le persone che sanno apprezzare tutte le cose del creato più dei tesori di famiglia che sono tramandati nel corso delle generazioni, o più dei diamanti che sono considerati le pietre più preziose del mondo - tanto da aggrapparsi a queste cose rifiutandosi di lasciarle andare? Dio, vedendo quelli che capiscono nel loro cuore ciò che Lui ha creato, e che serbano queste cose versando lacrime per loro, dirà: «Miei cari figli!» (9-176, 8.5.1960)
Che cos’è la natura? Ė un museo che Dio ci ha dato in dono, qualcosa che Egli ha preparato per la nascita dei Suoi amati figli e figlie. Persino il canto di un uccello e un filo d’erba che cresce sono delle decorazioni preparate per portare bellezza nella vita dei Suoi diletti figli. Anche le pietre che rotolano per la strada sono state create come decorazioni per una nazione, perché Dio sapeva che i Suoi figli e le Sue figlie sarebbero stati i proprietari che avrebbero governato quella nazione. Ė la stessa cosa con l’acqua che scorre. Dio non voleva che le cose fossero aride e monotone, perciò ha creato le cose in modo da stabilire un principe dei sogni e della speranza che avrebbe potuto contemplare questo giardino infinitamente variopinto e armonioso - questo mondo d’amore - ed ereditarlo. Quindi noi impariamo da tutte le cose del creato. Quando gli uccelli maschi e femmine cantano, la loro padrona deve imparare da loro. Dovreste poter lodare la bellezza del mondo originale della creazione dove ogni cosa dedica tutta la sua vita a stabilire un mondo in cui ognuno vive per il bene dell’altro. Allora persino gli uccellini appena nati vorranno venire a vivere nella vostra casa. Gli uccelli vorranno avere i loro piccoli lì. Capite cosa sto dicendo? (175-186, 16.4.1988)
Non importa quanto un’opera d’arte di un museo possa essere preziosa, può avere più valore di un’opera d’arte vivente? Sto chiedendo chi ha amato questa terra - il museo di tutte le cose e l’opera di Dio - più di quanto l’abbia amata Dio. Chiedo se qualcuno l’ha amata più dei musei del suo paese. Potete paragonare una corona d’oro della dinastia Scilla esposta in un museo con un dente di leone che spunta lungo la strada e che è stato creato direttamente da Dio? Se esiste un re che incarna il cuore di questo Dio, e si prende cura della creazione con un cuore che dice: «Mi dispiace e mi vergogno perché io, che sono nella posizione di un re, non posso amarti dalla posizione di aver ricevuto l’amore del Dio originale, che può vivere per il bene di tutte le cose», i ciuffi d’erba vorranno seguire quel re e stare eternamente con lui. Ecco come dovrebbero vivere le persone. (175-186, 16.4.1988)
5.5. Amate la natura e amate le persone
Dovete saper amare la natura e amare le persone. Dovete sapere che quelli che non sanno amare le persone o la natura non possono amare Dio. Poiché tutte le cose della creazione sono simboli di Dio e le persone sono esseri della Sua sostanza, quelli che sanno amare tutte le persone e le cose del creato arriveranno ad amare Dio. (70-181, 9.2.1974)
Dovete sempre amare la natura. Dovete amare la natura e le persone. Dovete amare le persone di tutti i cinque colori della razza umana. Pensate che Dio dirà: «Oh, a me piacciono solo i bianchi»? Allora tutti dovrebbero indossare solo degli abiti bianchi. Tutti i bianchi dovrebbero portare solo dei vestiti bianchi e buttare via tutti i vestiti colorati. Perché indossereste dei vestiti neri o dei vestiti colorati? Sarebbe una contraddizione. (133-28, 1.7.1984)
Persino tutti gli elementi e le creature più piccole vanno in direzione della via dell’amore. Si muovono verso le cellule dell’umanità che possono entrare direttamente in contatto con l’amore che è unito a Dio. Per questo motivo dobbiamo sacrificarci per l’amore. Dobbiamo investire noi stessi.
Poiché esiste la tradizione di investire totalmente la propria vita e i propri beni, le entità più basse cercano di dare totalmente se stesse per il bene di quelle più alte. Questa non è la teoria dell’evoluzione di Darwin, ma la teoria dell’assorbimento basato sull’amore. Si tratta di sapere come il valore di una delle creature più piccole cresce diventando materiale da usarsi per creare il livello di valore superiore successivo. (204-129, 1.7.1990.)
Dobbiamo sentire che tutte le creature di Dio sono oggetti del nostro amore. Dovremmo essere delle persone che sanno amare persino le forme di vita più minuscole, per non parlare degli esseri umani, così come ogni cosa visibile e invisibile in cielo. Quando alla mattina un uccello canta «cip, cip, cip», invece di brontolare dicendo: «Ehi tu, passero seccatore, sto cercando di dormire fino a tardi. Perché cinguetti?!» dite: «Oh, grazie. Sei venuto a svegliarmi. Mi stai dicendo che verrà a trovarmi un ospite importante». La visione è diversa. Questa è una cosa meravigliosa. (112-219, 12.4.1981)
Dio creò il mondo angelico nello stesso tempo in cui creò il mondo umano. Il mondo angelico che tipo di mondo è? Solo quando gli esseri umani appaiono con la bellezza e il profumo - come i fiori che esistono per produrre frutto - il nido d’amore sarà finalmente preparato. Quindi, tutta la vita comincia da lì e tutti gli esseri che hanno vita possono armonizzarsi cominciando da lì. Gli esseri umani rendono possibile questa armonia. Attorno a queste persone, una miriade di angeli in cielo forma un regno soggettivo armonioso dove possono avere uno scambio di dare e avere con le persone, come le farfalle e le api fanno con i fiori. Quando questo succederà, apparirà sicuramente un giardino fiorito di armonia dove Dio gioirà, le persone gioiranno, gli angeli gioiranno e tutte le cose saranno immerse nell’amore. Allora inizierà una festa di primavera. (31-124, 3.5.1970)

2 commenti:

  1. Quando consideriamo i principi impiegati nella creazione del cielo e della terra, vediamo che Dio non creò gli esseri centrali e poi il loro ambiente; piuttosto, prima di creare gli esseri umani, Dio preparò un ambiente basato su dei rapporti. Per creare gli esseri umani, prima creò la terra. Dio stabilì l’interiore sulla base dell’esteriore. Questo è il principio con cui furono creati il cielo e la terra. Cose che un tempo esistevano, hanno lasciato il posto a delle cose più grandi, e cose che non avevano valore hanno dato nascita a delle cose di valore. Questo è il principio alla base della creazione del cielo e della terra. Nel creare gli esseri umani, Dio fece prima il corpo e poi lo spirito.

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  2. La natura è un manuale che insegna l’ideale dell’amore
    Alcune persone che pregano hanno chiamato la natura la prima Bibbia. Non è al secondo posto. La Bibbia che descrive la storia di Israele non sempre dà un messaggio chiaro. Sapete quanto ho scosso la testa mentre la leggevo? Può essere molto ambigua; le persone capiscono quello che vogliono dalla Bibbia, proprio come se fosse una chiromante che predice la loro fortuna. Per alcuni è un modo per sfuggire dalla realtà. Così, il mondo della natura creato da Dio è meglio della Bibbia a realizzare il difficile compito di giudicare i fatti e chiarire ogni cosa dall’inizio alla fine.

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