Libro 7
Capitolo III
Sezione 9. Regole e codice di condotta tra i membri
9.1. I membri stabiliscono dei legami attraverso l’amore
celeste
Noi chiamiamo i membri della Chiesa dell’Unificazione ‘membri
della famiglia’ (sikgu). I membri devono avere tra loro un rapporto di fratelli
e sorelle e nascere dal cuore degli stessi genitori. Solo allora possiamo
diventare un membro. Dobbiamo avere un rapporto di fratelli e sorelle sotto gli
stessi genitori. Dobbiamo ereditare direttamente il modo di vita, le abitudini
e le tradizioni dei genitori. Poi dobbiamo creare una famiglia di cui Dio può
essere contento. Solo allora possiamo diventare dei membri. (155-211, 30.10.1965)
Oggi siamo riuniti qui, mano nella mano. Giovani e
vecchi, uomini e donne, che erano dei perfetti estranei sono riuniti insieme.
Abbiamo ereditato la stessa linea di sangue con lo stesso cuore di Dio. Poiché abbiamo
cominciato ad essere santi, dobbiamo anche ottenere dei risultati degni di
questa posizione. (67-325, 22.7.1973)
Dovete sapere che fino ad ora il rapporto fra noi è stato
un rapporto tridimensionale. Non è qualcosa basato su un’ideologia che esisteva
nella storia precedente. È basato sul cuore di Dio e sul Suo ideale di
creazione; è iniziato sulla base del modello del carattere originale. Questa è
l’essenza di tutti i rapporti e perciò deve essere considerata assoluta. (49-206,
10.10.1971)
Siamo riuniti qui per formare dei nuovi rapporti. Perciò
le persone riunite qui non sono fratelli e sorelle di sangue. Degli individui
che non sono fratelli devono unirsi insieme stabilendo fra loro dei rapporti
più forti di quelli fra fratelli di sangue. È una cosa diversa. Il rapporto con
quelli che non sono vostri fratelli fisici deve dominare il rapporto fra voi e
i vostri fratelli e sorelle di sangue. Se questo non succede, la vostra
famiglia non ha nessun legame spirituale con voi. In effetti non potete
interferire direttamente in questo. Perciò dobbiamo trattare con più attenzione
i nostri fratelli e sorelle della chiesa. (49-209, 10.10.1971)
Quando avete a che fare con i membri, dovete stare
attenti a non ferirli o a dire delle cose che li scoraggerebbero nella loro
vita di fede. (18-43, 17.5.1967)
Dovete avere comprensione per gli altri membri che sono
in difficoltà e hanno dei problemi in determinate circostanze, come se foste
voi stessi ad avere quei problemi. (25-291, 5.10.1969)
Non posso tollerare che qualcuno critichi e attacchi
deliberatamente altri membri. Se desideriamo amare il mondo, da dove dobbiamo cominciare
ad amare? Dobbiamo cominciare amandoci gli uni gli altri. Ci siamo riuniti qui
da nord, sud, est e ovest, sotto gli stessi legami e perciò dobbiamo amarci reciprocamente.
Dovrebbe essere insopportabile vivere se non possiamo vederci o incontrarci.
Poiché siamo collegati da un simile legame, la Chiesa dell’Unificazione è
fiera di avere qualcosa che il mondo del male non ha. Se perdiamo questo
legame, non siamo proprio nulla. (49-62, 3.10.1971)
Noi siamo delle persone stupende. Percorriamo il corso
della nostra vita con dignità, in una posizione che il mondo, l’universo e
tutti i santi e i saggi nel mondo spirituale ci invidiano. Viviamo avendo
ereditato un bagaglio di realizzazioni che impedisce a Dio di abbandonarci e
che Gli permette anche di lodarci e di venire da noi a esprimere il Suo amore.
(171-29, 5.12.1987)
Se qui c’è un discendente che ha dei buoni antenati,
questi antenati cooperano attivamente con lui. Vi trovate tutti in questa
posizione. Il mondo spirituale sarà felice eternamente se voi, che siete in
questa posizione, lottate con entusiasmo e con stile e vincete ogni battaglia
dovunque andate. Tanti spiriti malvagi saranno colti di sorpresa e si
ritireranno, ancor prima di farsi vedere. Così questi antenati vi serviranno
come un re. Dovete provare questo tipo di sentimento. (14-21, 19.4.1964)
Sarebbe giusto se questo frutto sostanziale di seimila
anni cadesse senza essere maturato, come un frutto che cade dal suo albero? Avrebbe
senso preoccuparsi che possa soffiare il vento e dire: «Oh no, va a finire che
cado. Se il vento soffia un po’ di più, cadrò. Padre, non mi scuotere, lasciami
stare fermo». Ci sono delle persone così. D’altro canto ci sono dei membri che
dicono: «Anche se prendi un’ascia e scuoti i rami come ti pare, i miei rami non
cadranno finché non sono stati tagliati». A quale gruppo appartenete? Siete
quelli che si preoccupano che soffierà il vento, oppure siete il gruppo che non
cadrà anche se siete scrollati? (46-155, 13.8.1971)
A che scopo siete venuti qui? Non siete venuti per
risolvere dei problemi esteriori. Siete venuti qui per chiarire il problema
fondamentale dell’umanità, per stare al cospetto dell’Essere Assoluto ed essere
riconosciuti e confermati dall’Essere Assoluto. (11-224, 20.9.1961)
9.2. I rapporti Caino e Abele tra i membri
Quando guardiamo i membri della Chiesa dell’Unificazione
e domandiamo chi è Caino e chi è Abele, dal punto di vista verticale i membri
in posizione Abele sono quelli che sono entrati prima, mentre dal punto di
vista orizzontale i membri in posizione Abele sono quelli che sono entrati da
poco. Nei rapporti verticali e orizzontali, l’orizzontale deve essere pieno di
riguardo nei confronti del verticale, non il contrario. Ecco come sarà. (49-214,
10.10.1971)
Qual è il segreto per diventare una figura Abele?
Preservare la tradizione. Uno che non si ribella nemmeno di fronte alla morte
può diventare Abele. Dovete capirlo. Gesù è definito il giovane agnello, non è vero?
Perciò, anche se siete trafitti, non dovete ribellarvi. (49-214, 10.10.1971)
Abele deve amare Caino. Deve sottometterlo in modo
naturale con l’amore. Deve essere nella posizione di amarlo con le lacrime e il
sangue. Deve dare un amore supremo, altrimenti Caino non si placherà e la
restaurazione non potrà essere realizzata. Dobbiamo far questo per amore della chiesa
cristiana, della Repubblica di Corea e della Corea del Nord. Questa è la
ragione per cui ora sto pregando per la Corea del Nord. (34-283, 13.9.1970)
Che cosa deve fare Abele? Deve restaurare tre
generazioni. Prima di tutto deve essere restaurato Caino. Poi devono essere
restaurati i genitori. Poi deve essere liberato Dio. Queste sono le tre grandi
missioni. In altre parole, senza liberare il mondo satanico, non possono
apparire i genitori, e senza liberare i genitori Dio non può essere liberato. La
responsabilità di queste tre liberazioni spetta ad Abele. (58-68, 6.6.1972)
Nella chiesa, dovete saper discernere chi è Abele e chi è
Caino. Se ci sono due persone, una è sicuramente Abele e l’altra è Caino; se ce
ne sono tre, una può essere la figura Abele, l’altra può essere Caino e la
terza può essere in posizione o di Abele o di Caino. Dovete essere capaci di
distinguere chiaramente fra l’Abele e il Caino più centrale. (3-206, 1.11.1957)
Caino e Abele non devono essere disuniti e separati. Un
lato è la mano destra, l’altro la sinistra. Perciò, tutti devono cercare e
servire la loro figura Abele con la fede che il mio Dio è il tuo Dio e che Egli
ama sia me che te. Ognuno deve fare del suo meglio per evitare la posizione di Caino.
Se non riuscite a diventare una persona così, dovete capire chiaramente che in
qualsiasi momento finirete per essere passibili del giudizio del cielo. (3-206,
11.1.1957)
Dove si decidono le posizioni di Caino e Abele? Le
posizioni di Caino e Abele non saranno decise in un luogo bello e confortevole.
Perché abbiamo bisogno di Caino e Abele? Sono necessari per la restaurazione
tramite indennizzo. Cosa dobbiamo fare per realizzare la restaurazione tramite
indennizzo? Dobbiamo diventare un’offerta in sacrificio. (34-91, 29.8.1970)
Dov’è che Dio decide la figura Abele? Fa la scelta in un
luogo che Satana non può accusare. È la posizione dove si realizza l’unità con
Dio. Non è una posizione di gioia, ma la posizione più difficile e dolorosa. In
altre parole potete raggiungere l’unità con Dio nella posizione in cui siete
disposti a morire nella situazione più miserabile. (34-51, 29.8.1970)
9.3. Definizione di Caino e Abele
Oggi fra i membri della Chiesa dell’Unificazione, ci sono
dei pazzi che dicono: «Ehi, io sono Abele perché sono entrato prima e quelli
che sono entrati dopo sono Caino; quindi tu mi devi servire!». Che tipo di
persona è Abele? Abele è quello che vive secondo la volontà di Dio. Chi ha la
mente più pubblica è Abele.
Chi è Caino? Caino è dal lato di Satana. Satana parte da
pensieri egoistici. Abele inizia pensando non a se stesso, ma a Dio. Dovete
capirlo. (58-68, 6.6.1972)
Anche fra coloro che sono entrati prima, quello che
soddisfa la sua avidità è Caino. Quello che pensa prima a se stesso è Caino.
Questo è il principio che uso quando ho a che fare con le persone. Non importa da
quanto tempo uno è nella chiesa, se vive in modo egoistico, io ignoro
completamente questa persona. Adesso non posso fare nulla, ma quando verrà il
tempo, gli dirò di fare le valigie e di andarsene. Voi non siete Abele solo
perché siete entrati prima. Chi pensa prima i suoi piani personali è Caino, e
chi pensa più alle questioni pubbliche e al cielo che a se stesso è Abele.
(58-68, 6.6.1972)
Nel decidere l’ordine dei fratelli tra i membri della
Chiesa dell’Unificazione, chi è entrato prima è in posizione Abele, ma nello
stesso tempo è anche Caino, e chi è entrato dopo è in posizione Caino ma contemporaneamente
è anche Abele. (24-348, 14.9.1969)
Dal punto di vista del Principio, Abele è il centro. Dio
deve entrare proprio nel centro. Ma siete diventati Abele? Per diventare Abele
dovete obbedire. Dovete obbedire a Dio e unirvi a Lui. Per unirvi a Dio dovete
fare tutto ciò che Dio vi dice di fare. Non potete essere un Abele senza fare
tutto ciò che Dio vi dice di fare. Anche se su cento compiti ne avete eseguiti novantanove,
se non riuscite a fare l’ultimo, non potete diventare la figura Abele. (34-46, 29.8.1970)
Fra i membri della Chiesa dell’Unificazione, che genere
di persona è Caino? Quelli che alzano la testa e danno ordini alle persone
intorno a loro sono tutti Caino. Allora chi è Abele? La persona che si sforza
di realizzare la sua responsabilità è Abele.
Originariamente, quelli che sono entrati prima sono di
tipo Caino, ma tengono la testa alta e cercano di essere la figura Abele. Stanno
scavando la loro fossa. Non importa quanto duramente si impegnino, se non
vivono secondo le regole e i principi, io non mi servirò di loro. (49-214, 10.10.1971)
Che tipo di esseri sono Abele e Caino? In breve, dal
punto di vista del Principio, Caino è uno che scarica le sue preoccupazioni
sugli altri; Abele invece è quello che prende su di sé le preoccupazioni degli
altri pur avendo le proprie. Questa è la differenza. (62-189, 25.9.1972)
Per definire chi è Caino e chi è Abele, quello che è
colpito è Abele e quello che colpisce è Caino. Facciamo un esempio e diciamo
che ci sono due figli davanti ai loro genitori e che tra loro la differenza di
età è notevole. Il fratello maggiore può agire al posto dei genitori per dare
consigli o per qualunque altra cosa. Tuttavia, se colpisce il fratello più
piccolo, che è senza colpa, i genitori staranno dalla parte del figlio più
piccolo anziché di quello più grande. Le persone non capiscono che questo è il
criterio per giudicare il bene e il male nella società odierna. Chi fa del male
agli altri diventa sempre la figura Caino. (56-85, 14.5.1972)
Se voi membri dell’Unificazione, prendete in giro
qualcuno che lavora duramente e mostra una grande devozione per il bene della
chiesa, dicendo: «Perché si dà così tanto da fare?» allora diventate Caino.
Dovete capire questo. Ecco come Caino e Abele si distinguono l’uno dall’altro.
Quello che è criticato e ferito senza aver commesso nessun peccato è sempre
Abele, mentre quello che critica e colpisce gli altri diventa sempre Caino.
(56-85, 14.5.1972)
Persino quando si parla, chi dice delle parole che fanno
del bene è Abele, mentre chi dice delle parole che feriscono gli altri è Caino.
Quando fate del bene a un’altra persona, le portate dei benefici, ma quando
fate qualcosa per voi stessi è come se faceste del male a quella persona. Per
questo motivo la posizione pubblica ha come scopo essere di beneficio agli
altri, mentre la posizione privata è dove uno vive per il proprio beneficio
personale. In questo modo, facendo riferimento al pubblico e il privato, Abele
e Caino, così come il bene e il male, si distinguono. Dovete capirlo. (56-85, 14.5.1972)
Chi ha una mente più pubblica è Abele. Fra i membri della
Chiesa dell’Unificazione ci sono quelli che credono di essere Abele perché sono
entrati prima, ma anche se sono entrati prima, se non sanno avere una mente
pubblica, sono Caino. Sono sicuramente Caino. Caino nacque per primo, ma poiché
era meno pubblico di Abele, doveva seguire Abele.
Tra i membri della Chiesa dell’Unificazione potrebbero
esserci quelli che insistono a dire: «Siccome io sono entrato prima, sono Abele».
Tuttavia quelli che non sanno avere una mente più pubblica di quelli che sono
entrati dopo sono Caino. La figura Abele è quella che è in una posizione che
pensa di più allo scopo pubblico. (31-165, 24.5.1970)
Arriverete ad ammirarmi in modo naturale perché io ho
offerto la mia vita in sacrificio più per la causa pubblica che per i miei
interessi personali, e ho investito una tal qualità e quantità di materie prime
di cui voi non siete consapevoli. Questo è il Principio e la fortuna celeste. (64-81,
24.10.1972)
La restaurazione del Regno dei Cieli universale non può iniziare
se le basi per la perfezione di Abele a livello individuale, familiare,
tribale, razziale, nazionale e mondiale non possono essere collegate. Noi che lo
capiamo dobbiamo applicare questo principio alla nostra vita quotidiana, a
prescindere dal giorno o dalla notte, e per sostenere lo sviluppo di questo
principio fondamentale dobbiamo andare avanti di corsa senza riposarci.
Possiamo dire che una persona così è una persona di Dio. Capite? (64-81, 24.10.1972)
Non posso tollerare che qualcuno critichi e attacchi deliberatamente altri membri. Se desideriamo amare il mondo, da dove dobbiamo cominciare ad amare? Dobbiamo cominciare amandoci gli uni gli altri. Ci siamo riuniti qui da nord, sud, est e ovest, sotto gli stessi legami e perciò dobbiamo amarci reciprocamente. Dovrebbe essere insopportabile vivere se non possiamo vederci o incontrarci. Poiché siamo collegati da un simile legame, la Chiesa dell’Unificazione è fiera di avere qualcosa che il mondo del male non ha. Se perdiamo questo legame, non siamo proprio nulla. (49-62, 3.10.1971)
RispondiEliminaSe qui c’è un discendente che ha dei buoni antenati, questi antenati cooperano attivamente con lui. Vi trovate tutti in questa posizione. Il mondo spirituale sarà felice eternamente se voi, che siete in questa posizione, lottate con entusiasmo e con stile e vincete ogni battaglia dovunque andate. Tanti spiriti malvagi saranno colti di sorpresa e si ritireranno, ancor prima di farsi vedere. Così questi antenati vi serviranno come un re. Dovete provare questo tipo di sentimento. (14-21, 19.4.1964)
RispondiEliminaDove si decidono le posizioni di Caino e Abele? Le posizioni di Caino e Abele non saranno decise in un luogo bello e confortevole. Perché abbiamo bisogno di Caino e Abele? Sono necessari per la restaurazione tramite indennizzo. Cosa dobbiamo fare per realizzare la restaurazione tramite indennizzo? Dobbiamo diventare un’offerta in sacrificio. (34-91, 29.8.1970)
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