giovedì 19 marzo 2020

I membri stabiliscono dei legami attraverso l’amore celeste

Libro 7
Capitolo III
Sezione 9. Regole e codice di condotta tra i membri
9.1. I membri stabiliscono dei legami attraverso l’amore celeste
Noi chiamiamo i membri della Chiesa dell’Unificazione ‘membri della famiglia’ (sikgu). I membri devono avere tra loro un rapporto di fratelli e sorelle e nascere dal cuore degli stessi genitori. Solo allora possiamo diventare un membro. Dobbiamo avere un rapporto di fratelli e sorelle sotto gli stessi genitori. Dobbiamo ereditare direttamente il modo di vita, le abitudini e le tradizioni dei genitori. Poi dobbiamo creare una famiglia di cui Dio può essere contento. Solo allora possiamo diventare dei membri. (155-211, 30.10.1965)
Oggi siamo riuniti qui, mano nella mano. Giovani e vecchi, uomini e donne, che erano dei perfetti estranei sono riuniti insieme. Abbiamo ereditato la stessa linea di sangue con lo stesso cuore di Dio. Poiché abbiamo cominciato ad essere santi, dobbiamo anche ottenere dei risultati degni di questa posizione. (67-325, 22.7.1973)
Dovete sapere che fino ad ora il rapporto fra noi è stato un rapporto tridimensionale. Non è qualcosa basato su un’ideologia che esisteva nella storia precedente. È basato sul cuore di Dio e sul Suo ideale di creazione; è iniziato sulla base del modello del carattere originale. Questa è l’essenza di tutti i rapporti e perciò deve essere considerata assoluta. (49-206, 10.10.1971)
Siamo riuniti qui per formare dei nuovi rapporti. Perciò le persone riunite qui non sono fratelli e sorelle di sangue. Degli individui che non sono fratelli devono unirsi insieme stabilendo fra loro dei rapporti più forti di quelli fra fratelli di sangue. È una cosa diversa. Il rapporto con quelli che non sono vostri fratelli fisici deve dominare il rapporto fra voi e i vostri fratelli e sorelle di sangue. Se questo non succede, la vostra famiglia non ha nessun legame spirituale con voi. In effetti non potete interferire direttamente in questo. Perciò dobbiamo trattare con più attenzione i nostri fratelli e sorelle della chiesa. (49-209, 10.10.1971)
Quando avete a che fare con i membri, dovete stare attenti a non ferirli o a dire delle cose che li scoraggerebbero nella loro vita di fede. (18-43, 17.5.1967)
Dovete avere comprensione per gli altri membri che sono in difficoltà e hanno dei problemi in determinate circostanze, come se foste voi stessi ad avere quei problemi. (25-291, 5.10.1969)
Non posso tollerare che qualcuno critichi e attacchi deliberatamente altri membri. Se desideriamo amare il mondo, da dove dobbiamo cominciare ad amare? Dobbiamo cominciare amandoci gli uni gli altri. Ci siamo riuniti qui da nord, sud, est e ovest, sotto gli stessi legami e perciò dobbiamo amarci reciprocamente. Dovrebbe essere insopportabile vivere se non possiamo vederci o incontrarci. Poiché siamo collegati da un simile legame, la Chiesa dell’Unificazione è fiera di avere qualcosa che il mondo del male non ha. Se perdiamo questo legame, non siamo proprio nulla. (49-62, 3.10.1971)
Noi siamo delle persone stupende. Percorriamo il corso della nostra vita con dignità, in una posizione che il mondo, l’universo e tutti i santi e i saggi nel mondo spirituale ci invidiano. Viviamo avendo ereditato un bagaglio di realizzazioni che impedisce a Dio di abbandonarci e che Gli permette anche di lodarci e di venire da noi a esprimere il Suo amore. (171-29, 5.12.1987)
Se qui c’è un discendente che ha dei buoni antenati, questi antenati cooperano attivamente con lui. Vi trovate tutti in questa posizione. Il mondo spirituale sarà felice eternamente se voi, che siete in questa posizione, lottate con entusiasmo e con stile e vincete ogni battaglia dovunque andate. Tanti spiriti malvagi saranno colti di sorpresa e si ritireranno, ancor prima di farsi vedere. Così questi antenati vi serviranno come un re. Dovete provare questo tipo di sentimento. (14-21, 19.4.1964)
Sarebbe giusto se questo frutto sostanziale di seimila anni cadesse senza essere maturato, come un frutto che cade dal suo albero? Avrebbe senso preoccuparsi che possa soffiare il vento e dire: «Oh no, va a finire che cado. Se il vento soffia un po’ di più, cadrò. Padre, non mi scuotere, lasciami stare fermo». Ci sono delle persone così. D’altro canto ci sono dei membri che dicono: «Anche se prendi un’ascia e scuoti i rami come ti pare, i miei rami non cadranno finché non sono stati tagliati». A quale gruppo appartenete? Siete quelli che si preoccupano che soffierà il vento, oppure siete il gruppo che non cadrà anche se siete scrollati? (46-155, 13.8.1971)
A che scopo siete venuti qui? Non siete venuti per risolvere dei problemi esteriori. Siete venuti qui per chiarire il problema fondamentale dell’umanità, per stare al cospetto dell’Essere Assoluto ed essere riconosciuti e confermati dall’Essere Assoluto. (11-224, 20.9.1961)
9.2. I rapporti Caino e Abele tra i membri
Quando guardiamo i membri della Chiesa dell’Unificazione e domandiamo chi è Caino e chi è Abele, dal punto di vista verticale i membri in posizione Abele sono quelli che sono entrati prima, mentre dal punto di vista orizzontale i membri in posizione Abele sono quelli che sono entrati da poco. Nei rapporti verticali e orizzontali, l’orizzontale deve essere pieno di riguardo nei confronti del verticale, non il contrario. Ecco come sarà. (49-214, 10.10.1971)
Qual è il segreto per diventare una figura Abele? Preservare la tradizione. Uno che non si ribella nemmeno di fronte alla morte può diventare Abele. Dovete capirlo. Gesù è definito il giovane agnello, non è vero? Perciò, anche se siete trafitti, non dovete ribellarvi. (49-214, 10.10.1971)
Abele deve amare Caino. Deve sottometterlo in modo naturale con l’amore. Deve essere nella posizione di amarlo con le lacrime e il sangue. Deve dare un amore supremo, altrimenti Caino non si placherà e la restaurazione non potrà essere realizzata. Dobbiamo far questo per amore della chiesa cristiana, della Repubblica di Corea e della Corea del Nord. Questa è la ragione per cui ora sto pregando per la Corea del Nord. (34-283, 13.9.1970)
Che cosa deve fare Abele? Deve restaurare tre generazioni. Prima di tutto deve essere restaurato Caino. Poi devono essere restaurati i genitori. Poi deve essere liberato Dio. Queste sono le tre grandi missioni. In altre parole, senza liberare il mondo satanico, non possono apparire i genitori, e senza liberare i genitori Dio non può essere liberato. La responsabilità di queste tre liberazioni spetta ad Abele. (58-68, 6.6.1972)
Nella chiesa, dovete saper discernere chi è Abele e chi è Caino. Se ci sono due persone, una è sicuramente Abele e l’altra è Caino; se ce ne sono tre, una può essere la figura Abele, l’altra può essere Caino e la terza può essere in posizione o di Abele o di Caino. Dovete essere capaci di distinguere chiaramente fra l’Abele e il Caino più centrale. (3-206, 1.11.1957)
Caino e Abele non devono essere disuniti e separati. Un lato è la mano destra, l’altro la sinistra. Perciò, tutti devono cercare e servire la loro figura Abele con la fede che il mio Dio è il tuo Dio e che Egli ama sia me che te. Ognuno deve fare del suo meglio per evitare la posizione di Caino. Se non riuscite a diventare una persona così, dovete capire chiaramente che in qualsiasi momento finirete per essere passibili del giudizio del cielo. (3-206, 11.1.1957)
Dove si decidono le posizioni di Caino e Abele? Le posizioni di Caino e Abele non saranno decise in un luogo bello e confortevole. Perché abbiamo bisogno di Caino e Abele? Sono necessari per la restaurazione tramite indennizzo. Cosa dobbiamo fare per realizzare la restaurazione tramite indennizzo? Dobbiamo diventare un’offerta in sacrificio. (34-91, 29.8.1970)
Dov’è che Dio decide la figura Abele? Fa la scelta in un luogo che Satana non può accusare. È la posizione dove si realizza l’unità con Dio. Non è una posizione di gioia, ma la posizione più difficile e dolorosa. In altre parole potete raggiungere l’unità con Dio nella posizione in cui siete disposti a morire nella situazione più miserabile. (34-51, 29.8.1970)
9.3. Definizione di Caino e Abele
Oggi fra i membri della Chiesa dell’Unificazione, ci sono dei pazzi che dicono: «Ehi, io sono Abele perché sono entrato prima e quelli che sono entrati dopo sono Caino; quindi tu mi devi servire!». Che tipo di persona è Abele? Abele è quello che vive secondo la volontà di Dio. Chi ha la mente più pubblica è Abele.
Chi è Caino? Caino è dal lato di Satana. Satana parte da pensieri egoistici. Abele inizia pensando non a se stesso, ma a Dio. Dovete capirlo. (58-68, 6.6.1972)
Anche fra coloro che sono entrati prima, quello che soddisfa la sua avidità è Caino. Quello che pensa prima a se stesso è Caino. Questo è il principio che uso quando ho a che fare con le persone. Non importa da quanto tempo uno è nella chiesa, se vive in modo egoistico, io ignoro completamente questa persona. Adesso non posso fare nulla, ma quando verrà il tempo, gli dirò di fare le valigie e di andarsene. Voi non siete Abele solo perché siete entrati prima. Chi pensa prima i suoi piani personali è Caino, e chi pensa più alle questioni pubbliche e al cielo che a se stesso è Abele. (58-68, 6.6.1972)
Nel decidere l’ordine dei fratelli tra i membri della Chiesa dell’Unificazione, chi è entrato prima è in posizione Abele, ma nello stesso tempo è anche Caino, e chi è entrato dopo è in posizione Caino ma contemporaneamente è anche Abele. (24-348, 14.9.1969)
Dal punto di vista del Principio, Abele è il centro. Dio deve entrare proprio nel centro. Ma siete diventati Abele? Per diventare Abele dovete obbedire. Dovete obbedire a Dio e unirvi a Lui. Per unirvi a Dio dovete fare tutto ciò che Dio vi dice di fare. Non potete essere un Abele senza fare tutto ciò che Dio vi dice di fare. Anche se su cento compiti ne avete eseguiti novantanove, se non riuscite a fare l’ultimo, non potete diventare la figura Abele. (34-46, 29.8.1970)
Fra i membri della Chiesa dell’Unificazione, che genere di persona è Caino? Quelli che alzano la testa e danno ordini alle persone intorno a loro sono tutti Caino. Allora chi è Abele? La persona che si sforza di realizzare la sua responsabilità è Abele.
Originariamente, quelli che sono entrati prima sono di tipo Caino, ma tengono la testa alta e cercano di essere la figura Abele. Stanno scavando la loro fossa. Non importa quanto duramente si impegnino, se non vivono secondo le regole e i principi, io non mi servirò di loro. (49-214, 10.10.1971)
Che tipo di esseri sono Abele e Caino? In breve, dal punto di vista del Principio, Caino è uno che scarica le sue preoccupazioni sugli altri; Abele invece è quello che prende su di sé le preoccupazioni degli altri pur avendo le proprie. Questa è la differenza. (62-189, 25.9.1972)
Per definire chi è Caino e chi è Abele, quello che è colpito è Abele e quello che colpisce è Caino. Facciamo un esempio e diciamo che ci sono due figli davanti ai loro genitori e che tra loro la differenza di età è notevole. Il fratello maggiore può agire al posto dei genitori per dare consigli o per qualunque altra cosa. Tuttavia, se colpisce il fratello più piccolo, che è senza colpa, i genitori staranno dalla parte del figlio più piccolo anziché di quello più grande. Le persone non capiscono che questo è il criterio per giudicare il bene e il male nella società odierna. Chi fa del male agli altri diventa sempre la figura Caino. (56-85, 14.5.1972)
Se voi membri dell’Unificazione, prendete in giro qualcuno che lavora duramente e mostra una grande devozione per il bene della chiesa, dicendo: «Perché si dà così tanto da fare?» allora diventate Caino. Dovete capire questo. Ecco come Caino e Abele si distinguono l’uno dall’altro. Quello che è criticato e ferito senza aver commesso nessun peccato è sempre Abele, mentre quello che critica e colpisce gli altri diventa sempre Caino. (56-85, 14.5.1972)
Persino quando si parla, chi dice delle parole che fanno del bene è Abele, mentre chi dice delle parole che feriscono gli altri è Caino. Quando fate del bene a un’altra persona, le portate dei benefici, ma quando fate qualcosa per voi stessi è come se faceste del male a quella persona. Per questo motivo la posizione pubblica ha come scopo essere di beneficio agli altri, mentre la posizione privata è dove uno vive per il proprio beneficio personale. In questo modo, facendo riferimento al pubblico e il privato, Abele e Caino, così come il bene e il male, si distinguono. Dovete capirlo. (56-85, 14.5.1972)
Chi ha una mente più pubblica è Abele. Fra i membri della Chiesa dell’Unificazione ci sono quelli che credono di essere Abele perché sono entrati prima, ma anche se sono entrati prima, se non sanno avere una mente pubblica, sono Caino. Sono sicuramente Caino. Caino nacque per primo, ma poiché era meno pubblico di Abele, doveva seguire Abele.
Tra i membri della Chiesa dell’Unificazione potrebbero esserci quelli che insistono a dire: «Siccome io sono entrato prima, sono Abele». Tuttavia quelli che non sanno avere una mente più pubblica di quelli che sono entrati dopo sono Caino. La figura Abele è quella che è in una posizione che pensa di più allo scopo pubblico. (31-165, 24.5.1970)
Arriverete ad ammirarmi in modo naturale perché io ho offerto la mia vita in sacrificio più per la causa pubblica che per i miei interessi personali, e ho investito una tal qualità e quantità di materie prime di cui voi non siete consapevoli. Questo è il Principio e la fortuna celeste. (64-81, 24.10.1972)
La restaurazione del Regno dei Cieli universale non può iniziare se le basi per la perfezione di Abele a livello individuale, familiare, tribale, razziale, nazionale e mondiale non possono essere collegate. Noi che lo capiamo dobbiamo applicare questo principio alla nostra vita quotidiana, a prescindere dal giorno o dalla notte, e per sostenere lo sviluppo di questo principio fondamentale dobbiamo andare avanti di corsa senza riposarci. Possiamo dire che una persona così è una persona di Dio. Capite? (64-81, 24.10.1972)

3 commenti:

  1. Non posso tollerare che qualcuno critichi e attacchi deliberatamente altri membri. Se desideriamo amare il mondo, da dove dobbiamo cominciare ad amare? Dobbiamo cominciare amandoci gli uni gli altri. Ci siamo riuniti qui da nord, sud, est e ovest, sotto gli stessi legami e perciò dobbiamo amarci reciprocamente. Dovrebbe essere insopportabile vivere se non possiamo vederci o incontrarci. Poiché siamo collegati da un simile legame, la Chiesa dell’Unificazione è fiera di avere qualcosa che il mondo del male non ha. Se perdiamo questo legame, non siamo proprio nulla. (49-62, 3.10.1971)

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  2. Se qui c’è un discendente che ha dei buoni antenati, questi antenati cooperano attivamente con lui. Vi trovate tutti in questa posizione. Il mondo spirituale sarà felice eternamente se voi, che siete in questa posizione, lottate con entusiasmo e con stile e vincete ogni battaglia dovunque andate. Tanti spiriti malvagi saranno colti di sorpresa e si ritireranno, ancor prima di farsi vedere. Così questi antenati vi serviranno come un re. Dovete provare questo tipo di sentimento. (14-21, 19.4.1964)

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  3. Dove si decidono le posizioni di Caino e Abele? Le posizioni di Caino e Abele non saranno decise in un luogo bello e confortevole. Perché abbiamo bisogno di Caino e Abele? Sono necessari per la restaurazione tramite indennizzo. Cosa dobbiamo fare per realizzare la restaurazione tramite indennizzo? Dobbiamo diventare un’offerta in sacrificio. (34-91, 29.8.1970)

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