Libro 7
Capitolo III
Sezione 10. Le relazioni sociali
10.1. Le persone non devono essere trattate con
leggerezza
Non dovete trattare le persone con leggerezza. Ecco
perché fino al 1970, ogni volta che qualcuno che aveva fame passava dalla
nostra sede centrale, lo facevo mangiare prima che proseguisse il suo cammino.
È nostro dovere di esseri umani dare cibo agli affamati. Anche quando riceviamo
gratuitamente un pasto, sarebbe giusto condividerlo con gli altri. Se qualcuno
che ha una riserva abbondante di riso colpisse una persona affamata che,
passando da casa sua, ha chiesto qualcosa da mangiare, quella famiglia non
durerebbe a lungo. (56-37, 10.5.1972)
Mi è capitato di vedere una persona che mi faceva così
tanta pietà che volevo aiutarla offrendole tutto ciò che avevo. Se siete ansiosi
di volere dare e desiderate aiutare qualcuno, Dio vi loderà. È una cosa buona
essere generosi per il bene più grande, anziché per il vostro benessere
personale e per migliorare la vita delle persone in futuro, anche se al momento
è miserabile. (42-168, 4.3.1971)
Non dovete dare solo un sacco di cibo gratuitamente. Nello
stesso tempo dovete investire anche uno spirito pubblico. Questo porterà delle benedizioni.
A nessuno dispiace una persona che dà del cibo gratuitamente e nello stesso
tempo mostra uno spirito pubblico. (56-37, 10.5.1972)
Non dovete ignorare le persone. Non dicono forse che un
verme si contorce se lo calpestate? È sicuramente così. Quando qualcuno muore
serbando rancore e sentimenti di amarezza verso qualcun altro, la persona che
ha suscitato quel risentimento non durerà a lungo. (56-38, 10.5.1972)
Quando vi relazionate con le persone non dovete farlo in
maniera insoddisfacente. L’opera della resurrezione non avviene per costrizione.
Deve essere entusiasmante. Dovete stare alzati tutta la notte senza nemmeno
accorgervi che è notte. Scoprite il valore del cielo solo quando arrivate al
punto di poter dire: «Il posto dove sono adesso è il cielo». Non è così?
Persino gli alberi, se non sono completamente legati, non si innestano.
(75-177, 2.1.1975)
Io cerco di trattare cordialmente quelli che vengono
anche se dovessimo morire di fame. Se hanno raggiunto un certo livello di
spiritualità, diciamo cento, noi saremo bloccati e giudicati se li trattiamo da
meno. In quelle situazioni, dovete trattare queste persone due, tre, cinque,
addirittura dieci volte più del loro livello. Se farete questo non andrete in
rovina. Dio sarà profondamente impressionato e dirà: «Questa persona è migliore
del cielo!» (56-38, 10.5.1972)
Un cane entrerà anche nel cortile della casa più bella
per fare i suoi bisogni. Se il proprietario della casa si lamenta e dice: «Ohi
tu, piccolo sporco animale! Perché vieni a casa nostra a defecare nel nostro
cortile?», allora sta scacciando le sue benedizioni. Invece dovrebbe dire: «Vieni
pure qui a fare i tuoi bisogni». (60-158, 19.8.1972)
Non dico che non dobbiamo batterci o litigare. Se
entrambi i lati riceveranno un beneficio, allora dobbiamo lottare. Non dobbiamo
lottare se un lato dovesse essere distrutto. Noi lottiamo per educarli e
portarli dalla nostra parte, non per farci dei nemici. (104-33, 25.3.1979)
Dovete dare con un cuore di genitore. Non dovete dare centrandovi
sulle vostre ambizioni e desideri. Poiché il Vero Padre ha fatto in questo modo,
anche voi dovete fare la stessa cosa. (11-268, 14.12.1961)
Quando mostrate amore alle persone, non dovete essere
avari. Non dovete ricordare quello che avete investito. Io voglio dare di più…
Perciò, quando avete qualcosa di buono da mangiare, se lo mangiate nascondendovi
da soli da qualche parte, allora siete un leader che tramonterà immediatamente.
Se avete qualcosa da mangiare, non dovreste mangiarlo ma conservarlo. Dovreste
desiderare di darlo a qualcuno anche se non potete mangiarlo voi, e pensare ai
membri perché non potete mangiarlo da soli. Questo è il tipo di persona che
dovete diventare. Dovete diventare dei leader che hanno sviluppato questo tipo
di cuore di genitore. (70-166, 9.2.1974)
Quando date, come dovete dare? Non dovete dare gli
avanzi. Se date quello che è avanzato del vostro pasto, allora, anche dopo
averlo mangiato, le persone saranno disgustate e lo sputeranno. Se ad esempio,
quando date dei dolci di riso, impiegate tanto tempo per sceglierne uno in
mezzo a cinque, prendendone uno e poi rimettendolo a posto, e poi prendendone
un altro, è peggio che non dare affatto. Quando date agli altri, se ci sono
cinque pezzi, non dovete avere nessuna esitazione a prenderne la metà e a
darli. Allora le persone vi ringrazieranno. Invece, se siete così esitanti e
difficili, le persone vi giudicheranno persino dopo che si sono indebitate con
voi. Per questa ragione, quando date, dovete farlo insieme a Dio e con un cuore
di genitore. (60-170, 17.8.1972)
10.2. I rapporti sociali
Oggi le persone non prestano abbastanza attenzione le une
alle altre. Nei rapporti orizzontali è raro che le persone si portino
reciprocamente rispetto sulla base dei legami orizzontali. Indipendentemente
dal sesso o dall’età, tutti tendono a pensare che avere a che fare con la gente
è fastidioso. Se vedete gli altri come una seccatura, non potrete mai seguire
la via del cielo. (25-291, 5.10.1969)
Io credo che la vita delle persone religiose dev’essere
una vita in cui raggiungono l’unità con Dio, prendono la posizione di
rappresentanti dell’amore di Dio di fronte alla creazione e al mondo, ed
espandono e collegano i rapporti orizzontali a tutto l’ambiente sulla base di
un principio d’amore. Questo deve essere collegato e stabilito nella vostra
vita. Per farlo, dovete instaurare dei rapporti con le altre persone con il
cuore di Dio. (82-275, 1.2.1976)
Quando le persone si incontrano, è proprio come le
palline che si scontrano su un tavolo da biliardo, non è vero? È interessante.
I nostri incontri con le persone sono soggetti ad un’azione del genere. Avete
la sensazione che, quando vi trovate di fronte gli uni agli altri, siete
attratti insieme per unirvi e poi nuovamente respinti. Quando date un calcio a
un pallone, non siete contenti se va su e giù e cambia direzione in ogni modo? Con
i rapporti umani è la stessa cosa. (91-81, 30.1.1977)
La domanda quanto valore abbiamo come esseri umani è determinata
dal grado di investimento di tutti i nostri cinque sensi nella nostra vita e
nell’amore. Perciò non possiamo fare a meno di domandarci se abbiamo stabilito
dei rapporti e condotto una vita sociale con vitalità e con un cuore di amore
profondo. Dovete sapere che se non siete in questa posizione, siete in uno
stato di sospensione o di regressione. (32-19, 14.6.1970)
Per la provvidenza di restaurazione, la Repubblica di
Corea non è l’unico posto di cui Dio ha bisogno. Dio ha bisogno di tutte le
persone del mondo. Per questa ragione Dio si preoccupa profondamente di tutti. Finora
questa è stata la meta più importante nella provvidenza di Dio. Poiché siamo un
gruppo di persone che si sono riunite per realizzare questo scopo, dobbiamo
stare nella stessa posizione di Dio e avere lo stesso grado di preoccupazione
verso tutte le persone. (25-291, 5.10.1969)
Non dovete essere avidi nei vostri rapporti con gli altri.
(33-143, 1970.8.11)
Per diventare buoni non dovete pensare che non avete niente
a che fare con il male degli altri. Dovete soffrire per loro, pregare tutta la
notte in lacrime per loro e vivere con la determinazione di offrire un
sacrificio in espiazione dei loro peccati. Una persona così diventerà
sicuramente la loro figura centrale. (34-130, 30.8.1970)
Una persona buona deve saper amare i bambini, i giovani e
i vecchi. Se gli esseri umani sono nella posizione di sovrintendenti nei
confronti della natura, devono amare la primavera, l’estate, l’autunno e
l’inverno. (72-100, 26.5.1974)
Dovete amare e rispettare gli anziani più dei giovani. Potreste
accontentarvi di incontrare solo i giovani, ma dovete amare e avere simpatia
specialmente per le persone anziane che non possono lavorare, che sono deboli e
hanno bisogno di cura. Io, però, non riesco a vedere questa tendenza nella
società di oggi. (25-289, 5.10.1969)
Quando amate gli altri, non dovete amare solo i giovani;
dovete amare i giovani, gli anziani e tutti gli esseri umani. Quando guardo i
giovani d’oggi, vedo che evitano di avere a che fare con le persone anziane, ma
non dovrebbero agire così. Devono amare gli anziani e anche i giovani. (25-289,
5.10.1969)
Dobbiamo amare le persone. Dobbiamo amare le persone e il
nostro desiderio ardente per loro deve essere più grande di chiunque altro.
Siamo riuniti insieme, con al centro la volontà di Dio piuttosto che la volontà
umana. Perciò rimarremo sicuramente come il frutto dell’amore in tutto il
mondo.
Quando il folto degli alberi ricopre le colline, è
difficile distinguere un albero di pino da una fusaggine. Tuttavia la
differenza apparirà quando arriverà l’autunno e l’inverno. Se d’inverno, in
mezzo agli alberi che hanno solo il tronco e i rami trovate un albero verde,
suscita dentro di voi una speranza. Questo simboleggia che è stabilito un nuovo
rapporto. (25-287, 5.10.1967)
Il primo comandamento è: «Amerai il Signore Dio tuo con
tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». Il
secondo comandamento è: «Amerai il prossimo tuo come te stesso». Il primo
comandamento dice che dovete amare Dio e il secondo dice che dovete amare il
vostro prossimo, ossia tutta l’umanità. Dovete amare tutte le persone; sono i vostri
fratelli e il vostro prossimo. (136-139, 22.12.1985)
Il vostro nemico è l’arroganza. L’arroganza e
l’ostinazione sono le nature e gli elementi di Satana. Invece di essere
arroganti e ostinati dovete essere umili e armoniosi. Dovete essere una persona
che sa creare armonia e amicizia, qualcuno che sa armonizzarsi con tutti. Ogni
cosa inizia a fluire da lì. Non può nascere qualcosa di più grande se le
persone o le cose non si uniscono. Questo è ciò che succede quando non c’è
armonia. La gelosia e l’invidia sono delle altre nature di Satana, ma per noi
l’arroganza e l’ostinazione sono imperdonabili. (37-132, 23.12.1970)
Non dovete trattare le persone con leggerezza. Ecco perché fino al 1970, ogni volta che qualcuno che aveva fame passava dalla nostra sede centrale, lo facevo mangiare prima che proseguisse il suo cammino. È nostro dovere di esseri umani dare cibo agli affamati. Anche quando riceviamo gratuitamente un pasto, sarebbe giusto condividerlo con gli altri. Se qualcuno che ha una riserva abbondante di riso colpisse una persona affamata che, passando da casa sua, ha chiesto qualcosa da mangiare, quella famiglia non durerebbe a lungo. (56-37, 10.5.1972)
RispondiEliminaI rapporti sociali
RispondiEliminaOggi le persone non prestano abbastanza attenzione le une alle altre. Nei rapporti orizzontali è raro che le persone si portino reciprocamente rispetto sulla base dei legami orizzontali. Indipendentemente dal sesso o dall’età, tutti tendono a pensare che avere a che fare con la gente è fastidioso. Se vedete gli altri come una seccatura, non potrete mai seguire la via del cielo. (25-291, 5.10.1969)
Per diventare buoni non dovete pensare che non avete niente a che fare con il male degli altri. Dovete soffrire per loro, pregare tutta la notte in lacrime per loro e vivere con la determinazione di offrire un sacrificio in espiazione dei loro peccati. Una persona così diventerà sicuramente la loro figura centrale. (34-130, 30.8.1970)
RispondiEliminaDovete amare e rispettare gli anziani più dei giovani. Potreste accontentarvi di incontrare solo i giovani, ma dovete amare e avere simpatia specialmente per le persone anziane che non possono lavorare, che sono deboli e hanno bisogno di cura. Io, però, non riesco a vedere questa tendenza nella società di oggi. (25-289, 5.10.1969)
RispondiEliminaIl primo comandamento è: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». Il secondo comandamento è: «Amerai il prossimo tuo come te stesso». Il primo comandamento dice che dovete amare Dio e il secondo dice che dovete amare il vostro prossimo, ossia tutta l’umanità. Dovete amare tutte le persone; sono i vostri fratelli e il vostro prossimo. (136-139, 22.12.1985)
RispondiEliminaIl vostro nemico è l’arroganza. L’arroganza e l’ostinazione sono le nature e gli elementi di Satana. Invece di essere arroganti e ostinati dovete essere umili e armoniosi.