giovedì 19 marzo 2020

Le persone non devono essere trattate con leggerezza

Libro 7
Capitolo III
Sezione 10. Le relazioni sociali
10.1. Le persone non devono essere trattate con leggerezza
Non dovete trattare le persone con leggerezza. Ecco perché fino al 1970, ogni volta che qualcuno che aveva fame passava dalla nostra sede centrale, lo facevo mangiare prima che proseguisse il suo cammino. È nostro dovere di esseri umani dare cibo agli affamati. Anche quando riceviamo gratuitamente un pasto, sarebbe giusto condividerlo con gli altri. Se qualcuno che ha una riserva abbondante di riso colpisse una persona affamata che, passando da casa sua, ha chiesto qualcosa da mangiare, quella famiglia non durerebbe a lungo. (56-37, 10.5.1972)
Mi è capitato di vedere una persona che mi faceva così tanta pietà che volevo aiutarla offrendole tutto ciò che avevo. Se siete ansiosi di volere dare e desiderate aiutare qualcuno, Dio vi loderà. È una cosa buona essere generosi per il bene più grande, anziché per il vostro benessere personale e per migliorare la vita delle persone in futuro, anche se al momento è miserabile. (42-168, 4.3.1971)
Non dovete dare solo un sacco di cibo gratuitamente. Nello stesso tempo dovete investire anche uno spirito pubblico. Questo porterà delle benedizioni. A nessuno dispiace una persona che dà del cibo gratuitamente e nello stesso tempo mostra uno spirito pubblico. (56-37, 10.5.1972)
Non dovete ignorare le persone. Non dicono forse che un verme si contorce se lo calpestate? È sicuramente così. Quando qualcuno muore serbando rancore e sentimenti di amarezza verso qualcun altro, la persona che ha suscitato quel risentimento non durerà a lungo. (56-38, 10.5.1972)
Quando vi relazionate con le persone non dovete farlo in maniera insoddisfacente. L’opera della resurrezione non avviene per costrizione. Deve essere entusiasmante. Dovete stare alzati tutta la notte senza nemmeno accorgervi che è notte. Scoprite il valore del cielo solo quando arrivate al punto di poter dire: «Il posto dove sono adesso è il cielo». Non è così? Persino gli alberi, se non sono completamente legati, non si innestano. (75-177, 2.1.1975)
Io cerco di trattare cordialmente quelli che vengono anche se dovessimo morire di fame. Se hanno raggiunto un certo livello di spiritualità, diciamo cento, noi saremo bloccati e giudicati se li trattiamo da meno. In quelle situazioni, dovete trattare queste persone due, tre, cinque, addirittura dieci volte più del loro livello. Se farete questo non andrete in rovina. Dio sarà profondamente impressionato e dirà: «Questa persona è migliore del cielo!» (56-38, 10.5.1972)
Un cane entrerà anche nel cortile della casa più bella per fare i suoi bisogni. Se il proprietario della casa si lamenta e dice: «Ohi tu, piccolo sporco animale! Perché vieni a casa nostra a defecare nel nostro cortile?», allora sta scacciando le sue benedizioni. Invece dovrebbe dire: «Vieni pure qui a fare i tuoi bisogni». (60-158, 19.8.1972)
Non dico che non dobbiamo batterci o litigare. Se entrambi i lati riceveranno un beneficio, allora dobbiamo lottare. Non dobbiamo lottare se un lato dovesse essere distrutto. Noi lottiamo per educarli e portarli dalla nostra parte, non per farci dei nemici. (104-33, 25.3.1979)
Dovete dare con un cuore di genitore. Non dovete dare centrandovi sulle vostre ambizioni e desideri. Poiché il Vero Padre ha fatto in questo modo, anche voi dovete fare la stessa cosa. (11-268, 14.12.1961)
Quando mostrate amore alle persone, non dovete essere avari. Non dovete ricordare quello che avete investito. Io voglio dare di più… Perciò, quando avete qualcosa di buono da mangiare, se lo mangiate nascondendovi da soli da qualche parte, allora siete un leader che tramonterà immediatamente. Se avete qualcosa da mangiare, non dovreste mangiarlo ma conservarlo. Dovreste desiderare di darlo a qualcuno anche se non potete mangiarlo voi, e pensare ai membri perché non potete mangiarlo da soli. Questo è il tipo di persona che dovete diventare. Dovete diventare dei leader che hanno sviluppato questo tipo di cuore di genitore. (70-166, 9.2.1974)
Quando date, come dovete dare? Non dovete dare gli avanzi. Se date quello che è avanzato del vostro pasto, allora, anche dopo averlo mangiato, le persone saranno disgustate e lo sputeranno. Se ad esempio, quando date dei dolci di riso, impiegate tanto tempo per sceglierne uno in mezzo a cinque, prendendone uno e poi rimettendolo a posto, e poi prendendone un altro, è peggio che non dare affatto. Quando date agli altri, se ci sono cinque pezzi, non dovete avere nessuna esitazione a prenderne la metà e a darli. Allora le persone vi ringrazieranno. Invece, se siete così esitanti e difficili, le persone vi giudicheranno persino dopo che si sono indebitate con voi. Per questa ragione, quando date, dovete farlo insieme a Dio e con un cuore di genitore. (60-170, 17.8.1972)
10.2. I rapporti sociali
Oggi le persone non prestano abbastanza attenzione le une alle altre. Nei rapporti orizzontali è raro che le persone si portino reciprocamente rispetto sulla base dei legami orizzontali. Indipendentemente dal sesso o dall’età, tutti tendono a pensare che avere a che fare con la gente è fastidioso. Se vedete gli altri come una seccatura, non potrete mai seguire la via del cielo. (25-291, 5.10.1969)
Io credo che la vita delle persone religiose dev’essere una vita in cui raggiungono l’unità con Dio, prendono la posizione di rappresentanti dell’amore di Dio di fronte alla creazione e al mondo, ed espandono e collegano i rapporti orizzontali a tutto l’ambiente sulla base di un principio d’amore. Questo deve essere collegato e stabilito nella vostra vita. Per farlo, dovete instaurare dei rapporti con le altre persone con il cuore di Dio. (82-275, 1.2.1976)
Quando le persone si incontrano, è proprio come le palline che si scontrano su un tavolo da biliardo, non è vero? È interessante. I nostri incontri con le persone sono soggetti ad un’azione del genere. Avete la sensazione che, quando vi trovate di fronte gli uni agli altri, siete attratti insieme per unirvi e poi nuovamente respinti. Quando date un calcio a un pallone, non siete contenti se va su e giù e cambia direzione in ogni modo? Con i rapporti umani è la stessa cosa. (91-81, 30.1.1977)
La domanda quanto valore abbiamo come esseri umani è determinata dal grado di investimento di tutti i nostri cinque sensi nella nostra vita e nell’amore. Perciò non possiamo fare a meno di domandarci se abbiamo stabilito dei rapporti e condotto una vita sociale con vitalità e con un cuore di amore profondo. Dovete sapere che se non siete in questa posizione, siete in uno stato di sospensione o di regressione. (32-19, 14.6.1970)
Per la provvidenza di restaurazione, la Repubblica di Corea non è l’unico posto di cui Dio ha bisogno. Dio ha bisogno di tutte le persone del mondo. Per questa ragione Dio si preoccupa profondamente di tutti. Finora questa è stata la meta più importante nella provvidenza di Dio. Poiché siamo un gruppo di persone che si sono riunite per realizzare questo scopo, dobbiamo stare nella stessa posizione di Dio e avere lo stesso grado di preoccupazione verso tutte le persone. (25-291, 5.10.1969)
Non dovete essere avidi nei vostri rapporti con gli altri. (33-143, 1970.8.11)
Per diventare buoni non dovete pensare che non avete niente a che fare con il male degli altri. Dovete soffrire per loro, pregare tutta la notte in lacrime per loro e vivere con la determinazione di offrire un sacrificio in espiazione dei loro peccati. Una persona così diventerà sicuramente la loro figura centrale. (34-130, 30.8.1970)
Una persona buona deve saper amare i bambini, i giovani e i vecchi. Se gli esseri umani sono nella posizione di sovrintendenti nei confronti della natura, devono amare la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno. (72-100, 26.5.1974)
Dovete amare e rispettare gli anziani più dei giovani. Potreste accontentarvi di incontrare solo i giovani, ma dovete amare e avere simpatia specialmente per le persone anziane che non possono lavorare, che sono deboli e hanno bisogno di cura. Io, però, non riesco a vedere questa tendenza nella società di oggi. (25-289, 5.10.1969)
Quando amate gli altri, non dovete amare solo i giovani; dovete amare i giovani, gli anziani e tutti gli esseri umani. Quando guardo i giovani d’oggi, vedo che evitano di avere a che fare con le persone anziane, ma non dovrebbero agire così. Devono amare gli anziani e anche i giovani. (25-289, 5.10.1969)
Dobbiamo amare le persone. Dobbiamo amare le persone e il nostro desiderio ardente per loro deve essere più grande di chiunque altro. Siamo riuniti insieme, con al centro la volontà di Dio piuttosto che la volontà umana. Perciò rimarremo sicuramente come il frutto dell’amore in tutto il mondo.
Quando il folto degli alberi ricopre le colline, è difficile distinguere un albero di pino da una fusaggine. Tuttavia la differenza apparirà quando arriverà l’autunno e l’inverno. Se d’inverno, in mezzo agli alberi che hanno solo il tronco e i rami trovate un albero verde, suscita dentro di voi una speranza. Questo simboleggia che è stabilito un nuovo rapporto. (25-287, 5.10.1967)
Il primo comandamento è: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». Il secondo comandamento è: «Amerai il prossimo tuo come te stesso». Il primo comandamento dice che dovete amare Dio e il secondo dice che dovete amare il vostro prossimo, ossia tutta l’umanità. Dovete amare tutte le persone; sono i vostri fratelli e il vostro prossimo. (136-139, 22.12.1985)
Il vostro nemico è l’arroganza. L’arroganza e l’ostinazione sono le nature e gli elementi di Satana. Invece di essere arroganti e ostinati dovete essere umili e armoniosi. Dovete essere una persona che sa creare armonia e amicizia, qualcuno che sa armonizzarsi con tutti. Ogni cosa inizia a fluire da lì. Non può nascere qualcosa di più grande se le persone o le cose non si uniscono. Questo è ciò che succede quando non c’è armonia. La gelosia e l’invidia sono delle altre nature di Satana, ma per noi l’arroganza e l’ostinazione sono imperdonabili. (37-132, 23.12.1970)

5 commenti:

  1. Non dovete trattare le persone con leggerezza. Ecco perché fino al 1970, ogni volta che qualcuno che aveva fame passava dalla nostra sede centrale, lo facevo mangiare prima che proseguisse il suo cammino. È nostro dovere di esseri umani dare cibo agli affamati. Anche quando riceviamo gratuitamente un pasto, sarebbe giusto condividerlo con gli altri. Se qualcuno che ha una riserva abbondante di riso colpisse una persona affamata che, passando da casa sua, ha chiesto qualcosa da mangiare, quella famiglia non durerebbe a lungo. (56-37, 10.5.1972)

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  2. I rapporti sociali
    Oggi le persone non prestano abbastanza attenzione le une alle altre. Nei rapporti orizzontali è raro che le persone si portino reciprocamente rispetto sulla base dei legami orizzontali. Indipendentemente dal sesso o dall’età, tutti tendono a pensare che avere a che fare con la gente è fastidioso. Se vedete gli altri come una seccatura, non potrete mai seguire la via del cielo. (25-291, 5.10.1969)

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  3. Per diventare buoni non dovete pensare che non avete niente a che fare con il male degli altri. Dovete soffrire per loro, pregare tutta la notte in lacrime per loro e vivere con la determinazione di offrire un sacrificio in espiazione dei loro peccati. Una persona così diventerà sicuramente la loro figura centrale. (34-130, 30.8.1970)

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  4. Dovete amare e rispettare gli anziani più dei giovani. Potreste accontentarvi di incontrare solo i giovani, ma dovete amare e avere simpatia specialmente per le persone anziane che non possono lavorare, che sono deboli e hanno bisogno di cura. Io, però, non riesco a vedere questa tendenza nella società di oggi. (25-289, 5.10.1969)

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  5. Il primo comandamento è: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». Il secondo comandamento è: «Amerai il prossimo tuo come te stesso». Il primo comandamento dice che dovete amare Dio e il secondo dice che dovete amare il vostro prossimo, ossia tutta l’umanità. Dovete amare tutte le persone; sono i vostri fratelli e il vostro prossimo. (136-139, 22.12.1985)
    Il vostro nemico è l’arroganza. L’arroganza e l’ostinazione sono le nature e gli elementi di Satana. Invece di essere arroganti e ostinati dovete essere umili e armoniosi.

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