Libro 6
La nostra vita e la
dimensione spirituale
Capitolo I
Il corso della vita
Sezione 1. Il corso della
nostra vita
1.1. Il futuro immediato
della nostra vita è imprevedibile
Si dice comunemente che gli
esseri umani vanno e vengono. Questo vale anche per le persone più illustri
della storia. Dovete rendervi conto che la costante influenza dei principi
celesti sul corso della storia si applica a noi persino in questo momento.
Anche noi verremo e ce ne andremo. Noi non sappiamo per quali affinità
interiori o attraverso quali rapporti ci siamo trovati ad essere qui, ma
sappiamo che la realtà è che siamo venuti in questo mondo, abbiamo lottato con
tutti i generi di fenomeni e di concetti ideologici e alla fine lasceremo
questa terra.
Se è così, per quale ragione
siamo venuti qui e a quale scopo moriamo? Numerosi filosofi e uomini religiosi
hanno dedicato tutta la loro vita alla risoluzione di questi problemi ma non ci
sono riusciti. La storia umana è continuata fino ad oggi, afflitta dal dolore
di questi continui fallimenti, e ancora adesso continua su questa strada.
(7-178, 6.9.1959)
Perché sono stato messo al
mondo? Perché devo vivere? Dove sono diretto? Non dovreste mai permettervi di
pensare che siete nati per vostra volontà. Siete nati in questo mondo, ma non
conoscete l’origine e lo scopo dietro la vostra nascita. Ignorate la
motivazione e lo scopo della vostra esistenza. In altre parole, nasciamo a
dispetto dei nostri desideri. Viviamo a prescindere dai nostri desideri e
moriamo nonostante i nostri desideri. Quindi, di che cosa dobbiamo essere
orgogliosi? Non abbiamo nessun controllo sulla nostra nascita, siamo solo dei
custodi in questa vita e non possiamo evitare la via della morte. Così,
qualsiasi tentativo di essere orgogliosi di noi stessi fa pietà. Una volta
nati, siamo destinati a vivere e a morire. (7-178, 6.9.1959)
Che lo sappiamo o no, stiamo
andando in qualche posto. Siamo diretti verso quel luogo sia che lavoriamo, sia
che riposiamo. E non solo noi, ma anche questa nazione, questo mondo e inoltre
il cielo e la terra stanno andando in un certo posto. È un fatto innegabile. In
che genere di posto andremo alla fine della nostra vita? Questa è una domanda
molto importante che l’umanità deve risolvere. Attraverso la religione, la
filosofia e gli studi storici, le persone si sono date da fare per risolvere
questo problema. Perciò, non potete negare che siete tutti intrappolati e
travolti da questo destino. (8-194, 20.12.1959)
Numerosi saggi, sapienti e
fondatori di religioni si sono fermati nel corso della loro vita, hanno
interrotto le preoccupazioni della loro mente e le inclinazioni del loro cuore
e si sono chiesti: «Dove sto andando?» Hanno lottato per rispondere a questa
domanda. Queste persone si sono prefisse di risolvere questa domanda, ma
nessuno finora ha potuto dichiarare con fiducia: «Il mio corpo, la mia mente,
il mio cuore, la mia vita e i miei ideali si dirigono velocemente verso la
destinazione ideale; perciò tutte le persone e tutti gli esseri che esistono in
cielo e sulla terra devono seguirmi in quel luogo». (8-194, 20.12.1959)
Oggi, le persone vivono solo
fino a 70 o 80 anni. Il nostro cuore sa che la nostra vita dura troppo poco per
permetterci di restaurare tutti i domini del bene che si sono aggrovigliati
nella storia. Neanche un miliardo di anni sarebbero sufficienti. Tuttavia,
durante questo breve periodo di settanta o ottanta anni, dobbiamo stabilire un
legame duraturo con il dominio del bene. La nostra mente e la nostra coscienza
si disperano, conoscendo l’enormità di questo compito. Non dobbiamo morire! Se
moriamo non possiamo realizzarlo. Durante la nostra vita dobbiamo stabilire
questo legame di cuore e restaurare la sovranità della terra natale su questa
terra. Dobbiamo trovare la patria originale, servire il sovrano celeste e vivere
col suo popolo nella sua nazione. Solo allora potremo andare in cielo nel mondo
spirituale. Come sarebbe disperato il nostro cuore se sapessimo che non
possiamo andare a vivere in quel mondo! (155-27, 6.10.1964)
Anche se ho un destino, dove
cerca di andare il mio corpo? Dove cerca di andare la mia mente? Verso cosa è
orientata la mia vita? Dove cerca di andare il mio cuore? I miei desideri, le
mie speranze e i miei ideali dove cercano di andare? Anche se non possiamo
rispondere a queste domande, dobbiamo lo stesso seguire il corso del nostro
destino. Quando moriremo, il nostro corpo sarà sepolto nella terra. Il giorno
in cui il mio corpo sarà sepolto, saranno sepolti con lui anche la mia mente,
la mia vita, il mio cuore, il mio ideale e persino la mia speranza?
Scompariranno? Se non avete integrità, un chiaro senso dello scopo e delle
risposte precise, diventerete inevitabilmente una persona infelice. (8-194,
20.12.1959)
Per quale ragione nasciamo?
Quale deve essere il fulcro della nostra vita e a che scopo moriamo? Non
potremo mai rispondere a queste domande senza Dio. Senza Dio, non possiamo
trovare il vero motivo della nostra vita. Chi non ha una motivazione non può né
raccogliere il frutto del suo lavoro, né veder riconosciuto il proprio valore.
Un edificio è costruito secondo il progetto dell’architetto. Un edificio che è
costruito senza far riferimento al progetto originale non può essere ciò che
l’architetto intendeva originariamente. (21-100, 17.11.1968)
Se fate una partenza
sbagliata, finirete nel posto sbagliato. Ecco perché quando una nave salpa
verso il grande oceano, deve tracciare la rotta e seguire attentamente la
bussola dal momento in cui parte dal porto. Allora, qual è il porto di partenza
per la vita umana? Le persone non lo sanno. Dove possiamo trovare la direzione,
la bussola che ci guida a raggiungere la nostra destinazione nel mondo
dell’aldilà? Gli esseri umani non sono stati in grado di trovarla, e così hanno
vagato avanti e indietro. Per quanti tentativi abbiano fatto, non sono riusciti
a superare le loro limitazioni umane. (172-28, 3.1.1988)
1.2. Dov'è diretta la nostra
vita?
Qual è lo scopo della vita?
Abbiamo bisogno di pensare di nuovo a questo argomento. La fonte della nostra
vita non viene da noi. Quindi, lo scopo della vita certamente non appartiene
soltanto a noi. Nessuno rifiuterebbe l’idea di essere felice nella vita.
Nessuno rifiuterebbe una vita splendida. Tuttavia, la realtà è che nessuno di
noi è libero di vivere in questo modo. Inoltre, ognuno di noi desidera essere
orgoglioso di se stesso, vivere liberamente secondo la propria volontà ed
essere ricordato di conseguenza. Tutti questi elementi che si intrecciano si
possono trovare dentro il nostro cuore. (7-178, 6.9.1959)
L’arrivo della stagione
autunnale preannuncia la venuta dell’inverno. Solo quelli che hanno vitalità
possono superare l’inverno. Le cose senza vitalità non possono far altro che
ritirarsi. Ecco perché deve essere infusa una nuova vita prima che giunga
l’inverno. La nuova vita deve avere un nuovo principio e un nuovo pensiero
basati su un nuovo amore, deve essere armata di una nuova visione della vita,
del mondo e dell’universo. Senza questi elementi non può sopravvivere alla
stagione invernale. Anche se il corso può essere duro, una volta che vi
procurate la vitalità per superare l’inverno, la primavera si avvicinerà sempre
di più ad ogni giorno che passa. I giorni della primavera verranno da voi. La
Chiesa dell’Unificazione sta percorrendo questo cammino. (35-68, 3.10.1970)
Noi viviamo in questo mondo,
ma sappiamo che non finisce tutto qui e che esiste anche il mondo spirituale.
Il mondo fisico e il mondo spirituale non sono separati, ma sono collegati come
una cosa sola. Allora, dov’è il luogo in cui siamo destinati ad andare e alla
fine stabilirci? Ora viviamo nel corpo fisico qui sulla terra, ma stiamo
dirigendoci verso il mondo dell’eternità. Passiamo attraverso gli anni
dell’adolescenza, i vent’anni, i trent’anni e una volta che abbiamo superato la
nostra gioventù, entriamo nel fiore della vita, poi a poco a poco superiamo il
culmine e alla fine arriviamo alla vecchiaia. Come il sole che tramonta, la
nostra vita giunge a termine in questo modo. (140-121, 9.2.1986)
Quelli che conoscono
l’esistenza del mondo spirituale capiscono che la nostra vita in questo mondo è
breve, mentre il mondo in cui entriamo dopo la morte è eterno. Perciò, la vita
fisica è un tempo per prepararsi al mondo dell’eternità. Non è così? (140-121,
9.2.1986)
Dove vanno le persone? Vanno
verso il mondo spirituale. Il mondo spirituale è come l’oceano. Siamo destinati
ad andare là. Come nell’oceano ci sono varie correnti, così nel mondo dello
spirito si sviluppano dei cambiamenti infiniti. Nelle correnti principali
dell’oceano ci sono molte cose che vivono in armonia e che non si trovano nell’acqua
dolce. Come nel mare ci sono molte famiglie di pesci, ci sono molte nuove
famiglie che sono in armonia col cielo e con la terra. Dobbiamo diventare così
quando andiamo nel mondo spirituale. (141-306, 2.3.1986)
Allora, dove vanno le
persone? Vanno in cielo. E gli angeli? Anche loro vanno in cielo. E vostra
madre e vostro padre? Vanno in cielo anche loro. E il vostro cane? Non va
all’inferno. Al tempo della guerra di Corea, una famiglia ricca cercava di
scappare verso sud. Avevano un cane, di cui si erano vantati perché era costato
tanto, ma non lo portarono con loro, lo legarono alla porta e gli dissero:
«Addio, noi ce ne andiamo». I nostri membri dell’Unificazione non devono fare
queste cose. Ora i cani e tutte le creature possono seguire i loro padroni in
cielo o dovunque essi vadano. (78-336, 10.6.1975)
Dobbiamo trovare un modo per
superare tutte le situazioni complicate del mondo fisico e del mondo spirituale
e i complessi sistemi del pensiero umano. Dobbiamo essere consapevoli del fatto
straordinario che possiamo avanzare con una chiara serie di valori, seguendo
un’unica e semplice direzione. Passeremo inevitabilmente attraverso certi stadi
di sviluppo e di preparazione nella nostra vita. Una certa forza ci
accompagnerà ad ogni tappa del nostro cammino. La forza motrice dell’amore può
essere attiva in tutti gli aspetti della nostra vita. Così, nasciamo
nell’amore, riceviamo amore, diamo amore e andiamo nel mondo dell’amore.
Ritorniamo a Dio. L’essere di risultato ritorna all’essere di causa. Quindi dobbiamo
pensare nello stesso modo in cui pensa Dio. (126-144, 12.4.1983)
Allora, dove dobbiamo
andare? Dov’è il luogo in cui dobbiamo andare, anche se è necessario mettere a
repentaglio la nostra vita? Deve venire il giorno in cui cerchiamo Dio, Lo
serviamo e gioiamo nei nostri cuori, un giorno in cui i nostri cuori dicono che
non c’è una speranza più grande. Per questo sopportiamo il dolore, i
maltrattamenti, il risentimento e perseveriamo in questa vita terrena. Se non
riusciremo a passare con successo attraverso questo mondo, moriremo insieme ad
esso. (8-202, 20.12.1959)
Perché le persone non
desiderano morire, anche quando vivono una vita mediocre? Perché vivere? Qual è
l’origine della vita? Sono sicuro che avete molte domande del genere. Tuttavia,
le vostre domande non trovano una risposta nei libri di filosofia scritti dagli
uomini. Finora, in effetti, la filosofia ha soltanto cercato una strada verso
Dio. Allora che cos’è la religione? Una vita religiosa inizia quando conoscete
Dio e vivete insieme a Lui. (186-12, 24.1.1989)
Non dobbiamo ignorare il
mondo spirituale. Siamo creati per andare là un giorno. Così, anche le persone
benestanti devono vivere su questa terra in modo conforme al Principio e
realizzare l’ideale dell’unità e dell’equilibrio tra il mondo fisico e il mondo
spirituale. È possibile formare un piano di relazioni reciproche equilibrate
tra i due mondi. Questo si equilibra da se stesso e deve ruotare con un dolce
movimento perpendicolare attorno all’asse verticale. Anche quando ruota di 360°
non si deve inceppare. Se Satana può lanciare anche solo la più piccola accusa
si incepperà. Deve apparire una persona la cui vita ruota attorno a un asse
verticale senza vacillare mai. Verrà il tempo in cui la famiglia sarà
sottoposta a un serio riesame. Sarà il tempo del riesame della Chiesa
dell’Unificazione. La chiesa non sarà più necessaria. Sarà l’era originale dove
possiamo vivere al servizio di Dio. (271-277, 28.8.1995)
Tutto il mondo si trova di
fronte alle stesse condizioni e modelli di corruzione nel dominio della vita,
dell’amore e del lignaggio. Tutto è immerso nella stessa degradazione. Perciò,
potete restare entro i confini del Regno dei Cieli sulla terra se sapete
rinunciare a tutto ciò che il vostro corpo desidera nel dominio satanico ed entrare
completamente nel dominio della vostra coscienza. Così, potete ottenere i
diritti e la libertà che portano alla nazione di Dio, senza limiti e frontiere,
il mondo del Regno dei Cieli sulla terra e nel mondo spirituale. Dovete capire
che avete bisogno di entrare in quel luogo. Le persone vivono ignorando queste
difficili questioni. Finiscono all’inferno perché vanno nel mondo spirituale
senza sapere cosa succede dietro le quinte. (258-343, 20.3.1994)
Una volta che nasciamo,
siamo destinati a morire. Dove andiamo dopo la nostra morte? Non scompariamo
come il fumo. Siamo destinati ad andare nel mondo spirituale. In quel mondo
vedremo una nazione celeste Allora, chi è il padrone del mondo spirituale? È Dio.
Quindi, dobbiamo diventare i figli e le figlie di Dio. Se non diventiamo i
figli di Dio, non possiamo entrare in cielo. (208-109, 17.11.1990)
Se esiste un mondo
spirituale, pensate che sia in continuo cambiamento? C’è il detto: «La mente di
una persona cambia mattina e sera, ma un paesaggio di montagna non cambia mai».
Anche il mondo spirituale è immutabile. Supponendo che Dio esista, pensate che
cambi? Dio è immutabile. Se nel mondo spirituale ci fosse una nazione sotto il
regno di Dio, questa nazione sarebbe immutabile. Vivrebbe sotto la legge
stabilita per l’eternità, senza nessuna insoddisfazione o malcontento. Vivrebbe
nella dignità e nell’armonia e si manterrebbe adattandosi e perfezionandosi.
Quel luogo non avrebbe bisogno di nessuna rivoluzione. Chiunque provasse a fare
una rivoluzione perirebbe. (203-326, 28.6.1990)
Dovete tutti entrare nella
terra benedetta di Canaan. È giunta l’era del villaggio globale perché la terra
è stata creata per diventare la terra benedetta di Canaan e perché il mondo fisico
si è avvicinato al cielo. Con l’invenzione dei satelliti siamo entrati nell’era
in cui possiamo vedere l’universo restando seduti. Sta arrivando il tempo in
cui i satelliti ci collegheranno alla dimensione spirituale.
Poi verrà l’era del
computer. Nel mondo spirituale ci sono dei computer che mostrano tutti i dati
della vita di una persona sulla terra. Stiamo entrando in un’era in cui la
storia e qualsiasi cosa della vita di una persona sarà rivelata in un istante.
Allo stesso modo, l’era in cui l’inferno si espande sulla terra è stata
sostituita dall’era in cui, attraverso il movimento dell’Unificazione, appare
il cielo sulla terra. (266-296, 28.6.1990)
Adamo ed Eva pagavano forse
il cibo che mangiavano nel Giardino dell’Eden? Era tutto gratuito. In questo
senso, Dio, che ha creato l’ambiente per gli esseri umani, ha dato loro
gratuitamente un valore infinito. Di conseguenza, quando andiamo a vivere nel
mondo spirituale, lì ogni cosa di valore infinito ci viene fornita in modo
naturale. Dio vive nel mondo spirituale, la Sua patria originale. Là il cibo
non si acquista con il denaro. È un luogo dove tutto può essere rifornito al di
là della nostra immaginazione.
Voi siete così come siete
perché non conoscete il mondo spirituale. Se discendeste dal lignaggio
originale, senza alcun rapporto con la caduta, conoscereste sicuramente il
mondo spirituale. (263-78, 21.8.1994)
Perché desideriamo
ardentemente la patria originale? È come l’amore per i nostri genitori, i
nostri fratelli, i nostri consorti; è come l’amore per la terra, le montagne e
i ruscelli del nostro paese natale. Il mondo dopo la morte segue la stessa
formula del vero amore. Nella nostra patria originale possiamo trovare i nostri
genitori, il nostro coniuge e i nostri fratelli. Tutto è lì, perfino del cibo
squisito. Il cibo può diventare genuino solo quando il nutrimento fisico e il
nutrimento spirituale si combinano. Perché dobbiamo soffrire in questo modo? È
per andare nella nostra patria originale. Lo facciamo per ereditare un mondo
spirituale pieno di speranza. (225-135, 5.1.1992)
Il vostro paese natale non è
confinato in uno spazio ristretto. Dovete essere in grado di vivere in
qualunque luogo, come se fosse la vostra terra natale. Dovunque andate, vivete
in quel luogo pensando che è la vostra amata terra natale. Chiunque è capace di
portare tutti i 40 milioni di persone della Repubblica della Corea a vivere in
armonia, vedrà crescere il valore della sua personalità spirituale nel mondo
spirituale. Quando pensate al vostro paese natale, assicuratevi di pensare al
mondo spirituale mentre cercate di realizzare una personalità d’amore e di
vivere per gli altri come se fossero i vostri genitori, o i vostri fratelli e
sorelle maggiori. Nello stesso tempo, siate determinati a investire il vostro
amore e la vostra vita nell'educazione dei vostri figli in modo da poter
lasciare dei discendenti meravigliosi nel vostro paese natale. Se vivete con
questo modo di pensare, allora, quando andrete nel mondo spirituale, il mondo
intero diventerà la vostra terra natale. (209-17, 24.11.1990)
Che genere di corso devono
seguire i membri della Chiesa dell’Unificazione? Devono seguire il corso che
Dio desidera. Devono seguire la via della volontà di Dio. Che cos’è la volontà
del cielo? È la via per l’individuo, la famiglia, la società, la nazione, il
mondo e perfino il mondo spirituale. Voi non sapete tante cose sul mondo
spirituale, non è vero? Lo specialista in questo campo è la persona che è qui
davanti a voi. Il mondo spirituale è una certezza. (121-146, 24.10.1982)
Il futuro immediato della nostra vita è imprevedibile
RispondiEliminaSi dice comunemente che gli esseri umani vanno e vengono. Questo vale anche per le persone più illustri della storia. Dovete rendervi conto che la costante influenza dei principi celesti sul corso della storia si applica a noi persino in questo momento. Anche noi verremo e ce ne andremo. Noi non sappiamo per quali affinità interiori o attraverso quali rapporti ci siamo trovati ad essere qui, ma sappiamo che la realtà è che siamo venuti in questo mondo, abbiamo lottato con tutti i generi di fenomeni e di concetti ideologici e alla fine lasceremo questa terra.
… Non dovreste mai permettervi di pensare che siete nati per vostra volontà. Siete nati in questo mondo, ma non conoscete l’origine e lo scopo dietro la vostra nascita. Ignorate la motivazione e lo scopo della vostra esistenza. In altre parole, nasciamo a dispetto dei nostri desideri. Viviamo a prescindere dai nostri desideri e moriamo nonostante i nostri desideri. Quindi, di che cosa dobbiamo essere orgogliosi? Non abbiamo nessun controllo sulla nostra nascita, siamo solo dei custodi in questa vita e non possiamo evitare la via della morte. Così, qualsiasi tentativo di essere orgogliosi di noi stessi fa pietà. Una volta nati, siamo destinati a vivere e a morire. (7-178, 6.9.1959)
RispondiEliminaL’arrivo della stagione autunnale preannuncia la venuta dell’inverno. Solo quelli che hanno vitalità possono superare l’inverno. Le cose senza vitalità non possono far altro che ritirarsi. Ecco perché deve essere infusa una nuova vita prima che giunga l’inverno. La nuova vita deve avere un nuovo principio e un nuovo pensiero basati su un nuovo amore, deve essere armata di una nuova visione della vita, del mondo e dell’universo. Senza questi elementi non può sopravvivere alla stagione invernale. Anche se il corso può essere duro, una volta che vi procurate la vitalità per superare l’inverno, la primavera si avvicinerà sempre di più ad ogni giorno che passa. I giorni della primavera verranno da voi. La Chiesa dell’Unificazione sta percorrendo questo cammino. (35-68, 3.10.1970)
RispondiEliminaAllora, dove dobbiamo andare? Dov’è il luogo in cui dobbiamo andare, anche se è necessario mettere a repentaglio la nostra vita? Deve venire il giorno in cui cerchiamo Dio, Lo serviamo e gioiamo nei nostri cuori, un giorno in cui i nostri cuori dicono che non c’è una speranza più grande. Per questo sopportiamo il dolore, i maltrattamenti, il risentimento e perseveriamo in questa vita terrena. Se non riusciremo a passare con successo attraverso questo mondo, moriremo insieme ad esso. (8-202, 20.12.1959)
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