sabato 21 marzo 2020

La creazione è il manuale d’amore per l’umanità

Libro 11

L’origine dell’universo

Capitolo I

L’ordine fondamentale dell’universo

Sezione 3. L’origine dell’universo è l’amore

3.3. Il mondo della creazione è un museo d’amore per l’umanità

3.3.2. Il mondo della creazione è il manuale d’amore per l’umanità

Dal punto di vista del principio del vero amore, Adamo ed Eva dovevano crescere osservando e imparando dal giardino naturale dell’amore creato secondo il sistema della coppia. Dovevano prendere coscienza di quello che avrebbero dovuto fare dopo essere cresciuti, osservando in che modo tutto era stato creato. La creazione è il museo di Dio, il museo dell’amore per educare Adamo ed Eva. Essi dovevano crescere osservando come tutte le creature nascevano in coppie di maschio e femmina, persino gli uccelli e le farfalle, e come sviluppavano affetto l’uno per l’altro e mettevano al mondo i loro piccoli.

Crescendo e raggiungendo la piena maturità, dovevano capire da soli che l’uomo è il principe dell’amore di Dio che rappresenta il più, e la donna è la principessa dell’amore che rappresenta il meno. Allora la donna avrebbe pensato tra sé: «Quell’uomo è proprio l’uomo di cui ho bisogno!» e avrebbe imparato a credere in lui, proprio come Adamo avrebbe pensato riguardo la donna: «Lei è veramente la donna indispensabile per me!» (201-161, 30.3.1990)

Noi cresciamo dall’infanzia alla giovinezza e raggiungendo l’adolescenza cominciamo a imparare. Questo è vero per tutti voi. Da bambini piccoli non sapete nulla e man mano che crescete chiedete: «Mamma, che cos’è questo?» oppure: «Papà, che cos’è quello?» e in questo modo scoprite e imparate cose nuove. Dopo aver imparato tutto sulla vita in questa maniera, l’uomo vede che tutte le cose del mondo sono in coppia. E capisce: «Ah! il regno animale è fatto in coppie, e anche gli insetti e ogni altra cosa del mondo, persino i fiori e i minerali!» Si rende conto del fatto che: «Sì, sono nella posizione di partner soggetto e oggetto, lavorano in quel modo e di conseguenza tutto viene fuori in una certa maniera! Mi sembra di dover seguire questa strada. Oh! Non è una strada da percorrere da soli!» (219-31, 25.8.1991)

Crescendo Adamo ed Eva imparano a conoscere il mondo. Mentre i due, il figlio e la figlia, crescono, contemplano il mondo e scoprono che è un museo d’amore fatto secondo il sistema della coppia. E da questo imparano: «Oh! I maschi e le femmine si piacciono così tanto. Persino la mosca esiste come maschio e femmina e anche la farfalla; in pratica si godono tutti la vita insieme in coppia. Vivono gioiosamente e hanno i loro piccoli!» Pensate che si sarebbero resi conto di questo oppure no? (200-246, 25.2.1990)

Per quale scopo Dio ha creato il cielo e la terra nel sistema della coppia? È il museo dell’amore, attraverso il quale Dio ci dice di vivere più felici degli uccelli, degli insetti, insomma più felici di qualunque altra cosa al mondo. (200-57, 23.2.1990)

In questo mondo ogni forma della creazione esiste in coppia e l’ambiente creato secondo questo sistema è il museo ideale dell’amore per l’umanità. Perciò, l’interazione nel mondo dei minerali avviene solo con i partner appropriati. Anche gli alberi e le piante hanno uno scambio di dare e ricevere e si riproducono con i loro partner. Avviene così anche per gli uccelli e per le cavallette nella famiglia degli insetti. Le cavallette non cantano anche loro? (199-309, 21.2.1990)

Poiché Dio ha creato il mondo in coppie, tutti gli elementi sono abbracciati dall’uomo e dalla donna. Che cos’è la natura? È un museo che insegna l’amore in modo che l’uomo e la donna possano amare. Perciò, se un uomo canta una canzone desiderando ardentemente la sua adorata moglie, qualunque cosa canti non sarà considerata un peccato. Sarebbe un peccato se commettesse la caduta. Quando una famiglia si disgrega a causa di problemi d’amore, e i principi del cielo sono violati, questo è un peccato; non è un peccato quando una coppia si ama sulla base di questi principi e promette solennemente: «Ti amo davvero, per sempre e sempre di più. Tu sei il mio sposo per l’eternità». Dovete capirlo chiaramente. (199-280, 20.20.1990)

L’universo è formato da un sistema di coppie ed è come un museo creato dal Dio d’amore. È un museo vivente. Non è pieno di ricordi antichi senza vita e senza un proprietario, come quelli del Museo Nazionale. Invece è pieno di ricordi viventi. (195-136, 7.11.1989)

Esiste un Dio vero e tutto ciò che Egli ha creato esiste in un rapporto di soggetto e oggetto in modo da poter rispondere ai requisiti dell’amore ideale. Così, ogni forma della creazione di questo universo è strutturata in coppia. Ci sono “marito e moglie” persino nei minerali. Non è questo il motivo per cui si attraggono? Sentite queste cose per la prima volta, non è vero? Anche se il ricercatore di un laboratorio si trasformasse in un tiranno e costringesse due elementi chimici fra loro incompatibili a combinarsi insieme, essi non reagirebbero. Nemmeno le parole: «Combinatevi!» da parte di Dio servirebbero a nulla. Tuttavia, se questi elementi sono tra loro compatibili, si combineranno anche se Dio ordinasse: «Non combinatevi! Non unitevi!» Da questo possiamo vedere che tutte le cose esistono in coppia a causa dell’amore di Dio. (177-271, 20.5.1988)

Dovete capire che persino delle forme minuscole di vita come gli insetti esistono in coppia sulla base dell’amore. La stessa cosa vale per il mondo minerale. Perché? A causa dell’amore. Pur appartenendo a un livello di creazione più basso, anch’esso, a modo suo, si riproduce attraverso l’amore. Questo universo è concepito per funzionare col suo sistema di rapporti perfettamente intrecciati in modo da realizzare l’ideale di creazione di Dio attraverso gli esseri umani. (293-308, 7.6.1998)

Poiché tutte le cose nel giardino di Eden facevano parte di un sistema di coppie, Adamo doveva guardarle e a tempo debito capire: «Ah! Io sono un uomo, un maschio, perché ho l’aspetto di un maschio; ma allora dov’è quell’essere che ha l’aspetto di una femmina?» Poi si sarebbe guardato in giro e avrebbe scoperto: «È Eva!» e i due si sarebbero sposati. In seguito avrebbero notato: «Quando un maschio e una femmina agiscono in questo modo, danno nascita ai loro piccoli!» Ci sono tante donne che non desiderano sposarsi, ma nonostante tutto adorano i bambini. (288-304, 1.1.1998)

Poiché ogni cosa nel giardino di Eden era stata creata secondo il sistema della coppia, Adamo ed Eva potevano vedere con i loro occhi gli animali accoppiarsi e riprodursi e notare: «Le femmine e i maschi creano insieme un ambiente d’amore». Adamo ed Eva avrebbero imparato l’amore da loro, e alla fine avrebbero pensato: «Dobbiamo metterci insieme». Mentre stavano ancora crescendo, come deve essere stato complicato! L’uomo per natura è spericolato, perciò si arrampicava sulle montagne e correva di qua e di là; la donna, invece, restava a guardare stando seduta, e ogni giorno rimaneva in prossimità della loro casa. Sebbene diversi per carattere, erano destinati a imparare dall’ambiente che li circondava e ad essere attratti l’uno verso l’altra in modo naturale. (278-280, 26.5.1996)

Quando Adamo ed Eva si resero conto che tutto il mondo era costituito da rapporti fra coppie, avrebbero dovuto capire che non potevano vivere da soli. Chiunque può vedere che persino i cervi e le mucche esistono come maschio e femmina, si accoppiano e si riproducono. Poiché vedevano che tutti gli esseri del regno animale, gli uccelli, gli insetti, le api e i fiori facevano la stessa cosa, non avevano bisogno di essere istruiti su quello che conoscevano già. (264-58, 23.3.1993)

Ognuna delle vostre coppie è come un fratello e una sorella gemelli simili ad Adamo ed Eva nel giardino di Eden. Lì Adamo aveva soltanto la sua sorella più piccola. Lei era l’unica figlia senza nessun amico al mondo. Poiché nel giardino di Eden c’erano solo un uomo e una donna, Adamo avrebbe dovuto fare amicizia con Eva. Erano fratello maggiore e sorella minore.

Crescendo, Adamo ed Eva avrebbero dovuto imparare come tutte le cose nel sistema di coppia crescono e si riproducono, e una volta capito in che modo la creazione esiste e si sviluppa, avrebbero dovuto prendere coscienza del fatto che si dovevano amare, dovevano diventare marito e moglie e lasciare questa tradizione nella storia futura. Era per la storia futura e per l’umanità che sarebbero dovuti diventare marito e moglie. (243-177, 3.1.1993)

Quando Adamo ed Eva nacquero erano dei partner, anche se erano figli di Dio. Tuttavia fra fratelli e sorelle non c’è un rapporto di partner, non è vero? La donna doveva essere educata e raggiungere la sua perfezione come donna, e anche l’uomo doveva essere educato e raggiungere la sua perfezione come uomo. Il materiale educativo per loro si poteva trovare in abbondanza in tutto il cielo e la terra. Poiché tutte le cose erano state create nel sistema di coppia, l’uomo le avrebbe guardate e avrebbe imparato: «Ecco come dobbiamo crescere!» e anche la donna le avrebbe osservate e avrebbe capito in modo naturale: «Ecco come dobbiamo crescere!» La natura esibisce apertamente, come un museo, tutto il materiale educativo sull’amore, perché ogni cosa della natura è in coppia. (228-268, 5.7.1992)

Gli attributi della reciprocità devono venire dalla realtà verticale. In quella realtà esistono delle controparti. Tuttavia quei figlie e quelle figlie devono prima crescere e raggiungere la piena maturità. In questo mondo ogni cosa è creata in un sistema di coppia. Questo è vero in tutto il regno minerale, vegetale e animale. Anche il mondo umano fa parte di questo sistema, rappresentato dall’uomo e dalla donna.

Il mondo della natura è un museo d’amore dove la creazione è costituita da coppie, anche se a un livello inferiore di quello dell’umanità. Allora, perché è stato creato questo museo d’amore? Per chi è stato fatto? Questa è la domanda. È stato fatto per gli esseri umani e per Dio. Così Dio può provare il sentimento dell’amore in tutte le cose abbracciando il mondo minerale, vegetale e animale. (238-29, 19.11.1992)

L’uomo e la donna devono seguire individualmente il cammino verso la maturità. L’uomo capisce che deve sposare una donna quando vede che tutte le cose, esistendo nel sistema di coppia, vivono insieme e mettono al mondo i loro piccoli. Con l’arrivo della primavera, osserva le mucche, i maiali, i cani, i gatti, i topi e persino le locuste che si comportano così ed esclama: «Oh! È così che si fa! Uno da solo non basta!» È risvegliato o, come si dice, iniziato a questa realtà. Fino a quel momento l’uomo e la donna erano cresciuti in direzioni diverse, ma poi si volgono l’uno verso l’altro e dicono: «Ah! Quello di cui ho bisogno è Adamo!» e «Quella di cui ho bisogno è Eva!» (229-321, 13.4.1992)

L’ambiente è costituito da un sistema di coppie di partner soggetto e oggetto, senza eccezione. L’universo è un museo il cui nucleo è l’amore, un museo di coppie. Per questa ragione, quando vedete una coppia di uccelli innamorati che costruiscono un nido, depongono le uova e danno da mangiare ai loro piccoli, dovete imparare da loro. Dovreste poter dire: «Io farò per i miei figli centinaia di volte meglio degli uccelli». Persino tra gli insetti, il maschio e la femmina si accoppiano e si riproducono. Allevano i loro piccoli a rischio della loro vita. Questa è l’educazione. (229-287, 13.4.1992)

Mentre crescevano verso la maturità, Adamo ed Eva dovevano voltarsi, stare l’uno di fronte all’altra e capire che Adamo doveva essere lo sposo di Eva e lei la sua sposa. Adamo, per sua natura, amava andare in giro e comportarsi in modo estroverso. Voleva cacciare ed essere al comando dovunque andava. Ed Eva? La sua natura intrinseca era completamente diversa. Mentre crescevano in questa maniera, dovevano imparare quello che avrebbero dovuto sapere come uomo e donna. Nel mondo tutte le cose sono create in questo modo. I regni minerale, vegetale e animale non sono forse tutti creati nel sistema della coppia? Ecco che cosa dovevano imparare Adamo ed Eva. Mentre crescevano, si rendevano conto che tutto ciò su cui posavano il loro sguardo era in un rapporto di coppia. Così potevano capire questa verità senza che nessuno gliela insegnasse. (225-201, 20.1.1992)

Chi insegna l’amore? Lo insegna la natura. Gli animali che corrono di qua e di là nel giardino sono maschi e femmine, come le farfalle; in breve, tutte le cose esistono in coppie. Quando sbocciano i fiori, in un bel giardino si possono sentire i pigolii e i cinguetti degli uccelli. Perché fanno così? A che scopo gli uccelli maschi e femmine cantano? Chi cercano di chiamare? Ci sono tre motivi principali per cui gli uccelli cantano. Uno è la fame, l’altro l’amore e il terzo è per chiamare i loro piccoli. Queste sono le tre ragioni. Lo fanno per amore. (208-251, 20.11.1990)

Per essere nella sfera di reciprocità nei confronti di Adamo ed Eva, che erano il modello, anche tutta la creazione di questo universo ha bisogno di essere costruita in un modo simile a loro, e così è creata nel sistema della coppia. Tutto esiste in coppia. Adamo è il grande “più” e le forme della creazione sono i piccoli “più” sparsi in tutte le direzioni. Per questa ragione l’umanità e la creazione sono identiche nel senso che sono state create con delle relazioni reciproche. Quando gli esseri umani e tutta la creazione raggiungono l’equilibrio centrati sul Soggetto assoluto, Dio può scendere su di loro verticalmente. (230-252, 8.5.1992)

Non è meraviglioso essere svegliati dal cinguettio dei passeri anziché da se stessi? Come è poetico! Cosa preferite: cantare da soli o sentire qualcun altro che canta? Non è anche questo poetico? Ascoltare gli uccelli che cinguettano piuttosto che cinguettare voi stessi e farvi svegliare dal vostro amato anziché svegliarvi da voi stessi; non sarebbe ideale risvegliarsi al suono di varie melodie armoniose? Così anche gli uccelli sono miei amici. Che cosa li rende miei amici? Nell’ottica del sistema della coppia possono diventare miei amici. Anche l’uomo e la donna sono una coppia. Com’è poetico considerare gli uccelli degli amici! (177-271, 20.5.1988)

Vedendo che nel mondo tutto esiste in coppia e si riproduce in questo modo, Adamo ed Eva capiscono che anche loro devono fare la stessa cosa quando hanno raggiunto la completa maturità. Prima di quel tempo, non ne sono consapevoli. Adamo ed Eva vivono insieme da soli. Se pensiamo al loro carattere, Adamo è virile ed estroverso. Quando si sveglia al mattino, gli piace andare sulle montagne a catturare conigli, fagiani, cervi e serpenti per aprirgli la pancia. Per diventare il futuro padrone e amministrare ogni cosa, Adamo ha bisogno di sapere tutto quello che c’è da sapere. Così desidera scoprire cosa c’è sulle montagne, quali animali si possono trovare là e che tipi di pesci vivono nelle acque. Essendo un uomo, deve investigare su tutto e su tutti per diventare il loro signore. (262-74, 23.7.1994)

Mentre creava l’universo Dio provava piacere. E quanto si sarà divertito? Come sarà stato interessante per Lui creare tutto in coppia e vedere che persino le cellule si univano in coppie nel loro amore l’una per l’altra? Una fotografia scattata bene fa felice il suo fotografo, ma quanto sarà più eccitante vedere realmente la creazione parlare e danzare? (283-107, 8.4.1997)

Nel creare, amare e allevare l’uomo e la donna, Dio diede loro il servo, l’arcangelo, per proteggerli e farli crescere. Una volta che avessero raggiunto la piena maturità intendeva sposarli. Avrebbero dovuto raggiungere la maturità per quel tempo. Per realizzare questo, Adamo ed Eva nacquero separatamente, l’uomo crescendo come uomo e la donna come donna. Una volta diventati adulti, avrebbero osservato attentamente il mondo e avrebbero visto che il regno minerale, vegetale e animale erano tutti creati nel sistema della coppia secondo i rapporti reciproci ideali. Li avrebbero guardati e avrebbero imparato: «Ah! Tutti gli animali si accoppiano, hanno la loro prole e vivono felicemente. La madre rischia la vita per proteggere e nutrire i suoi piccoli. Dovremmo farlo anche noi!» Quindi la natura è il museo d’esposizione per lo sviluppo ideale di Adamo ed Eva. (262-74, 23.7.1994)

Quando vi addentrate nel livello più profondo della dimensione del vero amore, potete comunicare persino con le rocce e tutto il resto della creazione. Nel mondo del vero amore, tutte le cose saranno in grado di comunicare tra loro. Perché? Perché ogni cosa che è stata creata secondo il sistema della coppia agisce per l’unità collegandosi nell’amore di Dio. Il vero amore è destinato a risuonare. Quando sarete nel regno del vero amore, sentirete il mondo interiore ed esteriore di Dio. E così, senza che nessuno ve lo insegni, potrete conoscere in modo naturale tutto quello che c’è da sapere sul mondo spirituale e su Dio, e su come servire i vostri genitori e la vostra nazione nella vostra vita terrena. La via dell’amore non è fatta per essere percorsa in modo avventato. C’è una formula, perché esiste soltanto una strada per l’amore, nessun’altra. La via del vero amore che gli uomini devono seguire e la via dell’amore seguita dal regno celeste, da Dio, è sempre una e la stessa. Quando Dio scende, noi saliamo allo stesso modo. Allora dove Lo incontreremo? Dobbiamo incontrarci nel luogo dove abbiamo raggiunto la piena maturità. C’è un solo punto di incontro. Dove dobbiamo incontrarci per raggiungere l’unità con Dio? Proprio lì in quel punto, da nessun’altra parte. È lì che Lo dobbiamo incontrare. (238-31, 19.11.1992)

Dopo aver parlato un po’ sulla teoria dell’amore, diventa chiaro che tutto può essere spiegato con questo. È la conoscenza più alta. Cercando di capire l’amore, mi sono reso conto che tutto il mondo è costituito dal sistema della coppia. Il mondo minerale non è forse composto dagli ioni positivi e negativi? Sono in coppia. Per quale scopo sono accoppiati? Sono stati creati in questo modo per l’amore corrispondente ai loro rispettivi livelli, perché solo così può aver luogo la riproduzione.

In modo simile nel regno animale ci sono maschi e femmine, e il genere umano è composto da uomini e donne. Perché sono stati creati in questo modo? L’amore non è venuto ad esistere solo per le donne o solo per gli uomini, ma per tutti e due! Ecco come dev’essere. Le persone malvagie che negano questo principio sono servi dell’inferno e della distruzione. (221-257, 25.10.1991)


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