sabato 21 marzo 2020

La volontà di Dio nel creare l’universo

Libro 11

L’origine dell’universo

Capitolo I

L’ordine fondamentale dell’universo

Sezione 3. L’origine dell’universo è l’amore

3.3. Il mondo della creazione è un museo d’amore per l’umanità

3.3.1. La volontà di Dio nel creare l’universo

Tutte le cose del mondo sono state create da Dio come il manuale per aiutare i Suoi adorati figli a realizzare l’ideale dell’amore. Così sono state create con una struttura reciproca. I minerali manifestano un’interazione fra soggetto e oggetto, così come i protoni e gli elettroni nel caso dell’atomo. Nulla può mantenere la propria esistenza senza entrare in azione o in movimento. Quindi, con gli esseri umani come centro, l’universo è creato per raggiungere quel punto centrale. (137-59, 18.12.1985)

Dio creò prima tutte le cose dell’universo e poi i primi antenati dell’umanità nel giardino di Eden come loro signori. Nel creare gli esseri umani, Dio non voleva che fossero semplicemente una fonte di divertimento o di interesse per Lui. Dobbiamo capire che lo sforzo e la devozione che Dio investì, non solo creando gli esseri umani ma stabilendoli come il centro che rappresenta tutta la creazione, non possono essere espresse a parole. (20-205, 9.6.1968)

Nel creare l’umanità Dio non risparmiò nessuna fatica, impegnò tutte le Sue energie e riversò l’essenza del Suo essere, del Suo amore e del Suo affetto. La creò attraverso un collegamento che non poteva essere interrotto o troncato da nessuna forza. Avendo creato gli esseri umani in questo modo, la pace può dimorare in Dio quando posa il Suo sguardo su di loro, ed Egli può ricavare tutti i sentimenti di affetto e di felicità solo attraverso di loro. (20-207, 9.6.1968)

Dio è il Padre dell’umanità e noi siamo i Suoi figli. Poiché nel crearci Dio ha infuso il profondo delle Sue ossa, della Sua carne e del Suo midollo, se noi Lo tirassimo non potrebbe fare a meno di essere attratto da noi, così come noi non potremmo fare a meno di essere attratti da Lui, se Lui a Sua volta ci tirasse. In questo legame, Dio ha creato gli esseri umani perché si conformassero allo scopo della creazione. Se Dio componesse un saggio o una poesia per lodare l’umanità che è stata creata in questo modo, sarebbe il più grande capolavoro che nessun poeta o scrittore della terra potrebbe mai emulare. Il suo oggetto non sarebbe né Dio né la creazione stessa, ma l’umanità che rappresenta tutta la creazione. (20-207, 9.6.1968)

Che cos’è l’universo? È come il corpo di Dio, il Suo corpo visibile. È la Sua manifestazione. Così si stabilisce l’idea che possiamo amarlo veramente. Possiamo prendere coscienza del fatto che amiamo l’universo. Spesso vi accarezzate i capelli e quando qualcosa finisce sui vostri vestiti, la spazzolate. Perché lo fate? Perché queste cose appartengono a voi, sono parte di voi ed è naturale per voi desiderare di prendervene cura. Quello per cui vi dovete impegnare da ora in poi è permettere a Dio di dimorare nel centro della vostra mente, unirsi alla vostra mente, al vostro corpo e a tutte le cose, realizzando così un mondo unito. (86-173, 28.3.1976)

L’universo ha un’estensione di miliardi di anni luce. La luce viaggia alla velocità di 300.000 chilometri al secondo e 300.000 chilometri sono più o meno sette volte e mezzo la circonferenza della terra. In astronomia la distanza che la luce percorre in un anno si chiama anno luce. L’universo è talmente vasto che la luce che si muove secondo questa unità di misura dell’anno luce non può raggiungerne la fine nemmeno dopo miliardi di anni. (127-213, 8.5.1983)

Finora l’osservatorio di Greenwich ha scoperto stelle che distano dieci miliardi di anni luce dal nostro mondo, ma ora è giunta l’era in cui possiamo osservare delle stelle che sono distanti persino quindici miliardi di anni luce e presto potremo scoprirne altre ancora più lontane.

Questo universo ha una dimensione di circa 21 miliardi di anni luce, un numero basato sul Principio. Ecco quanto è grande. Per farvi capire meglio, diremo che la distanza percorsa dalla luce in un giorno partendo da qui è un giorno-luce, quella percorsa in un mese è un mese-luce, e la luce viaggia alla velocità di 300 milioni di metri al secondo. Per coprire questa distanza dovreste fare sette volte e mezzo il giro del pianeta terra. Sette volte e mezzo! Con uno schiocco delle dita la luce avrebbe già fatto il giro della terra sette volte e mezzo.

Viaggiando a questa velocità la luce avrà il mal di schiena, alla fine della giornata non riuscirà a pensare e dirà: «Non m’importa». E pensate che viaggia non solo per cento anni luce, ma per decine di migliaia di volte quella distanza, 100 milioni di anni luce. Da quando è partita saranno passati 100 milioni di anni luce e durante quel periodo saranno morte un milione di persone che sono vissute l’una dopo l’altra fino all’età di cento anni. Eppure la luce non avrà ancora smesso di viaggiare.

Allora quanto sono lunghi 21 miliardi di anni luce? Durante quel periodo 210 milioni di persone che vivono fino a cento anni saranno morti, e la luce sarà ancora in viaggio. La luce non viaggia in linea retta, viaggia in cerchi. Questo è l’universo. (181-195, 3.10.1988)


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