lunedì 4 marzo 2019

La restaurazione percorsa dal Vero Padre

Il Vero Dio
Capito IV
Sezione 6. La liberazione di Dio e la pietà filiale
6.1. La via della restaurazione percorsa dal Vero Padre
Io capisco molto bene cosa significa essere determinati a realizzare la volontà di Dio. So com’è l’amore di Dio, e so che devo inginocchiarmi in gratitudine e percorrere la strada di offrire il perdono. Nessuno sapeva che Dio è afflitto da un amaro dolore che Lo costringe a seguire il cammino della liberazione anche se il Suo sangue dev’essere sparso.
Io non ho pregato Dio chiedendoGli di salvarmi, nemmeno mentre crollavo sotto la tortura; anche se ero perseguitato, non ho pregato Dio chiedendoGli di proteggermi sul cammino o di salvarmi. Come uomo di carattere, ho le mie riserve di energia, ho lo spirito e la forza interiore per combattere. Dico a me stesso: «Dio probabilmente mi salverà se crollerò perdendo conoscenza perché mi mancano le forze. Ma prima di questo, con il mia propria forza…». Io so che Dio sta aspettando e prepara le cose in anticipo prima che io vada. (138-358, 24.1.1986)
Dio è con la Chiesa dell’Unificazione. Se perdessi la pazienza pensando: «Quel buono a nulla!», e tra me e me pensassi: «Aspetta e vedrai. Aspetta solo un paio di mesi», alla fine quella persona sarebbe ridotta a pezzi. Non sarebbe strano veder succedere una cosa del genere? Ecco perché mi mordo la lingua e mi controllo. Io non posso maledire gli altri con la mia bocca. Come Vero Genitore, non posso usare la mia bocca per maledire gli altri. Ma anche se trattengo le mie parole, il Cielo mi libera completamente dai miei sentimenti di amarezza. Vedendo questo, non pensate che Dio mi ami? (162-205, 12.4.1987)
Nessuno è mai diventato un parlamentare o un presidente di questa nazione mentre i suoi diritti sovrani erano intatti, con l’autorità di un popolo omogeneo vestito di bianco, orgoglioso della sua cultura di cinquemila anni in Asia. Dopo la liberazione della Corea, pensavo alla possibilità di vedere un parlamentare e un presidente del genere. Dovete capire che questo non era solo il mio desiderio, ma anche il desiderio di Dio. Quando questo succederà, Dio avrà in pugno l’Asia. Per favore, abbiate fede nel fatto che il mondo deve andare nella stessa direzione di Dio. (171-190, 1.1.1988)
Serbando un amaro dolore nel mio cuore, come mi posso riposare? Il mio è un cammino senza riposo, perché devo percorrere questa strada per risolvere la nostra storia di migliaia di anni. Per quarant’anni della mia vita, non ho potuto fare a meno di seguire la via delle lacrime. E questo continua ancora adesso. La Corea del Nord avrebbe dovuto accogliere il nuovo giardino dell’amore di Dio dove possono apparire dei giovani che lodano Dio. Invece, vedendoli contaminati da quelli che Lo hanno tradito, Dio ha dovuto distogliere il Suo sguardo. Dobbiamo far sì che Dio possa di nuovo voltarsi a guardare.
Poiché sono entrato nella Corea del Nord con Dio e con questo sistema di pensiero che restaura le cose al loro stato originale, il mondo comunista mi dovrebbe ringraziare e il mondo democratico dovrebbe essere ancora più grato verso di me. Andiamo avanti su questa strada! (173-116, 2.7.1988)
Nella prigione di Seodae Mun una signora evangelista, che aveva perseverato per un certo periodo nella Chiesa dell’Unificazione ma che poi l’aveva lasciata dopo che le cose non erano andate come voleva lei, mi disse: «Oh, guarda come ti è andata a finire! Capiterebbe questo al Figlio di Dio?». Le risposi: «Sì, io non sono qualcuno che scomparirà in prigione. Farò un grande balzo in avanti verso un mondo di liberazione». Non dimenticherò mai la sua faccia. Recentemente ho sentito che è morta in tristi circostanze e ho provato compassione per lei. Ecco come vivo. So tutto quello che mi hanno fatto i cinque presidenti della Corea, eppure non lo do a vedere. Io non cerco la vendetta. Loro non lo sapevano. Li devo incontrare ed educare. Dopo aver detto quello che ho da dire, devo risolvere ogni cosa. (204-118, 1.7.1990)
Quando sono venuto su questa terra in che posizione mi trovavo? Come il figlio, il fratello, i coniugi e i genitori in cui rimane il cuore di Dio amareggiato dal dolore, ero nella posizione di indennizzare e liberare il culmine dell’angoscia di Dio donando l’amore perfetto che non aveva mai potuto essere donato. (234-140, 10.8.1992)
Tutto esiste per il bene degli altri. Sulla base del Suo ideale di creazione di vivere per gli altri, Dio ha dovuto investire, investire e investire Se stesso per moltiplicare il vero amore. Come Lui ha fatto, dobbiamo diffonderlo in tutto l’universo e ritornare alla patria originale. Ma quando torniamo, non dobbiamo scacciare gli altri come nostri nemici. Dobbiamo portarli a sottomettersi in modo naturale attraverso l’amore. Senza questa sottomissione naturale, Dio non può trovare la Sua posizione. Se dovessi usare l’inganno, non sarei sconfitto da nessuno. Tuttavia, sapendo che dobbiamo portare le persone a sottomettersi, mi sono trattenuto. Potete immaginare come è stato difficile per me reprimere il mio carattere focoso per quarant’anni? Quanto più difficile allora sarà per Dio? Egli è molto più impetuoso di me! (219-93, 25.8.1991)
Una volta mi sono voltato a guardare indietro e Dio, che mi stava seguendo, mi ha abbracciato tra le lacrime. Quando mi sono voltato per dire: «Tu sei il centro del mio amore. Mi sottometto a te. Ti seguirò assolutamente», Dio mi ha abbracciato di nuovo. Com’è meraviglioso essere in questa posizione! Proprio come Dio mi ha dato la Sua posizione, anche io devo dare la posizione di Dio a tutti voi. (215-341, 1.3.1991)
Se ripenso alla storia passata, quaranta anni fa ero perseguitato dalla nazione e dalle chiese ufficiali. La mia posizione era quella di un orfano espulso nel deserto. Da una posizione così terribile, dovevo realizzare la richiesta di Dio di restaurare il livello storico e creare una fondazione globale! Avevo perso la sfera culturale cristiana vittoriosa che era stata stabilita dal lato del Cielo dopo la seconda guerra mondiale, e la fondazione dell’America, la nazione alla guida del mondo libero. Nella posizione del proprietario, non potevo fare a meno di pensare all’intenso dolore di aver perso questa fondazione e di dover realizzare daccapo il compito della restaurazione tramite indennizzo, in un periodo di quarant’anni. Potete immaginare com’ero terrorizzato, sapendo chiaramente che avrei potuto portare a conclusione la storia - qualcosa che nemmeno Dio aveva potuto fare per centinaia di migliaia o milioni di anni! (135-187, 13.11.1985)
Ho realizzato questi compiti dimenticando la pioggia e la neve. Il tramonto era come l’alba e mi dimenticavo persino di mangiare. Non potevo prendere le cose alla leggera perché conoscevo Dio, e sentivo la grave responsabilità che viene conoscendo Dio. Più di chiunque altro, io sapevo quanto Dio era addolorato. Così, anche se il mio corpo doveva essere fatto a pezzi, ridotto in polvere e disperso con un soffio, tutte quelle cellule sparpagliate potevano ancora gridare come cellule di Dio. Mi aggrappai a questo cammino di morte, accettandolo come la morte degna di un uomo. Mentre affrontavo quella situazione, la gente pensava che sarei perito e scomparso, ma le cose non sono andate così. (137-178, 1.1.1986)
Poiché sapevo quanto era grande e amaro il dolore che riempiva il cielo e la terra, dovevo confortare Dio persino quando vomitavo sangue. Chi mai potrebbe capire la triste realtà della mia posizione di Vero Genitore, che non mi permetteva di pregare: «Dio, sto per morire. Ti prego, salvami.»? Nessuno era a conoscenza di questo. Solo Dio. Solo Lui capiva il mio cuore.
Anche se ci sono tante persone che seguono la Chiesa dell’Unificazione, nessuna di loro è unita al mio pensiero. Dovete tutti capire questo. Una comunità unificazionista al di sotto della media non può stare nella sfera della liberazione. Io so che quelli che hanno ricevuto la Benedizione attualmente si comportano come i cugini del diavolo.  (145-332, 1.6.1986)
Dio offrirebbe centinaia di ringraziamenti all’uomo coraggioso che confessasse di non aver combattuto abbastanza, di non avere i requisiti per versare lacrime, o di essere preoccupato che il Padre debba versare lacrime vedendolo soffrire. Dio offrirebbe quei ringraziamenti all’uomo coraggioso che, nella posizione incredibilmente penosa di essere frustato, si affliggesse perché Dio è in una posizione infelice, o si preoccupasse che Dio possa versare lacrime quando lui piange a denti stretti, dicendo: «La mia pena non è nulla, il mio dolore non è nulla». Dio offrirebbe quei ringraziamenti all’uomo coraggioso che gridasse innalzando la bandiera della vittoria come l’avanguardia, lungo la strada per vendicarsi del nemico. Dio esprimerebbe la Sua gratitudine cento volte dicendo: «Dovrei chiamarti patriota, dovrei chiamarti figlio di pietà filiale, o dovrei chiamarti uomo di virtù? In tutta la storia del mondo, non c’è stata una persona più preziosa di te». (153-269, 26.3.1964)
Fino ad oggi, io, il Reverendo Moon, ho percorso una cammino solitario come individuo. Anche se è stato un corso desolato, io conosco Dio più profondamente di chiunque altro. Nella storia tante persone solitarie hanno maledetto le loro circostanze chiedendo delle benedizioni, ma io, concentrandomi sul cuore sofferente di Dio, non ho pensato come loro, e ho detto: «Dio, non Ti preoccupare». Questa è la differenza. Non sono un uomo che si tira indietro a causa delle difficoltà personali. Un uomo che promette solennemente di morire solo dopo aver superato le prove del mondo e liberato Dio non può scrivere una lettera di resa nel suo corso individuale. Non può essere codardo. Anche se mia moglie mi è venuta contro, anche se i miei genitori mi sono venuti contro, io ho troncato il mio rapporto con loro per seguire questa strada. Ho percorso questa strada nonostante l’opposizione della mia nazione di 40 o addirittura 60 milioni di persone. (175-257, 24.4.1988)
Il tempo è così breve. L’arco di una vita non è sufficiente per correggere queste cose e compensarle. Questo è stato il corso della mia vita. Così, dal punto di vista del mondo, la mia vita dovrebbe suscitare pietà. Provate a chiedere a Dio che tipo di persona è il Reverendo Moon. La sofferenza che provo mi fa gemere nel dolore; provo una sofferenza acuta, come quella di un uomo che si dibatte in agonia mentre gli strappano il cuore. Su questa terra io sono un uomo infelice. Nessuno conosce la mia sofferenza. Le persone possono vantarsi, pensando di essere meravigliose, ma non conoscono la mia sofferenza. Non la conosce neanche la Madre. (213-278, 21.1.1990
Nessuno di voi conosce le tristi circostanze di quando sono andato nella prigione di Heungnam dopo aver perso tutta la fondazione per la quale Dio aveva lavorato con fatica per seimila anni. Lasciare il mio paese natale non era il problema. Mia moglie e mio figlio non erano il problema. Sembra ieri che piangevo per quelli che, come futura speranza del cielo e della terra, mi avrebbero dovuto accogliere come persone liberate, e invece svanirono tra le nuvole dell’inferno, scomparendo nel mondo delle tenebre, persino mentre gridavo che ci saremmo di nuovo incontrati. Sembra ieri che proclamavo: «Anche se siete scomparsi, io persevererò nel mio corso e porterò il sole luminoso del mattino per ritrovarvi e liberarvi di nuovo!». Non posso dimenticare il suono della mia voce che gridava mentre ero in catene. Non posso dimenticare i momenti in cui ho pregato mentre ero in difficoltà. (220-205, 19.10.1991)
Se chiedo a Dio: «Dio, Tu non sei forse questo genere di persona? Il Dio che conosco è così», Dio mi prenderà la mano e piangerà profusamente chiedendo: «Come l’hai scoperto, figlio mio!». Sentendo queste cose Dio piangerà. Allora quanto sarà forte il rumore del Suo pianto! Dio sa che questa situazione non può continuare per mille anni. Così si asciuga le lacrime, smette di piangere e dice: «Figlio Mio!». Dovete capire che bisogno Dio ha di un figlio e di una figlia del genere. (176-263, 11.5.1988)
“Io diventerò il vero soldato di Dio. Per terribile che sia quanto questo campo di battaglia per Dio, io andrò in prima linea”. Questo è il mio spirito. Io non mi sono lamentato con Dio neppure una volta, persino quando la persecuzione del mondo infuriava intorno a me – persino quando ero in una posizione di estrema solitudine a causa delle persecuzioni e della sofferenza. Questo è ciò di cui posso essere orgoglioso. (193-73, 20.8.1989)
Abbiate assoluta fede in Dio! Se avete una fede assoluta in Dio, anche quando non potete trovare fede sul lato destro o sul lato o sinistro, a nord, a sud, a est, o a ovest, davanti o dietro, a sinistra o a destra, vi troverete sulla linea centrale. Con la fede assoluta troverete una posizione. Troverete la posizione assoluta, il luogo dove risiede Dio. A partire da lì tutto comincerà a risolversi. Nella via della fede, tante cose sono stabilite. Non c’è nulla da discutere. Poiché la vostra vita di fede devia, il suo angolo deve essere aggiustato, persino con la forza. Alla luce di questo, com’è grande il dolore di Dio e il dolore dell’umanità! (188-225, 26.2.1989)
6.2. Una vita dedicata a liberare Dio
Voi non sapete quanto questo mi fa arrabbiare! Nessuno nella storia può aver provato un’indignazione più grande della mia. Quando piango, non c’è nessuno che piange più amaramente di me. Nessuno potrebbe piangere più di me. Io sento il cuore di Dio che scorre dal mio cuore mentre percorro tra le lacrime mille anni di storia su questa terra, abbracciando il dolore perduto. Potete nascondere quella radice, sedervi lì, mangiare a sazietà e vivere comodamente? Nemmeno i cani mangerebbero la carcassa di uno sventurato del genere. (180-50, 20.8.1988)
Se un uomo non valica il difficile passo dell’indennizzo, servendo e confortando Dio tranquillamente e felicemente, il regno di pace sulla terra non apparirà. La persona rappresentativa e pubblica è solitaria. Quando qualcuno si alza in piedi e dice: «Il Reverendo Moon ha fatto tutte queste cose...», mi viene voglia di scoppiare a piangere. Anche se sono un vecchio di settant’anni, le cui lacrime avrebbero dovute essersi tutte prosciugate, ho dentro di me una solitudine che non può fermare il fiume di lacrime di dolore. Non dovete mai dimenticare che esiste un genitore del genere. (183-86, 29.10.1988)
Pensate a quanto tempo ho trascorso in prigione, più di cinque anni in tutto. Pensate a come la pioggia che sgocciola da una grondaia a poco a poco forma un buco nella roccia. Nessuno di voi saprà quanto ho pianto amaramente mentre fissavo quelle gocce d’acqua, pensando a come avrei voluto che le lacrime del mio amore potessero scavare un buco nella roccia d’angoscia piantata nel cuore di Dio. Contemplando la corrente di un ruscello pensavo a come sarebbe stato meraviglioso se quel corso d’acqua avesse potuto essere puro e incontaminato, servendo Dio in modo che potesse venire a farci il bagno dentro! Come sarebbe stato meraviglioso se avessi potuto essere un bambino che preparava quella casa o quel luogo di riposo per Dio. Se non sperimentate questo profondo mondo del cuore, non avete nulla a che fare con Dio. (185-45, 1.1.1989)
Per quanto tempo ho represso la mia indignazione? Quante volte sono stato sopraffatto al punto che i miei cinque organi di senso soffocavano? Non era per incontrare tutti voi. Era per portare i sovrani dell’umanità a sottomettersi, ma non attraverso il mio corpo o coi fucili e con le spade. Se non li porterò a sottomettersi in modo naturale, influenzando il loro cuore attraverso il lignaggio dell’amore, il giardino della pace che Dio desidera non verrà in cielo e sulla terra. Sarà impossibile costruire il regno di pace. (197-348, 20.1.1990)
Ci sono tante difficoltà mentre viviamo in questo mondo! Chissà cosa ci capiterà oggi? Le persone che non sanno liberarsi di questo ambiente terribile hanno una vita miserabile. Chi sarà il maestro che può fare loro da guida in mezzo a questo ambiente di paura e di caos? Non esiste nessun maestro. Io ho dovuto piangere amaramente e lottare a causa di questo problema. Se Dio esiste, perché non potrebbe svolgere il ruolo dell’insegnante? In effetti Dio è un maestro il cui principio è l’amore. Non sapendolo, abbiamo provato risentimento verso di Lui. Dio è un maestro centrato sull’amore. (203-228, 26.6.1990)
Una volta rientrai alla sera spossato. Dopo aver dormito un po’ mi svegliai, mi lavai la faccia e mi feci la barba. La Madre mi guardò e disse ridendo: «Ti lavi e ti radi quando ti alzi alla mattina. Perché lo stai facendo adesso?». Ecco come vivo. Il mio cuore va in una sola direzione. Lo sforzo devoto è rivolto in una direzione. Provate, pregando, a chiedere a Dio che tipo di persona sono. Dio gemerà nel dolore. Piangerà così amaramente che la lingua Gli uscirà fuori e non vorrà più rientrare. Dovete sapere che queste sono le circostanze della mia vita. (221-163, 23.10.1991)
Per l’umanità caduta io sono il salvatore, ma dal punto di vista di Dio io sono il Vero Figlio e il Vero Genitore che realizzerà l’ideale di creazione del vero amore perduto all’inizio. Il salvatore è colui che ha aperto la strada del sacrificio, offrendo la propria vita per liberare l’angoscia di Dio che è cominciata con la caduta. Il Salvatore non vive solo nella gloria; piange assieme al cuore di Dio e si preoccupa profondamente di mettere in ginocchio Satana. (232-225, 7.7.1992)
Dio, volete farlo il Dio di chi? Farete di Lui il Dio dell’America? Il Dio della Corea? Farete di Lui il vostro Dio? Di chi? Siete così avidi! Se volete fare di Lui il vostro Dio dovete lavorare per Dio più che per il vostro popolo. Se Dio ama il Reverendo Moon e voi potete impegnarvi più del Reverendo Moon, Dio sicuramente amerà voi più di me. Non è una formula infallibile? Su questo non ci sono obiezioni. Io voglio vedere delle persone che sono più brave di me a consolare Dio, a fare la volontà di Dio e offrire un servizio nobile a Dio. Se volessi delle persone con una capacità inferiore alla mia, sarei un dittatore. (184-224, 1.1.1989)
Se in una maratona un corridore ha completato l’80 percento della corsa dalla linea di partenza ed è in testa di 100 o 1000 metri, ma a quel punto cade, è finito tutto. Quando un campione corre in una maratona, gli spettatori dicono forse: «Ehi, rallenta!» Dicono: «Corri più forte!» finché non cade a terra. La stessa cosa vale per me. Io devo battere il record. Solo quando stabilisco il record, posso ricevere la ricompensa più alta di Dio con la coscienza tranquilla. Fino a quel momento mi devo spingere. (230-186, 3.5.1992)
Qualcosa è andato storto nel punto d’inizio. È stato così terribile come dire: «Qualcosa è andato storto alla mia nascita! Santo cielo, ora che sono cresciuto, vedo che sono un figlio adottivo di mendicanti; ero il figlio di un mendicante, preso da un orfanotrofio». È persino peggio che essere il figlio di un mendicante. Quando eravate giovani, pensavate che i vostri genitori erano veramente i vostri genitori, ma poi vi siete resi conto di essere il figlio di un mendicante. Cosa succederà alla vostra famiglia se scopriranno che siete di origini così umili? I vostri familiari saranno sicuramente sconvolti e piangeranno amaramente. Come sareste scioccati di scoprire che siete stati allevati in un orfanotrofio, mentre pensavate che la madre e il padre che vi hanno allevato erano realmente i vostri genitori! Se questo è uno shock persino nel mondo profano, sarà un trauma ancora più grande per Dio vedere i principi della Sua corona, che dovevano ereditare la Sua sovranità e il palazzo celeste, andare in giro con quella gentaglia e diventare i re dell’inferno. (216-107, 9.3.1991)
Essere marito e moglie secondo il concetto del Reverendo Moon e della Chiesa dell’Unificazione significa servire il Genitore eterno per mille o diecimila anni come un figlio e una figlia nati dalla discendenza di Dio e ottenere la qualifica di un figlio e di una figlia che Dio può lodare eternamente come Suoi. Solo passando per questa posizione potete curare le ferite derivate dalla caduta e che rimangono nel cuore di Dio.
Quando stringete Dio e Gli dite: «Padre, quanto hai faticato!», Dio piangerà sentendo le vostre parole. Scoppierà in lacrime dicendo: «Grazie; ho fatto questo nel corso di migliaia di anni di storia». Sono passate decine e decine di milioni di anni dalla creazione dell’umanità. Non sono solo seimila anni come indica la Bibbia sulla base della storia delle culture riportata nelle sue pagine. In realtà sono passati decine di milioni di anni da quando Dio ha deciso di iniziare la provvidenza di salvezza. (232-138, 3.7.1992)
In passato riconoscevo subito le persone che venivano alla Chiesa dell’Unificazione con lo scopo di usarla per i loro motivi personali; quelle persone facevano ogni genere di cose. Sapevo chi erano, eppure lasciavo che mi ingannassero. Perché agivo così? Perché Dio ha fatto così fino ad oggi. Quando le persone mi tradivano e mi voltavano le spalle, sarei potuto esplodere di rabbia e di risentimento dicendo: «Quegli sciagurati dovrebbero essere colpiti da un fulmine». Ma pensando al cuore di Dio che desidera il loro ritorno, non potevo farlo. Ogni volta che stringevo il cuore sofferente di Dio e avevo il cuore disposto a perdonare, si creava un nuovo segmento, come quello di una canna di bambù. Capite? Si creava un segmento della Chiesa dell’Unificazione. Ecco perché stiamo formando dei segmenti familiari, dei segmenti tribali e dei segmenti nazionali. (197-312, 20.1.1990)
Non dovete lasciare che l’angoscia di questo storico maestro e il dolore storico di Dio passino inosservati. Dovete conservare dolcemente l’amore nella parte più profonda del vostro cuore. Quando incontrerete Dio nell’altro mondo, dovrete abbracciarLo e versare lacrime, dicendo: «Sapevo del Tuo dolore e quindi ho cercato di allinearmi, ma non ci sono riuscito. Ti prego, perdonami». Se vi guiderà questo tipo di cuore, anche se piangerete tenendovi stretti a Dio, Lui piangerà insieme a voi e vi abbraccerà. Io credo che la liberazione non sia possibile senza un giorno come questo. Per quanto l’amore di una moglie sia grande, non può raggiungere quel livello, e per quanto l’amore di un genitore sia grande, non può raggiungere quel livello. Sapendo queste cose, per realizzare la liberazione non ho avuto il tempo di distogliere gli occhi da questo compito e di seguire una via traversa. (184-246, 1.1.1989)
Fino al nostro prossimo incontro, dovete pensare a me giorno e notte. Pensate a me quando vi viene fame. Anche se non mangiate, fate le cose che faccio io per la volontà di Dio. Quando vi viene sonnolenza, perseverate per la volontà di Dio, pensando a me che vado avanti senza dormire. Dovete pensare al vostro maestro che resiste senza vendicarsi di fronte alle calunnie. Essendo ancora più giusti nel vostro cuore, dovete essere assetati della vittoria di domani e andare avanti decisi ad ottenere dei risultati e a vedere i vostri nemici arrendersi a voi in modo naturale. Solo attraverso questi sforzi, voi assieme a questo popolo potrete trovare la via della vita. (82-48, 30.12.1975)
Una volta ricevetti la notizia che un membro era stato condannato a morte. Come potevo io, il fondatore della Chiesa dell’Unificazione, trascorrere la notte senza lacrime dopo aver sentito questo? Quanta pena provai! Se non mi avesse conosciuto, questo non sarebbe sicuramente successo. Mentre percorreva la sua ultima strada volgendosi verso oriente in direzione della Corea e diceva: «Ora io andrò», augurandomi lunga vita, sapete cosa provava il mio cuore per non poter stringere e salvare quella persona che aveva seguito, aldilà dei confini della sua nazione, il maestro che non aveva mai incontrato? Conoscendo il cuore del cielo che ha compassione di quelli che sono tenuti prigionieri, nel dolore e nella sofferenza sotto le tribolazioni del diavolo, dovevo spingere giorno e notte persone come lui ad andare avanti. (201-152, 30.3.1990)
Io non ho mai pensato, nemmeno in sogno, di diventare il fondatore della Chiesa dell’Unificazione. Anche ora è la stessa cosa. Non ho il concetto di essere il fondatore di una religione. Sono semplicemente un uomo ordinario. Persino oggi non mi sono messo il vestito o la cravatta. Mi sento a mio agio solo in un abbigliamento più semplice. Perché? Perché so che persino in questo momento in tutto il mondo i membri della Chiesa dell’Unificazione, con gli abiti inzuppati dalla pioggia che cola dalle grondaie, provano un desiderio struggente per me, mi augurano lunga vita e offrono inchini. Non posso ignorare le situazioni delle persone che pregano per me perché riceva benedizioni. Così, quando apro gli occhi, non riesco a dormire. Io vivo come il fondatore di una religione, ma mi sento come un peccatore. Ecco perché i membri della Chiesa dell’Unificazione non possono ignorarmi. (197-162, 13.1.1990)

4 commenti:

  1. Nella prigione di Seodaemun una signora evangelista, che aveva perseverato per un certo periodo nella Chiesa dell’Unificazione ma che poi l’aveva lasciata dopo che le cose non erano andate come voleva lei, mi disse: «Oh, guarda come ti è andata a finire! Capiterebbe questo al Figlio di Dio?». Le risposi: «Sì, io non sono qualcuno che scomparirà in prigione. Farò un grande balzo in avanti verso un mondo di liberazione». Non dimenticherò mai la sua faccia. Recentemente ho sentito che è morta in tristi circostanze e ho provato compassione per lei. Ecco come vivo.

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  2. ... Sembra ieri che piangevo per quelli che, come futura speranza del cielo e della terra, mi avrebbero dovuto accogliere come persone liberate, e invece svanirono tra le nuvole dell’inferno, scomparendo nel mondo delle tenebre, persino mentre gridavo che ci saremmo di nuovo incontrati. Sembra ieri che proclamavo: «Anche se siete scomparsi, io persevererò nel mio corso e porterò il sole luminoso del mattino per ritrovarvi e liberarvi di nuovo!». Non posso dimenticare il suono della mia voce che gridava mentre ero in catene. Non posso dimenticare i momenti in cui ho pregato mentre ero in difficoltà. (220-205, 19.10.1991)

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  3. Pensate a quanto tempo ho trascorso in prigione, più di cinque anni in tutto. Pensate a come la pioggia che sgocciola da una grondaia a poco a poco forma un buco nella roccia. Nessuno di voi saprà quanto ho pianto amaramente mentre fissavo quelle gocce d’acqua, pensando a come avrei voluto che le lacrime del mio amore potessero scavare un buco nella roccia d’angoscia piantata nel cuore di Dio. Contemplando la corrente di un ruscello pensavo a come sarebbe stato meraviglioso se quel corso d’acqua avesse potuto essere puro e incontaminato, servendo Dio in modo che potesse venire a farci il bagno dentro! Come sarebbe stato meraviglioso se avessi potuto essere un bambino che preparava quella casa o quel luogo di riposo per Dio. Se non sperimentate questo profondo mondo del cuore, non avete nulla a che fare con Dio. (185-45, 1.1.1989)

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  4. Una volta ricevetti la notizia che un membro era stato condannato a morte. Come potevo io, il fondatore della Chiesa dell’Unificazione, trascorrere la notte senza lacrime dopo aver sentito questo? Quanta pena provai! Se non mi avesse conosciuto, questo non sarebbe sicuramente successo. Mentre percorreva la sua ultima strada volgendosi verso oriente in direzione della Corea e diceva: «Ora io andrò», augurandomi lunga vita, sapete cosa provava il mio cuore per non poter stringere e salvare quella persona che aveva seguito, aldilà dei confini della sua nazione, il maestro che non aveva mai incontrato? Conoscendo il cuore del cielo che ha compassione di quelli che sono tenuti prigionieri, nel dolore e nella sofferenza sotto le tribolazioni del diavolo, dovevo spingere giorno e notte persone come lui ad andare avanti. (201-152, 30.3.1990)

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