mercoledì 18 marzo 2020

La roccaforte del cielo

La Vita sulla Terra e il Mondo Spirituale
Capitolo IV
Il Regno dei Cieli
Sezione 2. Prepararsi ad andare in cielo
2.1. La roccaforte del cielo
Più ci avviciniamo alla verità e più ne siamo affascinati, più diventerà il nostro centro che nessuno potrà portarci via. Anche se la terra dovesse precipitare nel caos milioni di volte e l’universo fosse improvvisamente distrutto, le persone che hanno una mente centrata con fermezza sulla verità non cambieranno mai e non saranno mai scosse.
Ma se non riuscite a prepararvi ad accettare questo centro nel vostro cuore, per quanto una verità possa apparire autentica, non la riconoscerete. Anche se apparisse la vera vita non sareste capaci di conoscerla, e anche se apparisse il vero amore lo non potreste capire.
Se il cristianesimo dei nostri giorni cerca la verità autentica, la vera vita e il vero amore, deve negare completamente se stesso fino alla fine e diventare una religione che stabilisce il centro della mente che non potrebbe essere portato via da nessuno.
Quando si scoprivano dei nuovi continenti sembrava che la terra gradualmente si espandesse. Ora, però, sembra che la terra si stia rimpicciolendo giorno dopo giorno. In altre parole, quando le civiltà non erano sviluppate il mondo sembrava immenso, ma man mano che la storia e la civiltà si sono evolute, il mondo a poco a poco è sembrato rimpicciolire. In questo senso possiamo sapere che il mondo ideale, realizzato attraverso la storia della verità, apparterrà ad un’era universale dove tutto formerà dei legami diretti con noi.
Il nostro modello come cittadini del cielo - cioè la vita e l’amore del Regno dei Cieli - deve portare frutto dentro di noi. Poiché la verità, la vita e l’amore sono come una famiglia, l’amore e la vita devono necessariamente seguire la verità, e allo stesso modo l’amore e la verità devono necessariamente seguire la vita.
Perché la verità, l’amore e la vita sono collegate fra loro in questo modo? Come sapete, affinché una cosa possa esistere, attorno ad essa, ci devono essere sopra e sotto, davanti e dietro, destra e sinistra. Nessuna cosa esistente può sottrarsi alla sfera del numero tre. Questa è la forma fondamentale dell’esistenza.
Allo stesso modo questi tre elementi si uniscono insieme e creano la forma unificata. Tuttavia, se sopraggiunge una forza in senso contrario, si sviluppa un’azione diversa da quella della forza originale. Dio è dunque l’origine dell’amore, della vita e della verità, ma dopo la caduta le persone non hanno formato un triangolo che tiene in equilibrio l’amore, la vita e la verità, e così Dio non ha potuto realizzare la Sua volontà. (2-133, 17.3.1957)
I discepoli di Gesù pensavano che egli avrebbero dominato l’impero romano in un istante, che sarebbe diventato il re d’Israele e che essi avrebbero occupato delle posizioni importanti. Queste cose non sono essenziali. Innanzitutto dobbiamo creare la base per il Regno di Dio nella nostra mente e poi, centrati su quella mente, dobbiamo creare la base per l’unità fra il nostro corpo e Dio. Questa è la cosa più importante. Il Regno comincia dentro di noi, perciò la nostra mente è la sua roccaforte. (47-272, 29.8.1971)
Dov’è la roccaforte del Regno di Dio? Tanti cristiani dicono: «Io credo in Gesù e perciò andrò in cielo». Allora dov’è questa roccaforte? Quando Pietro chiese: «Dov’è il Regno dei Cieli?» Gesù rispose: «Non è in cielo, è nel tuo cuore». Allora dove si trova questo baluardo? Può essere costituito da un cuore triste, da una mente arrogante o da una mente che nega la società? Questi non sono i fondamenti di ciò che noi desideriamo o del Regno che Dio può approvare.
Le persone che cercano la roccaforte del Regno di Dio devono confrontarsi con la solitudine più di chiunque altro sulla terra. Perché? Poiché Dio è solitario, anche loro devono essere solitari, e poiché Dio ha attraversato una storia di sottomissione, anche loro devono essere sottomessi.
Allora, se gli uomini dovessero semplicemente sentirsi tristi, pentirsi e lamentarsi versando lacrime perché il cielo e la terra sono pieni di tristezza, questo potrebbe diventare il pilastro del Regno di Dio? No, neanche questo. Quando servite la chiesa, sognando il momento in cui sarete di nuovo benedetti dalla gioia, dovete essere decisi a risolvere i problemi del peccato e del male di questo mondo. Senza questa assoluta determinazione ad assumervi quella responsabilità, la roccaforte del cielo non può esistere.
Alcuni affermano con sicurezza che, siccome sono delle persone di coscienza con una posizione di rispetto nella società, il Regno dei Cieli inizia da loro. Questo pensiero è basato sulla convinzione che il bene e il male iniziano insieme. Ma il bene e il male non possono iniziare contemporaneamente. Quando il male va a est, il bene deve andare ad ovest, e quando il male si muove, il bene si deve fermare. Inoltre, quando il male ha un desiderio, il bene non lo deve avere. Il bene e il male sono opposti.
La ricerca della nazione celeste ha avuto inizio dal punto in cui le persone hanno perso tutta la Sua speranza nel mondo dell’umanità. Così le persone che sono soddisfatte del loro modo di vita abituale non possono essere veramente religiose. Quando vi trovate di fronte al punto in cui i destini della vita e della morte si incontrano, e questo vi fa precipitare nella disperazione, facendovi perdere il significato della vostra esistenza, non dovete attaccarvi eccessivamente al vostro modo di vita abitudinario, ma cominciare a cercare dei valori nuovi, negando addirittura la vostra vita. Procedendo in questo modo, la vera bontà può avere inizio.
Da questo punto di vista, c’è qualcuno che può affermare con certezza che la sua personalità è il caposaldo del cielo? No, nessuno. Non c’è neanche nessuno che può insistere che la sua famiglia è il pilastro del cielo. Nessuno può pretendere che Dio, ammesso che esista, debba riconoscere la sua famiglia. Nessuna tribù può pretendere che Dio la riconosca a causa delle cose buone che ha fatto. Non ci sono popoli, nazioni, ideologie o filosofie che possono pretendere il riconoscimento di Dio. Se penso a questo, sono sbalordito.
Perciò, mentre chi vuole morire vivrà, chi vuole vivere morirà. Che cosa significa? Quelli che lavorano per proteggere se stessi dal mondo del male per più di un millennio possono avere questo sogno, e solo quelli che si sacrificano con gratitudine per più di mille anni possono trovare la speranza di vivere diecimila anni.
Allo stesso modo quelli che invocano la vita eterna, la felicità eterna e il Regno dei Cieli eterno devono superare la situazione attuale ponendosi come meta l’eternità, e devono superare con pazienza il momento presente, sacrificandosi. Solo da questo punto di vista può emergere la roccaforte solida ed eterna. (47-247, 29.8.1971)
Il criterio per andare in cielo
Senza amare Dio non ci possiamo liberare dal dominio satanico. Perciò, dobbiamo amare Dio più di nostra moglie o marito. Dalle insidie dell’amore nel dominio satanico, l’umanità caduta è emersa raggiungendo solo il bordo di quel mondo, ma non ne è uscita ancora completamente. Perciò, non possiamo amare i nostri genitori più di Dio. (41-299, 17.2.1971)
Che tipo di persone possono entrare in cielo? Innanzitutto quelle che sono in armonia con la mente di Dio. Fino a che punto sono in armonia? Poiché Dio lavora in direzione dell’ideale eterno basato sul Suo scopo eterno, la nostra mente deve essere in armonia con la Sua mente per l’eternità, non solo per una decina d’anni. La nostra mente deve essere in armonia con il Dio eterno per l’eternità. Per realizzare questo cosa dobbiamo fare? Dobbiamo diventare dei figli che possono amare Dio ed essere amati da Lui eternamente. Per essere dei figli del genere, non dobbiamo apparire come oggetti di tristezza.
Poi, dobbiamo essere in armonia con il corpo di Dio. Per “corpo” qui si intende la direzione. Mentre i pensieri rappresentano il punto centrale di tutte le direzioni, il corpo è manifestato dalla direzione che prende. Per essere dei figli che stanno al passo con Dio, quando Dio va ad est, noi dobbiamo andare ad est insieme a Lui. Se a Dio piacesse qualcosa di tiepido ma a Gesù piacesse qualcosa di freddo, sarebbe giusto? Se Dio volesse ridere e chiacchierare e Gesù volesse dormire, andrebbe bene? Tutto ciò che si manifesta attraverso il corpo esteriore deve essere in accordo alla mente.
Ma tutto sarebbe a posto solo con questo? No. Quando Dio è amabile, noi non dobbiamo essere irascibili. Se è Dio è amabile, dobbiamo esserlo anche noi. L’interiore e l’esteriore devono corrispondere. Questo da solo basterebbe a far funzionare tutto? No.
Poi dobbiamo fare delle cose che sono in accordo alla volontà di Dio. Perché questo succeda, possono esserci delle cose che disdegniamo fare? Possono esserci delle cose che il nostro corpo detesta? Dobbiamo fare delle cose che piacciono sia al nostro corpo che alla nostra mente. Poiché Dio esiste, devono esserci delle cose che Gli piacciono. Inoltre, poiché Gesù è il Figlio di Dio, queste cose devono piacere anche a lui. (47-255, 29.8.1971)
Non potremo mai andare in cielo senza sacrificare la nostra vita. Se poteste andare là, vedreste da voi stessi se c’è qualcuno là che non l’ha fatto. Questa è l’essenza della fede. (37-248, 27.12.1970)
Il punto d’inizio del Regno dei Cieli
Da dove può cominciare il Regno dei Cieli? Senza Liberare Dio dalla Sua angoscia, non possiamo entrare in cielo. Poiché abbiamo sviluppato una storia di dolore dopo la caduta, dobbiamo restaurare tutti i suoi nodi. Tutti i nodi dei seimila anni di storia dal tempo di Adamo ed Eva devono essere risolti. Il Principio della Chiesa dell’Unificazione rivela questo Dio di dolore.
Nel mondo secolare la gente detesta il dolore e lo rifugge, ma la Chiesa dell’Unificazione insegna il dolore di Dio, che è più triste di qualsiasi altra situazione dolorosa. Se nel mondo succedesse qualcosa di triste, la maggior parte delle persone la eviterebbe e se ne allontanerebbe, ma il motto del Principio della Chiesa dell’Unificazione è andare in questi luoghi di dolore.
Tutte le persone del mondo cercherebbero di evitare il dolore, ma originariamente non avrebbe dovuto essere così. Più comprendiamo la sofferenza di Dio e le ragioni della Sua tristezza, più grande è la forza che emerge nella Chiesa dell’Unificazione per dissolvere la Sua angoscia. Questa forza diventa il motivo di un’azione esplosiva senza limiti. Questa è la grande forza della Chiesa dell’Unificazione. (21-112, 17.11.1968)
L’essenza del Regno dei Cieli
Che tipo di mondo è il Regno dei Cieli? Poiché è il mondo originale, gli individui, le famiglie e le tribù accusate da Satana non possono andarci. Per andare in cielo devono essere tutti uniti - in altre parole, tre generazioni si devono unire. Nella famiglia di Adamo, Adamo era la prima generazione, Caino e Abele erano la seconda, e i loro figli la terza. Queste tre generazioni dovevano unirsi. Dal punto di vista di Dio, Dio era la prima generazione, Adamo ed Eva la seconda, e Caino e Abele la terza. (21-54, 1.9.1968)
Poiché il cielo è il mondo in cui le persone vivono per gli altri, dobbiamo andare avanti sulla base del concetto di vivere per gli altri. Quelli che pensano solo ad essere serviti, saranno distrutti. Il cielo è il mondo pieno dell’amore di Dio. L’essenza dell’amore non è essere serviti, ma vivere per il bene di tutti. Quindi il cielo è diverso dal mondo secolare. La religione ci insegna a vivere con altruismo, ad essere assolutamente obbedienti, a sacrificarci e a servire, ma nel mondo profano non si trovano questi insegnamenti. Sono visti come qualcosa che è praticato da dei mendicanti, che non sanno nulla di questo mondo. Invece, questa è stata la strategia segreta di Dio contro Satana, in modo che le persone potessero essere benedette anche se ignoravano le leggi celesti. (46-40, 18.7.1971)
La struttura del Regno dei Cieli
Non abbiamo restaurato la patria originale e perciò abbiamo perso la patria del nostro paese natale originale, ossia il Regno di Dio sulla terra. Quando parliamo di Regno di Dio ci riferiamo al Suo regno sia sulla terra che in cielo.
Per stabilire una nazione sono necessari tre elementi fondamentali: innanzitutto la sovranità, poi il territorio, e poi i suoi cittadini. Dio, però, non ha nessuna sovranità su cui può regnare. Non ha un popolo che può governare, e questo equivale a non avere una patria. Questo non è il mondo in cui dovrebbero vivere le persone originali. (155-25, 6.10.1964)

5 commenti:

  1. Prepararsi ad andare in cielo
    La roccaforte del cielo
    Più ci avviciniamo alla verità e più ne siamo affascinati, più diventerà il nostro centro che nessuno potrà portarci via.
    Anche se la terra dovesse precipitare nel caos milioni di volte e l’universo fosse improvvisamente distrutto, le persone che hanno una mente centrata con fermezza sulla verità non cambieranno mai e non saranno mai scosse.

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  2. Il nostro modello come cittadini del cielo - cioè la vita e l’amore del Regno dei Cieli - deve portare frutto dentro di noi. Poiché la verità, la vita e l’amore sono come una famiglia, l’amore e la vita devono necessariamente seguire la verità, e allo stesso modo l’amore e la verità devono necessariamente seguire la vita.

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    1. Dio è dunque l’origine dell’amore, della vita e della verità, ma dopo la caduta le persone non hanno formato un triangolo che tiene in equilibrio l’amore, la vita e la verità, e così Dio non ha potuto realizzare la Sua volontà. (2-133, 17.3.1957)

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  3. Le persone che cercano la roccaforte del Regno di Dio devono confrontarsi con la solitudine più di chiunque altro sulla terra.
    Perché?
    Poiché Dio è solitario, anche loro devono essere solitari, e poiché Dio ha attraversato una storia di sottomissione, anche loro devono essere sottomessi.

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  4. Che tipo di mondo è il Regno dei Cieli? Poiché è il mondo originale, gli individui, le famiglie e le tribù accusate da Satana non possono andarci. Per andare in cielo devono essere tutti uniti - in altre parole, tre generazioni si devono unire. Nella famiglia di Adamo, Adamo era la prima generazione, Caino e Abele erano la seconda, e i loro figli la terza. Queste tre generazioni dovevano unirsi. Dal punto di vista di Dio, Dio era la prima generazione, Adamo ed Eva la seconda, e Caino e Abele la terza. (21-54, 1.9.1968)

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