La Vita sulla Terra e il
Mondo Spirituale
Capitolo IV
Il Regno dei Cieli
Sezione 2. Prepararsi ad
andare in cielo
2.1. La roccaforte del cielo
Più ci avviciniamo alla
verità e più ne siamo affascinati, più diventerà il nostro centro che nessuno potrà
portarci via. Anche se la terra dovesse precipitare nel caos milioni di volte e
l’universo fosse improvvisamente distrutto, le persone che hanno una mente centrata
con fermezza sulla verità non cambieranno mai e non saranno mai scosse.
Ma se non riuscite a
prepararvi ad accettare questo centro nel vostro cuore, per quanto una verità
possa apparire autentica, non la riconoscerete. Anche se apparisse la vera vita
non sareste capaci di conoscerla, e anche se apparisse il vero amore lo non
potreste capire.
Se il cristianesimo dei
nostri giorni cerca la verità autentica, la vera vita e il vero amore, deve
negare completamente se stesso fino alla fine e diventare una religione che
stabilisce il centro della mente che non potrebbe essere portato via da nessuno.
Quando si scoprivano dei
nuovi continenti sembrava che la terra gradualmente si espandesse. Ora, però,
sembra che la terra si stia rimpicciolendo giorno dopo giorno. In altre parole,
quando le civiltà non erano sviluppate il mondo sembrava immenso, ma man mano
che la storia e la civiltà si sono evolute, il mondo a poco a poco è sembrato
rimpicciolire. In questo senso possiamo sapere che il mondo ideale, realizzato
attraverso la storia della verità, apparterrà ad un’era universale dove tutto
formerà dei legami diretti con noi.
Il nostro modello come
cittadini del cielo - cioè la vita e l’amore del Regno dei Cieli - deve portare
frutto dentro di noi. Poiché la verità, la vita e l’amore sono come una
famiglia, l’amore e la vita devono necessariamente seguire la verità, e allo
stesso modo l’amore e la verità devono necessariamente seguire la vita.
Perché la verità, l’amore e
la vita sono collegate fra loro in questo modo? Come sapete, affinché una cosa
possa esistere, attorno ad essa, ci devono essere sopra e sotto, davanti e
dietro, destra e sinistra. Nessuna cosa esistente può sottrarsi alla sfera del
numero tre. Questa è la forma fondamentale dell’esistenza.
Allo stesso modo questi tre
elementi si uniscono insieme e creano la forma unificata. Tuttavia, se sopraggiunge
una forza in senso contrario, si sviluppa un’azione diversa da quella della
forza originale. Dio è dunque l’origine dell’amore, della vita e della verità,
ma dopo la caduta le persone non hanno formato un triangolo che tiene in
equilibrio l’amore, la vita e la verità, e così Dio non ha potuto realizzare la Sua volontà. (2-133,
17.3.1957)
I discepoli di Gesù pensavano
che egli avrebbero dominato l’impero romano in un istante, che sarebbe
diventato il re d’Israele e che essi avrebbero occupato delle posizioni
importanti. Queste cose non sono essenziali. Innanzitutto dobbiamo creare la
base per il Regno di Dio nella nostra mente e poi, centrati su quella mente,
dobbiamo creare la base per l’unità fra il nostro corpo e Dio. Questa è la cosa
più importante. Il Regno comincia dentro di noi, perciò la nostra mente è la
sua roccaforte. (47-272, 29.8.1971)
Dov’è la roccaforte del
Regno di Dio? Tanti cristiani dicono: «Io credo in Gesù e perciò andrò in cielo».
Allora dov’è questa roccaforte? Quando Pietro chiese: «Dov’è il Regno dei
Cieli?» Gesù rispose: «Non è in cielo, è nel tuo cuore». Allora dove si trova
questo baluardo? Può essere costituito da un cuore triste, da una mente arrogante
o da una mente che nega la società? Questi non sono i fondamenti di ciò che noi
desideriamo o del Regno che Dio può approvare.
Le persone che cercano la roccaforte
del Regno di Dio devono confrontarsi con la solitudine più di chiunque altro
sulla terra. Perché? Poiché Dio è solitario, anche loro devono essere solitari,
e poiché Dio ha attraversato una storia di sottomissione, anche loro devono
essere sottomessi.
Allora, se gli uomini
dovessero semplicemente sentirsi tristi, pentirsi e lamentarsi versando lacrime
perché il cielo e la terra sono pieni di tristezza, questo potrebbe diventare
il pilastro del Regno di Dio? No, neanche questo. Quando servite la chiesa, sognando
il momento in cui sarete di nuovo benedetti dalla gioia, dovete essere decisi a
risolvere i problemi del peccato e del male di questo mondo. Senza questa
assoluta determinazione ad assumervi quella responsabilità, la roccaforte del
cielo non può esistere.
Alcuni affermano con
sicurezza che, siccome sono delle persone di coscienza con una posizione di
rispetto nella società, il Regno dei Cieli inizia da loro. Questo pensiero è
basato sulla convinzione che il bene e il male iniziano insieme. Ma il bene e
il male non possono iniziare contemporaneamente. Quando il male va a est, il
bene deve andare ad ovest, e quando il male si muove, il bene si deve fermare.
Inoltre, quando il male ha un desiderio, il bene non lo deve avere. Il bene e
il male sono opposti.
La ricerca della nazione
celeste ha avuto inizio dal punto in cui le persone hanno perso tutta la Sua speranza nel mondo
dell’umanità. Così le persone che sono soddisfatte del loro modo di vita abituale
non possono essere veramente religiose. Quando vi trovate di fronte al punto in
cui i destini della vita e della morte si incontrano, e questo vi fa precipitare
nella disperazione, facendovi perdere il significato della vostra esistenza, non
dovete attaccarvi eccessivamente al vostro modo di vita abitudinario, ma
cominciare a cercare dei valori nuovi, negando addirittura la vostra vita.
Procedendo in questo modo, la vera bontà può avere inizio.
Da questo punto di vista, c’è
qualcuno che può affermare con certezza che la sua personalità è il caposaldo
del cielo? No, nessuno. Non c’è neanche nessuno che può insistere che la sua
famiglia è il pilastro del cielo. Nessuno può pretendere che Dio, ammesso che
esista, debba riconoscere la sua famiglia. Nessuna tribù può pretendere che Dio
la riconosca a causa delle cose buone che ha fatto. Non ci sono popoli,
nazioni, ideologie o filosofie che possono pretendere il riconoscimento di Dio.
Se penso a questo, sono sbalordito.
Perciò, mentre chi vuole
morire vivrà, chi vuole vivere morirà. Che cosa significa? Quelli che lavorano
per proteggere se stessi dal mondo del male per più di un millennio possono
avere questo sogno, e solo quelli che si sacrificano con gratitudine per più di
mille anni possono trovare la speranza di vivere diecimila anni.
Allo stesso modo quelli che
invocano la vita eterna, la felicità eterna e il Regno dei Cieli eterno devono
superare la situazione attuale ponendosi come meta l’eternità, e devono
superare con pazienza il momento presente, sacrificandosi. Solo da questo punto
di vista può emergere la roccaforte solida ed eterna. (47-247, 29.8.1971)
Il criterio per andare in cielo
Senza amare Dio non ci possiamo
liberare dal dominio satanico. Perciò, dobbiamo amare Dio più di nostra moglie
o marito. Dalle insidie dell’amore nel dominio satanico, l’umanità caduta è emersa
raggiungendo solo il bordo di quel mondo, ma non ne è uscita ancora completamente.
Perciò, non possiamo amare i nostri genitori più di Dio.
(41-299, 17.2.1971)
Che tipo di persone possono
entrare in cielo? Innanzitutto quelle che sono in armonia con la mente di Dio.
Fino a che punto sono in armonia? Poiché Dio lavora in direzione dell’ideale
eterno basato sul Suo scopo eterno, la nostra mente deve essere in armonia con la Sua mente per l’eternità, non
solo per una decina d’anni. La nostra mente deve essere in armonia con il Dio
eterno per l’eternità. Per realizzare questo cosa dobbiamo fare? Dobbiamo
diventare dei figli che possono amare Dio ed essere amati da Lui eternamente.
Per essere dei figli del genere, non dobbiamo apparire come oggetti di tristezza.
Poi, dobbiamo essere in armonia
con il corpo di Dio. Per “corpo” qui si intende la direzione. Mentre i pensieri
rappresentano il punto centrale di tutte le direzioni, il corpo è manifestato
dalla direzione che prende. Per essere dei figli che stanno al passo con Dio,
quando Dio va ad est, noi dobbiamo andare ad est insieme a Lui. Se a Dio
piacesse qualcosa di tiepido ma a Gesù piacesse qualcosa di freddo, sarebbe
giusto? Se Dio volesse ridere e chiacchierare e Gesù volesse dormire, andrebbe
bene? Tutto ciò che si manifesta attraverso il corpo esteriore deve essere in
accordo alla mente.
Ma tutto sarebbe a posto
solo con questo? No. Quando Dio è amabile, noi non dobbiamo essere irascibili.
Se è Dio è amabile, dobbiamo esserlo anche noi. L’interiore e l’esteriore
devono corrispondere. Questo da solo basterebbe a far funzionare tutto? No.
Poi dobbiamo fare delle cose
che sono in accordo alla volontà di Dio. Perché questo succeda, possono esserci
delle cose che disdegniamo fare? Possono esserci delle cose che il nostro corpo
detesta? Dobbiamo fare delle cose che piacciono sia al nostro corpo che alla
nostra mente. Poiché Dio esiste, devono esserci delle cose che Gli piacciono.
Inoltre, poiché Gesù è il Figlio di Dio, queste cose devono piacere anche a lui.
(47-255, 29.8.1971)
Non potremo mai andare in
cielo senza sacrificare la nostra vita. Se poteste andare là, vedreste da voi
stessi se c’è qualcuno là che non l’ha fatto. Questa è l’essenza della fede.
(37-248, 27.12.1970)
Il punto d’inizio del Regno
dei Cieli
Da dove può cominciare il
Regno dei Cieli? Senza Liberare Dio dalla Sua angoscia, non possiamo entrare in
cielo. Poiché abbiamo sviluppato una storia di dolore dopo la caduta, dobbiamo
restaurare tutti i suoi nodi. Tutti i nodi dei seimila anni di storia dal tempo
di Adamo ed Eva devono essere risolti. Il Principio della Chiesa
dell’Unificazione rivela questo Dio di dolore.
Nel mondo secolare la gente detesta
il dolore e lo rifugge, ma la
Chiesa dell’Unificazione insegna il dolore di Dio, che è più triste
di qualsiasi altra situazione dolorosa. Se nel mondo succedesse qualcosa di
triste, la maggior parte delle persone la eviterebbe e se ne allontanerebbe, ma
il motto del Principio della Chiesa dell’Unificazione è andare in questi luoghi
di dolore.
Tutte le persone del mondo
cercherebbero di evitare il dolore, ma originariamente non avrebbe dovuto
essere così. Più comprendiamo la sofferenza di Dio e le ragioni della Sua
tristezza, più grande è la forza che emerge nella Chiesa dell’Unificazione per dissolvere
la Sua angoscia. Questa
forza diventa il motivo di un’azione esplosiva senza limiti. Questa è la grande
forza della Chiesa dell’Unificazione. (21-112, 17.11.1968)
L’essenza del Regno dei
Cieli
Che tipo di mondo è il Regno
dei Cieli? Poiché è il mondo originale, gli individui, le famiglie e le tribù
accusate da Satana non possono andarci. Per andare in cielo devono essere tutti
uniti - in altre parole, tre generazioni si devono unire. Nella famiglia di
Adamo, Adamo era la prima generazione, Caino e Abele erano la seconda, e i loro
figli la terza. Queste tre generazioni dovevano unirsi. Dal punto di vista di
Dio, Dio era la prima generazione, Adamo ed Eva la seconda, e Caino e Abele la
terza. (21-54, 1.9.1968)
Poiché
il cielo è il mondo in cui le persone vivono per gli altri, dobbiamo andare
avanti sulla base del concetto di vivere per gli altri. Quelli che pensano solo
ad essere serviti, saranno distrutti. Il cielo è il mondo pieno dell’amore di
Dio. L’essenza dell’amore non è essere serviti, ma vivere per il bene di tutti.
Quindi il cielo è diverso dal mondo secolare. La religione ci insegna a vivere con
altruismo, ad essere assolutamente obbedienti, a sacrificarci e a servire, ma
nel mondo profano non si trovano questi insegnamenti. Sono visti come qualcosa
che è praticato da dei mendicanti, che non sanno nulla di questo mondo. Invece,
questa è stata la strategia segreta di Dio contro Satana, in modo che le
persone potessero essere benedette anche se ignoravano le leggi celesti.
(46-40, 18.7.1971)
La struttura del Regno dei
Cieli
Non abbiamo restaurato la
patria originale e perciò abbiamo perso la patria del nostro paese natale
originale, ossia il Regno di Dio sulla terra. Quando parliamo di Regno di Dio
ci riferiamo al Suo regno sia sulla terra che in cielo.
Per stabilire una nazione
sono necessari tre elementi fondamentali: innanzitutto la sovranità, poi il
territorio, e poi i suoi cittadini. Dio, però, non ha nessuna sovranità su cui
può regnare. Non ha un popolo che può governare, e questo equivale a non avere
una patria. Questo non è il mondo in cui dovrebbero vivere le persone
originali. (155-25, 6.10.1964)
Prepararsi ad andare in cielo
RispondiEliminaLa roccaforte del cielo
Più ci avviciniamo alla verità e più ne siamo affascinati, più diventerà il nostro centro che nessuno potrà portarci via.
Anche se la terra dovesse precipitare nel caos milioni di volte e l’universo fosse improvvisamente distrutto, le persone che hanno una mente centrata con fermezza sulla verità non cambieranno mai e non saranno mai scosse.
Il nostro modello come cittadini del cielo - cioè la vita e l’amore del Regno dei Cieli - deve portare frutto dentro di noi. Poiché la verità, la vita e l’amore sono come una famiglia, l’amore e la vita devono necessariamente seguire la verità, e allo stesso modo l’amore e la verità devono necessariamente seguire la vita.
RispondiEliminaDio è dunque l’origine dell’amore, della vita e della verità, ma dopo la caduta le persone non hanno formato un triangolo che tiene in equilibrio l’amore, la vita e la verità, e così Dio non ha potuto realizzare la Sua volontà. (2-133, 17.3.1957)
EliminaLe persone che cercano la roccaforte del Regno di Dio devono confrontarsi con la solitudine più di chiunque altro sulla terra.
RispondiEliminaPerché?
Poiché Dio è solitario, anche loro devono essere solitari, e poiché Dio ha attraversato una storia di sottomissione, anche loro devono essere sottomessi.
Che tipo di mondo è il Regno dei Cieli? Poiché è il mondo originale, gli individui, le famiglie e le tribù accusate da Satana non possono andarci. Per andare in cielo devono essere tutti uniti - in altre parole, tre generazioni si devono unire. Nella famiglia di Adamo, Adamo era la prima generazione, Caino e Abele erano la seconda, e i loro figli la terza. Queste tre generazioni dovevano unirsi. Dal punto di vista di Dio, Dio era la prima generazione, Adamo ed Eva la seconda, e Caino e Abele la terza. (21-54, 1.9.1968)
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