mercoledì 18 marzo 2020

Persino le persone all’inferno anelano al cielo

La Vita sulla Terra e il Mondo Spirituale

Capitolo IV

Sezione 1.6 Persino le persone all’inferno anelano al cielo

Immaginate che ci sia una persona sul punto di morire che dice: «Dio, anche se finora non ho potuto vivere secondo la Tua volontà, nella mia mente mi sono impegnato ad andare in cielo. Ti prego, considerami come se avessi stabilito le giuste condizioni di indennizzo!» Poiché Dio è giusto, metterà questa persona nella posizione di quelli che cercano di andare in cielo. In che posizione la metterà? Poiché questa persona cercava di andare in cielo, Dio la metterà in quella posizione. Dio la ricompensa secondo le sue azioni. La mette in una posizione dove può ancora cercare di andare in cielo. Questa posizione può essere addirittura sotto il paradiso. Persino le persone che sono all’inferno cercano di andare in cielo. (57-264, 4.6.1972)

1.7 Il Regno di Dio sulla terra e in cielo

Affinché l’individuo possa trovare riposo, si deve creare il regno del Sabato per la famiglia; in altre parole, deve essere eretta una barriera protettiva attorno alla famiglia. Affinché la famiglia trovi riposo, deve essere eretta una barriera protettiva attorno alla tribù. Se non c’è protezione, possono sempre essere invasi. Affinché la tribù trovi riposo, deve essere eretta una barriera protettiva attorno al popolo, affinché il popolo trovi riposo deve essere eretta una barriera protettiva attorno alla nazione e affinché la nazione trovi riposo deve essere eretta una barriera protettiva attorno al mondo. Così verrà il tempo in cui potremo trovare riposo entro la barriera protettiva che circonda la nostra nazione e il mondo. Affinché il mondo possa riposare, il mondo fisico e il mondo spirituale si devono unire e deve essere stabilita una barriera protettiva. Dopodiché si può realizzare per la prima volta il Regno di Dio sulla terra, dove il Suo amore potrà espandersi in tutto il mondo, e il Suo Regno in cielo si realizzerà automaticamente. (68-20, 23.7.1973)

Il luogo dove vogliamo vivere è la nazione celeste. Lì non ci sono confini, non si usano due lingue. Lì le differenze razziali non esistono. Tutti sono fratelli e sorelle perché tutti sono nati dal petto di Dio. Agli occhi di Dio, come Suoi figli, sono tutti fratelli e sorelle, e perciò sono tutti cittadini del Suo regno sulla terra. Sono i cittadini del Regno di Dio sulla terra.

Ci sono tre requisiti indispensabili per formare una nazione: la sovranità, il territorio e il popolo. Da questo punto di vista, il mondo non ha potuto essere dominato da Dio, la terra non è potuta diventare la nazione di Dio, e i cittadini del mondo non sono potuti diventare i cittadini di quella nazione. Noi parliamo di Regno dei Cieli, ma questo regno si può stabilire dopo che sono soddisfatte queste tre condizioni. Poiché questo non è stato realizzato, la lotta fra Caino e Abele continua e noi non ci possiamo riposare.

Noi vogliamo vivere - non nel processo della restaurazione - ma piuttosto nel Regno dei Cieli. Perciò il nostro desiderio di realizzare il Regno si riferisce alla preparazione della nostra dimora. La nostra dimora apparirà solo quando sarà stabilito il Regno. Se non riusciamo a stabilirlo, i nostri discendenti saranno sempre un popolo oppresso. Dobbiamo impegnarci con tutto noi stessi a diventare gli antenati che non gravano sui loro discendenti. (66-281, 16.5.1973)

Per andare in cielo dobbiamo seguire il corso per ottenere la qualifica di figli di Dio senza peccato, che possono ricevere direttamente il Suo amore, trascendendo la necessità di credere in Gesù e il bisogno di un salvatore. Il regno ideale di Dio si realizzerà quando quelli che sono vissuti in questo modo andranno nel mondo spirituale.

Gesù deve ancora vedere una sua discendenza e di conseguenza deve ritornare per dissolvere quell’angoscia e completare il lavoro che ha lasciato incompiuto. Altrimenti non possiamo entrare in cielo. Dove sono le condizioni per aprire il Regno dei Cieli? Le condizioni sono poste sulla terra ed è per questo che Gesù lasciò le chiavi del Regno dei Cieli sulla terra.

Poiché Gesù e i suoi dodici apostoli non formarono le loro famiglie, oggi le famiglie dei settanta discepoli e dei 120 seguaci devono essere restaurate attraverso le famiglie benedette della Chiesa dell’Unificazione. Se questo sarà fatto, il Regno dei Cieli si aprirà. (160-89, 11.8.1968)

Dopo aver creato Adamo ed Eva, Dio aspettava che diventassero maturi in modo da poter celebrare le loro nozze, ma poiché caddero la Sua volontà non si realizzò ed essi divennero dei genitori falsi. Quattromila anni dopo, il modello dei Veri Genitori - perduto a causa della comparsa dei genitori falsi - si sarebbe dovuto realizzare attraverso il matrimonio di Gesù, che era in una posizione non caduta, e della sua sposa.

I figli nati da veri genitori non sono dei figli falsi, ma dei figli veri. Da loro può emergere la vera famiglia. Con la comparsa di una vera famiglia, si creerà una vera tribù, un vero popolo, una vera nazione e un vero mondo, e in quel mondo noi vivremo secondo un modo di vita celeste, centrato su Dio, nella famiglia, nella tribù, nella nazione e nel mondo. Solo allora la terra potrà diventare il Regno di Dio.

Dopo essere vissuti in questo modo, abbandoneremo il nostro corpo sulla terra ed entreremo nel cielo eterno. Quel luogo è il cielo nel mondo spirituale. Questa è la visione generale della provvidenza di Dio. Tutti gli uomini sono nati sulla terra con la linea di sangue di Satana, anziché la linea di sangue di Dio. Perciò, secondo il capitolo 8 della lettera ai Romani, potevano chiamare Dio Padre dalla posizione di figli adottivi. Essendo di un lignaggio diverso, possono chiamare Dio Padre gettando Gesù come un ponte, senza il quale non possono farlo direttamente. Solo Gesù aveva un rapporto diretto con il lignaggio di Dio, e per questo fu chiamato il figlio unigenito. (160-42, 11.8.1968)

Quando arriva il tempo del Secondo Avvento, dev’essere creato un nuovo regno ideale, non in cielo ma in fondo al paradiso e all’inferno. Lì Caino e Abele saranno restaurati e si creerà il regno della nuova famiglia di Dio. Ogni persona sulla terra deve essere restaurata tramite indennizzo attraverso la realizzazione delle sfere della nuova tribù, della nuova razza, della nuova nazione e del nuovo mondo di Dio. Caino e Abele devono essere restaurati, tutte le cose devono essere assorbite e assimilate e poi deve essere creato sulla terra un mondo unificato; altrimenti non ci sarà modo di dissolvere l’angoscia e completare il lavoro rimasto incompiuto realizzando il desiderio di Dio di creare la nazione celeste.

Ecco perché Gesù disse: «Tutto ciò che legherete sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierete sulla terra sarà sciolto nei cieli». Il regno di Dio non sarà stabilito in cielo senza essere stabilito sulla terra. Questo indica che esiste qualche circostanza straordinaria e che senza stabilire la sovranità della nazione celeste sulla terra, la sovranità del bene non può essere ristabilita nel mondo spirituale. (143-29, 15.3.1968)

Non pensate soltanto ad andare in cielo, ma a costruire il cielo sulla terra. Ma prima ancora, dovete diventare voi stessi delle persone celesti. Per poterlo fare dovete raggiungere un’unità di cuore col Padre al punto da poter dire che il Suo cuore è il vostro cuore, e il vostro cuore è il Suo. Di conseguenza in questa vita terrena, dovete essere delle persone che rappresentano il cuore di Dio, il cuore del Signore e il cuore dei vostri antenati. Solo in questo modo potete risolvere tutti i problemi storici. (3-294, 19.1.1958)

1.8 La giusta visione del cielo

Non importa quale vento furioso o tempesta possano arrivare, anche se siete distrutti e state morendo, dovete avere una convinzione ferma e decisa, e dire: «Almeno questa convinzione è assoluta. Se c’è qualcosa di sbagliato, la colpa è mia, ma la volontà di Dio è assolutamente giusta». Sareste tremendamente stupidi se sognaste il cielo, mentre la vostra fede è tale che quello in cui credete alla mattina è diverso da quello in cui credete alla sera.

Qual è la strada per avvicinarsi al cielo? Non appare in una posizione egocentrica. Quando scoprite che siete lontani dal cielo, dovete distruggere il cosiddetto io. Solo quando denunciate l’ego, si aprirà la strada che può portare in cielo, o indirettamente in cielo.

Invece, quelli che cercano di indurre gli altri ad adeguarsi a loro, facendo valere se stessi, o si mettono in una posizione soggettiva costringendo gli altri a seguirli, non potranno stabilire un rapporto con il cielo.

È ovvio che la realizzazione del Regno dei Cieli comincia da ciascuno di noi. Anche se il Regno dei Cieli fosse stabilito senza avere nessun rapporto con noi, e se noi non potessimo diventare delle persone in grado di rispondere alla sua chiamata, non avremmo nulla a che fare con quel Regno.

Che tipo di luogo è il cielo? È il luogo dove andiamo dopo aver sottomesso Satana, non è un luogo dove andiamo superando solo noi stessi o il nostro io. Il cielo non può approvare la sfera del mondo caduto, le abitudini o le situazioni comuni del mondo caduto. Poiché Satana risiede nelle nostre abitudini e le controlla sistematicamente, il cielo può venire solo dopo che abbiamo superato quelle circostanze. Il cielo si realizzerà in un luogo che nega tutto ciò che appartiene al mondo di Satana. Se ne rimanesse qualche traccia, non potrebbe essere il cielo. Se quel luogo portasse il nome di cielo, non sarebbe altro che un inganno.

L’idea del cielo può essere stabilita sottomettendo Satana, negando e alla fine eliminando tutto ciò con cui Satana può avere un rapporto. Il cielo si afferma sulla base di aver negato ed eliminato i resti storici di Satana e tutti gli aspetti del modo di vita satanico. Senza eliminare queste cose, non possiamo presentare i contenuti del cielo.

Il cielo è così prezioso. Anche se è descritto come qualcosa che si conforma ad un modello assoluto, l’idea che ne abbiamo è troppo confusa. Le persone aspirano al cielo da un punto di vista estremamente egoistico. Su questo non ci sono dubbi. Solo quando superiamo queste circostanze con una fede assoluta, il Regno dei Cieli può emergere. Ma questo da solo non può stabilire il Regno. Esso si realizzerà quando sottometteremo Satana, che da millenni affligge Dio e inganna l’umanità.

Non ci possono essere due modi per farlo. Il Regno di Dio non si può realizzare solo andando avanti con sottomissione e con la fede. Non si potrà mai realizzare soltanto con un cuore che crede. Poiché Satana ci sfida sempre alla battaglia, il Regno si realizza superando quel corso di lotta. Per questo abbiamo bisogno di una sovranità e di un popolo numeroso. Un gran numero di famiglie deve creare un’organizzazione statale e superare questa battaglia per realizzare quell’unico scopo. Nella posizione di Dio, devono poter essere in armonia e in sintonia con il loro partner soggetto, in qualunque momento e in qualunque luogo, senza conflitti. Forse possiamo sentire il Regno dei Cieli nella nostra mente nel luogo in cui siamo pronti a morire e dove abbiamo fede, ma quello non è il Regno dei Cieli reale. Anche se nel corso degli ultimi due millenni è stato pagato un grande prezzo di sofferenze e di martirio, il Regno non è stato realizzato sulla terra. Perciò il Regno non è qualcosa che nasce facilmente.

Nella Bibbia è scritto: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente». Noi intendiamo la parola “Signore” come Colui che ha un insegnamento assoluto riguardo la vita eterna, che è indimenticabile ed eterno. Il Regno non viene per il fatto che crediamo nel Signore nostro Dio, ma perché Lo amiamo. La volontà di Dio si realizzerà non solo con la fede, ma con l’amore.

È necessario capire quanto è imperfetta la nostra fede, e come si è allontanata dal Principio fino ad oggi. Può darsi che alcuni di voi sentano queste cose per la prima volta. Come individui, forse potete andare in un luogo dove potete essere consolati. Anche se il Regno potrebbe esistere nella vostra mente, e anche se Dio può aver provato gioia attraverso di voi come individui, questo vuol dire che il Regno è stato stabilito? Potrebbe essere un Regno dei Cieli individuale, ma non il Regno dei Cieli nella sua totalità.

Quello che Dio desidera non è il Regno dei Cieli individuale. Dio non gioisce vedendo questo. Possiamo dire che il Regno dei Cieli è stabilito vedendo solo la gioia di una persona? Dio mandò sulla terra Gesù Cristo - l’unica persona di cui poteva essere felice - affinché fosse il centro a cui tutte le nazioni si sarebbero dovute collegare a livello orizzontale, cercando il Regno della sua totalità. Così mandò il Messia sulla terra e lo offrì in sacrificio. (46-74, 25.7.1971)


3 commenti:

  1. Affinché il mondo possa riposare, il mondo fisico e il mondo spirituale si devono unire e deve essere stabilita una barriera protettiva. Dopodiché si può realizzare per la prima volta il Regno di Dio sulla terra, dove il Suo amore potrà espandersi in tutto il mondo, e il Suo Regno in cielo si realizzerà automaticamente. (68-20, 23.7.1973)

    Il luogo dove vogliamo vivere è la nazione celeste. Lì non ci sono confini, non si usano due lingue. Lì le differenze razziali non esistono. Tutti sono fratelli e sorelle perché tutti sono nati dal petto di Dio. Agli occhi di Dio, come Suoi figli, sono tutti fratelli e sorelle, e perciò sono tutti cittadini del Suo regno sulla terra. Sono i cittadini del Regno di Dio sulla terra.

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  2. Non pensate soltanto ad andare in cielo, ma a costruire il cielo sulla terra.
    Ma prima ancora, dovete diventare voi stessi delle persone celesti.
    Per poterlo fare dovete raggiungere un’unità di cuore col Padre al punto da poter dire che il Suo cuore è il vostro cuore, e il vostro cuore è il Suo.
    Di conseguenza in questa vita terrena, dovete essere delle persone che rappresentano il cuore di Dio, il cuore del Signore e il cuore dei vostri antenati.
    Solo in questo modo potete risolvere tutti i problemi storici.

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  3. La giusta visione del cielo
    Non importa quale vento furioso o tempesta possano arrivare, anche se siete distrutti e state morendo, dovete avere una convinzione ferma e decisa, e dire:
    «Almeno questa convinzione è assoluta. Se c’è qualcosa di sbagliato, la colpa è mia, ma la volontà di Dio è assolutamente giusta».
    Sareste tremendamente stupidi se sognaste il cielo, mentre la vostra fede è tale che quello in cui credete alla mattina è diverso da quello in cui credete alla sera.

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