La Vita sulla Terra e il
Mondo Spirituale
Capitolo I
Sezione 4. L’importanza
della vita fisica
4.1. La vita sulla terra è
la preparazione per la nostra vita nel mondo spirituale
Quando Dio creò gli esseri
umani e tutte le cose e disse che erano buoni, voleva dire che non lottavano
fra loro. La religione ci insegna a colpire il nostro corpo e a sottometterlo
al nostro spirito. Dobbiamo superare il male per andare verso il bene. La
vittoria completa del nostro corpo significa che persino Satana è stato
completamente sradicato e soggiogato. Possiamo andare in cielo solo dopo aver
sottomesso Satana. Non possiamo conquistare Satana senza il corpo fisico. La
ragione è che la sventura che ha colpito il nostro corpo è avvenuta sulla
terra, e perciò deve essere riparata sulla terra. Se non realizziamo i compiti
che ci sono stati assegnati sulla terra, andremo a finire nell’inferno eterno.
Viceversa, quando trionfate sulla terra e state dalla parte del bene, potete
andare nel Regno dei Cieli eterno. (65-293, 2.3.1973)
La nostra vita sulla terra è
breve. Non viviamo a lungo. Se vi rendeste conto di questo, le vostre ore
diventerebbero troppo preziose per essere spese a dormire e a mangiare.
Mangiate, dormite e giocate stando in movimento. Più vivrete in questo modo,
più grande sarà la benedizione che riceverete; sarà più grande di chiunque
altro al mondo. (80-225, 23.10.1975)
Anche se la nostra
permanenza sulla terra può essere limitata a ottanta anni, il nostro altare è
il mondo. Di fatto, le nostre proprietà che rappresentano la creazione
appartengono al mondo, i nostri corpi sono i corpi di tutte le persone del
mondo, e le nostre menti sono le menti di tutte le persone del mondo. Un cuore
così è unito a Dio. Tutte queste cose si combinano per formare un altare.
(75-165, 2.1.1975)
Le cose non succedono per
caso. La preparazione non è mai facile. Se si considera tutta la nostra vita,
l’infanzia è il tempo di preparazione all’adolescenza. La giovinezza è il tempo
per prepararsi alla vecchiaia, che a sua volta è il tempo per prepararsi ad
andare nel mondo spirituale. La nostra vita è un periodo di formazione durante
il quale attraversiamo un corso che ci prepara ad acquisire una personalità
universale. (147-188, 21.9.1986)
Noi viviamo in questo mondo,
ma questo non è l’unico mondo che esiste. Esiste anche il mondo spirituale.
Questo mondo e il mondo spirituale devono unirsi anziché essere due mondi
separati. Dov’è il luogo in cui dobbiamo andare a vivere? Certo, mentre viviamo
sulla terra con il corpo fisico, avanziamo verso il mondo dell’eternità. Le
persone semplicemente nascono in questo mondo, passano attraverso la gioventù,
raggiungono il fiore degli anni e poi entrano nella vecchiaia. La loro vita
passa come il sole che tramonta, ma quelli che conoscono il mondo spirituale,
capiscono che la nostra esistenza non è che un momento fugace in confronto alla
vita eterna dopo la morte. In realtà la nostra vita serve a prepararci per
accogliere il mondo dell’eternità.
Il rendimento degli studenti
è misurato in base ai criteri stabiliti dalla scuola. Un criterio è basato sul
numero di crediti che devono conseguire nell’anno accademico. Se gli studenti
ne realizzano un numero inferiore, scendono in modo corrispondente al di sotto
dello standard di merito stabilito dalla scuola. Tutto può essere misurato per
mezzo di alcune norme. La nostra vita nel mondo fisico è proprio come il
periodo durante il quale ci prepariamo a realizzare il livello dei crediti
stabilito dalla scuola. Lottiamo sempre per accumulare i risultati di tutta una
vita. In altre parole il corso della nostra vita è misurato in base al
parametro che determina fino a che punto abbiamo realizzato la nostra responsabilità.
(140-121, 9.2.1986)
Non dovete assorbire tutto
per voi stessi, ma piuttosto pensare che è per il bene di Dio, della vostra
nazione, tribù, famiglia e sposo. Non è per voi stessi. Una vita egoista è
piena di preoccupazioni. Per contro, se vivete con altruismo vi farete sempre
degli amici. Se vi dedicate costantemente al bene degli altri al punto da
svuotarvi, diventate un vuoto e tutto ciò che è “vero” verrà da voi. (203-101,
17.6.1990)
Qual è l’orgoglio della
nostra Chiesa dell’Unificazione? Primo è il vero amore, secondo sono i Veri
Genitori. Questi termini si trovano solo nella Chiesa dell’Unificazione, non
nel dizionario. Terzo sono i veri figli e quarto è la vera tribù. Queste cose
hanno a che fare con i nostri quattro scopi principali. (203-103, 17.6.1990)
4.2. La vita sulla terra è
preziosa
Se voi siete liberati, Dio
sarà liberato. Se la vostra famiglia è liberata, lo sarà anche la famiglia
celeste. È la stessa cosa per il cielo e la terra. Quindi l’affermazione
biblica «tutto ciò che legherete sulla terra sarà legato in cielo e tutto ciò che
scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo» si spiega con l’unità della
struttura duale.
Dovete capire come è
prezioso il tempo in cui potete far uso del vostro corpo. Abbiamo soltanto
quest’unico periodo di tempo in cui possiamo usare il nostro corpo per far
risorgere Dio e l’universo e per unire il mondo intero. Anche se metteste
insieme Dio e tutte le cose del creato, non potrebbero essere scambiati per
questo mondo fisico. Perché? Perché se sulla terra non esistessero gli esseri
umani col loro corpo fisico, Dio e l’universo uniti insieme sarebbero ancora
incompleti. Cercate di capire quanto è prezioso il corpo umano. Non possiamo
scambiare la nostra persona fisica nemmeno per l’universo. È alla luce di
questo che possiamo capire il versetto biblico: «A che cosa serve a un uomo
conquistare il mondo intero se perde la sua vita? O che cosa può un uomo dare
in cambio della sua vita?» (91-190, 13.2.1977)
La durata media della vita
non supera gli ottanta anni. In questo breve periodo di tempo che ci è concesso,
dobbiamo prendere responsabilità per tutti i regni di bontà che si sono
ingarbugliati nel corso della storia. Comprendendo quanto è vasta la sfera del
bene con cui dobbiamo stabilire un legame durante la nostra breve permanenza
sulla terra, la nostra mente e la nostra coscienza devono affrettarsi a farsi
avanti. Se moriamo, non lo possiamo fare, ma mentre siamo ancora vivi, dobbiamo
trovare la nostra patria originale e restaurare la sovranità della nostra
patria. Solo servendo la sovranità celeste e vivendo in questa nazione potremo
entrare nel Regno di Dio in cielo. (155-25, 6.10.1964)
Il mondo spirituale è
infinito ed eterno. Come sistemeremo le nostre cose per poterci andare? Abbiamo
bisogno di metterle in ordine mentre siamo ancora vivi. Non ci sarà un’altra
opportunità per sistemare le cose. Non esiste assolutamente un modo egoistico
per farlo. Se così fosse, il Reverendo Moon della Chiesa dell’Unificazione non
avrebbe mai sofferto in questo modo. (59-50, 2.7.1972)
La via del Principio
presentata dalla Chiesa dell’Unificazione è la sola e unica strada da seguire,
persino dopo che saranno passati mille anni o decine di migliaia di anni.
Quelli che non riusciranno a completare questa strada durante la loro vita,
dovranno rimediare quando andranno nel mondo spirituale eterno. (135-296,
15.12.1985)
La vita sulla terra è preziosa
RispondiEliminaSe voi siete liberati, Dio sarà liberato. Se la vostra famiglia è liberata, lo sarà anche la famiglia celeste. È la stessa cosa per il cielo e la terra. Quindi l’affermazione biblica «tutto ciò che legherete sulla terra sarà legato in cielo e tutto ciò che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo» si spiega con l’unità della struttura duale.
Dovete capire come è prezioso il tempo in cui potete far uso del vostro corpo. Abbiamo soltanto quest’unico periodo di tempo in cui possiamo usare il nostro corpo per far risorgere Dio e l’universo e per unire il mondo intero. Anche se metteste insieme Dio e tutte le cose del creato, non potrebbero essere scambiati per questo mondo fisico. Perché? Perché se sulla terra non esistessero gli esseri umani col loro corpo fisico, Dio e l’universo uniti insieme sarebbero ancora incompleti. Cercate di capire quanto è prezioso il corpo umano. Non possiamo scambiare la nostra persona fisica nemmeno per l’universo. È alla luce di questo che possiamo capire il versetto biblico: «A che cosa serve a un uomo conquistare il mondo intero se perde la sua vita? O che cosa può un uomo dare in cambio della sua vita?» (91-190, 13.2.1977)
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