Libro 11
L’origine
dell’universo
Capitolo
I
L’ordine
fondamentale dell’universo
Sezione
3. L’origine dell’universo è l’amore
3.2.3.
L’umanità è il centro di tutti gli esseri creati
A chi assomiglia Dio?
Assomiglia a noi, sia all’uomo che alla donna. La vostra mente non è forse
invisibile? Vi piacerebbe vedere la vostra mente oppure no? Dio è la stessa
cosa, se considerate questo da un punto di vista spirituale. Dio non ha un
corpo. Finora non ne ha avuto uno perché Adamo non è riuscito a raggiungere la
perfezione. Dio esiste come un universo simile alla mente, come un signore, un
maestro, un custode e un genitore simile alla mente. (197-44, 7.1.1990)
Tutte le cose della
creazione sono la base su cui Dio ha potuto creare i Suoi figli, una base che è
collegata e ha un rapporto con loro. Questo comprende tutte le cose, dal regno
animale al mondo minerale. Nel regno minerale si possono trovare il “più” e il
“meno”, proprio come nel regno vegetale ci sono lo stame e il pistillo e nel
regno animale ci sono il maschio e la femmina.
Il capolavoro più grande di
tutti, creato amalgamando tutte le cose della creazione, è la forma interiore e
l’immagine esteriore dell’essere umano. Questi aspetti si sono manifestati come
la natura interiore e la forma esteriore dell’uomo e della donna e sono stati
rivelati in simbolo, in immagine e in forma sostanziale, in modo da potersi
collegare ed entrare in rapporto con tutta la creazione. (144-236, 25.4.1986)
Non è per i soldi, la
conoscenza o il potere che Dio ha bisogno dell’umanità, il centro di tutta la
creazione. È per l’amore, soltanto per l’amore. Se non fosse così, e Dio
desiderasse soltanto di essere amato per conto proprio, non ci sarebbe nessuna
cosa o persona ad amarLo. Se questa è la conclusione, non c’è dubbio che Dio
vorrà creare in questo mondo un partner oggetto da poter amare. Tenendo
presente questo, chi potrà essere questo grande e coraggioso partner oggetto
del Suo amore in quel mondo? Tra tutte le creature di Dio, le uniche che
soddisfano la condizione di essere dei partner oggetto perfetti, in grado di
stare al cospetto di Dio, sono l’uomo e la donna. Dovete essere abbastanza
coraggiosi da dire: «Io sono il signore dell’universo, sono la creatura più
grande dell’universo». (148-308, 26.10.1986)
Dio creò tutte le cose
della natura per moltiplicare la gioia e perpetuarne lo stimolo. Non le creò
solo per sentirsi momentaneamente felice, ma per sentire Il Suo cuore pervaso
profondamente dalla felicità e da una gioia stimolante ogni volta che le
vedeva. Per questo motivo Dio creò ogni cosa con tutto il Suo cuore e la Sua
devozione. Dopo aver fatto tutte le cose della creazione in cinque giorni, il
sesto giorno Dio creò gli esseri umani con un cuore gioioso.
I nostri primi antenati,
creati a Sua immagine, erano estremamente belli, preziosi, degni di lode,
soddisfacenti, gloriosi e adorabili. (9-194, 22.5.1960)
Dio, essendo onnisciente e
onnipotente, non ha bisogno della conoscenza, della capacità, del potere o dei
soldi. Allora di che cosa ha bisogno? Di un partner oggetto che può amare. Questo
partner oggetto non possono essere altro che gli esseri umani, che sono le
creature più preziose e meravigliose fra tutti gli esseri del creato. Ho detto
che quelli che Dio può amare più di tutti sono gli esseri umani, ma perché?
Perché anche Dio ha bisogno dell’amore. L’amore è qualcosa che non si può
sperimentare da soli. (112-291, 25.4.1981)
L’immagine invisibile di
Dio è riflessa simbolicamente in tutte le parti del nostro corpo. A chi
assomigliano i nostri occhi? A Dio! Per questo sono situati nella parte più
infossata del volto, da dove osservano ogni cosa. Poi il naso, che simboleggia
Adamo ed Eva, è posto al centro. Dopodiché viene la bocca che simboleggia tutte
le cose della creazione ed è orizzontale. Per questa ragione in essa sono
racchiusi quattro volte otto, ossia trentadue denti. Questo è centrato su tutte
le cose del creato, sul numero quattro. Poi vengono le orecchie, che
simboleggiano le quattro direzioni. Le sembianze che si trovano al di sopra del
collo simboleggiano il cielo. In altre parole, sono il centro di informazione
del cielo. (201-83, 4.3.1990)
Dov’è l’origine della
vostra vita? Si trova nei genitori non caduti. Allora dove si trovano i
genitori di bontà non caduti? Come Soggetto con le caratteristiche duali, Dio
creò tutto l’universo e gli esseri umani a Sua immagine per manifestare in loro
le Sue caratteristiche duali. Adamo è l’incarnazione delle Sue caratteristiche
maschili ed Eva delle Sue caratteristiche femminili. Da questo punto di vista,
anche se di solito Lo chiamiamo “Padre Celeste”, in quanto è solo un
essere, in realtà il concetto di Dio comprende l’idea che Egli è “il Padre e la
Madre Celeste”. (140-123, 9.2.1986)
Cosa sarebbe successo se i
nostri primi antenati, Adamo ed Eva, non fossero caduti? Avrebbero raggiunto
l’unità di cuore con Dio e dalla Sua stessa posizione avrebbero ereditato la
Sua grande opera di creazione, e sarebbero stati con Lui nello stesso luogo di
gioia dopo la creazione. Questo è il rapporto che si sarebbe formato tra Dio e
l’umanità. Gli esseri umani originali, non caduti, sarebbero diventati il Suo
tempio. (54-64, 11.3.1972)
Anche se Dio è nostro Padre
e noi siamo i Suoi figli, ci sembra lo stesso di essere in un rapporto fra
superiore e inferiore. In quei momenti cosa pensiamo? Nel nostro cuore abbiamo
il desiderio che grida a Dio: «Padre, solo per una volta, lasciami prendere il
Tuo posto. Voglio sedermi al Tuo posto!» Se Dio rispondesse a questo grido
dicendo: «No, furfante! Non te lo permetterò!» allora quel rapporto si
spezzerebbe. Perciò, Dio non ci può rispondere in questo modo. Al contrario,
Egli sa che abbiamo questo desiderio nel nostro cuore e perciò ci incoraggerà
dicendo: «Ma sì, certamente!» e ci cederà il Suo posto. Dio vuole che occupiamo
il Suo posto mentre Lui lo lascia libero per entrare nel nostro cuore e
dimorare in noi come Suo tempio. (54-89, 20.3.1972)
Quando avrete raggiunto
l’unità fra la mente e il corpo, la forza dell’universo vi proteggerà. Quando
avrete raggiunto questo stato di essere protetti dalla forza dell’universo,
potrete avere un rapporto con i vostri genitori e i vostri fratelli e sorelle
che hanno un rapporto analogo con l’universo. Allo stesso modo, dobbiamo tutti
stabilire un rapporto del genere. In poche parole tutte le persone attorno a
voi saranno protette. Anche il vostro popolo e la vostra nazione devono formare
questo rapporto. È una conclusione meravigliosa. Così, se andaste in un’altra
nazione, mantenendo l’unità tra la mente e il corpo, potreste collegarvi anche
al popolo di quella nazione. Funzionerà dovunque siete.
Nel football, cosa succede
quando la palla smette di rotolare? Il punto [più alto] sulla superficie della
palla forma una linea perpendicolare [con il punto di contatto con il terreno].
Per questo la sfera è considerata la forma più ideale. Quella perpendicolare
potrebbe appoggiarsi in qualunque punto della sua superficie ed è in questo
modo che la palla può rotolare dappertutto su qualsiasi superficie. Perciò, una
volta che avrete raggiunto l’unità tra la mente e il corpo e formato una
perpendicolare, vi adatterete dappertutto. Non importa se la persona che
incontrate è un occidentale o un orientale, è una persona del passato, del
presente o del futuro, potrete armonizzarvi in qualsiasi situazione. (205-53,
7.7.1990)
Quando seguite la strada
lungo la quale vi guida la vostra mente originale, tutto l’universo si aprirà
unendosi a voi. Avete bisogno di questo tipo di esperienze. Una volta che
entrate in uno stato del genere, potrete comunicare con la vostra mente.
Potrete instaurare un dialogo con la vostra mente. Non appena penserete di fare
qualcosa, la soluzione sarà già lì davanti a voi. State progredendo verso
questo stato. Non pensate che le persone che hanno raggiunto questo stato
sapranno che strada devono prendere? Poiché conoscono già la via da seguire,
tutte le forze dell’universo le aiuteranno. Una volta che sono condotte per
mano là dove saranno messe alla prova, tutto verrà in loro aiuto. Solo allora
sarà possibile per loro fare grandi cose. (120-313, 20.10.1982)
Guardando la natura
potreste dire. «Oh, io non ho bisogno delle quattro stagioni. Mi piace solo la
primavera; detesto l’estate, l’autunno e l’inverno! Ma se lo chiedeste a Dio,
Lui vi risponderebbe: «Io amo tutte e quattro le stagioni». Perciò dovete
imparare ad amare l’estate, l’autunno e l’inverno, anche se forse non vi
piacciono. Quando d’inverno arriva la neve, Dio contempla il mondo ricoperto di
bianco e prova un grande piacere. Perciò dovete dire anche voi: «Oh, piace
anche a me!» È così che deve essere. (133-29, 1.7.1984)
Dovete essere capaci di
guardare la natura con una mente simile a quella di Dio. Questa deve essere la
vostra disposizione d’animo. Se c’è una burrasca o scoppiano i fulmini, non
dite: «Uffa! Detesto queste cose!» perché Dio pensa: «Ah, ah, il cielo e la
terra si baciano e fanno l’amore!» Dio dice a quelli che dicono di non amare
queste cose: «Ah! Ah! Buoni a nulla, mascalzoni!» (133-29, 1.7.1984)
Dio, che è il Re della
saggezza e il centro del cosmo, tra il partner soggetto e il partner oggetto dove
metterà l’origine del vero amore, del vero ideale, della vera felicità e della
vera pace? È qui che nasce inevitabilmente il dilemma. Da un lato c’è il
partner soggetto, e dall’altro il partner oggetto; fra la strada di vivere per
il partner soggetto o quella di vivere per il partner oggetto, il dilemma
inevitabile per Dio, il Signore della Creazione, è dove devono essere messe le
condizioni per l’ideale.
Riguardo il vero ideale, il
vero amore e la vera pace, Dio doveva considerare se avrebbe dovuto mettere
come centro il partner soggetto e porre quindi il principio originale
dell’ideale nel fatto che il partner oggetto vive per il partner soggetto,
oppure mettere come centro il partner oggetto e porre il principio originale
dell’ideale nel fatto che il partner soggetto vive per il partner oggetto. Dopo
aver riflettuto su questa questione, se Dio avesse stabilito come principio
dell’ideale che il partner oggetto deve vivere per il partner soggetto e avesse
aderito Lui stesso a questo principio, allora, nello stesso tempo, anche le
persone, avendo il loro partner oggetto, avrebbero fatto loro la stessa cosa.
In questo caso, la strada per raggiungere l’unità sarebbe stata bloccata.
Dovete capire questo. (75-318, 16.1.1957)
Dov’è la via che conduce
all’unità e all’origine della pace? Dio non aveva altra scelta che stabilire il
principio che non solo Lui, ma anche tutti gli esseri umani devono vivere per
gli altri. Quindi il vero amore, così come il vero ideale, la vera pace e la
vera felicità, si possono realizzare vivendo per gli altri; non è possibile
trovarli in nessun altro modo. Finora l’umanità non sapeva che questo è il
principio fondamentale della creazione del cielo e della terra. (75-318,
16.1.1975)
Perché nascono gli uomini e
le donne? Gli uomini non nascono per gli uomini ma per le donne e viceversa.
Non nasciamo per noi stessi. Nonostante ciò, le persone mettono al primo posto
se stesse. Il concetto di “me stesso” deve essere abbattuto. Quando questo sarà
fatto, il mondo potrà essere unificato. (61-265, 1.9.1972)
Quelli che cercano di
realizzare il loro valore non attraverso se stessi, ma attraverso il loro
partner - in altre parole sulla base del partner come modello - non saranno
infelici. In qualunque momento e in qualunque luogo, il loro cuore ha un
rapporto con il loro partner e quindi non saranno soli, ma in uno stato di
felicità. (59-200, 16.7.1972)
L’armonia, la gioia o la
felicità non possono essere realizzati se siete soli. Nemmeno l’Essere Assoluto
può realizzarle da Se stesso; deve avere un partner corrispondente. Un essere
assoluto ha bisogno di una controparte assoluta, e un partner soggetto assoluto
ha bisogno di un partner oggetto assoluto perché possano esserci felicità,
armonia, gioia, danze e canti. (38-155, 3.1.1971)
Oggi i fedeli delle altre
chiese proclamano: «Il Dio onnisciente e onnipotente è in essenza il soggetto
glorioso di tutte le glorie, il soggetto felice di tutta la felicità e il
soggetto di tutto l’amore e la vita, e quindi non c’è nulla che non si possa
attribuire a Lui». Tuttavia, anche se può essere l’Essere Assoluto, senza un
partner oggetto assoluto non potrà evitare di essere infelice. Persino Dio
andrebbe a finir male se non potesse trovare il partner oggetto che può essere
in una posizione assoluta. Senza un partner oggetto assoluto, persino l’Essere
Assoluto sarebbe inevitabilmente infelice. Allora, per non finire in un
fallimento, Dio non ha altra scelta che creare l’essere che sarà il Suo
partner. (38-157, 3.1.1971)
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