mercoledì 18 marzo 2020

L’approssimarsi della morte

La Vita sulla Terra e il Mondo Spirituale

Capitolo II

2.10. Il tempo di entrare nel mondo spirituale

2.10.1. L’approssimarsi della morte

Nella vita il successo o l’insuccesso non sono decisi nel corso di decine d’anni, ma in un attimo. In confronto a tutta la nostra vita, la nascita avviene in un istante. Certo, trascorriamo nove mesi nel grembo di nostra madre fino al momento in cui nasciamo, ma quello è solo un periodo per preparare il momento della nascita. Alla fine, non importa quanto siano stati buoni i preparativi durante quei nove mesi, se il bambino non supera con successo il momento decisivo, va incontro a un tragico destino.

Quei nove mesi di costante cura e protezione sono dunque destinati a celebrare il momento della nascita. In altre parole, quel periodo ha lo scopo di preparare il momento della nascita. Per quanto buono sia stato il periodo di gestazione, un errore al momento del parto può avere conseguenze tragiche. (31-184, 31.5.1970)

Una persona che rimpiange il suo passato nel momento di affrontare quell’ultimo fatidico istante sulla terra, vedrà tutti i particolari della sua vita passare come un lampo nella sua mente in forma di immagini. Non c’è bisogno che nessuno le spieghi che tipo di persona è, lo saprà da sé. Le circostanze che ha incontrato attraverso la vita ereditata dai suoi antenati, la situazione che si lascia alle spalle e tutte le cose del suo passato appariranno come immagini nella sua mente nell’ultimo istante della sua vita.

Una persona che può dire: «Era vero. Ho lasciato dietro di me qualcosa di più prezioso della mia vita», avrà vissuto una vita di valore, non importa quanto sia stata breve. Ma ci sono delle persone che dicono a se stesse: «Il corso di tutta la mia vita, dalla nascita alla morte, è stato semplicemente un periodo che ho trascorso come un viandante». Se queste persone rifletteranno su tutte le loro situazioni passate scuoteranno la testa sentendo che non desiderano ricordare il loro passato e moriranno miseramente. Al contrario, ci sono delle persone che, più riflettono sul loro passato, più il loro volto si illumina di gioia; i loro problemi sono assorbiti nell’ideale e persino la paura della morte sarà celebrata come un momento di consolazione.

Considerando la vita in questo modo, possiamo vedere che se qualcuno ha lasciato qualcosa dietro di sé e il momento in cui riflette sul suo passato non è un momento di paura, allora il passato e la realtà di questa persona non moriranno. Una persona con questo passato è sicuramente destinata ad essere qualcuno che tutta la popolazione della nazione può seguire, una persona che lascia un patrimonio che tutta l’umanità è destinata ad ereditare.

Che tipo di situazione crea questa opportunità? Quando una nazione si trova di fronte a dei problemi impossibili da risolvere in un tempo di miseria e crudeltà, e qualcuno si assume la responsabilità di risolvere quei problemi rischiando la sua vita, quel momento diventa un momento indimenticabile nella storia della vita di questa persona.

L’esperienza di salvare i vostri fratelli, parenti o altre persone a costo della vostra vita, anziché quella di rischiare la vita per voi stessi durante la vostra esistenza, e l’esservi trovati di fronte al momento in cui dovevate salvarli, possono apparire come un’immagine nella vostra mente in quell’ultimo fatidico istante. Anche se avete avuto tanti momenti felici centrati su voi stessi, e la fortuna di essere stati accolti e onorati da tante persone, queste cose non possono avere alcun effetto in quel momento.

Riguardo la questione se siamo stati buoni, se siamo diventati delle persone vere e siamo potuti stare soli davanti a Dio, alla verità e al bene non iniziano da noi stessi né finiscono in noi stessi. Solo quando cominciano in noi e portano dei risultati negli altri, oppure iniziano negli altri e portano dei risultati in noi, la bontà si può manifestare. Secondo il Principio, tutti gli esseri dell’universo devono stabilire delle relazioni reciproche.

Se fino a questo momento la vostra vita è stata una vita di donazione, non dovete avere alcun timore della morte. Se date tutto per gli altri, vi sacrificate e versate lacrime per il prossimo conducendo una vita vicina alla verità, investite la vostra vita per gli altri, trovate i vostri desideri negli altri, concentrate tutta la forza vitale che scorre nelle vostre vene investendola per le altre persone, il vostro diventerà un passato luminoso.

Quando aspirate a un passato del genere e pensate alla nazione, arriverete alla conclusione che anche la nazione della speranza deve essere una nazione di questo tipo. Quando arriverete a desiderare intensamente quel passato, vi sacrificherete per gli altri e sarete capaci di decidere come dev’essere la bontà originale in cui sperate. Se andrete davanti a Dio dicendo: «Poiché in passato ho lottato per il bene, questo in futuro porterà naturalmente dei frutti». Questa diventa la base per la vostra vita eterna.

La via dei santi e dei saggi e quella delle persone comuni sono diverse. I santi e i saggi sono coloro che hanno cercato di vivere per la storia, per il mondo e per il futuro. Le persone comuni, invece, sono quelle che hanno cercato di vivere per loro stesse e fare in modo che il mondo le servisse. (31-308, 7.6.1970)

2.10.2. L’ingresso nel mondo spirituale

Una volta nati, tutti più o meno viviamo nella stessa maniera. Man mano che la vita va avanti, a poco a poco diventiamo più forti o più deboli? Anche se avete preso coscienza della vostra identità e avete fatto una risoluzione, questa risoluzione a poco a poco, dopo dieci, venti, trent’anni si indebolisce. Quando raggiungete i cinquanta, i sessanta e poi i settanta e ottanta anni diventa un problema. I fenomeni del mondo della dinamica dimostrano il principio che tutto il movimento tende gradualmente a diminuire; qualunque azione causata da una forza col tempo declina.

Se prendiamo ad esempio l’elettricità, l’energia potenziale di qualunque fonte di potere diminuisce quando fa girare un motore o produce un lavoro. Si esaurisce inevitabilmente. Se vediamo le cose in questo modo, non possiamo restare fermi tutta la nostra vita. Dobbiamo continuare a muoverci per tutta la vita - che ci piaccia o no. Ma anche quando ci muoviamo, lo facciamo nel modo giusto o nel modo sbagliato? Ci sono tanti modi di muoversi.

Allora, in che direzione devono andare o rotolare le persone? Rotoliamo senza neanche accorgercene. Se viviamo come una pietra che rotola e che potrebbe andare a sbattere contro una roccia o finire in una discarica, com’è pericoloso! Che sfortuna! Che insicurezza! È un problema. Una volta che entrate nel mondo spirituale, non potete più avere un rapporto con tutte le cose che ora misuriamo nei limiti del tempo e dello spazio. Quel mondo trascende il tempo e lo spazio. (141-269, 2.3.1986)

Cosa succede quando entriamo nel mondo spirituale? Avete il vostro livello spirituale personale. Ognuno ha un certo livello spirituale con certi limiti, anche se è solo un grado. Stando così le cose, persino quelli che hanno ricevuto la Benedizione sono separati quando all’inizio entrano nel mondo spirituale. Perché? Perché il livello spirituale di ogni persona è diverso. (194-61, 15.10.1989)

Cosa diventerete nel regno celeste? Un ambasciatore o un servo che fa le commissioni all’ambasciata? Siate degli ambasciatori. Non è una cosa facile. In una situazione tra la vita e la morte, l’ambasciatore è il primo a morire.

Noi sappiamo che esiste il mondo spirituale. La sua esistenza è più certa di questo mondo. Che tipo di mondo è? È un mondo in cui tutto è possibile, purché sia accettabile nel piano di Dio (107-55, 20.1.1989)

Avete un dono speciale da portare con voi quando andrete nel Regno dei Cieli? Quando andrete nel mondo spirituale i servi leali di Dio, che hanno subito il martirio, si metteranno in fila di fronte a voi. Pensate che potrete aprire con fiducia davanti a loro il fagotto che avete portato? Che tipo di sofferenze ha attraversato la Chiesa dell’Unificazione, e che tipo di difficoltà avete attraversato voi? Senza aver attraversato una sofferenza almeno pari alla loro, come potete dire che vivete per il bene della nazione e del mondo? È vero che avete sofferto, ma io non la considero una sofferenza. Abbiamo ancora tanta strada da fare. Al vostro arrivo nel mondo spirituale dovete poter aprire il vostro fagotto e dire: «Questo è il dono che ho preparato durante tutta la mia vita; vi prego, accettatelo». Se le donne, quando si trasferiscono nella casa dei suoceri, devono portare con loro una dote, voi come potete andare nel Regno dei Cieli a mani vuote? (32-71, 21.6.1970)

Se non siete fiduciosi in voi stessi non potete entrare nel mondo spirituale. È un mondo a se stante, con le sue nazioni, tribù, famiglie e individui. Se non avete la fiducia in voi stessi che vi permette di dire di essere un individuo assolutamente necessario, non potete entrare in cielo. Siate fiduciosi in modo da poter dire che siete assolutamente necessari alla vostra famiglia e alla vostra tribù. Solo quando avete questa fiducia in voi stessi potete entrare in cielo. (19-43, 24.12.1967)

Nel mondo spirituale la terra sembra un granello di polvere. Non potete immaginare quanto è immenso il mondo spirituale. È un mondo infinito, che trascende il tempo e lo spazio. Dovrete semplicemente chiamare: «Chiunque è vissuto sulla terra con cuore così e così, in un tempo così e così, si faccia vedere!» e quella persona apparirà in un batter d'occhio. È un mondo dove le vostre sensazioni intuitive diventano realtà.

Non sarà un problema organizzare un banchetto per un milione di persone tutte in una volta. Dovrete solo dire: «Voglio condividere con tutti questa gioia dell’amore ideale facendo un banchetto in cui le donne saranno vestite in questa maniera e gli uomini porteranno questo tipo vestiti, e vorrei che questo succedesse adesso!» Detto fatto, le vivande e la frutta appariranno all’istante secondo i vostri desideri. Se tutti avranno mangiato a sazietà, cosa farete degli avanzi? Lì non ci sono cucine. Non avete bisogno di preoccuparvi di nulla. Non ci sono piante da cui ricavare il cibo o fabbriche per costruire automobili o niente del genere. Ci sono tutti i tipi di fiori. Potete creare tutte le case che volete secondo il livello del vostro cuore d’amore. (224-105, 23.11.1991)

Quando le persone comuni pensano al loro passato, i loro ricordi sono cupi, ma quando i santi pensano al loro passato, i loro ricordi sono luminosi. Che cos’è quella luce? Non è per loro, ma è qualcosa che può far sorgere la nazione della speranza. Per questo motivo, se esiste un Regno dei Cieli di speranza, quel regno deve cominciare da loro. Questo è il cielo.

Mentre pianificate il vostro cammino nel dominio della caduta, con le sue circostanze tristi, vi aspetterete degli alti e bassi, programmando la vostra vita secondo i vostri desideri e dicendo a voi stessi che un anno prenderete una strada e l’anno dopo ne prenderete un’altra, oppure che seguirete una strada per dieci anni e un’altra per i dieci anni successivi. Se sperimentate le vicende alterne della vita centrandovi su voi stessi, nel momento in cui andrete incontro al vostro destino finale, tutto quello che avete fatto sacrificando gli altri per voi stessi vi bloccherà. (31-308, 7.6.1970)

Avete mai pensato di continuare a seguire questa strada anche quando avrete settanta o ottanta anni o persino nel momento della morte? Persino sul vostro letto di morte dovete essere in grado di presentare delle prove dicendo: «Io ho illuminato il passato in questo modo e ho fatto queste cose nel presente. Vorrei fare queste cose nel futuro ma sto morendo. Perciò, per favore, pensateci voi al posto mio». Queste non devono essere solo delle parole vuote. Dovrebbe proprio succedere che le persone attorno al vostro letto di morte si aggrappino a voi dicendo: «Hai ragione! Hai ragione!» (73-114, 16.8.1974)


4 commenti:

  1. L’approssimarsi della morte

    Nella vita il successo o l’insuccesso non sono decisi nel corso di decine d’anni, ma in un attimo. In confronto a tutta la nostra vita, la nascita avviene in un istante. Certo, trascorriamo nove mesi nel grembo di nostra madre fino al momento in cui nasciamo, ma quello è solo un periodo per preparare il momento della nascita. Alla fine, non importa quanto siano stati buoni i preparativi durante quei nove mesi, se il bambino non supera con successo il momento decisivo, va incontro a un tragico destino.

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  2. La via dei santi e dei saggi e quella delle persone comuni sono diverse. I santi e i saggi sono coloro che hanno cercato di vivere per la storia, per il mondo e per il futuro. Le persone comuni, invece, sono quelle che hanno cercato di vivere per loro stesse e fare in modo che il mondo le servisse. (31-308, 7.6.1970)

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  3. L’ingresso nel mondo spirituale

    Una volta nati, tutti più o meno viviamo nella stessa maniera. Man mano che la vita va avanti, a poco a poco diventiamo più forti o più deboli? Anche se avete preso coscienza della vostra identità e avete fatto una risoluzione, questa risoluzione a poco a poco, dopo dieci, venti, trent’anni si indebolisce. Quando raggiungete i cinquanta, i sessanta e poi i settanta e ottanta anni diventa un problema. I fenomeni del mondo della dinamica dimostrano il principio che tutto il movimento tende gradualmente a diminuire; qualunque azione causata da una forza col tempo declina.

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  4. Quando le persone comuni pensano al loro passato, i loro ricordi sono cupi, ma quando i santi pensano al loro passato, i loro ricordi sono luminosi. Che cos’è quella luce? Non è per loro, ma è qualcosa che può far sorgere la nazione della speranza. Per questo motivo, se esiste un Regno dei Cieli di speranza, quel regno deve cominciare da loro. Questo è il cielo.

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