sabato 16 febbraio 2019

Le attuali dottrine su Dio sono contraddittorie

Il Vero Dio
Capitolo 1
Sezione 7. Valutazione delle attuali concezioni di Dio
7.1. Le attuali dottrine su Dio sono contraddittorie
Le dottrine religiose suscitano diversi interrogativi; tra questi c’è la domanda: «Dio esiste veramente?» Si dice che Dio è onnisciente, onnipotente, onnipresente, che possiede somma bontà e bellezza. Si dice che è un essere d’amore, il Signore del giudizio e il Padre dell’umanità. Ma come sappiamo che queste descrizioni sono corrette? Perché Dio ha creato l’universo quando avrebbe potuto starsene tranquillamente da solo? Qual è lo scopo per cui Dio ha creato il mondo? Deve esserci stato un certo metodo per la creazione. E quale sarebbe stato questo metodo? Perché il fenomeno della cosiddetta legge della giungla appare in questo mondo creato dal Dio di bontà assoluta? Si afferma che la caduta dell’uomo ha condotto al mondo di peccato, ma perché gli esseri umani, creati dal Dio perfetto, sono caduti? (122-302, 25.11.1982)
Dio ha tanti problemi. Se è onnisciente e onnipotente, perché ha permesso che Gesù fosse inchiodato sulla croce? La salvezza è impossibile senza la croce? Che risposta darete a questo? Se Dio è onnisciente e onnipotente, eppure non ha potuto salvare Gesù dalla croce, questo Dio è un Dio crudele che dovremmo mandare via. Come possiamo credere in Lui? (136-128, 22.12.1985)
Non c’è stato nessuno che ha cercato di capire, indagando a fondo nella causa originale del dolore di Dio dopo la caduta dell’uomo, qual è il rapporto tra Dio e gli esseri umani e come il Dio, presumibilmente onnisciente e onnipotente, è diventato così impotente. (133-216, 19.7.1984)
Finora, anche se tanti teologi e spiritualisti sapevano dell’esistenza di Satana, non sono stati capaci di capire perché il Dio onnisciente e onnipotente non ha potuto impedire a Satana di opporsi a Lui. Questo è un interrogativo persino per quelli che comunicano con il mondo spirituale. Ogni volta che cercate di andare dal lato di Dio, Satana sicuramente interferirà. Satana si oppone a noi da tante direzioni, non da una soltanto. Ma perché Dio è incapace di intervenire e di punirlo? Questo fino ad ora è stato un enigma. È una cosa che non si può sapere nemmeno se si ha un rapporto con il mondo spirituale. (133-86, 10.7.1984)
Il Dio onnisciente e onnipotente ha guidato l’umanità nel corso di decine di migliaia di anni di storia. Allora come mai la storia non sta andando verso un mondo dove si realizza il bene e invece ha finito per dirigersi verso un mondo di disperazione e di desolazione? Questo è un problema serio che può portare le persone a concludere che Dio non esiste.
Se non ci fosse Dio, sarebbe possibile realizzare gli ideali a cui aspiriamo, il mondo di pace e di utopia che cerchiamo in futuro? Nel corso della nostra lunga storia, uomini di pensiero e numerosi filosofi non hanno avuto successo nella loro ricerca di un mondo del genere e hanno lasciato il mondo nel suo stato attuale. Considerando questo, non possiamo presumere che in futuro questo mondo di speranza si realizzerà. (130-18, 11.12 1983)
Perché il Dio onnisciente e onnipotente lascia in pace Satana? Potrebbe semplicemente giustiziarlo una notte tagliandogli la testa, ma perché lo lascia stare? Perché lasciarlo stare? Questa è la domanda più difficile della religione. Ė una questione semplice? (127-112, 5.5.1983)
Molte persone di fede pensano a Dio, seduto sul trono di gloria, come a un essere onnisciente, onnipotente e onnipresente con un’autorità assoluta. Ecco perché pensano che Dio non abbia nulla a che fare con concetti come la sofferenza o il dolore. Se pensiamo a che tipo di essere è Dio secondo i cristiani, essi dicono: «Dio è nostro Padre». Dicono che tutti i credenti che Lo chiamano Padre devono pentirsi e praticare la fede in questo mondo di peccato. Dio e l’uomo hanno tra loro un rapporto di genitore e figlio, eppure si dice che sono in contraddizione. (123-154, 1.1.1983)
Oggi il Cristianesimo proclama: «Dio è l’essere santo, onnisciente, onnipotente e il Giudice che siede sul Suo trono come il giusto Signore del Giudizio e giudica tutti». Ma vi piacciono i giudici? Se uno fa il giudice per dieci anni, si ammalerà e morirà; se non morirà, per lo meno si ammalerà seriamente. Se non si ammala è un falso. A volte i giudici emettono sentenze di morte, eppure è possibile che i loro verdetti non siano giusti in modo assoluto. Ci sono molti modi diversi di vedere la situazione, eppure il loro giudizio decide se una persona vivrà o morirà. Ė una questione seria. Il giudizio, dalla prospettiva umana delle leggi universali, spesso non coglie veramente nel segno alla luce della legge universale. Per questo motivo una persona giusta si ammalerà dopo aver fatto il giudice per dieci anni. (198-285, 5.2.1990)
Dovremmo chiedere a Dio in merito a questo. Oggi i cristiani dicono che Dio è seduto sul trono come il Dio onnisciente e onnipotente. Dicono che, come Giudice, manda i cattivi all’inferno e i buoni in cielo. Ma se Dio fosse contento di vedere questo, sarebbe un Dio pazzo. Dio dimora nel luogo della bontà assoluta che trascende il bene e il male. (194-32, 15.10.1989)
I pastori cristiani affermano che Dio è seduto sul trono come l’essere onnisciente, onnipotente e onnipresente, ma sarebbe interessante questo? Se stesse seduto su un trono per decine di migliaia di anni senza far nulla, non pensate che il Suo sedere diventerebbe flaccido? Se vi piace stare seduti, provate a stare seduti per tre giorni. (192-29, 2.7.1989)
Allora, cosa sta facendo Dio? Secondo il Cristianesimo, Dio sta seduto sul trono nella gloria eterna…. Ma se è da solo, che tipo di gloria è questa? Dio sta seduto in un solo posto per l’eternità e dice: «Oh, mi piace così tanto il mio potere, la mia onniscienza, misteriosa...» Davvero? A che serve questo? Anche Dio è sempre vissuto centrato sull’amore. Non si può negare questa logica. (191-22, 24.6.1989)
Se Dio può fare tutto ciò che vuole, perché ha lasciato che gli esseri umani diventassero così come sono nel lungo corso della nostra storia che dura – come si dice - da 850.000 a un milione e mezzo di anni? Questo potrebbe portarci a concludere che Dio non esiste. Non potremmo neanche parlare di un Dio onnisciente e onnipotente. Ma questa sarebbe una logica sbagliata. Come mai Dio non può fare come vuole? Perché non può? Perché è limitato dalle circostanze. (162-186, 12.4.1987)
Come sarebbe la situazione se l’uomo non fosse caduto? Oggi il Cristianesimo insegna che Dio è onnisciente, onnipotente e santo, mentre noi esseri umani siamo profani, ma si sbaglia. Andate a vedere nel mondo spirituale. Anche loro chiamano Dio “Padre” proprio come le persone sulla terra oggi.
Chi è questo padre? Se il Dio santo non fosse in grado di instaurare un rapporto con le persone, potremmo chiamarLo Padre? Questa è una contraddizione logica sin dall’inizio. Ė completamente contraddittorio. Quello che dico io invece ha un senso. (240-191, 13.12.1992)
Perché dico questo? Dio creò gli esseri umani come Suoi figli e figlie, ma pensate che Dio li abbia visti danzare e cantare lodando Dio oppure no? Poiché caddero e furono espulsi, Dio non ha ancora visto quel giorno. Ma i cristiani non sanno queste cose su Dio. Pensano che Dio sia nella gloria e che, siccome è onnisciente e onnipotente, possa fare qualunque cosa. Invece si devono chiedere perché, durante tutte queste migliaia di anni, Dio non ha potuto salvare l’umanità. Come rispondereste a questa domanda? Ė perché gli uomini hanno commesso peccato. Poiché sono loro che hanno commesso il peccato, sono loro che devono eliminarlo. (226-304, 9.2.1992)
Cos’è che Dio vuole assolutamente? Questa è la domanda. Cos’è che Dio vuole? Cos’è che Dio vuole assolutamente? L’abilità? Oggi le chiese cristiane e la teologia cristiana insegnano che, siccome Dio è onnisciente e onnipotente, come il giusto Signore del Giudizio, manda i buoni nel Regno dei Cieli e i cattivi all’inferno. Vi piacerebbe questo tipo di giudice? Vi piacciono i giudici del mondo secolare? Non sarebbe una cattiveria da parte di Dio aver fatto in modo da mandare alcune persone all’inferno e altre nel Regno dei Cieli? Concludiamo che questo sarebbe ingiusto. (211-75, 29.12.1990)
La teologia cristiana sostiene che Dio, il Creatore, è santo e che le cose che ha creato sono profane. Questa visione, tuttavia, contraddice il principio originale della formazione dell’universo. Si dice che l’idea tradizionale principale del Cristianesimo è basata sull’amore, sull’amare persino il proprio nemico, ma in che modo il peccatore profano e il Dio santo possono unirsi? Senza stabilire una base per rispondere a questa domanda seria, qualsiasi conclusione presentata è falsa e futile. Ecco perché ci deve essere un partner a cui il Dio assoluto deve obbedire in modo assoluto, che deve servire e avere con Sé, anche a costo della Sua stessa vita. (204-100, 1.7.1990)
Oggi i teologi cristiani dicono: «Ora è tempo di criticare la fede nel suo insieme. Ora è tempo di riesaminare tutte le dottrine su Dio e le visioni della vita del passato». Finora le correnti teologiche hanno sostenuto l’idea che gli esseri creati non possono stare su un piano di parità con il santo Creatore. Ma allora, come dev’essere dato l’amore? Pensate che Dio possa condividere l’amore da solo? Quando parliamo di pace e di felicità di cosa parliamo? Può Dio avere queste cose da solo? Come rispondereste a questa domanda? Dio ha bisogno di un partner oggetto. (77-317, 30.4.1975)
Qual è stata la motivazione che ha portato alla nascita di questo mondo della creazione? Dio ha creato il cielo e la terra perché aveva bisogno di amore. In base a questo, la dottrina di Dio nella teologia cristiana moderna è in errore. Dicono che il Dio dal potere assoluto può sussistere solo sul potere. Questa è la ragione per cui dovunque la cultura cristiana è andata, è stato sparso sangue. In base a questa logica possiamo prevedere che, anche se la civiltà occidentale si è sviluppata seguendo la cultura cristiana, ora questa cultura avrà un impatto devastante sul mondo negli Ultimi Giorni. (209-29, 25.11.1990)
La storia sta avanzando verso l’era della scienza. Con l’avvento dell’era dello sviluppo scientifico, dove si indaga sulle radici fondamentali di ogni cosa e si ricercano le nostre origini basilari attraverso lo studio delle origini della specie, la religione deve inevitabilmente stare al passo.
In questa situazione deve apparire una religione con una visione convincente che può spiegare la realtà del mondo e della creazione e dimostrare l’esistenza di Dio. Poiché per il momento non c’è ancora una religione del genere, Dio deve preparare l’essenza di questa religione perché è un Dio vivente. (211-139, 30.12.1990)
Se l’umanità è stata creata dall’Essere Assoluto in modo tale da praticare l’amore dell’Essere Assoluto, è chiaro che c’erano una motivazione e uno scopo dietro la nostra creazione. Per rivelare questa motivazione e questo scopo, bisogna prima sviluppare una visione corretta di Dio che spiega chi è l’Essere Assoluto. Stabilire una giusta comprensione di Dio rivelerà il Suo scopo e la Sua motivazione per la creazione e in questo modo chiarirà la ragione per cui dobbiamo praticare l’amore assoluto per il bene della pace. (110-253, 27.11.1980)
Se esiste il Dio assoluto, eterno, unico e immutabile, dobbiamo poter esaminare l’origine del vero amore, dei veri ideali, della vera pace e della vera felicità da un nuovo punto di vista centrato su questo Dio. Da quel punto di vista, possiamo stabilire delle prospettive su Dio, sulla vita e sulle cose materiali che sono in linea con il punto di vista di Dio stesso, e da lì potremo finalmente dare il benvenuto a un mondo di nuova pace e nuova felicità. (77-260, 14.4.1975)
La causa fondamentale del conflitto religioso sta nella vaghezza delle dottrine della Realtà Ultima. L’essere assoluto è uno solo; non ci possono essere due o tre esseri assoluti. Tuttavia i capi di ogni religione sostengono che solo il loro essere assoluto è il vero Dio e che le altre divinità non sono vere divinità. Ne consegue che ogni religione ha il suo essere assoluto e promuove ulteriori idee contraddittorie sull’esistenza di tanti esseri assoluti. Poiché questo porta alla conclusione che gli dei di tutte le religioni non sono altro che degli dei relativi, il sistema di valori assoluti – che si sarebbe dovuto sviluppare attraverso la religione basata sulla dottrina riguardante l’amore e la verità di Dio  – rimane ancora relativo.
In altre parole, concludiamo che le religioni fino ad oggi non hanno stabilito un sistema di valori assoluti per risolvere la confusione. Questo inevitabilmente deriva dal fatto che nessuna religione è stata capace di offrire la spiegazione esatta sull’Essere Assoluto. (122-302, 25.11.1982)
Ogni religione ha il suo essere assoluto come base della sua dottrina. L’essere assoluto del Giudaismo è Javhe, quello del Cristianesimo è Dio e quello dell’Islam è Allah. Il Confucianesimo e il Buddismo non specificano un essere assoluto, ma poiché la benevolenza (), come virtù fondamentale del Confucianesimo, è collegata al mandato celeste, il cielo può essere considerato come l’essere assoluto del Confucianesimo. Inoltre, poiché il Buddismo insegna che tutti i dharma cambiano costantemente mentre la verità si trova nella “qualità essenziale” (眞如) al di là dei dharma, possiamo dire che questa “qualità essenziale” costituisce l’essere assoluto del Buddismo. (122-300, 25.11.1982)
La dottrina della Realtà Ultima per la nuova religione deve rivelare che gli esseri assoluti delle diverse religioni non sono degli dei separati, ma lo stesso unico Dio. La nuova religione rivelerà il fatto che tutte le religioni costituiscono una fratellanza stabilita da Dio, e che le teologie di ognuna di queste fedi hanno abbracciato un particolare aspetto degli attributi di Dio. La nuova religione completerà l’immagine di Dio. Inoltre, rivelando gli attributi di Dio e la motivazione, lo scopo e le leggi della creazione, la dottrina della Realtà Ultima deve spiegare che questo scopo e queste leggi governano il movimento di ogni cosa dell’universo e che le norme umane sono, in definitiva, in accordo a questa legge universale – cioè, alla via del Cielo. (122-303, 25.11.1982)
La grandezza del Principio Divino insegnato dalla Chiesa dell’Unificazione è che spiega la creatività in termini concreti e ci aiuta a capire come è avvenuto il processo di creazione. Poi ci fornisce una spiegazione concreta di come ha avuto luogo la caduta e presenta anche una visione della storia. Spiega chiaramente come Dio, invece di abbandonare gli esseri umani nel loro stato caduto, ha lavorato diligentemente nel corso della storia per la loro ricreazione. Rivela in modo logico e semplice che, attraverso questo processo di restaurazione, arriveremo al mondo che Egli si era preposto di realizzare. (208-296, 20.1.1990)

2 commenti:

  1. Le attuali dottrine su Dio sono contraddittorie
    Le dottrine religiose suscitano diversi interrogativi; tra questi c’è la domanda: «Dio esiste veramente?» Si dice che Dio è onnisciente, onnipotente, onnipresente, che possiede somma bontà e bellezza. Si dice che è un essere d’amore, il Signore del giudizio e il Padre dell’umanità. Ma come sappiamo che queste descrizioni sono corrette? Perché Dio ha creato l’universo quando avrebbe potuto starsene tranquillamente da solo? Qual è lo scopo per cui Dio ha creato il mondo? Deve esserci stato un certo metodo per la creazione. E quale sarebbe stato questo metodo? Perché il fenomeno della cosiddetta legge della giungla appare in questo mondo creato dal Dio di bontà assoluta? Si afferma che la caduta dell’uomo ha condotto al mondo di peccato, ma perché gli esseri umani, creati dal Dio perfetto, sono caduti?

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  2. La grandezza del Principio Divino insegnato dalla Chiesa dell’Unificazione è che spiega la creatività in termini concreti e ci aiuta a capire come è avvenuto il processo di creazione. Poi ci fornisce una spiegazione concreta di come ha avuto luogo la caduta e presenta anche una visione della storia. Spiega chiaramente come Dio, invece di abbandonare gli esseri umani nel loro stato caduto, ha lavorato diligentemente nel corso della storia per la loro ricreazione. Rivela in modo logico e semplice che, attraverso questo processo di restaurazione, arriveremo al mondo che Egli si era preposto di realizzare.

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