sabato 21 marzo 2020

Le caratteristiche della società ideale

Libro 10
Capitolo III
La visione della nazione e del mondo
Sezione 2. Le caratteristiche della società, della nazione e del mondo ideali
2.1. L’umanità è come una grande famiglia
Il luogo in cui desideriamo abitare è il cielo. Là ci saranno frontiere? Certamente no. Ci sarà più di una lingua? Sicuramente no. Ci sarà la discriminazione razziale? Per nulla. Allora come sarà il cielo? Poiché tutti gli esseri umani originariamente nascono dal petto di Dio, sono tutti fratelli e sorelle. Poiché dal punto di vista di Dio siamo tutti Suoi figli, ne consegue naturalmente che siamo tutti fratelli; dal punto di vista del Suo regno sulla terra, siamo tutti cittadini dello stesso regno. Ognuno di noi è un cittadino, un suddito di questo regno. (66-281, 16.5.1973)
Un essere umano perfetto deve diventare un cittadino della nazione mondiale che è anche il regno di Dio. A che paese appartenete? Fra quelli che sono riuniti qui, alcuni possono essere americani, altri tedeschi, altri coreani etc, ma dov’è il regno di Dio? Questo mondo, la terra, è la vostra nazione così come la mia. Dov’è la nostra città natale? Questo mondo è il nostro paese natale. Noi non ci preoccupiamo dei confini nazionali o di cose del genere. Non ci preoccupiamo delle differenze fra neri e bianchi. Siamo tutti figli di Dio. (79-247, 24.8.1975)
Il Principio Divino è la verità che non può essere cambiata per tutta l’eternità della storia. Non può essere cambiata dall’autorità di qualche persona potente o dall’influenza di qualche grande nazione. Nemmeno il mondo intero o lo stesso Dio la possono cambiare. Poiché questa verità è rimasta immutata dal passato al presente, e continuerà a rimanere immutata anche in futuro, possiede senza dubbio il valore ideale cercato dall’umanità sin dall’inizio dei tempi.
Quando le persone che sono risorte attraverso il Principio si uniranno, trascendendo la nazione e il mondo, saranno tutti fratelli e sorelle. Allora la razza bianca, nera e gialla non esisteranno. I neri sono diversi dagli altri solo per il colore della pelle, nient’altro. Le ossa, i muscoli, il sangue e la mente sono uguali. La differenza sta solo nel colore della pelle, che si è alterato inevitabilmente a causa del clima e dell’ambiente. (La famiglia benedetta - 847)
Pensiamo agli alberi di pino. Man mano che ci spostiamo dalle regioni polari alle zone temperate, gli alberi diventano diversi. Variano a seconda del loro ambiente, delle loro origini e della loro storia. Pensiamo agli orsi. Gli orsi del Polo Nord sono bianchi per proteggersi in un ambiente che è bianco. La razza bianca è come gli orsi bianchi del Polo Nord, mentre la razza nera è come gli orsi bruni della zona temperata. Questa è l’unica differenza. Gli orsi fanno forse discriminazione fra loro a causa del colore del loro pelo? (La famiglia benedetta - 847)
Tutta l’umanità si deve unire. La Chiesa dell’Unificazione celebra dei matrimoni internazionali. Gli occidentali si sposano con gli orientali e anche i bianchi si sposano con i neri. Questi matrimoni, che sono stati celebrati senza tener conto della razza, sono gli spettacoli più belli della storia. Il problema sorge quando non sappiamo trascendere le barriere razziali. L’umanità perirà se non emerge un’ideologia globale ispirata dal cielo che afferma questo. Dal punto di vista di Dio tutti gli uomini sono fratelli e sorelle e noi non abbiamo nessuna scusa per non unirci davanti a Lui. Lo spirito fondatore dell’America è dedicarsi a costruire una nazione sotto Dio. Questo spirito è stupendo, e attualmente lo vediamo tradursi in realtà. (La famiglia benedetta - 849)
Tutte le persone del mondo sono uguali nel senso che sono tutti esseri umani indipendentemente dal colore della loro pelle. Che siano bianchi o neri, l’unica differenza è il loro ambiente di vita. Supponete che un uomo sposi una donna nera e abbia da lei un figlio nero, e poi sposi una donna bianca e abbia da lei un figlio bianco. Sarebbe il padre tanto del figlio bianco che del figlio nero. Questi due figli condividerebbero lo stesso padre. Se alle persone non viene fatto sentire, dal profondo del loro cuore, che sono fratelli e sorelle nati dallo stesso Padre, qualunque cosa occorra perché se ne rendano conto, l’unificazione di tutti i popoli e di tutte le generazioni del mondo sarà impossibile. (18-111, 28.5.1967)
Il modo più veloce per unire tutte le razze è il matrimonio internazionale. Un uomo e una donna, scelti da due sfere culturali e da due ambienti completamente diversi, devono unirsi in armonia attraverso l’amore di Dio. Questa è l’unità e l’armonia totale. Dobbiamo realizzare questo ideale. Per compiere questo grande lavoro, dobbiamo trovare la forza gigantesca dell’amore. Questa grande forza può venire solo dal potere supremo dell’amore. Questo non è l’amore volubile espresso in base alle condizioni sociali e ambientali. Solo l’amore più costante e profondo può trascendere le differenze di nazionalità, razza, cultura e conoscenza. (La famiglia benedetta - 845)
Com’è possibile unire il mondo e come si può porre la base per i rapporti di cuore? Queste sono le domande da prendere in considerazione. Ecco perché in futuro intendo organizzare dei santi matrimoni internazionali per i giovani. Questo è ciò che Dio vuole. Dio non vuole delle persone che se ne stanno tranquillamente nascoste entro i confini della Corea; desidera invece che tutto si realizzi entro i confini del Suo dominio ideologico. Il desiderio più grande delle donne comuniste è sposare degli operai, ma le donne della Chiesa dell’Unificazione devono mirare più in alto di questo. (17-43, 6.11.1966)
Da ora in poi, il numero dei membri della vostra famiglia che ha si è unito alla linea di sangue di altre razze sarà ciò di cui potrete essere orgogliosi una volta che andrete nel mondo spirituale. Perciò, quando si tratterà dei vostri figli e delle vostre figlie, sarà essenziale che abbiano un matrimonio internazionale. Che siate uomo o donna, varrà la pena di farlo. (34-73, 29.8.1970)
Dio è giusto. L’America è diventata la nazione rappresentativa dove è fiorita la civiltà materiale grazie alle benedizioni di Dio. Come tale, avrà difficoltà a cambiare improvvisamente i suoi valori esteriori in valori interiori. D’altro canto, in oriente teniamo in gran conto l’aspetto spirituale più che quello materiale. L’occidente è stato benedetto esteriormente, ma in termini di valori interiori è ancora carente; l’oriente invece è stato benedetto interiormente ma è carente dal punto di vista esteriore. Dio è giusto. (La famiglia benedetta II - 380)
Se vi concentrate sulla spiritualità della religione, rifiuterete il materialismo. Attribuendo grande importanza alla sua civiltà spirituale, l’oriente ha rifiutato il materialismo. Quel materialismo è stato abbracciato dall’occidente. Tante nazioni occidentali, compresi gli Stati Uniti, sono riuscite a raggiungere uno standard di vita elevato perché si sono accaparrate tutte le risorse naturali dell’oriente e le hanno usate per sviluppare e far progredire la civiltà occidentale. Tuttavia hanno raggiunto il limite. Anche la civiltà spirituale dell’oriente ha raggiunto il suo limite. L’oriente a poco a poco ha cominciato a perseguire la civiltà materiale dell’occidente, mentre l’occidente ha cominciato a interessarsi alla civiltà spirituale dell’oriente. Di conseguenza siamo arrivati al punto in cui queste due civiltà sono impegnate in uno scambio culturale reciproco. (La famiglia benedetta II - 381)
Qual è la strada più faticosa e difficile per gli esseri umani? La via del cielo. Tra tutte le strade dell’universo è quella più difficile per l’umanità. Ancora una volta: la via più difficile è quella che porta in cielo.
Gesù è andato in cielo? Attualmente è in Paradiso, la sala d’aspetto prima di entrare in cielo. Questo dimostra quanto è difficile andare in cielo. E Dio dimora in cielo? La risposta è no. Allora c’è qualcuno che, sin dagli albori della storia, è potuto entrare in cielo? Se Dio non può dimorare lì e Suo figlio non ci è mai potuto andare, chi mai sulla terra potrebbe esserci andato? Quindi, in questo momento c’è qualcuno che vive in cielo? No, nemmeno una persona. Ecco perché la via del cielo è di gran lunga la strada più difficile di tutte. (72-253, 30.6.1974)
2.2. La società di interdipendenza, prosperità comune e valori condivisi universalmente
Quello che attira Dio più di tutto è la cultura dell’amore. Avrà bisogno di soldi, potere, conoscenza o cose del genere? Per disegnare e costruire una bella casa ci vogliono i mattoni, le porte e diversi altri materiali, ma la cosa più importante di tutte è la bellezza della perfezione dell’insieme che le dà il tocco finale.
La speranza più grande che Dio nutre per l’umanità non è che siamo ricchi o istruiti. Come dice la Bibbia, dovete amare il Signore vostro Dio con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra anima e con tutta la vostra forza. Questo è il primo comandamento. Il secondo comandamento è amare il vostro prossimo come voi stessi. Queste sono delle parole straordinarie. (143-273, 20.3.1968)
Il capitolo 13 della prima lettera ai Corinzi, il capitolo sull’amore, afferma che tra la fede, la speranza e l’amore, tre qualità che sono per natura eterne, l’amore è la più grande di tutte. Non è vero? L’umanità non ha capito questa verità. Cosa significa amare con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra anima e con tutta la vostra forza? Significa amare dando tutto ciò che avete, persino la vostra vita.
Avete mai amato qualcuno così completamente? Le mogli hanno amato i loro mariti così completamente, gli studenti hanno amato i loro insegnanti così completamente, e i cittadini hanno amato la loro nazione così completamente? Poiché nessuno ha mai praticato un amore perfetto, dobbiamo creare dei modelli esemplari.
Nelle fabbriche, prima si disegnano gli stampi per la fusione e poi gli articoli vengono prodotti in massa utilizzando quegli stampi; in modo simile dobbiamo formare il modello di un vero essere umano che servirà da stampo. Solo allora i veri esseri umani potranno moltiplicarsi e diffondersi in tutto il mondo, seguendo l’esempio stabilito da quel modello. (143-273, 20.3.1986)
Quando il tempo verrà, l’era di far valere se stessi passerà, ed entreremo in una nuova era dove uno non potrà pretendere di essere il migliore. Da quel momento in poi vivremo in un mondo di reciprocità, ossia il mondo dell’interdipendenza, della prosperità comune e dei valori condivisi universalmente. È per questo che la Chiesa dell’Unificazione mette l’accento sull’interdipendenza, la prosperità comune e i valori riconosciuti universalmente. Quel mondo non può essere stabilito dagli sforzi di una sola persona. (24-298, 31.8.1969)
Il mondo dell’interdipendenza, della prosperità comune e dei valori condivisi universalmente è il mondo desiderato dall’umanità che riflette il regno ideale di Dio. Un mondo simile non può essere realizzato solo da un individuo; ne deriva che in quel mondo non si vivrà da soli. Assieme all’individuo ci saranno il suo coniuge e poi la sua famiglia. Questo non deve rimanere un concetto, ma deve manifestarsi nella vita reale. Il mondo in cui questo concetto è stato tradotto in realtà nel teatro della vita è il mondo del Regno di Dio. (24-300, 31.8.1969)
Che aspetto avrà il mondo ideale? Certamente non sarà un luogo dove le persone sono gelose o in disaccordo fra loro, rammaricandosi per il successo degli altri e ammalandosi d’invida per la felicità altrui. Sarà invece un mondo dove il successo di una persona sarà il successo di tutti e la gioia di una persona sarà la gioia di tutti. I piaceri e le gioie di una persona potranno essere condivisi da tutti in tutto il mondo. (18-102, 28.5.1967)
L’occhio sinistro lavora in sintonia con l’occhio destro oppure no? Questo illustra la prosperità reciproca. Ogni parte del corpo vive per un unico scopo ed è in questo modo che operano tutte le facoltà del corpo umano. Anche se ogni persona ha due narici, se una narice fosse tappata, vi sentireste bene o male? Allo stesso modo se un orecchio fosse otturato, sarebbe bello o no? È una cosa buona essere zoppi? Provate a tagliarvi un arto, una gamba o un braccio. Non vi sentireste bene. Ecco perché tutte le forme di esistenza che hanno delle relazioni reciproche con gli altri testimoniano, attraverso il loro essere, l’esistenza del cielo e della terra. In altre parole, gli esseri umani sono di per sé una prova vivente di questo fatto e il cuore ne è consapevole. Il detto “il cuore dell’uomo riflette il cuore di Dio” deriva da questo. (24-300, 31.8.1969)
2.3. Una sola lingua
I maiali americani grugniscono allo stesso modo dei maiali coreani e i passeri americani cinguettano allo stesso modo dei passeri coreani. Se pensiamo a questo, allora perché noi esseri umani, i signori di tutta la creazione, ci troviamo in questo stato? Dovunque andate la gente parla una lingua diversa, anche se in tutti quei posti i maiali grugniscono allo stesso modo e anche le mucche muggiscono alla stessa maniera. È così problematico anche solo ordinare un pasto! Non solo diventate muti ma anche sordi. A cosa è dovuto questo? In una parola, la nostra situazione attuale deriva dalla caduta. Come possiamo dire di essere i signori di tutto il creato quando non siamo nemmeno capaci di unire le nostre lingue e di parlarne una sola? Com’è triste! Ci sono tante cose assurde in questo mondo. (20-124, 1.5.1968)
Con l’amore assoluto di Dio come punto centrale, un uomo assoluto ed una donna assoluta devono unirsi e stabilire una cultura assoluta. Per stabilire questa cultura è necessario unificare la lingua e l’alfabeto prima di qualunque altra cosa, ed è per questo che io ho insistito più volte che dovete imparare la lingua e l’alfabeto coreano. È perché la creazione e lo sviluppo di una cultura sono comunicati agli altri attraverso la parola scritta e parlata. (135-166, 12.11.1985)
In futuro, la lingua rappresenterà un grosso problema. Sono sicuro che è molto fastidioso per voi persino in questo momento, perché che sto parlando in coreano. Allora, quanto sarebbe più difficile per voi capirmi se non ci fosse nessuno a tradurre le mie parole? Siete voi che dovete imparare da me o io che devo imparare da voi? Una volta che capite la lingua coreana che io parlo, potrete imparare tante cose più profondamente, e arriverete a possedere una conoscenza che ha molto più valore di quello che capite al momento. Poiché imparare in questo modo è molto più importante di qualsiasi altra cosa, arriviamo alla conclusione che deve essere così. (74-33, 10.11.1974)
Se i figli dei Veri Genitori non sanno parlare la loro madrelingua, non sono meglio dei muti. Muti! Ecco come si svilupperà il mondo man mano che il tempo passa. Io sono venuto in questa società occidentale e ho suscitato un notevole scompiglio. Dovete rendervi conto che la mia comparsa qui è una nuova minaccia e un problema per il mondo religioso, che non ha avuto eguali negli ultimi tempi. Dovete anche tener presente che, da ora in poi, lo studio della lingua originale comporterà l’apprendimento del coreano. Non importa quanti dei vostri libri in lingua inglese dicano una cosa, se il testo originale coreano ne dice un’altra, il testo inglese deve essere rivisto e reso conforme. Quello che non cambia è prezioso, e questo vale per tutte le cose. In futuro avrete tutti bisogno di studiare la lingua originale. (74-33, 10.11.1974)
La lingua e l’alfabeto coreano sono stati creati e sono usati in Corea. Il termine Veri Genitori è stato coniato per la prima volta in coreano. Per la prima volta nella storia, l’amore di Dio e l’amore dei Veri Genitori ha potuto essere innestato sulla base dell’amore dei Veri Genitori. La prima volta che Dio ha potuto parlare d’amore, ha potuto comunicare solo in coreano sulla base dell’amore centrato sui Veri Genitori. L’origine delle parole Veri Genitori è assoluta - e qui sta il motivo per cui dovete imparare il coreano.
Dovete anche imparare l’alfabeto coreano perché contiene le lettere usate per scrivere quella lingua. Dovete capire che il primo luogo in cui Dio ha potuto pronunciare le parole del vero amore è la Corea. (135-166, 12.11.1985)
Poiché io ho usato per la prima volta le parole Veri Genitori in coreano, l’origine di questo termine è il coreano. Le parole Cham Bu Mo (Veri Genitori) non sono in inglese o in cinese, ma in coreano. Di conseguenza si può anche dire che per i membri della Chiesa dell’Unificazione la Corea è patria dell’amore. Se è così, voi che dovete ricercare quella patria d’amore, dovrete imparare la lingua e l’alfabeto coreano. Inoltre il vostro desiderio di essere benedetti con delle donne o degli uomini coreani è un’espressione del vostro cuore più profondo, che desidera sinceramente avvicinarsi alla patria originale, perché l’origine della lingua in cui Dio ha detto le Sue prime parole di vero amore è coreana. (135-166, 12.11.1985)
Nella lingua coreana si può trovare una filosofia. Deriva dallo sfondo dei principi e dell’armonia del cielo e della terra. Negli Stati Uniti c’è un coreano famoso che è stato insignito di un dottorato in linguistica per la pronuncia della lingua coreana. (173-75, 3.1.1988)
La lingua coreana è una lingua di livello molto alto per la religione, con espressioni profonde e delicate. Nessun’altra lingua del mondo può competere con il coreano sotto questo aspetto. Ecco perché i coreani sono considerati molto intelligenti. Sono allenati ad afferrare e a comprendere ogni parola attraverso una lingua precisa e analitica e quindi la loro struttura mentale è a un livello considerevolmente più alto degli altri. I coreani non arrivano sempre al primo posto nel Concorso Internazionale per la Formazione Professionale? Per quello che so io, sono stati in questa posizione per sette anni di seguito. (173-75, 3.1.1988)
Poiché la meta è un mondo unificato, dovete completare la lettura dei miei discorsi nella lingua unificata. Cosa farete se non sapete nemmeno leggere quei libri nella lingua originale? Dovete leggerli nella mia lingua, non in inglese o in tedesco. Una volta che saprete leggerli, non avrete problemi a preparare i sermoni. Nei libri dei miei discorsi sono contenute le parole di tutta la mia vita.
Quando andrete nel mondo spirituale e vi metterete a conversare direte: «Non mi sono mai imbattuto in quei libri e perciò non li ho mai letti»? Non ho affatto intenzione di far tradurre questi libri. Sarebbe addirittura meglio includere i caratteri cinesi. Vi troverete in un grosso guaio se andrete nell’altro mondo senza aver letto questi libri, specialmente se siete un leader. Alla prossima generazione vi aspettate di trovare me o i libri dei miei discorsi in ogni casa? Pensateci. Cosa sarà? Certamente i libri. (173-76, 3.1.1988)

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