Libro 10
Capitolo III
La visione della nazione e
del mondo
Sezione 2. Le
caratteristiche della società, della nazione e del mondo ideali
2.1. L’umanità è come una
grande famiglia
Il luogo in cui desideriamo
abitare è il cielo. Là ci saranno frontiere? Certamente no. Ci sarà più di una
lingua? Sicuramente no. Ci sarà la discriminazione razziale? Per nulla. Allora
come sarà il cielo? Poiché tutti gli esseri umani originariamente nascono dal
petto di Dio, sono tutti fratelli e sorelle. Poiché dal punto di vista di Dio
siamo tutti Suoi figli, ne consegue naturalmente che siamo tutti fratelli; dal
punto di vista del Suo regno sulla terra, siamo tutti cittadini dello stesso
regno. Ognuno di noi è un cittadino, un suddito di questo regno. (66-281,
16.5.1973)
Un essere umano perfetto
deve diventare un cittadino della nazione mondiale che è anche il regno di Dio.
A che paese appartenete? Fra quelli che sono riuniti qui, alcuni possono essere
americani, altri tedeschi, altri coreani etc, ma dov’è il regno di Dio? Questo
mondo, la terra, è la vostra nazione così come la mia. Dov’è la nostra città
natale? Questo mondo è il nostro paese natale. Noi non ci preoccupiamo dei
confini nazionali o di cose del genere. Non ci preoccupiamo delle differenze
fra neri e bianchi. Siamo tutti figli di Dio. (79-247, 24.8.1975)
Il Principio Divino è la
verità che non può essere cambiata per tutta l’eternità della storia. Non può
essere cambiata dall’autorità di qualche persona potente o dall’influenza di
qualche grande nazione. Nemmeno il mondo intero o lo stesso Dio la possono
cambiare. Poiché questa verità è rimasta immutata dal passato al presente, e
continuerà a rimanere immutata anche in futuro, possiede senza dubbio il valore
ideale cercato dall’umanità sin dall’inizio dei tempi.
Quando le persone che sono
risorte attraverso il Principio si uniranno, trascendendo la nazione e il
mondo, saranno tutti fratelli e sorelle. Allora la razza bianca, nera e gialla
non esisteranno. I neri sono diversi dagli altri solo per il colore della
pelle, nient’altro. Le ossa, i muscoli, il sangue e la mente sono uguali. La
differenza sta solo nel colore della pelle, che si è alterato inevitabilmente a
causa del clima e dell’ambiente. (La famiglia benedetta - 847)
Pensiamo agli alberi di
pino. Man mano che ci spostiamo dalle regioni polari alle zone temperate, gli
alberi diventano diversi. Variano a seconda del loro ambiente, delle loro
origini e della loro storia. Pensiamo agli orsi. Gli orsi del Polo Nord sono
bianchi per proteggersi in un ambiente che è bianco. La razza bianca è come gli
orsi bianchi del Polo Nord, mentre la razza nera è come gli orsi bruni della
zona temperata. Questa è l’unica differenza. Gli orsi fanno forse
discriminazione fra loro a causa del colore del loro pelo? (La famiglia
benedetta - 847)
Tutta l’umanità si deve
unire. La Chiesa dell’Unificazione celebra dei matrimoni internazionali. Gli
occidentali si sposano con gli orientali e anche i bianchi si sposano con i
neri. Questi matrimoni, che sono stati celebrati senza tener conto della razza,
sono gli spettacoli più belli della storia. Il problema sorge quando non
sappiamo trascendere le barriere razziali. L’umanità perirà se non emerge
un’ideologia globale ispirata dal cielo che afferma questo. Dal punto di vista
di Dio tutti gli uomini sono fratelli e sorelle e noi non abbiamo nessuna scusa
per non unirci davanti a Lui. Lo spirito fondatore dell’America è dedicarsi a
costruire una nazione sotto Dio. Questo spirito è stupendo, e attualmente lo
vediamo tradursi in realtà. (La famiglia benedetta - 849)
Tutte le persone del mondo
sono uguali nel senso che sono tutti esseri umani indipendentemente dal colore
della loro pelle. Che siano bianchi o neri, l’unica differenza è il loro
ambiente di vita. Supponete che un uomo sposi una donna nera e abbia da lei un
figlio nero, e poi sposi una donna bianca e abbia da lei un figlio bianco.
Sarebbe il padre tanto del figlio bianco che del figlio nero. Questi due figli
condividerebbero lo stesso padre. Se alle persone non viene fatto sentire, dal
profondo del loro cuore, che sono fratelli e sorelle nati dallo stesso Padre,
qualunque cosa occorra perché se ne rendano conto, l’unificazione di tutti i
popoli e di tutte le generazioni del mondo sarà impossibile. (18-111,
28.5.1967)
Il modo più veloce per unire
tutte le razze è il matrimonio internazionale. Un uomo e una donna, scelti da
due sfere culturali e da due ambienti completamente diversi, devono unirsi in
armonia attraverso l’amore di Dio. Questa è l’unità e l’armonia totale.
Dobbiamo realizzare questo ideale. Per compiere questo grande lavoro, dobbiamo
trovare la forza gigantesca dell’amore. Questa grande forza può venire solo dal
potere supremo dell’amore. Questo non è l’amore volubile espresso in base alle
condizioni sociali e ambientali. Solo l’amore più costante e profondo può
trascendere le differenze di nazionalità, razza, cultura e conoscenza. (La
famiglia benedetta - 845)
Com’è possibile unire il
mondo e come si può porre la base per i rapporti di cuore? Queste sono le
domande da prendere in considerazione. Ecco perché in futuro intendo
organizzare dei santi matrimoni internazionali per i giovani. Questo è ciò che
Dio vuole. Dio non vuole delle persone che se ne stanno tranquillamente
nascoste entro i confini della Corea; desidera invece che tutto si realizzi
entro i confini del Suo dominio ideologico. Il desiderio più grande delle donne
comuniste è sposare degli operai, ma le donne della Chiesa dell’Unificazione
devono mirare più in alto di questo. (17-43, 6.11.1966)
Da ora in poi, il numero dei
membri della vostra famiglia che ha si è unito alla linea di sangue di altre
razze sarà ciò di cui potrete essere orgogliosi una volta che andrete nel mondo
spirituale. Perciò, quando si tratterà dei vostri figli e delle vostre figlie,
sarà essenziale che abbiano un matrimonio internazionale. Che siate uomo o
donna, varrà la pena di farlo. (34-73, 29.8.1970)
Dio è giusto. L’America è
diventata la nazione rappresentativa dove è fiorita la civiltà materiale grazie
alle benedizioni di Dio. Come tale, avrà difficoltà a cambiare improvvisamente
i suoi valori esteriori in valori interiori. D’altro canto, in oriente teniamo
in gran conto l’aspetto spirituale più che quello materiale. L’occidente è
stato benedetto esteriormente, ma in termini di valori interiori è ancora
carente; l’oriente invece è stato benedetto interiormente ma è carente dal
punto di vista esteriore. Dio è giusto. (La famiglia benedetta II - 380)
Se vi concentrate sulla
spiritualità della religione, rifiuterete il materialismo. Attribuendo grande
importanza alla sua civiltà spirituale, l’oriente ha rifiutato il materialismo.
Quel materialismo è stato abbracciato dall’occidente. Tante nazioni
occidentali, compresi gli Stati Uniti, sono riuscite a raggiungere uno standard
di vita elevato perché si sono accaparrate tutte le risorse naturali
dell’oriente e le hanno usate per sviluppare e far progredire la civiltà
occidentale. Tuttavia hanno raggiunto il limite. Anche la civiltà spirituale
dell’oriente ha raggiunto il suo limite. L’oriente a poco a poco ha cominciato
a perseguire la civiltà materiale dell’occidente, mentre l’occidente ha
cominciato a interessarsi alla civiltà spirituale dell’oriente. Di conseguenza
siamo arrivati al punto in cui queste due civiltà sono impegnate in uno scambio
culturale reciproco. (La famiglia benedetta II - 381)
Qual è la strada più
faticosa e difficile per gli esseri umani? La via del cielo. Tra tutte le
strade dell’universo è quella più difficile per l’umanità. Ancora una volta: la
via più difficile è quella che porta in cielo.
Gesù è andato in cielo?
Attualmente è in Paradiso, la sala d’aspetto prima di entrare in cielo. Questo
dimostra quanto è difficile andare in cielo. E Dio dimora in cielo? La risposta
è no. Allora c’è qualcuno che, sin dagli albori della storia, è potuto entrare
in cielo? Se Dio non può dimorare lì e Suo figlio non ci è mai potuto andare,
chi mai sulla terra potrebbe esserci andato? Quindi, in questo momento c’è
qualcuno che vive in cielo? No, nemmeno una persona. Ecco perché la via del
cielo è di gran lunga la strada più difficile di tutte. (72-253, 30.6.1974)
2.2. La società di
interdipendenza, prosperità comune e valori condivisi universalmente
Quello che attira Dio più di
tutto è la cultura dell’amore. Avrà bisogno di soldi, potere, conoscenza o cose
del genere? Per disegnare e costruire una bella casa ci vogliono i mattoni, le
porte e diversi altri materiali, ma la cosa più importante di tutte è la
bellezza della perfezione dell’insieme che le dà il tocco finale.
La speranza più grande che
Dio nutre per l’umanità non è che siamo ricchi o istruiti. Come dice la Bibbia,
dovete amare il Signore vostro Dio con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra
anima e con tutta la vostra forza. Questo è il primo comandamento. Il secondo
comandamento è amare il vostro prossimo come voi stessi. Queste sono delle
parole straordinarie. (143-273, 20.3.1968)
Il capitolo 13 della prima
lettera ai Corinzi, il capitolo sull’amore, afferma che tra la fede, la
speranza e l’amore, tre qualità che sono per natura eterne, l’amore è la più
grande di tutte. Non è vero? L’umanità non ha capito questa verità. Cosa
significa amare con tutto il vostro cuore, con tutta la vostra anima e con
tutta la vostra forza? Significa amare dando tutto ciò che avete, persino la
vostra vita.
Avete mai amato qualcuno
così completamente? Le mogli hanno amato i loro mariti così completamente, gli
studenti hanno amato i loro insegnanti così completamente, e i cittadini hanno
amato la loro nazione così completamente? Poiché nessuno ha mai praticato un
amore perfetto, dobbiamo creare dei modelli esemplari.
Nelle fabbriche, prima si
disegnano gli stampi per la fusione e poi gli articoli vengono prodotti in
massa utilizzando quegli stampi; in modo simile dobbiamo formare il modello di
un vero essere umano che servirà da stampo. Solo allora i veri esseri umani
potranno moltiplicarsi e diffondersi in tutto il mondo, seguendo l’esempio
stabilito da quel modello. (143-273, 20.3.1986)
Quando il tempo verrà, l’era
di far valere se stessi passerà, ed entreremo in una nuova era dove uno non
potrà pretendere di essere il migliore. Da quel momento in poi vivremo in un
mondo di reciprocità, ossia il mondo dell’interdipendenza, della prosperità
comune e dei valori condivisi universalmente. È per questo che la Chiesa
dell’Unificazione mette l’accento sull’interdipendenza, la prosperità comune e
i valori riconosciuti universalmente. Quel mondo non può essere stabilito dagli
sforzi di una sola persona. (24-298, 31.8.1969)
Il mondo
dell’interdipendenza, della prosperità comune e dei valori condivisi
universalmente è il mondo desiderato dall’umanità che riflette il regno ideale
di Dio. Un mondo simile non può essere realizzato solo da un individuo; ne
deriva che in quel mondo non si vivrà da soli. Assieme all’individuo ci saranno
il suo coniuge e poi la sua famiglia. Questo non deve rimanere un concetto, ma
deve manifestarsi nella vita reale. Il mondo in cui questo concetto è stato
tradotto in realtà nel teatro della vita è il mondo del Regno di Dio. (24-300,
31.8.1969)
Che aspetto avrà il mondo
ideale? Certamente non sarà un luogo dove le persone sono gelose o in
disaccordo fra loro, rammaricandosi per il successo degli altri e ammalandosi
d’invida per la felicità altrui. Sarà invece un mondo dove il successo di una
persona sarà il successo di tutti e la gioia di una persona sarà la gioia di
tutti. I piaceri e le gioie di una persona potranno essere condivisi da tutti
in tutto il mondo. (18-102, 28.5.1967)
L’occhio sinistro lavora in
sintonia con l’occhio destro oppure no? Questo illustra la prosperità
reciproca. Ogni parte del corpo vive per un unico scopo ed è in questo modo che
operano tutte le facoltà del corpo umano. Anche se ogni persona ha due narici,
se una narice fosse tappata, vi sentireste bene o male? Allo stesso modo se un
orecchio fosse otturato, sarebbe bello o no? È una cosa buona essere zoppi?
Provate a tagliarvi un arto, una gamba o un braccio. Non vi sentireste bene.
Ecco perché tutte le forme di esistenza che hanno delle relazioni reciproche
con gli altri testimoniano, attraverso il loro essere, l’esistenza del cielo e
della terra. In altre parole, gli esseri umani sono di per sé una prova vivente
di questo fatto e il cuore ne è consapevole. Il detto “il cuore dell’uomo
riflette il cuore di Dio” deriva da questo. (24-300, 31.8.1969)
2.3. Una sola lingua
I maiali americani
grugniscono allo stesso modo dei maiali coreani e i passeri americani cinguettano
allo stesso modo dei passeri coreani. Se pensiamo a questo, allora perché noi
esseri umani, i signori di tutta la creazione, ci troviamo in questo stato?
Dovunque andate la gente parla una lingua diversa, anche se in tutti quei posti
i maiali grugniscono allo stesso modo e anche le mucche muggiscono alla stessa
maniera. È così problematico anche solo ordinare un pasto! Non solo diventate
muti ma anche sordi. A cosa è dovuto questo? In una parola, la nostra
situazione attuale deriva dalla caduta. Come possiamo dire di essere i signori
di tutto il creato quando non siamo nemmeno capaci di unire le nostre lingue e
di parlarne una sola? Com’è triste! Ci sono tante cose assurde in questo mondo.
(20-124, 1.5.1968)
Con l’amore assoluto di Dio
come punto centrale, un uomo assoluto ed una donna assoluta devono unirsi e
stabilire una cultura assoluta. Per stabilire questa cultura è necessario
unificare la lingua e l’alfabeto prima di qualunque altra cosa, ed è per questo
che io ho insistito più volte che dovete imparare la lingua e l’alfabeto
coreano. È perché la creazione e lo sviluppo di una cultura sono comunicati
agli altri attraverso la parola scritta e parlata. (135-166, 12.11.1985)
In futuro, la lingua
rappresenterà un grosso problema. Sono sicuro che è molto fastidioso per voi
persino in questo momento, perché che sto parlando in coreano. Allora, quanto
sarebbe più difficile per voi capirmi se non ci fosse nessuno a tradurre le mie
parole? Siete voi che dovete imparare da me o io che devo imparare da voi? Una
volta che capite la lingua coreana che io parlo, potrete imparare tante cose
più profondamente, e arriverete a possedere una conoscenza che ha molto più
valore di quello che capite al momento. Poiché imparare in questo modo è molto
più importante di qualsiasi altra cosa, arriviamo alla conclusione che deve
essere così. (74-33, 10.11.1974)
Se i figli dei Veri Genitori
non sanno parlare la loro madrelingua, non sono meglio dei muti. Muti! Ecco
come si svilupperà il mondo man mano che il tempo passa. Io sono venuto in
questa società occidentale e ho suscitato un notevole scompiglio. Dovete
rendervi conto che la mia comparsa qui è una nuova minaccia e un problema per
il mondo religioso, che non ha avuto eguali negli ultimi tempi. Dovete anche
tener presente che, da ora in poi, lo studio della lingua originale comporterà
l’apprendimento del coreano. Non importa quanti dei vostri libri in lingua
inglese dicano una cosa, se il testo originale coreano ne dice un’altra, il
testo inglese deve essere rivisto e reso conforme. Quello che non cambia è
prezioso, e questo vale per tutte le cose. In futuro avrete tutti bisogno di
studiare la lingua originale. (74-33, 10.11.1974)
La lingua e l’alfabeto
coreano sono stati creati e sono usati in Corea. Il termine Veri Genitori è
stato coniato per la prima volta in coreano. Per la prima volta nella storia,
l’amore di Dio e l’amore dei Veri Genitori ha potuto essere innestato sulla
base dell’amore dei Veri Genitori. La prima volta che Dio ha potuto parlare
d’amore, ha potuto comunicare solo in coreano sulla base dell’amore centrato
sui Veri Genitori. L’origine delle parole Veri Genitori è assoluta - e qui sta
il motivo per cui dovete imparare il coreano.
Dovete anche imparare
l’alfabeto coreano perché contiene le lettere usate per scrivere quella lingua.
Dovete capire che il primo luogo in cui Dio ha potuto pronunciare le parole del
vero amore è la Corea. (135-166, 12.11.1985)
Poiché io ho usato per la prima
volta le parole Veri Genitori in coreano, l’origine di questo termine è il
coreano. Le parole Cham Bu Mo (Veri Genitori) non sono in inglese o in cinese,
ma in coreano. Di conseguenza si può anche dire che per i membri della Chiesa
dell’Unificazione la Corea è patria dell’amore. Se è così, voi che dovete
ricercare quella patria d’amore, dovrete imparare la lingua e l’alfabeto
coreano. Inoltre il vostro desiderio di essere benedetti con delle donne o
degli uomini coreani è un’espressione del vostro cuore più profondo, che
desidera sinceramente avvicinarsi alla patria originale, perché l’origine della
lingua in cui Dio ha detto le Sue prime parole di vero amore è coreana.
(135-166, 12.11.1985)
Nella lingua coreana si può
trovare una filosofia. Deriva dallo sfondo dei principi e dell’armonia del
cielo e della terra. Negli Stati Uniti c’è un coreano famoso che è stato
insignito di un dottorato in linguistica per la pronuncia della lingua coreana.
(173-75, 3.1.1988)
La lingua coreana è una
lingua di livello molto alto per la religione, con espressioni profonde e
delicate. Nessun’altra lingua del mondo può competere con il coreano sotto
questo aspetto. Ecco perché i coreani sono considerati molto intelligenti. Sono
allenati ad afferrare e a comprendere ogni parola attraverso una lingua precisa
e analitica e quindi la loro struttura mentale è a un livello considerevolmente
più alto degli altri. I coreani non arrivano sempre al primo posto nel Concorso
Internazionale per la Formazione Professionale? Per quello che so io, sono
stati in questa posizione per sette anni di seguito. (173-75, 3.1.1988)
Poiché la meta è un mondo
unificato, dovete completare la lettura dei miei discorsi nella lingua
unificata. Cosa farete se non sapete nemmeno leggere quei libri nella lingua
originale? Dovete leggerli nella mia lingua, non in inglese o in tedesco. Una
volta che saprete leggerli, non avrete problemi a preparare i sermoni. Nei
libri dei miei discorsi sono contenute le parole di tutta la mia vita.
Quando andrete nel mondo spirituale
e vi metterete a conversare direte: «Non mi sono mai imbattuto in quei libri e
perciò non li ho mai letti»? Non ho affatto intenzione di far tradurre questi
libri. Sarebbe addirittura meglio includere i caratteri cinesi. Vi troverete in
un grosso guaio se andrete nell’altro mondo senza aver letto questi libri,
specialmente se siete un leader. Alla prossima generazione vi aspettate di
trovare me o i libri dei miei discorsi in ogni casa? Pensateci. Cosa sarà?
Certamente i libri. (173-76, 3.1.1988)
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