martedì 17 marzo 2020

L’importanza e il significato del matrimonio

La Vera Famiglia
Capitolo VI
Le trasformazioni durante l’adolescenza e il vero matrimonio
Sezione 1. L’importanza e il significato del matrimonio
Potremmo dire che il matrimonio è una cerimonia che ci permette di aprire la porta del palazzo della felicità e di entrarci. Perciò il matrimonio è un grande evento per l’umanità. L’amore trascende il tempo e lo spazio ed è la cosa più grande per l’umanità. Il matrimonio è la cerimonia che rivela e conferma questo grande amore. (La famiglia benedetta  356)
Perché ci riferiamo alla cerimonia del matrimonio dicendo «ricevere la Benedizione»? Secondo il Principio, se Adamo ed Eva non fossero caduti e fossero diventati maturi, sarebbero stati nella posizione di ricevere la Benedizione. In altre parole, se Dio diventa il partner soggetto, Adamo ed Eva diventano i Suoi partner oggetto in forma sostanziale.
Noi sappiamo che la Benedizione si realizza quando raggiungiamo la perfezione del nostro carattere individuale e ci sposiamo sulla base che può collegare Dio, quale partner soggetto d’amore, all’amore del partner oggetto. Dopo tutto, la maturità porta al matrimonio e il matrimonio porta alla comparsa del l’amore di Dio. Se non ci fosse il matrimonio, l’amore nel mondo umano non potrebbe iniziare. Chi è il proprietario di questo amore? Dobbiamo capire che il proprietario non è un essere umano, ma Dio. Quando l’amore di Dio appare in mezzo a noi, diventa la gioia e l’orgoglio di Dio e noi lo sperimentiamo come il Suo amore.
L’amore non può essere realizzato da soli, si realizza solo attraverso un rapporto reciproco. Perciò, un uomo da solo non può realizzare l’amore. Si può dire la stessa cosa della donna. Quando Adamo ed Eva alla fine si uniscono attraverso l’amore, possono ricevere l’amore di Dio. Da questo punto di vista, possiamo capire che noi esseri umani nasciamo da Dio. (7640, 26.1.1975)
Poiché tutti i principi del cielo e della terra sono basati sul rapporto tra partner soggetto e oggetto, anche un uomo e una donna che si sposano sono un principio del cielo e della terra. Se l’uomo è il lato destro, la donna è il lato sinistro. Questo serve a formare un rapporto orizzontale nell’universo e anche un rapporto verticale con Dio, perché l’uomo è il partner soggetto e la donna è il suo partner oggetto. Perciò il matrimonio non è soltanto per l’uomo, né soltanto per la donna, è per essere in accordo alla legge celeste. Per questo gli uomini e le donne hanno una forma diversa. Nascono in modo tale da poter essere in accordo alla legge celeste. (10138, 28.10.1978)
Il matrimonio è un rapporto dove due partner hanno uno scambio di dare e ricevere in una posizione reciproca dove possono consolarsi a vicenda nei momenti di solitudine, gioire insieme nei momenti di felicità e aiutarsi l’un l’altro nei momenti difficili. Si uniscono in modo da poter vivere sulla base dell’amore di Dio mentre vanno verso Dio. Questa è la vita del matrimonio. Dio creò gli uomini e le donne sulla terra piuttosto che in cielo per realizzare il Suo amore sul piano orizzontale. In altre parole, quando l’uomo e la donna formano un rapporto e si uniscono sul piano orizzontale, il loro amore può formare un rapporto verticale d’amore con Dio, il partner soggetto. Questo è estremamente importante. (La famiglia benedetta  356)
Sezione 2. Il motivo per sposarsi
Un uomo nasce per trovare una donna e una donna nasce per trovare un uomo. L’uomo e la donna nascono per unirsi ed entrare in contatto con l’amore di Dio, che è a un livello più alto. Non possono entrare in contatto con questo amore da soli. Anche se lo avvicinassero da soli, sarebbe unilaterale. Non possono entrare in contatto con l’amore tridimensionale e sferico. Ecco perché l’uomo e la donna si sposano: per salire ad un livello più alto, il regno dell’amore tridimensionale.
Nel mondo originale, più un uomo e una donna si uniscono, man mano che quel potere agisce, emerge un grande centro e si forma una sfera. Più sono collegati sul piano orizzontale, più la fonte originale dell’amore insita nel potere verticale si collega a loro. È qui che la mente e il corpo si uniscono. (109273,2.11.1980)
Perché ci sposiamo? Il matrimonio ci permette di andare nel Regno dei Cieli. Senza il matrimonio, non possiamo andare nel Regno dei Cieli. Perciò dobbiamo sposarci per essere qualificati ad andare in quel regno. Qual è il requisito per andare nel Regno dei Cieli? Assomigliare a Dio.
Cosa dobbiamo fare per assomigliare a Dio? Dobbiamo essere delle persone che mettono in pratica la Sua parola. Ci riusciremo se possiamo fare dell’amore di Dio il nostro amore e della parola di Dio la nostra parola. È per questo che dico al mondo nel nome di Dio: «Umanità, devi andare nel Regno dei Cieli!» Questo diventerà possibile se sapremo dire: «Per andare nel Regno dei Cieli io amerò l’umanità come Dio e la porterò là con me».
Possiamo concludere che noi siamo delle persone dal lato celeste e dei candidati ad andare nel Regno dei Cieli. Il giorno in cui diventeremo così, avremo i requisiti per sposarci. Allora, perché ci sposiamo? La risposta è per andare nel Regno dei Cieli e per il bene dell’umanità.
L’uomo deve sapere che la donna che gli sta di fronte è la figlia di Dio e la figlia dell’umanità. Se sapete amarla come una donna che è amata dall’umanità e come la diletta figlia di Dio, siete qualificati a essere suo marito, altrimenti no. Per le donne è l’opposto. Non pensate: «Lui è il mio uomo». Prima di dire che è il vostro uomo, pensate a lui come a un figlio di Dio e a un uomo che rappresenta l’aspetto maschile dell’umanità. Vi qualificherete se siete una donna capace di amare vostro marito più di quanto lo amano Dio e l’umanità. Quando vi sposate dovete pensare che come uomo sarete il piede destro, e come donna sarete il piede sinistro, e farete i vostri passi attraverso la famiglia vivendo per Dio e per l’umanità. (88316, 3.10.1976)
Lo scopo del matrimonio è unire il cuore di un uomo e di una donna e rendere perfetto il loro amore. Il matrimonio è dichiarare l’intenzione di mostrare che potete farlo. Se avete realizzato la perfezione dell’amore e la perfezione del cuore attraverso la vita coniugale, avete realizzato l’ideale della famiglia. Così, se sarete riusciti a far questo al momento della vostra morte, andrete sicuramente nel Regno dei Cieli. (La famiglia benedetta  358)
Sezione 3. La vera visione del matrimonio
In origine, se si fosse formata una famiglia basata sull’amore di Dio, questo sarebbe stato il regno della perfezione, l’ideale originale che doveva realizzarsi senza la caduta nel giardino di Eden. Perché questo potesse succedere, Adamo ed Eva avrebbero dovuto unire totalmente la loro mente e il loro corpo, raggiungere la completa maturità in senso verticale e realizzare, come sposo e sposa, la sfera del rapporto reciproco che dà gioia a Dio, ricevendo così la Sua benedizione.
Perché amate i vostri figli? Perché avete ricevuto, sul piano orizzontale e nella dimensione fisica, la grande opera di creazione di Dio e volete sentire la gioia che Lui provò dopo aver creato Adamo ed Eva. In secondo luogo, avendo il dominio su tutte le cose del cielo e della terra, Dio ci ha dato l’autorità di essere i signori del creato, anche se siamo nella posizione orizzontale. Il mondo dove possiamo essere nella posizione di mantenere l’ordine avvalendoci di questa autorità è il Regno dei Cieli ideale.
Quindi dobbiamo capire che nel momento in cui ci sposiamo ereditiamo l’amore di Dio e riceviamo l’autorità di ricreare e di avere il dominio nel regno della perfezione. Perciò il matrimonio non si riferisce solo alla realizzazione dell’amore, ma anche al conferimento dell’autorità di creare e di avere il dominio. (7645, 26.1.1975)
Nella nostra visione, il matrimonio è il cuscino dell’universo. Sapete che cos’è il cuscino universale? Qual è la seta migliore dell’universo? È il broccato? Invece di trascorrere la vostra vita di sposini su un semplice materasso, immaginate di stendere una coperta di broccato universale e di fare l’amore lì sopra. Questo è il momento in cui potete determinare la proprietà nella vostra vita riguardo l’amore. Potete dire: «Ah, la proprietà dell’amore è arrivata nella mia generazione e il possesso di quella creatura chiamata donna è stato deciso».
Che cos’è la donna? È metà dell’universo, e se la prenderete l’universo si aggrapperà a voi. Pensateci. D’altro canto, perché una donna si deve sposare? Si sposa per attaccarsi a un uomo in modo che le due metà, essendo ognuna 180 gradi, si possano unire e creare una sfera di dominio paragonabile al valore dell’universo. Considerando queste cose, la filosofia della Chiesa dell’Unificazione è veramente stupenda. (La famiglia benedetta  361)
Dovete essere convinti che vi sposate non per voi stessi ma per il vostro partner. È sbagliato aspettarsi di ricevere in sposa una persona bella o piena di talenti. Una volta che le persone capiscono il principio di vivere per gli altri, devono anche accettare l’idea che si sposeranno per il bene del loro partner. Secondo i criteri del nostro matrimonio, un marito deve essere convinto che, non importa quanto la sua sposa possa essere brutta, l’amerà più che se fosse bella. (La famiglia benedetta  361)
Se non decidete di amare il vostro partner come Dio, come l’umanità e più di chiunque altro al mondo, non potete essere restaurati nel regno celeste. Se, come uomo, non sapete amare una donna, non potete amare Dio e l’umanità. (97319, 1.4.1978)
Vi sposate per l’umanità. È per il bene comune dell’umanità. È qualcosa che rappresenta il mondo. L’uomo è un uomo che rappresenta il mondo, e la donna è una donna che rappresenta il mondo. (75278, 12.1.1975)

3 commenti:

  1. Poiché tutti i principi del cielo e della terra sono basati sul rapporto tra partner soggetto e oggetto, anche un uomo e una donna che si sposano sono un principio del cielo e della terra. Se l’uomo è il lato destro, la donna è il lato sinistro. Questo serve a formare un rapporto orizzontale nell’universo e anche un rapporto verticale con Dio, perché l’uomo è il partner soggetto e la donna è il suo partner oggetto. Perciò il matrimonio non è soltanto per l’uomo, né soltanto per la donna, è per essere in accordo alla legge celeste. Per questo gli uomini e le donne hanno una forma diversa. Nascono in modo tale da poter essere in accordo alla legge celeste. (101‐38, 28.10.1978)

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  2. Il matrimonio è un rapporto dove due partner hanno uno scambio di dare e ricevere in una posizione reciproca dove possono consolarsi a vicenda nei momenti di solitudine, gioire insieme nei momenti di felicità e aiutarsi l’un l’altro nei momenti difficili. Si uniscono in modo da poter vivere sulla base dell’amore di Dio mentre vanno verso Dio. Questa è la vita del matrimonio. Dio creò gli uomini e le donne sulla terra piuttosto che in cielo per realizzare il Suo amore sul piano orizzontale. In altre parole, quando l’uomo e la donna formano un rapporto e si uniscono sul piano orizzontale, il loro amore può formare un rapporto verticale d’amore con Dio, il partner soggetto. Questo è estremamente importante. (La famiglia benedetta ‐ 356)

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    1. Il motivo per sposarsi
      Un uomo nasce per trovare una donna e una donna nasce per trovare un uomo. L’uomo e la donna nascono per unirsi ed entrare in contatto con l’amore di Dio, che è a un livello più alto. Non possono entrare in contatto con questo amore da soli. Anche se lo avvicinassero da soli, sarebbe unilaterale. Non possono entrare in contatto con l’amore tridimensionale e sferico. Ecco perché l’uomo e la donna si sposano: per salire ad un livello più alto, il regno dell’amore tridimensionale.

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