mercoledì 18 marzo 2020

L’inferno non ha nessun rapporto con l’amore di Dio

La nostra vita e la dimensione spirituale
Capitolo II
Che tipo di luogo è il mondo spirituale?
2.5. L’inferno non ha nessun rapporto con l’amore di Dio
Cos’è stata la caduta? Siamo giunti alla conclusione che a causa della caduta si sono abbattute su di noi le notti più buie. Invece di prendere un biglietto per il cielo abbiamo preso un biglietto per l’inferno. Non vi pare realistico? Il nostro biglietto per il cielo si è trasformato in un biglietto per l’inferno a causa della caduta. (132-82, 20.5.1984)
Che cos’è l’inferno? L’inferno è un luogo che non ha nessun rapporto con l’amore, la vita o il lignaggio di Dio, e nemmeno con Dio stesso. (201-97, 11.3.1990)
L’inferno è dove siete soli e tutto vi è precluso. Desiderate ogni cosa ma non è possibile averla. Intuitivamente potete vedere e percepire un vasto regno di felicità in questo universo, ma non potete muovervi di un centimetro. Allora, cos’è che sto facendo? Sto iniziando un movimento per amare Dio, il cielo e la terra, sulla base di un sistema di pensiero universale: il Principio. È perché da ora in poi, dovete preparare la strada che prenderete quando andrete nel mondo spirituale. State facendo grandi cose facendo questi preparativi. (106-308, 13.1.1980)
Il mondo spirituale è infinito. La patria che ci abbraccerà è così immensa. La nostra patria eterna, il mondo spirituale, è un luogo enorme. Vi piace il mondo spirituale? Voi non sapete quanto è vasto. State facendo di quel mondo il teatro delle vostre attività. Solo quando la vostra mente è globale e universale può stare al passo con quel mondo. Se siete individualisti è impossibile. L’individualismo non è in grado di collegarvi al tutto. Dov’è un inferno più grande di questo? È come prendere un’aquila, chiuderla in un buco nero dove non si può muovere e darle soltanto da mangiare. L’aquila è l’uccello che simboleggia l’America, vero? Come sarebbe miserabile vivere soltanto mangiando quello che bisogna mangiare? Questa è felicità o infelicità? È una tragedia. (247-131, 1.5.1993)
Commettere suicidio è il peggiore di tutti i peccati. È un’atrocità che distrugge l’universo. Una persona che fa questo andrà nel livello più basso dell’inferno. (107-36, 20.1.1980)
Avete mai pensato a cosa succederebbe se inspirassimo un decimo d’aria dalle narici e un decimo dalla bocca? Sarebbe l’inferno. L’inferno non è altro che questo. L’inferno è dove non potete ricevere quando volete e non potete dare quando volete. Quando avete bisogno di inspirare o di espirare l’aria, vedete cosa succede se cercate di reprimere questo stimolo. Quanti minuti potete resistere? Per quanto tempo potete stare senza espirare o inspirare quando volete? Questo è l’inferno. (112-210, 12.4.1981)
Nel mondo spirituale non potete mangiare senza l’amore di Dio. Non avete il diritto di mangiare. Dovete capire che l’inferno è un luogo dove state a guardare ma non potete mangiare e sapete le cose ma non potete agire. Perciò, dovete sapere che solo quelli che hanno realizzato i valori fondamentali possono unire il mondo spirituale e il mondo fisico sulla base dell’amore di Dio, e quelli che hanno sperimentato la vita del cielo sulla terra con la mente e il corpo uniti, possono diventare proprietari del mondo ideale ed eterno del Regno dei Cieli. (91-173, 6.2.1977)
Cosa farete nel mondo spirituale? Vorrete mangiare del cibo? Perché mangiare del cibo lì? Mangiate sulla base dell’amore. Di conseguenza, una persona che non ha amore non potrà aprire la bocca, anche se vuole mangiare. Questo è il principio. (207-94, 1.11.1990)
Il mondo fisico è nel caos. E il mondo spirituale? Poiché le persone che vivono sulla terra e vanno nel mondo spirituale sono confuse, nel mondo spirituale non può esserci che il caos. Se rubare diventa un’abitudine, finirete sempre per rubare qualcosa. Di conseguenza, quando una persona che rubava sulla terra va nel mondo spirituale, è naturale che voglia procurarsi le cose per nulla. Poiché è difficile trattare con persone del genere, è apparso l’inferno. Dio non ha creato l’inferno. Voi non costruite una casa dopo aver comperato un bidone della spazzatura. Comperate un bidone della spazzatura dopo aver costruito la casa. È la stessa cosa per l’inferno. I cristiani non capiscono questi principi fondamentali. (148-28, 4.10.1986)
L’inferno è come un deposito per raccogliere i rifiuti. Poiché l’inferno non ha niente a che fare con l’amore di Dio, tutta l’umanità, che ha avuto inizio dall’amore falso, va inevitabilmente all’inferno. Perciò la persona che va in cielo è quella che vive con Dio e la cui mente e il cui corpo, la coppia e i figli sono uniti all’amore di Dio. Proprio come la mente e il corpo di Dio sono assolutamente uniti, se un uomo e una donna e tutti i membri della loro famiglia possono unire assolutamente la mente e il corpo e vivere insieme di fronte a Dio, il partner soggetto, come Suoi partner oggetto, lasceranno naturalmente questa terra per andare nel Regno dei Cieli nel mondo spirituale. (274-9, 25.10.1995)
Dio non manda mai le persone all’inferno. Quando le persone vanno nel mondo spirituale, vanno all’inferno da sole. Quando le persone che vivono una vita malvagia vanno in luoghi di bontà non possono respirare. Non riescono a respirare. Così, inevitabilmente, vanno in un luogo adatto a loro. Vanno all’inferno, un luogo più buio e dicono: «Ah ah, questo sì che è il posto!» Quello è l’inferno. Persone come me non possono stare all’inferno, anche se mi dicessero di vivere lì. Non potrei respirare. Avrebbe un odore e un sapore ripugnante per me. Chi è che manda le persone all’inferno? Non è Dio. Andate all’inferno da voi stessi. (200-192, 25.2.1990)
Se andrete in cielo, sarete liberi di andare e venire, persino nell’inferno. Preferireste essere una persona limitata nel mondo spirituale o una persona libera in un cielo e una terra liberi? Dovete considerare la persona che è al vostro fianco, pensando tra voi: «Ecco, questa persona viene dall’entrata del cielo. È il guardiano della porta» e lasciatevi addestrare da lei in modo da poter passare attraverso quella porta. Dovete pensare: «Ho bisogno di superare quella porta. Io ti considero il suo custode. Io toccherò e scioglierò il tuo cuore, così quando raggiungerò quella porta tu mi guiderai». (115-58, 28.10.1981)
L’inferno è un luogo senza futuro. Il cielo è un luogo che ha un futuro. L’inferno non ha futuro, ma quando entrate in cielo c’è un futuro. Da dove ha avuto inizio la caduta? Dovete tutti sapere che la caduta è iniziata dal luogo che non ha un futuro in senso pubblico, un luogo dove l’io è l’unico centro. Vivere per voi stessi è la strada che porta all’inferno. Vivere per gli altri è la via del cielo. Questo è il concetto del cielo e dell’inferno. (111-11, 11.1.1981)
Pensiamo ai palloni. Se lo riempite d’idrogeno, il pallone lentamente si innalza. Sale su ma c’è un limite. All’inizio sembra che si alzi all’infinito, ma c’è un limite a quanto può salire. Si ferma nel punto in cui trova un equilibrio con il suo peso. Rimane allo stesso livello della pressione atmosferica. Nel mondo spirituale è la stessa cosa. Quelli che sono avidi vanno giù. Per questo motivo, l’inferno è dove le cose pesanti si raccolgono e si scontrano. Ecco com’è. (115-186, 15.11.1981)
Supponete che un uomo bianco e un uomo nero vadano nel mondo spirituale. Cosa succederebbe se il custode della porta del cielo per la persona bianca fosse nero e il custode della porta del cielo per la persona nera fosse bianco? Tornerebbero indietro da dove sono venuti? Allora cosa farebbero? Se ad una persona fosse impedito di entrare e fosse rimandata indietro, si aggrapperebbe al custode della porta gridando: «Uccidimi. A quel tempo non capivo!» e implorerebbe pietà o scapperebbe via? Sperimenterebbe un inferno vivente centinaia e migliaia di volte più grande della sofferenza che ha inflitto alle persone di colore durante la sua vita. Se fossi Dio, anch’io metterei a guardia delle porte dei custodi del genere. (116-108, 27.12.1981)
Non sarete liberi di andare da nessuna parte dell’universo. Non avrete nessun posto dove andare. Non potete correre come vi pare. Dovete sapere che non siete in grado di liberarvi dal dominio della legge e dell’ordine universale. Dovete seguire la via giusta. Dovete capire che vivete sotto la regola della legge universale basata sul modello della costituzione ufficiale. Questo influisce su tutto ciò che riguarda l’ordine dell’amore e la moralità: la famiglia, la società, la nazione, il mondo, il cosmo e Dio. La via del dare amore e di vivere per gli altri è l’unica strada per ottenere un’autonomia sostenuta e approvata da tutte le leggi, comprese le leggi della natura. I membri della Chiesa dell’Unificazione non hanno un concetto chiaro dell’inferno. Dovete tutti sapere che l’inferno esiste. Dovete sapere che esiste un inferno severo e spaventoso se non seguite la via di portare la bandiera dell’amore. Lo sapevate? Spero che potrete affrontare il tribunale e uscirne vittoriosi. (117-312, 11.4.1982).
Nell’altro mondo, quando vi manca la disciplina per perseverare in accordo all’ideale dell’amore, si sviluppa una reazione contro di voi. Nessuno vi dice di andare all’inferno. (121-173, 24.10.1982)
I termini pubblico e privato sono chiari. Essere pubblici significa vivere per il bene più grande, vero? Essere privati significa mettere se stessi al primo posto. Vivere per se stessi porta all’inferno, mentre lo spirito pubblico porta in cielo. (121-127, 24.10.1982)
I membri della Chiesa dell’Unificazione non sono senza valore. Non siamo un gruppo di poveri ingenui che crede di poter andare in cielo solo partecipando al servizio domenicale con la Bibbia sotto il braccio o dando pochi centesimi di offerta. Questo è per la gente semplice. Non è per persone così intense come noi. Una volta che crediamo in qualcosa, la facciamo fino in fondo. Mettendo la nostra vita in prima linea, anche se il nostro coniuge ci trattiene impedendoci di seguire, noi siamo molto decisi. Seguiamo la via della fede, anche se c’è il rischio di arrivare al divorzio. (121-70, 24.10.1982)
La ragione per cui ora soffrite è per trovare la libertà del cielo. È per creare il cielo persino nell’inferno. Anche se andate all’inferno e agite come un giudice, quelli che scontano la pena dell’inferno diranno: «Siccome sei passato attraverso tutto questo, non possiamo accusarti!» In questo mondo, se una persona si abbassasse a quella posizione o scendesse da un livello alto ad uno più basso, non farebbe forse tante storie? Direbbe: «Perché dovrei andare là? Perché ci dovrei andare?» Scendere ad una posizione più bassa è una cosa che non succederebbe mai in una società di fratelli; è possibile solo nella dimensione di cuore del genitore. Dio, l’Altissimo, può scendere fin nel fondo dell’inferno. Questo è un genitore - un vero genitore. Lo farebbe anche se dovesse essere ferito in volto o qualunque cosa potesse succedere al Suo corpo. (116-115, 27.12.1981)
Se le persone dicono con uno sguardo minaccioso: «Non devi bere alcool. Vai al diavolo!» sono solo un gruppo di buoni a nulla. Non hanno pace nella mente. Sono stufo di loro. Quando li vedo dire: «Questo va contro la Bibbia, Matteo capitolo tal dei tali. Andrete all’inferno...» davvero, quegli scellerati. Se uccidere qualcuno potesse salvare una nazione, non pensate che promulgherebbero una legge per liberare la persona che ha ucciso per poter salvare la nazione? Quei buoni a nulla! Devono riflettere su questo… Se c’è un albero di pino grande quanto un pugno con le radici incuneate in una fessura della roccia sulla cresta di una montagna, neanche un cane passando di là si fermerebbe ad urinare su quell’albero. Urinerebbe solo se c’è ombra. Il cane si vergogna di urinare, per questo va vicino a qualcosa quando urina. È migliore delle persone. Va ad urinare all’ombra. Perché? Perché si vergogna di essere visto da qualcuno. (120-240, 17.10.1982)
Qual è l’ostacolo più grande per entrare in cielo? Voi stessi siete il vostro nemico più grande. Se l’inferno e il mondo satanico sono stati creati è a causa della consapevolezza del sé. L’arcangelo pensava centrandosi su se stesso. Pensava molto intensamente a se stesso. Che cos’è un traditore? Chiamate traditore una persona che mette se stessa al di sopra della sua nazione e della sovranità! Il picco che s’innalza sulle fondamenta dell’io è la via del traditore. È la strada che porta all’inferno. Per gli esseri umani è la via che porta alla rovina. Questa fondazione chiamata io e centrata su di me, porta alla morte. (122-20, 31.10.1982)
Voler ricevere amore è la via che porta all’inferno e appartiene al lato di Satana. Voler dare amore è la via che porta in cielo e appartiene al lato del cielo. Questo è chiaro. C’è solo un amore di questo tipo nel mondo. C’è solo un tipo d’amore di genitore. L’amore del genitore continua a dare anche quando il figlio si rifiuta di ricevere. Anche se tutta l’umanità è caduta, rimane ancora una strada attraverso l’amore del genitore. Poiché Dio è il genitore, questo tipo di amore rimane ancora negli esseri umani. (122-234, 14.11.1982)              
Qual è la vostra destinazione? Dove andrete a vivere? Io andrò nel mondo spirituale e starò nel punto più alto di tutte le forme di amore. Proprio come ci sono un Polo Nord e un Polo Sud, c’è un Polo Amore. Per quanto proviate a cercare a metà strada, o per quanto andiate in giro, non mi troverete. Siccome non riuscite a trovarmi, potreste dire: «Il Reverendo Moon è andato all’inferno». Sarebbe facile rimanere nel punto più alto? «Io non morirò congelato al Polo Nord. Sarò come una palla di fuoco d’amore!» Questo è un grande ideale e un grande sistema di pensiero. Così, tutto si realizzerà. Persino Dio è dentro di me. Le persone del mondo sono dentro di me. Quelli che dicono che erediteranno l’amore appartengono alla mia tribù! Non vi sentite offesi? (108-182, 28.9.1980)
Se Dio visita l’inferno, i diavoli nell’inferno abbasseranno la testa. Inchinano il capo davanti a Lui. Neanche Satana si può opporre all’amore assoluto. Se Dio va all’inferno, l’inferno si deve adattare a Lui. Persino l’inferno appartiene a Dio. Se Dio va là, l’inferno deve aprire tutte le sue porte. È una questione semplice, ma dovete sapere che la regola fondamentale per i rapporti di tutti gli esseri è fatta in questo modo. (125-82, 13.3.1983)
Nella mente non ci sono frontiere. Quando pensiamo a Dio, anche Lui non ha nessuna frontiera nella Sua mente. Perciò può andare dappertutto. Se Dio vuole andare in cielo, ci può andare e se vuole andare all’inferno, ci può andare. Può andare dappertutto. Questo significa che nella mente di Dio non ci sono confini. (124-184, 15.2.1983)
Quando una persona va sul luogo dell’esecuzione detesterà i suoi vestiti, non importa quanto possano essere belli. Al contrario, per quanto brutti siano dei vestiti, se sono stati fatti dalle mani amorevoli di vostra moglie, quegli abiti risplenderanno in modo straordinario. Possiamo concludere che tutto ciò che è fatto dall’essenza dell’amore sarà accolto da Dio dovunque va. Anche se va all’inferno, se ci andasse a causa dell’amore, Dio può andare a stare lì con quell’essere. Che dite se la parola “amore” fosse attaccata all’inferno per fare “l’inferno d’amore”? Vi piacerebbe? Anche se è l’inferno, vi piacerebbe se si trattasse dell’inferno dell’amore? Quelli che sono all’inferno faranno delle smorfie, ma se diceste: «L’inferno dell’amore!» riderebbero «Ha, ha, ha». Lo sapete? Non pensate che sarebbe così? (129-284, 20.11.1983)
Quelli che vanno in prigione a causa della persona che amano non sono veramente in prigione. Sono in un luogo che permette loro di portare ancora più splendore ai loro cari e rafforzare il legame che c’è tra loro. Perciò, il vero amore può controllare sia Dio nel livello più alto, che l’inferno nel livello più basso. Allora, questo amore può essere dato solo nel mondo umano? No. È lo stesso in tutto il mondo della creazione: nella terra e nel mondo delle piante e degli animali. Tutti amano i canti d’amore. Alla mattina quando vi svegliate, vi piace sentire il rumore degli uccelli che cantano canti d’amore o quello delle loro lotte? Vorreste sentire i loro canti d’amore. Ora lo sapete. In questo universo non ci sono frontiere nei luoghi dove c’è il vero amore. Non ci sono confini e quelli che possiedono il vero amore hanno quello che è necessario per passare da qualunque parte. Hanno ciò che occorre per controllare Dio e l’inferno. Quindi sappiate che l’amore ha la forza di abbattere le barriere e di andare dappertutto. (129-284, 20.11.1983)       
L’amore è diventato il pilastro che permette a questo universo di esistere. Dovete sapere che, allo stesso modo, questo amore è diventato il pilastro che sostiene l’inferno. Com’è difficile aggiustare qualcosa che si è ridotto così. Anche se lavate le sue cellule con un candeggiante veramente potente, poiché l’amore costituisce la sua radice, si macchia di nuovo. (133-319, 1.1.1985)
Solo la forza del vero amore può creare l’unità totale. Parlare di vero amore farebbe dire a Dio: «Mmm…» e persino Satana all’inferno direbbe: «Mmm…» e tutto il mondo direbbe: «Mmm…» Quello che fa unire tutte le cose è la forza del vero amore. C’è qualcuno che mi può dire: «Su questo ti sbagli!»? (133-311, 1.1.1985)
Stiamo cercando di costruire una teleferica tra la cima più alta dove si trova Dio e il mondo umano che è nel profondo dell’inferno. Di che materiale dovrebbe essere fatto il cavo? Un cavo fatto di soldi si spezzerebbe in un istante. Con un cavo fatto di soldi è impossibile. E un cavo fatto di conoscenza? Neanche un cavo fatto di autorità ce la farebbe. Per attaccare la teleferica si dovrebbe usare un cavo fatto d’amore che trascende la cima e il fondo, in modo che la teleferica ci possa scorrere sopra. (130-35, 11.12.1983)
Cos’è che fa un clown? Un clown fa divertire la gente e balla. Anche se voi in quel luogo non sapete ballare, dovreste almeno stare al ritmo. Dio non è così meschino da dire: «Caro mio, se tu, che sei il fondatore della Chiesa dell’Unificazione, sei scoperto a stare al ritmo di un clown, andrai all’inferno». Dio è veramente straordinario. La Sua mente non è più piccola di un’unghia di un cane o sgraziata come la zampa anteriore di una formica. Noi non sapevamo che è un Dio così grandioso, talmente vasto che potrebbe aprire la bocca e respirare tutta l’aria dell’universo e Gli rimarrebbe ancora dello spazio. (130-87, 26.12.1983)
Osservando la provvidenza di Dio, pensate che Dio manda le persone nel mondo spirituale all’inferno e porta avanti la provvidenza di restaurazione solo per quelli che sono sulla terra? Se Dio è amore nel senso più autentico, quale sarà il limite di quell’amore? Non pensate che Dio desideri che la Sua provvidenza di salvezza sia completata persino al di là della linea di confine dell’inferno? Questa è la risposta che otterreste. (121-297, 30.10.1982)
La mente umana non è come il cristallo ma come il ghiaccio. In essa sono combinati e congelati tutti i generi di cianfrusaglie. Noi cerchiamo di fonderle, di liberarci di tutte queste cianfrusaglie e di trasformarle in un blocco di ghiaccio puro. Dall’acqua pulita, cerchiamo di formare un blocco di ghiaccio che Dio potrebbe succhiare. Solo quando pensate: «C’è del ghiaccio che piace a Satana e del ghiaccio che piace a Dio. Diventiamo il ghiaccio che piace a Dio!» potete essere restaurati in un blocco di ghiaccio che appartiene al cielo piuttosto che in uno che appartiene all’inferno. (109-28, 26.10.1980)

3 commenti:

  1. L’inferno non ha nessun rapporto con l’amore di Dio
    Cos’è stata la caduta? Siamo giunti alla conclusione che a causa della caduta si sono abbattute su di noi le notti più buie. Invece di prendere un biglietto per il cielo abbiamo preso un biglietto per l’inferno. Non vi pare realistico? Il nostro biglietto per il cielo si è trasformato in un biglietto per l’inferno a causa della caduta. (132-82, 20.5.1984)

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    1. Che cos’è l’inferno? L’inferno è un luogo che non ha nessun rapporto con l’amore, la vita o il lignaggio di Dio, e nemmeno con Dio stesso.

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  2. Dov’è un inferno più grande di questo? È come prendere un’aquila, chiuderla in un buco nero dove non si può muovere e darle soltanto da mangiare. L’aquila è l’uccello che simboleggia l’America, vero? Come sarebbe miserabile vivere soltanto mangiando quello che bisogna mangiare? Questa è felicità o infelicità? È una tragedia. (247-131, 1.5.1993)

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