Libro 11
L’origine
dell’universo
Capitolo II
La creazione dell’umanità e la
perfezione dell’ideale dell’amore
Sezione 3. L’unità tra Dio e gli esseri umani e la perfezione
dell’ideale dell’amore
3.3. Perché il matrimonio è importante
3.3.1. Lo
scopo del matrimonio è assomigliare a Dio
Questi sono i
principi fondamentali dell’universo: la perfezione di Dio significa che Adamo
ed Eva mettono insieme le loro caratteristiche duali e si uniscono
verticalmente a Lui. Quindi sono gli esseri umani che libereranno Dio e Lo
renderanno perfetto. Inoltre, è Dio che renderà perfetti gli uomini e li
libererà. Non possono separarsi; devono vivere insieme così. (277-25, 17.3.1996)
Poiché Adamo ed
Eva sono venuti dalle caratteristiche duali di Dio, si può dire che sono emersi
dallo stesso fagotto. In altre parole, sono come un fratello e una sorella
gemelli nati dallo stesso grembo materno. Il fratello e la sorella succhiano
seni diversi toccandosi e pensando insieme, centrati sull’amore. Si amano l’un
l’altro, abbracciati nel petto della loro madre. (238-248, 22.11.1992)
Poiché la
natura originale di Dio è costituita dalle caratteristiche duali, non pensate
che sarà naturale vedere due parti quando ha luogo la separazione? L’uomo è il
dio della natura interiore e la donna è il dio della forma esteriore. Solo
quando i due si uniscono, ossia i due esseri separati si uniscono insieme, si
può formare un asse centrato sull’amore. Questo asse non può essere toccato da
nessuno. Da questo possiamo concludere che persino Dio deve obbedire
assolutamente a quest’asse dell’amore. Tutto ciò è logico. (206-296, 14.10.1990)
Dov’è il
criterio dell’unità? È sulla linea perpendicolare. Se non ci fosse stata la
caduta, dove si incontrerebbero Dio e l’umanità? Le persone si sposano per
incontrare Dio, per innestarsi nel Suo amore. Allo stesso modo di Dio, dobbiamo
cercare il partner oggetto ideale del nostro amore perché nasciamo per l’amore,
ed è attraverso l’amore che ci uniamo all’universo. Questo non si può fare da
soli, perché noi siamo le forme divise delle caratteristiche duali di Dio.
(203-247, 26.6.1990)
Perché ci
sposiamo? Ci sposiamo per assomigliare a Dio. Dio ha caratteristiche duali ed è
un essere unificato in cui le due caratteristiche sono in armonia. L’uomo e la
donna sono stati creati per assomigliare ad ognuna delle Sue caratteristiche
duali. Così l’uomo e la donna devono unirsi in completa unità e armonia,
diventare come il seme e ritornare alla posizione del carattere originale di
Dio. Per collegarci a quel seme è necessario seguire la via dell’amore e per
questo dobbiamo nascere dall’amore. Dobbiamo essere educati avendo come meta
l’amore, vivere centrati sull’amore e percorrere la strada che ci riporterà all’amore
di Dio in cielo. Dovete capire che se non seguite la strada diretta verso
quello scopo mentre vivete sulla terra, andrete a finire nella direzione
sbagliata. Se mantenete la mente focalizzata a vivere amando gli altri, sarete
sulla strada giusta, non importa dove andiate, come se cercaste di trovare la
strada per il Polo Nord o per il Polo Sud. (138-97, 19.1.1986)
Vi sposate non
solo per voi stessi, ma anche per il vostro coniuge. Questo significa che il
matrimonio è più per il vostro sposo che per voi stessi? Dal momento che tutte
le cose in cielo e sulla terra sono basate sul principio di soggetto e oggetto,
anche il fatto che l’uomo e la donna si sposino è una legge del cielo e della
terra.
Se l’uomo
rappresenta la destra, la donna rappresenta la sinistra, in modo da poter
formare un rapporto orizzontale nell’universo. Se l’uomo è il soggetto, la
donna diventa il suo oggetto; questo forma un rapporto verticale, fra sopra e
sotto con Dio. Perciò il matrimonio non è solo per il bene dell’uomo o della
donna. È per adeguarsi alla legge del cielo. La ragione per cui l’uomo e la
donna hanno una forma diversa, è per potersi unire insieme secondo la legge
celeste. (La Benedizione - 356)
Perché ci
sposiamo? Per amare Dio. Cosa potete realizzare dopo averLo amato? Vi unite al
Suo asse. Cosa cerchiamo di realizzare unendoci a Dio? Cosa succede quando ci
uniamo a Lui? Perché dobbiamo unirci a Dio? Con l’amore eterno del Dio assoluto
come punto centrale, si può realizzare la vita eterna. E questo non è tutto.
Dovete sapere che a partire dal punto dove è stabilito il contatto, viene
conferito il diritto ad ereditare l’universo. Il mondo creato da Dio con al
centro l’amore appartiene a Lui, ma può diventare nostro attraverso il diritto
all’eredità. (136-39, 20.12.1985)
Perché ci
sposiamo? Non è perché Adamo ed Eva scoprano il loro amore. È per formare un
cerchio centrato sul nucleo che è l’amore verticale di Dio. Questo è l’ideale.
Anche l’ideale di creazione di Dio si realizza attorno a quell’amore e solo
attraverso l’unione di un uomo e di una donna maturi l’amore si può realizzare
e può collegarsi alla vita. Il collegamento non può essere fatto attraverso la
vita, ma attraverso l’amore. Sulla base dell’amore paterno verticale e
dell’amore coniugale orizzontale, il seme dell’amore originale può essere
trasmesso per la prima volta. (173-288, 21.2.1988)
Il matrimonio è
dove si realizza l’ideale della creazione. La perfezione dei figli di Dio, dei
fratelli e dell’uomo e della donna ideali avviene nel matrimonio. L’unità
sostanziale delle caratteristiche duali, la natura interiore e la forma
esteriore come esistevano prima di manifestarsi nella forma di Adamo ed Eva, si
realizza qui. (252-118, 14.11.1993)
Le
caratteristiche duali di Dio che sono incorporee si sono manifestate
separatamente nella forma di Adamo ed Eva. Attraverso il matrimonio i due si
possono di nuovo unire insieme verticalmente. Nel momento in cui si uniscono in
matrimonio, le metà incomplete si completano, raggiungono la perfezione e
abbracciano l’una il mondo dell’altra. Soltanto il potere dell’amore può
realizzare questo. E non solo, attraverso il matrimonio si impadroniscono di
Dio e del loro sposo. Ecco che cos’è esattamente il matrimonio. Non si può fare
a casaccio. (255-260, 11.3.1994)
Che cos’è il
matrimonio? Attraverso il matrimonio l’uomo occupa il mondo della donna che
prima ignorava. Anche la donna occupa il mondo dell’uomo. Prima del matrimonio
l’uomo è un mistero per la donna, così come la donna lo è per l’uomo. Sono
nella stessa situazione. Occupando reciprocamente i loro mondi misteriosi,
possedendo perciò entrambi i mondi, l’uomo e la donna possono unirsi di fronte
a Dio, il Soggetto delle caratteristiche duali, e così diventare una sola cosa
con Lui. (261-218, 19.6.1994)
L’uomo nasce
per la donna e viceversa. Il matrimonio porta due metà alla perfezione. Fa sì
che la metà rappresentata dall’uomo e la metà rappresentata dalla donna si
uniscano di nuovo, e poi occupino Dio. L’uomo e la donna sono divisi come
caratteristiche duali e poi si uniscono di nuovo nell’amore. Ciò che proviene
dall’origine si ricongiunge dopo essere stato separato. (270-167, 29.5.1995)
Si può dire che
il matrimonio di Adamo ed Eva è anche il matrimonio di Dio. Dio, che è
l’origine dell’amore, della vita, del lignaggio e della coscienza, deve
sperimentare l’amore per primo. Dio, e poi il marito, devono essere accolti nel
luogo del matrimonio. Le caratteristiche duali di Dio devono entrare
rispettivamente nella mente di Adamo ed Eva. In altre parole, l’origine divide
le due cose ed entra in loro separatamente. Ecco come avviene l’azione di
origine-divisione-unione. Il più e il meno sono completamente uniti in questo
modo. (273-84, 2.10.1995)
Perché ci
sposiamo? Ci sposiamo per assomigliare a Dio. Dio ha caratteristiche duali ed è
un essere unificato in cui le due caratteristiche sono in armonia. L’uomo e la
donna sono stati creati per assomigliare ad ognuna delle Sue caratteristiche.
Così, l’uomo e la donna devono raggiungere la completa unità e armonia e diventare
come un seme ritornando alla posizione del carattere originale di Dio. Il
matrimonio significa raggiungere la posizione in cui la coppia si può unire a
Dio. (290-53, 2.2.1998)
Che cos’è il
matrimonio? Attraverso il matrimonio, la donna che è solo realizzata a metà, si
completa realizzando l’amore con un uomo. Per l’uomo è la stessa cosa, in
quanto raggiunge la perfezione attraverso il matrimonio unendosi ad una donna
nell’amore. Così gli organi sessuali maschili e femminili sono assolutamente necessari.
L’organo sessuale maschile è stato fatto per la donna e l’organo sessuale
femminile è stato fatto per l’uomo. Gli organi sessuali non sono stati fatti
per loro stessi. (265-101, 20.11.1994)
L’amore della
prima notte di nozze è stupendo. Ecco com’è il primo amore. È il momento in cui
la donna offre il suo corpo, che ha custodito per tutta la sua vita, al suo
uomo. Per l’uomo è la stessa cosa. Quella notte l’uomo offre il suo corpo casto
al cento per cento alla sua donna. La vita che hanno condotto prima del
matrimonio è stata tutta una preparazione per quella notte. (250-97, 12.10.1993)
Quando un uomo
e una donna si incontrano e tra loro sboccia l’amore, pensate che debbano
assolutamente unirsi o rimanere separati? Come si realizza l’unità assoluta? Attraverso
un uomo e una donna che si baciano? Attraverso quale parte si uniscono? Il
matrimonio è inteso per portare a compimento l’ideale degli organi sessuali. Il
matrimonio serve per soddisfare questo ideale. È giusto o sbagliato? Può
sembrare una conclusione volgare, ma non lo è affatto. Sembra volgare perché è
espressa nelle parole di persone volgari in un mondo profano, ma nel mondo
originale di Dio è santa. Dov’è il luogo santissimo che Dio desidera? È il
luogo dove l’amore può dimorare per sempre. (279-71, 24.7.1996)
Una donna che è
alla ricerca del suo uomo deve pensare: «Sto cercando qualcuno che è più
prezioso di Dio. Sto per incontrarti con la cosa più preziosa. L’ho custodita e
preservata con grande cura per tutta la mia vita. Ti amo». Quando le donne
provano un ardente desiderio per i loro uomini in questo modo, la loro parte
sessuale freme. (206-141, 3.10.1990)
L’amore filiale
raggiunge la perfezione nel momento in cui un uomo e una donna sposati fanno
l’amore, ossia hanno un rapporto sessuale per la prima volta. Qui si realizza
la perfezione del cuore fraterno e del cuore coniugale. Quel momento è anche il
punto di inizio per la perfezione del cuore dei futuri genitori. Così, la parte
sessuale della donna è il palazzo originale dell’amore, l’origine dell’amore.
L’amore inizia da lì; non comincia a mezz’aria. (257-100, 13.3.1994)
Cosa rende
perfetti l’uomo e la donna? La vita coniugale, dove la parte concava e la parte
convessa dell’uomo e della donna si uniscono, con al centro l’amore. Dovete sapere
che è attraverso l’amore che si uniscono. Dal punto di vista strutturale, in
tutto il corpo umano non c’è nulla come gli organi sessuali. Sono stati creati
per essere il nucleo della totalità del corpo. Nel processo della creazione, è
lì che Dio ha investito il Suo sforzo più grande. (263-261, 15.10.1994)
La perfezione
reciproca si raggiunge attraverso il matrimonio e con l’unione dell’uomo e
della donna, che sono due metà, tramite i loro organi sessuali. L’uomo diventa
perfetto attraverso l’amore della donna. Lui rende perfetta lei, e lei rende
perfetto lui. Questa perfezione e unione della vera vita, si realizza attorno
al vero amore. L’uomo e la donna si uniscono nel vero amore.
Questo avviene
nel luogo dove le due parti si uniscono mettendo in moto la vita, con l’amore
al centro. È lì che il sangue dell’uomo e della donna si mescolano insieme in
un solo crogiolo. I figli e le figlie nascono da lì. Dovete sapere che quel
posto è più prezioso dei vostri figli, di vostro marito e persino di Dio.
(280-199, 1.1.1997)
Un uomo e una
donna che si abbracciano nell’amore è come tutto l’universo che si unisce. Ecco
come appare la creazione quando realizza l’ideale di Dio, secondo l’intenzione
originale. (22-201, 4.2.1969)
Tra tutte le
benedizioni, la più preziosa è l’amore di Dio; la seconda benedizione preziosa
è ereditare il potere creativo di Dio. Proprio come Dio creò Adamo ed Eva, noi
abbiamo ricevuto il potere di creare mettendo al mondo i nostri figli. Perché
li amiamo? Perché attraverso di loro ereditiamo orizzontalmente le grandi
realizzazioni di Dio, ossia la capacità di creare in questo mondo fisico. Di
conseguenza attraverso i nostri figli proviamo la stessa gioia che Dio provò
quando creò Adamo ed Eva.
Poi Dio ci ha
trasmesso il diritto al dominio, grazie al quale possiamo regnare sulla
creazione proprio come Dio domina su di essa. Quindi dobbiamo capire che nel
momento in cui ci sposiamo ereditiamo l’amore di Dio, il potere di ri-creare e
il diritto al dominio nel regno della perfezione. Perciò il matrimonio non si
riferisce solo alla realizzazione dell’amore, ma anche al conferimento
dell’autorità di creare e di avere il dominio. (76-45, 26.1.1975)
La libertà
sessuale che imperversa in questo mondo è la trappola tesa da Satana per far
cadere le persone e impedire loro di avvicinarsi a Dio. Una volta prese in
questa trappola, moriranno e saranno controllate da Satana o diventeranno la
sua preda. Nella società occidentale contemporanea, negli Stati Uniti in
particolare, a causa del dilagare del sesso libero, diventa sempre più
difficile formare delle famiglie ideali, e il numero di persone che non
riescono a formare una famiglia cresce di giorno in giorno. Così, in un futuro
non lontano, la maggioranza delle persone sarà senza famiglia.
Quando questo
succederà, gli Stati Uniti diventeranno una società senza amore. Io posso
predire con sicurezza che alla fine l’America diventerà una società infernale,
dominata dall’ansietà e dalla paura provocate dalla diffidenza. In questo tempo
a voi negli Stati Uniti è stata data la responsabilità e la missione di
sradicare queste correnti sociali e stabilire invece una società ricolma
d’amore, la società che rappresenta la speranza di Dio. (La Benedizione - 361)
Nella Chiesa
dell’Unificazione la nostra visione del matrimonio è diversa. Per noi lo scopo
del matrimonio è ritornare all’Origine. (182-186, 23.10.1988)
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