sabato 21 marzo 2020

Lo scopo del matrimonio è assomigliare a Dio

Libro 11

L’origine dell’universo

Capitolo II

La creazione dell’umanità e la perfezione dell’ideale dell’amore

Sezione 3. L’unità tra Dio e gli esseri umani e la perfezione dell’ideale dell’amore

3.3. Perché il matrimonio è importante

3.3.1. Lo scopo del matrimonio è assomigliare a Dio

Questi sono i principi fondamentali dell’universo: la perfezione di Dio significa che Adamo ed Eva mettono insieme le loro caratteristiche duali e si uniscono verticalmente a Lui. Quindi sono gli esseri umani che libereranno Dio e Lo renderanno perfetto. Inoltre, è Dio che renderà perfetti gli uomini e li libererà. Non possono separarsi; devono vivere insieme così. (277-25, 17.3.1996)

Poiché Adamo ed Eva sono venuti dalle caratteristiche duali di Dio, si può dire che sono emersi dallo stesso fagotto. In altre parole, sono come un fratello e una sorella gemelli nati dallo stesso grembo materno. Il fratello e la sorella succhiano seni diversi toccandosi e pensando insieme, centrati sull’amore. Si amano l’un l’altro, abbracciati nel petto della loro madre. (238-248, 22.11.1992)

Poiché la natura originale di Dio è costituita dalle caratteristiche duali, non pensate che sarà naturale vedere due parti quando ha luogo la separazione? L’uomo è il dio della natura interiore e la donna è il dio della forma esteriore. Solo quando i due si uniscono, ossia i due esseri separati si uniscono insieme, si può formare un asse centrato sull’amore. Questo asse non può essere toccato da nessuno. Da questo possiamo concludere che persino Dio deve obbedire assolutamente a quest’asse dell’amore. Tutto ciò è logico. (206-296, 14.10.1990)

Dov’è il criterio dell’unità? È sulla linea perpendicolare. Se non ci fosse stata la caduta, dove si incontrerebbero Dio e l’umanità? Le persone si sposano per incontrare Dio, per innestarsi nel Suo amore. Allo stesso modo di Dio, dobbiamo cercare il partner oggetto ideale del nostro amore perché nasciamo per l’amore, ed è attraverso l’amore che ci uniamo all’universo. Questo non si può fare da soli, perché noi siamo le forme divise delle caratteristiche duali di Dio. (203-247, 26.6.1990)

Perché ci sposiamo? Ci sposiamo per assomigliare a Dio. Dio ha caratteristiche duali ed è un essere unificato in cui le due caratteristiche sono in armonia. L’uomo e la donna sono stati creati per assomigliare ad ognuna delle Sue caratteristiche duali. Così l’uomo e la donna devono unirsi in completa unità e armonia, diventare come il seme e ritornare alla posizione del carattere originale di Dio. Per collegarci a quel seme è necessario seguire la via dell’amore e per questo dobbiamo nascere dall’amore. Dobbiamo essere educati avendo come meta l’amore, vivere centrati sull’amore e percorrere la strada che ci riporterà all’amore di Dio in cielo. Dovete capire che se non seguite la strada diretta verso quello scopo mentre vivete sulla terra, andrete a finire nella direzione sbagliata. Se mantenete la mente focalizzata a vivere amando gli altri, sarete sulla strada giusta, non importa dove andiate, come se cercaste di trovare la strada per il Polo Nord o per il Polo Sud. (138-97, 19.1.1986)

Vi sposate non solo per voi stessi, ma anche per il vostro coniuge. Questo significa che il matrimonio è più per il vostro sposo che per voi stessi? Dal momento che tutte le cose in cielo e sulla terra sono basate sul principio di soggetto e oggetto, anche il fatto che l’uomo e la donna si sposino è una legge del cielo e della terra.

Se l’uomo rappresenta la destra, la donna rappresenta la sinistra, in modo da poter formare un rapporto orizzontale nell’universo. Se l’uomo è il soggetto, la donna diventa il suo oggetto; questo forma un rapporto verticale, fra sopra e sotto con Dio. Perciò il matrimonio non è solo per il bene dell’uomo o della donna. È per adeguarsi alla legge del cielo. La ragione per cui l’uomo e la donna hanno una forma diversa, è per potersi unire insieme secondo la legge celeste. (La Benedizione - 356)

Perché ci sposiamo? Per amare Dio. Cosa potete realizzare dopo averLo amato? Vi unite al Suo asse. Cosa cerchiamo di realizzare unendoci a Dio? Cosa succede quando ci uniamo a Lui? Perché dobbiamo unirci a Dio? Con l’amore eterno del Dio assoluto come punto centrale, si può realizzare la vita eterna. E questo non è tutto. Dovete sapere che a partire dal punto dove è stabilito il contatto, viene conferito il diritto ad ereditare l’universo. Il mondo creato da Dio con al centro l’amore appartiene a Lui, ma può diventare nostro attraverso il diritto all’eredità. (136-39, 20.12.1985)

Perché ci sposiamo? Non è perché Adamo ed Eva scoprano il loro amore. È per formare un cerchio centrato sul nucleo che è l’amore verticale di Dio. Questo è l’ideale. Anche l’ideale di creazione di Dio si realizza attorno a quell’amore e solo attraverso l’unione di un uomo e di una donna maturi l’amore si può realizzare e può collegarsi alla vita. Il collegamento non può essere fatto attraverso la vita, ma attraverso l’amore. Sulla base dell’amore paterno verticale e dell’amore coniugale orizzontale, il seme dell’amore originale può essere trasmesso per la prima volta. (173-288, 21.2.1988)

Il matrimonio è dove si realizza l’ideale della creazione. La perfezione dei figli di Dio, dei fratelli e dell’uomo e della donna ideali avviene nel matrimonio. L’unità sostanziale delle caratteristiche duali, la natura interiore e la forma esteriore come esistevano prima di manifestarsi nella forma di Adamo ed Eva, si realizza qui. (252-118, 14.11.1993)

Le caratteristiche duali di Dio che sono incorporee si sono manifestate separatamente nella forma di Adamo ed Eva. Attraverso il matrimonio i due si possono di nuovo unire insieme verticalmente. Nel momento in cui si uniscono in matrimonio, le metà incomplete si completano, raggiungono la perfezione e abbracciano l’una il mondo dell’altra. Soltanto il potere dell’amore può realizzare questo. E non solo, attraverso il matrimonio si impadroniscono di Dio e del loro sposo. Ecco che cos’è esattamente il matrimonio. Non si può fare a casaccio. (255-260, 11.3.1994)

Che cos’è il matrimonio? Attraverso il matrimonio l’uomo occupa il mondo della donna che prima ignorava. Anche la donna occupa il mondo dell’uomo. Prima del matrimonio l’uomo è un mistero per la donna, così come la donna lo è per l’uomo. Sono nella stessa situazione. Occupando reciprocamente i loro mondi misteriosi, possedendo perciò entrambi i mondi, l’uomo e la donna possono unirsi di fronte a Dio, il Soggetto delle caratteristiche duali, e così diventare una sola cosa con Lui. (261-218, 19.6.1994)

L’uomo nasce per la donna e viceversa. Il matrimonio porta due metà alla perfezione. Fa sì che la metà rappresentata dall’uomo e la metà rappresentata dalla donna si uniscano di nuovo, e poi occupino Dio. L’uomo e la donna sono divisi come caratteristiche duali e poi si uniscono di nuovo nell’amore. Ciò che proviene dall’origine si ricongiunge dopo essere stato separato. (270-167, 29.5.1995)

Si può dire che il matrimonio di Adamo ed Eva è anche il matrimonio di Dio. Dio, che è l’origine dell’amore, della vita, del lignaggio e della coscienza, deve sperimentare l’amore per primo. Dio, e poi il marito, devono essere accolti nel luogo del matrimonio. Le caratteristiche duali di Dio devono entrare rispettivamente nella mente di Adamo ed Eva. In altre parole, l’origine divide le due cose ed entra in loro separatamente. Ecco come avviene l’azione di origine-divisione-unione. Il più e il meno sono completamente uniti in questo modo. (273-84, 2.10.1995)

Perché ci sposiamo? Ci sposiamo per assomigliare a Dio. Dio ha caratteristiche duali ed è un essere unificato in cui le due caratteristiche sono in armonia. L’uomo e la donna sono stati creati per assomigliare ad ognuna delle Sue caratteristiche. Così, l’uomo e la donna devono raggiungere la completa unità e armonia e diventare come un seme ritornando alla posizione del carattere originale di Dio. Il matrimonio significa raggiungere la posizione in cui la coppia si può unire a Dio. (290-53, 2.2.1998)

Che cos’è il matrimonio? Attraverso il matrimonio, la donna che è solo realizzata a metà, si completa realizzando l’amore con un uomo. Per l’uomo è la stessa cosa, in quanto raggiunge la perfezione attraverso il matrimonio unendosi ad una donna nell’amore. Così gli organi sessuali maschili e femminili sono assolutamente necessari. L’organo sessuale maschile è stato fatto per la donna e l’organo sessuale femminile è stato fatto per l’uomo. Gli organi sessuali non sono stati fatti per loro stessi. (265-101, 20.11.1994)

L’amore della prima notte di nozze è stupendo. Ecco com’è il primo amore. È il momento in cui la donna offre il suo corpo, che ha custodito per tutta la sua vita, al suo uomo. Per l’uomo è la stessa cosa. Quella notte l’uomo offre il suo corpo casto al cento per cento alla sua donna. La vita che hanno condotto prima del matrimonio è stata tutta una preparazione per quella notte. (250-97, 12.10.1993)

Quando un uomo e una donna si incontrano e tra loro sboccia l’amore, pensate che debbano assolutamente unirsi o rimanere separati? Come si realizza l’unità assoluta? Attraverso un uomo e una donna che si baciano? Attraverso quale parte si uniscono? Il matrimonio è inteso per portare a compimento l’ideale degli organi sessuali. Il matrimonio serve per soddisfare questo ideale. È giusto o sbagliato? Può sembrare una conclusione volgare, ma non lo è affatto. Sembra volgare perché è espressa nelle parole di persone volgari in un mondo profano, ma nel mondo originale di Dio è santa. Dov’è il luogo santissimo che Dio desidera? È il luogo dove l’amore può dimorare per sempre. (279-71, 24.7.1996)

Una donna che è alla ricerca del suo uomo deve pensare: «Sto cercando qualcuno che è più prezioso di Dio. Sto per incontrarti con la cosa più preziosa. L’ho custodita e preservata con grande cura per tutta la mia vita. Ti amo». Quando le donne provano un ardente desiderio per i loro uomini in questo modo, la loro parte sessuale freme. (206-141, 3.10.1990)

L’amore filiale raggiunge la perfezione nel momento in cui un uomo e una donna sposati fanno l’amore, ossia hanno un rapporto sessuale per la prima volta. Qui si realizza la perfezione del cuore fraterno e del cuore coniugale. Quel momento è anche il punto di inizio per la perfezione del cuore dei futuri genitori. Così, la parte sessuale della donna è il palazzo originale dell’amore, l’origine dell’amore. L’amore inizia da lì; non comincia a mezz’aria. (257-100, 13.3.1994)

Cosa rende perfetti l’uomo e la donna? La vita coniugale, dove la parte concava e la parte convessa dell’uomo e della donna si uniscono, con al centro l’amore. Dovete sapere che è attraverso l’amore che si uniscono. Dal punto di vista strutturale, in tutto il corpo umano non c’è nulla come gli organi sessuali. Sono stati creati per essere il nucleo della totalità del corpo. Nel processo della creazione, è lì che Dio ha investito il Suo sforzo più grande. (263-261, 15.10.1994)

La perfezione reciproca si raggiunge attraverso il matrimonio e con l’unione dell’uomo e della donna, che sono due metà, tramite i loro organi sessuali. L’uomo diventa perfetto attraverso l’amore della donna. Lui rende perfetta lei, e lei rende perfetto lui. Questa perfezione e unione della vera vita, si realizza attorno al vero amore. L’uomo e la donna si uniscono nel vero amore.

Questo avviene nel luogo dove le due parti si uniscono mettendo in moto la vita, con l’amore al centro. È lì che il sangue dell’uomo e della donna si mescolano insieme in un solo crogiolo. I figli e le figlie nascono da lì. Dovete sapere che quel posto è più prezioso dei vostri figli, di vostro marito e persino di Dio. (280-199, 1.1.1997)

Un uomo e una donna che si abbracciano nell’amore è come tutto l’universo che si unisce. Ecco come appare la creazione quando realizza l’ideale di Dio, secondo l’intenzione originale. (22-201, 4.2.1969)

Tra tutte le benedizioni, la più preziosa è l’amore di Dio; la seconda benedizione preziosa è ereditare il potere creativo di Dio. Proprio come Dio creò Adamo ed Eva, noi abbiamo ricevuto il potere di creare mettendo al mondo i nostri figli. Perché li amiamo? Perché attraverso di loro ereditiamo orizzontalmente le grandi realizzazioni di Dio, ossia la capacità di creare in questo mondo fisico. Di conseguenza attraverso i nostri figli proviamo la stessa gioia che Dio provò quando creò Adamo ed Eva.

Poi Dio ci ha trasmesso il diritto al dominio, grazie al quale possiamo regnare sulla creazione proprio come Dio domina su di essa. Quindi dobbiamo capire che nel momento in cui ci sposiamo ereditiamo l’amore di Dio, il potere di ri-creare e il diritto al dominio nel regno della perfezione. Perciò il matrimonio non si riferisce solo alla realizzazione dell’amore, ma anche al conferimento dell’autorità di creare e di avere il dominio. (76-45, 26.1.1975)

La libertà sessuale che imperversa in questo mondo è la trappola tesa da Satana per far cadere le persone e impedire loro di avvicinarsi a Dio. Una volta prese in questa trappola, moriranno e saranno controllate da Satana o diventeranno la sua preda. Nella società occidentale contemporanea, negli Stati Uniti in particolare, a causa del dilagare del sesso libero, diventa sempre più difficile formare delle famiglie ideali, e il numero di persone che non riescono a formare una famiglia cresce di giorno in giorno. Così, in un futuro non lontano, la maggioranza delle persone sarà senza famiglia.

Quando questo succederà, gli Stati Uniti diventeranno una società senza amore. Io posso predire con sicurezza che alla fine l’America diventerà una società infernale, dominata dall’ansietà e dalla paura provocate dalla diffidenza. In questo tempo a voi negli Stati Uniti è stata data la responsabilità e la missione di sradicare queste correnti sociali e stabilire invece una società ricolma d’amore, la società che rappresenta la speranza di Dio. (La Benedizione - 361)

Nella Chiesa dell’Unificazione la nostra visione del matrimonio è diversa. Per noi lo scopo del matrimonio è ritornare all’Origine. (182-186, 23.10.1988)


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